𝓐𝓻𝓬 𝟑 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮 𝟒 - solo un po' di pace
«Nessun luogo è più desolato del cuore tormentato da dolori e rimpianti.»
Jun voleva capirci qualcosa di queste sparizioni.
Dopo il suo e-handbook sono spariti anche i suoi gioielli (rubati ma ormai erano diventati di sua proprietà) e questa faccenda la stava mettendo in cattiva luce, nessuno lo diceva in modo esplicito ma era ovvio che sospettavano di lei.
Che fastidio.
E se c'era davvero una talpa o un traditore o come quel coglione di Nicolas voleva chiamarlx, era un vero stronzo a metterla in mezzo!
La stava tenendo sveglia alle 2 di notte a cercare la SUA roba per la villa completamente DA SOLA.
Avrebbe menato chiunque avrebbe cercato di ucciderla in quei passaggi segreti e oscuri, per questo si era portata dietro anche un coltello preso dalla cucina.
Iniziò a pensare.
Sapeva che i suoi gioielli erano in possesso di Hannes e Roza e sicuramente quel nanerottolo avrà voluto farle uno scherzo per nulla divertente.
Come sarà riuscito a prendere i gioielli sarà riuscito a prenderle anche il e-handbook suo e di Nori per poi darle la colpa! Quel bastardo-
C'era anche un'altro problema... nessuno dei due era nella propria camera e i gioielli erano con loro.
Non poteva riprenderli.
Merda.
E non aveva la minima idea di dove potrebbe essere anche il suo stra maledetto e-handbook.
Che sia stato nuovamente Hannes le sembrava ovvio!
Non aveva trovato nulla nella sua camera quindi avrà trovato un nascondiglio segreto dove mettere la roba rubata...conosceva tutti i nascondigli, possibile che le sia fuggito uno? Impossibile.
Pensa Jun. Pensa!
Pensa! Pensa! Dove potranno mai essere? Pensa! Pensa!
Un posto che nessuno, neanche te, immaginaresti...o anche il più ovvio che scarterebbe subito-
...le venne all'improvviso un lampo di genio...
Le videocamere sono dentro le pareti giusto? Coperte poi da un panello.
Quindi stanno dentro a un buco!
Logicamente.
In giardino ci avevano pure trovato un uccellino!
Di conseguenza con le telecamere poteva starci qualcos'altro!
Era poi era luogo adatto per nasconderci qualcosa...
Bello in alto, coperto e chi mai andrebbe a rovistare giornalmente lì? Nessuno!
Anche perché potevi essere beccato dai maggiordomi o dal mastermind, se era stata una "talpa" beh non doveva preoccuparsi di ciò.
Dubbio risolto velocemente, dov'erano i applausi per la sua intelligenza?
Nessuno per Hannes anche se era stato fastidiosamente geniale a pensare quel nascondiglio.
Senza fare troppo rumore si diresse verso il secondo piano.
C'erano molte più telecamere dove nascondere oggetti rubati e di solito a quell'ora non c'era nessuno tranne assassini. Non doveva più preoccuparsi di Yumeri, ma dopo il trial di Sae aveva smesso di fare le ronde e nessun'altro voleva prendere il suo posto.
Entrò nel giardino sperando di trovare tutto alla prima, non voleva perdere altro tempo e voleva dormire. Prese una sedia e la usò come scaletta, cercava di non fare troppo rumore perché dall'esterno si sentiva tutto.
Per vederci meglio si accese una candela, con la mano libera tolse il pannello che copriva la telecamera e per sua fortuna trovò non solo il suo e-handbook ma anche quello di Nori!
Anche oggi si va a dormire prima delle tre!
Non capiva se la telecamera fosse accesa, se qualcuno potesse vederla...
Beh se erano i spettatori non le cambiava nulla ma se era uno dei due Aki era un problema...anche se fino ad adesso non le avevano mai fatto nulla per i suoi furti e giretti per i corridoi segreti.
Meglio così e non si lamentava! Continuate pure a farlo, dormite che vi fa bene!
Mise i due tesori trovati in tasca, avrebbe riportato il tablet alla biologa marina così che il colpevole non aveva più nulla per ricattarle o per qualsiasi cosa aveva in mente, oltre a farsi vedere come una brava persona e non come la scammer che era.
Si rimise a camminare nel buio totale, aveva spento la candela per sicurezza e andava verso i loro dormitorio pronta a fare questo gesto da brava fanciulla domani mattina a colazione. Rischiava di svegliarla ed essere sospettosa entrando in camera sua di notte, meglio evitare!
Per il momento pensava come Nori potrebbe esserle utile in quel gioco, era giusto che in cambio ricevesse qualcosa, ogni buona azione aveva la sua ricompensa.
Una nuova amicizia non era abbastanza, non era ciò che aveva bisogno e le interessava...
La corvina si fermò davanti alla porta di New York, la prima del corridoio, vedendo Monoaki illuminatx lievemente da un candelabro e camminava tranquillx.
Non si sarà messo a fare la ronda! Vero?
Avevano le telecamere, non avrebbe senso, quindi...quindi boh? Che sta facendo?
Deve fare qualcosa?
Tipo...boh seguirlx?
Ugh...perché quando serve Nicolas non c'è?
L'avrebbe insultata se sarebbe rimasta lì immobile "dovevi seguirlx ovviamente! Ci servono informazioni! Conoscere il nemico! Blah blah"
Non voleva sentire i suoi lamenti, per questo motivo iniziò a seguire il maggiordomo.
Un po' anche perché era anche lei curiosa e perché tanto la strada era quella per andare verso camera sua.
Non aveva altre opzioni, non voleva neanche fermarsi nella stanza di un morto-
Fecero il giro per le altre stanze, superarono la camera di Jun.
Anche nell'oscurità riusciva a capire a quali camere stavano passando avanti.
Doveva vedere uno dei loro ma perché? E chi? Il mastermind? La talpa? Traumatizzare a caso uno di loro? O un semplice faceva davvero un giro per le camere per vedere che tutto era ok?
Era ovvio che l'aveva vista in giardino, si erano stufati così tanto che erano venuti a cercarla?
Iniziava ad avere il dubbio che la diretta interessata fosse lei ma...ma non avrebbe senso girare per il dormitorio, dovrebbero sapere dov'era no?
Monoaki stava cercando qualcun'altro.
Ilx maggiordomo si fermò davanti a una porta ed entrò subito dopo senza neanche bussare. La porta si chiuse alle sue spalle velocemente.
La fanciulla scattò, voleva assolutamente sentire, non poteva per nulla al mondo perdersi questo momento, soprattutto perché sapeva in che camera era entratx.
Cosa voleva da Nicolas?
<ti ho svegliato Josè?>
<uhhhh...ma no guarda, mica la gente normale dorme a quest'ora!> la voce dello spagnolo le diede la conferma che fosse la sua camera.
<proprio per questo sono qui adesso, nessuno può sentirci e possiamo parlare in tranquillità...>
<sei qui per chiedermi un favore? Ilx grandissimx Akio non riesce a fare qualcosa senza il mio aiuto?>
Era strano sentire qualcuno chiamare Monoaki con quel nome però era giusto no? Era il suo nome.
<...ti prego stai zitto e ascolta> anche ilx maggiordomo si era già stufx di sentirlo <vedilo come un offerta> lasciava varie pause, le dava fastidio non poter vedere la scena ma se provava ad entrare l'avrebbero beccata.
<non posso farti uscire senza che tu commetta un omicidio, sei costretto a uccidere. Ho due persone fastidiose qui dentro, sanno troppo e non mi sembrano tanto fedeli, le voglio morte. Saresti in grado di farle fuori? Così otterresti la tua amata libertà>
<avrei già ucciso qualcuno per uscire ma se non lo faccio forse sarà perchè->
<perché hai paura vero?>
Un piccolo momento di silenzio e sentì solo i passi di Monoaki, girava per la stanza e la corvina tratteneva sempre il respiro ogni volta che lo sentiva vicino alla porta.
<hai paura di fallire, di scoprire che non sei neanche in grado di uccidere una persona e aggiungerlo alla lista "cosa che non riesco a fare perché faccio schifo". Essere scoperto oltre a comportare alla tua morte significherebbe che hai fallito e non riusciresti ad accettarlo perché fallire in un omicidio vuol dire che non sei abbastanza intelligente, astuto, furbo da poter ingannare tutti. Il tuo ego verrebbe danneggiato per un solo passo falso, basta solo un piccolo dettaglio e sei fuori, morto. Ti blocchi da solo perché sai che non riuscuresti mai a fare un omicidio pulito ma tu vuoi uccidere, vuoi distruggere la figura santa di Josè, vuoi scappare, vuoi vivere. Ma hai paura e non hai il corraggio per farlo davvero.>
I passi si fermarono.
<ma so che puoi farcela, io ho fiducia in te Nicolas> Aveva detto stranamente il suo nome e non sarà stata la sola a stupirsi <sei un picciriddu talentuoso e se ti impegni riuscirai a fare tutto. Dico sul serio, tu puoi vincere questo gioco, hai le capacità per farlo. Poi fidati che la sensazione di aver ucciso qualcuno ti fa dimenticare tutti i problemi, poi forse te ne crei altri in avanti ma...> scommetteva che stava sorridendo nel suo solito modo inquietante <...il sangue caldo e dolce che ti sporca le mani, il volto, i vestiti, il petto del morto completamente immobile, l'ultimo suo respiro, aver terminato la vita di qualcuno...è una sensazione meravigliosa, ti senti forte, imbattibile, hai bisogno di farlo ancora per sentirti vivo...e lo rifai, ancora e ancora...ti senti benissimo. Ed io lo so che sei curioso di provare questo sentimenti Nicolas, tu sei proprio come me e proprio per ciò che ti affido questo compito e so che ci riuscirai>
Il tono di Akio era così coinvolgente e passionale che tra poco aveva convinto pure la corvina ad uccidere qualcuno, avrebbe convinto chiunque! Forse anche lo stesso Nicolas...
<vediamo se indovini. Devi uccidere una persona con questa collana di perle e un'altra con questo braccialetto di pelle, identiche a quelle in queste foto...>
<Devo uccidere Hannes e Roza?>
<esatto! Sei proprio intelligente!> sentì uno bello "smack", gli avrà dato un bacio <e se li uccidi otterrai la libertà, nessuno ti farà del male, starai al sicuro...>
<nella Future Foundation o nell'esercito di Junko?>
<secondo te in quale gruppo sono? Hai qualche dubbio?>
Non ricevette nessuna risposta dall'altro.
<in ogni caso hai tempo 5 giorni per ucciderli entrambi. Se non lo fai non ti succede nulla, hai solo perso una grande opportunità> i passi del maggiordomo si fecero più vicini e Jun che iniziò ad allontanarsi dalla porta.
<non dire nulla a quella scammer ok? Non voglio altri casini> disse prima di uscire e ritornare nei passaggi segreti.
Era affianco alla porta, sperava di non essere vista, trattenne pure il respiro e rimase in apnea finché il maggiordomo non si mosse verso la porta affianco alla stanza di Nicolas, cioè quella di Jun'ichi.
Per assicurarsi che i due bersagli morissero forse chiederà lo stesso favore a qualcun'altro.
Fece la stessa cosa di prima, entrò senza bussare e la corvina si mise subito a origliare, oltre a tornare a respirare.
<mh...oh dio- uhh cosa vuoi?> chiese il businessman, non si capì molto, si sarà appena svegliato da un bel sonnellino.
<un favore e sai già che tipo di favore, la mafia è sempre la stessa che sia in Giappone o in Sicilia, o sbaglio? Non sono così esperto, dopotutto sei tu Ultimate Mafia Leader mica io>
<non guardarmi così, secondo te non lo sapeva nessuno? Neanche un criminale come me?>
<cosa vuoi?>
<un favore semplice semplice. Voglio solo che tu uccidi...>
<no.>
<non mi lasci neanche finire? Che maleducato> ecco che riniziò a girare per la stanza <stavo dicendo...voglio solo che tu uccidi due persone fastidiose, Hannes e Roza...>
<ti ho detto di no, non lo faro->
<MINCHIA FAMMI FINIRE!> urlò in italiano e si fermò <non vuoi neanche sapere cosa ottieni? Qui facciamo le cose per bene mio caro, ognuno ha la sua parte. Io non ho più due tipi fastidiosi e tu non otterrai solo la libertà ma ti offro di più...anche la libertà di Shiro, così potrete sposarvi tranquilli tranquilli>
<otterrò la libertà solo se non mi scoprono, vero?>
<certo! Ma so che sei abituato a queste cose no? Oppure voi di città siete troppo nobili per sporcarvi un po' le mani? Beh! Non è la prima volta che uccidi qualcuno. Cosa ti impedisce di farlo adesso?>
In risposta ci fu solo il silenzio, chissà a cosa stesse pensando, ma a Jun non interessava quello che provava, voleva solo sentire.
<vuoi aspettare che qualcuno faccia male alla tua famiglia per ucciderli?>
<no, ma non uccido persone innocenti...>
<PERFAVORE! Voi mafiosi fate proprio schifo! Fingete di avere una morale mentre rovinate famiglie su famiglie in tutto il mondo! "Non uccidiamo gli innocenti" ma per favore! Fate una figura migliore ammettendo che siete dei mostri. Quindi che problemi hai nell'ucciderli? Non danno fastidio a te quindi non li uccidi? Ti dò un'altro motivo oltre alla salvezza del tuo triste matrimonio: sono dei traditori>
<non è vero...>
<è vero invece> Aveva ripreso a camminare <Hannes veniva da me a dirmi tutto ciò che facevate e mi ha aiutato con il nuovo movente. Era troppo curioso ma obbediva come un cane. Peccato che non sia molto affidabile come esso, i vostri limiti valgono anche per lui e li sta infragrendo con Roza, la talpa di Akikuma, che ci aveva avvisato dell'attacco di Shou...che ha anche preso i e-handbook di Nori e Jun...>
Era stata Roza!? Pensò Jun sorpresa.
Davvero? Davvero sarebbe capace di una cosa simile? Lei? Roza? Non l'avrebbe mai scommesso...
<hai paura che ci dicono ciò che sanno e che noi non dovremmo sapere?>
<esatto, per questo che li voglio morti. Intanto li sto tenendo d'occhio per sicurezza. Credo che cinque giorni ti bastano per farli fuori no? Oltre a questo limite questo scambio di favori non varrà più e quindi non potrai uscire con Shiro, tranquillo a nessuno dei due succederà qualcosa>
<e mi dovrei fidarmi di te?>
<certo, non rovinerei mai un matrimonio...che non sia il mio- beh in ogni caso fai meglio a tenere questa conversazione per te. Non voglio altri problemi e finire per uccidere pure te... anche se andrei contro le regole...>
<non puoi ucciderci se non abbiamo trasgredito le regole vero?>
<hai studiato bravo> rispose Monoaki un po' sarcastico
<loro però hanno trasgredito delle regole, allora perché non li uccidi? Ci risparmi un trial>
<non credo vada bene come punizione l'omicidio, non lx capisco quellx là non è mai chiarix. Poi è intrattenimento e voglio darti una mano perché mi fai veramente pena, un ottima opportunità. E io li voglio morti quei due, non basta menarli e minacciarli. Sai fare altro oltre a domande?>
<ovvio ma concedimi ultime due domande: il mastermind sa di tutto questo casino?> Jun'ichi riuscì a zittire ilx maggiordomo, non rispose e si limitò ad avvicinarsi alla porta <come pensavo. Ci sta vedendo adesso?>
<...non ti deve interessare di ciò, tu pensa solo a quello che ti ho detto, notte.>
Jun si spostò in tempo prima che la porta si aprisse e trattenne nuovamente il respiro, Monoaki uscì e in silenzio andò dritto allontanandosi dal dormitorio. Prima di muoversi aspettò che fu abbastanza lontano per accendersi la candela senza essere vista e con passo svelto andò verso la sua camera.
Hannes e Roza erano dei traditori che hanno fatto arrabiare le persone sbagliate, oltre che in realtà era Roza ad averle rubato e-handbook ma...chi le aveva preso i gioielli? Non era un compito dato dai Aki e sembrava che fossero i loro fin dall'inizio...
Magari volevano riprenderseli ma...ma c'era qualcosa di strano, la stanchezza non la stava aiutando a capirlo.
Poi Jun'ichi boss di mafia, mai fidarsi dei tipi che sembrano tutti perfetti e ricchi. Lo sapeva, c'era scritto nel suo e-handbook ma faceva lo stesso uno strano effetto sentirlo ad alta voce e la sua reazione aveva confermato tutto.
Povera Shiro! Si sta per sposare un mafioso ma almeno era stra ricco, vediamo i lati positivi.
Alla fine abbiamo Nicolas e il suo patto con Monoaki, lo stesso che aveva anche Jun'ichi.
Meglio stare lontana da quel bastardo, non avrà problemi a metterla in mezzo con qualche piano strano per uccidere quei due.
Almeno aveva ritrovato il suo e-handbook.
Ore: 7:00 ___ Giorno 14 ______________
Luogo: camere da letto _____________
<SVEGLIA SVEGLIA!! È INIZIATO UN NUOVO GIORNO!!>
A svegliare i partecipanti fu Sally, che suonava con grande energia la campanella dei due maggiordomi. Erano subito tornati a lavoro e sembravano nuovamente belli attivi ma la bambina non si fidava, non voleva farli stancare troppo e decise di darli una mano svegliando i partecipanti.
Il lavoro non li avrebbe aiutati a stare meglio, se avevano meno cose da fare potrebbero giocare con lei e essere veramente felici!
Si era anche svegliata molto preso, se non c'era mai a colazione era perché si alzava alle 10 di mattina e fu uno grande sforzo svegliarsi alle 6 e mezza.
Shou, fu contento di non subire la solita routine con i Aki a segnare l'inizio del daytime ma si svegliò lo stesso male per il gran casino che la bambina stava facendo.
Aveva tutta quella energia già alle sette di mattina!?
Ne aveva bisogno un po' anche lui, sembrava un morto che camminava mentre si preparava per questo nuovo giorno.
Fu uno dei primi ad uscire, venne fermato di colpo ed era pronto a rispondere con un bel pugno ma si fermò vedendo che era solo Kichirō.
<HEY- Hey Kichi->
<ti ho spaventato?> il rosso fece un leggero sorriso <scusa eheh! Ben questo pomeriggio hai degli impegni?>
<...Kichi siamo rinchiusi in una villa, come potrei avere dei impegni?>
<ERA PER DIRE- allora? Li hai?>
<umh credo di no, perché?> disse i corvino alzando un sopracciglio confuso
<ti va di passarlo assieme? Nel salotto del secondo piano verso le quattro, ho visto che ci sono vari giochi! Potremmo giocare assieme- figo no? Ti va?> il Dungeon Master gli sembrava un po' in imbarazzo e lo fece sorridere
<e me lo chiedi pure? Ma certo!>
Kichirō fece un sospiro di sollievo <menomale...>
<pensavi che potessi rifiutare?>
<forse? Si?>
<ma come potrei? Siamo amici! Devi essere più fiducioso Kichi!>
Il corvino gli diede una bella pacca sulla schiena e insieme andarono verso la sala da pranzo per mangiare.
C'erano già tutti e avevano appena iniziato a mangiare, l'unica differenza era la presenza di Lady Sally che per la prima volta faceva colazione con loro. I maggiordomi si fecero vivi solo per portare l'acqua e del succo, si vedeva che erano stanchi e fu strano non sentirli fiatare neanche una volta, Shou preferiva così e gli venne naturale fare un bel sorriso.
Non avrebbero dato problemi alla loro riunione dopo colazione, avevano nuove informazioni di cui discutere e cercare di avere un idea chiara della situazione, ormai cercare una via di fuga era una missione secondaria ma non impossibile.
Almeno non stavano perdendo la speranza.
Ad un certo punto Jun si alzò dal suo posto per andare da Nori, tirò fuori dalle tasche due tablet e timidamente parlò
<ecco...sono riuscita a trovare il tuo e il mio e-handbooks...ieri notte mi sono messa a cercarli>
<oh dio! Grazie! Grazie mille Jun!> la biondina riuscì a mostrare tutta la sua gioia con la voce e un leggero sorriso, non si scompose troppo. Prese subito il tablet e lo mise in tasca al sicuro, non l'avrebbe mai più lasciato da solo!
<"che fortuna"> ripetè Hannes alzando gli occhi al cielo e la corvina si trattenne come sempre nel fulimarlo con uno sguardo
<la mia scatola non l'hai trovata?>
<no purtroppo, era tardi ed ero stanca> in realtà me lo sono scordato.
<e dov'erano?> chiese il Birdwatcher
<nascoste insieme alle telecamere del giardino, dove avevi trovato il pettirosso->
<Reddie è un passerotto.>
<eccolo l'esperto di uccelli>
<stai zitto Nicolas> lo zittì il corvino guardandolo velocemente male <comunque avete idea di chi potrebbe essere stato?> chiese subito dopo alle due fanciulle. Nori fece no la con testa <sinceramente no, non è neanche venutx a ricattarci come avevamo pensato. Sarà solo un brutto scherzo> rispose e si girò a guardare Jun che cercava di rimanere impassibile.
Lei sapeva ma per il momento meglio stare zitti, non poteva fidarsi delle parole dei Aki...oltre a finire in guai seri se fossero vere.
<no... n-neanch'io...> disse e si mise a finire la sua colazione per non dire altro, si voleva assicurarsi di avere prove concrete e magari poteva usare queste informazioni a suo vantaggio.
Sarebbe divertente ricattare il ricattatore, il mafioso e le due talpe.
Dopo mangiato si spostarono nella sala giochi, Sally non li seguì per fortuna, doveva aiutare i maggiordomi a sparecchiare e potevano discutere in tranquillità.
Gli unici che li stavano sentendo e vedendo erano i spettatori.
Jun'ichi e Goro erano riusciti nuovamente a fare dei bei riassunti e schemi di quello che avevano scoperto, iniziarono a consegnarli a tutti i presenti così che potessero leggerli in ogni momento ed essere ben informati per la discussione di oggi.
Anche per far capire a Elviira cosa stesse succedendo nel modo più semplice possibile ma iniziava a essere complicato...
Prima del night time avevano passato ore e ore in biblioteca a parlare, parlare, parlare, a cercare di capirci qualcosa per primi e poterlo poi spiegare, e litigarono pure per il font da usare- cambiavano facilmente argomento.
<nelle ultime due pagine, soprattutto nell'ultima, abbiamo messo in breve delle nostre teorie> iniziò a parlare il mangaka attirando l'attenzione di tutti e interrompendo le piccole chiacchiere che gli altri stavano facendo tra di loro <se mettiamo il caso che tutta questa situazione sia vera, sostengo molto fortemente che le nostre memorie siano state manipolate dalla Future Foundation. Non credo l'abbiamo fatto con cattive intenzioni, se volevano tenerci al sicuro dalla disperazione di Junko non basta solo spostarci in un'altro posto. Tutte le cose orribili fatte in quel periodo rimangono nella nostra mente e ci contaminano. Quindi hanno sostituito più di due anni della nostra vita con memorie false...>
<è una cosa...assurda! Tutto quello che teoricamente abbiamo vissuto prima dell'arrivo nella Hope's Peak Accademy...era falso?!> commentò Yumeri <sembra una grande cazzata> aggiunse subito dopo.
<e perché Junko o chi sotto i suoi comandi dovrebbe cancellarci quei ricordi? Non le è più conveniente farci ricordare la disperazione e farci impazzire solo con quello? Anche se potrebbero trovare divertente deverci impazzire perché non capiamo la realtà...ma per il resto non hanno nessun vantaggio se non quello di "intrattiemento" mentre la Future Foundation ha un valido motivo per farlo! Per la nostra "salvezza!> ribatté subito Goro <e si. Sarebbe tutto falso ma perfetto per avere una vita...normale, la nostra vita del solito...non traumatizzata da una pazza che sta distruggendo il mondo e che ci vuole morti perché "speranza del Giappone">
Memorie false... pensò Shou stroppicciando quei pezzi di carta.
Tutto quello che avevo passato con Mamoru in quei tre anni...era tutto falso? Tutto quello dopo la sua morte era falso? Il mio amore e la nostra relazione era frutto di un controllo mentale? Tutto quello che avevamo costruito non...non era reale?
Tutto nella mia testa.
Era tutto nella mia testa?
Tutto per colpa di persone con più potere di loro che decidevano per la loro vita?
E chi ho baciato per tutti quei anni?
E chi ho abbracciato per tutti quei anni?
E chi ho amato per tutti quei anni?
Un...un illusione? Un falso? Chi era Mamoru? Chi era quel Mamoru? Un impostore?
Non ero mai stato con Mamoru a natale in giro per la città nel freddo e nei mercatini, non ero mai stato con Mamoru al mare fino a tarda notte e passare il tempo a ridere, non ero mai stato con Mamoru a casa e addormentarmi su di lui a metà film...
Tutto falso.
Tutto falso.
Tutto falso.
Tuttofalsotuttofalsotuttofalso-
Per questo non mi ricordo bene l'ultima volta che l'avevo visto? Perché non era reale?
Mamoru...Mamoru non era reale?
<mi state prendendo per il culo vero? VERO!? MI STATE PRENDENDO PER IL CULO VERO!?> urlò il corvino alzandosi di scatto e andando verso il mangaka
<Shou calmati->
<CALMARMI? CALMARMI? SEI SERIO GORO?> lo prese per il colletto facendolo abbassare alla sua altezza, la presa era bella forte <DOVREI STARE TRANQUILLO DOPO CHE DICI CHE LA NOSTRA VITA NON È VERA?>
<non ho- non ho detto tutta la vita->
<HAI DETTO PIÙ DI DUE ANNI! CHISSÀ DA QUANTO STA FACENDO CASINO QUELLA! TUTTO ELIMINATO! TUTTI QUEI ANNI CANCELLATI!>
<non sono cancellati> parlò subito dopo Shiro che separò i due e si intromise nella discussione <sono stati solo sostituiti, quindi ci sono ancora...è solo una teoria ma->
<ma i sogni strani avuti da Kaoru, Shiro e Goro potrebbero essere dei ricordi?> la interrompe la biologa marina, pensava di parlare a bassa voce o nella sua mente però tutti l'avevano sentita e la osservavano in silenzio, riuscì a rimanere composta anche con l'ansia e il rossore sulle guance <oh scusate- non- non volevo interromperti Shiro- scusami veramente forse ho detto->
<tranquilla Nori, hai detto ciò che volevo dire io> le sorrise tranquilla la pianista <se eravamo sulla terra per un periodo avremmo visto un po' il caos dovuta a questa guerra tra organizzazioni...forse siamo pure stati coinvolti. Ma non abbiamo abbastanza dati per confermare tutte queste teorie, magari in quelle cassette poteva esserci qualcosa di utile...>
Il Birdwatcher si rimise seduto al suo posto, la rabbia lo stava facendo tremare un po' troppo, si tappò le orecchie per non sentire altro e cercarsi di farsi una calmata. Non voleva assolutamente menare qualcuno.
Però...
Non solo scopre che il suo amato è morto anni fa ma ora scopre che i ricordi di loro erano quasi tutti falsi.
Era orribile.
Era una di quelle accoltellate al cuore che lo trapassa da parte a parte, bloccandolo e creando una bella emorragia. Non usciva sangue ma rabbia, bella bollente che passa per ogni arteria e vena, annebbia la mente e la vista. Sentiva le guance bagnate, stava per caso anche piangendo?
Questo sentimento era vero, veniva nel profondo e usciva con una grande esplosione per una minima cosa, anche il leggero tocco di Goro bastò per accedere la miccia.
Non aveva più controllo.
<MA CHE VUOI EH? CONTINUARMI A DIRE DI STARE CALMO? LO SONO! LO SONO!> non riusciva a capire dove trovava il fiato per urlare.
<no non sei calmo Shou e->
<E COSA? E COSA?>
<e smettila di urlare. Prendi dei bei respiri, chiudi gli occhi e cerca di calmarti sul serio. Agitarsi non ci fa stare bene, non ti dico di trattenere la tua rabbia, ovviamente puoi buttarla fuori ma in modo lucido...non so se mi capisci. E lo so->
<SAI COSA? SAI COSA? MA CHE NE SAI TU?> il corvino lo interrompe nuovamente e la voce si alzò di più rispetto a prima <MA CHE NE SAI TU DI CIÒ CHE PROVO EH? STARE CALMO? PER TE NON È NULLA IL CONTROLLO DELLA MENTE? CHE ABBIAMO VISSUTO NELLA FINZIONE? EH? NON È NULLA? come...> ecco che le sue corde vocali iniziavano fin da subito a chiedere pietà e un po' di pausa, ma le ignorò completamente <come dovrei reagire? COME? HO PASSATO ANNI DI PURA FINZIONE CON IL MIO FIDANZATO! DOVREI FREGARMENE COME FAI TE EH? E->
<MA CHE NE SAI TU TE LO DICO IO>
Gli rispose con lo stesso tono il mangaka che aveva perso la sua pazienza con quelle ultime parole.
<ma che ne sai se io me ne frego eh? Ma che ne sai di ciò che provo eh? Solo tu soffri per la morte di un tuo caro o per questa nuova notizia? Che ci hanno controllato? Ma che ne sai?>
Era una cosa di tutti pensare che non gliene importasse nulla, che stesse bene e non soffrisse minimamente, che non piangeva mai ogni notte e che stava di merda giorno dopo giorno?
Perché non era la prima volta che qualcuno gli urlava ciò mentre cercava di fare l'umano decente e dare una mano, perché sapeva cosa significasse soffrire e sapeva come comportarsi.
Ma no! Goro sta bene! Goro non capisce! Goro ha dormito tutta la notte e non ha mai pensato ai momenti passati con suo nonno in quei anni! Assolutamente no! Goro sta bene! Goro deve solo stare zitto e Goro non sa nulla! Nulla!
Perché solo Shou stava di merda per questa notizia, lui che l'aveva pensata era stato benissimo no? Una favola! Non stava per crollare di sonno da un momento e l'altro perché non ha dormito!
Solo lui sta soffrendo.
Solo lui sta vivendo un momento di merda.
Solo il povero Shou aveva il diritto di stare male per il suo fottuto ragazzo.
Invece Goro sta bene!
Goro non sa cosa significare stare male, odiarsi, non riuscire a uscire dalla propria stanza, non avere energie e sforzarsi a mangiare, essere soli e non avere amici, non sapere più che scopo ha nella sua vita, non sentirsi umano e se stesso, aver vissuto con una persona cara in mondo falso creato neanche dalla propria testa ma da altre persone.
Goro non sa un cazzo giusto?
A separarli nuovamente ci pensò Jun'ichi, era meglio cambiare argomento e andare anche avanti con la loro riunione, avrebbero solo perso tempo a litigare per nulla.
L'empatia non era il suo forte e per non dire cose patetiche e inutili decise di essere diretto.
<non abbiamo altro da dire a riguardo, i litigi non li considero come argomentazione. Quindi spostiamo l'attenzione su un'altra questione...penso che i Aki siano membri della Future Foundation>
Era stato decisamente diretto e tutti lo guardarono un po' sconvolti.
Quei due membri della organizzazione che ci tiene alla loro salvezza? Si sono fumati qualcosa Goro e Jun'ichi a dire ste cose oggi?
Tutto ok?
<lasciatemi spiegare> disse vedendo la reazione di tutti, almeno aveva ottenuto subito la loro attenzione. <vedendoli e conoscendoli ci sembra ovvio che siano membri del Governo di Junko, magari come sottoposti del Shinigami e mente del nostro gioco. Però fa veramente strano che nell'archivio avete trovato su di loro solo i loro dati da studenti e quelle cassette ma niente nella parte del governo. Quindi mi era venuto in mente il pensiero che potessero essere membri della Future Foundation che cercano di fare qualche attacco ai Shinigami...tipo delle spie e noi siamo in mezzo a questa guerra...>
<ma se fossero davvero membri della Future Foundation, non dovrebbero essere dalla nostra parte? Non dovrebbero essere i primi ad aiutarci? Ok stare al gioco del mastermind per non essere scoperti ma sanno chi è, sanno chi evitare> rispose subito dopo Yumeri e aggiunse <eppure fanno di tutto per metterci in difficoltà. Non serviva uccidere la tipa che si credeva dio il primo giorno, nessuno gli ha ordinato ciò eppure Akikuma l'ha uccisa! Ti sembra il comportamento di qualcuno contro Junko? Da membro della Future Foundation? Uccidere un Ultimate che dovresti salvare? Se si limitassero a eseguire ordini ti avrei dato sicuramente ragione ma non è così. Non sono dalla parte dei buoni>
<perché ovviamente i buoni ti manipolano la mente e i ricordi e non fanno nulla per salvarti! Da quanto tempo siamo qui dentro? Da ormai due settimane e nessuno è venuto! Nessun segno di quelli che tu chiami "buoni"!> le rispose Shou che ancora agitato da prima riuscì a non urlare nuovamente, affianco a lui c'era Kichirō che lo prese per mano sperando che il contatto fisico potesse aiutarlo a calmarsi. Come? Non lo sapeva bene come funzionava ma quando sua madre lo prendeva per mano stava sempre meglio.
Il corvino continuò a parlare <dove sono eh? Non dovremmo essere al sicuro nello spazio? Come sono riusciti a rapirci e riportarci qui in un mondo di merda? Non ci ricordiamo nulla se non falsità! E fanno schifo a scegliere i membri se davvero quei due pezzi di merda lo sono! Secondo cosa dovrebbero essere contro il mastermind e con i "nostri salvatori"? Credo che sia ovvio dalla parte del mastermind e contro di noi!>
"Si guarda ieri notte ho avuto un piavevole colloquio con Monoaki in cui oltre a propormi un patto, nulla di che, la mia salvezza e quella di Shiro per la morte di due di voi, si era mostrato molto sospettx. Era vagx nelle mie domande nei confronti del mastermind, a essere sinceri manco rispondeva. Quindi se stanno nascondendo delle cose al loro capo c'è qualcosa sotto. Quindi essendo il capo uno Shinigami e la Future Foundation li vuole tutti morti, beh era sensato che centrassero qualcosa. Magari mi sbaglio, avete fatto delle osservazioni giuste e..."
E non poteva assolutamente dire ciò.
Avrebbe fatto solo casini.
"Chi dovevi uccidere?" Se rispondeva o no la risposta era sempre "Perché?" E cosa doveva dire?
Mettere più caos dicendo delle talpe?
Se diceva che erano Hannes e Roza li avrebbero odiati? Avrebbero odiato lui?
Stavano per tutto il tempo in silenzio, sapevano qualcosa? Cosa sapevano? Perché non li aiutavano?
Parlare! Parlate! Parlate!
Finirà pure lui nel casini se per caso rivelarà ciò a tutti? Magari per vendicarsi rivela il suo segreto a tutti...cosa penserebbero?
Cosa penserebbe Shiro di lui?
Merda.
Stava andando nel panico? Impossibile.
No no, non è da lui
Non è da lui agitarsi per nulla!
Non era nulla.
Non era nulla.
Non doveva agitarsi.
Non era nulla, si stava panicando per nulla! Che gli prendeva?
Stava bene?
Assolutamente no.
Però dovrva fingere che stesse bene.
Quindi.
Dirà che era solo una sua idea, che non serve agitarsi troppo e che ci sta che una teoria sia sbagliata.
Con calma.
Con...calma...
<Shou era solo una teoria, non deve essere per forza giusta->
La sua voce uscì normalmente, con il suo solito tono e senza far trasparire i strani sentimenti provati durante quel flusso di pensieri. Non solo gli altri avevano difficoltà a capirlo, anche se stesso ne aveva e se non ti capisci da solo è un problema.
<potrei davvero sbagliarmi, per capire meglio dovremmo investigare ancora ma sinceramente suggeriscl di prenderci un momento di pausa da esplorazioni e altro>
<concordo> si aggiunse Kazuto che si avvicinò dando qualche colpetto sulla spalla e si aggrappò al businessman che si irrigidì e lo guardò un po' male <meglio non stressare i nostri misteriosi maggiordomi, ciò non vi vieta ovviamente a continuare a teorizzare o pensare a una via di fuga. Ma abbiamo già fatto troppo in questi due o tre giorni quindi relax!>
<puoi staccarti?> gli chiese il corvino
<subito boss> e ubbudì con un leggero sorriso sul volto.
<...grazie->
La riunione dei Ultimate finì così, come ogni loro riunione, anche se avevamo detto tutto quello che potevamo dire c'era sempre la sensazione di vuoto e che qualcosa mancasse.
Oltre alla consapevolezza che erano lì dentro da due settimane, non aveva un piano di fuga ed era ancora difficile accettare che il loro mondo non era più lo stesso di prima.
"Prima".
Magari quel "prima" non era mai esistito...
I loro pensieri li tennero boni per tutto il pranzo e zittì ognuno di loro, un po' come nei primi giorni e si sentì benissimo la musica in sottofondo, "il trillo del diavolo".
___ ___ ___
Sarà ancora una bella idea vedersi di pomeriggio con Shou?
Non sembrava stare benissimo dopo colazione però non gli ha detto nulla riguardo a rimandare a un'altro giorno.
Doveva essere lui a farlo? No magari ci rimaneva più male.
Magari non gli ha detto nulla perché stare assieme l'avrebbe fatto stare meglio?
Avrebbe voluto sfogarsi? Parlare d'altro? Distrarsi? Che doveva dire?
Era davvero una buona idea?
Cazzo! Cazzo!
Ma riesce a darsi una risposta secca invece di mille domande e dubbi?!
Perché le decisione dovevano avere delle conseguenze?
Perché?
Anche se è tutto un processo logico e sensato...perché c'è?
Rende la vita degli indecisi più difficile!
Perché quello che faranno avrà un impatto che potrebbe migliorare o distruggere la giornata o la vita di una persona.
Non è tutto un viaggio mentale che si fa, è la verità! La realtà! La vita!
E-
E che doveva fare adesso?
Mancavo pochi scalini ad arrivare al secondo piano, il salotto era aperto quindi arrivato l'avrebbe subito visto e non poteva scappare.
Doveva prendere una decisione, adesso.
Prese la mgaic 8 ball dalla tasca e fece la sua domanda affidandosi a questa sua vecchia amica.
<dovrei andare da Shou?>
Iniziò a scuotere molto forte e si fermò per vedere il risultato.
Certo! Ma sei scemo? Forza vai!
Scritta accompagnata da un mini Monoaki pixelato che gli faceva segno di andare.
Per una volta non era stato troppo traumatizzante, era anzi stato molto...carino?
Rimaneva inquietante.
Posò la palla in tasca, prese un bel respiro e finì quelle scale, senza girarsi indietro, senza fermarsi e guardando dritto davanti a sè.
Pensava di non trovarci nessuno in salotto e invece eccolo laggiù Shou, seduto sul divano, con il volto tra le mani.
Sembrava che stesse piangendo.
Volò incontro al rosso Reddie, il nostro passerotto robotico di fiducia, che si mise tra i suoi capelli iniziando a cinguettare. Lo prese come un segno per andare avanti verso il Birdwatcher e con passo più svelto si avvicinò.
Il corvino sentendo dei passi diventare sempre più vicini alzò la testa liberando il suo volto, era pronto a urlare contro a Monoaki o a chiunque fosse ma si zittì vedendo che era Kichirō.
<hey...sembro un idiota se ti chiedo come va?> gli disse con Dungeon Master togliendosi il passerotto robotico dalla testa e si sedette vicino all'altro.
<abbastanza> gli rispose Shou con un leggero sorriso, un po' sforzato, e asciugandosi il volto bagnato <scusami ora mi...mi riprendo, n-non voglio rovinarti il pomeriggio piangendo...>
<ma sei scemo? Ma che ti scusi?>
Shou lo guardò un attimo spiazzato, sarà per il tono e le parole non classiche da Kichirō che non si aspettava. Lui se ne accorse solo dalla espressione del corvino e fece una leggera smorfia piena di imbarazzo e disagio.
Era proprio un idiota! Un idiota!
Un idiota!
<s-scusa troppo...troppo brusco? Scusa- eheh...eh- non...non devi scusarti->
Calò il silenzio nella stanza.
Le parole giuste.
Le parole giuste.
Le parole giuste.
Doveva trovarle in fretta e evitare altre figuracce.
Le parole giuste per far stare meglio Shou.
Se non riusciva ad aiutare se stesso voleva almeno riuscire ad aiutare qualcun'altro.
Doveva provarci magari faceva qualcosa di buono e poteva rinfacciarlo al falso Kichirō!
Non era un assasino.
Non era il cattivo.
Lui era una brava persona e sarebbe riuscito a trovare le parole giuste per il suo amico.
Con calma e non agitandosi per il silenzio pesante che riempiva la stanza, che lo schiacciava e gli metteva pressione.
Potevano rimanere così per tutto il pomeriggio ma al rosso non andava bene, doveva dirgli qualcosa.
Doveva solo trovare le parole giuste.
Il corvino cercava di non farsi vedere mentre le lacrime scendevano ancora, timide e piccole, e non diceva nulla aspettando che fosse l'altro a iniziare una conversazione.
<senti Shou...mi dispiace molto, lo so quanto sia difficile...ma...> "ma è tutto ok", una frase così falsa e ridicola.
Non era tutto ok, non poteva dirgli una cazzata del genere che l'avrebbe fatto solo incazzare.
Che doveva dire?
Che doveva dirgli?
Era solo all'inizio e già panicava?
Shou si era girato verso di lui e si guardavano negli occhi, erano belli lucidi, e aspettava il continuo della frase.
Kichirō cercava di riprendersi perché non c'era nulla per cui panicarsi.
Aveva bisogno solo delle parole giuste.
<ma...ma nulla! Perché siamo in una situazione di merda e non possiamo farci nulla. Non c'è nessun lato positivo, nessun "andrà tutto bene" o altre cose simili. Questa situazione è una merda>
<so benissimo come ti senti quando vedi che una parte di te, della tua vita, dei tuoi ricordi non è reale. E da quando siamo qui che combatto su ciò che è reale e su cosa è falso. Non dormo la notte per quei cazzo di incubi così...strani...così inverosimili e così reali. Non capisco più e so benissimo che è quello che adesso stai provando Shou con i tuoi ricordi> l'altro non stava parlando, lo ascoltava e non smetteva di guardarlo <fa schifo ed è orribile scoprire che tutto quello che hai vissuto con lui è falso. E nessuna frase come "dai è tutto ok non piangere" ti farà stare meglio...>
<diventa solo un pensiero fisso, non riesci più a pensare ad altro, in testa hai solo quello!> Un'altra piccola pausa per trovare altre parole e calmare il suo cuore.
<"La mia vita è una menzogna", "è tutta un illusione, tutto falso", "chi era lui?", "cosa hanno cancellato?", "c'è qualcosa di vero in quei ricordi?", "cosa ho vissuto veramente in quei anni?"> gesticolava molto, i piedi battevano molto velocemente e iniziava a essere difficile calmarsi.
L'altro non reagiva, le lacrime scendevano ancora, silenziose così da non disturbarlo.
Perché piangeva? Stava dicendo cose sbagliate?
<oppure...più personale... "chi sono io?", "quello era vero? Era falso?", "chi è lui?", "chi sono io? Chi sono veramente io?", "lui non è me, lui non è me-"...IMPAZZISCI! E non riesci più a fare nulla! Hai bisogno di risposte, di capire ma è come se fossero un enigma senza una soluzione! Domande senza risposta! E non sai più cosa fare! Pensi che nessuno possa capirti! Ti senti solo e perso nella tua mente in guerra- e fa tutto così schifo!>
Deve essere confortevole non uno sfogo, sta sbagliando, non va bene non va bene.
Deve stare calmo.
Calmo Kichirō.
Le mani tremavano e le strinse tra di loro cercando di tenerle ferme. Non doveva parlare di sè.
Un bel respiro e continua.
Calmo Kichirō.
Un altro bel respiro e continua.
Perché non dice nulla? Perché rimane a guardarmi e piange ancora?
Calmo Kichirō.
Ultimo bel respiro e continua.
<...scusami Shou...come vedi è un tema delicato anche per me, anche se il mio è abbastanza diverso ma siamo lì>
Calmo Kichirō.
Ritrova le parole giuste.
<voglio dirti solo di non tenerti mai tutto dentro. Non piangere di nascosto, non vergognarti e noj scusarti se piangi, non fare finta di stare bene, in breve non fare come me o esplodi. Non accumulare tutti quei pensieri, tutti quei dubbi, tutto quel dolore, peggiori solo la tua situazione...starai ancora più male...>
Le parole giuste.
<devo solo...sfogarti>
Le parole giuste.
<sfogati Shou>
Le parole giuste.
<sfogati con me Shou. Io sono qui per te, perché non voglio che ti distruggi con il tuo stesso dolore. Puoi stringermi, piangere, urlare,parlarme, non sono bravo con le parole come puoi vedere...ma ti ascolterò sempre e...e se vuoi puoi pure menarmi! Prendimi a pugni! A calci! A sberle! Basta che dopo ciò tu ti senti più leggero e puoi farlo tutte le volte che ne hai bisogno!>
Una piccola pausa, ennesimo bel respiro.
<puoi venire da me dopo che Monoaki o chiunque altro ti ha fatto incazzare, quando pensi a Mamoru morto o ai vostri falsi momenti insieme, quando non riesci più a sopportare nulla! Io ci sono per te Shou! Perché sono un tuo amico e come tale sarò con te in ogni momento finché tu vorrai>
Finito.
Non aveva più parole.
E l'altro continuava a non dirgli nulla.
Non riusciva più a stare fermo e seduto quindi si alzò in piedi.
Per nascondere il tremolio alle mani si era messo a gesticolare peggio di un italiano.
Il cuore batteva troppo forte.
Ecco che iniziavano le domande senza risposta che l'avrebbero tormentato nel silenzio della stanza.
Stava dicendo le cose giuste?
Stava dicendo cose senza senso?
Stava dicendo le cose sbagliate?
C
azzo perché non riusciva a darsi una calmata?
Deve a parlare o stare pure lui zitto?
Una reazione da parte dell'altro?
Non voleva vederlo piangere ancora, non è servito a nulla?
Basta con tutte queste domande! Basta!
<non...non so se effettivamente quello che ho detto è stato utile...non...non lo so- ecco...forse ho solo fatto un casino...scusami- e->
Venne zittito dal Birdwatcher che di scattò si alzò in piedi e strinse il Dungeon Master in un abbraccio.
La presa era molto forte, sentiva dei piccoli singhiozzi e il corpo del corvino era tremante quasi quanto il suo.
<sei...sei proprio un idiota Kichi...grazie> mormorò e il rosso ricambiò l'abbraccio sentendosi sollevato da quel debole e sincero "grazie".
Quante cose voleva dirgli Shou.
Voleva urlare anche lui ma si limitò a piangere e a stringerlo a sè, cercando di calmare il cuore di Kichirō con un abbraccio.
Poteva sentirlo battere fortissimo e velocemente, temeva che potesse prendersi un infarto.
Respirava lentamente e lo imitava, anche per calmare se stesso, appoggiò la testa sulla sua spalla e rimase in silenzio.
Voleva solo quello e stare attaccato a lui, aveva fatto già tanto e non sapeva proprio come ringraziarlo.
Il suo fidanzato era morto da tre anni.
Lui per due anni ha vissuto nello spazio pensando che fosse ancora vivo.
Poi scopre che era tutto falso.
Aveva perso ogni certezza.
Non sapeva più dove aggrapparsi se non a Kichirō.
Le gambe le sentiva deboli, pronte a cedere quando non aveva più un appoggio.
La sua mente stava crollando.
Il suo cuore era distrutto.
Non sapeva più a cosa credere.
Non sapeva più cosa fare.
Non aveva più nulla.
Voleva solo piangere e dare spazio al dolore.
"Sfogati Shou".
Lo stava facendo e non si sarebbe più staccato dall'altro, la prima persona che aveva conosciuto in quell'incubo e che non aveva mai smesso di stargli accanto.
Il suo cuore iniziò a calmarsi e si sentì sollevato, fece un piccolo sorriso e la presa rallentò un po' per non fargli del male.
Le lacrime smisero di scendere, non si sentiva del tutto leggero ma era contento di sapere che Kichirō era lì e non era più solo.
Doveva andare avanti, doveva trovarsi una nuova motivazione e forse l'aveva già trovata.
Proteggere Kichirō.
Non riuscirebbe a sopportare la morte di un'altra persona cara, di un amico, non voleva stare dinuovo da solo e perso nel suo dolore.
Non poteva permetterselo.
Non poteva non fare nulla per ricambiare il suo supporto e aiuto.
Avrebbe fatto di tutto per salvarlo e per evitare la sua morte, anche se ciò significa sacrificarsi e perdere la vita.
___ ___ ___
Roza era nella sua camera a farsi un bagno.
L'acqua era calda ma non la rilassava, il naso era invaso da un buonissimo aroma, forse lavanda, e la sua mente continuava a tormentarla.
Karina.
Karina era una mia amica di quando ancora non abitavo in Giappone.
Fu la mia prima amica dopo che uscì dall'ospedale, il tumore era considerabile parte del passato, non sarebbe tornato subito, e ormai la mia solitudine era finita.
Potevo tornare a scuola ma non a ballare e iniziai a fare da giudice alle competizioni e gare.
Fu lei a parlarmi per prima, non ero più abituata a stare con altre persone.
Le volevo un mondo di bene, era l'unica amica che avevo.
Karina fu anche l'ultima amica che ho avuto.
La invitato a casa mia, le davo sempre un sacco di regali, le volevo un sacco di bene.
Un giorno era da me, come sempre, e ormai era l'ora che doveva andarsene e uscì fuori.
Dopo un po' di minuti decisi di uscire anch'io per vedere se i suoi erano arrivati.
Lei era al telefono e la sentì benissimo lamentarsi con qualcun'altro...che non conosco e non voglio conoscere.
"Si ero da Roza, si si quella strana che non parla mai...ugh non sai quanto sia insopportabile! Continuo ad andare a casa sua perché è un posto troppo figo e mi dà sempre regali stra costosi...se c'è qualcosa che non mi piace te la posso pure dare! Tanto non mi importa"
Andai subito verso di lei, le dissi tante cose e lei ebbe pure il coraggio di dirmi che era tutto yn malinteso.
Fu l'ultimo giorno in cui a casa mia venne un mia amica, in cui venne Karina e fu il giorno in cui decisi di non aprirmi mai più a qualcuno.
Poi arrivarono Hana, una ragazza incontrata quando mi trasferì in Giappone, le avevo promesso di vederci in queste settimane, e Elviira, la dolce Elviira che stavo ferendo.
Con loro stavo iniziando a ripensare che le persone non erano poi tutte cattive, che Karina era solo una delle tante brutte persone, che non sarei mai stata più male per qualcuno.
Che forse potevo dare un'altra possibilità e aprire il mio cuore...
Ed eccomi qui dinuovo a piangere per qualcuno.
Chissà se riuscirò mai a vedere entrambe dopo questo gioco...
Sempre se Hana fosse nello spazio e al sicuro.
Sempre se Hana fosse reale e non frutto della mia mente.
Sempre se uscita da qui non rimango bloccata sulla Terra e costretta ad entrare nel governo di Junko.
Sempre se Elviira non mi odia.
Ma sinceramente...farebbe bene.
Sto piangendo io per lei.
Non si merita un amica come me.
Non si merita altre bugie e dolori.
Uscì lentamente dall'acqua e si avvolse il corpo con l'asciugamano, la stanza era più fredda rispetto all'acqua.
Sono una stronza.
Sono una stronza bugiarda.
Sono una stronza che le sta facendo solo del male.
Sono una stronza che la sta ingannando.
Sono una stronza.
Sono una stronza.
Lo sto davvero facendo per il suo bene?
Lei non ci guadagna nulla!
Neanch'io ci guadagno qualcosa! Allora perché continuo?
Allora perché non riesco a dirle nulla?
Perché non riesco a dirle la verità?
Come fa Hannes a resistere?
Continua a fingere mentre sta ferendo sua sorella.
Come fa a dormire?
Come fa a guardarsi allo specchio?
Come fa a guardare sua sorella?
Come fa a stare tranquillo quando lo accusano?
Come fa a fregarsene delle conseguenze?
Come...
Come fa...
Come fa a continuare a ferire sua sorella senza che i sensi di colpa lo uccidono?
Si guardò allo specchio del bagno, con il volto bagnato anche dalle lacrime che non smettevano di scendere e osservava il suo corpo nudo non più da persona malata.
Non era più troppo pallida, troppo magra, troppo debole, troppo fragile.
Dovrebbe essere felice per essere ancora viva e aver sconfitto quel brutto male.
Non dovrebbe piangere.
Ora stava bene. Fisicamente almeno.
Ma dentro?
Dentro era ancora malata e faceva ammalare chiunque era intorno a lei.
Chissà come sta mia sorella Violetta.
Se è felice senza di me.
Se è viva e che i miei genitori la stanno trattando bene.
Se è amata da tutti.
Se è considerata da tutti.
Se adesso per gli altri valga qualcosa.
Ma se è morta...sarebbe solo colpa mia.
Un peso nel cuore che mi fà troppo male.
Non voglio ferire nessuno ma soprattutto mia sorella.
E nulla può giustificarmi, perché c'era la possibilità di poterla proteggere e salvare, ma ho deciso di non farlo per paura.
NULLA PUÒ GIUSTIFICARMI!
IO L'HO UCCISA!
È COLPA MIA!
POTEVO FARE QUALCOSA MA NON HO FATTO NULLA!
QUESTA È LA MIA COLPA!
QUESTA È SOLO LA MIA COLPA!
VORREI RICOMINCIARE DA CAPO!
VORREI NON ESSERMI AMMALATA!
VORREI AVER VISSUTO UNA VITA NORMALE E NON IN UN OSPEDALE!
VORREI CONTINUARE A BALLARE!
VORREI CHE MIA SORELLA AVESSE VISSUTO LA SUA VITA NORMALMENTE E NON A OCCUPARSI DI UNA MALATA COME ME!
VORREI FREGARMENE COME FA HANNES! CONTINUARE A VIVERE IN SERENITÀ!
VORREI PIANGERE COME AKIO E ODIARMI PER SEMPRE!
VORREI URLARE E BASTA!
E VORREI...E vorrei... salvare almeno Elviira.
Vorrei dirle tutto quello che sto facendo di nascosto...
Vorrei chiederle scusa...
Vorrei solo dirle che è diventata troppo speciale per me, più di quello che il mio cuore si aspettava ed era abituato.
Forse capirà le mie scelte.
Forse mi dirà che non era nulla di grave.
Forse non mi odierà.
Forse questa volta andrà tutto nel verso giusto.
Forse lei è quella giusta.
Il cuore ritornò a battere normalmente, le mani non tremavano più e riuscì a vestirsi, asciugarsi i capelli e finire di prepararsi.
Come se nulla fosse successo.
Era tutto nella sua testa.
Non voleva rovinare questo pomeriggio proprio con i due gemelli.
Si mise la collana di perle con il quarzo bianco, il regalo della persona che amo, ed era pronta ad andare.
Avrebbe continuato a fingere, non aveva ancora il coraggio di dire la verità, c'è ancora tempo.
Uscì dalla porta e si trovò davanti l'acrobata con il suo meraviglioso sorriso.
<sei pronta Roza?>
La giudice si guardò intorno e non vedeva da nessuna parte il maghetto.
<si...tuo fratello viene più tardi?>
<uh no...ha detto che non si sente molto bene e non vuole uscire> le rispose la corvina per poi prenderla per mano sorridendo <è un problema se siamo solo noi due?>
<no no!! Assolutamente no! Anzi è perfetto- Elviira!!>
La fanciulla venne trascinata all'improvviso dall'altra che si mise a correre per i corridoi.
<SONO LA PREFERITA DI ROZA!!>
<E-Elviira!! Piano perfavore!!>
___ ___ ___
La porta della biblioteca sbattè troppo forte spaventando la povera biologa marina Nori e fece ricevere un libro in faccia al violinista romano Kazuya.
<MARRON-> furono le uniche parole che riuscì a capire la fanciulla
<OH DIO- SCUSA SCUSA SCUSA!!>
Rispose correndo verso l'amico sperando di non avergli rotto il naso, non era un lancio troppo forte però per Kazuya anche una semplice pacca era la morte. Non reggeva molto bene il dolore.
Gli tolse le mani dal naso e sospirò sollevata vedendo che non c'era sangue ma era solo un po' rosso.
<menomale nulla di grave->
<MA COME NULLA DI GRAVE? DOBBIAMO CHIAMARE L'AMBULANZA!!>
<e ora non fare l'esagerato minchia!>
<Nori...QUELLO È SICILIANO NO ROMANO!>
<e che ne so! Precisino!>
<e come se ti dicessi elefante marino a un dugongo!>
<ma come fai a confonderli? Sono animali completamente diversi!>
<COME IL SICILIANO E IL ROMANO!>
<...sono animali completamente diversi?>
<...anche!>
Ci fu un attimo in silenzio dopo il piccolo dibattito, i due stettero uno davanti all'altro immobili a osservarsi.
Qualcuno doveva rompere il silenzio che stava diventando imbarazzante e la biondina non se la sentiva, sapeva cosa potrebbe dire ma ecco...era troppo imbarazzata per parlare.
<ah! Comunque che stai facendo?> grazie Kazuya per essere logorroico!
<non volevo assolutamente disturbarti entrando di colpo, pensavo che non ci fosse nessuno! E invece- beh ci sei tu. Qui. Presente. Davanti a me...MENOMALE perché stavo proprio cercando qualcuno con cui stare un po'! Goro, il mio amore, non mi sembra nel migliori dell'umore e poi voleva parlare di cose da secchioni con Jun'ichi...>
<anche tu con un drama amoroso? Vi sembra il momento per farne uno?> commentò Nori con tono scherzoso ma forse venne presa sul serio dall'altro che divenne tutto rosso
<N-NESSUN DRAMA AMOROSO- GORO È TROPPO ETERO- E POI IN CHE SENSO "ANCHE TU"??>
<non te lo posso dire o Kaoru mi mena...>
<Kaoru??> si tappò la bocca con fare sorpreso e si avvicinò all'altra iniziando a sussurrare <quindi lo sai anche tu?>
<sapevi anche tu che lx piace Nicolas ma è un amore troppo complesso per loro e dopo la seconda stagione non si sono ancora messi insieme in modo serio? Spero che nella terza si decidano! Si vede che si amano!>
Il castano la guardò un attimo in silenzio e tolse le mani dalla bocca <credo che tu sia ironica...>
<ma no davvero? Io ironica? Ma che dici!>
<...>
<scusa->
Nori guardò da un'altra parte <beh...quindi tu cosa sai su Kaoru?>
<non mi lo posso dire o qualcunx mi uccide. AH! Non ci sono cascato!!>
La biondina fece la stessa reazione di prima del violinista, mani sulla bocca e iniziò a sussurrare
<per caso...è quello che penso io?> <ma che ne so cosa pensi!>
<un ammiratore segreto!!> gli rispose Nori
<comunque è molto più complicato del caso di Yumeri, Jun'ichi e Shiro!>
<c'è qualcosa anche lì? Ma come lo sai?>
Kazuya annuì dinuovo e fece un bel sorrisetto <io sò tuttoa ho occhi e orecchie ovunque! Come le vecchiette pettegole romane>
Intanto si avvicinarono al tavolo dove stava prima la biondina e decisero di cambiare discorso per non rivelare altri segreti.
<comunque che stavi facendo?> ripetè la domanda iniziale.
<stavo disegnando e ritagliando tutti questi animali perché...non c'è una vera spiegazionein realtà...>
<AWW MA SONO COSÌ CARINI!!> commentò il romano osservando i primi disegni ritagliati e guardò anche le reference, le immagini dei libri, e spalancò gli occhi <ma sti pesci fanno paura! Come fanno a piacerti? E come li rendi così carini?>
<ma sono già carini...> Nori si rimise a disegnare con la testa un po' chinata, si portava sempre dietro alcune ciocche che le andavano davanti dandole fastidio, poi ritornavano e faceva lo stesso gesto di continuo.
<se lo dici tu! Magari so' io che non capisco nulla di animali, tranne per i cervi. Sono oggettivamente perfetti> le rispose e la osservava fare quel gesto con i capelli, si mise dietro di lei e continuò a parlare <ti serve una mano? Se devi fare tutto quel libro da sola ci metti anni!> e intanto le raccolse i capelli biondi in una treccia non perfetta, l'unico problema era che non aveva un elastico e neanche la biologa quindi non avrebbe retto molto.
<grazie...e se vuoi puoi ritagliare i disegni che ho già fatto! Devi lasciarci un po' di bianco ai contorni e stai molto attento, ci ho messo molto tempo a farli>
Il castano si mise a sedere accanto a lei e prese le forbici <chiaro capitano! Non farò nessun casino!>
<ottimo soldato! A lavoro->
<FERMI! FERMI!!> urlò Lady Sally entrando nella stanza correndo e quasi inciampando sui suoi stessi passi <NON VI PERMETTERÒ DI INFRANGERE ALTRE REGOLE BRUTTI...BRUTTI!>
Era molto arrabiata e urlando cercava di avere un aria autoritaria e timorosa come quella dei due maggiordomi che erano in cucina a fare la cena. Ma lei sembrava solo tenera e anche buffa. Dopo quelle parole si accorse che i due fanciulli non stavano facendo nulla di male come provare a rientrare nell'archivio, arrossì dall'imbarazzo e rimase immobile a guardarli. Si sentiva un idiota.
<hey Sally! Tranquilla niente di illegale! Stiamo ritagliando dei animali marini> a rompere il piccolo silenzio che si stava creando fu nuovamente Kazuya che alzò uno dei disegni per farlo vedere alla bambina.
Ella si avvicinò curiosa e fece un bel sorriso <ooh!! Che carini!! Sembra divertente!>
Una volta aveva provato a fare una cosa simile ma da sola era noioso e si era stufata subito, magari in compagnia sarebbe stato meglio. Sempre se...
<vuoi aiutarci?> chiese Nori e la piccola sobbalzò sorpresa da quella richiesta, la guardava incredula.
La...la volevano? Davvero? Volevano davvero il suo aiuto e che rimaneva?
Erano sinceri? Volevano ingannarla nuovamente?
<non è un modo per distrarmi vero? Per un vostro piano strano->
<no no no! Nessun piano!> le rispose subito sempre Nori che le diede un foglio, delle matite e delle altre forbici <allora vuoi disegnare o ritagliare?>
<mh...entrambi!!>
Era stato molto divertente come pensava.
Per tenere Sally sempre bella attiva e per non farla stufare dopo un po' smisero di ritagliare e disegnare e si misero a giocare con quelli che avevano fatto, seduti per terra con la bambina in braccio alla biondina.
Una grande città marina di carta!
Sally fece tutti gli edifici, delle casette per ogni famiglia e Nori ne approffitò per spiegarle alcune cose come la suddivisione delle specie, le loro parentele e alcune curiosità su quei animali, dove vivevano e cosa mangiavano. Tutto continuando il gioco e dando a questi animali i lavori giusti per loro!
Tipo lo squalo martello e lo squalo sega erano dei fabbri, il pesce pagliaccio il comico e i delfini i tossici.
Il violinista si occupò di creare storie e personalità ai vari animali con ognuno la rispettiva voce e differente dialetto italiano. La bambina non riusciva a smettere di ridere trovandolo così buffo.
Era felice e si stava sinceramente divertendo.
Anche i due più grandi ridevano, anche lo stesso violinista mentre cercava di fare discorsi seri in un pugliese veramente fatto male.
Conoscendo ormai la storia di Sally, vederla contenta faceva un'altro effetto, ti sentivi meglio e importante.
Stavi dando un po' di gioia nel suo animo tormentato e distrutto, la facevi sentire normale e meno sola.
Anche se era una cosa così semplice, giocare con pezzi di carta, per lei poteva valere molto, un momento di tranquillità e felicità.
Senza rabbia, tristezza, disperazione, sensi di colpa a rovinare tutto.
Alla fine anche Kazuya e Nori ne avevano bisogno di quel momento.
Anche loro avevano bisogno di sentirsi un attimo dei bambini per stare bene, allontanare tutti i loro problemi e ridere.
Ridere per una battuta stupida, per un accento venuto male, per una faccia strana di un pesce.
Ridere per il nulla!
E non erano gli unici a ridere.
Si fermarono quando sentirono una quarta risata che prima non c'era.
Era facile distinguerla, era quella di Akikuma che stava dietro di loro.
Non si stupirono che non l'avessero sentito ma erano stupiti di sentirlo dinuovo ridere tranquillo dopo ieri.
Lady Sally si alzò e si aggrappò alla sua gamba destra, quella robotica, e tutta sorridente iniziò a parlargli
<Aki! Aki! Guarda!! Ti piace la mia città marina? Ci sono un sacco di pesci e ma..mammiferi!!>
<ho visto, Nori ti ha aiutato?> il maggiordomo si abbassò per vedere meglio i disegni
<si si! E mi ha insegnato un sacco di cose!! E voglio fare la biologa ma di TUTTI GLI ANIMALI! TUTTI!>
<ah si? Allora sarà meglio impegnarsi per scienze e prendere un bel votino> le rispose mentre si mise anche lui a giocare un po' muovendo le varie figure.
<ma quella roba delle cellule è noiosa!!>
<stella guarda che i biologhi la studiano e la devono sapere, forse dovresti puntare su un'altro campo scientifico> ridacchiò, si rimise dritto in piedi e prese Sally in braccio, aveva un leggero broncio e fece la linguaccia al più grande.
<comunque è pronta la cena, oggi Monoaki ha deciso di farvi la pizza->
<SI! PIZZA!! PIZZA!! PIZZA!! PIZZA!! > urlarono in coro Sally e Kazuya battendo le mani a ritmo facendo ridere più forte Akikuma e pure Nori.
Arrivarono alla sala da pranzo insieme a tutti gli altri partecipanti pronti a cenare con una vera pizza fatta da unx italianx!
Solo Kazuya aveva avuto la fortuna di averla già mangiata e si stava subito vantando della bontà di questo piatto e della sua perfezione.
Per tutti gli altri era la prima volta ed erano fiduciosi, non tanto per via delle parole del romano ma conoscendo la cucina dei maggiordomi sarà sicuramente buonissima!
Arrivarono i piatti, per accontentare tutti fecero una semplice margherita, tranne per Sally che aveva una con wrustel e patatine.
C'era anche una bottiglia di vino, venne versata sui calici dei due maggiordomi che stavano ai lati della padroncina di casa. Non l'avevano mai fatto una cosa simili tranne alla cena con Chunami, quindi non si aspettavano nulla di buono e nessuno toccò la pizza.
<prima di iniziare la cena avremmo un annuncio da fare> disse Akikuma e abbassò lo sguardo verso la bambina che fece un bel broncio.
<non possiamo dirlo dopo aver mangiato? Ho fame!!>
<Sally...>
<io non lo dico se prima non mangio la pizza!!> disse e prese una bella fetta fumante <se volete ditelo voi! Io mangio!> e addetto la fetta con un bel morso.
<guarda che è ancora cald->
<AHIA BRUCIA!!!>
<vedi che era meglio aspettare e dire la notizia?> sospirò il biondino che verso dell'acqua nel bicchiere della bambina.
A continuare a parlare ci pensò l'altrx maggiordomo
<in ogni caso quello che dobbiamo dirvi è che c'è dinuovo un movente, litigare tra di voi e fare casini non basta come intrattenimento> iniziò mentre con una mano girava il vino rosso nel calice <niente minacce di altri cari, ora toccheremo un vostro tasto personale> fermò il calice solo per fare un sorso.
<se non ucciderete qualcuno entro 5 giorni renderemo pubblici a tutto il mondo i vostri più intimi e oscuri segreti. E ci sono alcuni di voi che non possono permetterselo vero? Sarebbe un grande problema ma basta uccidere e uscirete tranquilli con i vostri segreti al sicuro...>
<molto semplice e banale come movente...però funziona sempre> commentò Akikuma che fece anche lui qualche sorso di vino.
<ma...anche noi scopriremo questi segreti?> chiese Goro
<certamente, fate ancora parte del mondo. E ognuno di voi potrà anche scoprire che segreto andrà rivelato. Iniziate le scommesse su!> rispose l'inventore con un bel sorriso <buona cena!>
Era difficile mangiare quella pizza anche se era buonissima, soffice e non troppo calda, purtoppo Hannes aveva la pancia piena di ansia.
La causa era semplice.
Segreti.
Ne conosceva molti di altre persone, non era bravo a mantenerli e non ci teneva neanche nel farlo, fu causa di molti litigi, separazioni e quasi risse.
Per ciò era considerato da tutti come una persona di cui fidarsi e rivelare i propri segreti, tranne per Elviira e Maemi.
Maemi...
Non una semplice amica, fu difficile ammettere che aveva una cotta per la migliore amica di sua sorella.
Solo Elviira lo sapeva e lei riusciva a mantenerli i segreti.
Forse sarà stra preoccupata per la scomparsa sua e di sua sorella...
Sempre se la Future Foundation non abbia controllato la sua mente e per lei loro sono al sicuro nella Hope's Peak Accademy.
Sarebbe perfetto, così che non soffriresse per loro però...era lo stesso brutto...
Avrà mai la possibilità di confessarsi o se ne occuperà la sua illusione? Almeno se ella dovesse rifiutarlo non lo saprà mai e non ne soffrirà...
Ma se invece ricambiasse...se si mettessero insieme...sarà quell'illusione a darle il loro primo bacio?
Amerà un illusione?
Si sposerà con un illusione?
Sarà tutto falso, loro saranno felici e contenti mentre lui rischia la vita e potrebbe morire da un momento e l'altro.
Finirebbero come Shou e Mamoru?
Potrebbe evitare tutto ciò vincendo il gioco, uscendo da qui e trovare un modo per ritornare nello spazio...ma...
Non era una motivazione valida per uccidere qualcuno.
Non era una motivazione valida per far iniziare un trial.
Non era una motivazione valida per sacrificare sua sorella.
Perché solo uno di loro due poteva uscire e vivere.
Sacrificare sua sorella per una? Assolutamente no.
Sacrificare sua sorella per un segreto?
Neanche.
Era la sua unica famiglia.
Preferirebbe essere la causa del suo dolore che della sua morte.
Se non facendo nulla scoprisse il suo unico segreto non gliene importerebbe.
Era l'unica bugia che le raccontava, oltre ai tutti "sto bene" quando stava male e non voleva farla preoccupare, o tutti i "sto male" quando stava bene e doveva fare delle cose private e segrete, ma lei era troppo buona, non insisteva mai troppo e capiva sempre che c'era qualcosa che non andava.
Erano gemelli dopotutto.
Elviira era una parte di sè.
16 anni e 9 mesi passati insieme, in ogni momento di difficoltà e in ogni momento di gioia.
Non avrebbe ceduto e sacrificato sua sorella.
Poi a nessuno importa di quello che sta facendo qui dentro, tranne ai altri partecipanti e a sua sorella.
Che senso avrebbe uccidere qualcuno per tenerlo nascosto?
E che senso avrebbe usarlo come segreto per il movente?
In ogni caso aveva in mente delle ottime frasi-scuse.
"Non stavo facendo nulla di male"
"Lasciatemi spiegare, lo stavo facendo per voi"
"Capitemi, c'è un motivo se l'ho fatto"
"Sono sincero"
Sicuramente tutti l'avrebbero chiamato bugiardo e nessuno l'avrebbe creduto.
Anche adesso non hanno un buon pensiero su di lui, immagina quando scoprono che stava nascondendo qualcosa a loro. Basta questo per farli irritare e farti odiare.
Non importa le tue motivazioni, loro ti odiano punto.
Era impossibile esserci una reazione quasi positiva, poteva andare solo in discesa.
Anche se pensasse nel modo più positivo possibile, come penserebbe Elviira, sarebbero tutte reazioni irrealistice.
L'unica cosa meno aggressiva sarebbe un "Perché non l'hai detto prima? Perché l'hai fatto?"
E avrebbe la risposta pronta "non volevo mettervi nei casini" che nasconde un grande "non volevo mettere nei casini mia sorella perché di tutti voi chissene. Sapete non è molto divertente rischiare DI PIÙ la vita ogni giorno per raccogliere informazioni per tutti voi e fare cose utili invece di piangere e litigare. Ma non smettete se no lo show non ha drama ed io e i spettatori ci annoiamo. Rigraziatemi!".
La pancia iniziò a svuotarsi dall'ansia e riempirsi di cibo.
Nessun complesso così grave alla fine, se non uccideva nessuno sarebbe stato tutto ok...
Cioè no-
Se un'altro uccide finiscono in un trial e c'è il rischio di sbagliare e morire...
Ma per adesso sembrava essere andato tutto apposto.
Spera che chi vuole mantenere il proprio segreto e fare un simpatico omicidio non decida di uccidere Elviira...
...
Non ci voleva neanche pensare.
Non voleva più pensare a tutta questa roba complessa, meglio godersi e finire questa gustosissima pizza.
...
Non capì perché Jun'ichi e Nicolas gli lanciavano così tante occhiatacce per tutta la cena.
UN PARTO QUESTO CAPITOLO
MA
ECCOCI QUA!!
Ringrazio ancora Yakku per il supporto perché ho odiato questo capitolo e avuto mille crisi...
MA ECCOLO QUI!!
LESGO!!
Sta iniziando la parte chill prima dell'omicidio.
"Chill"...beh rispetto agli altri capitoli si-
Siamo ancora nel pride (o almeno quando sto scrivendo anche questa angolo autore) quindi ci sono ancora gay.
E in generale Macabre Dance lo è-
Spero veramente che vi sia piaciuto 😔💕💕
Se avete critiche e consigli fate pure! Mi interessa sapere cosa ne pensate 👀 anche se mancano ancora due capitoli alla fine del arc 3.
Piango.
My fav arc.
‼️Anyway piccolo avviso quindi leggete‼️
Verso seconda metà luglio fino a ferragosto starò via di casa in campagna e in Sicilia, se riuscirò a pubblicare sarà un miracolo.
Forse altri extra? Idk vedrò un po'.
Al prossimo capitolo, scommette su chi morirà 👀
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top