Epilogo
Due anni dopo
"MACY! HARRY TI STA ASPETTANDO DI SOTTO, FA PRESTO!"
"ARRIVO HAR STO METTENDO LE SCARPE!"
Pochi secondi dopo Macy comparve in cima alle scale, che prese a scendere velocemente.
"Sei bellissima, Macy." Ashton sorrise, facendole fare una giravolta e facendo svolazzare il vestito bianco che indossava.
"Grazie zio Ash, anche tu." La bambina sorrise dolcemente, mentre si avvicinava ad Harry. "Anche tu sei bellissimo, Har."
Il biondo arrossì, mettendo su un sorriso timido. "Grazie."
"Luke?"
Macy ridacchiò indicando le scale. "E' di sopra che parla da solo davanti allo specchio, è alquanto inquietante in effetti."
Ashton scoppiò a ridere. "Okay, vado a dare un'occhiata."
Effettivamente Macy aveva ragione, era una scena abbastanza inquietante.
Luke, che era bellissimo nel suo completo elegante blu e con i ricci solitamente sbarazzini tirati all'indietro, stanziava davanti allo specchio molleggiando nervosamente da un piede all'altro e mormorava qualcosa a bassa voce.
"Sei bellissimo Lukey, ma se Michael ti vede adesso ti fa rinchiudere." Scherzò Ashton entrando nella stanza.
"Lo sai che l'ansia.."
"Ti gioca brutti scherzi, lo so Hemmings." Il più grande sorrise avvicinandosi. "Ma finalmente vi state per sposare, dopo due anni. Michael è lì che ti aspetta, Lukey."
"Mi sposo, Ash. Oggi mi sposo." Luke lo guardò incredulo, ma con un bellissimo sorriso stampato sulle labbra.
"Oggi ti sposi, Lukey."
•~•
"PORCA PUTTANA MICHAEL DATTI UNA MOSSA! OGGI TI SPOSI!"
"CRISTO CALUM LA PIANTI DI URLARE?! LO SO CHE MI SPOSO!"
La situazione a casa dei genitori di Michael non era decisamente più calma.
Avevano deciso di sposarsi lì, nell'enorme giardino sul retro e entrambi erano stati d'accordo sul giorno: il sedici luglio, ovvero il giorno del compleanno di Luke.
Avrebbe compiuto venticinque anni.
Michael si strinse nervosamente nella giacca elegante nera. "E se non si presenta?"
"E per questo che io sono qui e Ash e con lui, così nessuno dei due ha la possibilità di scappare." Calum fece un sorriso sghembo, prendendolo a braccetto. "Forza rosso, scendiamo. Gli invitati ti aspettano."
Già, era tornato con i capelli rossi.
Scese le scale lentamente e uscì nel giardino decorato accompagnato dal suo migliore amico.
"Mikey mouse!" Karen si avvicinò, guardandolo con le lacrime agli occhi. "Oh bambino mio sei bellissimo."
Il tinto sorrise dolcemente abbracciandola. "Tu sei bellissima, mamma. Sono così nervoso.."
"E' normale piccolo mio." La donna sorrise accarezzandogli il viso. "Appena lo vedrai cambierà tutto, te lo prometto."
Michael sorrise annuendo leggermente e le baciò la fronte, prima di avvicinarsi alla famiglia Hemmings.
"Mike!" Jack sorrise allegro cingendolo con un braccio. "Mio fratello ti ha incastrato eh?"
"In realtà è ancora in tempo per scappare." Ribattè Ben ridacchiando. "Non ti biasimerei, amico."
Michael rise, stringendo la mano ad Andrew e baciando dolcemente la guancia a Liz. "Non ho intenzione di scappare, ragazzi."
"Meglio per te!" Scherzò la donna aggiustandogli con fare materno la giacca. "Sei bellissimo, Michael. Sei un così bravo ragazzo, Luke è fortunato ad averti."
"Sono io ad essere fortunato, Liz." Confessò il rosso con un sorriso, per poi indicargli i posti che erano riservati a loro. "Tra poco dovremmo iniziare, ma Luke è in ritardo come al solito."
Quando tutti iniziarono a sedersi lui si avvicinò all'officiante, un uomo sulla quarantina che lui e Luke avevano conosciuto circa una settimana prima. "Isaiah, è un piacere rivederla."
"Michael figliolo!" L'uomo sorrise dandogli una pacca sulla spalla. "Sei pronto?"
"Non lo sono mai stato più di così." Sorrise dolcemente mentre Calum lo affiancava.
"E' arrivato." Sussurrò al suo orecchio.
Michael si girò immediatamente verso la navata e trattenne il respiro mentre tutto quello intorno a lui spariva, perfino la musica. Luke era bello da mozzare il fiato e vederlo camminare verso di lui, per mano alla loro bambina, non aveva prezzo.
Il tinto si asciugò una lacrima, mentre si inginocchiava davanti a Macy. "Sei bellissima, amore mio."
La bambina sorrise, baciandogli la guancia. "Anche tu, sei proprio un principe." Sussurrò prima di correre verso i nonni e sedersi tra Karen e Harry.
Quando rialzò lo sguardo e incrociò quegli occhi blu di cui era tanto innamorato, credette di cadere di nuovo in ginocchio. "Ciao." Sussurrò con un filo di voce mentre un sorriso gli spuntava sulle labbra.
"Ciao." Rispose il biondo con voce emozionata, torturandosi il piercing con i denti.
"L'amore." Sorrise l'officiante iniziando finalmente il suo discorso. "Esiste qualcosa di più puro? Mi sono sempre chiesto cosa spinga due persone a legarsi. Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole. Probabilmente l'incominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po' di sé, a scoprire pian piano quello che il cuore nasconde. Imparare a volersi bene, ad accettarsi per i difetti, i pregi, le arrabbiature e le battute. O forse accade perchè doveva accadere. Perchè forse le anime sono destinate a trovarsi prima o poi e io voglio solo esprimere la mia felicità nel dirvi che tre anni fa, queste due anime che adesso si trovano davanti a me si sono trovate."
Non appena Isaiah gli fece un cenno con la testa Luke afferrò le mani dell'altro, sentendo le sue smettere di tremare all'istante. Sorrise senza staccare lo sguardo da lui.
"Adesso, miei cari, è il momento delle promesse."
"Non le abbiamo." Michael intervenne con un sorriso, mentre gli invitati restavano interdetti. "Abbiamo deciso di procedere senza promesse, può andare avanti? Tipo al dunque. Voglio baciarlo."
L'officiante rise, annuendo con la testa. "Scambiatevi gli anelli."
Luke prese la fedina argentata che Ashton gli stava porgendo e sorrise, infilandola all'anulare dell'altro. "Ti amo."
Michael sorrise, allungandosi per prendere la sua fede ma l'altro lo fermo.
"Non ho finito. Macy tesoro puoi venire un attimo qui?"
La bambina si alzò allegra e si avvicinò a loro. "Sì, papi?"
Il ragazzo sorrise e si piegò davanti a lei, prendendo una fede più piccola che Michael prima non aveva notato. "Voglio che tu sappia quanto ti voglio bene, Rae. Oggi non sto sposando tuo padre e basta, oggi stiamo creando la nostra famiglia e voglio che tu sappia che tutte le promesse che gli ho fatto in questi anni, riguardano anche te." Mormorò dolcemente infilandole l'anello.
Macy gli buttò le braccia al collo stringendolo a sé. "Ti voglio bene anche io, papi." Poi sorrise a Michael -che singhiozzava silenziosamente- e tornò a sedersi, mostrando alle nonne e ad Harry l'anello.
Michael sembrò riprendersi solo dopo qualche secondo -e una leggera gomitata da parte di Calum- e prese la fede dal cuscinetto, per poi infilarlo al dito dell'altro. "Ti amo così tanto che quasi non me ne capacito, diamine."
"E adesso, Michael Gordon Clifford, vuoi tu prendere Lucas Robert Hemmings come tuo legittimo sposo?"
"E' Luke."
Luke e gli invitati risero, quando l'altro corresse Isaiah.
"Ma sì, certo che sì."
"E tu, Luke Robert Hemmings, vuoi prendere Michael Gordon Clifford come tuo legittimo sposo?"
"Diamine non aspetto altro da due anni!"
"Allora dal potere conferitomi dallo stato, vi dichiaro ufficialmente sposi, Potete baciare lo s- okay, avete fatto da soli bene così."
Gli invitati risero, scoppiando in applausi e fischi.
I due d'altro canto, stavano ignorando tutto quello che succedeva accanto a loro e si limitavano a baciarsi con dolcezza stringendosi.
"Okay, okay" Calum rise allontanandoli. "Basta così piccioncini, c'è un buffet che ci aspetta."
"Congratulazione ragazzi." Ash sorrise dolcemente, mentre cingeva il moro brontolone con un braccio.
Luke sorrise, guardando la fede al suo dito mentre si stringeva a Michael. "Allora Clifford, questo buffet?"
Michael rise, trascinandolo verso i tavoli che erano dall'altra parte del giardino, mentre gli invitati li seguivano divertiti. "Aspettavi solo quelli, eh signor Clifford?"
Luke si fermò e sorrise, attirandolo a sé per la giacca. "Dillo ancora."
"Buon compleanno, Signor Clifford." Il rosso sorrise, facendo scontrare dolcemente le loro labbra.
Il pranzo passò tranquillo tra risate e chiacchiere, le mani dei due neo sposi non si erano staccate nemmeno per un secondo.
"Scusate, potrei avere un attimo di attenzione?" Calum si alzò in piedi, con un sorriso sulle labbra. "Vorrei fare il mio discorso da testimone, so che Michael è tanto curioso quanto spaventato da quello che dirò."
"Giuro che proverò a fermarlo." Scherzò Ashton guadagnandosi una manata sulla spalla dal suo ragazzo.
"In quanto amici di entrambi gli sposi, io e Ashton abbiamo deciso di fare un discorso unico che premetto, sarà totalmente improvvisato quindi apprezzate." Fece un attimo di pausa, per poi rivolgere il suo sguardo agli sposi e continuare con un sorriso. "Vorrei iniziare parlando di Michael, quel ragazzino pieno di problemi e amante dei videogames con cui ho passato ogni giorno della mia vita. Che dire Mike, tua madre era in ospedale quando mia mamma stava partorendo e io ero lì, bellissimo anche a dieci mesi, quando sei nato tu. Inutile dirlo, ma fin dalla nascita siamo stati inseparabili e diamine se ne abbiamo combinati di casini!"
"Me li ricordo." Borbottò Karen scatenando una risata generale.
"Scusa Karen, ti vogliamo bene." Ridacchiò il moro. "Comunque, io c'ero ogni volta che Michael aveva bisogno. C'ero quella volta in cui si ruppe il polso e aveva paura di non riuscire più a suonare la chitarra, c'ero quando ha perso due denti per la sua prima rissa, scoppiata perchè un ragazzo mi aveva buttato per terra. C'ero quando ha dato il suo primo bacio, quando ha scritto la sua prima canzone e quando si è esibito dal vivo. Però, c'ero anche quando ha avuto la sua prima crisi, quando ha avuto la sua prima notte insonne e quando urlava che era pazzo, che era l'unica spiegazione a tutto quello che stava succedendo. C'ero quando ha ricevuto la sua prima delusione d'amore e quando mi ha chiamato quella mattina piangendo, urlando 'Calum, ho fatto un casino'. C'ero quando ha visto Macy per la prima volta e ha pianto così forte da non riuscire a reggersi in piedi e soprattutto, c'ero quando si è innamorato di nuovo." Sorrise dolcemente, facendo scontrare gli occhi con quelli verdi dell'altro, pieni di lacrime. "Questo non è per vantarmi del fatto che ci sono sempre stato o cose del genere, ma è per farvi capire che conosco Michael meglio di me stesso e che tengo più alla sua vita che alla mia. Dunque, Luke invece lo conosco da tre anni ma quando l'ho incontrato la prima volta, da quando li ho visti insieme, a guardarsi negli occhi con quello sguardo schifosamente dolce che ancora hanno, l'ho capito subito. Erano destinati a stare insieme e beh, avevo ragione come sempre. Luke e Michael sono l'esempio di amore puro che ho nella mia vita e sono fiero di essere amico di entrambi. -Vi meritate il meglio ragazzi, vi voglio bene." Fece un attimo di pausa, stringendo leggermente il bicchiere di champagne tra le dita. "Agli sposi! E Luke, tanti auguri."
Gli invitati lo ripeterono in coro, alzando a loro volta i calici. "Agli sposi!"
Luke e Michael si alzarono, andando ad abbracciare i loro amici.
"Diamine Cal ti voglio bene." Il tinto sorrise, stringendo dolcemente a sé l'amico. "Senza di te non sarei nessuno."
"Ti voglio bene anche io, Mikey." Calum sorrise, stampandogli un dolce bacio sulla guancia.
Luke sorrise, abbracciato ad Ash. "Che dici Mike? Ora?"
Michael annuì e si staccò da Calum, che lo guardava confuso. Afferrò la chitarra che era appoggiata in un angolo e la mise a tracolla, richiamando poi l'attenzione delle altre persone.
Nessuno sapeva cosa stesse succedendo, solo Macy che sorrideva dolcemente seduta accanto a Harry.
"Scusate il disturbo, dopo passeremo al dolce e vi lasceremo in pace, promesso." Il rosso sorrise, suonando una leggera melodia con la chitarra, prima di riprendere a parlare. "C'è un motivo se io e Luke non abbiamo preparato le proposte ed è perchè ci abbiamo scritto una canzone. O meglio, due."
Luke sorrise e lo affiancò, mordendosi il labbro. "E' successo tempo fa, ma abbiamo deciso di tenerle fino al matrimonio e usarle come promesse. Se a voi sta bene, vorremmo scambiarcele adesso."
Michael sorrise quando gli invitato acconsentirono entusiasti e si schiarì la voce, avvicinandosi a Luke e guardandolo negli occhi. "Inizio io." Poi iniziò a suonare.
"I wanna write you a song
One as beautiful as you are sweet
With just a hint of pain
For the feeling that i get when you are gone
I wanna write you a song"
Non appena aveva iniziato a cantare, Luke era stato sommerso dai brividi e gli occhi gli si erano riempiti di lacrime. Alla fine, succedeva sempre quando Michael cantava.
"I wanna lend you my coat
One that's as soft as your cheek
So when the world is cold
You'll have a hiding place you can go
I wanna lend you my coat
Everything I need I get from you
Givin' back is all I wanna do"
Michael non staccava gli occhi dai suoi, mentre gli cantava quelle parole che gli uscivano dal cuore. Non aveva mai amato nessuno come amava lui.
"I wanna build you a boat
One as strong as you are free
So any time you think that your heart is gonna sink
You know it won't
I wanna build you a boat
Everything I need I get from you
Givin' back is all I wanna do"
Anche la sua voce si incrinò, mentre cantava ma non gli interessava.
Luke d'altro canto singhiozzava apertamente, senza però staccare lo sguardo dal suo.
"I wanna write you a song
One to make your heart remember me
So any time I'm gone
You can listen to my voice and sing along
I wanna write you a song
I wanna write you a song"
Non finì di suonare l'ultimo accordo che Luke gli aveva buttato le braccia al collo, coinvolgendolo in un dolce bacio bagnato dalle lacrime. "Ti amo." Sussurrò allontanandosi. "Ed è il mio turno."
Michael sorrise, guadandolo con tutto l'amore che aveva in corpo. "Ti amo anche io."
Luke prese la chitarra e fece un grosso respiro, prima di iniziare a suonare.
"You hands fits in mine like it's made just for me
But bear this mind it was meant to be
And I'm joining up the dots with the freckles on your cheeks
And it all makes sense to me
I know you've never loved the crinkles by your eyes when you smile
You've never loved your stomach or your thighs
The dimples in your back at the bottom of your spine
But I'll love them endlessly"
Michael sorrideva, con la testa leggermente piegata ma gli occhi sempre nei suoi, Quelle parole gli stavano entrando nell'anima.
"I won't let these little things slip out of my mouth
But if I do, It's you, oh It's you, they add up to
I'm in love with you and all these little things
You can't go to bed without a cup of coffe*
Maybe that's the reason that you talk in your sleep
And all those conversation are the secret that I keep
Though it makes no sense to me"
Luke sentiva alcuni invitati piangere piano, ma tutto ciò che vedeva era Michael. Il suo Michael.
"I know you've never loved the sound of your voice on tape
You never want to know how much you weigh
You still have to squeeze into your jeans
But you're perfect to me
I won't let these little things slip out of my mouth
But if it's true, It's you, It's you, they add up to
I'm in love with you and all these little things."
Suo marito.
"You never love yourself half as much as I love you
You'll never treat yourself right darling but I want you to
If I let you know, I'm here for you
Maybe you'll love yourself like I love you
I've just let these little things slip out of my mouth
'Cause It's you, oh it's you, It's you the add up to
And I'm in love with you
I won't let these little things slip out of my mouth
But if It's true, It's you, It's you they add up to
I'm in love with you and all these little things"
Quelle non erano solo delle promesse, quelle canzoni esprimevano tutto quello che avevano provato e che continuavano a provare per l'altro.
Michael sorrise, in quel momento non c'era bisogno di altre parole.
Luke gli accarezzò la guancia e guardò e loro mani intrecciate, gli anelli brillavano. Ti amo."
"Ti amo anche io, Luke."
E così sarebbe stato per sempre.
*Non so se vi ricordate, ma a Michael non piace il thè.
Spazio autrice
Non so cosa dire ragazze, la storia è finita.
Quella ufficiale ovviamente, ho ancora due capitoli bonus che spero davvero vi piaceranno.
Boh vi giuro mi fa troppo strano help.
Volevo iniziare a ringraziare, ma lo farò in una parte a sè.
Ci vediamo la prossima settimana con il primo capitolo bonus.
Vi adoro,
Arey
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