𝓐𝓻𝓬 𝟑 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮 𝟔 - Divina Commedia
"Orribil furon li peccati miei;
Ma la bontà infinita ha sì gran braccia,
Che prende ciò che si rivolge a lei"
-Dante Alighieri
L'assasino è uno di noi.
Sally battè le mani per attirare l'attenzione di tutti i partecipanti ancora vivi e riuniti nella sala del processo.
Anche se era mattina e non facevano il trial a tarda notte, sentivano lo stesso un grande senso di stanchezza colpite le loro menti e il loro corpo, una terribile sonnolenza che ti annebbiava mente e una incredibile voglia di mettere fine a tutta questa sceneggiata il più presto possibile. Volevano sbrigarsi e tornare alla vita a cui si stavano abituando, con le solite abitudini e tranquilla, senza omicidi e processi.
Oltre a ciò questa volta sembrava essere un caso più complicato e difficile degli altri due, perdevano energie solo al pensiero di una discussione riguardo a qualsiasi tema.
Non avevano neanche fatto colazione la maggior parte di loro, la fame si aggiungeva alla loro lista dei loro problemi, non era una delle peggiori ma era maleducato non menzionarla.
<non credo che vi serva un riassunto delle regole> la bambina parlò e aveva appena finito di fare una treccia all'italianx, fatta molto male ma ne andava un sacco fiera e nessuno osò commentare <vi ricordo solo di votare saggiamente, se no rischiate di rimanerci tutti secchi e perdete! E per ogni dubbio riguardo a gioco e regole potete chiedere ai Aki, ricordate che possono solo dire si e no, falso e vero! Beh che inizì il terzo trial! Buona fortuna!>
Il silenzio iniziale era frustrante, aspettavano che il più corraggioso e il più forte prendesse parola e li giudasse verso la vittoria e la salvezza, come facevano Kichirō, Shiro, Jun'ichi, Goro, Kaoru e altri.
Così che il resto potesse rimanere in silenzio finché non veviva interpellata e lasciare tutto il lavoro e la fatica la facessero quelle persone chiamate "eroi", come faceva Jun e non avrebbe smesso di farlo, non avrebbe mai parlato per prima anche se aveva informazioni utili.
Quindi ci pensò il romano, uno dei eroi <prima di accusarci sarà meglio capire una cosa fondamentale...come sono morti Hannes e Roza?> il silenzio che seguì quella domanda permise di sentire Elviira singhiozzare debolmente, cercando di non scoppiare in lacrime e di non dare troppo fastidio.
Yumeri lanciò un occhiattacca al romano.
<scusa Elviira- però dobbiamo discuterne a riguardo- perché il Monokuma file non ci dà nessuna informazione a riguardo e in generale abbiamo un trial da fare...>
Cercò di non sembrare troppo freddo.
<le uniche informazioni che ci dà sono nei "extra" dove dicono che Roza è stata ferita al fianco e al braccio, mentre Hannes alla testa> riprese il discorso Kaoru, anche se gli dispiaceva parlare così di due persone importanti per l'acrobata, dovevano farlo, e non era neanche un master dell'empatia, era ovvio che non ci avrebbe dato troppo peso.
<ho dato un occhiata ai cadaveri> iniziò Jun'ichi con la sua solita serietà ed espressione impassibile, per nulla colpito dal dolore della povera Elviira <è il colpo sulla testa di Hannes è mortale, mentre la ferita sul braccio di Roza è superficiale e quella sul fianco...è mortale. All'inizio non ero molto sicuro, non sono un medico quindi...> vado per esperienza <non riesco a fare autopsie al 100% valide. Però pensandoci bene doveva essere per forza mortale quella ferita...>
<perché?> chiese Goro guardandolo incuriosito da quella affermazione <Roza può essere benissimo morta per ipotermia! Guardali Sembrano due polaretti!> fece una piccola pausa dove si rese conto di ciò che aveva detto e si vergognò tantissimo
<scusa Elviira->
<non riuscite proprio a essere rispettosi voi maschi!> commentò Yumeri alzando gli occhi al cielo.
Il mangaka ignorò il commento della motociclista e continuò a parlare cercando di essere più rispettoso per la povera Elviira, non la si sentiva più piangere, come se si fosse spenta.
<la temperatura della cella frigorifera si è abbassata rispetto a prima, un motivo ci sarà no? C'è! È stata alzata per congelarli e lasciare tutto il lavoro sporco al freddo!>
<e come sai che la temperatura si è abbassata?> chiese Shou
<lo stesso giorno dell'omicidio, di pomeriggio, ero in cucina con Kaoru, Kazuya, Shinobu e Nori e avevo letto che la temperatura era -3°C, mentre adesso, dopo l'omicidio, era a -28°C. Magari non sarà la causa di morte di Hannes, hai detto che la sua ferita è mortale, ma di Roza può esserlo benissimo>
<non credo lo stesso che sia l'ipotesi giusta> rispose il mafioso tirando la cravatta sentendola troppo larga <la fascia oraria del loro decesso è dalle 11 alle 2, mettiamo il caso che sia il tempo che è servito a Roza per morire, mi sembra poco tempo per morire congelati a -28°C>
<la fascia oraria è dalle 11 alle 2 indica quando sono morti, quindi potrebbe essere dentro alla cella da prima no? Prima delle 11 ed è morta alle 2, e intanto avrà ucciso poi Hannes nel mentre. Ci sarebbe stato tutto il tempo per morire per Roza> rispose Goro
<no perché sarebbe lo stesso poco a quella temperatura e poi prima dell'inizio del night time era viva, l'abbiamo vista tutti a cena, quindi non era dentro alla cella da un bel po'. L'abbasamento della temperatura sarà fatto per distrarci e farci pensare che sia la causa della loro morte, i Aki saranno stati al gioco dandoci nessun dato per vedere se ci saremmo cascati o no>
<che i Aki siano al gioco dell'assasino non mi stupisce, la motivazione di questo Monokuma file complesso è solo per intrattenimento. Come se le nostre morti non fossero abbastanza-> commentò Goro che sembrava essere convinto dell'idea del corvino.
<vorrei aggiungere una cosa anch'io> disse Kaoru guardando i due <se fosse come dice Goro non sarebbe servito ferire i due o uccidere uno dei due prima, bastava rinchiuderli lì dentro senza usare nessuna arma e fare le cose in modo veramente pulito. Come hai detto tu il freddo avrebbe fatto "il lavoro sporco">
<per questo se non sono morti di ipotermia la ferita al fianco di Roza deve essere mortale, in qualche modo sarà morta.> concluse il corvino.
<ok...quindi l'assasino prima ha ucciso le due vittime e poi li ha messi dentro la cella giusto?> a parlare fu l'altro corvino, Shou, che si massaggiava il mento <li ha uccisi in cucina, abbiamo visto ben due coltelli, ben puliti e ancora nel lavabo, però...ci sono macchie solo dentro la cella. Che l'omicidio sia avvenuto lì dentro al freddo e il gelo? Per farlo avrà poi dopo rialzato la temperatura> era molto più dubbioso che sicuro nelle sue teorie, in un processo di classe meglio esporre ogni tua idea così da mandare avanti la discussione con nuovi punti.
<credo sia semplice la risposta: no. O almeno- forse no.> rispose Kichirō dopo essere rimasto nel suo mondo a ragionare per conto suo, non facendo come aveva appena fatto l'amico e tenendosi tutto dentro a sè, era la sua confusione e solo lui riusciva a capirci. <credo sia molto più fattibile che abbia pulito la cucina dopo averli uccisi> aggiunse per essere più chiaro con la sua risposta che illuminò Shiro.
<ecco perché c'era quell'odore di bicarbonato di sodio e aceto bianco! Sono stati usati per pulire la cucina dal sangue di Roza e Hannes>
<non è stato stupido l'assasino, togliendo sangue e cadaveri sarebbe stato difficile trovarli...facendo così la cucina sarebbe rimasta una normale cucina e non una scena del crimine...ha senso no?> commentò il violinista che stava scarabbichiando sul suo fascicolo dei piccoli cervi.
<in realtà->
<cosa ci facevano Roza e Hannes in cucina?> Shiro venne interrotta dalla voce piatta e senza tono di Elviira.
Si stupirono di sentirla parlare e dire i nomi dei due, si erano abituati ai Aki che non osavano nominare neanche per sbaglio il nome della gente a loro cara morta.
Pensavano anzi che sarebbe rimasta immobile e silenziosa a osservare il quadretto del gemello morto che prendeva il suo posto affianco alla gemella.
La fanciulla lo osservava cercando in quel volto così familiare delle risposte che non potrà mai ricevere, sperando che quella immagine diventasse viva e suo fratello potesse nuovamente aiutarla a capire tutte quelle conversazioni così difficili e complesse per il suo piccolo cervello.
Ma nulla.
Otteneva solo il suo silenzio e sarebbe stato così per sempre.
Non l'avrebbe più aiutata.
Sarebbe rimasta per sempre da sola in quel modo troppo grande e troppo complesso per lei.
Da sola era inutile e niente.
Solo una bambina troppo cresciuta, stupida, piagnucolona e fragile.
<non saprei, tu sei sua sorella no? Dovresti conoscerlo meglio di tutti noi> le parole di Nicolas la colpirono forte nel suo cuoricino distrutto e massacrato.
Ovvio che lo conosceva meglio di tutti, aveva vissuto tutta la sua intera vita con lui, si erano condivisi tutti i loro segreti e lui non ha mai osato rivelarli al mondo, come invece faceva con gli altri.
Conoscendo Hannes non era così stupido da farsi ingannare, non era possibile l'opzione "dovevano incontrare l'assasino per x motivo", non avrebbe neanche fatto mandare Roza sapendo quanto lei ci tenesse alla giudice, avrebbe fatto di tutto per non farla piangere e stare male. Roza non le sembrava il tipo di andare in un appuntamento di notte...tranne se era lei a chiederlo.
O magari avevano fame ed erano andati in cucina?
No, Hannes non era mai solito a fare piccoli snack notturni e sicuramente non li avrebbe mai fatti in un killing game, non sarebbe mai uscito così a caso...anche se...beh...uhhh...
Il suo fratellino Hannes aveva un brutto vizio da quando era lì, anche se provava a nasconderlo lei lo sapeva.
<ecco...mio fratello è solito a girare per la villa ma solo per i passaggi segreti. Servivano per i suoi trucchi di magia, così mi diceva almeno, ma anche per scappatoie e per andare in giro in "sicurezza". Viene ogni tanto da me proprio tramite questi passaggi e mi fa prendere un sacco di spaventi! Li usa soprattutto di notte, non è mai andato in giro tardi per i normali corridoi, li considerava molto più pericolosi e tutti l'avrebbero visto...non ama stare tra le persone che non conosce> non riusciva ad utilizzare il passato con lui e fu contenta di sentire che nessuno la corregesse.
<era quello che volevo dire, più o meno, grazie Elviira per aver confermato la mia ipotesi> rispose Shiro con il suo dolce tono, anche se la questione era cruda non smetteva di essere calma e gentile, sempre con quel caloroso sorriso sul volto <infatti l'odore del bicarbonato e dell'aceto era anche nei passaggi segreti, quindi avranno pulito qualcosa anche lì. Per questo penso che l'omicidio in realtà è stato fatto nei passaggi segreti e non in cucina>
<abbiamo capito che Hannes era- è solito passare da quelle parti, non serviva neanche ingannarlo ad andarci per poi farlo fuori, ci va già per conto suo e poi aveva anche con sé la chiave elettronica per l'archivio, forse se la teneva per sè per evitare che gliela rubassero o perché gli serviva, o entrambi.> continuò il nosto Watson, provava a utilizzare anche lui il presente ma era davvero difficile.
<Hannes è sempre stato curioso, non mi stupirebbe sapere che di nascosto andasse in giro a investigare da solo...però Roza? Perché andare in cucina o nei passaggi segreti? Non la conosco così tanto come con mio fratello...>
<Elviira ha ragione ad avere tutti questi dubbi e ne aggiungerò altri anch'io. Cercate di rispondermi in modo convincente. Allora...> si intromise Yumeri, prese un foglio e iniziò a leggere una serie di domande che si era segnata e il rosso si lasciò sfuggire un grande sbuffo. Non erano le uniche ad avere tutte queste domande, anche la sua testa stava esplodendo per quelle frasi con punti interrogativi! Erano così fastidiose...
<perché uccidere due persone invece di una?>
<perché forse erano nello stesso luogo o uno dei due aveva visto la scena quindi doveva eliminare ogni testimone...questa sembra la più sensata. Dipende poi se l'assasino aveva qualcosa contro con entrambi o no...> rispose Kichirō
<perché Roza ha due ferite e non è stata uccisa subito?>
<forse non sarà riuscito a ucciderla al primo colpo, sarà riuscita a rispondere o l'assasino avrà sbagliato, l'ha messo in difficoltà. Erano 2 contro 1 dopotutto>
<Hannes e Roza quindi erano insieme oppure in due luoghi diversi?>
<beh non saprei darti una risposta certa. Se fossero stati insieme avrebbe senso che non sia riuscito a uccidere al primo colpo Roza, è difficile uccidere due persone contemporaneamente. Però perché mettere un range di tempo così vasto se sono morti praticamente nello stesso momento? Forse sono morti in due stanze diverse e in due momenti diversi? O nella stessa stanza in due momenti diversi? Oppure...>
<forse c'ercano due assasini> disse Nori intromettendosi all'improvviso.
Ormai si erano abituati e nessuno se la prese con la biondina, neanche Kichirō.
Si girò verso i maggiordomi e con tranquillità decise di fare un piccolo interrogatorio all'altro biondino, fu contenta di vederlo ancora sobrio ma gli dispiaceva interrompere la sua partita a scacchi con Monoaki.
<Akikuma, è possibile che ci siano due assasini in un killing game?>
L'inventore annuì alzando le sopracciglia e la guardò come per dire "ovviamente, che domande fai?"
<hai ragione...avremmo una doppia votazione?>
Fece no con la testa e intanto muoveva le sue pedine.
<quindi una sola votazione e solo uno dei due assasini avrà un esecuzione?>
Annuì e fece una smorfia vedendo che stava per perdere dinuovo, Akio gli stava mangiando quasi tutte le pedine.
<ma deve essere uno preciso? Non a caso vero?>
Annuì nuovamente, potevano parlare ma era più veloce muovere la testa, non disse neanche dei insulti all'amicx dopo che gli ha fatto scacco matto.
<dobbiamo votare chi ha ucciso la prima vittima?>
Annuì nuovamente, fece un piccolo applauso e si girò verso di lei con un leggero sorriso, era stata brava a capire le regole da sola.
<non ho altre domande Aki, scusa per il disturbo> disse, il tono era dolce e tranquillo, simile a quello di Shiro con l'unica differenza che sul suo volto c'era una espressione neutra e quasi vuota, un espressione che tutti invidiavano.
Due assasini?
Non era un ipotesi così assurda secondo Kichirō.
Si portò le dite sulle tempie, massaggiandole per rilassarsi e provare ad avere un minimo di ordine nella sua testa.
In effetti se fosse solo un assasino a cosa gli servirebbero due coltelli? A nulla, gliene bastava uno per uccidere qualcuno no?
Quindi non dovevano per forza essere entrambi suoi quei coltelli, mentre se fossero due avrebbe già più senso no?
Oppure...
L'altro coltello poteva essere delle vittime.
Sai, girare di notte in un gioco di omicidi non è la cosa più sicura al mondo quindi meglio andare in giro armati per difendersi...magari dopo che è morta l'assasino ha deciso di lavarla e nasconderla.
Ci sta come ragionamento però se fossero due assasini e la vittima era armata, dov'è l'altra arma? Dovrebbero esserci quindi tre armi... Ha avuto più buon senso dell'altro e l'ha nascosta meglio?
Però...però...però non c'erano prove, era solo un sua ipotesi campata per aria...
Se ci pensava meglio, se fossero due assasini dovrebbero per forza collaborare anche perché beh i cadaveri sono stati scoperti nello stesso luogo, anche se mettiamo il caso sono stati uccisi in due luoghi diversi...oppure è stato tutto un gigantesco caso?
Uno dei due ha avuto la stessa idea di dove mettere il corpo, avrà visto che è stato usato da un'altro quindi ha deciso di scaricare tutta la colpa all'altro assassino e stare tranquillo? Oppure avevano deciso insieme di fare questo omicidio?
Ma non sapevano come sarebbe andato il trial se ci fossero stati due assasini...aveva senso collaborare? Rischiare così tanto per un segreto e uscire da qui senza nessuna certezza?
Stavano veramente impazzendo così tanto da correre questi rischi?
Ok ok! Watson stai calmo!
Un dubbio alla volta.
Non c'è fretta, non c'è fretta.
Mantieni il controllo.
Respira e ricomincia da capo. LENTAMENTE.
E magari coinvolgendo gli altri, non sei l'unico che non ci stai capendo un cazzo.
<quindi...>
<quindi non abbiamo risolto un cazzo e continuano a non sapere un cazzo!> lo interrompe Kazuya.
<come pensiamo di risolvere questo caso sapendo praticamente solo chi sono e come sono morti, più o meno l'orario, più o meno il luogo, forse le armi del delitto e senza la certezza su quanti sono i colpevoli? Il riassuntazzo di Jun'ichi e dell'amore mio non serve perché non puoi fare un riassunto di tre cose in croce che abbiamo scoperto!>
Il rosso sospirò alle parole del violinista, quanto aveva ragione ma non doveva farsi influenzare da quel mood negativo <possiamo farcela se uniamo le forze e->
<e se usiamo il potere dell'amore, di Gesù cristo, suo padre e della Madonna?>
<no Kazuya> fece un'altro sospiro, aveva anche perso il filo del discorso che voleva fare.
<ritorando a noi e raggionando insieme..niente battute sul potere dell'amore e dell'amicizia> iniziò a dire la loro Scherlock della situazione, facendo ciò che il suo aiutante aveva provato a fare.
Avevano tutto il tempo che volevano ma non era veramente infinito, meglio non sprecarlo.
<anche se ci fossero stati due assasini, dove è stato avvenuto l'assasino rimane sempre nello stesso dubbio, o in un'unico luogo o in due luoghi diversi>
<se fosse stato nello stesso luogo, molto probabilmente nei passaggi...aspetta precisamente dove nei passaggi? Perché è come dire "sono stati uccisi nei corridoi", c'è ne sono molti in questa villa!> rispose Shou facendole un valido quesito.
<ho sentito l'odore molto più intensamente quando stavamo andando verso l'archivio, ma essendo tutto chiuso l'odore si è sparso e sentiva per tutto il secondo piano, anche se in modo leggero. Ciò spiegherebbe anche perché Hannes avesse la chiave elettronica, voleva davvero andare nell'archivio. Sappiamo con sicurezza che quella chiave apre quella porta quindi è andato sul sicuro per investigare da solo senza dirci nulla.>
<chiaro. Allora hanno fatto un bel 2v2 vicino all'archivio, sempre se mettiamo il caso che fossero tutte e quattro lì, con più fatica per Roza...però perché mai pulire la cucina se fossero stati uccisi assieme? Bastava lavare normalmente i coltelli, trasportare i cadaveri senza trascinarli e mettere semmai un botto di profumo per coprire la possibile puzza dei cadaveri-> rispose il Birdwatcher
<sempre delicati!> commentò Yumeri che non smetteva di tirare occhiatacce a destra e a manca, soprattutto quando vedeva Elviira fare delle smorfie per trattenere le lacrime. Era difficile sentir chiamare la propria famiglia "cadaveri", "corpi" e tutto quel trial era una gigantesca conferma che loro due fossero davvero morti.
<...o hanno deciso di pulire per coprire l'odore oppure sono stati uccisi in due luoghi differenti, nel secondo piano e in cucina> intervenne Kazuto <seguendo quello che ha detto Elviira, Roza era in cucina e Hannes era nei passaggi segreti, fatti molto probabilmente separatamente anche nel tempo da assassino A e assassino B. Se li avrebbero uccisi nello stesso momento sarebbe un vero problema ma soprattutto sarebbe impossibile! Ci deve essere per forza qualcuno che abbia fatto la prima mossa anche se di qualche minuto e secondo! Ma anche solo il fatto che Roza è stata colpita due volte ci può far intendere che ci potrebbe essere una differenza di tempo. O ha agito prima o ha agito in ritardo> continuò lo stratega facendo una piccola pausa <però non sembra il caso dove i due sono morti nello stesso momento. Seguendo la logica dei Aki e di questo mondo, sapere che le due persone sono morte contemporaneamente in due modi che non permetterebbero ciò sarebbe stato più intrattenente no? Quindi non aveva senso metterci una fascia oraria al posto dell'orario stesso>
<questo ragionamento non ha minimamente senso> disse Yumeri che non faceva altro che commentare, non ci stava capendo nulla neanche lei.
<ma non mi dire! Siamo in una società completamente fuori dal comune dove è legale fare questi show, ti stupisci che fanno ragionamento senza senso?>
<non hai tutti i torti...ma tutto il tuo pippone a cosa serviva scusa?>
Il fanciullo si portò una mano in faccia e l'altra subito lo guardò male per quel gesto.
<pensi che sia stupida perché sono donna!?>
<assolutamente no! Ti sembro un tipo maschilista?> le rispose l'altro alzando le sopracciglia, trovava anche quella affermazione senza senso
<e comunque era per dire che i due omicidi sono fatti in momenti, luoghi e da persone diverse->
<ma no? Davvero? Giura? Assurdo!> fece la finta sorpresa Yumera <se era questo che volevi dire non si è capito nulla>
Kazuto non commentò guardandola semplicemente male.
<però...i due assasini si erano messi d'accordo?> chiese Nori guardando tutti i presenti.
<beh mi sembra quasi ovvio, ma non abbiamo prove per certificarlo, dovremmo chiederlo ai diretti interessanti> rispose Kichirō
<mi sembra ovvio che dobbiamo iniziare a parlare dei nostri alibi e dei sospettati quindi direi di fare prima un riassunto per avere le idee chiare sulla situazione> si aggiunse Goro alla conversazione pronto a cambiare tema. Iniziò a parlare e faceva vedere i suoi disegni per accompagnare la spiegazione. <abbiamo detto che Hannes e Roza sono stati uccisi da due persone, quindi abbiamo due colpevoli ma ci interessa solo il primo di loro per poter vincere e terminare questo trial. Non sappiamo se i assasini erano messi d'accordo o no, comunque entrambi i cadaveri sono stati trovati nello stesso punto, nella cella frigorifera in cucina>
<Parlando dell'omicidio in sé...> continuò Jun'ichi e i disegni andavano avanti, soprattutto per Elviira <i assasini hanno, molto probabilmente, ucciso in momenti e luoghi differenti le due vittime, cercando di far sembrare tutta opera di un unica persona, mettendo le vittime in un unico luogo e uccidendole in modo simile, con l'utilizzo di un semplice coltello. Hannes è stato ucciso in testa al primo colpo mentre Roza sul fianco al secondo colpo. Poi abbiamo i luoghi dell'omicidio che sono i passaggi segreti, al secondo piano, e la cucina, entrambi i luoghi puliti con il bicarbonato di sodio e aceto bianco per togliere ogni traccia di sangue. Nessuna morte per ipotermia>
<l'unico problema ora è capire chi è morto per prima e chi è stato ad ucciderlo, e con una semplice fascia oraria sembra dura...> concluse Goro e finendo di mostrare i suoi disegni <tutto chiaro?>
Tutti annuario ma solo alcuni sembravano veramente convinti della loro risposta.
<parlando dei alibi> iniziò Kazuto cambiando finalmente argomento <iniziamo con chi è sicuramente safe cioè quelli che sono stati tutto il tempo al party quindi io, Kazuya, Kaoru, Kichirō, Elviira, Shiro, Shinobu, Nori e Goro. Mentre tutti gli altri, Jun, Shou, Jun'ichi, Nicolas e Yumeri sono i nostri principali sospetti perché hanno fatto dei orari interessanti. Jun e Shou sono entrati alle 11 e Jun poi è uscita all'una, poi abbiamo Yumeri che è entrata a mezzanotte ed è rimasta per tutta la festa e infine Nicolas e Jun'ichi sono andati via alle 11...quindi->
<è stata Jun> affermò Kichirō.
<...come scusa?> rispose la corvina spalancando gli occhi.
<beh sei entrata alle 11 e sei andata via prima delle 2, sono orari perfetti per questo omicidio sia nel caso ci sia un solo assasino che ci siano due assasini. Potevi fare sia un omicidio prima della festa che dopo la festa e cercare di prendere un bel alibi stando alla festa per tutto quel tempo e toglierti dai sospettati, ti sei finta nuovamente una brava persona ridando e-handbook a Nori. Non mi sono dimenticato delle tue minacce Jun perché pensavi che fossi il mastermind e volevi il mio aiuto per fuggire non mi stupirebbe che per scappare via uccideresti qualcuno>
<ma...ma che stai dicendo io...io non farei mai una cosa del genere!> rispose Jun sconvolta da questa accusa fatta all'improvviso, il rosso l'aveva presa e trascinata via dal suo mondo fatato con violenza, mettendola sotto i riflettori e gli occhi giudicanti di tutti per mostrare che è lei la cattiva e la colpevole da punire.
L'unico crimine che aveva fatto era scammare gente, non aveva fatto altro e dire bugie e fingere di essere un'altra persona non erano reati...ok forse la seconda sì...ma non importa-
<non farei mai una...una cosa simile a Roza e a Hannes>
<ne sei proprio sicura? Uccidere Hannes sarebbe stato comodo per tenere al sicuro il tuo segreto, ormai aveva capito benissimo cosa sei e non puoi far sapere a nessuno la tua vera identità> si aggiunse anche Nicolas, sorridente nel vedere la maschera della santa e pia Jun cedere e cadere a terra finendo in mille pezzettini.
<vera...vera identità? Di...di- di cosa stai parlando Nicky? Non...non capisco- ragazzi davvero io...non sto capendo->
<sei una ladra Jun, hai rubato e magari minacciato altra gente fuori da qui, sarebbe un ottimo segreto da mantenere al sicuro anche al costo di uccidere qualcuno no? Sei per caso una criminale Jun?> disse Kichirō e si sentiva strano che parlare così, a essere così cattivo, freddo e volerla farla confessare così, con fare aggressivo...gli sembrava di sentir parlare l'altro se stesso e si zittì al solo pensiero, spalancando leggermente gli occhi.
Non era il momento di pensare.
Non era il momento di pensare a lui.
<non...non sono una criminale!> disse Jun alzando leggermente la voce dall'agitazione e strinse le mani al podio di legno facendo diventare le sue nocche bianche.
Non poteva ammetterlo.
Non poteva rivelarlo a tutti.
Doveva continuare a mentire.
Doveva continuare a ingannare.
Se no avrebbe peggiorato la situazione.
Tutti l'avrebbero odiata. Poco importa.
Tutti l'avrebbero votata. Questo gli importava.
Non voleva perdere.
Odia perdere ai giochi.
Odia perdere ai giochi.
Odia...
<Jun è inutile continuare con questa finta>
...quella maledetta voce.
Quanto non sopportava quel ratto viola sorridere e divertito vedendola così sola e presa di mira.
E quanto voleva prendere i suoi lunghi capelli e strapparli via a uno a uno, con forza e cattiveria, prenderlo a pugni e fargli cadere tutti quei denti bianchi e perfetti.
<ormai tutti sanno che sei Ultimate Scammer>
<no- no no no- non ascoltatelo->
<e sei pure un assasina>
<non...non ascoltatelo>
<quanti soldi hai rubato? Quante famiglie hai rovinato? Quante persone si sono uccise per colpa tua e dei tuoi "innocenti" scam? Quanti Jun? Quanti?>
<non ascoltatelo>
<Jun...perché l'hai fatto? Perché hai ucciso mio fratello e Roza?> chiese Elviira e quelle parole fecero scoppiare la corvina
<NON ASCOLTATELO E ASCOLTATE ME PER UNA BUONA VOLTA!>
La sua voce zittì tutti e riuscì finalmente a parlare senza essere interrotta o balbettare, buttando via quella fastidiosa maschera e mostrando quello che tutti volevano vedere: Jun Shimizu, Ultimate Scammer.
Trattenne una risata vedendo le facce sconvolte di tutti per aver alzato così tanto la voce, avevano appena visto in diretta la loro versione di Jun dustriggersi e scomparire come cenere. La Jun timida, gentile, altruista...
<scusate io porto via i soldi alla gente non le loro vite, state tutti esagerando e dicendo cose senza senso> iniziò a dire, incrociando le braccia al petto e spostando lo sguardo su tutti loro per poi fermarsi su Kichirō.
<come avrei fatto a uccidere una persona alle 11 per poi nello stesso momento arrivare alla festa?>
<ecco...>
<shut up you idiot> lo zittì nuovamente <l'omicidio può essere avvenuto o alle 11 precise o dopo le 11, linea temporale dove io non posso mai aver ucciso qualcuno perché ero alla festa con tutti voi. Quindi al massimo, se proprio volete accusarmi because sOnO UnA cRiMinAle, potrei essere il secondo assasino ma mai il primo>
<però->
<però cosa Kichirō? Hannes e Roza sono stati uccisi entrambi dall'una alle due? Che senso ha mettere allora una fascia oraria lunga? Non ha senso! Its like il discorso che ha fatto il raccomandato verde per dire che non sono morti nello stesso momento! Magari metti pure che sono stata a uccidere entrambi io no? Tanto per spare altre cazzate e darmi la colpa! Tsk- seriously?>
<ok però tu->
<you what? Sono arrivata in ritardo? Anche il tuo fidanzatino Shou è arrivato in ritardo, alle 11 come me!>
Il Dungeon Master arrossì a quella affermazione <non è il mio fidanzatino->
<i dont care and btw io e Shou ci siamo incontrati mentre uscivamo dalle nostre camere e insieme siamo andati alla festa, potreste dire "eh ma ci sono due assasini, avete ucciso insieme" però il discorso sul fatto che ho fatto su di me dell'impossibilità di uccidere alle 11 vale pure per lui e aggiungo che lui è stato poi tutto il tempo alla festa quindi non può avermi aiutato per uccidere dopo l'una>
<ok...e->
<e i probabili assasini possono essere solo Yumeri, Nicolas e Jun'ichi> concluse Jun con un sorrisetto <avete obiezioni?>
Jun aveva ragione in tutto e Kichirō si sentiva un tale idiota...
Watson non è il momento di mettersi a piangere, ora hai una pista su cui ragionare.
Devi scoprire chi è il primo assasino tra Yumeri, Nicolas e Jun'ichi.
Aveva chiuso gli occhi, vedeva tutto buio, la stanza era sommersa dalla oscurità e c'erano solo tre fonti di luce che venivano dall'alto e illuminavano i tre sospettati rimasti nelle loro posizioni.
Jun non può aver fatto quell'omicidio da sola, era ovvio che c'era un'altro colpevole ed era stato un omicidio di coppia, chi mai potrebbe aver aiutato Jun?
Doveva ragionarci bene e con calma.
Calma.
Calma...
Iniziamo con Nicolas.
Era quasi scontato che i due potessero collaborare per un omicidio, per Kichirō era anzi ovvio dopo le loro minacce a iniziò killing game. Sembravano il team Rocket, un duo di criminali che agisce insieme ed erano inseparabili.
Volevano entrambi uscire e Nicolas era ovvio che teneva qualche segreto, glielo si leggeva in faccia e non sembrava il tipo che si farebbe troppi problemi a uccidere uno di loro.
Per entrambi era un gioco.
Era una partita che dovevano vincere ad ogni costo.
Era pure uscito alle 11, quindi poteva benissimo aver ucciso qualcuno dopo che se ne era andato dalla festa.
Eppure Kichirō trovava un forte "ma" in quelle affermazioni.
Avevano già collaborato, avevano entrambi un movente, avevano entrambi dei alibi che li rendeva colpevoli...ma perché andarsi contro?
Che senso aveva rivelare a tutti la vera identità di Jun? Era per dare tutta la colpa a lei del primo omicidio?
Perché mettersi contro Nicolas e far salire i sospetto su di lui?
Perché non continuavano a collaborare durante il trial?
Era per la scoperta che solo uno dei due poteva vivere? Quindi Jun non voleva far vincere Nicolas e viceversa?
Non lo convinceva molto...però non se la sentiva di dire che fosse innocente...
Passò a Yumeri che era dinuovo nei suoi sospettati insieme a Jun'ichi.
La motociclista era entrata in ritardo, a mezzanotte, ed era rimasta per tutta la festa e si era svegliata con loro.
Aveva tutto il tempo per fare un primo omicidio e togliersi i sospetti stando per tutto il tempo alla festa, come aveva pensato anche per Jun.
Come se l'unico modo per essere sospetti fosse stare per tutto il tempo assente...
Il problema per Yumeri era il movente.
Perché dovrebbe uccidere Hannes e Roza?
Che segreto doveva tenere per rischiare nuovamente la vita dopo la fortuna che aveva avuto lo scorso trial?
Poi non avrebbe avuto nessun problema a uccidere Roza e Hannes da sola, non avrebbe neanche sbagliato e avrebbe ucciso Roza in un solo colpo...forse l'aveva sopravvalutata? Oppure ha solo ucciso Hannes e Roza ci aveva pensato Jun?
No...
Yumeri non sembrava essere la colpevole...
Ma non la conosceva neanche così bene da esserne sicuro...però una persona che ha ucciso i cari di un'altra non sarebbe così protettiva nei suoi confronti e non avrebbe ucciso Hannes, dovrebbe sapere cosa significa soffrire per la morte di un fratello no?
Ma l'orario è perfetto.
Arrivata dopo un ora dalle 11, aveva tutto il tempo per prepararsi e cambiarsi, oltre a uccidere una vittima, e poi Jun è andata via prima facendo il secondo omicidio...
Ma perché collaborare?
Jun e Yumeri? Era uno stranissimo duo...
Ma anche Jun e Jun'ichi era un duo strano, perché mai collaborare?
Per darsi una mano a tenere al sicuro i loro segreti?
I capi di un azienda hanno sempre dei segreti...ma erano così gravi da uccidere qualcuno?
Era un tipo troppo razionale non ucciderebbe mai sapendo tutti i rischi dietro a un trial...
Se non ha un grande ego di sé e pensava di farcela...
Però stava aiutando molto adesso...o magari lo faceva per non farsi notare troppo e per non accumulare troppi sospetti perché era uscito alle 11 e non era più tornato.
Poi era ferito.
Aveva pensato che Roza potesse aver risposto anche armata a uno dei assasini...tipo ferendolo con un coltello...
E se...
E se Jun'ichi fosse davvero il primo assasino?
Il rosso aprì gli occhi, sguardo dritto verso il corvino e alzò la mano per indicarlo, non aveva sentito nulla e si intromise nella conversazione.
<Jun'ichi come ti sei fatto male?>
<te l'avevo già detto prima Kichi->
<potresti ripeterlo davanti a tutti?>
Il businessman sospirò <sono sbattuto contro un mobile in camera mia ieri sera e->
<oh my god! Davvero credete a questa cazzata?> commentò la scammer guardando malissimo il corvino <io non crederei mai a un mafioso>
<cosa...cosa stai dicendo Jun? Non fa ridere- e non è assolutamente un mafioso-> mormorò Shiro, con gli occhi spalancati dopo quella affermazione per lei assurda e senza senso.
Il rosso si girò di scatto verso il diretto interessato a questa accusa e lo vide calmo come sempre, l'unico particolare era che gli tremava leggermente la mano e cercava di tenerla ferma con l'altra.
<oh si che lo è Shiro e sono seria. Ascolta bene Lady, Jun'ichi è Ultimate Mafia Leader e l'assasino>
Perché Jun sta andando contro al suo collega? Non stavano collaborando? Perché non lo difende? Perché non vuole perdere? Perché? Non ha senso questa cosa...
<c'è qui qualcuno che non abbia un Ultimate segreto e da criminale!? Abbiamo altre rivelazioni da fare in questo trial?> commentò Shou, l'unico a parlare dopo quella informazione.
Il corvino si sentì gli occhi di tutto addosso e un incredibile peso al petto.
Non poteva andare nel panico adesso.
Doveva rimanere razionale e darsi un contegno.
Era il capo, il boss, il leader, la testa, il re, l'imperatore, non poteva cedere per delle stupide accuse nei suoi confronti, non poteva crollare e perdere il controllo.
Sarebbe stato ridicolo e imbarazzante.
Come tutta questa intera situazione.
Come faceva Jun a sapere della sua vera identità? Gli aveva preso e-handbook per qualche secondo e letto le sue informazioni personali?
Non era il momento di pensare a ciò.
Non era il momento.
Odiava essere così tanto al centro dell'attenzione, sentiva il peso anche dello sguardo di Shiro che sapeva bene dove si trovava e i suoi occhi avevano un briciolo di speranza che fosse innocente, che non fosse un criminale, un sporco criminale e assassino, e c'era anche un po' delusione.
Strinse i pugni, cercando di farsi male conficcandosi le unghie nei suoi palmi e di non guardare Shiro.
<quello che hai appena detto è assurdo Jun...> iniziò a dire con voce ferma e fredda, con sguardo dritto verso l'altra corvina <scusatemi terribilmente ma credete sul serio che io possa fare un lavoro così indecente?>
Una reazione inaspettata.
Molto inaspettata per Kichirō che lo guardò con la bocca aperta.
L'avevano appena accusato di essere un mafioso e colpevole e lui risponde così?
<ti difendi così? Beh spiega meglio perché con questa affermazione tu dovresti essere innocente. Cosa non avresti fatto di così indecente?>
<non mi sarei affidato a un'altra persona per fare un omicidio, non avrei lasciato i coltelli sul lavabo ma li avrei messi apposto e infine pensi davvero che avrei ucciso qualcuno dopo che sono uscito dalla festa? Ovviamente tutti mi avrebbero messo tra i sospetti!>
<ti stai dando dello stupido da solo allora, perché hai fatto tutti questi errori> commentò la scammer
<no perché non ho ucciso nessuno>
<dire che non avresti mai fatto così un omicidio non ti rende innocente.>
Non ha senso non ha minimamente senso
<però tu avresti ucciso per il tuo segreto no?>
<che segreto scusami?>
<che sei Ultimate Mafia Leader>
Non ha senso non ha minimamente senso
<allora? Lo faresti? Sacrificheresti Shiro per te? Per il tuo segreto?>
<non ho ucciso nessuno>
<ah si?>
Non ha senso non ha minimamente senso
<però non stai negando di essere un mafioso bugiardo e che non sacrificheresti Shiro per il tuo egoismo>
NON HA SENSO NON HA MINIMAMENTE SENSO!
È IMPOSSIBILE CHE SIA VERO!
È IMPOSSIBILE!
È IMPOSSIBILE E INSENSATO
È IMPOSSIBILE E INSENSATO
È IMPOSSIBILE E INSENSATO.
È AAAAAAAAAAAH-
Shiro tirò sull'appoggino del podio un bel pugno, facendosi male e facendo un piccolo gemito.
Le faceva male la testa, le voce dei due iniziarono a essere deboli e non entrare nelle sue orecchie, c'era solo un forte fischio e sentiva solo le sue urla chiuse nella sua testa.
Le mancava il respiro, come se avesse appena fatto una maratona per dieci volte di fila con una sola gamba e saltellando, portandosi un carello pieno di elefanti...troppo specifico? Non le importava.
Il cuore faceva non semplici capriole ma salti mortali capriati pendente a sinistra con giramento di sto cazzo.
Si sentiva di merda e tutto il suo corpo era travolta da sentimenti tempestosi, come se ci fossero appena stato un uragano Americano con un generico nome femminile.
Perché stava così male?
Perché si sentiva così schifosa e lurida?
Perché le veniva da (TW) vomitare?
Oh...ecco...
Perché stava per sposare non un mafioso qualunque, ma un boss mafioso.
Perché i suoi genitori l'hanno costretta a sposare un delinquente, un mostro, un nemico della società e dello stato, un pezzo di merda che...che non poteva essere Jun'ichi.
Non poteva essere lui.
Non poteva essere quel ragazzo così timido, che ogni volta che lo sfiora poteva sentire trattenere il fiato e non sapere più come si respira. Che quando sono vicini può sentire il suo cuore battere fortissimo.
Quel ragazzo che le ricorda tanto lei quando era innamorata follemente del suo ex fidanzato Caleb.
Le era sempre sembrato debole, fragile e dolce infondo al suo cuore...
Forse era tutta un illusione.
Perché non nega?
Perché non nega di esserlo?
Perchè non nega definitivamente di essere innocente?
Non aveva più alibi?
Non aveva più nulla per difendersi?
Perché non nega e basta?
Perché?
Perché non incolpa gli altri?
Perché?
Perché non dice di volerla sacrificare? Che per lei non avrebbe fatto nulla? Che per lui lei non era niente?
Si sarebbe salvato!
Perché non fa nulla!
Non aveva senso!
Non aveva senso!
Le voci e i rumori tornarono, sostituendo quel fastidio fischio nel momento peggiore della discussione.
<la vuoi smettere? Io non ho ucciso Roza!>
<mhmh e qui nessuno sta parlando di Roza, Jun'ichi>
<non ci posso credere...non posso credere a qualcosa del genere! Tu...tu hai ucciso Roza?!> la voce di Shiro era tremante, aveva le lacrime agli occhi e tirò un'altro colpo al podio <no...no no no no- Jun'ichi è innocente! È innocente! Non è un mafioso! Non è un assasino! Me l'ha promesso!> la voce era alta, la sforzava e sentiva che da un momento e l'altro potesse cederle insieme alle gambe. Il suo volto si girò verso il suo sposo e delle lacrime iniziarono a scendere senza il suo permesso.
<me l'avevi promesso Jun'ichi! Mi avevi promesso che non avresti ucciso nessuno! Dillo! Dillo che non hai ucciso nessuno! Urlaro! Ripetilo all'infinito! Dimmi che hai mantenuto la mia promessa e sei una brava persona! DILLO JUN'ICHI!>
Il corvino rimase in silenzio, con la testa china e lo sguardo verso il pavimento e i suoi piedi.
Non voleva guardarla piangere, non voleva guardarla arrabiata, non voleva guardarla punto.
Gli avrebbe fatto solo più male e doveva mantenere il controllo.
L'avrebbe lasciata aspettare quelle parole che non poteva dire perché non voleva mentire ancora.
Non voleva più mentirle...
<Shiro perfavore...> disse Yumeri ma non riuscì a finire la sua frase.
<state tutti fermi e non osate iniziare a votare Jun'ichi! LUI È INNOCENTE! NON C'ENTRA NULLA IN QUESTA STORIA!>
<ascoltate la povera Shiro anche perché c'è un'altro assasino da smascherare>
Kichirō aveva gli occhi spalancati per troppo tempo, troppe cose, tutto troppo veloce, non c'era tempo per metabolizzare tutto e...un'altro assaaino?
<...come scusa? Ci sono quindi tre assasini!?>
<...sorry perché tre assasini?>
<beh ci sei tu, Jun'ichi e->
<oh my god! Kichi-chan pensavi ancora per tutto questo tempo che fossi una dei assasini? Ovviamente che non lo sono!>
<quindi...>
<quindi sono sempre due, Jun'ichi e Nicolas! È così ovvio jezz- e ci stavate pensando così tanto? Entrambi dalle 11 in avanti erano assenti! Avevano decisamente tutto il tempo per uccidere Roza e Hannes, e poi->
<no scusami...potresti ripetere ciò che hai detto?> disse il ratto viola, in modo teatrale si era portato una mano al petto
<sure my dear son of a bitch, tu e il mafioso siete gli assasini.>
<accusa interessante quanto errata, mia cara>
<illuminami del perché sia errata!>
<perché le prove, ripeto, le prove ci fanno capire che a uccidere quei due siete state te e Yumeri> rispose Nicolas e la motociclista sentendosi presa in causa lo guardò malissimo e si sporse in avanti
<come scusa? Potrei ripetere? Non vorrei aver capito male>
<Jun Shimizu e Yumeri Shiraishi sono le assasine e cercano di far ricadere le loro responsabilità su di me e su Jun'ichi>
<COME TI PERMETTI FIGLIO DI PUTT->
<scusami e quali sarebbero queste prove?> la interrompe Jun
<i vostri orari perfetti per uccidere in coppia senza essere sospetti, prima va una e poi va l'altra, cercando di ottenere un valido alibi per queste situazioni stando più tempo alla festa> spiegò il fanciullo e la motociclista fece un sorrisetto
<stai dando la colpa a noi solo perché sembra che siamo state più furbe e intelligenti di voi due? Grazie, questo conferma quanto voi uomini siete stupidi e incapaci>
<potresti non mettere sempre in mezzo del sessismo?>
<Jun'ichi potresti cercare di difenderti in modo decente e da solo? Non ho tempo per pensare anche a te!> gli rispose Nicolas sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
<io non ucciderei mai per un movente simile! Tanto fuori da qui c'è un mondo distrutto e se scoprisse i nostri segreti non sarebbe chissà che cosa, poi quelli nello spazio fanno i lavaggi del cervello quindi non lo sapranno mai no?> disse Yumeri alzando abbastanza la voce senza urlare e guardando malissimo gli altri due sospetti <e scappare da qui uccidendo qualcuno è fuori questione, ho rischiato la mia vita la scorsa volta per impedire ciò e dovrei farlo io stessa? Seri?>
<fonte fidatibro.com?> commentò Nicolas
<sempre simpatico come un palo in culo> disse Jun alzando gli occhi al cielo.
<gracias, e lei per quali motivi morali e senza prove certe non avrebbe ucciso qualcuno?>
<credo perché Monoaki non mi ha fatto un ottima offerta se uccidevo Roza e Hannes>
<Jun...di cosa cazzo stai parlando?> disse Shou parlando in nome di tutti che non capivano più nulla dopo quel susseguirsi di informazioni così scioccanti e troppo veloci per comprenderle e metabolizzarle.
Quelli che rimasero più sconvolti da questa affermazione furono i diretti interessanti, Jun'ichi e Nicolas, poi Shiro e Elviira.
<Jun non sparare queste cazzate che non stanno né in cielo né in terr->
<cazzate?> ripetè la corvina guardando male il ratto viola
<si cazzate! Se sapevi questa informazione fin dall'inizio perché non l'hai detta subito? Uh?>
<perché volevo prima capire l'omicidio prima di accussarvi> rispose e si girò a guardare ilx maggiordomo sicilianx che si era pietrificatx dopo quelle parole <in breve ho sentito Monoaki parlare separatamente a Jun'ichi e Nicolas dicendogli di uccidere Hannes e Roza e in cambio il primo sarebbe uscito con Shiro sana e salva per potersi sposare insieme, il secondo sarebbe stato al sicuro fuori dal gioco.> fece una piccola pausa e sorrise <ho ragione Akio?> e Ilx ex Ultimate annuì, girando la testa per guardarla male per averlx chiamato così davanti a tutti.
<quindi...quindi hai infranto la nostra promessa?> parlò la pianista con ancora la voce rotta, un tono pieno di delusione che fu un duro colpo per il cuore del mafioso. Non riusciva a sopportare di essere guardato con tanto disprezzo da lei, la sua sposa, un essere così puro, così buono, così gentile...un angelo...
<Shiro io->
<tu cosa Jun'ichi? Mi avevi promesso che non avresti mai ucciso nessuno neanche per salvare la mia vita! E tu cosa fai? Uccidi qualcuno? Anzi uccidi Roza?! Hai ucciso lei vero? Io...io mi fidavo di te più di chiunque altro qui dentro!>
<non fare la tragica> commentò sempre il ricattatore monocolore <perché nulla di tutto ciò è vero anche perché->
<"non ci sono prove"> gli fece il verso la scammer <la mia testimonianza è una prova, i Aki non ci hanno mai detto bugie durante i trial per aiutarci quindi è vero ciò che dico. Questo vi darebbe un ulteriore motivo per uccidere qualcuno insieme a quello che sapevamo tutti noi riguardo ai segreti>
<e perché mai Akio voleva morti Hannes e Roza scusa?>
<perché erano le talpe e stavano iniziando a dare fastidio nei loro piani>
<COSA!? Delle talpe?! C'erano delle talpe tra di noi? Tu lo sapevi e non ci avevi detto nulla?> esclamò Kazuto.
<no, è tutto falso!> Nicolas battè la mano sul podio.
<si, è tutto vero!> Jun battè la mano sul podio.
<no, è tutto falso!> battè nuovamente la mano.
<si, è tutto vero!> battè nuovamente la mano.
<no, è tutto falso!>
Jun'ichi battè la mano sul podio intromettendosi tra le due <si...è tutto vero->
<ma sei scemo Jun'ichi?->
<BASTA! SMETTETELA! BASTA!!> urlò Elviira, con le mani nei capelli e crollando a terra sulle sue ginocchia <ROZA E HANNES SONO MORTI E VOI DITE QUESTE COSE SU DI LORO?>
<Elviira->
<BASTA BASTA BASTA! DITE CHI LI HA UCCISI E BASTA! CHI È STATO? CHI È STATO?!>
Era tutto inutile.
La conversazione non poteva più andare avanti.
Non poteva farcela da solo se anche il suo "collega" iniziava ad andargli contro.
Era tutto inutile.
I due colpevoli alzarono le mani solo per indicare l'altro, per dargli tutta la responsabilità delle loro azioni, per far morire l'altro e continuare a vivere e a giocare.
Solo uno di loro verrà punito.
<lasciamo raccontare a Nicolas Velasco-Lopez, Ultimate Blackmailer, e Jun'ichi Ueno, Ultimate Mafia Leader, il loro omicidio di coppia>
_______________________________________
Alle 11 entrambi uscirono dalla festa con lo stesso obiettivo: uccidere Hannes e Roza.
Però non si erano messi d'accordo o altro, fu tutta un incredibile coincidenza e sfortuna.
Jun'ichi voleva effettivamente farli fuori tramite l'ipotermia, infatti era andato direttamente in cucina per alzare la temperatura e armarsi.
Il piano era semplice: ferire i due e farli svenire, trascinarli in cucina e lasciarli lì per tutta la notte e intanto lui sarebbe rimasto alla festa per avere un bel alibi. Pensava di usare anche l'acido per velocizzare il processo, temeva che con l'ipotermia ci volesse troppo tempo.
Intanto Nicolas era andato direttamente a cercare le due vittime per la villa e per i passaggi segreti, voleva ucciderli in modo diretto e dare la colpa a Jun'ichi che era uscito al suo stesso orario e a chi non era ancora arrivato alla festa.
Li trovò dopo qualche decina di minuti per il corridoio per andare verso l'archivio e fu tutto molto veloce e scattoso. La lama che penetrò la testa di Hannes con un colpo secco bastò per farlo fuori e dare una strana carica all'assasino in viola, ma appena si girò per uccidere Roza lei era scappata via e si procurò solo un graffio.
Il corvino era anche lui per i passaggi segreti e fu lì che incontrò la sua vittima Roza, spaventata si aggrappò alla sua camicia e iniziò a chiedergli aiuto, che Nicolas aveva ucciso davanti ai suoi occhi Hannes e dovevano avvisare gli altri, fare qualcosa e... e trovò il coltello di Jun'ichi.
La presa del corvino si fece bella forte e stretta, la immobilizzava e aveva mano pronta a prendere il coltello. Intanto arrivò anche Nicolas che trascinava il cadavere di Hannes.
La regola era di uccidere solo due persone.
Jun'ichi poteva benissimo uccidere sia Nicolas che Roza per togliere testimoni e fare come voleva Monoaki.
Mentre Nicolas poteva uccidere solo Roza e Jun'ichi ed entrambi erano testimoni e l'avevano visto in quelle condizioni.
Ma Roza doveva per forza morire se voleva uscire.
L'alternativa era allearsi con un ricatto, sapeva la sua vera identità, era facile farne uno ma anche l'altro poteva benissimo ricattarlo e lo usò in suo vantaggio.
Nessuno dei due avrebbe parlato e sarebbero usciti entrambi facendo contento ilx loro carx Monoaki.
Portarono la vittima morta e quella viva in cucina, la prima venne buttata nella cella mentre l'altra riuscì a rispondere prendendo il coltello di Jun'ichi e colpendolo al fianco.
Fu inutile quella mossa, non la aiutò a salvarsi e il corvino prese un nuovo coltello e la uccise con un colpo profondo al fianco.
Non doveva essere mortale.
Non doveva morire così.
Non doveva andare così il suo piano.
Merda. Merda. Merda. Merda.
Quanto faceva male quella ferita.
Non doveva sporcarsi il pavimento della cucina.
Non doveva esserci sangue.
Doveva essere un lavoro pulito.
Nicolas invece era estasiato dall'odore del sangue, era stato veramente soddisfacente anche solo guardare.
Wow.
Aveva davvero ucciso due persone con qualcuno?
Aveva davvero commesso un crimine così grave? Più grave degli altri crimini che aveva fatto...wow...
Il corpo della fanciulla venne messo nella cella frigorifera e da lì iniziarono le pulizie della cucina, dei coltelli, dei passaggi segreti che impedì a Jun'ichi di ritornare alla festa come aveva pensato.
Che ore si erano fatte?
Non ne avevano idea.
Erano andati dritti nelle loro camere in silenzio, sperando che l'altro sarebbe stato zitto e buono.
_______________________________________
<quindi...Nicolas è il primo assasino?> mormorò Kichirō, più confuso che altro
<si> rispose la corvina guardando ormai il colpevole <hai qualcos'altro da dire?>
<si...iniziamo con i voti, vediamo se avete effettivamente ragione. Continuo a pensare are che la vera colpevole sia Jun o Jun'ichi, ma fate come volete>
<bene, votiamo. Scommetto su di te Nicky~>
A uno a uno tutti votarono, mettendo il loro bigliettino dentro la scatola e con il cuore in gola dall'ansia e dalla paura di essersi fidati dalla persona sbagliata, di morire e di aver perso. Non era una semplice scommessa, non stavano per perdere i loro soldi ma la loro vita.
Akikuma prese la scatola, tirò fuori tutti i biglietti e iniziò a contare, allungando l'attesa per il verdetto del loro destino.
<bene bene...> disse con il suo solito sorrisetto <abbiamo 1 voto per Jun, un voto per Jun'ichi e la maggioranza per Nicolas. Complimenti, avete indovinato! Nicolas Velasco-Lopez è il primo assasino>
Al fanciullo gli sfuggì una risata e iniziò ad applaudire <ma che bravi! Bravi! Qualcosa di buono siete finalmente riusciti a farlo! Ora cosa vi aspettare? Che vi chiedo scusa? Che mi metto a piangere? Che vi chiedo perdono per i miei peccati? Un "bravi" vi basta e avanza...soprattutto per te Jun> non si percepiva la paura di morire dalla sua voce, dalla sua espressione, dalle sue parole, dai suoi occhi e dai suoi gesti tranquilli mentre si scioglieva la treccia.
Forse doveva ancora arrivare.
Forse doveva ancora fare effetto.
Forse doveva ancora superare e coprire il loop nella sua testa della parola "fallito".
Perché questo aveva confermato di esserlo.
Un fallito.
Era un cazzo di fallito.
Un fottuto fallito.
Un fallito.
Un fallito.
Un fallito.
UN FALLITO.
Non era riuscito neanche a fare un omicidio senza essere beccato e a farlo da solo.
Era proprio un fallito ma almeno era il migliore tra tutti gli altri falliti.
<avete solo fatto un errore...c'erano tre armi del delitto. Due coltelli e le mie forbici> mentre diceva quelle parole tirò fuori quelle forbici dalla giacca viola, avevano le lame sporche di sangue e iniziò a tagliarsi le lunghe ciocche viola sotto gli occhi pieni d'odio, sorpresi, indignati, incazzati, scioccati di tutti.
Che cazzo sta facendo? Staranno pensando e non avrebbero mai capito quel gesto.
Perché non era lui a morire ma Josè.
Josè sarebbe morto dinuovo grazie a lui, avrebbe tolto la vita di suo fratello togliendo la sua, sarebbe morto così che anche lui sarebbe morto.
Si fece i suoi stessi capelli e sul volto non si toglieva quel sorrido anche se stava piangendo.
Aveva fallito anche Josè. Il perfetto Josè.
E verrà anche lui punito per i suoi errori e per tutti i peccati che aveva fatto con il suo corpo, con il corpo del suo fratellino Nicolas che sarebbe morto insieme a lui.
Sarebbe morto.
Morto.
I suoi genitori se potessero sarebbero suicidati dinuovo vedendo quella scena.
Il loro giovane figlio che muore come le cartomanti aveva detto alla madre e oltre a ciò rivedevano la morte del loro figlio preferito.
Tutto così tragico che riuscì a far scendere delle lacrime anche al nostro Nicolas.
Le forbici caddettero a terra insieme alle ultime ciocche viola e alcune lacrime, era chino e si reggeva al podio.
A reincarnarsi in un altro corpo sarebbe stata l'anima di suo fratello o la sua?
I suoi altri fratelli sanno che sta per morire?
Piangeranno mai per lui? O saranno felici di togliersi quel diavolo e quella piaga dalle loro vite?
I suoi genitori lo stanno aspettando in paradiso consapevoli che si merita solo l'inferno e non potrà mai raggiungerli?
Avrebbe finalmente incontrato quel maledetto Josè?
<vi odio tutti...vi odio tutti...e anche te Jun ma...ma non osate farle del male chiaro? Se no lo show diventerebbe molto noioso>
Queste furono le sue ultime parole.
Akikuma non c'era più e Lady Sally premette il pulsante davanti a sè con il suo martello.
Divina Commedia
Lasciate ogni speranza,
O voi ch'entrate
Il fanciullo cadde giù dal suo posto di colpo e sembrava essere molto profondo. Si sentì dall'alto un grande spalsh e lo schermo della sala del trial si accese trasmettendo quello che accaddeva giù.
Il peccatore finì in una buca buia, l'unica luce era quella del foro in cui era caduto e che lo illuminava dall'alto. Era caduto nel fango che lo avvolse sporcandogli i vestiti, i capelli e il volto, sembrava che fosse finito in una palude. In sottofondo c'era una bella musica, Inverno di vivaldi, che riempiva il vuoto e il buio di quel posto. Si alzò lentamente, sentendo sulla schiena i dolori dovuti alla grande caduta e si accorse che il fango gli arrivava ai fianchi. I piedi toccavano un pavimento che sembrava melma e qualche secondo dopo venne poi buttato dinuovo tra il fango da un forte vento che lo colpiva come se fosse in una grande tempesta. Era aria freddissima che lo faceva tremare e lo spingeva, cercando di farlo cadere ogni volta che provava a uscire dal fango e mettersi in piedi.
Alla quarta caduta di fila vide da lontano una luce, molto piccola e sembrava quella di una lampada.
Decise di avvicinarsi e vedere cos'era, iniziò a muoversi andando contro al vento che lo spingeva dalla parte opposta. Continuava ad avanzare e ovviamente cadeva eppure non cedeva. Magari era una via d'uscita o c'era qualcuno che poteva aiutarlo. Il suo aspetto nobile iniziava a rovinarsi, i bei capelli viola svolazzavano sporchi, i vestiti cambiarono colore e iniziavano ad essere appiccicosi e fastidiosi. Sembrava un poveraccio che cercava di passare in una forte tempesta per andare verso la sua umilissima dimora per ripararsi dal grande freddo. Disperato voleva andare a salvarsi e a stare al sicuro.
Mentre camminava la luce si muoveva andando verso il povero fanciullo che cercò di accelerare il passo tra una caduta e l'altra. Ma venne bloccato da qualcosa che lo prese per i piedi. Cadde nuovamente nel fango e quando fece per emergere delle mani sbucarono e lo presero spingendolo verso il basso. Avevano delle prese salde ed erano forti, stringevano i suoi vestiti e Nicolas riuscì a liberarsi strappandosi i vestiti sporchi che le mani tenevano. Ora era solo coperto di stracci e la sua pallida e delicata pelle iniziò a a sporcarsi.
Continuò a camminare verso la luce fermandosi e cadendo sempre per colpa di quelle mani che aumentano, lo afferrano, lo stringono e lo graffiano.
Le gambe venivano morse e stritolate, tirate verso il basso e bloccate. Il fango poi iniziò ad arrivargli fino al petto e i piedi iniziarono a toccare dei pezzi di vetro che lo graffiavano e si nascondevano nella melma. Ma ciò non l'avrebbe fermato. La musica non l'aveva abbandonato, gli dava forza e lo guidava contro la tempesta e i maledetti che volevano invece bloccarlo. Prendeva possesso del suo corpo e lo facevano muovere.
La luce iniziò ad essere più grande, era così bella e così calda e piano piano piano che si avvicinava poteva vedere che illumminava la figura di Akikuma. In mano teneva un libro, molto grande, ed era vestito di rosso, in testa aveva un cappello dello stesso colore e una corona d'alloro. Non lo degnava di uno sguardo e se ne stava seduto sulla sua barchetta
<E io: "Maestro, molto sarei vago
di vederlo attuffare in questa broda
prima che noi uscissimo del lago".>
Iniziò a recitare il maggiordomo ma Nicolas non riusciva ancora a sentirlo. Continuò a camminare verso di lui.
<Ed elli a me: "Avante che la proda
ti si lasci veder, tu sarai sazio:
di tal disïo convien che tu goda">
Continuò e Nicolas si fece sempre più vicino, voleva urlargli contro tantissime parole forti ma non riusciva neanche a dirne una semplice. Dalle sue labbra usciva il silenzio e si sentiva solo il suo respiro affannato per la grande fatica. Le mani degli altri peccatori stavano distruggendo quella povera pelle coperta ormai solo da fango e del suo stesso sangue che usciva dalle ferite.
La tempesta aumentò ma riuscì ad arrivare verso la luce e la barca di Akikuma e verso la fine del'Allegro ma non molto. Il poeta lo guardò in silenzio con un volto serio.
Il maledetto si aggrappò alla barca cercando di salirci ma le mani lo portavano sempre più giù, cercava di opporsi ma era molto stanco. Quindi la usò come sostegno e provò dinuovo a parlargli, stava anche per suppicarlo ma usciva sempre e solo silenzio. Il maggiordomo chiuse il libro, lo mise accanto a sè e tirò fuori un remo con la parte piatta affilata come una lama. Sembrava una grande spatola.
In modo teatrale la alzò e rimase seduto a guardare il poveraccio senza pietà. Con l'arma lo colpì tagliandogli le braccia che lo tenevano attaccato alla nave con un gesto veloce e netto. Egli urlò, dalle labbra sporche di fango uscì un forte urlo disperato, usando tutta la voce che aveva in corpo e che non riusciva a far uscire prima. Il sangue che usciva dalle braccia sporcò il maggiordomo che però era già vestito di rosso.
Le mani ne approfittarono per portarlo sempre più giù, altri corpi uscirono dal fango ed erano tutti manichini che si buttarono sul peccatore per morderlo e farlo urlare di più dal dolore.
Il maggiordomo riprese il libro che si era anch'esso sporcato e ritornò alla pagina
<Dopo ciò poco vid'io quello strazio
far di costui a le fangose genti,
che Dio ancor ne lodo e ne ringrazio>
Recitò per poi osservare la scena con grande freddezza mentre sentiva quelle urla riempirsi di fango e il maledetto essere coperto dai corpi luridi dei manichini
<Tutti gridavano: "A Filippo Argenti!";
e 'l fiorentino spirito bizzarro
in sé medesmo si volvea co' denti.>
Finì di recitare e chiuse il libro. Non si sentivano più urla e gli manichini tornarono nel fango.
Lo schermo poi divenne tutto nero.
_______________________________________
Almeno Hannes e Roza sono stati vendicati.
Parole che morirono in bocca e non uscirono mai, rimanendo in gola, creando un bel nodo e dava così tanto fastidio a Kichirō.
Nicolas era morto, dovrebbe essere felice teoricamente ma la sua unica reazione furono i brividi per le sue urla strazianti mentre veniva ucciso da quelle cose nel fango, urla che facevano fischiare le sue orecchie e zittivano ogni pensiero.
Sentiva quelle mani stringere il suo cuore, i suoi polmoni, il suo fegato e tutti i suoi organi, renderli una unica poltiglia e dargli un incredibile senso di nausea.
Stava malissimo.
Si meritava veramente di morire?
Hannes e Roza meritavano veramente di morire?
Qui qualcuno si meritava veramente di morire?
Il silenzio che tutti desideravano durò poco, veramente poco.
Giusto il tempo che bastava a Yumeri per sfiondarsi contro Jun'ichi, buttarlo a terra e a prenderlo a pugni in faccia.
Il corvino non reagiva, prendendosi i destri della motociclista senza protestare e lamentarsi, li lasciava lividi sul volto e il naso iniziò a perdere sangue, sporcando le dita di lei e il volto di lui.
Dovette intervenire Monoaki per impedire che successedesse un'altro omicidio e separarli.
<SEI UN BASTARDO! UNO STRONZO! UN MERDOSO! UN MOSTRO! UN COGLIONE! DOVEVI MORIRE PURE TE INSIEME A QUELL'ALTRO SCHIFOSO ASSASSINO!>
<Yumeri potresti non urlare? Sei fastidiosa> disse Jun e l'altra si girò incazzandosi di più
<stai zitta! Stai solo zitta Jun hai già rotto abbastanza in questo trial!> iniziò a dire con tono leggermente più basso di prima per poi urlare dinuovo <PERCHÉ NON CI HAI DETTO DI TUTTO CIÒ? DI NICOLAS E JUN'ICHI? EH? PERCHÉ NON CI HAI DETTO CHE HANNES E ROZA ERANO DELLE TALPE?->
<forse perché non lo sono?>
<...cosa?> sussurrò Jun'ichi il più sconvolto tra tutti.
Aveva ucciso...un innocente?
Monoaki gli aveva detto una cazzata?
<Monoaki ha detto a Nicolas che le talpe erano delle persone che avevano una collana di perle con un quarzo e un braccialetto che avevano effettivamente Roza e Hannes...unico problema era che quei due gioielli non erano i loro. Hannes li aveva rubati a me e io li avevo rubati ad altre due persone...> raccontò Jun <che non vi dirò chi perché non so se questa mia teoria è vera o no ma ha molto senso>
<allora sei proprio stronza> le rispose la motociclista
<sto già rischiando a dire ciò pubblicamente> le rispose a sua volta la corvina e tirò fuori un taccuino <e Roza e Hannes sono stati uccisi perché sapevano troppo e hanno scritto qui tutto ciò che hanno scoperto investigando di nascosto. Questo è il taccuino di Roza, ammetto che quella ragazza si fa troppo problemi per tutto e mille paranoie per ogni cosa...è così esagerata->
<basta...>
<cosa c'è Elviira? Non vuoi sentire cosa c'è scritto?>
<no, ti prego basta...>
<però->
<Jun basta! Ho la testa che sta per esplodere e il cervello in fumo! Basta per oggi ti prego...sono successe troppe cose e->
<non vuoi neanche parlare delle nuove stanze segrete?>
<Jun ti ho detto basta!> l'altra corvina, la piccola e distrutta Elviira, si era alzata lentamente in piedi, le gambe tremavano ma riuscivano nuovamente a reggerla mentre si dirigeva verso l'ascensore per tornare alla villa.
Gli occhi bruciavano ed erano rossi, le faceva male la gola e tutto il petto.
Era semplicemente stanca di tutto e voleva crollare nel suo letto e sprofondare.
Non voleva sentire più nessuno e per tutto il giorno stesse chiusa in camera, non riuscì neanche a mangiare.
Aveva proprio bisogno di un abbraccio di Hannes...
___ ___ ___
<non ci posso credere! Non ci posso credere! Ma cosa vi dice il cervello?>
Dopo il night time ilx mastermind era andatx in tutta fretta nella sua stanza davanti a quella di Sally e aveva chiamato i due maggiordomi.
Non era per nulla tranquillx, ci provava a stare calmx e trattenersi nel urlare in faccia ai due e di togliere i loro sorrisetti con un pugno.
<signorx lascia che vi spiego->
<mi è bastato quello che è stato detto al trial e che mi avete detto 10 minuti fa! Rimane il fatto che siete stati due...due idioti!> zittì Monoaki e si mise davanti a loro e alla scrivania con le braccia incrociate al petto <perché non mi avete detto nulla riguardo alle talpe? Pensavo che in questa stagione non ci fossero! Anzi mi correggo IO ho DECISO che non ci fossero talpe in questa stagione e ve l'avevo pure detto! Quindi perché ci sono? Pure due non una! E poi perché avete interferito così tanto? Perché avete detto a Nicolas e Jun'ichi di uccidere delle persone per VOI fastidiose SENZA DIRMI NULLA? Vi ricordo che qui comando IO e per fare ogni cosa dovete PRIMA ripeto PRIMA chiedere a ME!> si iniziò a spostare per la stanza e a girare intorno ai due, il movimento lo aiutava a scaricarsi e a impedirgli di agitarsi di più.
Non aveva senso arrabiarsi ma era veramente arrabiatx.
<ci dispiace signorx...> mormorò Akikuma
<"ci dispiace" sapete dire solo questo? L'avete ripetuto più di dieci volte da quando siete qui! Ma è così difficile da capire come concetto? Non potete fare come vi pare! Ho fatto un piano e voi dovete seguire quello! Niente cambi di programma improvvisati SENZA AVVISARMI! L'avete bene in mente adesso? O ve lo devo tatuare? Incidere con il fuoco o con un coltello? Dio...mi fate uscire il peggio di me-> si fermò nuovamente davanti ai due.
Guardò per un momento in alto e alzando la testa, portandosi le mani i faccia, cercando qualche santo che potesse aiutarlx.
Nulla.
Non esistevano effettivamente-
Quando abbassò la testa e tolse le mani dal volto trovò i due maggiordomi in ginocchio davanti a lxi e chini verso il basso.
Li trovava così teatrali.
Presero le sue mani, una ciascuno, e se li avvicinarono alla bocca per fare un bacia mano.
<ci dispiace, non lo rifaremo più signorx...>
Sembravano due cani bastonati dal loro padrone.
Ilx fanciullx liberò le mani e fece segno ai due di alzarsi in piedi.
Un sonoro sbuffò uscì dalla sua bocca, erano sempre i soliti, non era la prima volta che facevano così dopo aver combinato dei guai e dicevano la stessa cosa. Sempre la stessa e ogni volta.
<tanto so che non mi avete detto tutto, cosa mi dovrò aspettare in quel taccuino? Mi potete dire qualcosa almeno? >
<no, è un giocatore ma sarà qualcosa di veramente divertente> dissero nuovamente in coro e sorridendo di più.
ARC 3 FINITO IN LACRIME E SUDORE-
Pensavo di non riuscire a pubblicare in vacanza e invece eccoci qui.
Spero che vi sua piaciuto questo arco come piace a me, mi farebbe super piacere sapere il vostro parare a riguardo in modo dettagliato riguardo allo sviluppo della lore, dei personaggi, delle relazioni ecc
Ditemi tutto ciò che volete e le vostre opinioni anche negative💕
Ora vado a riposarmi veramente e ci vedremo al arc 4, vi dico solo di prepararvi i fazzoletti 👀
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