capitolo 6

-Ehi tutto bene?- domanda Shinichi, confuso per quel cambiamento di carattere.
-Si, si tutto bene! Non preoccuparti!- dice Haruka, sfoggiando un sorriso.
-Okay.- risponde, seppur non convinto, il giovane.
Una volta finita l'interrogazione, il professore di scienze porta gli studenti in classe e con sguardo severo dice:
-Ragazzi non ci siamo. Sembra che vi abbiano fatto il lavaggio del cervello! Non ricordate nulla! Dovremo ricominciare da capo!
Tra gli studenti si alza un brusio generale che, a parer dell'insegnante, è fastidioso quanto una mosca.
-Silenzio per favore! Per cominciare, analizzeremo qualche pianta che abbiamo riscontrato nel nostro cammino.- continua instancabilmente il professore.
-Quale, quello classe-giardino?- chiede Shinichi ridendo.
-Ha voglia di fare del sarcasmo signor Kudo? Solo perché ha risposto ad una banalissima domanda, non si creda il migliore!
-Infatti non lo sono. La migliore è la ragazza che siede qui accanto a me.- controbatte Shinichi, indicando con il pollice la sua compagna di banco.
-Ma bravo. Per una volta ha ragione!- dice l'uomo applaudendo- La sua fama è guadagnata!- continua sarcasticamente.
Per fortuna la campanella di inizio ricreazione suona, altrimenti sarebbero volate parole poco garbate!
-Ehi, il professore ti da filo da torcere!- esclama Haruka sorridendo per il piccolo spettacolo creatasi poco prima.
-Lasciamo perdere...fortuna che è suonata la campanella! Vieni, scendiamo in giardino! Ho voglia di giocare a calcio!- dice Shinichi prendendo Haruka per mano e conducendola nel piano inferiore.
Quel gesto, seppur insignificante all'apparenza, suscita una nota di gelosia nel cuore della ragazza che si finge interessata alle chiacchiere della sua amica.
-Ehi! Eppure Shinichi mi ha assicurato che la conosceva da poco!- pensa rattristandosi Ran.
Nel frattempo, in giardino...
-Siamo arrivati! Ora io vado a...
Il giovane detective non riesce però a finire la frase a causa di una piccola e fastidiosa interruzione...
-Ehi piccola! Che ne dici se usciamo insieme?- chiede con fare galante Kazutoshi, un amico di Shinichi.
La "piccola" in questione è ovviamente Haruka che, con la sua bellezza, ha suscitato invidie ed occhiatine.
-Come?- chiede una sorpresa Haruka - Dici a me?
-E a chi se no? Qui l'unica bellezza sei tu!- continua il giovane atteggiandosi come gli uomini d'alta società.
Insomma quei vanitosi ed egocentrici ricconi, a parer di Shinichi.
-Scusa ma sono costretta a declinare l'invito. Non conosco neanche il tuo nome!- risponde la ragazza imbarazzata e dispiaciuta.
-Oh ma se è questo il problema!- dice il ragazzo portando la mano alla fronte- Mi chiamo Kazutoshi!- dice poi, portando le sue labbra alla mano della ragazza.
-Beh, grazie della galanteria ma...finchè non saprò più di te con me non potrai andare nemmeno ad un chiosco!- continua Haruka con tono altezzoso, chiudendo gli occhi.
-Fai la difficile? Beh, le sfide mi piacciono! Ti conquisterò Mizutani!- urla Kazutoshi allontanandosi dalla ragazza e salutandola con un cenno della mano.
Vedendo il compagno allontanarsi, Haruka lancia un sospiro di sollievo.
-Perché sospiri?- chiede Shinichi, ancora infastidito dall'atteggiamento che l'amico aveva assunto con Haruka.
-Beh vedi, non volevo essere impertinente... non è vero che non esco con gli sconosciuti! E' solo che quel ragazzo aveva tutta l'aria di un donnaiolo ed io non voglio essere solo un giocattolino per lui!- dice Haruka pronunciando con disprezzo le ultime parole.- Io cerco una persona seria, che mi ami per qualunque sfumatura del mio carattere!- aggiunge poi con occhi sognanti.
Shinichi rimane totalmente sorpreso. Non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere. E' comunque contento che la ragazza non si sia lasciata abbindolare da uno come lui. E dopo aver formulato quel pensiero il ragazzo sorride.
Haruka se ne accorge e chiede con aria triste:
-E' una cosa stupida secondo te?
-Ma no! Sono sicuro che troverai la persona che cerchi!- risponde continuando a sorridere.
La ragazza ricambia il sorriso e presa dalla contentezza, abbraccia Shinichi che rimane stupito dalla reazione. Ma quel gesto non lo infastidisce. Tutt'altro! In quel poco tempo il ragazzo viene inebriato dal profumo che la ragazza emana. E prima di accorgersene, ricambia l'abbraccio.
Mentre il ragazzo si perde in "profumati pensieri", Haruka infila nella tasca del ragazzo un piccolo oggetto.
Sciolto l'abbraccio Haruka lo guarda imbarazzata e con le guance arrossate, cosa che fa intenerire l'animo del ragazzo davanti a lei.
-Scusa- mormora velocemente la ramata.
-Non preoccuparti!- sorride rassicurante il ragazzo.
-Posso farti una domanda?- chiede Haruka.
-Spara- risponde Shinichi.
-Sei un detective vero?
Shinichi rimane basito.
-Come lo sai?- chiede confuso.
-E' facile. Prima il professore ha detto che ti eri "guadagnato la fama" e così ho dedotto che fai un lavoro che finisce sui giornali o di cui si parla alla radio, magari. Le opzioni sono: attore e detective. In base alla tua passione per Sherlock Holmes e il tono di sfida che hai usato oggi con il professore di scienze ho capito che il mestiere che pratichi è quello del detective. Le tue risposte a tono e maledettamente pronte sono quelle che di solito usi per i criminali ostinati, dico bene?
Shinichi spalanca la bocca. A momenti rischia che una farfalla la usi come casa.
-S-Si indovinato. Saresti una perfetta detective sai?
-Dici?
-Ovvio! Se da queste poche cose deduci un'enormità del genere!
-Non esagerare!- esclama Haruka arrossendo.
Dopo pochi minuti la campanella di fine ricreazione suona e tutti gli studenti si dirigono nelle proprie classi. La professoressa di inglese è già seduta compostamente sulla sedia, in attesa di cominciare la lezione.
Una volta accomodati tutti la professoressa si alza facendo cadere la borsa, appoggiata in bilico della sedia, per terra.
-Excuse me, your bag isn't on the chair. Now, it is on the ground! Can I help her?- chiede Haruka suscitando la sorpresa generale.
La donna, accorgendosi del commento in perfetto inglese, volta la testa fino ad incrociare lo sguardo della studentessa che aveva parlato. Successivamente guarda la borsa che è sul pavimento.
-Oh! Thank you very much! But I can do it alone! Don't worry darling!- risponde sorridendo la donna per poi chinarsi a raccogliere l'oggetto della conversazione- Your pronunciation is perfect!- continua rivolgendosi alla ragazza. Successivamente si rivolge alla classe.- Hello! I'm Victoria and I'm a english teacher! I hope that we will find well together.- si presenta calorosamente.
-Ehi, come hai fatto a capire che è la professoressa di inglese?- sussurra Shinichi curioso.
-Quando siamo entrati in classe, ho notato che stava tenendo in mano una penna stilografica, la cui produzione in Inghilterra è stata un successo. Inoltre teneva un piccolo portachiavi accanto a sé con un ciondolo a forma di penna d'oca, uno degli oggetti con cui gli inglesi scrivevano un tempo. E per ultimo c'è un dettaglio di cui solo una donna può accorgersi: la borsa. Prima che fai domande ti spiego direttamente il mio pensiero. La borsa è di una marca tipicamente inglese, la cui produzione in Giappone non esiste. Convinto?- spiega con estrema tranquillità la ragazza.
-S-s-si.- risponde il ragazzo tra l'ammirato e lo spaventato- Sei...eccezionale!

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