𝓐𝓻𝓬 𝟓 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮 𝟓 - Il Ritratto di Dorian Gray

"Se una persona mi piace molto, non dico mai il suo nome ad altri: sarebbe come cederne una parte."

-Oscar Wilde

L'assasino è uno di noi.

Shou pensava che non sarebbe più successo. Nessuno sarebbe più ricaduto nel gioco e che questa volta potevano davvero farcela a salvarsi tutti assieme. Se lo ripeteva anche adesso osservando i riquadri di tutti i suoi compagni morti, vittime e colpevoli.

Pensava che Kichirō sarebbe stato l'ultimo a morire. Se lo ripeteva anche adesso osservando i riquadri delle nuove vittime, Goro e Shinobu.

Pensava che Shiro sarebbe stata l'ultima ad essere giustiziata. Se lo ripeteva anche adesso osservando le facce stanche dei possibili colpevoli di quei omicidi.

Si sbagliava. Se lo ripeteva anche adesso guardando il suo riflesso del grande schermo.

Nessuno li avrebbe salvati in tempo.

Siete tutti morti. Se lo ripeteva anche adesso osservando con la coda dell'occhio Monoaki, sorridente come il suo solito.
Se li avrebbero salvati, sarebbero riusciti a tornare alla normalità? O saremmo diventati come lxi? Si chiedeva ogni volta che lo guardava, con i brividi che percorrevano la sua colonna vertebrale.

C'era chi era stanco del solito morto e del solito processo. Preso dalla monotonia di quella routine distruttiva. Non ti lasciava il tempo per pensare.
C'era chi come Nori stava trattenendo le lacrime.
Chi come Kaoru era tremante e che a malapena si teneva in piedi.
C

hi come Jun stava sull'orlo di un attacco di panico.
Erano però facce viste e riviste che non davano più lo stesso effetto.

Tutti avevano avuto anche fare con la morte. Non erano gli unici.
Shou sapeva cosa sarebbe successo, perché aveva fatto lo stesso. Avrebbero pianto e urlato, distruggendosi ad ogni parola e ricordo del morto, eppure il processo sarebbe andato avanti lo stesso, con inutili scuse e compassione.

Non avevano tempo.

Non c'era mai tempo per il dolore. Se lo ripeteva dall'inizio di questa storia.

<forza iniziate! Ormai sapete benissimo le regole no? Non perdete tempo!> disse Sally, bella vispa come era stata nello scorso trial. Ignorava completamente i due maggiordomo ai suoi lati e con le braccia strette al petto guardava i pochi rimasti aspettando l'inizio della loro discussione. Questo era lo spettacolo: una disperata lotta per sopravvivere e rimandare la loro condanna. Il pubblico voleva solo urla e odio però ci fu silenzio.

Nessuno aveva la forza di parlare.

Nessuno aveva la voglia di combattere ancora e ancora.

Se li avrebbero salvati, sarebbero riusciti a smettere di uccidersi tra di loro? Se lo chiedeva da quando le sue orecchie avevano udito l'annuncio del ritrovamento dei cadaveri dopo che aveva appena mandato un messaggio di aiuto. Doveva essere un momento di svolta di quel soggiorno nella villa, la loro nuova speranza che li avrebbe dato un motivo di andare avanti ed erano nuovamente riusciti a rovinarla.
Era colpa loro se qualcun'altro era morto. Non di Dio.
Era colpa loro se non erano mai riusciti a scappare. Non di Dio.

Avevano tutta la colpa di tutti quei dolori e di quelle morti, eppure avevano la bella faccia di piangerci sopra come faceva Kaoru interrompendo quel silenzio religioso, soffocando nei suoi singhiozzi sporchi di sangue.
Come aveva fatto Jun'ichi. Come aveva fatto Akio. Come aveva fatto Akinori. Non riusciva a non guardare ilx fanciullx con la stessa rabbia con cui guardava quei assassini. Per lui questo era. Un assassino. Non c'era altra spiegazione di quel rosso sul suo abito.

Per quanto potesse piangere.

Per quanto potesse tremare.

Per quanto potesse guardarli con pietà e dolore.

Non sarebbe riuscito a cambiargli idea senza una vera motivazione fatta da prove concrete e parole, non da lacrime e silenzio.

Shou non era l'unico a pensarla così in quel momento. Ciascuno di loro aspettava che dalla bocca di Kaoru uscisse qualcosa che non fossero singhiozzi. Chiunque, anche chi conosceva il dolore di essere guardato con odio e con giudizio severo, schiacciava senza pietà il suo debole corpo tremante.

Sei un assassino! Un mostro! Un pazzo! Sei solo un assassino! Un mostro! Un pazzo! Sei unicamente un assassino! Un mostro! Un pazzo! E devi venire punito in quanto assassino! Mostro! Pazzo!
Il silenzio era per Kaoru un coro violento e aggressivo.
La sala del processo era per Kaoru la sala del patibolo.
I loro sguardi era per Kaoru tantissimi chiodi che lo bloccavano sul posto e si conficcavano nella sua carne uccidendolo lentamente.
Il tempo che andava avanti per Kaoru aumentava il senso di colpa del suo più grande peccato.

Aveva ucciso Shinobu.

Voleva sussurarlo.
Volevo dirlo.
Voleva urlarlo.
Ma non usciva niente.
Non era così facile come pensava, la voglia di mettere fine alle sofferenze di tutti confessando fin da subito non bastava per farlx parlare.

Tanto l'avrebbero capito no? Se stava zitto loro avrebbero parlato, non sarebbero rimasti in silenzio per tutto il tempo aspettando solo lxi.
L'avrebbe detto Jun no? Aveva visto l'omicidio, era lì presente e sapeva del tradimento di Shinobu fin dall'inizio, non avrebbe mai sacrificato la sua vita e quella dei suoi amici per aspettare solo lxi.

Non poteva fuggire dal suo destino.

Allora perché opponeva resistenza e stava in silenzio!? Per vivere? Aveva ancora senso vivere? Per lxi ci sarebbe stata solo morte! Era tutto inutile! Ogni suo sforzo per non piangere e ritardare la sua esecuzione era inutile! Allora perché opponeva resistenza e stava in silenzio!? PERCHÉ?! PERCHÉ KAORU!?

<PERCHÉ KAORU NON PARLI!?> a urlargli quelle parole non fu la sua voce interiore ma quella di Nori. Aveva sbattuto le mani contro il poggio e porgendosi in avanti di scatto.

Se li avrebbero salvati, ci sarebbe sempre stata la morte per loro? Non potevano fuggire dal loro destino. Shou se lo ripeteva dall'inizio insieme a tantissimi altri pensieri che non servivano a nulla per la buon riuscita di quel processo.
L'urlo della biondina fece risvegliare anche lui.

<TI...TI SEMBRA-> si bloccò appena si rese conto che stesse urlando, pensando per un primo momento a Shinobu ma non c'era più, non dovevano più preoccuparsi. Ci pensò il Birdwatcher a continuare la sua frase <ti sembra normale arrivare in ritardo coperto di sangue con Akikuma e non dare nessuna spiegazione!?>
<non è l'unico qui dentro> aggiunse Kazuya girandosi verso il resto della sua squadra esplorativa, Jun'ichi e Kazuto. Prima che potesse mettersi nuovamente a urlare contro il corvino, accusandolo dell'omicidio del suo amato, Elviira battè le mani attirando la loro attenzione.
<non...non sarebbe meglio ricomporre anche brevemente la serata? Per avere tutti le idee chiare e sapere cosa sia successo agli altri gruppi? Evitando di metterci subito ad urlare e litigare?>

<non è una brutta idea> Shou si passò una mano tra i capelli, chiudendo per qualche secondo gli occhi e concentrarsi sul processo, facendo come i suoi pensieri dicevano. Non c'era tempo per il dolore. Appena riaprì gli occhi decise di condurre quel riassunto come avrebbe fatto Kichirō, Shiro o Goro. Non sapeva quanto ci sarebbe riuscito senza un briciolo di positività e speranza nel cuore, con la sua poca pazienza e la stanchezza. Doveva lasciarsi guidare dall'idea rimasta del suo amato rosso.

<dai su iniziamo! Ci siamo tutti no? Partiamo dall'inizio!> annunciò il corvino.

<dopo le 10, quando iniziò il night time, ci eravamo divisi in gruppetti> iniziò Elviira a parlare, spostando continuamente lo sguardo tra Shou, Kazuto e Jun'ichi, quelli che nella sua testa erano i più affidabili a queste cose nei processi. Sentiva la mancanza di Goro e dei suoi schemini, come sentiva la mancava di suo fratello Hannes al suo fianco pronto a spiegarle tutto. Adesso doveva pensarci da sola.
<iniziamo con Nori e Yumeri che erano con gli Aki. Dopotutto è da loro che il piano iniziava! Ci potete dire cosa è successo dal vostro punto di vista?>

La motociclista si sedette a terra davanti al suo podio, rispondendo alla domanda dell'acrobata <io ero con il maniaco biondino nella sala da pranzo ed era tutto tranquillo finché non si sentì improvvisamente un'allarme assonante venire dai loro dormitori>
<stessa cosa vale per me. Io e Monoaki siamo corsi dalla mia camera verso la sala da pranzo e, aperta la porta,  abbiamo visto davanti all'ascensore Elviira e Shou!> rispose anche Nori. Non smetteva di guardare con la coda dell'occhio ilx sux carx amicx. Non voleva pensare male di Kaoru, non voleva dubitare di lxi dopo averlo sostenuto dal primo momento e creduto la vittima di tutto, ma era così difficile. Non riusciva a credere veramente che potesse essere sia assassino che innocente.

<io ed Elviira eravamo con Kaoru, Shinobu e Jun nei dormitori dei Aki ma ci siamo separati subito dopo. Noi stavamo cercando la chiave e altre informazioni nella stanza di Akio> ormai non c'era nulla da nascondere, erano stati scoperti e non avevano trovato nulla di utile da proteggere <poi Shinobu ci avvisò che la chiave non andava ma c'era bisogno di un pin, lei e il suo gruppo scesero giù prima di noi due.>

<chiaro ma...perché è partito quell'allarme assordante? Cosa è successo? Noi non sappiamo nulla> chiese Kazuto al corvino che subito si girò verso la fanciulla che sobbalzò.
<uhh...potrei- potrei...potrei- aver fatto scattare l'allarme sbagliando il codice...> rispose ella e Shou sbattè la mano contro il podio <potrei!? HAI FATTO SCATTARE L'ALLARME!!>
<guarda che sei stato tu a sprecare l'ultimo tentativo tirando un pugno al coso!>

Ci fu un un attimo di silenzio.

L'allarme era stato causato da Elviira e Shou.

Anzi.

L'allarme era stato causato dalla stupidità di Elviira e dalla poca pazienza di Shou.

<oh dio...siete entrambi due coglioni! AVETE ROVINATO IL PIANO PER UN CODICE?!> commentò Kazuto sbattendo una mano sulla sua fronte.
<guarda che era impossibile trovarlo!> gli rispose Elviira a tono <andavi te al posto nostro!>

<ormai hanno fatto la cazzata, inutile discuterne> Yumeri riuscì a spegnere con poche parole la lite, facendo tornare l'attenzione sul tema principale <dopo questo io, Elviira, Shou e Akio entriamo nell'ascensore e scendiamo tutti assieme. Siamo rimasti nella stanza segreta fino al suono del secondo annuncio> ella si girò dopo questa affermazione verso la biologa, l'unica che in quella parte della storia era rimasta fuori. Nessuna domanda esplicita, lo sguardo della motociclista parlò da sè.
<ecco...io sono rimasta fuori da sola perché Akikuma si è subito sfiodanto verso l'ascensore appena questo ritornò su e si aprì. Ho cercato di fermarlo ma ebbe la meglio, è visibilmente più forte di me...>

<quindi sei rimasta da sola per tutto il tempo?> le domandò Shou con una leggera punta di accusa uscita involontaria. Chiunque potrebbe essere un assassino. Anche la persona più buona del mondo potrebbe uccidere qualcuno.
<si...non ho nessuno che può confermare il mio alibi se non Kazuto, Jun'ichi e Kazuya perché appena il primo annuncio era partito sono corsa in giro per la villa fino ad arrivare all'archivio. Sono stata la prima a raggiungerli.> rispose e le pallide mani della biondina strinsero la gonna azzurra.

<ora finalmente parliamo del gruppo di Goro, Jun'ichi, Kazuya e Kazuto. Il traditore ci stava raccontando prima il suo punto di vita> Shou aprì il discorso guardando i tre rimasti, soprattutto il mafioso e lo stratega <ora possiamo sapere anche la vostra versione e avere qualcosa di più completo? Cosa è successo?>

<ripeterò il mio racconto! State attenti che mi rompo il cazzo a ridirlo dinuovo!> il romano mise le mani in tasca, facendo un leggero sbuffo prima di parlare <abbiamo fatto un tenero giretto per i passaggi segreti della villa finché all'ingresso non abbiamo beccato Hiroko!>
<...cosa?> disse l'altrx italianx fermando la sua partita di scacchi.
<non sapevi che la tua amichetta era qui?> lx chiese il Birdwatcher ma non ricevette nessuna risposta.
<te lo giuro che era lei!> le rispose la sua talpa con la mano sul cuore e l'altra alzata.
<beh comunque- ci siamo messi a scappare mentre iniziò a spararci e quasi mi prese la testa! Per la sfortuna di molti...poco dopo partì anche l'allarme causato da quei casi persi di Elviira e Shou spaventando tutti noi perché non avevamo idea di cosa fosse. In quel momento decidemmo di dividerci: Kazuto da solo avrebbe distratto Hiroko mentre Goro e Jun'ichi andarono da una parte, verso l'archivio ed io da un'altro per nasconderci e ritrovarci dopo nell'archivio.>

<per questo che pensi sia stato lui ad ucciderlo? Perché erano rimasti da soli?> gli chiese Elviira e il castano annuì <beh ha senso...>
<l'avrebbe se non fosse che Jun'ichi in entrambi gli annunci era con me. E tu lo sai benissimo Kazuya perché ci hai visti> affermò Kazuto <Jun'ichi mi ha raggiunto e mi ha aiutato con Hiroko e l'ha pure ferita al fianco con lo stesso coltello che tu pensi abbia usato contro Goro. Per tutto il tempo era stato con me. Mentre c'era questo scontro non troppo epico, andavamo verso il secondo piano perché volevamo raggiungere gli altri due e nasconderci anche noi ma lei non ci lasciava in pace. Al suono del primo annuncio siamo corsi via, ignorando Hiroko ferita ma ancora bella attiva. Proprio in quel momento ti sei aggiunto a noi dal nulla, dicendoci che la porta dell'archivio era chiusa e ci hai giudati fuori velocemente. Entrati finalmente all'archivio abbiamo visto il cadavere di Goro, facendo partire il secondo annuncio. Poi sono arrivati tutti gli altri>

Jun'ichi annuì d'accordo.
Questo era quello che sapevano. Mancava altro, ovviamente, purtroppo le uniche due persone che sapevano non volevano assolutamente parlare.
Cosa era successo a Shinobu?
Shou voleva saperlo.

Battè le mani tra di loro e guardò verso Jun, che stava mantenendo un'altro segreto <poi abbiamo il gruppo di Shinobu, Jun e Kaoru. Ci volete dire cosa è successo quando siete scesi nella stanza segreta? Prima come sappiamo Shinobu era ancora viva. Non abbiamo tempo quindi parlate e basta! Cerchiamo di iniziare questo trial e finirlo al più presto possibile.>
Non avevano tempo per il dolore. Non avevano tempo per piangere. Una corsa contro il tempo. Una corsa contro la morte. Quanto voleva strappare via quei pensieri dalla testa come si poteva strappare via i capelli. Strinse i pugni per non provarci e farsi solo del male.

Stava guardando la corvina sperando che almeno questa volta avrebbe deciso di parlare, non tenendosi a sè informazioni di vitale importanza. Sperava che la corvina trovasse la forza per parlare a tutti loro e dire cosa sapeva di Shinobu e del perché Kaoru e Aki fossero sporchi di sangue. Sperava che la corvina smettesse di tremare e osservare con gli occhi spalancati, pieni di terrore, ilx schermidore, senza dire una parola. Sperava che la corvina semplicemente li aiutasse.
Ma la fanciulla rimase immobile al suo posto immersa nei suoi pensieri.

<Jun?> la voce di Jun'ichi non la smuoveva.

<Jun puoi dirci cosa è successo?> la voce di Elviira non la smuoveva.

<Jun puoi dirci cosa è successo!?> la voce di Shou non la smuoveva.

JUN CAZZO VUOI DIRCI QUALCOSA!!
La voce di Nori non la smuoveva anche se urlava. Questo perché rimase dentro di lei mentre le nocche strette al suo abito diventarono rosse e cercava disperatamente di ritrovare la sua classica calma che tutti invidiavano di lei. Non c'era più e sentiva il cuore star per scoppiare se uno dei due non avesse parlato immediatamente.
Bastava anche un suono stupido, una parola a caso. Basta che fosse qualcosa.

Le dava fastidio che stesse in silenzio senza aiutarli come se non fossero a rischio esecuzione.
Le dava fastidio che non la stesse guardando mentre le parlava come se non fosse lì con lei.
Le dava fastidio che stesse in silenzio come se non fosse in un maledetto PROCESSO DI CLASSE.

Poteva capire che stesse male e quello che aveva visto l'aveva sconvolta tanto, chissà cosa era successo, ma avevano bisogno di lei! Doveva sapere che fine aveva fatto Shinobu! Perché era così scioccata? Cosa era successo alla sua cara amica Shinobu che aveva tanto amato e tanto l'aveva fatta soffrire?

Jun rimase in silenzio anche quando Jun'ichi la scosse con delicatezza e le sussurrava dolci parole di conforto.

Era inutile parlare con lei.

Dovevano riprovarci nuovamente con lxi e fu proprio Nori a fare il primo passo prima che partissero le accuse da parte di Shou.
Non voleva credere che fosse l'assasino.
Non voleva credere che ilx sux amicx sporcx di sangue fosse l'assasinx.
<Kaoru vorrei che mi rispondessi> gli disse e tutti i presenti si girarono verso di lei. Le bastava una sola parola, anche se fosse la bugia più grande di questo mondo sarebbe andata bene per il suo cuore <perfavore...> voleva urlargli bruttissime parole ma rimase calma <perdonami se questa dovesse finire per essere una domanda stupida e...mi stessi in realtà sbagliando.>
Non voleva credere che fosse l'assasino.
Come poteva credere che ilx sux amicx sporcx di sangue fosse innocente?

<sarei felice in realtà se quello...se quello fosse il caso. Credimi davvero...quindi ti prego rispondimi onestamente> Non voleva credere che fosse l'assasino.
Ma se fosse innocente perché non faceva nulla?
Ma se fosse colpevole perché non faceva nulla?
Ma se fosse qualsiasi cosa perché non faceva nulla se non piangere e tremare come un bambino in castigo? Perché Kaoru? Perché non le parli? Perché non ti sei mai aperto con lei?

Non voleva credere che fosse l'assasino.
Voleva che quellx ragazzx sporcx di sangue fosse sux amicx e si confidarsi con lei. Voleva dargli fiducia. Voleva sostenerlo. Ma come faceva se quello ragazzx sporcx di sangue non le parlava mai di sé?

<senti Kaoru...tu non sei l'assasino vero?>
Ilx schermidore stava in silenzio a guardare i suoi piedi a testa china e si strinse in sé stesso. Non sapeva più come chiedergli di parlarle e cosa fosse successo. Era pronta per difenderlo dalle accuse iniziali e voltare le spalle a tutti fin dall'inizio. Era prontissima a fare qualsiasi cosa per lxi però doveva essere onesto e doveva parlare.

Non doveva stare in silenzio lasciandola da sola a combattere anche per lxi senza la certezza che fosse innocente anche con quel sangue.
<Hai intenzione di fare qualcosa Kaoru!?> la voce tremava ma rimase composta come il suo corpo <credo che ci meritiamo delle spiegazioni no? Credo che mi merito delle spiegazioni! Oppure dobbiamo tirare a indovinare su cosa sia successo tra te e Shinobu?> sbattè il piede a terra, le mani le facevano male, erano così strette al tessuto e Kaoru alzò la testa, la guardò con gli occhi lucidi <perché tu sei qui e Shinobu no!?>

Faceva così male guardarla negli occhi e vedere il suo volto distrutto per il suo silenzio. Non riusciva più a stare calma, lo vedeva dai suoi occhi distrutti. Lo era stata per troppo tempo ed era arrivata all'apice della sopportazione.
Per colpa sua. Era tutta colpa sua.
Aveva distrutto tutto quello che lei aveva provato a rimettere assieme.

<scusami...scusami...scusami> era tutto inutile, non sarebbero mai bastati per farsi perdonare dalla fanciulla <Nori...ho rovinato tutto...scusa io->
Faceva troppo male guardarla negli occhi, così male che scoppiò piangere per il dolore al petto come se fosse stato appena accoltellato.
Ma era vivo. Stava bene.
Quel sangue non era suo, era di Shinobu.

<Kaoru...cosa è successo? Cosa è successo a Shinobu?>
A quelle domande abbassò subito la testa e il corpo cedette assieme ad essa cadendo a terra in ginocchio reggendosi unicamente al podio.
<Kaoru ti prego...cosa è succ->
<NON VOLEVO! IO NON VOLEVO OK?! IO- IO- È STATO UN INCIDENTE! MI DISPIACE! MI DISPIACE! MI DISPIACE! MI DISPIACE!!> Kaoru si mise a urlare.
Le mani strinsero forte intorno al suo collo dove la gola bruciava per un grido straziante subito dopo quelle parole.

Le lacrime bagnavano solo le sue labbra. Era colpa sua. Era colpa sua. Era unicamente colpa sua.
Le dita tremavano come le sue corde vocali, tirando fuori quella voce trattenuta dalla prima volta che li aveva visti dopo il delitto. Non sapeva come era riuscito a non crollare in quel momento appena rivide Nori.

Kaoru urlò a sè stesso <SEI UN MOSTRO!>
Mi dispiace Shou. Faceva bene a guardarlo come un assasino. Lo era. Aveva ragione e così doveva essere trattato d'ora in poi, finché non verrà ucciso.

Ancora disse a sè stesso ad alta voce <SEI UN MOSTRO!>
Mi dispiace Jun. Perché stava in silenzio? Perché lo stava proteggendo? Lei aveva visto tutto, lei sapeva cosa aveva fatto. Lei aveva assistito a lxi che aveva ucciso qualcuno.

Dinuovo, con più calma <sei un mostro!>
Mi dispiace Jun'ichi. Era così che si sentiva in questi giorni? Era questo il senso di colpa che l'aveva rovinato e totalmente travolto? Faceva così male uccidere qualcuno? Nicolas lo faceva sembrare così divertente. Akinori lo faceva sembrare così eccitante. Ma non lo era. Faceva schifo come loro. Erano dei assasini.

Sempre più calmo <sei un mostro>
Mi dispiace Yumeri. Neanche lo guardava. Neanche provava a mostrargli pietà. Aveva capito tutto e non gli credeva. Non voleva credergli. Non voleva vedere qualcun'altro morire per uno sbaglio cercando di proteggere qualcuno che amava. Preferiva rimanere ignorante mentre lo guardava morire.

La voce iniziò a tremare dinuovo <sei...sei un mostro!>
Mi dispiace Elviira. Le aveva ucciso quella che poteva essere una sua nuova amica. Le aveva rovinato quello che stava diventando un suo nuovo posto sicuro. Le aveva fatto riportare alla memoria il processo e la morte di suo fratello e di Roza. Le aveva fatto dinuovo del male e tolto il suo amabile sorriso.

La gola bruciava <sei...sei un...un mostro!>
Mi dispiace Kazuto. Non doveva affidare quella spada a lxi che faceva solo disastri. I suoi genitori non avevano poi così torto. L'avrà scritto così tante volte che gli erano rimaste impresse tutte quelle pagine macchiate d'inchiostro. Faceva solo disastri. Rovinata tutto. Distruggeva le cose belle. Faceva schifo. Era un essere orribile.

Ancora più piano. Un sussurro. <sei un mostro...>
Mi dispiace Kazuya. Non sapeva neanche lxi perché gli stesse chiedendo scusa. Forse per come l'aveva trattato di merda. Forse per aver ucciso la sua compagna nel tradimento. Forse per averlo considerato il male in persona quando lxi era peggio.

Sei un mostro. Vedi come ti guardano? Hanno paura di te. Mancava una sola persona ed era quasi senza voce <mi dispiace Nori...non volevo...non volevo te lo giuro...> si chiuse in sé stesso, in posizione fetale, appogiando la testa sul pavimento. Non riusciva a guardarla dinuovo <non è colpa tua...non è colpa tua se...se...> Shinobu è morta. Se non siamo più amici. Se è finita per tutti noi. <non è colpa tua Nori...non...mi dispiace così tanto...per...per...> per aver ucciso Shinobu. Quel nome gli moriva in gola, non riusciva a pronunciarlo come prima. <non volevo...io...io volevo solo proteggerla...>

Kaoru chiuse gli occhi, lasciandosi in un pietoso e rumoroso pianto, con il fiato che gli stava nuovamente per andarsene e i suoi pensieri lo stavano divorando.

Avrebbe fatto di tutto per avere dinuovo Goro al suo fianco, sentire il suo respiro calmo, il suo cuore che batte dolcemente e gustare il suo odore che ricorda il cioccolato caldo. Voleva così tanto provare ad abbracciarlo per vedere se con lui, solo con lui, si sarebbe sentito al sicuro. Voleva così tanto sentire la sua voce che gli diceva che si sbagliava ed era una brava persona. Voleva farsi riempire di baci e avere solo amore.

Voleva così tanto che Goro fosse lì con lxi.

Ma era morto.

Kaoru era da solo, steso a terra, in lacrime e con le mani tra i capelli bianchi, ormai sfatti e rovinati dalle tirate che si dava dalla disperazione.

Nori avrebbe difeso con tutta se stessa. Anche se avesse ucciso veramente qualcuno? Non poteva essere vero. Non poteva essere così. Non poteva. Non poteva e basta.

La biologa mollò il tessuto azzurro, portando le mani verso il volto per strofinare gli occhi e togliere via possibili lacrime. Doveva rimaneva composta almeno fino alla fine del processo.
<non...non può essere vero. Non è quello che sto pensando...vero?> si sporse in avanti per guardare meglio l'amicx per terra <tu...tu...tu non puoi aver ucciso...Shinobu...non puoi. Non puoi! Non...non è vero che stai dicendo! Stai mentendo!>

Nori cercava con lo sguardo delle facce rassicuranti, per calmare il suo piccolo cuore, qualcuno che l'appoggiasse nella sua idea e non era la sola a pensarla così. Kaoru non può essere l'assassino. Trovò purtroppo solo facce sconvolte, impietrite e si fermò su Kazuya e i suoi sussurri.
<guarda te di chi cazzo ero amico> distolse lo sguardo dallx schermidore, mettendosi a fissare la biologa.

La guardava con la faccia più calma del mondo ma i suoi occhi castani erano pieni di rabbia. Faceva paura. Non poteva ancora sapere il motivo di tale incazzatura. Era una loro amica ma per Kazuya era di più. Era una compagna, una confidente e un sostegno dopo le liti di Akio. L'unica persona che dopo la rivelazione del suo tradimento gli era rimasta vicina, l'unica che poteva capirlo e l'unica che non gli aveva voltato le spalle.

Più guardava Kaoru e più la rabbia saliva, e più Nori parlava e più la rabbia saliva, rimanendo chiusa nel suo petto e come un parassita divorava le sue interiora.

Lxi non era per nulla innocente come diceva la biondina. Lxi era un assasino e aveva ucciso la sua amica, e lei continuava a difenderlx?
Perché con lui non l'aveva fatto? Perché con lui no? Perché con lui non gli aveva dato un minimo di sostegno? Eh? Perché? Perché lo odiavano! Ovvio! Era cazzo ovvio! Ed era così geloso di Kaoru per l'amore ricevuto da Goro e ora pure il sostegno di una loro amica in comune. Se eri un assasino venivi perdonato ma non per aver solo tradito? Chi li aveva aiutati in questo piano!? Lui e Shinobu! Entrambi odiati da tutti!

Era difficile stare calmo e non scendere alle mani come avrebbe fatto invece suo padre. La voglia di strozzare Kaoru era molto forte. Non gli aveva portato via una persona e basta, ma due persone! Non gli era bastato prendersi Goro ma doveva pure ammazzargli Shinobu!

Nori non riusciva a trovare in quello sguardo il conforto che cercava.

<quindi...votiamo già?> la freddezza di Yumeri colpì brutalmente i presenti <Kaoru ha ucciso Shinobu e lei è la prima che è morta. Lo votiamo no? Abbiamo altro su cui discutere?>

<sì...in realtà sì> per quanto potesse essere debole, la voce di Jun riuscì a farsi sentire.

<Kaoru ha ucciso Shinobu, l'ho visto con i miei occhi. Ma abbiamo qualcosa di molto importante da discutere...e ci servirà il parere di Akinori> aggiunse girandosi verso il biondino <la morte di Shinobu non è valida quindi Kaoru non può essere punito ed essere considerato al cento per cento un assasino.>

La corvina aveva la voce più ferma del suo corpo tremante e in panico, il contrario della biondina che era immobile con la voce rotta da un pianto bloccato.

Quest'ultima guardò la fanciulla con gli occhi spalancati, incredula. Finalmente aveva qualcosa su cui aggrapparsi. Kaoru ha ucciso Shinobu. Jun l'aveva confermato. Kaoru verrà ucciso. Nori non l'avrebbe permesso e se c'era la possibilità per togliergli ogni colpa, lei si sarebbe unita a Jun. <...Kaoru non può essere punito? Perché?>

<perché Shinobu è un fottuto androide e la sua morte non può essere valida> rispose la corvina <non è mai stata viva! Come potrebbe morire?>

Cosa. Cazzo. Aveva. Appena. Sentito.

Jun li stava perculando no? No? No?
Jun stava facendo un grandissimo scherzo per attenuare l'ansia e la pesantezza della situazione no? No? No?
Jun...Jun non poteva essere seria no? No? No?
Jun...Jun...Jun non era veramente convinta di quello che diceva no? No? No?

Si girò verso Kaoru, sperando di trovare dinuovo una qualsiasi azione che le desse sicurezza. In qualsiasi modo anche se sarebbe sembrato assurdo. Ma come si immaginava ilx fanciullx era rimasto immobile a terra, non alzò la testa neanche per guardare la scammer. Chiunque guardava, anche la più positiva come Elviira, non la faceva stare meglio. Era completamente da sola nei suoi pensieri in una stanza piena di manichini.
Jun cosa cazzo stai dicendo? Voleva tanto urlare quella domanda invece serrò la bocca per rimanere calma ad ascoltare.

<Jun...che stai dicendo? Shinobu un...androide?> ripetè Jun'ichi, guardando l'amica con la stessa faccia sconvolta dells biologa marina, nessuno dei due era chissà quanto espressivo.

Non era una cosa comune sentire che una tua compagna era un androide.

<yes yes and yes! And of course non lo sto dicendo senza nessuna prova in merito!> tirò fuori dalla tasca un foglio tutto bello spigazzato e cadettero altri due fogli dalla mano, li raccolse subito dopo <je teng le prove!! L'ho trovata nella camera of our dear pyscho inventor vicino al suo silly robot!> alzò in alto il pezzo di carta aperto e c'era disegnata la figura della loro amica affiancata ad una sua versione più robotica <allora? Cosa hai da dirci sulla tua cara talpa? Possiamo considerarla veramente morta?>

<MOMENTO! MOMENTO! MOMENTO!> urlò Shou con le mani tra i capelli <SHINOBU È LA TALPA? UN ANDROIDE? NON MORTA? STO CAZZO? JUN CHE CAZZO STAI DICENDO?! Da- DA NON DIRE UN CAZZO SEI PASSATA A DIRE CAZZATE A RAFFICA??> continuò il fanciullo esprimendo lo stato d'animo generale del gruppo rimasto completamente in silenzio. Jun non era una ragazza con tanto tatto e non sapevano più che dire e che fare. Non c'era stato il tempo per processare tra un informazione e l'altra, il loro cervello e cuore stava esplodendo.

Soprattutto quelli di Nori bloccandola completamente.

Non solo aveva forte dentro di sé il senso di colpa di non riuscire ad aggiustare quella che per lei era una famiglia sicura e il tradimento di uno di essi, Kazuya, ma in un solo giorno era successo il finimondo.

Prima di tutto Goro era morto. Un suo caro amico che gli voleva un sacco di bene e voleva aiutarlo. Aveva fallito.

Secondo Shinobu era morta. Una sua cara amica che le voleva un sacco di bene e voleva aiutarla. Aveva fallito.

Terzo Kaoru era l'assasinx di Shinobu. Unx suo carx amicx che lx voleva in sacco di bene e voleva aiutarlx. Aveva fallito.

Quarto Shinobu era un androide. Cosa cazzo aveva appena sentito parte 1.

Quinto Shinobu era la talpa. Cosa cazzo aveva appena sentito 2 la vendetta.

Per questo dopo la quinta informazione shock ella si bloccò totalmente a guardare il nulla. Cosa cazzo doveva dire? Cosa cazzo doveva pensare ormai? Nulla! Era tutto andato a puttane!

Jun rispose al Birdwatcher a tono <sai perché non dicevo nulla Shou? Lo sai perché eh? Eh? EH? PERCHÉ HO LETTERALMENTE VISTO KAORU AMMAZZARE SHINOBU DAVANTI A ME E QUEL PSICOPATICO DI AKINORI COLPIRLA E COLPIRLA IN RIPETIZIONE!> la voce della corvina era ancora rotta per il pianto di prima, la mano tremante puntò un dito contro il biondino che come in ogni processo stava giocando a scacchi con l'amico a terra. Si girò verso di loro rendendosi conto che stavano parlando di lui <TU RIUSCIRESTI A USCIRE DA QUELLA STANZA CON LA TESTA APPOSTO? NO! MANCO RIUSCIRESTI A RAGIONARE COME HO FATTO IO! QUINDI STAI ZITTO!> provava una grande soddisfazione poter gridare senza l'ansia per Shinobu.
<e se non vi fidate di me perché sono Jun la bugiarda, la doppio giochista e la stronza chiedete a lui se Shinobu è la talpa! Forza! Chiedete! C'MON! YOU ALL WILL TRUST HIM NO??>

La truffatrice continuò, zittendo anche Jun'ichi che stava per fare la domanda <AKI IS SHINOBU THE TRAITOR? IS SHINOBU ONE OF YOUR FUCKING ROBOT? ISN'T UNFAIR CONSIDER HER OR THEM DEAD??> fece come faceva sempre Shou, tirare un pugno al podio per mostrare autorità ma si fece solo male alla mano.
<so, aye, Shinobu was my wee dobber and->
<MADONNA SANTA O PARLI INGLESE O GIAPPONESE! NESSUNO TI CAPISCE!>
<ye start talkin' English!>
<IO TI MENO->

<JUN SMETTILA SUBITO!> la voce di Jun'ichi immobilizzò anche i due maggiordomi e subito dopo, preso dall'imbarazzo dal suo gesto poco elegante, parlò quasi sussurando <puoi parlare della invalidità della morte di Shinobu?>

<allora...se Shinobu è un robot non può morire no? Non è un essere umano! Non può vivere! Non è e mai sarà viva! Quello non è un cadavere ma semmai un ammasso di metallo!>
Kazuya la guardò malissimo dopo quella affermazione <come ti permetti di parlare in questo modo di Shinobu!?> e subito dopo aggiunse <è morta! È morta punto! Smettetela di proteggere un assasino!>
<Kazuya mutati.> lo zittì Jun.
<se è così come dici te allora perché è partito l'annuncio?> commentò Yumeri.

<perché loro la considerano valida ma non è così! Non ha senso!> la corvina non smise di insistere a riguardo. Trovando inutile discuterne con i suoi compagni andò verso l'inventore, fermandosi davanti a lui coprendogli completamente la sua visuale <non me ne frega niente se rispondi solo si o no, ora discutiamo! Che senso ha considerarla morta? Mica i vostri androidi hanno fatto partire l'annuncio!>
Il biondino sospirò, alzandosi da terra e chinandosi in avanti per essere alto quanto lei e guardarla dritto in faccia <primo: i nostri androidi erano svenuti secondo: in ogni caso la nostra morte non comporta a un trial ricordi? Mentre lei era una partecipante quindi la sua morte comporta a un processo.>

<ma lei non è morta> rispose la corvina.
L'altro ridacchiò <ma certo che è morta. Kaoru l'ha uccisa, sono tue parole!
Quindi è morta no? Se no dovresti dire "tentato omicidio" se non è morta. Ma se l'ha uccisa allora è morta quindi Kaoru è colpevole e lei è morta. Hai capito no? È M O R T A.>
<è un fottuto robot non una persona! Basta aggiustarla no? Avrà un tasto che la farà riaccendere no? O fa così schifo che si rompe per nulla?> cercò di cambiare discorso per non dargli ragione sul suo ragionamento e puntare a colpire il suo orgoglio.

Aki appoggiò le mani sulle spalle della corvina, stringendo abbastanza forte da farle male <Jun...è morta. Accettalo. Ci sto riuscendo pure io!>
<non...non è morta!>
<si invece>
<no! Puoi aggiustarla! Si potrà accendere no? È un robot! È UN FOTTUTO ROBOT NON PUÒ MORIRE!!>
Non riuscì a liberarsi dalla sua presa, era troppo stretta <non...non ha senso!>

<perché insisti Jun? Ti senti in colpa? Ti senti tanto in colpa per caso? Ti senti come se l'avessi uccisa tu? Ma non c'entri nulla...è stato Kaoru a ucciderla no? L'hai detto tu. Non vuoi accettare che è morta mh? Beh è morta, fine della storia. Non si accenderà più> il tono calmo e il sorrisetto stampato sul suo volto non rassicuravano nessuno, anzi irritarono la corvina che lo guardò malissimo.

<Da yae waant tae ken why?> le chiese con fare retorico e liberò le mani per prendere il sacco sporco di sangue tenuto a terra <perché il colpo di Kaoru ha colpito perfettamente il cuore, fulcro della vita dell'uomo, l'organo più importante, dopo il cervello. Con questo rotto, i miei androidi come un normale essere umano non possono più funzionare quindi equivale alla loro morte. Se avessi cercato bene avresti trovato dei miei appunti a riguardo.> tirò fuori dal sacco il suo contenuto, un cuore che sembrava essere fatto di vetro con alla base del liquido rosso e due fori ai lati. Lo porse in avanti verso Jun per farle ammirare l'oggetto velocemente prima di dirigersi verso il suo nuovo amico Kaoru.

Lo prese per il braccio e lo tirò su con forza, al suo contatto ilx fanciullx iniziò a tremare e a singhiozzare. Era terrorizzato nel sentire anche solo la sua risata così vicino al suo orecchio
<lasciami...lasciami ti prego...>
Lo ignorò completamente e avvicinò al suo volto il cuore della fanciulla <ti ricordi? Te l'avevo già spiegato quando l'abbiamo tirato fuori dal suo petto! Potevi spiegarlo tu...o non avevi capito quello che avevo detto?>

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TW: G0RE e V0MIT0

Riusciva solo a piangere terrorizzato tra le sue braccia e le sue carezze gli facevano venire i brividi <hey è tutto ok...lei non tornerà più...è morta, e morta resterà. Per sempre.> si staccò per riprendere dinuovo il suo volto tra le mani, sporcando di sangue le sue guance bagnate dalle lacrime <non ci farà più del male.>

Erano solo loro.
Akinori, Kaoru e Shinobu.

Due assasini e la loro vittima con il petto rosso per tutti i colpi dati dal biondo.

Quelle stesse mani ora lo stavano stringendo in un abbraccio, bloccandolo sul posto e lasciandolo senza fiato.

Voleva scappare via con Jun.

Voleva andarsene da quella stanza fredda.

Voleva nascondersi e ammazarsi.

Invece non riusciva a muoversi, i suoi muscoli stavano fermi e non rispondevano ai suoi ordini. Riusciva solo a piangere e bagnare la spalla del più grande, tra i suoi lamenti e tormenti.

<io...io...io non volevo...non volevo non volevo- nonvolevononvolevo!> le parole tremavano tra le sue labbra <non volevo ucciderla...volevo salvarla...volevo...>

<shhh...è tutto ok, è tutto ok> gli ripeteva, come se sarebbe stato veramente tutto ok e non sarebbe stato lui a ucciderlo nell'esecuzione. Erano in un killing game, non sarebbe mai stato "tutto ok". Aveva così paura della morte, come ne aveva per biondo davanti a lui. Scosse la testa a quelle parole, chiudendo gli occhi lucidi e trattenendo le lacrime.

Sarebbe morto.

Sarebbe morto anche lxi.

Le sue mani tremavano così tanto e lentamente si avvicinarono alla testa, pronto a tirare quelle ciocche bianche ma non ci riuscì, Akinori le afferrò di colpo <non piangere Kaoru...si hai ucciso qualcuno- però- però mi hai salvato...ci hai salvato! Devi esserne felice!> si mise dietro di lxi mentre parlava, stringendo le sue mani e facendogli afferrare nuovamente l'arma del delitto. Era una marionetta immobilizzata dalla paura. <voglio farti vedere qualcosa per ringraziarti...> il tono infantile lo rendeva solo più inquietante.
<non...non-> Kaoru non riuscì nemmeno a parlare che la lama che teneva tra le mani andò contro il petto di Shinobu.

<perché ti preoccupi così tanto? Non è una persona vera. Non lo è mai stata>
La lama guidata dal biondo e tenuta dallx schermidore lentamente venne tirata verso di loro, aprendo il petto fino al ventre della traditrice. Squartata come un animale. Una scena raccapricciante che gli fece venire il (tw: V) voltastomaco. * Non aveva mai visto così tanto sangue uscire da un corpo da vicino. Faceva così schifo. Per aprire ancora di più la sua pancia dovettero tagliare dinuovo con più pressione e allargare la ferita. (Tw: V) Kaoru non riusciva a trattenere il vomito, deglutì facendolo scendere giù e lasciandosi un orribile gusto in bocca. *

<ti saresti mai aspettato che un androide sarebbe stato così simile a un vero umano? Anche al suo interno?> gli fece mollare la lama solo per fargli immergere le mani dentro a quel mare di rosso e di organi, che toccava, maneggiava e lo sporcavano senza la sua volontà.
Voleva scappare ma era bloccato.
Voleva chiudere gli occhi ma rimanevano aperti a osservare tutto finto, non lo diresti vero? Non ci ho dormito per un intera settimana per fare un lavoro così perfetto...per una persona che mi aveva pure cercato di ammazzare ahahah..ah..
Non ci credo neanch'io!>

(Tw) Lo stomaco dellx fanciullx non riuscì più a resistere. Libero le mani usando un po' di forza rimasta e si girò di lato per vomitare quel poco cibo che era riuscito a mangiare quella sera. La pancia faceva male, teneva stretto le sue viscere temendo che anch'esse uscissero come quelle dellx amicx mortx. Il solo vedere le sue mani rosse lo portò a vomitare dinuovo e le immagini impresse nella sua mente peggioranono la situazione, vomitando ancora. *

Il maggiordomo gli tenne i capelli, sporcandoli di sangue e pulendoli subito dopo con la manica della sua camicia.  Con fare dolce e gentile completamente incontrastato con quello che aveva appena fatto, gli accarezzava la schiena.
<ho esagerato? Scusami...scusami...> non capiva se era veramente dispiaciuto o faceva solo finta. Gli girò la testa per fargli vedere il cuore che aveva in mano, appena strappato da Shinobu.
<mi dispiace che non riesci ad apprezzare il mio lavoro>
Gli sembrava di sentire un pazzo e gli prese una mano facendogli toccare quel cuore così delicato vero? È come quello nostro, quello vero e umano.> era un pazzo. Stava parlando con un pazzo psicopatico. Un pazzo psicopatico assassino. Un pazzo psicopatico assassino mostro e malato. Come lxi.


Neanche si rendeva conto in quel momento che gli aveva già detto che Shinobu non era umana <vedi quei due fori? Li hai fatti tu! Sei stato di una precisione incredibile...> voleva dimenticarsi di quel ricordo, di quel cuore, di quel corpo massacrato dalle sue stesse mani, di quelle parole dolci ma tossiche <sai, con il cuore rotto le mie invenzioni non funzionano più...sono come morte...> lentamente si girò a guardare il volto del biondino così pieno di vita e di energia <l'hai uccisa tu Kaoru colpendo nel punto giusto con la forza giusta...sei stato incredibile>

Erano due mostri.

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<DOBBIAMO VOTARE KAORU! NON C'È ALTRO TEMPO DA PERDERE CAZZO!> la voce di Kazuya lo fece risvegliare da quel brutto ricordo, libero dalle grinfie di Akikuma grazie a Nori che lo spinse via ed era dinuovo al suo posto dove c'era ancora Jun con il suo corpo tremante come una foglia.
<NO! DOBBIAMO ANCORA DISCUTERE SU SHINOBU E LA MORTE DI GORO!> gli urlava la corvina sostenuta da Nori al suo fianco.
<Kaoru non è colpevole! Non deve essere punito!> rispetto all'altra non sembrava così convinta nelle sue idee, voleva solo proteggere Kaoru.

<scusate ma Aki non ha appena detto che è valida come mlrte? Se lo dicono loro non è legge? Dobbiamo seguire quello che dicono loro!> gli andò contrò il violinista che non aveva nessuno che lo sosteneva, per nulla inaspettato <se dicono che Shinobu è morta, è morta! Quindi Kaoru è l'assasino!>
<E TU TI FIDI DI LORO?!> fu la prima risposta di Jun, che dopo qualche secondo di silenzio decise di corregersi <beh ovvio che sì- sei la loro talpa! Il loro cagnolino! Che prima li tradisce dandoci informazioni e poi lecca il culo per farsi perdonare e non essere più solo!>

<è solo una perdita di tempo andare avanti!> il romano sembrava essersi calmato, Shou però si sbagliava e le sue orecchie vennero colpite ancora dalle sue urla <VOTIAMOLO E BASTA QUELLO STRONZO DI MERDA! CHISSENE DEL RESTO!!>
<quindi chissene della morte di Goro e sapere chi l'ha ucciso?> disse Nori. Si sentiva nel suo tono una piccola punta di rabbia e di dolore nascosto.
<non intendevo quello> cercò subito di giustificarsi il castano, la biondina non lo ascoltò neanche e parlò sopra di lui.
<a me sembrava di sì e non ti permettere mai più di chiamare Kaoru in quel modo chiaro?>

Basta. Pensò Shou chiudendo gli occhi pensanti e iniziando a sentire un forte mal di testa fastidioso. Basta finiamola qui, è tutto inutile. Avrebbe voluto urlare per farli smettere. Rimase in silenzio solo per non far vincere la sua rabbia sulla sua ragione. Calmati Shou. Calmati Shou. Calmati Shou.

Calmati.
Sei in un bel prato verde, affianco a un lago calmo dove nuotavano delle papere veramente belle. Si mise a fotografarle. Era completamente fuori dall'intera situazione nella stanza reale.
Era da solo con se stesso. E con delle papere.

Non importava quanto potessero impegnarsi, non avrebbe portato a nessun cambiamento. Se lui stava a fare le foto a papere immaginarie o no non sarebbe cambiato nulla.

Qualsiasi cosa facessero era inutile.

Qualsiasi cosa dicessero era inutile.

<PERÒ IL PRIMO ANNUNCIO È QUELLO DI SHINOBU! QUINDI KAORU HA UCCISO PER PRIMO!>

La voce di Kazuya fece volare via le papere, mentre Shou faceva qualche scatto e si fermò nella sua piccola attività per pensare un attimo a questa frase. C'era qualcosa che non tornava in quel ragionamento.

Guardò il riflesso dell'acqua, non vedendo riflesso se stesso ma l'immagine dei cadaveri di Roza e Hannes nella cella frigorifera.

Quando avevano trovato Roza e Hannes morti era stato il giorno dopo della loro effettiva morte, il loro annuncio era stato nello stesso momento però non erano morti contemporaneamente. Non seguiva molto il ragionamento di Kazuya. Era strano quello che aveva appena detto. Non dovevano basandosi sull'annuncio ma sulla data di morte del monokuma file per capire quando erano morti. Per decidere chi sarebbe stato il colpevole punito non dovevano seguire l'annuncio...giusto?

Giusto!

<Kazuya ma cosa cazzo stai a dire?! Ci serve il monokuma file per decretare il primo morto non un annuncio!> disse il corvino girandosi verso Akio <sentito? CI SERVE IL MON->
<HO CAPITO MINCHIA!> rispose subito ilx maggiordomo lanciando in mezzo a loro un foglietto stropicciato e rovinato dove c'erano scritte le informazioni sui morti <non serve che urlate tesori miei! Ci sentiamo tutti!>

Shou andò a prendere il file cartaceo e lesse ad alta voce.

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Vittima 1

Ora del decesso: 10.40 p.m

Causa della morte: Accoltellamento al cuore.

Extra: il petto è ricoperto di tagli, circa 10 colpi da arma da taglio.

Vittima 2

Ora del decesso: 11.10 p.m

Causa della morte: Accoltellamento al cuore.

Extra: dal petto al ventre c'è un gigantesco taglio e manca il cuore.
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Nori non sapeva se sorridere a quella scoperta che aveva appena tolto Kaoru dal rischio esecuzione o doveva disperarsi a trovare un'altro colpevole. Shou non sapeva se incazzarsi per il dato mancante dell'identità della vittima, però era meglio non discutere per sciocchezze. Usando la logica di capiva.
<a Shinobu manca il cuore, lo ha in mano Akikuma... è facile capire che sia la seconda vittima. Mentre il primo omicidio è quello di Goro! Dobbiamo trovare quindi il suo assasino!> affermò dando una svolta a quel processo che sembrava durare in eterno.

Non dovevano mollare e resistere ancora.

Facile a dirsi che da farsi.

Kazuto si era scritto i dati detti nel suo taccuino e iniziò a parlare tenendo basso lo sguardo su quelle lettere d'inchiostro <essendo che non abbiamo testimoni dell'omicidio di Goro e l'assasino sembra non voler parlare, dovremmo cercare di capire da soli cosa sia successo> si bloccò un attimo per girare il suo taccuino come faceva sempre il mangaka ma i suoi disegni non erano belli e comprensibili come i suoi <dobbiamo capire cosa stavamo facendo in quell'orario, soprattutto il nostro gruppo perché voi altri eravate in stanze molto distanti>

Lo stratega continuò <MA non so l'ora dei vari eventi, sapete eravamo occupati a non farci ammazzare- quindi sono andato a logica per fare un range di tempo per la sua morte. È sicuramente morto quando era già nascosto nell'archivio, dopo l'allarme generale, ed era già morto al suono del primo annuncio che sarà stata per le 11, l'orario di morte di Shinobu. Abbastanza ovvio ma meglio specificare>

Il mafioso si aggiunse al discorso subito dopo portando un'altra questione <sarà meglio specificar anche l'arma del delitto che non è il mio coltello  sequestrato da Kazuya. Penso che sia invece il coltello fuori dall'archivio, nascosto dalla scena del delitto, ricoperto da un giornale. Lo stesso che avevamo letto nelle investigazioni. Quello era pure il coltello di Goro, eravamo gli unici armati del nostro gruppo e il corpo non aveva con sé quest'arma.>
<Sarà stato disarmato e poi ucciso con la sua stessa arma> concluse Jun al posto dell'altro corvino.

Kazuya mise le mani in tasca, porgendosi leggermente in avanti mentre dondolava sulla punta dei piedi <per il frate verde posso pure dargli ragione, ha senso...ma il tuo caro coltello era insanguinato! Chi me lo dice che non l'hai proprio usato su Goro?>
<perché come ho già detto prima, Jun'ichi era con me a combattere Hiroko e quindi ha usato il suo coltello contro di lei!> rispose Kazuto al posto del corvino.
<cosa cazzo avete fatto a Hiroko!?> anche Akio si unì alla discussione, come prima, fulminandp con il suo unico occhio i presenti. Ma nessuno lx rispose.
<certo certo! Dici così solo perché vuoi difendere il tuo amichetto che vuoi farti! Guarda che non te lo darà il suo->
<ZITTO!> urlò lo stratega rosso in volto come il romano infastidito.

Il fanciullo sbuffò, cercando di ignorare quel commento e rispondere con più calma <non lo sto difendendo! Se tu ascoltassi un attimo avresti sentito quello che ho detto! L'omicidio sarà successo sicuramente quando Goro era nell'archivio quindi con Jun'ichi ma l'arma del delitto è molto probabilmente quello fuori dalla stanza! Poiché spiegherebbe la mancanza del coltello tra le tasche di Goro e perché il coltello di Jun'ichi era stato usato per Hiroko! Non era sporco prima o lo avrei notato no?>

<non mi fido> commentò Kazuya.
<ok ma non abbiamo altri testimoni> disse Yumeri secca.
<continuo a non fidarmi>
<ok ma non stai dicendo nulla di utile perché non eri lì e non argomentando non andiamo avanti> disse sempre Yumeri.

<come dovrei fidarmi? Kazuto dice così per difendere Jun'ichi perché è suo amico o cotta o quel cazzo che sono! Come ha fatto anche Nori e Jun per Kaoru! Difendono un assasino! Ha ucciso una volta perché non dovrebbe uccidere dinuovo? Veramente ragazzi? Solo perché sono vostri amichetti del cuore?!>

<nessuno sta difendendo nessuno perché nostrinamici!> affermò Elviira <ora torniamo sul caso perfavore>

<eravamo tutti divisi in posti diversi sia prima che dopo l'allarme, questo rende gli unici sospettati quelli del gruppo di Goro> aggiunse l'acrobata.
<gli unici a poter uccidere Goro potrebbero essere quelli che erano stati a contatto con lui ed erano con lui! Semplice! È il periodo di tempo detto da Kazuto comprende non solo Jun'ichi ma anche Kazuya> continuò la scammer, lanciando un veloce sguardo verso l'amico criminale e poi verso il violinista romano.
<i panni nel bagno comune non aiutano. C'è una camicia sporca di sangue ed entrambi i possibili sospettati indossano camice>

Elviira annuì d'accordo, anche perché era stara lei a riferire quell'indizio <il bagno comune è un luogo senza passaggio segreti, quindi per passare hanno dovuto usare i corridoi normali. Esendo tutti occupati e il primo piano era vuoto, nessuno ha potuto vederlo passare! Permettendogli di sistemarsi prima di raggiungere gli altri senza destare sospetti.>

<eh no! Qua vi state sbagliando care!> dinuovo Kazuya decise di contraddire qualcuno e questa volta puntò contro Elviira e Jun <Nori dopo l'allarme era da sola! Poteva benissimo uccidere Goro e girare per la villa indisturbata perché eravamo tutti nei passaggi e stanze segrete!> le due fanciulle erano pronte per rispondere, spostando l'accusa di omicidio a un possibile testimone che rimaneva in silenzio ma il castano andò avanti <eh no! Perché la vostra amichetta viene coinvolta! Quindi non si fanno domande, non si mette in dubbio la sua parola, si crede a tutto quello che dice e si sconfigge il cattivo con il potere dell'amore e dell'amicizia e di sto gran cazzone!>

<ma si può sapere cosa ti prende di colpo Kazuya?> chiese Yumeri, non sopportando più quel comportamento così fastidioso della talpa nei loro confronti <stiamo solo parlando ed esponendo le nostre idee!>

<cosa ho? Semplicemente mi sono rotto di vedervi darvi sostegno anche quando si parla di un fottuto omicidio. PERÒ appena si parla di tradimento, del mio tradimento, vi siete così tanto incazzati che mi avete escluso in tutto!> il fanciullo spalancò le braccia per poi incrociarle al petto <sono certo che se i sospetti che io ho su Jun'ichi sarebbero stati su di me, tutti voi mi avreste attaccato con cattiveria invece di cercare ogni scusa possibile per togliermi dai sospetti! Come la stupida testimonianza di Kazuto>

<ti prego ora non fare la vittima, te hai deciso di tradirci e queste sono le conseguenze! Fine.> disse Jun guardandolo male <ti stai facendo inutili pippe mentali invece di pensare a questo maledetto omicidio!>
<inutili pippe mentali?! NON CI VUOLE UN GENIO PER CAPIRE CHE TUTTI VOI MI ODIATE!> era tornato ad urlare, solo per poco <volete ammazzarmi vero? Volete uccidermi come avete fatto con Shinobu? Eh? Per ottenere la ricompensa del mastermind vero? Vero?! Certo che sì! Vi siete messi tutti d'accordo contro di me e Shinobu! E alla fine ci ha rimesso Goro per colpa di voi egoisti stronzi!>

La corvina scosse la testa a quelle affermazioni assurde <ma cosa stai dicendo? Ti sembra il momento di fare questi complotti inutili adesso? Are you ok??> fece una piccola pausa <e come dovremmo ucciderti?! Despitando il trial e facendoci ammazzare così che uno solo di noi può esaudire i suoi desideri? Perchè dovremmo farlo se non ne ricaviamo nulla?>
<PERÒ NON NASCONDI IL FATTO CHE MI ODIATE! PERCHÈ È COSÌ! MI ODIATE! MI VOLETE MORTO!>
<E SECONDO TE PERCHÈ? A CASO? MADONNA SMETTILA DI FARE LA VITTIMA!> rispose gridando anche la corvina.

<NON STO FACENDO LA VITTIMA! STO DICENDO LA VERITÀ! MI AVETE MAI CONSIDERATO PER TUTTO QUESTO TEMPO? NO!>

<e quindi noi vorremo ucciderti? Perché poverino sei stato ignorato? Poverino!ignorato perché non ci fidiamo di stare con qualcuno che potrebbe riferire qualsiasi cosa che abbiamo fatto ad Akio. Lo stesso poverino che ci ha rovinato i piani. Sorry non avremmo fatto prima ad ammazzare te direttamente?! Oppure mi vieni a dire che abbiamo sbagliato ed è morto Goro?!> Jun non aveva intenzione di farsi zittire dal castano.

<abbiamo pure litigato con Kazuto perché non volevamo ucciderti e tu ora dici queste cazzate da complottista?! Pensavo di essere io la pazza di turno nel a dire che Shinobu era un robot!>
<perché pensi che stia complottando?!>
<PERCHÈ DICI CHE CI STIAMO DIFENDENDO A VICENDA PER FARTI AMMAZZARE? DUH??>
<E NON È COSÌ?>
<NO COGLIONE!!>

Sentiva la testa pulsare, ancora, il lago con le papere non aveva funzionato.
Il Birdwatcher si mise le mani in testa massaggiandosi le tempie anche per concentrarsi. Stava ripercorrendo mentalmente tutto quello che avevano detto fino ad adesso e capire cosa mancava nel puzzle.

Situazione di Shinobu e Kaoru era risolta. Da metabolizzare qualsiasi cosa detta a riguardo ma era risolta. Prendiamo la scatolina e mettiamola da parte. Ottimo.
Ora erano rimasti altri problemi.

Goro era stato ucciso per primo e non si sapeva chi fosse l'assasino. Questo era ovvio se no non erano ancora lì. Apriamo la scatola.

Ognuno di loro era occupato tranne Nori che poteva aver agito quando lui era sceso con Akio. Era da sola, poteva andare ovunque per la villa.
Kazuto era rimasto indietro a combattere contro Hiroko. Non può essere stato.
Jun'ichi era con Goro, l'aveva lasciato nell'archivio dove era morto e poi ha raggiunto Kazuto. Molto sospetto e il suo passato da assasino e mafioso non aiutava. E...e Kazuya aveva raggiunto Jun'ichi e Kazuto che stavano scappando da Hiroko e avevano sentito il suono del primo annuncio.

Però prima dov'era? Cosa faceva? Non aveva detto nulla. C'era un pezzo mancante del racconto.

Shou sapeva che discutere con Kazuya era come discutere con un muro di cemento armato. Jun lo stava dimostrando e stava perdendo la pazienza. Ciò l'avrebbe fermato nel dire la sua domanda? Assolutamente no <Kazuya ma tu in tutto questo dove eri?>

<...eh?>

<la tua testimonianza, parole tue, inizia da te che vai per conto tuo dividendoti da Jun'ichi e Goro, e nella testimonianza di Kazuto riappari al primo annuncio. Nessuno e nemmeno tu ha detto dove stavi per tutto il tempo>

<non solo mi andate contro difendendovi tra di voi, mi state pure accusando? Davvero? Davvero?>
Corvino sbuffò, aspettandosi una risposta tale ma si irritò lo stesso
<io? sete seri? secondo me ve siete 'mbriachiati o la cosa non se spiega. Ve giuro! Mi vedreste mai capace di poter ammazzare qualcuno? Probabilmente sì, ma dovete stavve zitti 'o stesso> nel mentre si stava frugando le sue tasche con foga <ma se insistete tanto perché mi dovete scassare i beati maroni ora mi ascoltate bene> tirò fuori un foglio stropicciato e rovinato, aprendolo senza strapparlo e peggiorare la sua condizione.

<sono innocente perché PUNTO UNO: stavo con Kichirō-> si bloccò da solo, sentendo lo sguardo omicida di Shou addosso e rendendosi conto come la frase fosse poco adatta in questo trial. Infatti era pure cancellata ma la lesse lo stesso <allora...era vecchio questo foglio- non mi guardate così- perfavore- eddai->

<PUNTO DUE: per l'amor di dio, non ho fatto un cazzo> continuò il violinista, alzando lo sguardo verso i suoi compagni in silenzio e aspettando commenti che non sarebbero mai arrivati. Gli sguardi giudicanti, infastiditi, incazzati e stufi parlavano da soli. Bastavano per inaumentare il suo imbarazzo e la sua sicurezza <credo di non essere stato abbastanza convincente...beh PUNTO TRE: sono tanto carino e secondo il pensiero dei miei cari amici antichi greci, chi è bello fuori e pure bello dentro quindi non posso essere io!>

<eddai potete dire qualcosa! No eh? ... PUNTO QUATTRO: alla prossima uccido qualcuno davvero...e forse non è una bella idea dirlo in questo momento-> girò il foglio, leggendo per conto suo gli altri punti e arrivato al punto lo stropicciò nuovamente, buttandolo a terra con un debole "vaffanculo a sta merda" <PUNTO CINQUE: non fatemi bestemmiare e PUNTO SEI: avete rotto le palle basta ma esattamente. Nello specifico. Da me. Cosa cazzo volete? Ve vengo a menà mortacci vostra->

Shou sbuffò <quindi, dopo tutto questo teatrino inutile, dove cazzo eri?>

Kazuya rimase in silenzio, forse a contemplare a una risposta decente da dare...oppure a sviare completamente il discorso, indicando Nori con un dito <però a Nori non lo avete chiesto eh?!>
<non iniziare dinuovo...>
<se ve prenno ve ammazzo->
<dove eri!?> il corvino si trattenne nell'urlarlo <ti prego non ti sto chiedendo tanto!>

<ero> iniziò Kazuya.
<eri> ripetè Shou.
<ero solo>
<eri solo>
<ero solo...ecco...>
<eri solo...ecco...?>
<ecco perché non lo chiedi prima a Nori?> concluse Kazuya con una leggera smorfia.
<Nori dov'eri?> alla fine cedette e si girò verso la biologa marina sperando che rispondesse con più facilità.

<sono rimasta tutto il tempo davanti all'ascensore fino al suono del primo annuncio. Infatti subito dopo vi ho raggiunto nell'archivio> rispose la fanciulla bionda con la sua grande calma anche sotto lo sguardo giudicante di Kazuya.
<ok...allora Kaz->
<me fate ridere> commentò il romano battendo le mani come in un applauso <ME FATE RIDERE! MI FATE TROPPO RIDERE! A lei un semplice "ok" e a me fate un cinedrama!?>
<cosa cazzo le devo dire scusa!? Che vuoi da me! E poi il cinedrama lo stai facendo te mica noi!>

<possiamo cercare di fare una discussione costruttiva su queste informazioni? Sapete dobbiamo trovare un assassino!> commentò Kazuto intervenendo ma venne brutalmente ignorato dai due accusati, Nori e Kazuya.
<Nori poteva benissimo aver ucciso Goro! Era completamente da sola! Poteva andare da Goro, prendere il suo coltello, ammazzarlo, nascondere tutto, sistemarsi e raggiungerci tutta bella tranquilla per poi farsi un fintissimo pianto sulla persona che lei ha ucciso!>

<siamo passati da Jun'ichi a Nori?> mormorò Elviira confusa e si girò a guardare Jun che fece spallucce.

<...uhh- senti...non ci mettere pure tu eh-> la sua mente stava riorganizzando i suoi pensieri nel panico e tirando fuori le prove che aveva in sua difesa <allora...sia io che te eravamo soli fino a prova contraria quindi entrambi potevamo uccidere Goro. Poi...ecco- scusami Kazuya...da quando io avrei indossato una camicia? Ed io non ho mai messo i miei vestiti sporchi lì dentro quindi avrei speso tempo anche per andare in camera mia per prendere la mia roba e->
<si che potevi! Avevi tutto il tempo! Non negare la verità!>
<ma io- io non ho fatto nulla! Non ho ucciso Goro! Solo perché ero da sola non basta per rendermi in automatico l'assassino!> continuò Nori <e poi come dovrei sapere che nell'archivio c'era Goro? Siete tu e Jun'ichi gli unici in quel momento a saperlo! Io non c'entro nulla in questa storia!>

<ecco che ritorna in gioco> mormorò Jun guardando Elviira.
<ragazzi vi prego->
<KAZUTO MUTO STIAMO DISCUTENDO!>
<non serve che urli Kazuya->

<no! Urlo quanto mi pare! Perché credete a Nori e pure a Jun'ichi! A lui non chiedete dov'era eh!>
Il mafioso rispose con calma <Kazuya abbiamo già detto quello che ho fatto. Sono andato con Goro nell'archivio e->
<e l'hai ucciso, nascosto tutto e bello sistemato sei andato da Kazuto bello tranquillo!>
<no. Non ho fatto questo. Sono andato direttamente da Kazuto ma tu non mi crederesti come non crederei a Nori e non crederei a te perché stai evitando di dare informazioni.> il corvino tirò fuori il suo taccuino iniziando a scriverci sopra <io, te e Nori siamo gli unici liberi in quel periodo di tempo, senza alibi e senza prove decisive. Siamo un attimo bloccati e continuare con una discussione del genere non porta nulla di nuovo->
<sei stato te.> disse secco Kazuya.

<perché dovrei uccidere Goro? Dimmi perché? Era un mio amico e mai ucciderei un amico senza un valido motivo> Jun'ichi aveva più energie da usare contro il fanciullo fastidioso, le aveva conservate proprio per situazioni come queste dove avrebbe preso il posto degli altri <non ha senso uccidere lui per fare fuori te assieme a tutti quanti e Jun quando potevo ucciderti direttamente e ottenere così i miei desideri e salvare Jun-> mormorò, facendosi leggermente prendere dall'imbarazzo per l'ultima parte ma si riprese subito dopo <...perché solo così potevo ottenerle! Ucciderti indirettamente in un trial non sarebbe stato valido...credo...non lo so- senti nulla è chiaro qui dentro!>

Nori ci provò nuovamente, chiedendo al posto di Shou che invece ascoltava in silenzio <Kazuya non potresti dirci semplicemente dov'eri? Non ti costa nulla!>
<ero nascosto> rispose secco, rimanendo ancora vago.
<nascosto dove scusa?> la biondina provò a fargli dire di più
<affari m-> finalmente Kazuya si prese un pugno in faccia.
Tra poco caddè a terra come un sacco di patate (per alcuni pure di merda) e dal suo naso iniziò a scendere un pochetto di sangue. <Kaoru ma che cazz-> un'altro pugno dellx schermidore freggiò il suo volto nel solito punto.

Prima che potesse perdere l'equilibrio e cadere effettivamente, ilx fanciullx afferrò l'altro per il colletto tirandolo verso di sé solo per dargli una bella testata. Si teneva a lui, un sostegno meno stabile delle sue gambe tremanti, e appoggiò la fronte delicatamente alla sua. Non sapeva come lo stesse guardando e perché egli fosse così spaventato. Sarà anche perché dalla sua bocca così vicina ne uscirono solo delle grida <KAZUYA VUOI PARLARE ED ESSERE UTILE IN QUESTO FOTTUTO TRIAL? HAI ROTTO I COGLIONI CON QUESTI GIOCHETTI DI MERDA>

Non ne poteva più di quella situazione. Non ne poteva più di sentirli litigare.
Non ne poteva più di vederlo girare intorno alla propria coda e non riuscire a morderla. Stavano sprecando tempo per un cretino che non aveva intenzione di collaborare.
Se solo fosse stato il primo assasino si farebbe ammazzare pur di far smettere questo teatrino ridicolo che durava da chissà quanto <SMETTILA! PARLA E BASTA!>
<MA CHE CAZZO TI URLI-> diede al castano uno schiaffo, dato d'istinto e se ne pentì subito dopo.

<vuoi o non vuoi trovare l'assasino di Goro? Ti interessa qualcosa della sua morte e del suo omicidio?> disse con più calma. Per quanto potesse esserlo in un processo e dopo aver rivelato che aveva ammazzato qualcuno. La sua vita dal giorno zero a neanche un minito fa gli stava andando contro come un treno e lo stava investendo senza pietà. C'era poco tempo e Kazuya non disse più nulla da quello schiaffo <LA SMETTI DI FAR GIRARE TUTTO INTORNO A TE? PENSA UN ATTIMO A GORO!>

<parli te? MI PARLI TE CHE HAI UCCISO SHINOBU?! MA CHE VUOI DA ME EH? LURIDO ASSASINO?!> il castano lo spinse via, riuscendo a liberarsi dalla presa. Il sangue continuava a scendere da naso e prese un fazzoletto per tamponare. Faceva male. Tanto quanto il pugno ricevuto in pancia. Ormai in quel punto era pienissimo di lividi. Era abituato a mordersi la guancia e trattenere ogni lamento. <VOGLIO CHE COLLABORI! NON CHIEDIAMO TANTO! O NON TE NE FREGA UN CAZZO DI GORO?!>
<CHI TI CREDI DI ESSERE PER DIRMI QUESTE COSE?>
<MI CREDO UN SUO AMICO! UNA PERSONA CHE LO AMA VERAMENTE!NON COME TE-> questa volta fu Kaoru a ricevere un pugno in faccia da parte di Kazuya.

<IO AMO GORO PIÙ DI QUALSIASI COSA IN QUESTO UNIVERSO! LO AMO PIÙ DI CHIUNQUE ALTRO IN QUESTO MONDO! E VOI ME L'AVETE PORTATO VIA! TU ME L'HAI PORTATO VIA!> un'altro pugno e un'altro ancora colpirono il volto di Kaoru, il terzo venne parato solo per poter rispondere colpendolo dinuovo.
<hai fatto tutto da solo!>
<non...non è vero- non è vero!>
<HAI FATTO TUTTO DA SOLO! È COLPA TUA SE GORO SE NE È ANDATO VIA DA TE!> le mani invece di colpirlo gli strinsero le spalle, portandolo verso di sè, scontrando le loro teste doloranti <io...io gli ho solo dato l'amore che meritava e desiderava...quello che tu non sei riuscito a dargli.>

Il fanciullo lo spinse via, sarebbe stato un tira e molla finché uno dei due non si sarebbe stufato <perchè interrogate me?> Kazuya non avrebbe mai smesso <perché non fate alcuna domanda a Jun'ichi? O a Nori? O chiunque altro qui dentro? Perché siete tutti contro di me?> Kazuya era convinto delle sue idee e nulla l'avrebbe fatto cambiare pensiero <voi mi odiate! Tutti mi odiano! Anche la persona che amo mi odia! PURE GLI ASSASINI E TRADITORI COME AKIO SONO AMATI E PERDONATI MENTRE IO NO! NON È GIUSTO! QUESTO MONDO NON È GIUSTO!> sbattè un piede a terra con forza, dandosi la giusta spinta per riavvicinarsi allx schermidore e afferrargli il suo di colletto <perché pensate che io abbia ucciso Goro!? Perché dovrei uccidere la persona che amo!? Non potrei mai! Mai!>

La biologa marina parlò dinuovo come voce di sottofondo <l'amore non è la prova per la tua innocenza!> riuscì a far girare verso di sè i volti di entrambi <Shiro voleva bene Kichirō ma l'ha ucciso...> i suoi occhi azzuri, lucidi per le lacrime trattenute dall'inizio, erano fisse suo volto del suo caro amico. Era inutile ignorare quel fatto, era inutile fare finta di nulla ed era inutile difenderlo.
Doveva ammettere la verità per quanto potesse essere difficile accettarla <Kaoru amava Shinobu ma l'ha uccisa>
Non c'era altra spiegazione per quei giri di parole e quel fuggire dalla domanda.
Doveva ammettere la verità per quanto potesse essere difficile accettarla <tu Kazuya hai amato Goro e l'hai ucciso!>

<allora voi non avete capito nulla di quello che ho detto prima...mi devo ripete? Vi faccio dei nuovi punti per cui io sono innocente se volete->
<Kazuya smettila di fare il buffone e rispondi alla domanda della mia amica!> rispose Elviira girandosi verso Nori che lo guardava seria, con il cuore a pezzi e a malapena riusciva a tenerlo unito <te lo chiederò un'ultima volta: se sei veramente innocente  dicci dov'eri mentre Goro veniva ammazzato!>

Aveva sempre voluto che le persone intorno a lui l'odiassero, perché se lo meritava, questo era quello che aveva sempre pensato guardandosi allo specchio e ammirando i lividi lasciati da quel mostro di suo padre.

Aveva sempre fatto di tutto per fare in modo che le persone intorno a lui l'odiassero, perché non voleva farli soffrire come aveva sofferto sua madre per quel mostro di suo padre.

Allora perché stava così male quando Goro aveva iniziato veramente ad odiarlo? Ne aveva tutto il diritto!
Gli aveva urlato contro bruttissime parole dopo il loro primo bacio, gli aveva detto che doveva odiarlo invece di amarlo. Eppure stava così male quando aveva ubbidito alle sue parole e non aveva mai più smesso di desiderare altri suoi baci.

Aveva sempre avuto paura di amare e di essere amato. Non aveva mai avuto un esempio positivo di un rapporto simile e la sua mente lo proiettava in un futuro simile a quella che era stata la storia d'amore dei suo genitori. Violenta e dolorosa. Odio e crudeltà. Possessione e gelosia. Di amore c'erano solo i pochi baci lasciati dal padre a quella povera donna.
Era così convinto che non sarebbe mai riuscito a rompere il cerchio e l'unica soluzione che aveva trovato era rovinare qualsiasi rapporto appena diventata troppo intimo.

Goro. Come poteva smettere di pensare a lui?

Un ragazzo che non era mai stato amato, non aveva mai conosciuto questa parola, però riusciva ad amare come nessun'altro faceva ed era pronto a raccogliere chiunque tra le sue braccia. Anche un mostro come lui.

Un ragazzo che aveva avuto sempre la forza di vivere, di andare avanti e prendersi la libertà tolta da quelli che l'avevano fatto nascere.

Un ragazzo che sapeva sorridere pieno di gioia dopo una vita vissuta in una stanza al buio, in ospedali di pazzi fino ad arrivare in una villa di morte.

Un ragazzo che gli aveva rubato il cuore e aveva cercato di sciogliere via quelle paure intrisiche nel suo animo con il suo dolce sguardo.

Se l'arte dovesse avere un aspetto umano, per poterla baciare, toccare e abbracciare, per Kazuya sarebbe stato proprio quello Goro.

Il suo bellissimo e amato Goro.
Ora eternamente giovane, con le sue opere lasciate incomplete.
Un fuoco rosso, ardente di passione e di vita. Ormai spento e morto per colpa sua.

Non poteva accettare che non ci sarebbe più stato nulla.

Non poteva accettare che non potesse più vedere e ammirare il suo sorriso.

Non poteva accettare che qualcun'altro, Kaoru per esempio, potesse toccare le sue mani, il suo volto, il suo corpo ed arrivare a baciare le sue labbra.

Non poteva accettare che potesse vivere anche senza di lui ed essere dinuovo felice con qualcun'altro che non sia lui.

Non poteva accettare che potesse veramente odiarlo allo stesso modo in cui l'aveva amato.

Faceva troppo male.
Faceva così male vedere Goro riuscire ad andare avanti e abbandonare il dolore che l'avrebbe rovinato, mettendosi a correre ed ad afferrare la sua vita dinuovo.
Faceva troppo male lasciarlo veramente e vedere che questa volta era lui ad abbandonarlo.
Era stato il primo ad averlo lasciato solo, correndo via dopo quel bacio trattandolo male come faceva con chiunque, e ora poteva capire come si era sentito il suo amore quel giorno quando il loro mondo si era distrutto.

Ma non era finita.
Lo sapeva che poteva ritornare.
Lo aveva sempre desiderato e atteso, il bacio al ballo era solo una richiesta disperata di ritornare da lui e di non smettere mai di amarlo anche se l'avesse fatto soffrire ogni giorno della sua vita.

Quell'amore che aveva travolto entrambi dal primo giorno in cui si erano visti, quell'amore che li stava distruggendo si era spento ed era ormai morto. Per colpa sua e la sua violenza.
Kazuya aveva amato Goro e l'aveva ucciso.

Era vero e faceva così male aver dimostrato che era un mostro come suo padre e che quella loro vita perfetta si era distrutta per colpa sua.

Lui lo aveva tradito.
Lui lo aveva ingannato.
Lui lo aveva abbandonato.
Lui lo aveva ferito.
Lui lo aveva ucciso.

Nori non aveva fatto nulla, voleva solo il suo bene e quello dell'intero gruppo. Era sempre stato geloso della sua calma, della sua determinazione e della sua dolcezza.

Jun'ichi non aveva fatto nulla, voleva solo il suo bene e quello dei suoi cari. Era sempre stato geloso della sua intelligenza, della sua volontà di cambiare e dell'amore che riceveva da Jun.

Kaoru non aveva fatto nulla, voleva solo il suo bene e quello di Goro. Era sempre stato geloso della loro amicizia, del suo rapporto con Shinobu e di come fossero diventati sempre più uniti.

Lui lo aveva tradito. Perché si sentiva così solo e aveva disperatamente bisogno di qualcuno.

Lui lo aveva ingannato. Perché non riusciva a fingingere di non amarlo. Fare finta di nulla mentre quei occhi  lo intrappolavano in quella gabbia che era l'amore.

Lui lo aveva abbandonato. Perché non poteva sopportare l'idea di fargli del male, di riverargli chi fosse veramente e ciò che aveva fatto fin dall'inizio, preferendo scappare invece di parlare.

Lui lo aveva ferito. Perché tutto alla fine era uscito fuori e il tradimento fu più doloroso di quello che si aspettava.

Lui lo aveva ucciso. Perché non riusciva a sopportare l'idea che non fosse più suo e un mostro sa agire solo con la violenza.

Lui e solo lui era il colpevole del suo dolore e della sua morte.

Per quanto tempo stava in silenzio? Non lo sapeva. Era inutile inventare scuse e bugie, sarebbero cadute subito dopo, non c'era più senso resistere e sperare di uscire da lì per...per vivere? Vivere come? Come un assasino? Un assasino del suo amore? Amore che non si ripeterà mai più?
Goro era unico al mondo. Un artista unico. Un ragazzo unico che aveva perso per sempre.

"Sentire ora avete rotto le palle, andate tutti a fanculo" Avrebbe iniziato la conversazione, ma le parole non uscirono subito per colpa di un nodo alla gola che le stavano bloccando. Non riusciva ad essere fin da subito menefreghista e fastidioso come prima, la parte emotiva iniziò a invadere la sua mente. Il cuore prese il controllo di Kazuya <ero...ero nell'archivio quando Jun'ichi se ne era andato...io-> sospirò <so' stato io> decise di essere diretto.
<stato tu...a far cosa?> chiese Shou.
<ad...ad uccidere Goro...>

Doveva accettare il suo destino e prendersi le sue responsabilità.
Era il momento di raccontare quello che era successo nell'archivio, solo la verità riguardo all'omicidio di amore e possessione di Kazuya Sorani, Ultimate Violinist.

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Quando raggiunse l'archivio per nascondersi assieme al gruppo, Jun'ichi era andato via ed era rimasto solo Goro allinterno. Lo accolse puntandogli contro il suo coltello, spaventato dalla porta che si era aperta di colpo e la riabbassò quando vide che era solo il romano. Non smetteva di guardarlo male.

<tu lo sapevi che c'era qualcun'altro in questa villa? Magari te l'hanno riferito...o mi vuoi dire che non ti hanno detto nulla anche riguardo a questo?> ecco che usava quel tono accusatorio nei suoi confronti, riaprendo la discussione di prima. Non si fidava più di lui. <saprai qualcosa di utile? Oppure tu hai lavorato per loro senza fare domande e come un cane!?>
<...senti amore mio-> fece un passo verso il mangaka, ma egli ne fece due all'indietro avvicinandosi alla porta d'uscita <non- non mi chiamare mai più in quel modo!>

<io...> si bloccò a quelle parole, mordendosi la guancia al suo interno prima di fare la cazzata: dire la verità <si...lo sapevo che Hiroko fosse qui...e->
<Hiroko?> ripetè il castano più alto <La stessa Hiroko delle email? Un'amica di Akio e Akinori? E tu...e tu non hai detto nulla?> l'altro annuì silenziosamente tornando a mordersi mentre l'altro continuava a parlare <tu sapevi questa cosa importantissima e non hai detto assolutamente nulla!?>

<amor->
<sono Goro per te. Solo Goro.>
Kazuya alzò gli occhi al cielo, o meglio dire al soffitto, per poi ritornare a guardare il suo amato <Goro senti- non ho detto nulla perché mi ha minacciato di stare zitto! E->
<capisci che sei ridicolo?> la sua voce era acida, bruciava la pelle e l'animo del violinista <come...come potrei fidarmi di una persona che mi nasconde le cose anche le più importanti come il fatto che nella villa c'è altra gente oltre a noi e mi mente fin dall'inizio?!>

Lo guardò leggermente infastidito e fece un passo in avanti mentre gesticolava come il suo solito <ero sotto minaccia cazzo Goro! Ero legato per colpa vostra in quella fottuta stanza! Mi voleva ammazzare già per motivi suoi con Akio se aggiungevo pure questo adesso non sarei qui!> spalancò le braccia per poi portarsi le mani al petto con fare tratrale <poi mi avreste creduto? Oppure avreste reagiatico come fate ogni volta che parlo?> disse con più sicurezza che si spense guardando Goro dritto in quei maledetti occhi castani. In realtà erano rossi ed era l'unico che li aveva visti con il loro vero colore. Bellissimi. <poi...poi ero completamente solo Goro! Tu...tu mi hai abbandonato->

<IO? IO TI HO ABBANDONATO KAZUYA? IO?> urlò, come se non fosse ricercati dalla biondina armata e non si fossero nascosti, ma anzi come fossero nella loro camera o in un mondo apparte dove non c'era nessun'altro <SEI STATO TU IL PRIMO A LASCIARMI DOPO QUEL FOTTUTO BACIO!> teneva stretto nella sua mano il suo coltello e Kazuya ci pensò due volte prima di avvicinarsi ancora <SEI STATO TU IL PRIMO A LASCIARMI QUANDO OGNI VOLTA HAI AGITO PER AKIO E NON PER ME!>

In quel momento Goro si era reso conto che stesse urlando, si morse il labbro tremante per calmarsi e abbassò la voce <ti ho dato il mio cuore, le mie insicurezze, il mio amore, ogni cosa che ho, e tu l'hai buttato via...io...io mi fidavo di te...io ti amavo...>
Aveva finalmente deciso di mettere un muro davanti al cuore, di mentire a stesso e convincersi che non provasse più nulla verso il romano davanti a lui.
<dimmi perché l'hai fatto> chiuse gli occhi lucidi <dimmi perché mi hai amato sapendo di farmi del male, perché hai deciso di tradirmi, perché non hai detto nulla...perché non hai scelto me...>

Silenzio.

Le loro labbra si unirono dinuovo.

Kazuya si strinse a lui con un braccio mentre con l'altra mano cercava quella dell'artista che teneva il coltello, riuscendo a rubargliela mentre si baciavano. Aveva paura che potesse ucciderlo per la rabbia, ignaro del fatto che alla fine sarebbe successo il contrario. Non c'era minimamente quel pensiero adesso. Solo la voglia di baciarlo per sempre e di tornare indietro per cambiare tutto, dando ad entrambi il finale giusto per loro.

Non voleva solo le sue labbra, ma tutto il suo corpo.
Non voleva solo il suo bacio, ma tutto il suo amore.
Non voleva solo un minuto per stare assieme, ma tutta la loro vita.
Il suo cuore ne aveva bisogno e si sentì sollevato quando l'altro ricambiò, accarezzandogli dolcemente il volto.

Si stava illudendo che Goro potesse amarlo dinuovo.

Non si staccarono neanche per un secondo, la mano di Kazuya libera gli arruffava i capelli castani e lo spinse contro la porta del passaggio segreto.
<perdonami...>
Doveva dire la cazzata. Non poteva mai finire bene. Doveva sempre rovinare tutto. Quelle parole fermarono le mani di Goro che lo stringevano per i fianchi, facendolo tornare alla realtà e fece no con la testa <...perché no? Perché non puoi perdonarmi e stare assieme come adesso?>
<non riesco...> mormorò <Kazuya non riesco...non riesco a fare finta che tu non abbia fatto nulla! Anche se mi guardi, mi baci, mi desideri e chissà cosa altro vorresti fare- non...io non riesco a non pensarci...non riesco ad andare oltre!>

<ed io non riesco a fare finta che tra di noi non ci sia stato nulla!>
Fu un quel momento che Kazuya aveva deciso di rovinare tutto definitivamente. Non riusciva mai a fare nulla di buono e la rabbia di quel futuro proibito dove stavano assieme prese il controllo.

La gelosia di vederlo sorridere con Jun'ichi, un assasino, lo faceva infuriare.
<perché? Perché perdoni tutti ma non me?>
La gelosia di vederlo sorridere con Kaoru, la sua nuova persona, lo faceva infuriare.
<perché non mi vuoi più nella tua vita?>
<Kazuya smettila con questi discorsi->

Il primo colpo. Il tradimento.
<PERCHÈ NON MI AMI PIÙ?> non si rese conto che la gelosia aveva mosso il coltello e l'aveva conficcato nel petto di Goro. Lo guardava con gli occhi spalcati dritto nella sua anima.
<Kazuya...perché...l'hai fatto...?>
Il secondo colpo. Il silenzio. Non serviva per ucciderlo ma lo diede lo stesso appena sentì quelle parole. Non sapeva cosa rispondergli. Tanto non l'avrebbe ascoltato.

Il terzo colpo. L'odio. Ma era impossibile per quanto potesse provarci odiare una creatura meravigliosa e perfetta come Goro. Avrebbero fatto bene ad odiarsi, lo sapeva. Ora sarebbe vivo.
Il quarto colpo. L'amore. Ma era impossibile per quanto potessero provarci smettere di amare una creatura così fragile e imperfetta come Goro. Avrebbero fatto bene a non amarsi, lo sapeva. Ora sarebbe vivo.

Il quinto colpo. La gelosia per gli amici. Perché potevano vivere con lui. Ora lui aveva impedito ciò uccidendolo.
Il sesto colpo. La gelosia per Akio.
Perché lxi era stato perdonato per il suo tradimento dalla persona che amava e per cui avrebbe fatto di tutto per tenerla in vita. Invece lui l'aveva appena ucciso.
Il settimo colpo. La gelosia per l'amante.
Perché non riusciva ad accettare che potesse esserci qualcun'altro al suo fianco che non fosse lui. Quindi aveva deciso di ucciderlo per impedirlo, perdendolo anche lui.

L'ottavo colpo. La madre. Alla fine Goro era diventato come lei, una vittima che crea cose belle.
Il nono colpo. Il padre. Alla fine Kazuya era diventato come lui, un mostro che distrugge le cose belle.

Il decimo colpo. L'abbandono.
Goro era morto e non l'avrebbe mai raggiunto, lui sarebbe andato in paradiso mentre il romano dritto all'inferno.

L'istinto di sopravvivenza prevalse sul senso di colpa che lo fece solo piangere. Spostò il cadavere per nascondere il coltello fuori dalla porta dall'archivio verso i passaggi segreti, bloccandola con il cadavere dell'amato.
Doveva smettere di piangere, odiava quelle lacrime da coccodrillo.

La villa era vuota, eppure corse per la paura di essere visto e prese la prima camicia pulita che aveva trovato nel cesto cambiandosi al volo. La memoria iniziava ad andare a scatti e gli eventi sempre meno chiari.
Il corpo si muoveva da solo sempre più velocemente dal primo annuncio. Pensando fosse di Goro, temendo di essere risultato sospetto per il suo ritardo, si mise a correre per raggiungere il resto del suo gruppo e in quel momento incontro Kazuto e Jun'ichi che stavano anche loro correndo. Li guidò ad entrare nella porta principale della biblioteca...e il resto lo sapete.

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Si zittì a vedere gli sguardi increduli dei suoi compagni. Ecco che si mostrava per l'ultima volta l'essere più ridicolo e vergognoso dell'intero mondo.
<...e mi dispiace>

<TI DISPIACE?!> Kaoru si fiondò su Kazuya, finendo sopra di lui con le mani intorno al collo e scuotendolo con cattiveria. Aveva fatto una scenata perché aveva ucciso Shinobu e poi alla fine aveva ucciso Goro?! L'aveva accusato di avergli portato via Goro quando lui l'aveva ucciso?! Più guardava quei occhi lucidi e la sua smorfia di dolore, più aumentava la stressa al collo <TI DISPIACE VERAMENTE!? PIANGI VERAMENTE O LO FAI SOLO PER FARE PENA? MI HAI PORTATO VIA GORO!>

Prima che potesse stringere ancora più forte, venne preso da Yumeri e tirato via dal violinista. Entrambi gli assasini avevano con le lacrime agli occhi e con il fiato affannato.

Gli aveva portato via Goro, per sempre.
Non avrebbe mai più stretto la sua mano che infondo gli dava un po' di sicurezza.
Gli aveva distrutto quello che era diventato il suo porto sicuro.

<Aki iniziamo con le votazioni. Credo che non abbiamo più nulla da aggiungere> disse Jun e nessun'altro parlò, accettando quella decisione e iniziando a scrivere il nome del colpevole. Tutti tranne Nori. Non aveva più forza neanche per difendere inutilmente Kazuya. Le avevano portato via Goro e Shinobu. Le avevano distrutto quella che per lei era un posto sicuro dove essere se stessa e nessun'altra. Strinse il foglio tra le sue mani e non votò nessuno.

<la maggioranza ha votato come colpevole Kazuya Sorani, Ultimate Violinist...che è l'assasino!> questa volta fu Sally ad annunciare la loro vittoria, entrambi i maggiordomi non c'erano più al suo fianco.

Sapeva che non avrebbe cambiato i risultati finali però fino all'ultimo ci credeva che fosse innocente.

Nori era sempre stata un illusa.

Non c'era nessuna motivazione razionale per correre verso Kazuya e abbracciarlo, senza alcuna intenzione per fargli male.

Sorprese il fanciullo che però ricambiò subito dopo, scoppiando a piangere tra le sue braccia.
Non sapeva se si sarebbero rivisti dopo la morte.
Non sapeva chi fosse la vera Shinobu.
Non sapeva se sarebbe riuscita a perdonare Kaoru.
Non sapeva se sarebbe riuscita a sopportare il dolore.

Sapeva solo una cosa...

<alla fine è stato bello stare assieme. Anche dopo tutto, ti voglio bene...saluta agli altri da parte mia> gli disse Nori sforzando un sorriso <grazie per essere stato un mio amico>

Sally premette il bottone con il suo martello in silenzio. Kazuya scivolò giù dalle braccia di Nori, cadendo nel buco sotto i suoi piedi.

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Il Ritratto di Dorian Gray

"L'artista è il creatore di cose belle."

Caddette di spalle, facendosi male al braccio e al fianco, risvegliando tutti i dolori passati del suo debole corpo.
Il tappeto non servi a nulla, se non ad evitare di incontrare delle schegge di un pavimento rovinato e polveroso come l'intera stanza buia. C'era un unica candela davanti a lui, affianco a una telo gigantesco e rettangolare attaccato al muro. Dalla finestra non entrava nient'altro se non un vento gelido e delle tende nere coprivano il paesaggio. Sembrava di stare in una soffitta o in una casa abbandonata a se stessa.

Si alzò lentamente, cercando di osservare meglio la stanza anche nell'oscurità. C'erano mobili rovinati e vecchi, non tanto per la loro estetica vintage ma perchè erano molto mal ridotti. Sentiva in sottofondo il dolce suono di un violino, Carnevale di Venezia di Paganini, gli bastò due note per riconoscerlo. Era molto debole e non corpì il suono di una porta che si apriva e di passi che si fecero sempre più vicini. Sempre di più finché non apparì Akinori davanti a lui e al telo.

Era completamente cambiato, pulito dal sangue, e con un completo ottocentesco diverso dal solito, tendente al blu. In mano teneva una spatola per dipingere. Le aveva viste da qualche pittore di strada e lo guardò confuso appena gli puntò contro quell'aggeggio con fare minaccioso.
<cosa...cosa vuoi farmi? Non...non puoi uccidermi dopo tutto quello che ho fatto per voi! Per Akio! Non...non facciamo parte dello stesso team? No?>

<nulla mi ferma nel farlo> rispose con indifferenza, con la mano robotica, l'unica coperta da un guanto bianco, tolse il telo dal muro rivelando un bellissimo quadro. Un mezzo busto di Kazuya con il volto rugoso e con una smorfia, orribile e mostruoso, come lo era nel suo animo. Aveva impresso nel suo volto tutti i segni delle sue orribili scelte. Faceva schifo, era disgustoso.
Sapeva che non era il suo vero aspetto ma era stato dipinto così bene che gli sembrava di guardare il suo riflesso allo specchio.

La spatola si conficcò nella tela nel punto dove c'era il cuore e tirò verso destra, creando un taglio nel quadro. <nessuno lx fermerà nel farlo> la voce dello scozzese attirò la sua attenzione uditiva, continuava però a osservare i occhi castani del suo ritratto orripilante appena rovinato.
Aprì la bocca per chiedergli "lxi chi?" però le parole gli morirono in gola sentendo qualcosa conficcarsi alla sua schiena.

Girò lentamente la testa, bloccandosi completamente quando incrociò lo sguardo di Akio. Ella teneva tra le mani un coltello e fece lo stesso movimento fatto dal collega sulla tela, secco e deciso. Cacciò un urlo. Il più grande lo fece girare solo per poterlo spingere a terra, bloccandolo con il suo corpo seduto su di lui e dandogli un'altra accoltellata nel ventre. Stesso punto dove Akinori aveva appena colpito con la spatola nel quadro <MUORI!>

Ogni graffio sul ritratto era un graffio sul corpo del violinista, che non riusciva neanche a urlare per la quantità di colpi, profondi e deboli, stava subendo. <MUORIMUORIMUORI!>
Sentiva la lama sempre più pesante per l'odio provato nei suoi confronti da Akio, dalla persona che pensava l'avesse salvato da una vita disastrosa e buia, ma aveva solo peggiorato tutto. Se non fosse stato per lxi, non avrebbe mai tradito nessuno. Se non fosse stato per lxi, non avrebbe mai ucciso nessuno. Invece l'aveva incontrato, gli aveva consegnato la sua intera esistenza senza ragionarci e per la disperazione, ed ora veniva pugnalato da ella con brutalità.

<DEVI MORIRE! DEVI SOLO MORIRE E DEVI RIMANERE MORTO PER SEMPRE!> gli urlava, il suo volto si stava sporcando assieme alla sua camicia bianca e alla sua gonna blu scuro <TI ODIO! TI ODIO! TI ODIO!> l'aveva sempre odiato per un errore compiuto in passato, in una vita che non aveva mai veramente vissuto e non sapeva se gli apparteneva. Ora ne subiva le conseguenze venendo lui ucciso dal maggiordomo che non l'aveva mai amato dall'inizio del gioco. Lo voleva morto dalla prima volta che si erano visti. Lo voleva morto anche adesso mentre piangeva ad ogni colpo di coltello e ad ogni suo spasmo.

Ilx scacchista ad ogni colpo cercava di assaporare la libertà che stava per raggiungere, però rispetto al biondino, la vedeva ancora troppo lontana. Non sarebbe bastato uccidere Kazuya per ottenerla. Non sarebbe bastato uccidere tutti i partecipanti per prenderla.

Il vento gelido entrò con prepotenza dentro la stanza, spostando le tende e illuminando leggermente l'ambiente.
Kazuya voleva vivere e cercava con le sue mani tremanti di spingerlo via, la voce rotta uscì dinuovo per chiedere pietà <AKIO BASTA! TI PREGO! SCUSAMI! SCUSAMI PER TUTTO TI PREGO!>

Per quanto potesse piangere di disperazione.
Per quanto potesse chiedere pietà e perdono.
Per quanto potesse urlare di dolore.
Akio non si sarebbe mai fermato nel colpirlo con quel coltello. Finché il quadro non si sarebbe distrutto e il suo corpo non sarebbe diventato completamente rosso. Voleva sentire il suo ultimo respiro.

Il vento freddo iniziò a non fargli più effetto contro la sua pelle pallida, le mani scesero lentamente lungo i suoi fianchi <...ti- ti prego p-perdonatemi... io...> la vista sempre più offuscata era puntata contro la sagoma della lama sporca del suo sangue <...mi...mi dispiace> il coltello andò contro al suo collo per tre volte ponendo fine alle sue sofferenze.

Ilx sicilianx strinse forte le mani tremanti nel manico del coltello, alzando la testa per vedere il quadro completamente rovinato dal biondino che aveva l'affanno come lui, attaccando con la stessa foga ed energia di Akio.
In quella cornice c'era il ritratto di un bellissimo ed elegante fanciullo romano, fresco come un fiore ed eternamente giovane.

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Nessuno aveva voglia di restare un secondo in più nella sala del processo e appena ebbero la possibilità di fuggire da lì la presero, correndo nelle proprie camere a coppie.

Shou si buttò nel proprio letto, potè finalmente chiudere gli occhi, però il suo corpo non si stava assolutamente rilassando. Le mani battevano contro il materasso con un veloce ritmo molto fastidioso, infatti Yumeri fece un profondo sbuffo. Si buttò al suo fianco e lo guardò di traverso <Shou puoi darti una calmata? È tutto finito->
<tutto finito? Tutto finito? Yumeri questo non finirà mai finché non saremo tutti morti!> si mise seduto e si girò a guardarla con gli occhi lucidi.

<Shou ti prego non iniziare...pure tu->
<non lo capisci? Come faccio a stare calmo Yumeri? COME DOVREI STARE CALMO QUANDO STIAMO PER MORIRE!?>
<Shou non urlare...> la motociclista si portò le mani tra i capelli <non è finita, abbiamo chiamato aiuto, hai chiamato aiuto e ci verranno a cercare no?>
<no no NO NO!> perché ci ammazzaremo prima!
<si invece! Shou sei riuscito a chiamarli! Capisci quanto sia importante? Siamo riusciti a farci sentire, sanno della nostra esistenza e del nostro pericolo! Questo messaggio ci potrebbe salvare non lo capisci? Tu ci hai->

<IO NON RIUSCIRÒ MAI A SALVARVI!>

Il corvino si ributtò nel letto, prendendo il cuscino per nascondere la sua testa e si coprì completamente con la coperta. Era un incapace. Era un fallimento. Doveva morire lui al posto di Kichirō quella sera. La fanciulla lo guardò per qualche secondo in silenzio, vedendo in quel modi di fare le sue sorelline quando erano arrabbiate con il mondo intero nella loro fase adolescienziale. Sospirò come una sorellona esasperata e lo strinse in un abbraccio da dietro per quanto ci riuscisse <riuscirai a salvarci...e anche se dovessi fallire io sono fiera di te Shou> disse sottovoce, facendolo scoppiare a piangere.

...

Jun sprofondò nel petto di Jun'ichi ancora sveglio mentre leggeva "il Ritratto di Dorian Gray", il libro preferito di Goro. La fanciulla rimase sveglia ad ascoltare il suo respiro e le sue parole, leggendo ad alta voce anche per lei come una favola della buona notte. Era così difficile dormire dopo quello che aveva assistito nella stanza segreta, l'omicidio di Shinobu, ed era felice che Jun'ichi avesse deciso di restare sveglio per farle compagnia e rassicurarla. Strano da parte di un mafioso, ma per lei ormai era solo un ridicolo omaccione.

...

Kaoru condivideva lo stesso problema della corvina, stando a terra nella stanza con Kazuto. Non aveva nessuno che poteva confortarlo come l'aveva la corvina. Poteva solo osservare il soffitto in silenzio e nel pianto, ripensando a Goro e per nulla pronto a vivere completamente da solo. Gli era rimasto solo Nori...ma lei voleva ancora stare con lxi?

.

..

La biologa marina si chiuse in bagno appena Elviira si addormentò nel suo letto.

Si appoggiò alla porta con la schiena, e lentamente faceva scivolare il suo corpo a terra come le lacrime che scendevano giù dai suoi occhi azzurri. Finalmente erano libere. Il labbro tremava e cercava ancora di rimanere calma anche in quel momento quando era finalmente da sola e poteva sfogarsi.
Il suo cuore non reggeva più.
Erano successe troppe cose.

Shinobu era morta ed era un androide.
Goro era morto, ucciso da Kazuya che è stato punito con la morte. Rimaneva solo Kaoru che aveva ucciso Shinobu.

Era completamente da sola.

Si sedette a terra e scoppiò a piangere stringendo a sè le ginocchia. Finalmente faceva uscire tutto il dolore nascosto per tutto il giorno e per un intera vita. Sentì come il cuore scoppiare nella sua cassa toracica a pensare a tutti i bei momenti passati con quelle persone che non c'erano più.

Non poteva più provare a sistemare tutto e tornare a quasi un mese fa, quando erano uniti e sopportavano la situazione assieme nella gioia.
Voleva tornare lì quando Kazuya e Goro si amavano ma non lo sapevano, quando Kaoru e lei trascinavano in giro Shinobu per non lasciarla sola, quando giocavano a biliardino e si erano messi a fare gavettoni. Non chiedeva tanto...solo di far ritornare quei momenti che resteranno sempre nei suoi ricordi.

Ogni suo sforzo era stato inutile.

Ogni suo tentativo era stato inutile.

Non era giusto. NON ERA GIUSTO! NON ERA GIUSTO TUTTO QUESTO!

Aveva fatto del suo meglio, aveva messo tutta se stessa per sistemare il gruppo e le loro situazioni. Aveva usato tutto il suo amore per aiutarli, per farli stare meglio...E QUESTO ERA CIÒ CHE OTTENEVA? NULLA! MORTE E BASTA!

NON ERA GIUSTO!

Tra le lacrime iniziò a tirare pugni al pavimento finché non si fece male alla mano lanciando un debole urlo interrotto dai singhiozzi del pianto disperato.

Perché aveva fallito?
Cosa aveva sbagliato?
Cosa era andato storto?
Non si era impegnata veramente?
Come poteva evitare questa fine?

Se...
Se avesse convito Kazuya e Shinobu a collaborare con loro?
Magari mostrandosi più vicina a loro sarebbe cambiato qualcosa. Doveva provare ad ascoltarli e capirli anche se erano nel torto, evitando la litigata in biblioteca con Shinobu e forse avrebbero chiarito molto prima.
Forse avrebbero capito quanto fossero ben voluti?
Forse Kazuya non sarebbe impazzito? Forse Kazuya non avrebbe ucciso Goro? Oppure anche questo sarebbe stato tutto inutile come ogni sua azione?

Se...
Se fosse stata con Goro o con Shinobu invece di fare la distrazione di Akio sarebbe cambiato qualcosa?
Non avrebbe mai lasciato da solo Goro, avrebbe portato in salvo Shinobu, oppure sarebbe morta al posto di uno di loro due? Questa era veramente la soluzione giusta? La sua morte al posto della loro? O non sarebbe cambiato nulla? Forse in bagno a piangere ci sarebbe stato qualcun'altro di loro.

Se...
Se fosse stata un'amica decente, sarebbe riuscita ad evitare tutto questo?
Davvero dipendeva da lei? Davvero contava qualcosa in questo mondo di merda? Oppure come le sue azioni e forze era inutile?
Poteva davvero fare qualcosa di giusto?

Lei voleva solo essere una brava persona, un'amica su cui puoi contare e uno scudo per proteggerti, come erano stati Kaoru, Goro, Shinobu e Kazuya rendendo il killing game meno pesante per il suo animo fragile.
Non voleva tanto Dio o chiunque altro lì in cielo...non aveva mai chiesto nulla ad egli...se non di essere una brava persona e avere i suoi migliori amici indietro.

Voglio la mamma.
Una frase che spense tutto quel monologo in un secondo.
Voglio l'abbraccio di mamma.
Era riuscita a staccarsi da quella donna ma ora che era dinuovo da sola ripensava a lei e per quanto potesse essere crudele nei suoi confronti,  on doveva mai preoccuparsi, non dovevano mai sentirsi in colpa, non doveva mai avere paura perché se ne occupava la sua mamma. Era sbagliato, lo sapeva. Per lei era la bambina morta di nome Nori, lo sapeva. Però iniziava a sentire la sua mancanza quando aveva perso la sua nuova famiglia dove poteva essere se stessa e al sicuro.

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L'altro biondino, Akinori, uscì dalla sua stanza appena Hiroko si addormentò. Le diede un bacio in testa, tra i capelli biondi così simili ai suoi ma che amava. Aveva spaventato entrambi la notizia che si fosse ferita. Lo sapevano che era una ragazza forte però l'ansia arrivo lo stesso per quanto potevano fare finta di nulla. Ora stava bene e dormiva tranquilla, le avrebbe lasciato il letto per tutta la notte tanto non sarebbe riuscito a dormire.

Il ragazzo bussò alla porta dell'amicx con la mano vera, facendo un suono più delicato e debole. Non voleva disturbarlo anche se aveva tremendamente bisogno di parlargli. La porta si aprì lentamente mostrando la figura stanca di Akio che gli fece un piccolo sorriso sincero ed indossava un pigiama troppo sobrio per lxi. Maglietta bianca e boxer rosa.
<anche oggi notte insonne?>
Il biondino annuì.
<vuoi parlare?>
Il biondo annuì nuovamente.
<entra forza, ormai questa è anche la tua camera>

Si misero davanti alla porta dei passaggi segreti aperta, seduti a terra e si erano concessi una sigaretta da dividere in due, mandando il fumo fuori dalla stanza così che Hiroko non li avrebbe uccisi.

Ne avevano bisogno di fumare e da una sigaretta fatta nel totale silenzio, passarono alla seconda.
<sei uno stronzo> disse Akio prima di fare un tiro <ero a quattro giorni di astinenza. Oggi potevo superare il mio record di quest'anno> disse sarcastico passandogli la sigaretta per fargli fare un tiro.
<hai ragione scusami> gli rispose e l'altrx si girò di scatto a guardarlo con un sorrisetto
<...mi hai appena dato ragione? Davvero? Incredibile! Sicuro che non hai preso il pacchetto delle canne?> disse, perculandolo un po' come il suo solito, ricevendo un pugnetto come risposta.

<Akio sono serio. Hai ragione...> il sorriso di Aki si spense <era stata...Shinobu a prendere la mia chiave> voleva dimostrarsi forte a dire quel nome ad alta voce, però la voce gli tremava lo stesso <mi ha tradito nuovamente...avevi ragione e sono stato un idiota a pensare che...> rubò un paio di tiri all'amico che non si lamentò, guardandolo serio mentre parlava <che...che potessi evitare che ricadesse!>

<ho pensato che il problema fossi io ed era così quindi ho provato a cambiare! Poi ho pensato che il problema era lei ed era così quindi ho provato a cambiarla! Ma alla fine è successo lo stesso! Lxi ha scelto loro anche se diceva di amarmi!> passò la sigaretta ad Akio prima di finirla tutto da solo <hai ragione! Hai sempre ragione Akio! È la stessa solita storia! Ci sono io convinto che sarà diverso, che posso farcela e andrà tutto bene! Dico che io sono diverso e possa amare qualcuno, perché non sono rotto no? Posso amare! E dico che lxi sia diversx e possa amarmi veramente, che mi ama veramente! MA POI TUTTO VA A PUTTANE!> strinse i suoi bei capelli biondi con forza tra le sue mani <ma rimango sempre quel coglione che si fa usare e che si fa ingannare! Quella puttana che tutti sfruttano e si affezziona per le più piccole cose! Quel cane che puoi picchiare quanto vuoi ma sarà sempre al tuo fianco e ti cercherà sempre! Quella macchina che non sa fare altro se non uccidere!>

Si girò a guardare Akio. Gli aveva preso le mani stringendolebtra le sue, guardandolo dritto in quei occhi lucidi e piangenti <io vedo solo quel bambino che per attirare le attenzioni dei suoi genitori ha costruito una bomba nucleare completamente da solo. Quel bambino che vuole solo amare ed essere amato, anche se significa dare tutto sè stesso alle persone sbagliate. Vedo quel bambino che si fissa su amori che lo distruggono e distruggono l'altro per sentirsi completo. Meno rotto. Voluto e desiderato.> gli disse l'italianx accarezzandogli le mani con dolcezza.

<scusa...> mormorò tra le lacrime <scusa...scusa- è tutta colpa mia...ho rovinato tutto il piano e->

<ma chissene frega del piano e di quello che dice quella stronza!> il tono leggermente alto non lo spaventò. Le mani abbronzate gli afferrano il volto avvicandolo a sé <non ti devi sentire in colpa perché sei stato semplicemente umano cazzo! Non hai rovinato nulla! Smettila di pensarlo perché stai facendo del tuo meglio! Non dormi per giorni per una donna che ti tratta pure male!> ormai la sigaretta era finita e la buttò via <anch'io sono crollato con Kazuya! Ci volevano uccidere quella volta! Ci hanno tradito! Come potevamo resistere se siamo stati buttati in questo gioco di merda subito dopo?! A rivivere dinuovo quei sentimenti e venire traditi per la seconda volta!>

<Akio...>
<anch'io sono stato male! Sto ancora male e vorrei tanto dirti perché stiamo male e ci teniamo ancora a quelli stronzi ma non lo so! Non lo so Akinori!> il suo volto venne afferrato dalle mani dell'inventore e le loro fronti si scontrarono con delicatezza. Non riuscì più a resistere e crollò anche lxi in un pianto disperato assieme all'altro.
<voglio solo tornare a casa con te e Hiroko e...e basta... lontani da tutta sta merda... e...e giochiamo assieme a carte, a pallavolo, cuciniamo e siamo normali cazzo. Perché non possismo essere normali? Perché non posso essere normale? Voglio sentirmi male mentre uccido qualcuno! Voglio sentirmi in colpa per quello che ho fatto a degli sconosciuti! VOGLIO ESSERE NORMALE!> aveva il tono di una bambina, rendendo tutta la sofferenza nascosta per essere la più forte tra i due delle lacrime amare <non voglio più stare qui e vedere un'altro killing game...pensavo che non ci sarei più tornato in uno e vedere te e Hiroko a rischio! IO ODIO QUESTO POSTO!>

Akinori strinse Akio in un abbraccio, concolando quellx bambinx che voleva solo una vita felice e tranquilla, senza litigi e morti, senza droghe e alcool come antidepressivi, con una famiglia che lo amava veramente e senza stress. Solo l'altro bambino poteva capirlo. Tutto il mondo poteva odiarli e se lo faceva aveva ragione, tanto al suo fianco ci sarebbe sempre stato quel bambino biondo con il suo bastone, sofferente quanto lxi, e anche di quella bambina bionda piena di cerotti che avrebbe sempre protetto. Il biondino lo riempì di baci sulla fronte mentre lo abbracciava lasciandolo finalmente sfogare. Ne aveva bisogno, anche più del biondino, ed era lì a sostenerlo per tutta la notte.

Non sapeva cosa dirgli. Non poteva rassicurarlo in nessun modo. Stavano tutti, anche loro, dentro a una prigione e non potevano fuggire.

Fine del penultimo arco.
Da qui inizierà l'ultimo arco di Macabre Dance e posso dire che sono molto emozionatx. Non mi aspettavo di portare a fine una storia in tutta la mia attività su wattpad e che soprattutto a qualcuno piaccia quello che sto scrivendo.

Scrivere questo capitolo e trial è stato un parto, spero che vi sia piaciuto e sia stato di vostro gradimento💕🥰

Finalmente Kazuya è morto e Yakku è felice ‼️‼️

Vi chiedo come ad ogni trial di lasciare un vostro commento sul arco generale ed essendo ormai alla fine, le vostre teorie/aspettative e opinione sulla storia.

Ora vi lascio che devo studiare-

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