Capitolo 5.

Mi sdraiai sopra al letto di April nell'attesa che lei si struccasse e si facesse una bella doccia calda, ne aveva bisogno. Erano ormai quasi le cinque del mattino e decisi di mettere via il cellulare per rilassarmi un po', il fumo nauseante e la musica decisamente troppo alta mi avevano provocato un mal di testa abbastanza forte. Mi raggiunse April che ancora con molto alcol in circolo, si mise accanto a me. Iniziò a ridere così dal nulla, senza una motivazione ed io mi alzai dirigendomi verso il bagno, forse anche io avevo bisogno di una doccia. Appena solcai la porta del bagno, il mio cellulare suonò indicandomi che era arrivato un messaggio, non feci in tempo a ricordare dove lo avessi appoggiato che già era tra le mani curiose di April. Lesse ad alta voce: 'A questo punto mi pare doveroso essere io a ricontattarti. Sono davvero contento di aver conosciuto una ragazza come te, spero di rivederti ancora. Martin.' Scoppiò in una fragorosa risata, forse perché ancora sotto l'effetto dell'alcol o forse perché non si sarebbe mai immaginata che avessi potuto far conquiste così velocemente.

"April metti giù il telefono e dormi!" dissi seccata.

"Ma stai scherzando? La mia migliore amica ha fatto breccia nel cuore di qualcuno e non mi dice nulla? Ma poi hai già il suo numero?" rispose ridendo.

"È solo un amico, è stato così gentile da aiutarmi a ritrovarti, niente di più". dissi con fermezza.

"Sì sì come no, ahah, così gentile e carino che vuole rivederti al più presto!" continuò ridendo.

"Forse avrei anche potuto portare avanti la conoscenza stasera se qualcuna non fosse scomparsa nel nulla con quel cafone di Luke! Anzi a proposito, che mi devi raccontare?" dissi cercando di deviare l'argomento.

"Non puoi capire Emily! Mi ha portata sulle colline dietro la villa a guardare il panorama e mi ha baciata, poi mi ha portata dentro una delle sue favolose auto e.." disse tutto d'un fiato per poi bloccarsi quasi impacciatamente.

"E?" chiesi in modo molto duro.

"E poi è successo quello che è successo, dai Emi sono stanca, ti dico solo che è stato bellissimo e che non mi sono pentita per niente"

"April io spero tu stia scherzando! Ti rendi conto di chi sia Luke? Ti ha usata per puro divertimento svegliati!"

"Ma smettila! Io sono stata benissimo con lui e non avrei potuto desiderare una serata più bella. Prova anche tu ad essere meno timorosa a volte, forse potresti anche farcela con questo Martin" disse quasi irritata mettendosi sotto le coperte e spegnendo la luce.

Preferii tacere in quel momento ed entrare in bagno per fare una doccia fredda, forse avrebbe portato via molti dei pensieri che in quel momento mi stavano affliggendo. Era ancora ubriaca, perciò sparava totalmente roba a caso dalla sua bocca. Sì, ero timorosa è vero, ma avevo le mie motivazioni, e l'elevato tasso alcolico forse le stava decisamente annebbiando i ricordi. April ancora non capiva molto di ciò che le era accaduto, ma ero abbastanza convinta che anche il giorno dopo avrebbe pronunciato le stesse parole contenta di ciò che era successo con quel ragazzo. Era un po' di tempo che le piaceva, e per lei quella fu sicuramente una delle serate più belle della sua vita, ma io la volevo proteggere, solo chi ha passato ciò che è successo a me può rendersi conto. Volevo la sua felicità e di certo non è che non volevo vederla contenta, avevo solo paura che lui potesse farla soffrire e conoscendo il soggetto era molto probabile. Aprii l'acqua ed iniziai a farla scorrere sopra la mia testa. Mille paranoie in quel momento invasero la mia mente, ripensai a Martin ed al fatto che fosse davvero un bravo ragazzo la cui conoscenza andasse approfondita sicuramente, ma non riuscivo a togliermi da davanti l'immagine di quegli occhi azzurri, di ghiaccio. Cercai di distogliermi dal pensiero il più veloce possibile, aveva dei bellissimi occhi, ma tutto il resto non andava per niente bene in quel ragazzo. Mi misi a letto accanto ad April che già si era addormentata, prima di fare la stessa cosa però, risposi a Martin scrivendo: 'Grazie mille a te, spero di rivederti presto. Emily'.
La mattina seguente mi svegliai e non trovai al mio fianco April, quindi scesi le scale e venni travolta dal profumo di pancakes appena fatti, i miei preferiti. Mi misi a sedere al tavolo della cucina ed iniziai a gustarli. Quando alzai lo sguardo la vidi in giardino al telefono con qualcuno, rideva come non mai e quando rientrò in casa si mise a sedere davanti a me.

"Buongiorno raggio di sole!" dissi ironicamente.

"Ero al telefono con Luke, oggi vuole rivedermi!" disse con talmente tanta emozione che pareva le sorridessero anche gli occhi.

"Ah bene, dove?" risposi senza far trasparire troppe emozioni sorseggiando il mio tè caldo.

"E dai Emily ti prego, lui ha dimostrato interesse per me anche chiamandomi questa mattina, se ero una 'botta e via' non mi avrebbe di certo ricercata. Voglio che tu sia felice per me"

"Io sono sempre felice per te quando stai bene e lo sai, solo che non voglio che tu soffra, lo dico per esperienza personale e quello non è proprio il ragazzo che vedrei più accanto a te, ma se tu sei convinta io lo sarò dietro di te e per te" dissi cercando di convincere me più che il soggetto che avevo davanti.

April mi abbracciò forte stampandomi un bacio sulla guancia, poi chiese quello che mi aspettavo.

"Invece tu con quel Martin?"

"Io nulla April, l'ho conosciuto e ci siamo scambiati i numeri, mi ha aiutata a ritrovarti e penso che continuerò a parlarci, mi piacerebbe conoscerlo meglio"

"Sono così felice per te! Finalmente si lascia indietro il passato e si va avanti! Tienimi aggiornata tesoro!" disse ammiccando per poi salire le scale di corsa per andarsi a preparare.

Mi alzai da tavola e decisi di scrivere a Martin, gli domandai cosa avesse da fare nel pomeriggio, se fosse stato libero magari avrebbe potuto raggiungermi in biblioteca, e così infatti ci mettemmo d'accordo. Presi le mie cose, salutai la signorina che letteralmente non stava più nella pelle e mi incamminai verso casa mia. Io e lei non abitavamo molto lontane e quella mattina fare una passeggiata non era per nulla una cattiva idea. Mentre camminavo sentii un auto affiancarmi, era Matt.

"Ehi bambolina hai bisogno di un passaggio?"

"No guarda sono quasi arrivata a casa" risposi indifferentemente.

"Vedo che il caratterino ce l'hai a tutte le ore della giornata" disse ridendo.

"Il mio carattere è questo e non devo dare giustificazioni a te, e comunque accelera stai intralciando il traffico" risposi facendogli notare che c'erano due macchine dietro di lui e che stava facendo innervosire i guidatori andando lento per stare al mio passo.

Matt scoppiò a ridere e mi salutò con il nomignolo che ormai mi aveva assegnato 'bambolina'. Non so perché avesse iniziato a parlarmi, così, di punto in bianco, ma decisi di continuare a non fidarmi. Non mi aveva mai calcolata e mi balzò addirittura in testa che lui e Luke si fossero messi d'accordo e avessero escogitato qualcosa per me ed April. Arrivai davanti casa e vidi la macchina di Margaret, la ragazza di mio fratello. Aprii la porta e mi ritrovai davanti ad una scena in cui non avrei mai voluto ritrovarmi.

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