𝓐𝓻𝓬 𝟑 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮 𝟐 - nomi morti
«piangere sopra un male passato è il mezzo più sicuro per attirare altri mali. Quando la fortuna toglie ciò che non può essere conservato, bisogna avere pazienza: essa muta in burla la sua offesa»
-William Shakespeare
Ore: 07:00 a.m __ Giorno 12 _________
Luogo: camere da letto _____________
Shou stava iniziando a sognare veramente poco. Neanche un incubo simile a quelli che fanno gli altri, un sogno incomprensibile e folle o un tranquillo e sereno ricordo. Solo nero e il nulla.
Era meglio così, gli bastava la realtà a travolgerlo e rovinargli la giornata.
Le campanelle, la voce fastidiosa di Akikuma che annunciava il daytime, assenza di luce naturale e la solita stanza cupa. Alzarsi, prepararsi, sciacquarsi il volto per svegliarsi del tutto. La solita routine, i soliti passi, le solite scene e il solito sentimento di terrore di essersi già abituato a questa nuova realtà. Terrore che lo rendeva cupo e negativo.
Tutto nella norma. Anche le rivelazioni dei incubi dei suoi compagni non erano alla fine un grande peso, sarà che la sua mente gli diceva che erano falsi ed erano solo sogni, nulla di reale. Perché ammettere che essi fossero veri significherebbe ammettere che Mamoru si fosse suicidato e lui non lo ricordava. Era troppo. Non riusciva a sopportare l'idea che ciò potesse essere vero.
Le due scatole messe sopra la scrivania non lo aiutavano e non aveva la minima idea di dove metterle. Sotto il letto no, avrebbe dormito male ma almeno non le vedeva. Dentro l'armadio no, anche perché rischiava di far puzzare i suoi vestiti con...gli occhi di Mamoru- quello era il problema di tenere quella scatola in camera. Puzza di morto.
In bagno sarebbe stato molto strano e inquietante. Forse dentro uno dei mobiletti? Non era una brutta idea. Ma non riusciva ad avvicinarsi, come se intorno ad esse ci fosse una gigantesca barriera che li protegge e li intrappola. Quindi rimanevano sempre lì a tormentarlo e faceva lo stesso trip mentale per poi non fare nulla. Aveva anche rinunciato a provare ad aprire la scatola del movente.
Cercò di distrarsi pensando a quello che dovevano fare oggi, era meglio concentrarsi su quello per non fare errori e rischiare per aver infranto una regola.
Vietato entrare nelle aree/stanze private dei maggiordomi, di Lady Sally e in generale quelle proibite ai Ultimate.
Rileggeva in loop quella scritta sul suo e-handbook cercando di trovare un qualcosa che potrebbe salvarli da una punizione. Ma erano stati molto chiari. Nella mappa del tablet segnava la stanza dei archivi e il dormitorio di Sally come zone bloccate. Niente scusa "pensavamo che con la morte di Sae delle stanze fossero state sbloccate", non erano così idioti.
Bastava non farsi scoprire...no? Non avrebbero rivisto tutte le registrazioni fatte dalle telecamere a fine giornata...giusto? Farebbero meglio a dormire alla sera e riposarsi un po'-
Scosse la testa spegnendo il e-handbook e mettendolo in tasca, non doveva pensarci, doveva stare tranquillo e far finta che sia un giorno qualsiasi. Un normale giorno dentro la villa.
Aveva poi il compito più semplice, occuparsi di Akikuma e non fargli controllare le telecamere. Quel pazzo si distraeva facilmente, era un gran chiacchierone e bastava tenerlo interessato su qualcosa per farlo stare occupato per un sacco di tempo. Così almeno gli sembrava vedendolo dall'esterno e sperava che fosse veramente così facile.
Shiro riesce a calmare e stare con tutti, sicuramente saprà cosa fare e lui dovrà solo imitarla... senza farsi prendere dalla rabbia per quel sorriso e risata da maniaco di merda.
Avrebbe trattenuto tutto anche perché non ci teneva ad avere all'altre ferite per le lame, gli bastavano quelle sul braccio della scorsa volta. Non facevano più male, si reggeva da solo ma non era ancora in ottima forma. Meglio dei primi giorni sicuramente.
A tirarlo fuori dai su pensieri fu il brontolio della sua pancia, doveva ancora fare colazione e oggi aveva bisogno di molta energia.
Scese velocemente verso la sala da pranzo dove si erano riuniti tutti e nessuno mancava. Tranne i morti.
Arrivò insieme a Nori, Jun e Shiro che non sembravano molto tranquille, come chiunque altro li dentro.
<qualcuno di voi ha per caso dei e-handbook in più? Perché non trovo più il mio e Nori non trova più il suo. Ieri era in camera mia sulla scrivania ma sta mattina non c'era e lo stesso è successo a lei> disse la corvina con tono serio e preoccupato, Hannes pensava che stesse fingendo come il suo solito ma notò che la sua agitazione era reale. Molto probabilmente il suo e-handbook conteneva qualcosa che nessuno doveva sapere sulla vera Jun. Sulla falsa e ladra Jun.
Gli sfuggì un sorrisetto e commentò
<sicura che non ti sei autoderubata? Forse è il karma!>
<Hannes non è il momento di scherzare! Jun ha sbagliato ma non è divertente questo scherzo- perfavore se trovate dei e-handbook non vostri chiamateci o...rideteli- se li avete presi-> lo riprese la biologa che non riusciva a mantenere un tono calmo come il suo volto. Il suo aspetto e la sua voce creavano un bel contrasto, era sinceramente preoccupata e molto seria. Anava gli scherzi ma questo non faceva ridere.
La corvina prese un bel sospiro per non far vedere l'irritazione per la "battutina" del mago. Deve rimanere nella parte, continuare a recitare. Doveva fare l'attrice invece della scammer.
<ho sbagliato a prendere la magic 8 ball di Kichirō ma volevo solo aiutare un amico...questa volta non c'entro nulla...davvero>
<poi Akikuma non sarebbe molto contento se scopre che li abbiamo persi- soprattutto se sono io ad averlo perso! Ci ha avvertito il primo giorno! Se non li troviamo niente altri e-handbook!! Gli sto creando un sacco di stress...gli sono aumentate le occhiaie!>
<come fai a vedere il suo volto con quel velo nero?> si intromette Shou che intanto si era andato a sedere per mangiare.
<poi credo che abbia problemi di sonno e stress di per sè, quindi tranquilla sei certamente l'ultimo dei suoi problemi mentali> le disse Kaoru cercando di tranquillizarla con calme e dolci parole, oltre a provare a buttarla sul ridere <magari ha preso vita ed è fuggito via!>
<lo sai che questo è possibile con Aki? Magari hanno anche integrata una funzione "distruzione nucleare di x città Giapponese" oltre a "scappare e giocare a nascondino">
<non ho visto se c'è un tasto rosso sospetto che farà sicuramente qualche guaio...>
<comunque...prima di pranzo ti possiamo aiutare a cercare per la villa...troveremo anche quello di Jun, forse sono stati presi assieme...> disse Shinobu intromettendosi con timidezza e i due annuirono alla sua idea senza aggiungere nulla.
<oltre a ciò...io non trovo più la scatola del movente, volevo sapere se ero solo io o se le hanno riprese tutte>
Cambiò argomento Shiro che si era intanto seduta al suo solito posto.
<io ho ancora la mia scatola. Purtroppo. Avrei preferito che non ci fosse più in camera mia...> le rispose il Birdwatcher subito dopo senza neanche pensarci troppo <dici che te l'hanno preso? Magari lx stessx dei due e-handbook?>
<esatto. Ho trovato molto strano il fatto che questa mattina delle cose in camera nostra sono sparite quando ieri sera c'erano. Prima di andare a dormire controllo sempre tutta la mia camera, magari vi approffitate che non ci vedo per fare casini. Però mi chiedo perché non abbia preso il mio e-handbook...> Shiro era entrata nel suo mood da Sherlock e teneva stretta tra le sue mani una bella tazza di tè. Tutti la guardavano e pensavano a una risposta da darle.
<più che altro perché prendere queste cose?> chiese Kazuya dopo un piccolo momento di silenzio.
<perché hanno informazioni interessanti> rispose Nicolas, con il suo solito modo di fare superbo, facendo un sorrisetto verso il romano <come li aveva la magic 8 ball del mastermimd>
<finiscila con questa storia!> lo interrompe il rosso ma venne completamente ignorato dall'altro
<magari dentro gli e-handbook di Jun e Nori c'è una loro informazione segreta che potrebbe essere compromettente e Shiro è così legata a quel carx nella scatola che farebbe farebbe di tutto per lxi. Tutto perfetto per usarvi per un suo piano. Forse per incastrarvi o per ricattarvi e chiedere il vostro aiuto. Semplice. Qualcuno vuole distruggere i vostri piani e ha tutto il mio supporto sinceramente.>
<è abbastanza triste che ti supporti da solo> commentò Hannes al discorso dell'altro fanciullo viola che rispose senza esitazione
<e secondo te io avrei fatto tutto questo discorso anche se sono il colpevole? Non sono così idiota. Avrei ignorato tutta la vostra conversazione. Aprite la vostra mente, non ci sono solo io contro questo vostro modo di fare> gli rispose alzandosi e con un tovagliolo si pulì il volto da un paio di briciole <buona fortuna con la caccia al traditore. Magari è stato proprio ilx mastermind a prendere la vostra roba, accettate che c'è un nemico tra di noi e che non siete tutti amici. I traditori ci sono sempre in giochi simili>
<dove te ne vai scusa?> Yumeri lo bloccò afferrandogli il braccio, anche dopo il trial non aveva perso il suo animo aggressivo e autoritario <tu non me la racconti giusta...>
<vuoi proibirmi la libertà di fare il cazzo che mi pare? Vuoi ancora cercate di essere utile ed evitare altri casini? È tutto inutile. Anche se stiamo tutti vicini nella stessa stanza i problemi arriveranno lo stesso. Oppure farai veramente poco se ti concentri su un unica persona e gli altri se ne approfittaranno, ma dubito che tu possa capire questo ragionamento> la presa sul suo braccio aumentò, iniziò a fargli male ma non fece nessuna smorfia. Vide puoi che stava usando la mano ferita e la benda iniziò a sporcarsi di rosso, neanche la fanciulla fece una smorfia. Entrambi impassibili per non dare la soddisfazione all'altro.
<vuoi spezzarmi un osso con quella mano? Puoi farcela. Così dimostri che non sai fare altro e che non sei tanto diversa dai maggiordomi. Ti piace ferire la gente? Essere violenta? Comandare con arroganza?>
<stai zitto. Chiudi quella cazzo di bocca! Sai solo che parlare! E tra noi due sei tu quello veramente arrogante! Che corraggio hai a farmi queste lezioncine?>
L'altro le rispose con una debole risata e le prese la mano libera mettendola sul suo collo. Sentì i fiati di tutti fermarsi per qualche secondo.
<allora tagliami la gola. Strappami la lingua, distruggi le mie corde vocali. Strozzami. Però attenta a non uccidermi, voglio ancora vivere e non voglio rivedere Sae>
La motociclista non strinse le dita intorno al collo, non sarebbe ceduta così presto, la mano intorno al braccio si staccò e la strinse in un pugno. Semmai si sarebbe beccato un pugno ma nulla di più, anche perché non voleva morire per l'esecuzione.
<che c'è Yumeri? Questo mio atteggiamento e le mie parole ti danno fastidio? Ti ricordo qualcuno? Magari uno senza un occhio, un po' femminile, con i capelli blu...e che molto probabilmente ha ucciso tutta la tua famiglia->
Aveva detto troppo.
<BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA->
<BASTA!> la voce di Kazuto pietrificò i due che vengono separati dallo stesso stratega per nulla calmo. Si mise tra di loro e lo raggiunsero anche Jun e Shiro per tenerli fermi <per un giorno. Per un solo e unico giorno potete smettere di litigare e collaborare come brave persone civili?> iniziò il fanciullo con la sua sgridata, guardandosi intorno per vedere se uno dei due Aki arrivasse. Via libera, erano da soli.
<oggi abbiamo un piano importante, evitiamo di creare litigi che causano solo problemi! Dobbiamo essere concentrati sul piano e basta, poi dopo potete litigare e insultarvi quanto volete. Comportatevi in modo tranquillo, non create sospetti e state lontani fino a fine giornata ok? Devo ripetermi dinuovo? No? Perfetto. Le parole di oggi sono: lavoro di squadra anche se non volete aiutarvi a vicenda.>
Non alzò troppo la voce, era serio e severo, come un padre che sgrida i due figli che stavano per affogare l'altro in piscina. Scena forse troppo specifica- ma era così in effetti.
Però tra i due litiganti non c'era alcun amore fraterno nascosto e sepolto, si odiavano e basta.
Il messaggio di Kazuto era rivolto a tutti, stava mettendo troppa pressione per un piano di cui non sapevano neanche se sarebbe servito a qualcosa. Teneva viva una fiammella di speranza in mezzo a quella pesante disperazione, chissà chi avrà la meglio oggi.
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Decisero di godersi la mattina con tranquillità e in compagnia soprattutto i pessimisti che pensavano che quella sarebbe stata l'ultima. Quindi volevano solo divertirsi con i pochi amici che si erano fatti li dentro.
Poi c'erano chi come Nicolas e Jun spendevano quel tempo per parlare dei loro affari, nascosti e soli nella camera della ladra.
Non si consideravano nemici e neanche amici, una collaborazione nata solo per scappare e infondo anche per creare un po' di caos nel gioco. Avevano idee diverse rispetto agli altri e pure tra di loro. Una relazione molto forzata.
Nessuno dei due voleva rendere questa relazione qualcosa simile ad un amicizia perché sarebbe stata inutile e falsa. Anche perché Jun non sopportava minimamente la presenza di Nicolas ma gli serviva ed era l'unico con cui poteva essere veramente se stessa. Lo detestava, lo odiava, avrebbe preferito stare in un centro caritas che con lui. Tutto causato dalla sua grande superbia che la irritava da morire.
Pure Nicolas non la sopportava, infastidito dalla sua grande bravura di mentire che faceva scattare la sua invidia e creare un effetto a catena che lo portava a uno sconforto nascosto. Tutto per via di un incredibile accidia verso il mondo intorno a lui, una visione e percezione pessimista che bruciava tutte le sue idee e energie, disintegrare tutte le sue parole piene di ego e incentivare quella fiamma che lo faceva credere di essere un incapace.
Ma non erano lì per i loro trip mentali.
<sicura che non hai preso nulla?>
<oh my god! Stop! L'ho già detto! Non c'entro nulla con questa storia, ci ho provato a prenderli ma ne ho zero! Ok? It's not me!> la corvina rispose con tono seccato mentre tirava fuori tutto ciò che aveva preso dalle camere di tutti. Nessun e-handbook. Però c'erano due bei gioielli, una collana di perle con un bel quarzo come ciondolo e un braccialetto maschile di pelle, sembravano valere molto.
<ho solo chiesto calma! È difficile capire se menti o no, magari li hai nascosti da qualche parte> allungò la mano verso il braccialetto e la fanciulla gli diede un colpo sulla mano
<non toccare! Che con le tue luride mani lo rovini!>
<che gentile! Volevo solo vederlo, non te lo rubo! Malhablado>
<please speak english or japanese, non strane lingue>
<si chiama spagnolo, non è una strana lingua>
<comunque sicuramente è un problema questa faccenda. Nel mio e-handbook c'è scritto il mio vero Ultimate. Ho notato vedendo anche quelli degli altri, tra cui anche il tuo, che ci sono scritti dati veramente privati. Tipo alcuni non stanno usando il loro vero nome e ci sono altri ultimate segreti ma nulla legato al "fattore mastermind". Come se si stesse fingendo un'altra persona> cambiò discorso Jun mentre rimetteva tutta la sua roba dentro la sua borsa
<Quindi l'unico modo per scovarlo è avere culo e beccarlo sull'atto? Tipo mentre ruba o va in qualche stanza segreta per...>
Il fanciullo viola si zittì quando sentì il suono di una macchinetta fotografica che scattava una foto. Jun non ne teneva una in mano e non gli stava facendo una foto, erano solo lui e lei. Così almeno sembrava. Anche la corvina se ne accorse e si guardò intorno in silenzio.
Veniva dal fondo della stanza, verso il muro dove c'era l'entrata per i passaggi segreti. Non si dissero nulla perché entrambi avevano in mente la stessa cosa e con passo svelto andarono verso il muro non sprecarono altri secondi.
Aprirono il passaggio e si affacciarono, Jun quasi cadde a terra, e videro solo qualcuno girare l'angolo sparendo nel buio. Partì il piccolo inseguimemto ma quando girarono l'angolo non lo videro più, era sparito nel nulla.
Rientrati in camera Jun controllò che nella sua borsa ci fosse tutto e cercava di prestare attenzione alle teorie del collega. Voleva tirargli un pugno.
<non è assolutamente il mastermind. A meno che non sia un idiota ad agire fisicamente in questo modo! Se voleva fare foto a noi e chissà a chi altro avrebbe chiesto ai maggiordomi no?>
Jun annuì, posò la borsa dentro un comodino sotto un sacco di biancheria, si girò verso di lui e controbatte <quindi stai già distruggendo la tua teoria che quello a rubare ieri sera sia il mastermind? Cambi idea velocemente>
<i- Jodete!> rispose facendo un leggero sbuffo per poi continuare <quello lì era palesemente uno di noi. Gli Aki non si fanno scoprire e sono decisamente più alti. Quella persona era ad occhio quanto te, un metro e sessanta e poco di più...non aveva una gonna quindi era uno dei maschi...teoricamente->
<vai dritto al punto ti prego. Starai per dire che ci sono alcuni di noi che lavorano per il mastermind?>
<ESATTO! Il mastermind non può sempre sapere cosa facciamo , è un partecipante e ha dei limiti, può stare solo con un gruppo di persone. Quindi ha chiesto aiuto ad altre persone per controllare gli altri gruppi. Quindi rimane il fatto che è colpevole delle sparizioni ma non è lxi a farle! E...non guardarmi così> si interrompe vedendo l'espressione scocciata dell'altra appoggiata alla porta.
<you look like a nerd! Please!>
<me? A nerd? Come ti permetti little bitch?! Scusa se ti rendo partecipe dei miei pensieri, dovrebbe essere un onore per te!>
<Really? Aww thanks my god! Thank you! Oh lord god! Love me! Save me! New Junko Enoshima!> lo prese in giro saltellando sul posto e stringendo le mani al petto. L'altro la raggiunse e le tirò un colpo in testa per farla smettere. Poi si sistemò i capelli viola sbuffando
<simpatica come un palo in culo>
<tu il palo lo hai sempre in your ass> aprì la porta e lo prese a braccetto come fanno le vecchie signore <e ora toglilo, devi essere kind and nice come me ok? Che se ti spaccano la faccia io non ti aiuto. Puoi farcela?>
<non è una cosa molto gentile da parte tua lasciarmi mezzo morente> commentò, cercò di togliersi dalla presa ma Jun lo stringeva forte a sè <comunque io posso benissimo essere gentile e buono>
<davvero? Gentile, buono e Nicolas sono nomi inseparabili!>
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Nori fece uno bello sbuffo e sprofondò nella poltrona, guardando Shinobu e Kaoru che cercavano di migliorare la situazione con le solite frasi in ripetizione
<Nori non ti preoccupare, sarà per forza da qualche parte! Non credo che la villa sia così grande!> iniziò Shinobu mettendosi affianco alla biondina
<secondo me dovresti parlarne con gli Aki, magari vedendo il tuo bel visino non si arrabiano e ti danno una mano! Non credo che siano così crudeli!> disse Kaoru che continuava a cercare nei angolini più piccoli e nascosti.
<non stare così male Nori...non è poi così grave...è->
<"non è solo un e-handbook"> li interrompeva sempre la biologa che quasi cadde dalla poltrona <era molto utile- aveva le regole- la mappa- i simpatici Aki pixelati con cui poteto giocare se mi annoiavo- informazioni private-> iniziò ad elencare per poi fermarsi interrotta dallx amicx
<ok informazioni private ma c'è solo scritto il tuo nome, cognome, età e ultimate! Non credo che dovresti preoccuparti così tanto! Per caso sei...tizio caio Ultimate serial killer?!> cercò di dire la giusta pronuncia in italiano ma non c'era Kazuya che potesse aiutarlx.
<anche senza essere esagerati- questo potrebbe essere un buon momento per dirci questo segreto...no? Tutti mi sembrano molto ma molto impressionabili, se lo dici tu in prima persona potresti evitare malintesi...> aggiunse l'artista facendo un timido sorriso
<e noi saremo sempre dalla tua parte! Sempre! E se magari non vuoi dirlo subito a tutti ti puoi confidare con noi, ci conosciamo da poco però abbiamo bisogno di avere persone di fiducia in questo gioco no? E noi siamo qui per te!> disse subito dopo Kaoru facendo un bel sorriso e Shinobu annuì alle sue parole.
La fanciulla li guardò con la sua solita espressione, calma, senza troppe emozioni e impassibile anche dopo tutto quel grande supporto. Distrusse la bella atmosfera rivelando la verità in modo semplice e tranquilla.
<ragazzi, non è nulla di che. C'è solo scritto il mio "vero" nome invece che Nori. Magari pensate male se lo venite a scoprire da altri- e poi non è più il mio nome da un bel po'>
<COSA!? NON TI CHIAMI VERAMENTE NORI!?> urlarono Kaoru e Kazuya distruggendo le povere e sensibili orecchie di Shinobu...aspetta ma cosa ci fa Kazuya qui?-
<KAZUYA? DA QUANDO E QUANTO SEI QUI!?>
<Da pochi secondi in realtà- dopo aver fatto una bella corsetta per...chè si. Avevo fame-> rispose il romano facendo un bel sorriso che sembrava un po' forzato. Ma il schermidore non fece altre domande troppo preso dalla notizia della biologa.
<fermi con le domande. Non...non voglio parlare in realtà- è una cosa molto privata e non me la sento...ma tanto il mio nome è Nori ed è anche nei miei documenti! Quello là è solo uno vecchio... nulla di strano come identità false o altro. Anche perché sarebbe diverso pure il cognome e ulfimate...no?> disse la fanciulla alzandosi dalla poltrona e diventando abbastanza seria <quindi...per questo sono un po' preoccupata, comunque è un nome legato al mio passato e vorrei evitare domande come "perché hai un'altro nome?". Oltre al fatto che gli Aki sappiano queste cose su di me...>
I tre alle sue parole annuirono, Kaoru e Kazuyo fecero segno di chiudere la bocca con una zip
<niente domande e non diremo niente a nessuno>
<...neanche a Goro?->
<esatto Kaz, neanche a Goro.>
<NON POSSO TRADIRLO COSÌ! NON POSSO TENERGLI UN SEGRETO!>
<SI CHE PUOI! È UN SEGRETO MOLTO PICCOLO!>
<non pensavo che il vero mio nome potesse mettere in crisi un matrimonio-> commentò la biologa marina ridacchiando.
<potete non urlare?> mormorò Shinobu
<SCUSA-> urlarono in coro i due per poi guardarsi male a vicenda per aver urlato dinuovo.
La questione venne sepolta da conversazione idiote e tra risate, si aggiunse poi anche Goro che rimase ignoraro riguardo al segreto di Nori.
La biondina sentiva un peso in più, non sapeva se era giusto rivelare la storia completa o se doveva rimanere una cosa sua privata...non era nulla di grave allora perché si fa sempre un grande dramma a riguardo?
Non sapeva se aveva il corraggio di farlo e subire le conseguenze. Se c'erano delle conseguenze...ma ogni azione ne ha una...no?
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Il pranzo fu veloce, nessuno si concentrò troppo sul cibo e volevano iniziare al più presto il loro piano. Solo Yumeri chiese il bis facendoli aspettare come faceva anche Sae quando era in vita, nelle piccole cose sentivano la sua mancanza. Come anche New York e la sua goffaggine, Maude e la sua bellezza, Chunami c'era stata veramente poco ma aveva lasciato un grande trauma.
Il primo gruppo andò subito al primo piano e aspettavano il segnale nelle loro camere, il terzo gruppo andò nella sala dei giochi e lasciarono la porta aperta per poter sentire tutto ciò che succedeva fuori.
Inizio il secondo gruppo.
Elviira si avvicinò ai dormitori e fece sporgere solo la testa sperando di non star infrangendo nessuna regola. Non voleva finire nei guai fin da subito!
Era brava con i bambini e poi sembrava che Sally avesse una preferenza verso di lei. Oltre a distrarla l'avrebbe fatta anche divertire! Non voleva vederla ancora con quel broncio e aveva un bellissimo piano! Era certa che sarebbe andato tutto bene, avrebbe aiutato gli altri e divertito la bambina.
<Sally!! SALLY!!>
<che c'è?>
La corvina fece un urletto e si girò di scatto dietro di sè, Sally era apparsa come per magia e mangiava dei biscotti al cioccolato. Pensava che fosse in camera sua...e poi da dove veniva? Forse da un passaggio segreto o-
<allora? Che c'è? Veloce! Devo preparare la festa per signor Bunny!>
<signor Bunny?>
<si! È il suo compleanno!! Devo fare tutto io perché i Aki sono occupati...ma hanno detto che ci saranno a festeggiare!> la piccola fece un sorrisetto e si mise a girare intorno alla più grande.
<davvero? Posso darti una mano? In effetti volevo chiederti se volevi giocare con me! Sono tutti noiosi qui, anche mio fratello!> rispose l'acrobata che iniziava a girarle a testa cercando di seguire con lo sguardo Sally che sembrava una trottola e non si fermava mai.
<è molto cattivo tuo fratello! Mi ha lasciato sola a nascondino! Da sola sola!!> disse fermandosi e mostrando le sue belle guance rosse e il suo broncio infantile. A Elviira le faceva tenerezza e ridacchiò.
<non è gentile con gli altri lo so, ma non è così tanto cattivo in fondo...> la prese per mano e fece uno dei suoi migliori sorrisi
<beh puoi considerarlo una strega cattiva! Mentre io sono una strega buona e ti darò una mano! Sarà la festa migliore del mondo!>
<davvero?> chiese Sally
<davvero!>
<non mi stai ingannando anche tu...vero?>
<assolutamente no! Pincky promise!> rispose e alzò il mignolo non smettendo di sorridere con sincerità e dolcezza. Non voleva ingannarla anche perché non era tanto brava a farlo. Poi ai bambini non piacciono le bugie e lei lo sapeva molto bene.
Sally le fece un meraviglioso sorriso, gli occhi le brillavano di gioia e strinse il mignolo della corvina, era così contenta di giocare con qualcuno e sperava che non verrà lasciata nuovamente da sola.
<PINCKY PROMISE!!>
Elviira prese la campanella dei maggiordomi iniziando a suonarla con la scusa di chiamarli per portare nella sala da ballo tutti i giochi della bambina. Primo segnale, Sally era occupata.
Sally le disse che non voleva disturbarli e chiamò dei manichini che venivano nella stanza al fondo del corridoio. Le facevano molta inquietudine ma sforzò un sorriso per non far preoccupare la bambina che non smetteva di tenerle la mano e saltellava felicissima. Era anche riuscita a farla stare fuori dalla sua camera aiutando gli altri, sperava che sarebbe andato tutto bene.
Shou non era molto contento della scelta del luogo in cui tenere occupato Akikuma, la sala della musica non gli dava tanta sicurezza soprattutto con lui. In mano teneva la campanella pronta a suonarla per dare il segnale o per lanciarla contro il maggiordomo, dipende dai casi-
Prendeva dei bei respiri cercando di mantenere la calma, litigare era un bel modo per tenerlo occupato ma non uno dei migliori. Voleva tanto sapere cosa aveva in testa Shiro ma non gli aveva detto niente tranne un "aspettami qui!".
Quando vide la pianista trascinare Akikuma con in mano un vassoio con del tè, Shou suonò la campanella per far capire all'amica che era ancora lì e per dire a tutti che uno dei due maggiordomi era occupato. Aveva sentito un'altra campanella, ne mancava solo una e il primo gruppo poteva iniziare.
<ora puoi dirmi perché mi hai trascinato fino a qui? Ho da fare e->
<è da molto che non faccio un duetto, Shou non sa suonare e mi ha detto che tu lo sai fare e canti molto bene!> lo interrompe subito prendendogli la mano libera e stringendola, era calda, la pelle era morbida e aveva un buon profumo, era umana.
<vorrei molto Shiro ma devo fare delle cose importanti e...>
<perfavore!> Shiro si impuntò rimanendo dolce nel suo tono di voce, decise di puntare sull'emotivo e abbassò la testa mentre stringeva la mano di Aki <suonavo molto con il mio maggiordomo, mi manca molto, moltissimo. Ero sempre da sola nella mia grande casa...era come un genitore per me e...>
<e poi non avete detto che siete sotto il nostro servizio e avreste fatto tutto ciò che volevamo?> interviene Shou meno dolce e emotivo della fanciulla <vuole che suoni con lei, non puoi disubbidire ai nostri ordini no? Quelle altre cose le puoi fare dopo!>
Akikuma rimase in silenzio, fece un bel sospiro e si liberò dalla presa della pianista <va bene va bene! Anche se questo mi incasina tutta l'organizzazione che avevo fatto alle 4 di mattina...non è un tuo altro tentativo per uccidermi vero?> chiese alla fine a Shou guardandolo male
<no no! Stranamente no- davvero->
<mh...meglio per te perché non posso lasciare in mano quelle cose ad Aki! Se no fa un casino...> entrò nella stanza mentre borbottava e posò il vassoio su un mobiletto, i due lo seguirono con un bel sorriso. Il piano stava funzionando!
Shou si mise seduto ad ascoltare i due mentre sceglieva altre canzoni e brani da farli fare. I due musicisti erano entrambi seduti al pianoforte, la bravura della fanciulla stupì anche il maggiordomo oltre al corvino. Sapeva che alcune persone cieche erano dei geni e con fantastiche doti ma rimaneva lo stesso a bocca aperta osservando Shiro suonare con naturalezza e senza mai sbagliare, come se conoscesse a memoria ogni tasto di quel pianoforte. Sarà andata lì più volte in quei giorni per rimanere allenata.
Intanto Aki cantava a bassa voce, le dita erano rigide e si fermava ogni due per tre rendendosi conto che stava rovinando la melodia. Shiro cercava di tranquillizarlo, sentendo la sua tensione ma stava solo peggiorare la situazione.
Shou fu stupito di vederlo così impacciato e quasi timido, non se la aspettava da uno come lui così egocentrico, estroverso e talentuoso in tutto.
L'ultima volta che l'aveva sentito suonare e cantare era da solo, completamente al buio e di notte, forse per paura di essere ascoltato e visto da qualcuno? Può starci. O si sentiva inferiore e incapace suonando con un Ultimate Pianist? Altra valida motivazione. O semplicemente i brani che stava sceglieva Shiro non gli piacevano? Troppe possibilità, era inutile capirlo.
L'importante era che rimanesse occupato.
Kaoru voleva morire.
Kaoru voleva morire perché doveva stare con Nicolas e Monoaki, due persone insopportabili, stronze, che amano ferire la gente con monologhi e con un grandissimo ego.
Almeno il maggiordomo era simpatico e magari poteva convincerlx a fargli bere qualcosa che non sia avvelenato. Ma la presenza di Nicolas gli faceva perdere la speranza perché era collaborativo come un sasso.
Anzi i sassi sono più collaborativi di lui.
<MONOAKII!!!> urlò Kaoru sentendo i altri due campanelli suonare e si mise a scuotere con forza e energia la loro campanella. La vecchietta viola si tappò le orecchie e guardò con puro odio l'altro che non smetteva di urlare <puoi smetterla!? Credo che ti abbia sentito benissimo-> si lamentò ma ilx schermidore non si zittì.
Lo fece solo quando arrivò il maggiordomo, con la divisa maschile coordinata a quella di Akikuma e si stava sistemando il velo nero da sposa <cosa c'è di così importante da far diventare tutti sordi?> chiese predendo dalle mani di Kaoru la campanella.
<esatto. Il mio povero udit->
<vogliamo imparare a giocare a scacchi!> zittì Nicolas e fece un bel sorriso all'italianx
<cosa? Noi chi? Ma quand-> si bloccò per schivare un pugno da parte dellx fanciullx.
<...veramente?> rispose Monoaki abbastanza sorpresx
<certo! È sempre stata una cosa che volevo fare e osservandoti nei trial sembri essere veramente forte! Chi meglio di te può insegnarci? Perfavore!>
Nicolas non sembrava molto convinto e trovava il sorriso forzato di Kaoru da vero idiota. Non commentò e osservò ilx giocatore di scacchi.
Sembrava veramente contento sentendo quelle parole, il suo sorriso sembrò sincero e unì le mani facendo un bel "clap", faceva piccoli saltelli come una bambina che riceveva una gigantesca casa delle barbie.
<certo! Certo! Era da tanto tempo che non giocavo con qualcuno di nuovo!! Non metterti a piangere Josè se perdi!> disse e con passo svelto andò verso le stanze private dei maggiordomi per prendere una scacchiera.
<Josè? Perchè->
<stai zitto e non farti domande.>
Monoaki ritornò con una bellissima scacchiera, era così curata che sembrava nuova ma Kaoru era certo che fosse molto vecchia. Un regalo dei suoi genitori o di una persona a lxi cara. Provò a chiedere qualcosa di alcolico da bere ma ricevette un secco "no, se non bevo io non bevete neanche voi". Severo ma giusto.
Le partite erano molto lunghe e Aki si perdeva nelle spiegazioni per essere il più dettagliato possibile e per farsi capire al meglio, questa cosa bastava per farlo stare occupatx per un bel po'.
Nulla sarebbe andato storto.
___ ___ ___
Quando l'ultima campanella suonò il primo gruppo, Kichirō, Yumeri, Hannes, Roza e Kazuto, entrò in scena.
Con passo leggero e veloce attraversarono il corridio fino al dormitorio di Sally con il respiro sospeso e il cuore che batteva molto forte. Ansia. Questo provava Kichirō e cercava di non mostrarlo troppo, di rimanere lucido e non farsi prendere dal panico. Non era il solo a sentirsi così e ciò lo sollevò, anche Roza tremava e cercava di essere impassibile come tutti gli altri, ma aveva così paura. Entrambi stavano al centro del gruppo cercando di darsi un po' di forza a vicenda, soprattutto il rosso usando quella poca positività rimasta.
Non furono loro a oltrepassare la parte proibita per primi ma ci pensò Kazuto con grande corraggio che ai due mancava.
Nessun allarme, nessun arma che appare dal nulla, nessuna trappola o altro di strano per la sicurezza. Non successe nulla di particolare, non sentirono uno dei due maggiordomi arrivare o Lady Sally urlare.
Potevano proseguire, nessun pericoloso, stavano andando alla grande. Ma era solo l'inizio.
Di tre stanze solo una era aperta ed era quella di Lady Sally. Yumeri provò a scassinarle con le forcine ma nulla, erano troppo complicate e sfondarle non era un ottima idea per una missione basata sul non farsi scoprire. Magari avrebbero trovato delle chiavi, Sally era la padrona di casa, avrà qualcosa per entrare nelle stanze bloccate!
Chiusero la porta alle loro spalle lasciando Yumeri fuori per fare da palo.
Era il momento di esplorare e mettere in gioco la parte detective di Kichirō.
La stanza era molto grande e chiara, pareti di un bel rosa pastello e con un sacco di disegni a tema fate e principesse. Il parquet panna era coperto da vari tappeti pelosi di vari colori pastello e di giocattoli. C'era un gigantesco armadio e un bellissimo angolo giochi che creava invidia a un sacco di bambini poveri e benestanti. Comprendeva: una mini cucina, una grande casa delle bambole, una grande lavagna, un bel tavolino e una toeletta per truccarsi. Ma sembravano mancare dei giochi. Forse per stare con Elviira avrà portato alcuni di loro con sé.
<c'è solo una telecamera> disse Roza a bassa voce <oltre a ciò non sembra esserci nessun passaggio segreto. In effetti mi ricordo che per usarne uno era uscita fuori nel corrodio, uno dei primi giorni... te lo ricordi Kichirō?>
Il rosso annuì alle sue parole
<menomale... comunque se trovo altro ve lo dico->
Affianco al letto a baldacchino c'era una scrivania e Kichirō e Kazuto si avvicinarono vedendo che c'erano dei fogli e un diario.
<non è violazione della privacy di un minore?> mormorò il Dungeon
<loro hanno rapito delle persone, anche minori, e li costringono a uccidersi a vicenda. Non stiamo un reato così grave> gli rispose lo stratega osservando i disegni della bambina.
Non era un artista, aveva 10 anni e non era un Ultimate. Aveva una grande fissa per le principesse e la magia, l'avevano notato dalle decorazioni. C'erano molti ritratti dei due maggiordomi e nessuno del mastermind, li avrà nascosti per non lasciare indizi. Erano sempre loro tre con qualche cane uovo, coniglietti o gatti.
Oltre a ciò il macabro e la violenza non mancavano.
Pur sapendo che questo ormai era il suo mondo rimasero lo stesso pietrificati alla vista di quei disegni. Cadaveri, gente che si suicida e trucida altre persone. Morti. Decapitazione. Corpi divisi in mille pezzi. Forse erano scene che aveva visto dal vivo, leggendo il giornale o visto in TV. Questo non era il suo primo killing game, non erano i primi che vedeva morire e magari altri erano morti in modo peggiore.
I segni erano veloci, calcati e fatti con rabbia, alcuni di quei disegni si vedevano delle macchie lasciate dalle lacrime.
Dopotutto viveva nella disperazione, non poteva essere sempre felice e gioiosa come una bambina normale...no?
Kichirō fu quello che rimase più colpito ma cercò di non bloccarsi su ciò, posò quei disegni per prendere il diario.
<comunque se volete leggiamo assieme il diario di Sally, magari ci sono informazioni importanti no? Chi meglio di lei conosce questo nuovo mondo assurdo?> sussurrò Kichirō richiamando l'attenzione di tutti gli altri che si avvicinarono.
<potremmo ottenere informazioni personali e utili per ricattarla->
<no Hannes. Non lo faremo...non subito, dipende dalla situazione. Meglio di no.> lo interrompe lo stratega e prese il diario per impedire che gli altri potessero leggerlo. Il mago lo guardò male e riuscì a prenderlo dalle sue mani con grande velocità e senza che se ne accorgesse. Era un mago dopotutto, prendere oggetti di altri senza farsi vedere e farli apparire tra le sue mani era un trucco fin troppo semplice.
Si mise a camminare per la stanza e mettendosi a leggere a un tono di voce che potessero sentirlo senza urlare. Kazuto lo guardava male e per un primo momento cercò di fermarlo per poi rinunciare e stare fermo ad ascoltarlo.
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Caro Diario sono io la tua cara Junko♡
Devo ancora darti un nome lo so! Però ora non ho la testa per farlo!! A casa c'è molto casino :C
È da tutta la mattina che mamma e papà discutono, urlano e sono molto preoccupati per qualcosa che non so! Dalle poche parole che capisco nei loro litigi sono "Junko Enoshima", "fuggire" e "sicurezza di nostra figlia Junko", "Junko ci ucciderà!", "cosa facciamo?"
Mamma e papà non smettono di parlare di lei e di stare davanti alla TV, non hanno neanche cucinato e sto morendo di fame! Credo che cucinerò per conto mio a questo punto- uffff
Poi anche fuori casa c'è un grande casino! E da ieri che tutto sembra strano dopo il suicidio di massa alla Hope's Peak Accademy di quelli che stavano lì senza Ultimate! Che poi cos'è un suicidio di massa? Sembra brutto perché mamma era molto triste!
E papà ha cambiato subito canale!
Tutto strano e non mi piacciono sentirli litigare, avevano finalmente smesso da un bel po'...
Beh ora vado a cucinare! Spero poi che mamma e papà mi lasciano guardare la TV:/ A dopo diario!♡
...
Era meglio non guardare la TV...
È stato così brutto.
Gente morta... sangue e esplosioni...gente morta!
Hai capito? Morta!
Non c'erano i cartoni ma solo un video di gente che cade giù...e muore.
Un video strano, che ti incollava allo schermo.
Ma mi faceva paura. Non mi è per nulla piaciuto.
Mamma e papà erano più strani, si sono messi a ridere mentre piangevano.
Diaroo, si può ridere mentre si piange?
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Caro Diario sono io la tua cara Junko♡
Mamma e papà in questi giorni non stanno migliorando. Sono sempre violenti...non smettono di guardare la TV e parlano solo di Junko. Ma non me! L'altra! È più carina di me ok ma io sono loro figlia!
Poi non capisco se sono impauriti o la adorano, sono troppo strani e mi fanno paura. Sono passati a dire che ci avrebbero ucciso a dire che dovevamo amarla e ci aveva salvato...non li capisco :/
Mamma ogni tanto mi tira i miei capelli urlando cose tipo "dovevi essere bionda! Non marrone merda!"...mi fa male. Molto. Anche perché prima li adorava! Non capisco questo cambiamento :C troppi cambiamenti...
Papà non mi compra più bambole, me le ha bruciate tutte e mi ha detto che farà la stessa cosa con i miei peluche. Oggi l'ha fatto.
Però ha risparmiato il signor Bunny! E lo sto stringendo forte forte perché ho paura...molta paura!
Sto sempre chiusa in camera, non ho fatto colazione e ho fame. Fuori casa c'è più casino di prima. Ho paura di guardare fuori e vedere altri morti.
...
Ho pranzato perché mamma e papà hanno finalmente cucinato! Yey! Era buono il sushi!! :D
Anche oggi erano strani ma erano felici! Mi hanno riempita di baci dicendo che ero molto brava perché avevo preso voti molto alti a scuola! Che avevo vinto un premio! La nostra scuola aveva scelto 16 bambini bravi come me per fargli fare un esperienza divertente e di gioco! Questo perché ci hanno considerato come futuri Ultimate per la H.P.A!
Che bello! A scuola nessuno voleva giocare con me, tutti sucono che sono super secchiona e antipatica MA HO UN PREMIO! LORO NO!! E mi farò amici tutti quei bambini!
Sono molto felice!!:D
Però...perché mamma sta piangendo? È triste del mio premio?
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Caro Diario sono io la tua cara Junko.
E sono veramente arrabiata. E triste.
Questa mattina mi sono venuti a prendere dei tizi strani vestiti di bianco e nero, non mi piacevano erano strani come mamma e papà. Entrambi erano felicissimi e mi riempivano di baci.
Signor bunny era sempre con me. E lui non mi lascerà mai.
Ti sto scrivendo dopo che sono arrivata al luogo di incontro e di gioco con gli altri bambini.
Mamma e papà mi hanno mentito.
Non stiamo facendo un gioco divertente.
Arrivati e riuniti tutti i bambini ci hanno detto che eravamo in un gioco in cui bisogna uccidersi. Una battaglia all'ultimo sangue. Hanno bruciato le nostre valige ma tu sei salvo con signor Bunny.
Mamma e papà mi hanno mandata a morire per Junko.
C'è un gigantesco schermo con la sua faccia e ci osserva.
Non siamo per niente uguali.
Lei è bionda, magra, alta e bella.
Io sono castana, grassa, bassa e brutta.
Con lo stesso nome.
E miei genitori preferivano lei.
Una Junko che guarda sorridendo la gente che muore.
Sono molto arrabiata e ho paura.
Non sono al sicuro rimanendo nascosta per sempre... tutti si stanno uccidendo...o così credo dalle loro urla.
Mamma e papà staranno guardando? Era questo questo vedevano in TV?
Bugiardi.
"Dobbiamo scappare per salvare nostra figlia Junko"
Eccomi qui in mezzo a gioco di morte.
Li vedo da lontano, seduti sugli spalti. Eravamo in una specie di stadio.
Odio i bugiardi.
Odio questi bambini.
Odio la TV.
Odio questo gioco.
Odio mamma.
Odio papà.
Odio Junko.
Odio me stes__
Caro Diario sono io la tua cara Junko.
Li ho uccisi tutti.
Se non ho continuato la frase di prima era perché mi avevano scoperto. Volevano uccidermi.
Ero nascosta dentro una cassa, sapevo che non ero al sicuro per molto.
Aveva un fucile, puntava verso me ma sono riuscita a prenderlo dalle sue mani da maialino. Erano grosse, sudaticcie e sanguinose e rideva come un matto. Il suo brutto volto ha un buco. Ho sparato io.
C'erano altri bambini, non riuscivano ad uccidersi, erano tutti feriti, quindi ho sparato contro di loro. L'aria era strana, aveva un brutto odore, c'era molto fumo. Sembrava quello che fanno i colleghi di papà!
Le mie dita premevano il grilletto in automatico, corpi pieni di buchi, il sangue ha sporcato il signor bunny e te.
Poi ho preso un'altro fucile e ho sparato a caso verso gli spalti.
Mamma e papà sono morti. Piangevano dalla gioia e ho distrutto i loro sorrisi.
Avevo una strana adrenalina come quando mangi tanto cioccolato e zuccheri, l'odore schifoso dell'aria era diventato molto buono.
Junko era molto contenta, la sua risata così forte mi rompeva i timpani.
Ma io non sono felice anche se ho vinto.
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Caro Diario sono io la tua cara Sally♡
Ho deciso di cambiare nome e penso che Sally sia un nome veramente carino! Mi devo però abituare ad usarlo su di me.
È da un po' di giorni che non ci sentiamo! Ti faccio un veloce riassunto! :D
Come vedi sono molto più contenta, anche se ho spesso incubi di quel giorno, però ora sono in un posto sicuro in cui fanno un sacco di cibo buonissimo!!
Ho scoperto che altri bambini sono stati mandati a uccidersi e quelli che vincevano come me vengono mandati in una gigantesca casa! Ci sono stanze comuni, si pranza tutti assieme e sto facendo nuove amicizie!
Però il resto non mi piace molto...ci parlano solo di Junko, di come si ammazza la gente, anatomia, tanta tanta scienze, come si utilizzano le armi, tanta ginnastica! Sembra di stare in una caserma strana!!!
Però sono la migliore di tutti!
Il signor Moon, il padrone di casa, è fiero di me! Dice che vede in me una grande comandante e capo.
Qualcuno ha provato a decapitare signor Bunny, quindi io gli ho tagliato la mano.
Mi hanno chiamato Junko e insultato i miei nuovi capelli rosa e bianchi, li ho rotto le gambe.
Volevamo darti fuoco, li ho strappati i capelli.
Forse ho esagerato...e se sto diventando come l'altra Junko? Come mamma e papà?
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Caro Diario sono io la tua casa Sally♡
È passato qualche mese dall'ultima volta che ti ho scritto ma devo dirti delle buone notizie!!
Ho preso il massimo dei voti e tutti stanno iniziando a chiamarmi Sally! Non sono più Junko! E sto diventato carina quanto lei! Anzi di più!!
L'ho anche incontrato dal vivo, mi ha fatto tantissimi complimenti.
Ma ho ancora un po' di rabbia! Non mi ha neanche chiesto scusa! >:C però mi ha dato una bambola! La chiamerò Clarissa, è molto carina! È una bella fata rosa. Forse era un suo modo per chiedermi scusa?
Poi il signor Moon ha detto che qualcuno di importante vuole adottarmi!! Non so se sarà una mamma o un papà però sono molto felice!! Oggi ha detto che lo incontrerò!
Ti farò sapere♡
...
Allora.
Ilx signorx ■■■■■■■■■ non è unx tipx molto apertx, estroversx e energicx!
Ma era lo stesso molto gentile con me!! Mi ha portato un gigantesco peluche di Monokuma!! È super morbido!! Super super!! Occupa tutto il mio letto e tutti i miei amici ne sono gelosi!!
Alla fine è anche simpaticx! Ha detto che tra qualche giorno potrò andare con lxi nella sua villa! UNA VILLA!! COME I RICCHI E LE PRINCIPESSE!!
WOW!! È COSÌ FIGO!!
È stata un incontro molto breve purtroppo :C spero di poterlo vedere ancora in questi giorni.
Mi impegnerò al massimo così da non avere delle materie e impedire di andarmene da qui!
Spero che non sarà come mamma e papà...
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<credo che il mastermind o gli Aki ci abbia messo le mani sopra, è tutto modificato...>
Sussurrò Hannes e saltò tutte le pagine dopo vedendo che non c'era nulla di interessante e si fermò all'ultima pagina.
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Caro Diario sono io la tua cara Sally♡
Ho appena finito di scrivere le lettere per gli invitati di questo killing game.
La solita storia! Spero che sarà più divertente! I Aki la scorsa volta sono riusciti a renderlo interessante ma a me annoia sempre! Lo sai che non mi piacciono questi giochi. Però almeno stanno con me! E spero che sarà così per sempre♡♡
Li preferisco a lxi! Anche perché devo stare attenta a cosa scrivo pure qui, niente privacy e libertà in questa casa >:C
E mon capisco perché questa volta lxi abbia deciso di partecipare... Akikuma mi ha detto che era perché voleva divertirsi e giocare un po'! Però non è pericoloso?
Sono preoccupata :C
Se muore io vengo mandata da Mister Moon dinuovo! E non voglio! Gli Aki fanno un cibo migliore di quel posto-
Poi diario ho saputo da Monoaki che la Future Foundation sta mandando molti suoi uomini per uccidere tutti i membri dell'organizzazione di Junko! E la stessa Junko!
Se muore anche lei non potrà più regalarmi i bellissimi vestiti! Aiutarmi a essere carina per tutte le feste e riunioni in cui sono costretta a stare! Era una delle poche che mi parlava durante queste riunioni super noiose!
Ma soprattutto non voglio che muoia ■■■■■■. Non voglio.
Mi è rimasto solo lxi.
Non mi ha lasciata come mamma e papà...
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Hannes chiuse il diario, deluso per non aver trovato il nome del mastermimd e con una ferita si era riaperta leggendo quelle parole.
Era riuscito a dimostrarsi menefreghista mentre nella sua mente ritornavano i ricordi di quando i suoi genitori lo abbandonarono con la sorella. Li lasciarono con uno sconosciuto a vivere una vita orribile. Si sentiva fortunano di non essere stato venduto da gente che si diverte a far uccidere le persone e che non era solo ma aveva Elviira.
Mentre Junko, anzi Sally, era rimasta sempre da sola e ha dovuto uccidere anche i suoi stessi genitori che l'hanno venduta e lasciata. Lui aveva il corraggio per poter fare lo stesso un giorno?
Come avrebbe vissuto quella vita completamente da solo?
Senza nessuno che sinceramente gli voleva bene?
Sarebbe finito anche lui ad essere così? Beh forse erano abbastanza simili in realtà...
Ha sbagliato a... a trattarla così male l'ultima volta?...
Era stato cattivo, l'aveva ingannata in un gioco e poi abbandonata. Avrà fatto ripensare a quel brutto momento a Sally? Era difficile per una bambina accettare di essere carnefice di tanta gente e accettare di essere stata abbandonata. Accettare che i tuoi genitori non ti volevano più bene.
Però...lei aveva scelto di ucciderli, lei aveva deciso di fare quella brutta azione. Poteva morire o lasciar fare tutti agli altri cercando un'altro nascondiglio...era però così semplice?
Era un pensiero giusto?
Scosse la testa per non pensarci troppo, non era il momento, e posò il diario sulla scrivania.
Anche gli altri stavano in silenzio, non solo perché colpiti dalla storia della bambina ma anche perché avevano ricevuto la conferma che il mastermind era tra di loro.
Cosa che sapevano dall'inizio però era più un idea, un ipotesi, un dubbio, una teoria che era diventata vera.
Era così e dovevano finalmente accettarla.
Il silenzio e i loro pensieri vennero interrotti dal forte rumore della porta che si apre e sbatte contro il muro.
Gli Ultimates si girarono di scatto e rimasero per qualche secondo pietrificati alla vista di Monoaki davanti all'entrata, anche con il velo che gli copre il volto si vedeva che era incazzatx nero.
Dietro di lxi c'era Yumeri stesa a terra priva di sensi.
Erano nella merda.
___ ___ ___
Ritorniamo un attimo indietro dal nostro duetto di studenti, Nicolas e Kaoru, con la nostra maestra Monoaki.
Sembrava andare tutto bene anche con le battutine che si lanciavano per irritarsi, riuscivano a tenere un atmosfera piacevole e tranquilla. Erano molto concentrati a imparare e fare le mosse giuste ma il maggiordomo li batteva in pochi secondi e si stava veramente divertendo. Le reazioni dei due erano meravigliose, l'espressione delusa e irritata di Nicolas lo facevano sembrare un ratto e Kaoru che rimaneva a bocca aperta a ogni scacco matto lo faceva sembrare un pesce.
Dopo una serie di vittorie decise di far giocare i due tra di loro per vedere se hanno capito e per fare partite più lunghe. Non voleva sforzarsi a non batterli subito e togliersi il divertimento.
Quella purtroppo sarà la loro ultima partita prima del disastro.
Nicolas aveva le nere mentre Kaoru le bianche, cercavano di ricordare le mosse che faceva il maggiordomo e tutti i suoi consigli. Non potevano perdere perché sarebbe andato contro il loro orgoglio e l'altro l'avrebbe rinfacciato a vita.
<niente trucchetti voglio una partita pulita. E non vi aiuterò. Consideratela come una verifica> disse Monoaki che avrebbe fatto da arbitro e si mise a giocare con un pacchetto vuoto di sigarette.
<capito Nicky? So che puoi farcela!> commentò Kaoru facendo un sorrisetto all'avversario che lo guardò un po' male
<non ho bisogno di trucchetti per batterti>
<ne sei così sicuro? Non piangerai vero?>
Nicolas fece uno sbuffò per la solita battuta sul solito tema <non sono un bambino come te.>
<io sono un bambino?>
Il fanciullo dai capelli viola annuì e mosse la prima pedina iniziando la partita.
<ma perfavore! Parli tu che se non si fa come vuoi ti lamenti e metti il broncio per tutto il giorno? Non fai nulla per dare una mano e anzi cerchi di ostacolarci. Fin adesso non hai fatto nulla di utile se non creare litigi e far star male le persone! Hai fatto più cose negative che positive!> continuò ilx schermidore muovendo un'altra pedina e cercava di rimanere concentrato anche sulla partita.
<vero e ciò dovrebbe farmi stare male? Lo so che non ho nulla di buono se non il talento, la bellezza e intelligenza. Anche se non durano per sempre saranno sempre maggiore delle tue.> rispose il Wool Artist e passò il turno muovendo una pedina. Gli sembrava di star recitando una parte pungente di un film ma non era abbastanza divertito dalla reazione dell'altrx. Doveva colpire fin da subito nel profondo.
<classico discorso da bambino viziato>
<parla la gelosia eh? Almeno i miei genitori mi amano>
Le ultime parole di Nicolas zittorono Kaoru che rimase immobile dopo che il fanciullo gli aveva mangiato la prima pedina. Odiava litigare, discutere, i conflitti ma con lui sembrava impossibile evitare queste cose. Faceva di tutto per crearerle e continuare solo per un po' di attenzioni. O semplicemente amava far star male le persone.
Deglutì e mosse il cavallo senza pensarci troppo bene, giusto per far passare il suo turno e continuare la partita. Non avrebbe risposto.
<povero Leopardi, chiuso in camera a studiare e studiare perché mamma e papà non volevano un fallimento. Neanche un abbraccio o un regalino che non era un libro...> continuò e mangiò un'altra pedina avvicinandosi al povero cavallo. Ilx faciullx lo guardò male, in silenzio mosse il bianco cavallo mangiando una pedina nera.
<non parlare di cose che non sai> disse cercando di essere abbastanza minaccioso con la sua passivo-aggressività ma fu inutile, la sua reazione fece sorridere Nicolas che gli mangiò il cavallo.
<cosa non so? Che quando hai iniziato a essere un minino umano i tuoi genitori ti hanno rinchiuso in casa? Dov'è la tua gobba Leopardi? Le tue poesie? Vedo che non hai fatto nulla in quel periodo tranne che piangere, far crescere il tuo pessimismo cosmico e voler ribellarti. Hai addirittura provato a scappare! Non mi sarei mai aspettato ciò da te ma del tuo fallimento si. Perché è quello che sei. Dopo neanche un giorno hai rinunciato a tutto e sei tornato a casa> Kaoru non gli rispose muovendo una pedina <hai cambiato il tuo aspetto, con dei pessimi gusti sinceramente, e hai voluto mostrare te stesso ai tuoi genitori, ai cattivi della tua storia, dopo tante lotte...ma la mamma si è arrabiata tanto...>
La mano di Nicolas afferrò il braccio dellx schermidore di colpo con una bella presa. Salda e forte. Quel semplice gesto bastò per pietrificare il fanciullx che non si mosse neanche di un millimetro e guardava il vuoto davanti a sè. Il suo cuore era completamente preso dal panico e dalla paura.
Il ricordo era vivido, come se fosse accaduto qualche minuto fa, e il terrore era sempre lo stesso di quel momento. Nulla cambianva anche col passare del tempo.
Sapeva che i suoi genitori si sarebbero arrabiati dopo essersi tinto i capelli in quel modo, l'aveva fatto anche apposta per dimostrargli che non era sotto il loro controllo ed era libero. Aveva una sua volontà, poteva fare le sue scelte in modo autonomo e la vita era la sua non loro.
Fiero di quel gesto tornava a casa con passo veloce pronto a sventolare in faccia ai due la bandiera francese e arcobaleno urlando "LIBERTÈ".
Tanto cosa potevano fargli? Insultarlo? Urlargli contro? Mandarlo in castigo in camera sua? Fargli scrivere per mille volte "sono la vostra delusione per dei cazzo di capelli arcobaleno"? Non sarebbe stata la prima volta e ormai era la sua normalità.
Quanto si era illuso.
Quanto era stato idiota.
Forse sarebbe stato meno traumatizzate se lo rasavano a zero.
La mano di Nicolas sul suo braccio gli ricordò la mano di sua madre che lo affrevvava e non lo mollava.
Era più che arrabiata e incazzata, la stretta era così forte che gli faceva molto male e non riusciva al primo colpo a liberarsi. Non voleva lasciarlo, non voleva farlo scappare, doveva dargli la giusta punizione per il suo crimine. Manco fosse un serial killer.
Si ricordava perfettamente il dolore causato dalla rottura del suo braccio dovuta dalla mano della donna che l'aveva fatto nascere.
Una madre dovrebbe amare e proteggere il suo bambino e non essere lei a fargli del male. Quella donna non era una madre e lui non era suo figlio, ma solo una bambola che doveva essere perfetta e come voleva lei.
Era disposta a rompere quella bambola se si dimostrava imperfetta e sicuramente non aveva problemi a prenderne una nuova. Non aveva problemi a rimpiazzarlo e buttarlo via. Non aveva problemi a uccidere suo figlio.
<n...non...non mi toccare...non mi toccare-> sussurrò e non riuscì a muovere una pedina. Nicolas intanto aveva mosso il suo cavallo, gli aveva fatto anche qualche carezza come per dire che non voleva fargli del male e mollò la presa.
<volevi solo amore...aww mi fai quasi pena. Sei disposto a tutto per stare con qualcuno che ti dimostri un minino affetto e per colmare il tuo vuoto. Ma ogni tua azione era inutile. Ogni amicizia finiva dopo poco tempo e rimanevi nuovamente da solo. Se non hai mai ricevuto amore in vita tua come fai a darlo agli altri?>
<puoi stare semplicemente zitto? Non mi interessa il tuo pensiero della mia vita!> rispose Kaoru con voce più forte e riuscì nuovamente a muoversi. Una pedina bianca mangiò una pedina nera.
<o semplicemente non vuoi pensarci>
<ma che ne sai tu? Dal tuo discorso dovresti essere la persona più amorevole del mondo ma non è così! Lo fai apposta per mantenere il personaggio che ti sei creato del antagonista cagacazzi? Con l'animo oscuro e cattivo? Il re cattivo di un film disney? Sei ridicolo mentre fingi di essere il migliore di tutti manco fossi un semidio. Sei uno studente e un Ultimate come me!>
Cercò anche lxi di ferire Nicolas con le sue parole oltre a recuperare la situazione a scacchi. Non era messo benissimo ma non era il momento per pensare alla partita.
Tanto aveva fallito dinuovo.
<io come te? Ok siamo entrambi i rimpiazzo dei nostri fratelli morti ma per il resto siamo completamente diversi>
Un'altra risposta che zittì e bloccò Kaoru.
Nicolas ridacchiò vedendo la sua reazione <ti sei per caso illuso che potesse essere vivo? Molto probabilmente si sarà ucciso dopo aver deluso i tuoi genitori o loro hanno ucciso lui. Quanto vorrei fosse successa la stessa cosa con mio fratello Aurelio, quanto lo odio e quanto avrei goduto alla sua morte. Era la delusione della famiglia secondo mio padre> iniziò a raccontare mentre giocherellava con le varie pedine nere <ti racconto un po' di me e sarò breve. Sono la resurrezione di mio fratello Josè, il santo e il dolce Josè Velasco-Lopez. Mai visto e conosciuto, lo odio così tanto, la sua morte ha fatto impazzire i miei fino a pensare che io fossi lui in un nuovo corpo. Anche se ero il suo contrario e menomale! Sarebbe stato orribile avere la sua stessa personalità! Sarei stato una sua perfetta copia...come un po' volevano i miei ma non hanno mai fatto nulla per cambiarmi. Ero sempre il loro dolce Josè nuovamente in vita, se mi trattavano male non sarebbero riusciti a dormire la notte e Dio li avrebbe puniti.> fece una piccola pausa per sistemarsi una piccola ciocca di capelli dietro l'orecchio, aveva sempre il suo sorrisetto fastidioso e provocante anche mentre parlava della sua vita.
<non ho mai dovuto seguire un modello come te, rinunciare ad avere una mia personalità per essere un trofeo dei miei genitori. Ero amato perché gli ricordavo qualcun'altro. Non ero triste quando mia madre si è suicidata e ha ucciso mio padre, per me erano quasi dei estranei che amavano e viziavano un morto tramite me. Non hanno mai voluto bene a Nicolas. Tu invece...sei contento che sono morti i tuoi genitori per il movente, Satomi?>
<cos'è quella faccia Satomi? Sembra che hai visto un fantasma ma io sono vivo. È mio fratello che è morto>
<non...non mi chiamare così> rispose Kaoru cercando di non mostrarsi troppo toccato da quelle parole
<così come? Non è il tuo nome Satomi?> il suo sorrisetto iniziava a essere veramente fastidioso.
<non è il mio nome. Smettila.>
<Satomi? Cosa c'è che non va?> la mano del fanciullo viola si avvicinò nuovamente al braccio dell'altro per afferrarlo dinuovo ma venne fermato in tempo dal maggiordomo che per tutta la discussione era stato zitto.
<smettila e pensa a giocare Josè> gli disse con tono freddo e serio, con nessun sorriso sul volto e nessun tono scherzoso. Pensavano che gli fosse piaciuto lo spettacolo, sorprese entrambi, anche Kaoru che non si aspettava di essere difeso da lxi.
<perché? Come tu puoi chiamarmi con un nome non mio, perché io non posso chiamarlo Satomi?> rispose e la presa sul braccio divenne più forte.
<ti ho detto di smetterla e non dire più quel nome>
<come mai? Satomi era per caso una che hai ucciso?>
Non ricevette risposte da parte dell'altro che rallentò la presa e con il suo unico occhio lo guardava malissimo. Cercava di ferirlo e massacrando con solo il suo sguardo.
<Era Una amica? Una fidanzata? Una sorella? Come l'hai uccisa? Ti senti in colpa ogni volta che dico il suo nome?> non si fermò, voleva andare oltre anche con Monoaki e spingeva più in giù il coltello. Forse stava esagerando.
L'italianx non rispondeva più, aveva completamente lasciato il braccio di Nicolas e la sua faccia era bloccata in un espressione cupa e spenta. Non piangeva, era riuscito a trattenersi e non scoppiare davanti ai due fanciulli.
Delle semplici parole avevano rovinato tutto il piano.
Aki si alzò, prese il suo e-handbook e rimase immobile a guardare lo schermo, lo posò in tasca e con passo svelto uscì dalla sala da pranzo lasciando i due da soli.
Erano nella merda.
<SEI UN COGLIONE NICOLAS> urlò Kaoru alzandosi di scatto, la sedia cadde dietro di lxi e si mise a correre trascinando con sè il bastardo.
Lui aveva creato il problema e lui l'avrebbe risolto. Da solo. Non si meritava il suo aiuto dopo quello che gli ha detto e poi non si fidava nel mandarlo a chiedere aiuto.
Lo spinse verso il dormitorio di Lady Sally dove c'era Yumeri svenuta e Monoaki aveva appena aperto la porta.
Fu tutto molto veloce da quel momento in poi.
Dalla camera di Sally uscì per primo Kazuto che si aggrappò al maggiordomo per bloccarlo e tenerlo immobile per far uscire gli altri. Ci riuscì ma si beccò alla fine un colpo in testa con il calcio della pistola che lo fece svenire. Sempre meglio di un proiettile in testa.
Nicolas si aggiunse al gruppo e stava davanti a tutti con Hannes che stava dando il turbo cercando di non inciampare sui suoi stessi passi, erano gli unici esperti dei passaggi segreti quindi erano costretti ad affidarsi a loro. Non erano le persone più affidabili al mondo ma non potevano fare altri casini perché era in gioco anche la loro vita, non avrebbero rischiato dinuovo.
Attraversarono il corridio, passarono davanti alle scale e a pochi passi più avanti sentirono un grande tonfo dietro di loro e un piccolo urletto femminile. Kichirō si girò velocemente per vedere cosa era successo e vide Shinobu cadere dalle scale travolgendo Kaoru e Monoaki. Kazuya riuscì a schivare e li raggiungense di corsa.
Un buon diversivo e un grande caos in poco tempo, sembrava di stare in un film action.
Aumentò il passo e passarono per la stanza di Nicolas per arrivare finalmente ai passaggi segreti, non smisero di correre per paura di essere raggiunti. Ma non aveva la minima idea di dove li stessero portando Hannes e Nicolas.
Scappa.
Corri.
Scappa.
Corri.
SCAPPA.
CORRI E NON PENSARE.
Kichirō si ripeteva quelle parole in testa mentre sentiva il petto muoversi troppo velocemente rispetto il normale, le gambe non facevano ancora male e trascinava Roza che non aveva più le forze per continuare a correre. Kazuya trascinava Hannes messo allo stesso modo della fanciulla e in testa c'era il ratto viola Nicolas.
I corridoi gli sembravano tutti gli stessi anche quando salirono al secondo piano, seguiva senza farsi domande e lasciandole per dopo quando tutto si era calmato. Doveva assicurarsi di uscirne sano e salvo.
<dove stiamo andando?!> se ne occupò Kazuya a fare quelle domande
<all'archivio! Il maghetto ha una chiave per le porte rosa e l'archivio sembra un posto interessante!> rispose Nicolas che iniziò a rallentare il passo avvicinandosi a una porta rosa fino a fermarsi davanti a essa. Venne raggiunto dagli altri che si fermarono e ripresero il fiato.
<dove l'hai trovata scusami?> chiese Kichirō guardando Hannes
<in camera di Sally poco fa, volevo farvi una sorpresa e fingere di averla aperta con la magia> disse con un leggero sorrisetto da bambino per fingere la sua innocenza. Tirò fuori quello che sembrava una chiave elettronica rosa con sopra disegnato il solito orso bicolore, la inserì come si fa con le porte degli hotel di lusso e con grande sorpresa di tutti la porta si aprì.
<quindi sei consapevole che la magia non esiste? Incredibile per un pequeño niño come te->
Il Wool Artist cadde a terra di colpo mentre finiva la frase e dietro di lui come per magia apparve Monoaki con la mano in alto che stringeva la pistola <stai zitto grazie>
Niente sangue, non aveva sparato e non l'aveva ucciso. Peccato.
I corpi si mossero da soli, i quattro Ultimate entrarono dentro la stanza riprendendo la chiave e chiusero la porta in faccia al maggiordomo. Il cuore batteva troppo forte ma non così tanto da sovrastare il bussare violento di Aki. Non erano ancora al sicuro.
L'istinto di sopravvivenza li faceva muovere e bloccarano la porta con un mobiletto lì vicino con sopra una tv. Speravano che bastava e che per un po' potevano stare tranquilli.
Hannes, Roza, Kichirō e Kazuya si misero a esplorare e girare per la stanza. Al centro c'era un tavolino con dei fogli sparsi, tutte e quattro le pareti erano coperte di grosse librerie lasciando due spazi per le due porte, quella bloccata dalla TV e quella che portava alla biblioteca, e per un'altro mobiletto chiuso a chiave in un angolo.
Provarono ad aprirlo anche con la chiave elettronica ma nulla, era bloccata, mentre l'altro con sopra la TV c'erano delle scatole con dentro tantissime videocassette. Avevano un po' d'ansia di accenderla, non volevano beccarsi nello schermo Akikuma che li osservava o qualcos'altro di strano, ci avrebbero pensato più tardi se non trovavano altro d'interessante.
I tre fanciulli si concentrarono sui vari archivi e raccoglitori, contenevano certamente delle informazioni ed erano presi dalla curiosità.
Notarono che erano divisi in due colori, neri e bianchi, i primi avevano la scritta in rosa "ULTIMATE DESPAIR" mentre i secondi avevano "H.P.A ARCHIVES" dorato e ogni raccoglitore aveva scritto l'anno. Era una grande lista di tutti i studenti della struttura e Kichirō si mise a sfogliarli prendendone alcuni a caso.
Si accorse che la maggiorparte delle persone aveva una grande X rosa sulla loro foto, forse erano quelli morti nei vari killing game o morti in generale. Era una cosa tipica di quel nuovo mondo rapire e uccidere Ultimate? Beh erano la speranza del Giappone e loro erano in fissa con la disperazione, avrebbe avuto senso questa scelta- peccato che fosse anche lui un Ultimate.
Mentre sfogliava uno di questi raccoglitori si fermò vedendo in quella lista qualcuno molto ma molto simile a Monoaki. Erano identici! Stessa benda, sorriso, carnagione, occhio, capelli blu lunghi e legati da una coda bassa, stessa forma del volto e naso. Era decisamente lxi. Non aveva neanche una X sul bel faccino! Purtroppo il suo nome era stato censurato da una bella striscia nera insieme ad altri dati privati come la residenza, numeri di telefono, nomi dei suoi genitori e cose simili.
C'erano solo come dato visibile la sua età, data di nascita, e l'ultimate.
Kazuya e Hannes stavano guardando gli stessi archivi bianchi e si avvicinarono curiosi vedendo il volto del rosso sconvolto. Mentre Roza stava per conto suo a cercare tra quelli neri.
L'italiano prese il raccoglitore dalle mani dell'altro per capire perché era così colpito
<questo è Monoaki! È identico! È per forza è lxi! Non pensavo che fosse uno studente della nostra stessa scuola! Magari tra tutti questi troviamo anche Akikuma, potrebbe esserlo anche lui... peccato che non ci sia nessuna informazione veramente interessante>
Commentò e il piccoletto viola si mise subito a cercare l'altro maggiordomo rimanendo ad ascoltarli.
<ed era nella stessa classe con il fidanzato di Shou! Nella sua scatola c'era la foto di uno identico a lui! Si chiama Mamoru> disse il castano facendo vedere anche a Kichirō che rimase un po' spiazzato vedendo la bella X rosa su quel ragazzo.
<uhh...credo che non abbia fatto una brutta fine...Shou non ci rimarrà molto bene...e poi tu come hai visto la sua scatola?> chiese cambiando discorso e lanciando una occhiata confusa all'amico.
<beh- era vicino a me mentre ce le davano! Mi era caduto l'occhio! Semplice- comunque è interessante questa cosa no? Il fidanzato del tuo compagno di classe è nel killing game di cui ti occupi! E vedendo quella X credo sia morto per un killing game... non credo che la H.P.A segna così chi è morto>
<lo credo anch'io...beh me la scrivo anche per poi riferirlo a Shou...purtroppo- non so se sia giusto tenerlo nascosto...> mormorò il rosso aprendo il suo taccuino e mettendosi a scrivere quello che aveva visto molto velocemente.
<è impazzito non sapendo se fosse vivo o morto e ha cercato di uccidere gli unici che potevano saperlo cioè i Aki. Se sappiamo la verità e glielo teniamo nascosto forse proverà a uccidere anche noi- quindi evitiamo e diciamo che Mamoru purtroppo è morto> rispose il romano con poca delicatezza e con il dito passava sulle foto dei altri compagni leggendo velocemente alcuni nomi.
Satomi, Hiroko, Hanako...si fermò subito dopo leggendo il nome successivo.
<cosa ci fa qui New York?>
<New York?> ripetè i Dungeon Master
<Era in classe con Aki...ed era a scuola da 3 anni. Non mi sembrava che si conoscessero... comunque è per forza lei anche perché ha la X, stesso Ultimate, stesso nome...è veramente...strano...>
<ma un sacco strano! Si sarà dimenticata anche di Monoaki insieme a tutte le cose brutte successe sulla terra? O almeno, l'avranno fatto dimenticare di quel periodo? Non so se ha senso...beh sapevamo che non siamo in classe insieme quindi ci sta che era in classe con altri...ma con Monoaki? Da tre anni?> commentò Kichirō ripredendosi il raccoglitore per vedere meglio. Nella foto era lei, identica a come l'avevano conosciuta. Lo segnò subito sul taccuino.
<avrà fatto molto incazzare Monoaki se è finita in un killing game con lxi...peccato che sia morta prima- non pensavo che potesse esserci così utile...ma non ci sono altre informazioni tranne nome, età, Ultimate, indirizzi, email e altre cose del genere...>
<scusate se vi disturbo...> mormorò Roza attirando l'attenzione di tutti e tre. La fanciulla era davanti al tavolo con 21 raccoglitori neri e il suo taccuino aperto <ho raccolto alcune informazioni e volevo...ecco- condividerle prima con voi- se volete>
<certo! Siamo tutto orecchi> rispose Kichirō facendole un bel sorriso, Kazuya gli fa segno di andare avanti e Hannes la guardò semplicemente per qualche secondo per poi tornare a cercare tra i raccoglitori bianchi.
La giudice prese uno dei neri accanto a lei e iniziò a raccontare.
<qui dentro insieme agli altri sugli scaffali c'è la lista di tutti i membri dell'organizzazione di Junko, anche quelli morti, tutte le attività che ha fatto il singolo e a gruppi. Come leggi, riforme, crimini contro l'umanità- tanta roba ecco... Vedendo velocemente la lista non ho visto nessuno che sembrasse Akikuma o Monoaki ma ho trovato Lady Sally>
Aprì quello che aveva in mano e sfogliò finché non trovò la pagina con la bambina. Nessun dato interessante tranne un nome censurato nella sezione "tutore legale". Sarà per caso il nome del mastermind?
<ma non c'è nessuno di noi anche guardando dalle foto, a meno che non abbia cambiato aspetto per fingersi qualcun'altro...> aggiunse e prese in mano un'altro dei raccoglitori sul tavolino
<forse, io ho trovato tutti noi in quelli della H.P.A guardando le classi dei anni più recenti, alcuni sono arrivati da poco e non siamo tutti nella stessa classe. Non ho trovato nulla di strano tranne le X su Maude, Sae e New York> disse Kazuya
<ah! Comunque anche Akikuma era uno studente della H.P.A e da prima di Monoaki, ma ha il nome e tutti i dati censurati. Credo sia lui anche dal Ultimate, ha inventato tutto e cercava più qui dentro.> disse Hannes mostrando ai tre la pagina del raccoglitore bianco
<chiaro...comunque ho altre cose da dire> disse Roza ripredendo l'attenzione di tutti <i killing game sono organizzati e controllati da dei genarli o da alcuni Shinigami. Diciamo che tutto il mondo politico di Junko è organizzato come se fosse un esercito, in cima abbiamo appunto Junko, sotto i Shinigami e poi tutti gli altri membri divisi nelle verie gerarchie militari... Quindi, tornando al nostro discorso, il nostro mastermind è un generale o un Shinigami. Ho cercato altre informazioni in questi 20 raccoglitori che sono quelli dei Shinigami con però tutti i loro dati privati censurati e senza una loro immagine ma ci sono scritte tutte le loro attività. Sono una per ogni persona quindi in totale i Shinigami sono 20.
Le informazioni sui killing game stanno tra queste attività e ho iniziato a cercare qualcosa di simile al nostro gioco> iniziò e sfogliava le pagine cercando quella giusta.
Quando la trovò la fece vedere agli altri tre per poi leggere ciò che c'era scritto
<Macabre Dance il killing game che ti fa fare un tufo nel passato nel meraviglioso mondo europeo del Ottocento!
Sei stato invitato a un ballo in una grandiosa villa in mezzo al nulla da una misteriosa Lady Sally, non hai scelta e non puoi rifiutare, tanto finirai lo stesso dentro a quello che in realtà è un gioco mortale pieno di misteri e disperazione> fece una piccola pausa per poi riprendere il discorso <è la descrizione perfetta del nostro gioco, oltre che non credo esistono altre Lady Sally... quindi il nostro mastermind è uno dei Shinogami. C'è scritto che è gestito direttamente da lxi e non da un suo generale. Quindi è la stessa persona che ha adottato Sally e sta giocando con noi>
<wow...abbiamo qualcuno di veramente grosso...> commentò Hannes a bassa voce
<già...poi ho letto anche questi fogli e...> la fanciulla venne zittita dal forte botto della porta che sbatte contro il muro. Si girarono di scatto e videro la porta della biblioteca aperta e Monoaki in controluce. Era ancora più inquietante.
<uscite subito! Non ho assolutamente tempo per continuare a giocare a nascondino con voi! Alla vostra punizione ci penserà Akikuma. Forza uscite!> urlò contro di loro e i quattro con grande velocità uscirono dall'archivio per non farlo arrabiare rimanendo ancora per qualche secondo e con tutte le loro domande.
L'ormai ex Ultimate Professional Chess Player entrò per mettere apposto i raccoglitori e sistemò il mobiletto della TV.
Mentre sistemava si accorse che mancavano i fogli sul tavolino, erano gli appunti di Akikuma che aveva dimenticato di mettere apposto. Semmai darà colpa al biondino dicendogli "ok scusa ma sono i TUOI appunti era in realtà compito TUO nasconderli".
Ma non erano gli unici fogli spartiti.
Controllando 7 raccoglitori della H.P.A vide che non c'erano le pagine con le informazioni di Jun'ichi, Nicolas e Jun.
<bravx ilx nostrx picciottx! Ha deciso di agire davanti a dei possibili testimoni! Mi stupisce sempre. Se li perde però gli rompo le ossa.>
___ ___ ___
Erano quasi tutti nella sala gioca, Kichirō fu sollevata nel sapere che Shinobu, Kaoru, Kazuto, Yumeri e anche Nicolas stessero bene e con un grande mal di testa.
C'erano anche Elviira, Shiro e Shou che arrivarono con un po' in ritardo. L'acrobata si stava divertendo molto alla festa fatta con Sally e a giocare con lei, si era pure dimenticata di tutta la missione. La pianista sembrava dispiaciuta perché Akikuma si era finalmente sciolto e stavano facendo insieme delle meravigliose melodie, si stupiva come riusciva a sentirsi al sicuro anche con il suo rapitore. Aveva strane energie Aki. Mentre Shou non vedeva l'ora di uscire e tornare da tutti gli altri, iniziava ad avere mal di testa ad ascoltare tutta quella musica.
Kazuya aiutò Roza a spiegare a tutti i presenti tutto ciò che era successo e cosa avevano scoperto. Kichirō si chiuse nella sua mente aspettando che Roza disse delle cose nuove e aveva gli occhi fissi su Shou cercando il corraggio per dirgli riguardo a Mamoru.
Sicuramente stava cercando una certezza che fosse ancora in vita, era la sua unica speranza e non voleva di certo spegnerla. Era il suo fidanzato, la sua persona più cara. Poi iniziando a conoscerlo sapeva che avrebbe reagito malamente, se avesse fatto altre pazzie? Se avesse provato a uccidere i maggiordomi ancora rischiando dinuovo la sua vita? Se scoprisse che lui lo sapeva e non gli aveva detto nulla? L'avrebbe odiato? Stare zitto e dirgli la verità erano entrambe scelte per il suo bene. Ma chi era lui per Shou? Era sono uno conosciuto in un gioco di assasini...non di più, che ne sapeva lui cosa poteva fargli del bene o del male? L'empatia? Il suo essere amico di tutti? Fingere di conoscerlo da una vita?
Strinse la palla 8 dentro la sua tasca, era uno di quei dubbi che risolveva con il suo utilizzo però aveva così paura. E se risultava sospetto utilizzandola? Cazzo perché non riusciva a decidere da solo?!
Provò a distrarsi pensando alle altre informazioni trovate e che stava dicendo Kazuya.
Altre domande arrivarono a tartassargli la mente.
Perché due Ultimates dovrebbero voler la morte di altri Ultimates? Erano nella stessa scuola! Potevano essere i loro senpai! Hanno vissuto la loro stessa fama e peso del "futuro del Giappone"! Dovrebbero essere dalla loro parte...no?
Monoaki non si sente in colpa a uccidere il fidanzato del suo compagno di classe? Ok lo odiava ma odiava anche Mamoru così tanto da lasciarlo morire? Non ci era rimasto male alla morte di New York? Era anche lei una sua compagna! Hanno passato tre anni assieme! Lxi si ricorda tutto ciò che era successo in quei anni, anche del viaggio spaziale...c'era... c'era anche lxi in quel viaggio?
C'era qualcosa che non va...
Tre anni fa c'era stato il casino nel mondo per colpa di Junko, il viaggio spaziale per tutti gli Ultimate e i sopravvissuti, e anche l'inizio dell'anno scolastico di Monoaki nella H.P.A. Se era in classe con Mamoru e New York, Aki era nello spazio, ma dal diario di Sally era poi tornato sulla terra e lavora per lei e quindi anche per Junko e tutta l'organizzazione... Allora perché non ci sono dati su di lxi e Akikuma nei archivi neri? Se lavorano per uno Shinigami dovevano essere membri importanti...giusto?
Qualcosa manca.
Qualcosa non va.
C'è qualcosa di sbagliato.
<Shou poi abbiamo trovato qualcosa di importante per te...> quelle frasi attirarono l'attenzione del rosso che alzò la testa verso il violinista e poi tornò a guardare il Birdwatcher. Restò muto, avrebbe lasciato fare tutto al castano, non se la sentiva di essere lui a distruggere Shou.
<prima però mi devi confermare una cosa...il tuo fidanzato è un certo Mamoru Ultimate Night Watchman giusto?>
Il volto del corvino diventò ancora più bianco, il suo cuore si bloccò mentre annuiva a quelle parole. Sperava che non fosse ciò che stava pensando. Sperava che non fosse ciò che stava pensando. Perché significherebbe che sta vivendo insieme al suo assasino, che ha vissuto ignaro di tutto, che fuori da lì nessuno lo stava aspettando.
<ecco...è morto. Lui è uno dei studenti con quella X rosa... poi era in classe con New York e...Monoaki->
<MI STAI PRENDENDO PER IL CULO?> alla fine sbottò. Era inutile trattenersi, le parole e la rabbia uscì in automatico e in modo spontaneo pietrificando tutti <DIMMI CHE STAI DICENDO UNA CAZZATA. TI PREGO. TI PREGO->
<n-no. No...non è una cazzata...è vero...> mormorò Kichirō stringendosi a sè vedendo il volto bianco dell'amico diventare rosso.
<NO NO NO NO- NON PUÒ ESSERE VERO- NON PUÒ ESSERE VERO QUELLO CHE LXI HA DETTO!>
<lxi...lxi chi?> Kazuya si era zittito insieme a tutti gli altri, l'unico a parlare era Kichiō. Non voleva essere lui a occuparsi di ciò, non voleva vedere star così male Shou.
Gli venne l'istinto di abbracciarlo ma rimase immobile davanti a lui, forse non era il caso.
<Monoaki...QUEL BASTARDO DI MERDA DI MONOAKI!> ogni tentativo di stare calmo era inutile e si portò le mani in faccia soffocando le urla e il pianto. Respiri lenti, i sguardi preoccupati di tutti i presenti non lo facevano sentire meglio, odiava la pietà degli altri, e il solo pensiero di Mamoru lo faceva andare fuori di testa.
<cosa...cosa ti ha detto Monoaki?> chiese Kichirō mettendosi in ginocchio a Shou seduto al mini bar cercando di vedergli il volto dal basso.
Si prese qualche secondo prima di rispondere e dire tutto senza urlare.
<che si è suicidato. Da molto tempo. Erano in un killing game insieme, si era sacrificato per gli altri ma quel figlio di puttana blu ha mandato a morire tutti! Rendendo inutile il suo sacrificio...QUEL BASTARDO QUANTO LO ODIO! NON POTEVA MORIRE LXI AL SUO POSTO?!>
<aspetta è morto per un killing game e non per un movente? E se era con Monoaki può essere che c'erano anche tutti gli altri della loro classe tipo una certa Satori...o...New York... entrambe erano segnate con una X>
<no aspetta cosa? New York? La nostra New York morta? Era in un'altro killing game prima? Compagna di classe di Monoaki? Sembrava stupita quanto noi riguardo a questo gioco...non come se ne avesse già fatto uno-> commentò Goro
<magari è sopravvissuta al vecchio gioco ed è stata mandata in uno nuovo! Come noi ci siamo dimenticati di cose importanti di tre anni di vita e successa la stessa cosa anche a Y/N! Era in quella classe da tre anni, il periodo è quello...non sarebbe stato divertente se conosceva questo mondo e quello che aveva fatto Monoaki in passato. Avrebbe rovinato la storia...no?> disse Shiro cercando di ragionare come se fosse uno della organizzazione, uno Shinigami, uno vicino a Junko e alla disperazione.
<ciò spiegherebbe perché Monoaki era sulla terra da prima. Magari è stato rapito come noi oppure essendo all'inizio di tutto il macello di Junko non sono riusciti a viaggiare>
<già...parlando dei nostri ricordi cancellati...ho trovato dei appunti sul lavaggio del cervello, come funziona la mente e i ricordi di una persona, soprattutto su come controllarli a piacimento. Come ho detto sono appunti, sono scritti velocemente e non si capisce molto...però questi studi sembrano aver funzionato e noi siamo le cavie di questo esperimento> disse Roza aprendo il suo taccuino e tirando fuori i fogli che c'erano sul tavolino nell'archivio <lo posso lasciare a chi ne capisce di più...poi ci sono altri fogli scritti con più cura e con la macchina da scrivere che parlano di vari attacchi terroristici della Future Foundation nelle varie città della Terra, soprattutto in Giappone, e leggendo dal diario di Sally sembrano aver intenzione di uccidere Junko Enoshima e i Shinigami. Magari li stavano scrivendo per un nuovo raccoglitore. Ciò spoega anche i vostri sogni riguardo a guerre, morti e esplosioni...effettivamente sono collegati a qualcosa successo veramente se tutto ciò non è falso> aggiunse la fanciulla.
<wow...un sacco di informazioni...Goro! Jun'ichi! Preparate subito dei vostri nuovi schemi ne ho veramente bisogno!> commentò Elviira che si massaggiava la testa un po' dolorante per lo sforzo di prendere e conservare tutte quelle parole. Non capiva più nulla.
<beh meglio aspettare perché nell'archivio ci sono altre cose interessanti. C'è una TV con varie videocassette e un mobiletto chiuso a chiave! Può esserci roba veramente interessante e che potrebbe risolvere dubbi o crearne di nuovi> disse Kazuya
<stai proponendo di rifare tutto questo casino anche domani? Credo che sarà difficile distarli nuovamente! Ci hanno scoperto e sanno cosa vogliamo fare...per colpa di qualcuno> rispose Kaoru girandosi verso Nicolas guardandolo veramente male <dovremmo tipo provare a intrappolarli o fare di notte!>
<quei due secondo te dormono?> commentò Hannes
<no ovviamente ma sono più stanchi. Magari se li facciamo lavorare molto durante il giorno possiamo abbassare la probabilità di finire male> rispose Kaoru
<io propongo di intrappolarli> commentò Shou che non urlava più ma era ancora rosso dalla rabbia e il suo tono non era per nulla calmo.
<non ascoltiamo le idee di Shou, l'ultima volta ha rischiato di farsi ammazzare con una di queste idee> disse Nicolas
<Nicky zitto, dopo oggi non hai più diritto di opinione nelle nostre assemblee> disse Kazuto, si alzò in piedi andando verso la porta <se non vi dispiace parliamo per un'altro piano domani. Sono veramente stanco e credo anche molti di voi. Se ho energie penserò già a un piano adatto per domani per ritornare nell'archivio. Godiamoci un momento di pausa ok?>
Tutti annuirono e subito dopo quelle parole sentirono il suono delle campanelle dei maggiordomi.
Era ora di cena!
Pasta al forno per tutti tranne per Kichirō, Hannes, Roza, Kazuya, Shinobu, Kaoru, Nicolas e Kazuto che avevano sul loro piatto un bel cervello crudo e appena tirato fuori da una carcassa animale. Non sembrava uno umano- e speravano che non lo fosse.
Questa fu la loro punizione per aver disubbidito alle regole, non cenare e rischiare di (tw)vomitare per l'orribile odore del cervello. Non provarono neanche ad assaggiarlo e a chiedere del cibo agli altri, i due maggiordomi li tenevano d'occhio con grande serietà.
Dopo cena decisero di dare al proprio cervello un attimo di pausa e di rilassarsi in compagnia, o in solitudine per i asociali.
Kaoru aveva bisogno di parlare ma non con una persona qualsiasi e sicuramente non con Nicolas, voleva parlare con Nori. Solo con lei.
Così se sarebbe esploso per la discussione avuta con il bastardo viola lei poteva capirlo...teoricamente.
Entrambi si stavano facendo conoscere con il loro nome che non era il loro allo stesso tempo- una questione complicata che non tutti potevano comprendere anche con tutta l'empatia del mondo.
"Mi dispiace", "posso capire", "non dire così" sarebbero state le uniche frasi degli altri e non l'avrebbero per nulla aiutato. Quelle parole erano inutili per rendere dinuovo meno pesanti quei ricordi, quelle brutte facce dei suoi genitori, il dolore al braccio, le ore passate in solitudine a studiare, le infinite amicizie passate che duravano pochissimo. La scoperta di avere un fratello più grande che poteva fargli compagnia ma era sparito dal nulla e lui era il secondo tentativo di avere un figlio prodigio. Ci erano riusciti, era un Ultimate, e per ciò ora si trovava in un killing game.
Alla fine era sempre colpa dei suoi genitori.
Forse Nori l'avrebbe capito...ma non voleva rovinare tutto sfogandosi con lei...chi voleva ascoltare i suoi pianti e i suoi lamenti?
La stava cercando per tutta la villa e la trovò in biblioteca mentre leggeva una enciclopedia animale e disegnava alcuni animali sul suo taccuino. Sobbalzò quando sentì la porta sbattere di colpo
<Kaoru! Per i santi plancton!> disse e arrossì un poco per l'imbarazzante affermazione che fece sorridere ilx fanciullx.
<scusa- non volevo spaventarti> le disse chiudendo delicatamente la porta e andandosi poi a sedere affianco a lei osservando i suoi disegni.
Non era bravissima come Goro e Shinobu, anche Kazuya solo con i cervi, ma erano veramente carini! Anche l'animale più pauroso era diventato un tenero peluche.
Il suo animo non riusciva a calmarsi, ancora sanguinante e bruciante per prima, e dovette mantenere il sorriso con la forza.
<ti serve qualcosa?> chiese la biondina
<uh no no! Volevo solo...passare del tempo con te! Kazuya e Goro stanno facendo i piccioncini e non voglio fare il terzo in comodo, Shinobu ha detto che doveva fare qualcosa e con gli altri non ho tanta confidenza come con voi- forse dovrei uscire dalla mia comfort zone- ti dò fastidio se resto?> rispose e la fanciulla fece no con la testa rimettendosi a disegnare
<pensavo che avessi fatto amicizia con Nicolas dopo questo pomeriggio>
Le parole della biondina fecero irrigidire Kaoru.
<...sei ironica vero?>
<uh... si! Non credo che quello là riesce a farsi degli amici...non per prenderlo in giro! Solo che da come si comporta e...difficile- si- molto difficile>
<il suo vero talento è far incazzare la gente e farla stare male, oltre a non farsi i cazzi suoi> disse ilx fanciullo e l'altra si girò a guardarlx notando il suo tono irritato
<ti...ti ha detto qualcosa di brutto? Cioè- non sei costretto a dirmelo...però un po' si nota che è successo qualcosa- soprattutto durante "l'assemblea" di prima>
<...davvero?> spalancò leggermente gli occhi
<yep. Molto. Quindi se vuoi...parlarne con me- anche come ho fatto io questa mattina...magari era una cosa privata o altro- tipo ti sei confessato e lui ti ha friendzonato>
<Nori! Non lo farei mai! Al massimo con Monoaki>
<seriamente?> chiese sorpresa la fanciulla
<no! Ero ironico! Pensi seriamente che lo farei con lxi!?>
<non puoi negare che sia un bel pezzo di Synchiropus Splendidus!>
<di un...che?>
Nori sospirò e gli fece vedere uno dei suoi disegni <un pesce mandarino, il pesce più bello al mondo!>
<comunque...> mormorò Kaoru <hai ritrovato il tuo e-handbook?>
<non puoi ignorare così malamente la mia domanda!> chiuse il suo taccuino e la enciclopedia per avere tutta la sua attenzione sul suo amico, erano amici giusto?
<e la risposta è no purtroppo...ora rispondi tu- anche con un no va bene lo stesso->
Il fanciullo stesse un attimo in silenzio guardando in basso e analizzando la copertina dell'enciclopedia.
Non era quello che voleva? Parlarne con Nori? L'avrebbe fatta sentire meno sola no? Il duo dei nomi falsi. Però aveva anche detto di non riparlarne e l'argomento è molto simile quindi divagando avrebbero parlato dinuovo di lei. Davvero non si chiamava Nori? Avrebbe reagito allo stesso modo scoprendo che non si chiamava veramente Kaoru? Cioè legalmente si chiama Kaoru...ma non è nato con quel nome-
Avrebbe parlato ma doveva scegliere le parole giuste e non dire troppo. Non ci teneva a tirare dinuovo fuori nello stesso giorno tutta quella roba.
Parole giuste...
<ecco...stavamo giocando a scacchi fino a quando quel vecchio viola non decide di fare la merda parlando con il suo fare fastidioso dei miei traumi, della mia vita e chiamandomi pure con il mio "vero" nome->
Nori spalancò leggermente gli occhi sorpresa <un attimo...non ti chiami veramente Kaoru?>
<uhhh diciamo che è da poco che ho cambiato di nascosto il mio nome. Kaoru è effettivamente il mio nome- come tu ti chiami Nori ma prima avevi un'altro nome- oh scusami- non...non volevo tirare fuori l'argomento ma sai- è simile! Non credo che tu l'abbia fatto per le mie stesse motivazioni come separarmi completamente da me creato dai miei genitori...>
<mhh...ecco... il mio motivo è diciamo il contrario- sono stati i miei a cambiarlo quando mi hanno adottata e ho deciso di tenerlo anche se...non mi piace tanto il motivo dietro a ciò> si portò una ciocca bionda dietro l'orecchio. Era tanto così da dire di più ma si zittì. Non se la sentiva. Non se la sentiva a dirla a Kaoru come a chiunque altro. Però era brutto non ricambiare il favore dopo che si era aperto?
Non era neanche riuscita a parlarne con sua madre! Sua madre! Non uno conosciuto da una decina di giorni, ma sua madre! La donna che l'ha cresciuta! Perché era più facile con lxi che con sua madre? Perché non era così tanto attaccata come con lei? Perché non ci ha vissuto insieme per quasi tutta la sua vita?
Perché non riesce a prendere una decisione? Era lo stesso blocco che le impediva di parlarne con i suoi genitori riguardo a quei fogli che aveva trovato in cantina in punizione. Odiava quella cantina. E odiava tutti questi sentimenti. Perché non potevano essere tutto così facile? Perché non poteva farli smettere con un pulsante? Non poteva essere un pesce senza una vera e propria coscienza e con tutti questi pensieri complicati? Avrebbe pensato solo a con sopravvivere, mangiare, riprodursi, a fare il pesce normale! No! E invece no! Doveva essere un umana complessa e senza volontà! Una buona a nulla!
Non voleva ammettere che molto probabilmente i suoi genitori non l'hanno mai amata sinceramente. Che per loro lei era solo la sostituzione di qualcun'altro...che era morto e ora portava il suo nome.
<sai...ho scoperto anch'io qualcosa di brutto che mi ha fatto odiare il mio nome e che era il motivo della mia nascita> le parole di Kaoru la fecero tornare nel mondo reale, fuori dai suoi pensieri. La vedeva molto cupa, aveva qualcosa di forte da tirare fuori quindi decise di fare prima lxi il primo passo <dovevo essere una persona di successo per i miei genitori, non un fallimento, voti alti, studiare tutto il giorno, Nicolas mi ha paragonato a Leopardi...dovevo fare d tutto per non essere come mio fratello. Non l'ho mai conosciuto, era sparito prima della mia nascita, mio padre mi disse semplicemente di non parlare di quel fallimento che aveva avuto con la sua prima moglie... ho deciso di allontanarmi il più possibile da loro facendoli arrabiare e per questo scelsi un'altro nome. Kaoru. I miei non furono molto contenti ma è un'altra storia e altre cose brutte...> su accarezzò il braccio <è stato veramente orribile scoprirlo perché...perché non riesco più a fidarmi di loro e se non ti fidi dei tuoi genitori come fai a fidarti degli altri?>
<io...hai...hai ragione> ecco ora era nella merda. Non poteva stare zitta dopo questo discorso! Doveva per forza parlare! Soprattutto fargli capire che non era da solo senza toccarlo perché non gli piace essere toccato. Un "hai ragione" non basta!
Deve dire di più!
<io...io non apprezzo il motivo di questo cambio perché questo nome...questo nome era della figlia morta dei miei genitori. Era identica a me e la amavano così tanto...quindi hanno amato così tanto anche me perché ero la loro seconda chance, era la sua resurrezione...per loro non ero una persona...credo...non ho mai avuto il corraggio di chiarire. Ho molta paura di mia madre, ho paura di litigare con lei, che mi tiri i capelli, mi mandi in cantina in punizione, che urli, che si arrabbi molti e...e non so se mi direbbero la verità! E non riuscirei lo stesso a odiarli o a perdonarli! Non riesco neanche a volerli bene! Ma sono la mia famiglia! L'unica che ho! E l'unica che ho mi ha mentito e mi ama solo perché sembro la loro figlia morta! Mi hanno voluta solo per ciò! Se no... Io...io... scusa- scusa ho parlato troppo...non...scusa scusa->
Si portò le mani sul volto per coprire ogni piccola smorfia che stava facendo per non piangere e non voleva essere assolutamente vista da nessuno. Neanche da Kaoru. Non voleva piangere, non voleva distruggere la sua maschera neutra che nascondeva ogni emozione.
<non parli mai troppo, non ti scusare mai quando ti sfoghi e ti apri con gli altri...è tutto ok> le disse con tono veramente dolce e tranquillo il schermidore che non sapeva se chiamarla Nori in quel momento oppure no
<non so se sia giusto dirtelo ma voglio farti sentire meno sola... oltre a te anche Nicolas sa la mia storia ed entrambi ne avete una simile. Molto buffo non...non credi? Lui è amato dai suoi perché identico a suo fratello morto...Monoaki per irritarlo lo chiama come questo fratello, Josè. Ma ti sconsiglio di parlarne con lui perché non è dolcissimo, nel dubbio puoi sempre zittirlo con "anche i tuoi non ti hanno veramente amato lmao"> disse cercando di rendere meno pesante la situazione e sorrise sentendo una leggera risatina da parte della biondina.
<non puoi farmi ridere dopo aver detto una cosa veramente importante!>
<ah no? Non posso?>
<no!> si tolse le mani dal volto lentamente, aveva gli occhi lucidi ma le guance completamente asciutte <soprattutto se distruggi i miei sogni di creare un bel duo "figli che sostituiscono fratelli morti!"!>
Entrambi risero dopo quella affermazione e i loro cuori si sentivano più...leggeri.
Decisamente leggeri, soprattutto quello di Nori.
Non l'aveva detto a sua madre ma era un grande traguardo averlo detto ad alta voce e a qualcuno che non fosse il suo riflesso allo specchio.
Ora in testa aveva in mente quella brutta scena che rendeva il suo cuore allo stesso tempo pesante.
Ogni littagata con sua madre finivano con lei chiusa in cantina finché la donna non si calmava. Quella volta le aveva tirato uno schiaffo ma tirato I bellissimi capelli biondi perchè aveva osato risponderle. Aveva avuto il corraggio di farlo e si spense subito dopo e non ci riprovò mai più.
Mamma era veramente arrabiata.
Girando per la cantina trovò una scatola con tutti gli averi della vera e morta Nori con anche il suo certificato di morte. All'inizio rimase confusa, sapeva che era stata adottata e non le fu difficile capire dopo un po' il perché del cambio del nome e perché avevano scelto lei tra tutti quei bambini in orfanotrofio, riuscì alla fine un ricollegare tutti i punti.
Tutto il loro amore non era per lei ma per ciò che era per loro.
Quando sua madre in lacrime la fece uscire dalla cantina, la abbracciò e le chiedeva scusa, Nori rimase in silenzio. Non riusciva a dirle ciò che aveva scoperto e mille altre cose, voleva chiarimenti, spiegazioni, avere la certezza che la amano per quello che è.
Chissà se è ancora viva e se avrà un'altra occasione per parlarle.
<Nori...anche dopo aver detto ciò... ti va ancora d essere chiamata Nori? Nel senso- ti fa stare male? Ti va bene? Vuoi cambiare con il tuo vecchio nome o...>
<sinceramente non lo so> lo interrompe la biologa
<capisco beh prenditi il tuo tempo per riflettici, ricordati che "Nori" è solo un nome, un nome per una persona ma non devi per forza essere come un'altra con lo stesso nome! Non so se mi sono fatto capire... Ci sono tantissime Nori nel mondo e tu non devi essere come le altre Nori! Tu non sei il tuo nome, tu sei...tu! Tu e basta! Tu sei una ragazza veramente simpatica, dolce, timida e intelligente. Ami e sai un sacco di cose sul mare, la biologia e la scienza! Sei un grandiosa...e questo ciò che importa> disse con un bel sorriso Kaoru <se vorrai chiamarti Nori lo accetterò e se vorrai cambiare nome lo accetterò. Sarò sempre dalla tua parte e spero che anche tu hai la stessa fiducia e affetto per me...non mi friendzonare come Nicolas!>
<ALLORA LO AMMETTI CHE TI SEI CONFESSATO A LUI!>
<NORI ERA UNA BATTUTA!>
E scoppiarono nuovamente a ridere rovinando il loro momento serio. Ma andava bene anche così, volevano viversi tutto in modo più leggero e tranquillo. Niente più paure, dubbi, crisi, pensieri intrusivi, avrebbero dato tutto loro stessi per completare questo obiettivo.
Nori si alzò e decise di iniziare questo percorso facendo una cosa che mai avrebbe sognato di fare.
Dare un bacio a qualcuno.
Fu una questione di secondi, il poco che bastava per un bacio sulla testa e pentirsi subito dopo. Rimase immobile davanti a lxi in piedi con il volto impassibile mentre urlava dentro.
KAORU ODIA IL CONTATTO FISICO! È STATA UN IDIOZIA! E se pensa cose strane? No no! NO NO! TUTTO MA NON QUELLO- Non vuole finire in qualche strano triangolo amoroso con lxi e Nicolas! Forse stava prendendo lo scherzo troppo sul serio- ma la faccia sconvolta di Kaoru non migliorò la situazione.
<era per dirti grazie per le belle parole- scusa scusa! SCUSA! SCUSA SCUSA!>
Non ricevette nessuna risposta, l'altro era rimasto bloccato e andò più nel panico, invece di affrontare decise di correre via e uscire dalla biblioteca
<SCUSA DAVVERO!>
Non si può cambiare da un momento all'altro, bisogna avere pazienza.
FINALMENTE È USCITO!!
Mi stanno riempiendo di compiti e di verifiche TT spero d fare più veloce il prossimo ma sarà lo stesso molto lungo- f
Voi non sapete i miei trip mentali per tutte queste date e eventi di lore vi giuro- non non stupirò se un cannerò qualcosa- spero di no really se no è un casino sistemare.
Well spero che vi sia piaciuto stelle<3 Nicolas l'ho amato e odiato in questo capitolo really, sarà on fire in questo arc 👀
Al prossimo capitolo💕
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