𝓐𝓻𝓬 𝟏 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮 𝟑 - dopo mezzanotte

«la musica è la lingua che mi permette di parlare con l'aldilà»

-Robert Schumann

Tw: m0rte, c@daveri, sangue

12:30 a.m ____________________________

Luogo: sala da ballo _________________

Come la notte prima qualcuno uscì dalla propria camera per farsi un giro, anche in questa successe la stessa cosa ma con un'altra persona. Sapendo che potevano sentirlx camminare per i corridoi anche dalle loro camere fece più attenzione ai propri passi. Camminava scalx e anche in punta di piedi. Un'altro fantasmino che scendeva le scale con una candela che gli faceva luce giusto per non cadere e vederci qualcosa. Non aveva una bugia, quindi la cera calda gli cadeva sulle mani, si mordeva il labbro per non fare piccoli urletti e svegliare tutti.
Non era poi così tanto elegante come l'altrx. Sembrava più un poverx vecchix che camminava in un buia casa stregata dopo aver sentito uno strano rumore, la prima vittima nel prologo di un libro horror.
Faceva attenzione ad ogni rumore e si fermò quando sentì dei passi da lontano. Soffiò subito sulla candela spegnendola così da non essere vistx. Ma neanche lxi vedeva adesso. Qualcun'altro insonne che va in giro per la villa? Un sonnambulo...oppure ha svegliato il masrermind? Così tante possibilità vagavano nella sua mentre creando mille scenari visivi nel buio.
Restò immobile per le scale e non sentì più nessun'altro rumore ma per sicurezza restò così per un'altro po' mentre cercava nella tasca i fiammiferi per riaccendere la candela.

Non si sentivano ancora altri passi, forse si sarà fermatx anche l'altro. Ma subito dopo questo pensiero sentì un profondo respiro attaccato al suo orecchio che lx fecero prendere un colpo. La candela cadde giù per le scale e lxi si tenne alla ringhiera allontanandosi da qualsiasi cosa lx fosse vicinx. Fece per urlare ma venne zittito dalla mano di Monoaki. Riusciva a vedere solo la sua faccia illuminata da un candelabro, stava ridacchiando debolmente e sorrideva divertito
<ti sei veramente spaventatx per così poco?> sussurrò e tolse la mano dalla sua bocca
<certamente che si! E non era poco->
<shhh fai piano o ti sentono> lo zittì dinuovo ma con le parole e scese le scale senza aspettarlx. Indossava lo stesso abito di quella giornata e in quel momento sembrava più tretrx del normale. Poteva benissimo essere un membro della famiglia Addams.
Lx seguì e si accomodarono nel salottino come avevano fatto l'altro maggiordomo e l'altra persona misteriosa ieri notte.

<vedo che ti piace farci prendere colpi mh?> questa persona era molto più chiaccherona e non dava a vedere il suo timore verso Monoaki che si accesse una sigaretta come il suo solito. Aveva portato con sé anche due bicchieri e del vino
<ovvio se no sarebbe una noia mortale. E per questo che tu sei qui. Avere solo un mastermind da scovare sarebbe noioso e ho bisogno di una mano per fare casino> iniziò a versare il vino mettendone di più per sè e meno per l'altro. Aveva poi lasciato il pacchetto di sigarette sul tavolino così che l'altrx potesse prenderne una.
<serviti pure>
<grazie ma non fumo e non mi piace il vino->
<cosa? Serix? Hai la faccia da unx che beve vino sai?> iniziò a bere e riprese il pacchetto di sigarette. Il bordo del bicchiere si sporco leggermente per via del rossetto di Monoaki, rosso come il vino <non sai cosa ti perdi...li paragono sembre all'amore di una donna pericolosa. Sai che ti fa male e ti distrugge, è velenosa e letale eppure dopo un solo un bacio non riesci più a farne a meno...è travolgente, a modi suoi rassicurante e dolce, ti distrarre e ti manda via i brutti pensieri...il fatto che sia pericolosa non ti tocca più...anzi la rende più affascinante>

L'altrx lx ascoltò osservando il suo bicchiere
<sei sicurx che stai parlando delle tue dipendenze e non di una vera donna?>
<forse...ne conosco molte ma solo una è ai livelli del mio alcolismo e dipendenza da droghe>
<e chi è?>
<tua madre, ovviamente> prese il bicchiere dell'ultimate e bevve pure quello in un solo sorso. Poi riempì il bicchiere dinuovo, lo beve e fece così ancora per un ultima volta. Sembrò che voleva berne un'altra ma si fermò al terzo.
<scherzo stai tranquillx, semplicemente preferisco tenerlo segreto. Niente domande a riguardo ora ascoltami e basta ok?>
Ilx fanciullx annuì facendo un leggero sbuffò, voleva sapere questo segreto non tanto per poterlo ricattare ma solo per curiosità.

<essendo che sei il mio aiutante dovrai fare dei lavoretti senza farti scoprire, quando mi servirai ti manderò una lettera così da dirti cosa fare o dove incontrarci per parlarne dal vivo. Anch'io ho degli impegni...niente domande. Te lo si legge in faccia che vuoi chiedermi cose> sospirò e spense la sigaretta. Non ne prese un'altra anzi allontanò il pacchetto da lxi.
Perché non potevo avere io quellx sempre zitto...pensò il maggiordomo
<per adesso non hai un compito preciso, abbiamo fatto già noi facendo tutto e di più in soli due giorni per far cedere i più deboli. In realtà è neanche un centesimo di quello che abbiamo in mente...sempre se abbiamo il budget per farlo>
<strappare le cuore a qualcuno e costringere gli altri al cannibalismo è poco?>
<per il cannibalismo sì per come abbiamo fatto noi> rispose Monoaki che si mise a roteare il bicchiere vuoto e sporco di rossetto con un movimento di polso
<non mangiare per neanche una giornata è niente. C'è di peggio fidati...tipo non avere cibo e acqua per più tempo, l'unica potabile era quella del cesso. Se volevi una bottiglia dovevi mangiare un cadavere...io e la mia migliore amica stavamo pensando di farlo...poi è scattato l'omicidio>
Raccontò con un bel tono malinconico e il suo sorriso si spense leggermente guardando il vuoto nel bicchiere
<un attimo...sei stato in un killing game?>
<uno solo? Pff-> ridacchiò e si girò a guardarlo e ritornò con jn bel sorriso forzato <ormai ho perso il conto in quanti sono stato e ho vinto mandando tutti a morire> disse ridacchiando e tirò fuori dalle tasche un braccialetto di pelle, uno classico da uomo e lo fece roteare col dito. Ilx fanciullx fece per dire altro ma venne zittitx
<e facevo quasi sempre il tuo ruolo. Considerami pure come un tuo mentore.>
<non mi dirai altro vero?>
<sei un tipx sveglix! Complimenti ti sei meritato il tuo premio> gli porse il braccialetto facendolo smettere di roteare. L'altrx lo prese delicatamente e notò guardandolo da vicino e con la luce del candelabro che era fatto a mano. Era molto pregiato e fatto con grande cura. Si lasciò fuggire un debole "wow" e se lo mise subito al polso
<carx mix...> lx richiamò Monoaki con grande serietà <non ti sto dando solo un semplice braccialetto ma anche la mia fiducia. Posso passare a trattarti come la cosa che più tengo al mondo ad trattarti come la cosa che vorrei distruggere con le mie stesse mani in un solo secondo. Mi basta un piccolo errore e un piccolo segno di tradimento per farmi cambiare idea> non pensava di sentirlo parlare così seriamente. Aveva sempre un modo di fare tutt'altro che serio anche quando si arrabiava e minacciava qualcuno. Non sorrideva più neanche uno forzato.
L'ultimate annuì alle sue parole
<non ti deluderò...>
<lo spero, buonanotte> disse per poi alzarsi lasciando lì il candelabro camminando verso il buio e sparendo come era apparso. Non aveva sorriso o altro, non l'aveva neanche guardato mentre se ne andava e diceva buonanotte.

Rimase lì solx stringendo il braccialetto con l'altra mano e guardando le fiamme della candela.
Non si aspettava che sarebbe finita così questa conversazione. Non l'avrebbe deluso.

06:59 a.m _ giorno 2 _________________
Luogo: camere da letto _____________

Anche quella notte Kichirō riuscì ad addormentarsi ma la parte più brutta era risvegliarsi. Non perché voleva continuare a dormire ma perché si ritrovava sempre nella solita stanza e non quella sua. L'incubo continuava.
Si portò le mani sul volto e le guance erano bagnate per via di un piccolo pianto durante la notte.
Voleva tornare a casa, scappare e soprattutto mangiare i buoni piatti di sua madre. Appena pensò alla sua classica colazione la pancia brontolò e si lamentò di essere stata lasciata senza nulla per tutta la notte.
Dovrebbe alzarsi ma il suo corpo era pesante e il letto troppo comodo, questa volta avrebbe ascoltato il suo corpo. Stare chiuso in camera era decisa meglio di rischiare la vita la fuori.
Fece per chiudere gli occhi e tirò sù le coperte fin sopra la testa come un bambino che vuole proteggersi da un mostro. Il rosso stava per riaddormentarsi ma sentì da fuori la camera il forte e orribile suono di una trombetta da stadio...trombetta da stadio? Tolse le coperte e si mise seduto sul letto guardando la porta

<GOOD MORNING EVERYONE!! La colazione non vi sta aspettando! Ma è iniziato un bel giorno per uccidervi!>

Il buongiorno di Akikuma era decisamente differente rispetto a quello di Monoaki. Ma non sapeva quella dei due fosse la migliore- trombette e urla o campanella e italiano?
Ma per sua fortuna durò poco e le sue orecchie ringraziarono il cielo.

Si alzò dal letto e tremò quando i piedi scalzi toccarono il freddo pavimento, proprio come descrivevano i libri e si sentì di essere un vero protagonista. Ma non migliorò la mattinata. Prese i vestiti di ieri tenuti sopra una sedia ben piegati e andò velocemente a cambiarsi. Ci metteva sempre molto a vestirsi e questa volta era in ritardo.
In realtà no perché tutti si erano svegliati a quest'ora ma per il nostro rosso non era così. Quasi cadde a terra mentre cercava di mettersi i pantaloni velocemente e stessa cosa anche per gli stivali. Poi i capelli che gli coprivano metà volto non gli davano un grande aiuto nel evitare di cadere o andare addosso a qualcosa in grande velocità. Senza gel gli cadevano tutti in faccia piatti rendendolo quasi cieco.
Alla fine cadde a terra come un sacco di patate quando cercava di mettersi il mantello, facendosi male alla schiena e alla testa. Si spostò i capelli giusto per permettergli di vedere dinuovo qualcosa e lentamente si alzò come se con la caduta avesse preso 70 anni in più.
<ahia che male-> mormorò massaggiandosi i punti doloranti mentre si avvicinava al lavandino con lo specchio per sistemarsi finalmente quei bellissimi capelli rossi. Non aveva il suo gel che usava quotidianamente ma non era male quello che aveva già trovato. Anzi facevano lo stesso effetto. Anche se doveva sbrigarsi per andare di sotto dagli altri voleva godersi questo momento. Sembrerà stupido ma farsi i capelli era la cosa che in quel momento lo faceva sentire vivo e tranquillo. Si immaginava di essere a casa o nella sua stanza del dormitorio a preparsi per la giornata e vivere la sua vita normale. Ma lo facevano stare anche male quei pensieri. Forse non riuscirà mai a tornare alla libertà, anche se fosse uno dei sopravvissuti non potrà tornare a casa. Non l'avrebbero liberato col rischio di diffondere tutto ciò. Non ci sarà più una normalità.

Scossè la testa a quei pensieri, si stava già rovinando la giornata e magari oggi poteva essere la migliore di tutte. Dopo pranzo ovviamente, con la fame non crede che siano tutti così docili.
La fame infatti si stava dinuovo facendosi sentire con un grande senso di nausea che lo investì appena uscito dal bagno
<non è nulla di che- mica ho digiunato per 40 giorni> si disse andando verso la scrivania con passo veloci. Prese la magic 8 ball che stava venendo usata di meno per via del trauma lasciato da quando è arrivato. Se la osservava troppo a lungo in testa partiva la musichetta e sullo schermo apparivano i due maggiordomi che ridevano. Deglutì e la nascose in tasca così da non vederla e finire in un trip di incubi. Resterà lì finché non le servirà davvero.

Il rosso uscì dalla camera come altri suoi comoagni mentre alcuni si stavano già dirigendo verso il piano terra. Comunicò a guardare tutti per vedere chi mancava tra di loro.
Hannes e Nicolas. Pensò il fanciullo portandosi una mano sul mento come facevano i veri pensatori. Chissà cosa avevano, forse stavano ancora dormendo?
Si avvicinarono a lui Shou e il suo nuovo amichetto Reddie, appollaiato tra le sue mani ed era spento.
<hey buongiorno Kichirō!> lo salutò il corvino con un bel sorriso, leggermente sforzato. Voleva continuare a dormire, non c'era nessuna colazione che li aspettava ma non potevano continuare a dormire. Poi svegliati in quel modo così delicato-
<ciao Shou! Reddie dorme ancora? Pensavo si sarebbe svegliato anche lui con quel casino>
<il bello di essere un robot è poter riposare quanto ti pare con un tasto>
<È MORTO??> urlò di colpo Elviira che era apparsa dal nulla accanto ai due protagonisti. A quell'urlo tutti si girarono verso di loro spaventati, chi più e chi meno
<CHI È MORTO?> rispose sempre urlando Y/N
<L'UCCELLINO!!> alla risposta dell'acrobata gli altri rimasero un po' di sasso. Si era preoccupata davvero così tanto per un robottino? Più del fatto che suo fratello non era ancora uscito?
<Elviira- non è morto è solo spento- tranquilla> mormorò il Birdwatcher
<

oh...e quando si accende?>
<quando voglio io e->
<accendilo perfavore!!> lo interrompe la fanciulla <è così carino! Poi è il momento anche per Reddie di svegliarsi!>
Kichirō trattenne le risate guardando i due in silenzio facendo da aspettatore. Intanto si chiedeva se il passerotto robot avesse delle batterie o no, come si carica e soprattutto da chi era fatto?
Era molto carino si però l'unico in quel posto a creare oggetti elettronici e robotici era un maggiordomo. L'idea non lo rendeva molto tranquillo, anzi si creavano altri sospetti che cercò subito di mandare via.

Shou però non ci aveva ancora riflettuto, oppure ignorava l'idea per non rendere la vita lì dentro ancora di più un inferno. Quindi premette la testolina di Reddie che dopo qualche secondo saltò in aria iniziando a cinguettare intorno al trio
<aww!! È così carino!!>
Commentò la corvina ridacchiando e mettendosi a girare intorno a sé stessa per non perdere d'occhio l'uccellino.
<Elviira scusa per la domanda- ma come mai tuo fratello non sta uscendo?> chiese il rosso e intanto la imitò girando su se stesso. Solo Shou rimase fermo a osservarli confuso. Erano più esaltati di lui per un passerotto.
<in realtà non lo so bene. Sta mattina mi sono svegliata prima perché qualcuno ha bussato alla mia porta. Quando l'ho aperta c'era solo una sua lettera che diceva semplicemente che oggi forse non sarebbe uscito> rispose la gemellina smettendo di girare ma continuava ad avere un tono energico e un bel sorriso. Non mostrava appieno la sua preoccupazione, era un suo bel scudo per essere sempre così tranquilla e felice.
<chiaro, ma anche per i pasti?>
La fanciulla fece spallucce come risposta per poi aggiungere <non lo so, semmai lo aspettiamo giù! O in giro!> e iniziò a camminare verso le scale all'indietro così da non dare ai due le spalle. Se era tranquilla sua sorella perché dovevano preoccuparsi loro? Poi sarebbero stati bene senza di lui e Nicolas.

I tre scesero le scale seguiti dal piccolo Reddie e andarono verso la sala da pranzo dove tutti li stavano aspettando. Non per fare colazione in grande compagnia, il tavolo era spoglio e la porta della cucina ancora chiusa. Yumeri e Sae provarono inutilmente a sfondarla, era molto resistente.
Vogliono continuare il discorso di ieri? Pensò Kichirō e salutò tutti con un semplice movimento con la mano
<adesso dovremmo essere tutti no?>
Chiese Shiro che si alzò dal suo posto al tavolo e si girò verso Jun
<mancano solo Hannes e Nicolas>
<allora siamo tutti. Che ci siano o no non cambia molto, non vogliono collaborare> rispose Jun'ichi
<avete in mente qualcosa?> chiese Kichirō genuinamente curioso
<un idea di Yumeri. Stranamente non di Kazuto o anche da voi due. Ci sono già i ruoli? E sono anche già stati distrutti> rispose Goro ridacchiando leggermente e fece per mordersi le unghie ma Kaoru gli diede un debole colpetto.

<la mia idea era quella di approfittare della notte per esplorare meglio il posto. Stavo pensando di iniziare alle 2 di notte. A meno che i due maggiordomi non soffrono d'insonnia, stranno dormendo quindi non potranno usare le telecamere. Semmai facciamo come ieri e alcuni di noi li distrarre. Così da non essere scoperti se ci beccano in posti proibiti...>
Spiegò la motociclista a bassa voce così da non farsi sentire da persone esterne alla sala o dalle stesse telecamere.
<...ma se il mastermind è tra di noi non c'è il rischio che possa fare la spia?> chiese sempre a bassa voce Roza che iniziò dinuovo a parlare con fare più agitato <cioè- non sto dubitando di voi- però la discussione di ieri...non aveva tutti i torti Hannes e- ovviamente vi darò una mano...però->
<Roza tranquilla, nessuno ti sta incolpando ad avere sfiducia in noi. Credo che tutti si sentano così dopo ieri> la interrompe con fare però molto dolce e calmo il Dungeon Master. Ma la giudice non si calmò del tutto, annuì solo alle sue parole e si zittì.

<non c'è un modo efficace per evitare ciò se non fare gruppi con più di due persone> riprese Yumeri <ci divideremo dinuovo: io, Shou, Nori e Kaoru andremmo al secondo piano, ci sono delle belle porte da distruggere oltre a controllare dov'è uscito Hannes come per magia. Mentre Roza, Elviira e Sae staranno al piano terra. Gli altri resteranno nelle loro camere, chi può rimane sveglio. Magari sente o vede qualcosa di strano, se volete anche chiamare gli aki fate pure...tutto chiaro?> finì il suo discorso e tutti annuirono alle sue parole.

Una bella conversazione aveva distratto la fame che torturata i loro giovani pancini, infatti quando finì la sentirono dinuovo. Le ore che passarono fino a mezzogiorno sembravano infinite, neanche ci credevano quando sentirono il campanello e la voce del maggiordomo italiano che li chiamava per mangiare. Pensavano di aver iniziato ad avere allucinazioni uditive e anche visive quando videro il bel tavolo da pranzo tutto apparecchiato.
Speravano questa volta di mangiare cibo normale. Niente Chunami o altri cadaveri.
Anche questo giorno non c'era Lady Sally, Kichirō pensò che mangiava con loro solo per cena ma non capiva quando i maggiordomi mangiavano i loro pasti. Usavano tutto il loro tempo per cucinare e traumatizzare dei poveri ragazzini?
Per loro fortuna il cibo arrivò ma si aspettavano gigantesche porzioni per rimediare il piccolo digiuno. Ma nulla. Normali porzioni di ramen e takoyaki, giusto per placare per un po' la grande fame. Era tutto buono e Kichirō chiese anche il bis insieme a Sae e altri ancora. Volevano riempirsi per bene se c'era il rischio che anche quella sera c'erano brutte sorprese.
Monoaki e Akikuma restarono entrambi a distanza, osservando e servendo come due veri e bravi maggiordomi. Si sussuravano qualcosina tra di loro ma per il resto non fiatarono.
Questa volta non servì la musica per colmare il silenzio, la tavola si riempiva di piccole chicchere e risate. Sembrava essere tutto normale.

___ ___ ___

Dopo pranzo si divisero in vari gruppi e andarono in giro per la villa, per rilassarsi e per passare il tempo aspettando la notte.
Gli ultimi a uscire dalla sala da pranzo furono proprio i nostri due protagonisti in compagnia di Reddie, dinuovo spento per non dare fastidio durante il pasto.
<andiamo a vedere come stanno Hannes e Nicolas? Oppure andiamo direttamente dagli altri > chiese Shou guardando l'amico rosso
<perché mi fai scegliere a me? Sono la persona più indecisa del mondo!> Sbuffò il fanciullo e tirò fuori dalla tasca la meravigliosa magic 8 ball
<devi sempre usarla per tutto?>
<purtroppo ho lasciato i dadi a casa>
Il Birdwatcher sospirò e gli prese la palla 8 mettendola nelle sue tasche <capito scelgo io e questa la tengo io chiaro?>
<ma- HEY! Non puoi trattarmi come un bambino!>
Shou non rispose camminando deciso verso il piano di sopra
<SHOU HEY! NON MI IGNORARE!!> lo seguì correndo leggermente rosso dalla rabbia sentendo l'altro ridere e accelerò il passo per non essere raggiunto. Erano proprio due bambini.

Salirono le scale arrivando al primo piano, il corvino voleva prima controllare i due cappeluti viola per poi andare dagli altri.
Si fermarono davanti al corridoio delle loro camere quando videro Shiro e Jun'ichi infondo ad esso. Si stavano dicendo qualcosa ma erano lontani e parlavano molto piano ed i due non riuscirono a sentire nulla.
Si sentivano due stalker ad osservarli ma erano entrambi curiosi. Anche perché erano un duetto imprevisto ma bello da vedere. Una fanciulla bianchissima insieme a un fanciullo scurissimo. Creavano un bel contrasto tra di loro e anche con il carattere, lei era molto più aperta e socievole rispetto a lui che era molto ma molto chiuso. Dal modo un cui si guardavano e si atteggiavano fece pensare a Kichirō che i due potessero conoscersi da prima, non in un modo chissà che intimo.

<restiamo qui a osservarli, saliamo o controlliamo i due rompiscatole?> sussurrò il rosso al corvino che si girò a guardarlo
<perché non tutte e tre? Controlliamo, li osserviamo e saliamo>
<non li abbiamo osservato abbastanza?>
<forse->
I due non si dissero altro, camminando verso le camere cercando di fare finta di nulla e di non guardarli per più di 3 secondi. Camminavano anche a passo leggero per non disturbare ma ignorarono il fatto che Shiro aveva un ottimo udito. Infatti la fanciulla si girò verso i due protagonisti interrompendo la conversazione con l'altro corvino
<chi siete?> chiese a voce alta facendosi sentire per bene da tutti i presenti
<sono solo Kichirō e Shou> le rispose il businessman e la fanciulla li salutò con la mano usando il rumore dei loro passi come aiuto.
<hey!! Speriamo di non avervi interrotto ma volevamo controllare come stavano Nicolas e Hannes> disse il fanciullo rosso con un timido sorriso e Shou annuì d'accordo
<abbiamo provato anche noi bussando più volte alla porta ma non rispondono> disse Jun'ichi con il suo solito tono serio e da un vero uomo d'affari, come pensava Kichirō. Ma non era certo che esiste un "vero tono da uomo d'affari". Però se esistesse sarebbe quello del corvino.
<chiaro...speriamo che stiano bene, più che altro per il cibo e l'acqua- non ho visto nessun manichino o un aki a portargli il cibo...> commentò Shou facendo alla fine un leggero sospiro
<semmai usciranno, la cucina ora aperta. Aspetteranno che non ci sarà più nessuno...sembrano che odino la compagnia, soprattutto Hsnnes> disse Shiro portandosi una ciocca bianca dietro l'orecchio.
<giusto! Beh allora noi andiamo di sopra! Ci si vede!> disse sempre Shou prendendo Kichirō per il braccio e trascinarlo via. Il rosso salutò i due con un grande sorriso e lontani si girò per parlare al Birdwatcher
<continuamo a osservarli?>
<ovvio che no Kichirō! Che pervertito->
<ma tu prima avevi detto->
<andiamo su!>

Il duo arrivò al secondo piano e vennero accolti da un gran casino provenire dalla stanza con il biliardo. Curiosi entrarono subito e per loro fortuna non gli accolse un coltello al muro ma un grande urlò da parte di Kazuya e Goro. Un urlò traducibile in un "HEY RAGAZZI" ma uno lo disse in romano e l'altro in inglese nello stesso momento. Kaoru salutò in modo più tranquillo tra le risate mentre le due fanciulle erano le uniche veramente calme in quella stanza.
Il gruppetto stava giocando a biliardo, i due logorroici castani contro ilx terzo logorroico arcobaleno e la biologa comica. L'artista di vetrate li osservava e teneva i punti.
<hey ragazzi! Vedo che vi state divertendo!> disse Kichirō avvicinandosi al tavolo con un bel sorriso seguito dal corvino
<oh si! Anche perché stiamo per vincere!> rispose il mangaka passando la stecca al compagno italiano
<ci sono ancora delle palle sul tavolo! Non cantate vittoria così presto> commentò Kaoru entrando nella conversazione ridendo <magari ora Kazuya butta giù la uno!> si avvicinò al violinista mettendosi attaccato a lui senza però toccarlo, il giusto per dargli fastidio e farlo distrarre. Anche se molto estroverso e chiaccherone, il rosso aveva notato che non era un fan del contatto fisico
<non me la gufare Kaoru! E non invedere il mio spazio personale!! Shinobu!! Digli qualcosa!!>
<non sto facendo nulla di male!!>
La fanciulla dai capelli verdi fece un sospiro ma non disse nulla, non volendo andare contro a nessuno dei due. Alla fine Kazuya riuscì a tirare e non prese la uno. Se la prendeva avrebbero perso e si girò verso ilx schermidore ridendogli in faccia.
Kichirō faceva il tifo per entrambi, troppo indeciso per scegliere uno dei due mentre Shou era deciso nel tifare per i due comici.
Fu il turno di Nori che si concentrò molto per prendere una palla piena evitando il più possibile l'uno. Fece il tiro e aveva il gran tifo di tutti, anche dei due avversari ma la palla bianca colpì lo stesso l'uno facendola entrare in buca.
La sguarda dei logirroici aveva vinto e iniziarono i festeggiamenti dei due che iniziarono a saltare. Kazuya poi si lanciò addosso all'amico per farsi prendere in braccio però Goro era troppo debole per tenerlo e fu un azione improvvisa.

<DAJE CAZZO SEMO POPO FORTI! ABBIAMO VINTO!!>
<KAZUYA ASPETT->

Il mangaka non riusciva a tenerlo in braccio e dopo qualche secondo i due erano per terra con un grande dolore alla testa e alla schiena. Gli altri Ultimate li guardarono preoccupati e dopo qualche secondino di realizzazione della scena si avvicinarono
<tutto ok?> chiese Shinobu
<non vi serve una sedia a rotelle giusto? Vi muovete?> chiese invece Shou.
Come risposta i due ricevettero una grossa risata. Era positivo no? Se ridono non si sono fatti chissà che male. Erano entrambi molto delicati eppure ridevano lo stesso anche se facevano qualche smorfia per il dolore. Si alzarono da terra aiutati da Nori e Kichirō
<bel lancio, sembri la mia palla uno che si butta nel buco!> Disse la biologa ridacchiando facendo una bella battutina a tema
<nah- doveva essere un lancio più così-> fece per lanciarsi nuovamente e Goro si allontanò subito correndo via verso la povera Shinobu
<no no no! Prova su Kaoru o Kichirō!>
<eh?? Perché me?> si indicò il rosso abbastanza confuso al mangaka che gli fece semplicemente segno di fare silenzio. Mentre Kaoru si allontanò subito appena venne nominato dicendo un debole "no no no no".
A intervenire in questo caos fu Nori anche se un po' timidamente
<stop! Stop! Niente lanci! Facciamo un'altra partita ok?> tutti annuirono e la biologa marina si girò verso i due protagonisti <vi unite a noi?>
Kichirō non sapeva bene cosa rispondere, soprattutto ora senza il suo aiuto magico, quindi fu Shou a decidere per lui spingendolo verso gli altri
<faccio il tifo per te!>
<ehh?? Shou devi giocare anche te!>
<cos- io?>
<oh si si si! Noi due contro i vincitori!> il rosso trascinò con sé il corvino
<COSA? TU SEI UN PAZZO->

Alla fine Shou giocò insieme a Kichirō e persero malamente, mettendo in buca solo due palle. Insieme a un sacco di falli per colpa della palla bianca che finiva in buca.
Ma si divertirono tutti e per fortuna Goro e Kazuya non caddero dinuovo a terra per i festeggiamenti.
Dopo aver finito uscirono dalla stanza per andare a vedere dov'erano gli altri.

Andarono nel giardino e l'accoglienza fu molto più calma e c'era meno gente.
Vicino ai tavolini e le sedie c'erano Roza, Elviira e Jun, con in testa delle corone di rose rosse che stavano benissimo con la commessa e con le guance della giudice. I loro vestiti scuri erano esaltati dalla parete chiara della stanza e dal verde delle piante.
Stavano tutte e tre tranquille a ridere, soprattutto l'acrobata che dava energia e animo in quel tenero trio. I due non le salutarono non volendo rovinare il loro momento.

Elviira però li vide entrare e li salutò muovendo le braccia e facendo piccoli saltelli
<ciao dinuovo ragazzi!!> la corvina andò verso di loro seguita dalle altre due, Jun prese da un tavolino altre corone di fiori di ogni colore. Ne porse due ad entrambi i fanciulli con un timido sorriso, Shou aveva dei nontiscordardime e Kichirō aveva dei papaveri.
<li abbiamo fatti noi, spero vi piacciono> disse Roza ancora rossa in volto e sobbalzò sentendo la mano di Elviira appoggiarsi sulla sua spalla
<certo che si! Sono meravigliose e hai scelto dei bellissimi fiori! C'è ne mancono un paio e poi iniziamo a darli a tutti! Preferisco questi piani che quelli che propone Yumeri>
<vi serve una mano?> chiese il rosso sistemandosi la corona in testa e facendo uno dei suoi bei sorrisi. Voleva darle una mano sperando di non dar fastidio e non essere di troppo
<sai fare una corona di fiori?> chiese Jun posando le altre corone sul tavolino
<uhh...>
<fa nulla! Su venite che vi insegniamo> rispose Jun alla non risposta del rosso con un bel sorrisino <però mi dovresti predere altri fiori...tipo quelli, questi e quell'altri->
<non potresti prenderli tu? Non capisco quali intendi anche se li indichi! Ci sono troppi fiori> la interrompe Kichirō cercando di non sembrare troppo arrogante. Non aveva problemi a dare una mano ma la commessa non lo convinceva molto e si fidava del suo intuito quanto si fidava della sua magic 8 ball. Cioè tanto.
Shou si era già seduto e ascoltava la spiegazione di Roza mentre Elviira si era messa a giocare con Reddie dinuovo accesso sotto sua richiesta.

<perfavore Kichirō! Solo quei tre fiori!> continuò a insistere Jun guardando il rosso che sospirò
<potresti però ripetere lentamente i vari fiori?>
La fanciulla annuì e fece come richiesto. Così finalmente anche il Dungeon Master poteva fare queste corone insieme all'amico. Le prime vennero abbastanza male ma dalle seconde in poi iniziarono a migliorare entrambi motivati da Elviira che dopo un po' si mise anche lei a lavoro. Roza era brava a farle e si prese i complimenti di tutti rispondendo con un grande rossore facendola diventare come un peperone. A farle i complimenti era soprattutto la acrobata e provava tutte le corone che l'amica faceva facendo anche una piccola sfilata tra le proprie risate e quelle di Jun che si unì.
L'atmosfera era tranquilla ma sempre piena di gioia come nell'altro gruppo, c'erano poche chiacchiere ma molte risate e sorrisi. I due protagonisti vennero poi anche loro costretti a fare la sfilata insieme alle due fanciulle seguiti dal pettirosso, anche lui aveva una piccola coroncina in testa. Erano però pessimi come modelli ma non importava, lo fecero lo stesso giusto per divertirsi.

Quando finirono il loro lavoro le tre fanciulle li salutarono e andarono a portare quei bei doni fioriti a tutti quanti. Shou convinse, anzi costrinse, Kichirō ad andare da un'altra parte lasciando a loro quel compito. Anche perché dovevano finire il giro del piano.
Andarono nell'ultima stanza libera, il salotto, dove c'era Y/N che guardava i vari giochi da tavola e anche le belle posate decorate d'oro. Avevano una vera aria vintage e quando vide i due arrivare posò i coltelli e fece finta di nulla guardandosi intorno e facendo atteggiamenti per nulla sospetti- come mettersi a osservare il vuoto, sistemarsi cuffi in loop e commentare forchette.
Oltre alla strana Cenerentola c'era anche Maude, Sae e Kazuto sul divano, seduti ben comodi a guardare come dei vecchietti Yumeri che lavorava con la radio. Era decisamente più pulita di prima ma non voleva proprio funzionare e non faceva neanche un suono.

<hey ragazzi! Vi state divertendo?> chiese Kichirō con un leggero tono scherzoso ma in risposta ricevette un brutto sguardo da parte della motociclista. Sarà un bel "no stai zitto maschio" e il Dungeon Master si zittì subito dopo.
<non molto in realtà caro, provano ad aggiustare la radio anche se è palesemente rotta> rispose la cantante appoggiandosi allo schienale del divano e Sae annuì d'accordo con le guance belle piene di ramen. Avrà chiesto altre porzioni da mangiare dopo pranzo, come merenda e apericena.
<non dobbiamo essere così pessimisti-> disse invece Kazuto alzandosi e mettendosi poi seduto a terra vicino alla radio <voi due sapete aggiustare...cose?>
Entrambi fecero no con la testa e la "Pietra Bianca", Yumeri, sbuffò e fece schioccare le dita per poi stringerle in dei pugni.
<allora a sto punto meglio romperla del tutto->
Venne fermata dal grande cinguettio di Reddie che dalla spalla del corvino volò velocemente verso la vecchia radio facendo cadere a terra la sua piccola coroncina. Gli occhi si erano illuminati di verde e dal becco aperto smise di uscire in cinguettio e al suo posto uscì uno schermo verde come nei miglior film sci-fi. Forse era meglio chiamarlo ologramma-

<hey hey hey- cosa volete farci con la MIA radio ragazzini?> era la voce di Akikuma e proveniva dallo schermo
<MA CHE CAZZO!?> urlò Shou sotto shock. Cosa avevano fatto a Reddie? Che cosa era veramente Reddie?
<perché in tutte le cose tecnologiche in questo posto ci sei sempre tu in mezzo?> chiese invece Kazuto, più curioso che sorpreso

<Semplicemente perché grazie a me se questa villa ha un mimino di teconologia...poi davvero non riuscite ad aggiustare una radio?>
Stettero un attimo in silenzio, mentre Y/N si mise a toccare lo schermo con il dito che lo trapassa. Si sentiva un fantasmino e venne fermata dalla cantante perché iniziava a dare fastidio.
<si? Non siamo tutti degli ingegneri di radio!> rispose Yumeri con fare irritato e si trattenne nell'insultarlo con termini non molto carini.
Shou rimase un attimo in silenzio per elaborare bene il tutto prima di parlare dinuovo al maggiordomo
<cosa ci fai dentro a Reddie?!>
<...davvero l'hai chiamato così? E comunque secondo te chi ha creato e messo un passerotto robot vicino alle proprie telecamere? Pensavo che eri più furbo di così!>
Ci fu dinuovo un attimo di silenzio da parte di tutti, non solo del Birdwatcher, che venne interrotto dalla risata del Aki
<oh dio...sarà meglio modificare tutti gli enigmi e gli indizi, saranno traumatici se questa è la vostra reazione a questa stupidata!>
<enigmi e indizi?> ripetè Kichirō, gli sembrava di stare davvero in un gioco di ruolo dopo quelle parole. Forse era veramente tutto finto?
<allora si sente bene ottimo! Beh si ma non posso dire molto...sarebbero spoiler, you know!>
<giusto...> annuì il rosso d'accordo con la sua ultima affermazione. Osservando il passerotto gli fece venire in mente una domanda e quando la sua palla 8 era stata posseduta da loro.
<comunque...cosa avete fatto alla mia magic 8->
<ALLORA...divertitevi con la radio! BYEEE!!> e lo schermò sparì e gli occhi dell'uccellino robot tornarono normali. Kichirō non riuscì a finire la domanda e neanche di ricevere una risposta.
Ci fu dinuovo un grande silenzio che venne interrotto dalla motociclista che si preparò per dare il maledetto pugno
<beh ora posso rompere la radio>
<YUMERI NO-> urlò subito dopo Kichirō mettendosi in mezzo ai due beccandosi il pugno in faccia al posto dell'oggetto. Non fu nulla di grave, era andata anche leggera la fanciulla, fece solo un po' di sanguinare dal naso del poveretto.

___ ___ ___

Le ore del pomeriggio passarono in fretta in grande compagnia e fu dinuovo il momento della cena.

Soliti posti e c'era anche Lady Sally che non fece neanche troppi capricci venendo subito servita da un bel piatto di yaki udon. Per fortuna anche loro vennero serviti con cibo normale e anche buonissimo. C'era anche il dolce, cannoli siciliani, che finirono in poco tempo. Hannes e Nicolas non si fecero vivi neanche all'ora di cena.

Ma la serata non era finita anche dopo la cena e il coprifuoco. Per non dare sospetti ai due maggiordomi, tutti andarono nelle loro camere e i vari gruppetti aspettarono le 2 di notte precise precise prima di uscire.
Elviira, Roza e Sae andarono dritte nel piano terra verso la porta delle stanze dei Aki, così scritto nella mappa che solo l'acrobata aveva. Era più collaborativa di suo fratello e iniziarono a pensare a come aprire la porta.

Subito dopo di loro uscirono Nori, Yumeri, Kaoru e infine Shou che lasciò Reddie in camera sua bello spento. Se era controllato dai maggiordomi meglio non portarlo con sè e mandare tutto in fumo solo per un ""amichetto"" robotico. Lasciò dentro anche la magic 8 ball, si era dimenticato di ridarla a Kichirō.
Il corridoio era nero e loro erano le uniche fonti di luce in quel momento. Avevano solo due candele e camminavano come se fossero dei ladri verso il secondo piano. Videro nella sala da ballo le luci dell'altro gruppo ma non si scambiarono nessun saluto.
Di giorno era il piano di svago e di gioia mentre ora di notte metteva i brividi. Classica ambientazioni di un gioco horror, Kaoru aspettava solo di scovare il mostro bianchissimo che li attaccherà. Uno sgorbio che Akikuma poteva benissimo creare solo per il gusto di spaventarli...o anche di ucciderli-
La luce si stava allontanando, si accorse che era rimasto immobile a pensare e corse con tutto se stesso per raggiungerli. Non voleva essere la prima vittima del mostro- era troppo bellx per morire per primo.

Yumeri portò il gruppetto vicino a una delle due porte ancora bloccate, quella vicino al giardino.
<ti dico già che è meglio non sfondarla->
<davvero? Che genio che sei Shou. Ovvio che no> le rispose la motociclista tirando fuori dai capelli una forcina, quella che Shiro l'aveva dato ieri <useremo questa. Nori fammi luce perfavore, voi due invece fate i pali e controllate in giro> disse e i tre obbedirono ai suoi ordini, manco fossero dei soldatini con il loro comandante. Ma la fanciulla era molto autoritaria e sapeva farsi rispettare.
I due fanciulli andarono verso il passaggio segreto dove era uscito il mago Hannes. Non potevo ricevere informazioni da lui l'avrebbero cercate da soli. Tastavano la parete e la illuminavano con la fiamma, temevano entrambi di azionare una trappola come nei film d'azione e di avventura. Magari si apriva il passaggio e c'era una palla gigantesca pronta e schiaccarli. O aprivano una bottone di cadevano giù verso l'infinito.
Ma per loro fortuna non successe niente di tutto ciò, erano sani e dalvi e trovarono una piccola sporgenza. La stessa che aveva trovato Shiro.
Forse era un bottone per entrare nel passaggio? Molto probabilmente. Oppure per azionare le trappola ipotizzate prima. Come si poteva uscire si poteva anche entrare no? Quindi se la premono potevano entrare, in teoria. Anche con la luce non riuscivano a vederla, era stavo difficile trovarla, dovettero toccare ogni parte della parete.

<premiamo?> chiese Kaoru
<ma sei scemo? Ovvio che no!> rispose con voce un po' alta il corvino
<shhh- piano> disse lo schermidore e guarda il bottone <dobbiamo vedere se effettivamente abbiamo trovato la porta magica del mago>
<e rischiare di attirare l'attenzione dei aki?>
<staranno dormendo! Oppure staranno facendo i cattivoni trovando un modo per traumatizzarci ancora. Tipo nei film no?> disse con fare ovvio Kaoru incrociando le braccia intorno al petto. Ora nella mente del Birdwatcher c'erano i due Aki su una bella poltrona a ridere con fare malvagio mentre accarezzano dei gatti, dietro di loro un piano super funzionante su come distruggere la luna. Come in ogni film.
<non sono d'accordo. Sono sicuro al 100% che se apriamo troviamo uno dei due psicopatici li difronte> disse Shou cercando di non alzare dinuovo la voce per l'agitazione e di stare calmo.
Ci fu un piccolo momento di silenzio tra i due che si misero ad osservare il bottone. In quel momento la candela si spense di colpo lasciando i due al buio. Cosa era stato? Chi era stato? Non è possibile che si sia spenta da sola!

<e chi vi dice che non sono già qui?> era la voce di Monoaki ma non riuscivano a vederlo per il troppo buio. Forse solo la sua sagoma che veniva distorta per il terrore dei due. Ora sembrava il mostro che ilx fanciullx arcobaleno aveva immaginato all'inizio e rimase pietrificato sentendo poi delle mani toccarlo, prendendogli il polso e le spalle. Chiuse in automatico gli occhi, se non lo vedo lxi non mi vede giusto?
Si sentì trascinare via in grande velocità, aprì lentamente gli occhi e vide l'amante degli uccelli che lx portava verso le due fanciulla. Anche con il buio riuscì a distinguere i suoi lineamenti sempre un po' distorti dalla paura.
Il suo dubbio era...chi altro l'aveva toccatx? Monoaki? Cosa gli avrebbe fatto se Shou non c'era? Gli vennero i brividi al solo pensiero. Non l'avrebbe punito, non ha fatto nulla di male no? Forse voleva solo allontanarlx? Meglio non pensarci.

Nori e Yumeri si girarono di scatto sentendo dei passi andare verso di loro correndo. La biologa sporse la candela verso di loro per illuminarli e si tranquillizzò vedendo che erano i loro compagni.
<siete rimasti al buio? Potevate venire anche con calma eh->
<c'è Monoaki. C'è Monoaki il bastardx- Ci ha spento lxi la luce! Di colpo! Era davanti a noi e-> disse Shou con un grande fiatone e la motociclista gli prese la candela riaccedendola con un fiammifero
<calmati, sembra che hai visto un demone o un evento soprannaturale invece di uno di quei maggiordomi>
<beh siamo vicini alle 3 di notte...> mormorò Nori parlando finalmente da quando sono qui. Aveva il volto molto tranquillo rispetto agli altri, soprattutto Kaoru che sembrava che aveva visto davvero un demone e si mise subito vicino alla luce.
La biondina prese il suo e-handbook per vedere l'orario <sono le 2:30 a.m.> disse secca facendo poi una leggera smorfia portandosi una mano sulla pancia, sembrava non stare molto bene.
<tutto ok Nori?> chiese subito l'altra fanciulla spinta da un incredibile solidarietà femminile appoggiandole una mano sulla spalla.
<uh...si si- più o meno...devo- devo andare un attimo in bagno> rispose staccandosi dalla motociclista e andò a passo svelto verso le scale tenendosi ancora la piancia
<scusatemi molto! Davvero!>

La fanciulla se ne andò sparendo nel buio portandosi via l'altra candela.
Rimasti con una sola luce, i due rimasero con la motociclista che provava ancora a scassinare la porta. Gli occhi si stavano abituando al buio ma la loro mente non riusciva a distinguere il vero dal falso. Per esempio Shuo gli sembrò di vedere ilx maggiordomo lontano appoggiato su un muro e li osservava. Kaoru invece gli sembrò di vederlo più vicino a sé e intorno al lxi altre figure strane. Il terrore li inganna e più si avvicinavano le 3 di notte e più diventavano sospettosi e ansioni. Non avevano paura del buio, ma dopo quello spavento iniziavano a averlo.
Anche nel silenzio trovavano dei rumori, oltre a quelli fatta dalla povera fanciulla. Se sentivano un'altro rumore si mettevano all'erta, confondevano il loro respiro per quello di un'altro - cioè Monoaki - ma non si giravano a controllare. Sentivano poi rumore di passi, molto leggeri, si dicevano che erano i loro compagni ma perché dovrebbero uscire a quell'ora? Non credevano nei fantasmi però l'ipotesi che siano loro non usciva dalle testa dei due. Nel dubbio la motociclista li avrebbe protetti no? Oppure li avrebbe lasciati morire in mano di cose non meglio identificate? Nori sta bene? È riuscita ad andare in bagno? O è stata rapita dell'oscurità?
Poi la ciliegina sulla torta, la sensazione di essere osservati. Essa li colpiva malamente peggiorando il tutto. Sentivano il peso di occhi di qualcuno farsi più pesante quasi schiaccandoli.
L'unica ""tranquilla"" era Yumeri incazzata perché non riusciva ad aprire la porta. Del resto non gliene importava e non sentiva tutte queste sensazioni

<inutile- meglio andare a dormire->
Le sue parole deboli vennero coperte da un grande tonfo venire dal piano di sotto, come se qualcuno fosse caduto giù dalle scale. Meglio andare subito a controllare pensò e corse verso il piano di sotto seguita in silenzio da Shou e Kaoru, non volendo rimanere dinuovo da soli al buio.
Non fecero in tempo a scendere del tutto le scale che il loro e-handbook iniziò a vibrare e si sentì la voce di Lady Sally provenire da esso

<dan dan dan!! È stato ritrovato un cadavere! Sono iniziate ufficialmente le investigazioni e le preparazioni per il trial!! Tan tan tan!!>

I tre si fermarono sulle scale dopo questo annuncio. È stato ritrovato un cadavere. Frase che si ripeteva nella mente di Shou e anche di Kichirō, che stava dormendo beato per poi essere svegliato così. Con la scoperta di un omicidio. Si era svegliato in un incubo.
Qualcuno ha ceduto alla fine? Perché? Non capiva perché rischiare e fare del male a qualcuno...anzi uccidere qualcuno solo per uscire. Potevano fuggire! Tutti e vivi! Era davvero un pensiero così stupido il suo? Che si poteva collaborare?
Magari in realtà non tutti concordavano con il suo pensiero ed erano solo egoisti. Forse anche lui con il suo pensiero lo era perché non vuole morire.
Uscì dalla camera di corsa, per non sembrare sospetto nell'arrivare per ultimo nel luogo del delitto. In effetti non avevano neanche detto dove su trovava-
Uscì dalla stanza e notò che Jun'ichi, Jun e Kazuto si erano fermarono sulle scale per il piano terra, non era uno dei ultimi ad arrivare per sua fortuna. Si unirono poco dopo anche il gruppo di Shou e altre gente.

Erano tutti ammassati a vedere il cadavere New York (Y/N) Smith, distesa negli ultimi grandini, con la schiena e il pigiama coperto di rosso. Cenerentola era stata assassinata e perse lo stesso la sua scarpetta durante la sua fuga. Infatti Kichirō noto tra i gradini in alto una delle sue ciabatte.
Le luci si riaccesero, ma di poco non come quando era giorno, il giusto per poter vederci qualcosa senza portarsi dietro una luce. Tutto adatto per investigare...sarebbe stata dura ma Kichirō non voleva di certo stare lì fermo a fare nulla! Deglutì e strinse le pugni per darsi un minimo di forza.
Dalla parte opposta a loro nel piano terra c'erano le tre fanciulle che stavano investigando, Elviira, Sae e Roza. Vide le labbra dell'acrobata muoversi ma non sentì nulla, era troppo lontana, mentre le altre due rimasero in silenzio accanto a lei. Roza sembrava terrorizzata e sobbalzò quando Elviira la sfiorò di poco con la mano, come se temesse di ricevere un colpo mortale da ella.
Intanto arrivarono anche Nori, Shiro e Maude al gruppetto del primo piano. La pianista era sotto shock solo grazie all'annuncio, se no non saprebbe neanche dell'esistenza del cadavere di Y/N. Nori come il suo solito riusciva a tenere un viso calmo anche in quel momenti ma dagli occhi il rosso riusciva a vederci un po' di paura. Maude fu quella leggermente tragica che si tenne alla ringhiera portandosi una mano sul petto affranta dal dolore della morte di Y/N.

Alla fine si fecero vivi anche i maggiordomi, Monoaki teneva in mano dei fascicoli con sopra disegnato un orso bicolore mentre Akikuma teneva in braccio Lady Sally che dormiva appoggiata alla sua spalla. Erano seguiti da Hannes e Nicolas che si fecero finalmente vivi
<non devo per forza investigare per lei, giusto? Non perdo tempo per persone che non conosco. Se sono morte è semplicemente perché se lo meritavano> disse il Wool Artist avvicinandosi e non si preoccupò neanche di dare spiegazioni o scuse per la sua assenza. Hannes invece non commentò e andò diretto e in silenzio al piano di sotto verso sua sorella. Nessuno dei due si degnò di un ciao e non avevano tutti i torti- non sembrava il momento giusto per delle chiacchiere.
Poi parlarò Monoaki che diede a tutti un fascicolo <questo è il vostro Monokuma file. Ci sono tutti i dati che vi servono per iniziare a investigare e ci sono dei fogli per segnare indizi e prove. Divertitevi piccoli detective, quando suoneremo la campanella andate in sala da ballo ed inizieremo il trial> disse semplicemente e se ne andò seguito dall'altro verso il corridoio della loro padrona, ignorando le domande che alcuni di loro volevano fargli.

___ ___ ___

Il rosso aprì il Monokuma file con grande delicatezza e si mise a leggere.
C'erano due foto di Y/N, una sua normale prima del killing game con sopra scritto in rosa DEAD e una del suo cadavere. Poi c'era un disegno di lei per intero, sia davanti che dietro, con sopra segnate le varie ferite. Oltre a ciò c'era un foglio con su scritto varie informazioni

Vittima: New York Smith

Ora del decesso: 3:00 a.m

Causa della morte: Accoltellamento.

Extra: lividi su entrambe le braccia, sulla schiena e sulle gambe. Ferita sulla fronte.

Non diceva altro e dietro aveva dei fogli bianchi e una penna. Il rosso li prese pronto per scrivere tutte le informazioni che trovava.
Jun'ichi e Goro erano corsi verso il cadavere quando finirono di leggere il loro Monokuma file ed gli altri, chi da solo che chi in gruppo, girarono per il piano e parlottavano tra di loro iniziando le investigazioni. Mentre altri ancora non investigazioni proprio, per esempio Elviira rimase con Roza per tranquillizzarla. Non sembra averla presa troppo bene il ritrovamento del corpo.

Shiro si avvicinò al rosso prendendolo delicatamente a braccetto per assicurarsi che c'era qualcuno accanto a lei
<sei tu Kichirō giusto? Mi potresti aiutare con le investigazioni?> chiese con la sua solita gran educazione e gentilezza
<certo nessun problema! Sarò i tuoi occhi ehe> rispose facendo un sorriso un po' forzato e l'altra ridacchiò con risposta. Poteva anche evitarlo il fanciullo, tanto non poteva vedere le sue espressioni ma gli venne naturale.
I due scesero le scale andando verso il corpo, per vedere meglio dove si trovavano le ferite e in che condizioni era Cenerentola.
Oltre a Goro e Jun'ichi c'era anche Yumeri che aveva appena tolto la mano sulla carotide e sussurrò "ora sei in un posto migliore" con voce debole. New York era veramente morta. Il suo petto era immobile e la sua pelle era già tendente al grigiastro.
C'erano poi dietro di lei Elviira, Roza e Sae che stavano venendo interrogate da Kaoru accompagnato da Shinobu che scriveva su dei fogli.

<com'è messo il corpo?> chiese Shiro al rosso sedendosi con grande delicatezza sui gradini, si era accorta della presenza di altri lì intorno ma non aveva ancora capito chi c'era.
<ha quattro ferite sulle schiena e una al petto, vicino al cuore> le rispose Goro confermando la sua presenza alla non vedente. Il fanciullo stava usando i fogli non per prendere appunti cone faceva Kichirō ma per disegnare il corpo in un modo molto realistico rispetto al suo stile. Però il disegno sarebbe lì stato lo stesso perfetto in uno dei suoi manga polizieschi.
<sembra aver fatto anche una brutta caduta per tutti questi lividi...> commentò Jun'ichi, pareva che volesse dire altro ma si trattenne rimanendo in silenzio.

Non c'era altro da vedere e Kichirō giudò la pianista per il corridoio sotto sua richiesta.
<mi potresti descrivere la situazione?> chiese la fanciulla e l'altro annuì parlando subito dopo
<l'unica porta aperta adesso è quella di Y/N, poi ci sono delle macchie di sangue vicino alle scale e un po' sparse verso la sua stanza...> Mentre parlava scriveva le sue parole sul foglio facendo anche un carino disegno del piano con sopra disegnate le macchie e la porta
<verso il bagno c'è qualcosa?>
<no nulla in realtà...perché lo chiedi?> il Dungeon Master la guardò confuso
<per curiosità...> non sembrò molto sincera, forse sa qualcosa che non vuole rendere subito di dominio pubblico? Ci stava, magari voleva prima ottenere più prove e il buon animo altruista di Kichirō si fece avanti. Infatti la portò subito verso il bagno comune
<magari in realtà c'è qualcosa no?>
E non aveva tutti i torti. Quando entrarono videro che il pavimento era tutto bagnato e che il lavabo era pieno d'acqua e di sapone. Come se qualcuno stesse lavando qualcosa infatti l'acqua era sporca di rosso...come il sangue
<avranno lavato gli attrezzi dell'omicidio?> pensò ad alta voce il fanciullo così che Shiro potesse capire cosa stava vedendo. La fanciulla andò diretta verso l'angolo della stanza dove c'era una cesta per i panni sporchi. Ci mise dentro le mani iniziando a tastare tranquilla finché non tocco qualcosa di affilato che le fece un minuscolo graffio sulla mano. Oltre che si ritrovò le mani tutte bagnate.
Qui ci pensò Kichirō che tirò fuori un pigiama fradicio, ancora un po' rosso per il sangue. Non era molto d'aiuto perché tutti avevano lo stesso pigiama e più o meno della stessa taglia. Poi tiro fuori un coltello, anche quello bagnato. Forse l'assassino era venuto qui a pulire? Ma quando? L'omicidio e il ritrovamento è stato nello stesso orario...iniziò nuovamente a scrivere, oltre ai vari indizi scrisse anche una lista di tutti i partecipanti. Man mano con l'investigazione avrebbe segnato i sospettati così da arrivare al trial con delle idee chiare.

<possiamo uscire, non credo che ci sia altro> disse la pianista che aveva esplorato da sola la stanza, non aveva trovato altre informazioni che le servissero, quelle due erano bastavano per avere chiaro la situazione e andò verso la porta.
I due uscirono andando subito verso la stanza di Y/N per vedere se trovavano altri indizi. Kichirō intanto aveva segnato chi era in giro, in teoria avevano tutti un alibi ma magari si sbagliava. Tipo Nori, non era arrivata con il suo gruppo ma più tardi e pure da un'altra direzione. Mentre Elviira, Sae e Roza che erano al piano terra saranno state le prime ad aver visto il cadavere ma con il buio non avranno visto il colpevole. Fece altri segni e scrisse questi punti sul foglio. Si girò poi verso Shiro che tranquilla si guidava anche toccando le pareti e si fermò quando arrivarono davanti la camera della vittima
<Shiro, tu stavi dormendo prima?>

<no, ero sveglia per tutto il tempo fare tipo da guardia in camera mia. Ho sentito dei rumori in corridoio...credo che c'erano tre persone lì fuori...> rispose parlando però a bassa voce sentendo che dentro la camera c'era qualcun'altro <non lo dico agli altri non perché non voglio aiutare ma perché voglio capire bene cosa è successo e collegare il tutto con il resto. Durante il trial vi spiegherò meglio anche ciò che ho sentito> aggiunse ed entrò nella stanza, Kichirō prima di seguirla scrisse ciò che aveva detto. In effetti era stata molto vaga nella sua descrizione però voleva darle fiducia, sperava di fare bene.

La stanza pareva essere una vittima dell'uragano Caterina o di una rissa. Il letto era sfatto, i mobili erano stati buttati a terra e le ante dell'armadio erano aperte con tutti i vestiti a terra. Oltre a ciò c'erano anche delle macchie di sangue sulle coperte a terra. Forse aveva avuto un bel combattimento con qualcuno? Si sarà poi tutto spostato all'esterno fino a quando la fanciulla non morì.
Nella stanza poi c'era Hannes solo soletto a scrivere sul suo foglio, si accorse dei due ma non li salutò restando nel suo angolino. Non si stupiva che prendeva prove per conto suo per il trial.

Il Dungeon Master si mise a scrivere alcuni dettagli, anche l'armadio lo incuriosiva e si avvicinò portando con sè la fanciulla cieca. Ella si mise a tastare in giro e Kichirō si mise a descriverle la stanza.
Finito si allontanò lasciando da sola la pianista e si avvicinò al mago per interrogarlo ma rispetto a ieri cercò di essere meno cattivo e severo rispetto agli altri ultimate
<hey Hannes come stai?> chiese gentilmente e ilx fanciullx si girò e chiuse subito il suo fascicolo
<uh...bene...perché me lo chiedi?>
<perché Elviira mi ha detto che oggi non stavi troppo bene e per questo che non eri uscito per tutto il giorno. Volevo solo sapere di più ecco- anche se hai mangiato o altro...> era contento che non l'aveva subito preso a male parole, forse il mago era stupito di questa gentilezza e sincera preoccupazione
<oh si si giusto- beh sto meglio, posso affrontare un trial>
<menomale...sei sempre stato nella tua camera giusto?> qua il rosso iniziò a mettere nel suo tono un leggero sospetto nei confronti dell'altro
<si. Sempre. No, non ho nessuno che può confermare il mio alibi se te lo chiedi. Invece tu? Che facevi prima?>
<dormivo->
<anche tu non hai un vero e proprio alibi o sbaglio?>
<lo so- non te lo chiesto per incolparti o altro ma solo per sapere...>
Mormorò il fanciullo alzando le mani in alto e il mago fece un leggero sbuffo andando verso l'uscita senza neanche salutarli o rispondergli, voleva solo continuare la sua investigazione e non voleva sprecare energie e tempo con lui.

Anche i due detective uscirono dalla camera della vittima e Kichirō chiuse il suo fascicolo. Molto probabilmente gli altri avranno scoperto altre cose ma ha fatto del suo meglio e ha scoperto decisamente della roba utile per collaborare durante il trial. La sua mente intanto viaggiava pensando a vari scenari con le informazioni che aveva. Con la testa tra le nuvole venne trascinato da Shou, che li aveva appena raggiunti, verso la sala da ballo. Il tempo era finito e manco se ne era accorto, non sentendo la campanella suonata dai maggiordomi.

Erano tutti riuniti nella sala come il primo giorno, con i tre davanti a loro con i loro finti sorrisi. Lady Sally era molto stanca e si reggeva ai due per non cadere e dormire a terra. Venne alla fine presa in braccio da Monoaki e si accolla a lxi socchiudendo gli occhi.
In quel momento Kichirō ritornò nel loro mondo e la tensione della situazione si fece sentire subito. Il suo intuito gli diceva che il peggio non era ancora arrivato e non lo tranquillizzava per nulla. Fece per stringere la magic 8 ball ma non era con sé. Doveva cavarsela da solo senza essa.
Il maggiordomo biondino digitava qualcosa sullo schermo del suo braccio robotico e quando si fermò il pavimento iniziò ad abbassarsi piano piano e uscivano delle alte recinzioni di ferro. Il pavimento che scendeva era solo una parte rotonda e diventò un vero e proprio ascensore.
La discesa fu molto lenta e nessuno fiatava, neanche i tre pazzi che davano le spalle a tutti i presenti.
Chissà dove stavano scendendo...avevano creato una stanza apposta per il processo? Al rosso sembrava di aver preso un ascensore per andare vetro l'inferno.

Processo...quella parola gli metteva più tensione. Non gli suonava per nulla di qualcosa di buono, non solo in quel gioco. I cattivi venivano puniti ma se dici cose sbagliate ad essere punito potevano essere anche gli innocenti. Chissà come sarebbe andata. Chissà che fine avrebbero fatto. Tutto era un "chissà" un "forse", non c'era  essuba certezza nella mente del fanciullo.
Kichirō deglutì e strinse le mani in dei pugni, poi prese un bel respiro e alzò il mento per darsi una certa aria. Per fingersi sicuro di sè in quel momento, per farsi vedere forte davanti a quei dubbi e brutti sentimenti.
Questo non era un videogioco sugli avvocati, una innocente partita di D&D, un libro o un manga. Era la vita vera e le sue azioni avevano un peso e una conseguenza reale.

Non era un processo qualunque.

L'ascensore si fermò dopo un eternità, le porte si aprirono facendo entrare un immensa e accecante luce che gli dava il benvenuto.

Era un processo di vita e di morte.

Uscirono lentamente, sembrava di entrare nel paradiso ma non fu così, si trovarono semplicemente in un'altra stanza ben illuminata da un gigantesco candelabro. Sotto ad esso c'erano in cerchio vari podii, o postazioni, uno per ogni Ultimate.

Era un processo di verità e di bugie.

Lady Sally si mise sopra a un trono dietro di loro, era molto assonata ma cercava di stare sveglia mettendosi a giocare con i bei capelli di entrambi i maggiordomi che stavano in piedi accanto a lei.

Era un processo di fiducia e di tradimento.

Dietro di loro c'era un gigantesco schermo spento. Riusciva a spieccarsi in esso e rimase immobile ad osservarsi. Per poi essere dinuovo trascinato da Shou verso il cerchio

Era un processo di amici e nemici.

Ogni podio aveva una targhetta con su scritto gli stessi nomi che c'erano in quelle delle loro camere. "Dark Lord of Games".

Era un processo di suppliche e di scuse.

Tutti si misero nei loro posti, tranne Y/N e Chunami. Al loro posto c'erano due pali con sopra attaccati delle cornici con le loro foto e sopra avevano una X rosa. Giusto per farli ricordare che non c'erano più.

Questo era un processo di classe

Heyooo!! Al prossimo capitolo ci sarà il mio primissimo trial WOW spero che verrà bene <3 sfrutterò le mie lezioni di dibattito e analisi dei capitoli di Strany my queen

Comunque dopo il trial inizierà finalmente la mia parte di storia preferita TT posso svelare più lore e oc's backstory WOOOOOO e se ho tempo riempirò anche i prossimi capitoli di disegnini <33

Spero vi sia piaciuto anche questa parte, ci si vede al trial stelle!!

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