Haruka rientra in classe e tutti la guardano.
Ha le guance rosse.
Le lacrime ancora poggiate sulle ciglia.
Dà sicuramente l'impressione del pianto.
Shinichi si alza e involontariamente le si avvicina.
Tiene qualcosa nella mano, un oggetto che le riporta alla mente lontani e dolorosi ricordi.
Un fazzoletto.
Lo stesso che teneva in mano Soseki, quel bambino che era stato così gentile con lei.
Per poco tempo.
E' bastato un semplice commento e quel gesto si è tramutato in un'ulteriore tristezza.
Ma ora è diverso.
Haruka accetta il fazzoletto tremando, preoccupandosi di un possibile ripensamento seguito da quello sguardo...sbagliato.
Ma Shinichi non ha cambiato la sua espressione.
Ha sempre quel sorriso sincero sulle labbra e quell'aria preoccupata.
-Va tutto bene, Haruka?- le chiede dolcemente il ragazzo.
-Si, grazie.- risponde Haruka sorridendogli sinceramente.
Si.
Questa volta anche Shiho ha sorriso.
Un sorriso sincero.
Il primo della sua vita.
Donato a quel ragazzo che costituisce la speranza.
L'ultima.
-Ero così in pensiero quando eri andata in bagno...in lacrime.- continua il detective assumendo un'espressione seriamente preoccupata.
-Oh.- dice la ragazza assumendo, nell'io di Shiho, nuovamente quell'aria fredda che ormai aveva fatto capolinea in lei.
-Oh, Haruka! Are you okay?- domanda Victoria con espressione triste in volto.
-Oh, yes yes. I'm sorry for this interruption. -risponde la ragazza riprendendo a sorridere.
-Oh thank God!- esclama la donna battendo le mani sorridendo.
Haruka la guarda con espressione stupita.
-Si è davvero così preoccupata?- pensa la nuova alunna.
Poi la ragazza volge lo sguardo verso Shinichi che, appena se ne accorge, le sorride calorosamente mantenendo però quella nota di preoccupazione.
-Anche lui è rimasto in pensiero per...me?- pensa nuovamente Haruka sorpresa.
Shiho non è il tipo che si crogiola in lunghi pensieri.
Infatti, ha già assunto la sua solita aria nel suo io interiore.
Haruka è ancora visibilmente scossa dalla faccenda e questo lo confermano i frequenti singhiozzi che ogni tanto scuotono qualche studente.
L'ora di inglese, dopo la triste pausa, riprende il regolare svolgimento con l'inizio della teoria.
-Guys, go a page number...ten. There's an easy exercise.- dice la professoressa rompendo la tensione accumulata- You must finish it, at twenty to eleven, okay? Go!
Mentre tutti gli altri fanno il compito assegnato una nostra conoscenza sembra non prestare la minima attenzione alle frasi davanti a lei.
-Sembrava così preoccupato nel vederla in quello stato...è solo il primo giorno e già si è conquistata la sua fiducia. Almeno così pare. Potrei sbagliarmi...lo spero vivamente!- pensa Ran con un'espressione corrucciata in volto.
Prima di iniziare altri pensieri, una voce tremante alza la mano.
-I finish the exercise, teacher.- dice Haruka mettendo in mostra le sue abilità.
-Okay.- risponde l'insegnante con aria fintamente annoiata.
-Ran!- sussurra Sonoko alla sua amica.
-Che c'è?- chiede Ran distogliendo lo sguardo da Haruka.
-Ti va se oggi pomeriggio usciamo insieme a vedere qualche negozio?-propone Sonoko non accorgendosi dell'aria malinconica della sua migliore amica.
-Si, va bene. Ho bisogno di cambiare aria!- esclama la castano-scura sospirando.
-Grande! Speriamo di incontrare ragazzi carini! Anche se tu hai già il tuo maritino!-dice Sonoko con aria maliziosa.
-Sonoko!-esclama Ran arrossendo e volgendo lo sguardo verso Kazutoshi, impegnato a fissare Haruka.
E mentre Sonoko e Ran continuano a parlare, una figura osserva interrogativa la scena.
-Perché Ran è arrossita? Chi sta guardando?- pensa Shinichi spostando lo sguardo dalla karateka alla figura da lei guardata.
-Chissà chi...Kazutoshi?!-urla poi Shinichi, diventato centro dello sguardo spaventato dei compagni.
-Mr. Kudo, are you okay? There is the problem?-chiede l'insegnante con uno sguardo abbastanza frustrato.
-No, no. I'm sorry.-si scusa il giovane imbarazzato.
-Ran mi deve delle spiegazioni!-pensa infuriato il detective.
-Ricordarsi di appuntare: Shinichi è lunatico.- pensa Haruka infastidita.
I lunatici le davano fastidio.
Prima hanno un atteggiamento dolce e sincero, dopo vorrebbero fare a pezzi qualcuno!
Ma si può?!