I deboli raggi del Sole illuminarono il volto stanco di una donna, ancora concentrata sullo schermo davanti a lei. Si trattava di un computer il quale conteneva dati essenziali per la missione che da parecchio tempo erano nel cuore e nella mente della donna.
Una cartina.
Mille città.
Centinaia di croci segnate col pennarello rosso, segno dell'indiscutibile fallimento.
La donna però, procedeva.
Senza fermarsi.
Ha un'incredibile forza, sovrumana a parer altrui.
Ma è pur sempre un essere umano e dopo qualche tempo è normale che la stanchezza prenda il sopravvento.
La donna lascia cadere la mano, facendola penzolare nel vuoto, e mettendo l'altra davanti al viso, ormai esausto, poggiato sulla tastiera del computer.
Sprofonda immediatamente in un sonno profondo, cullato dal ticchettio di sottofondo dell'orologio a parete.
*
Un'ombra.
Appartiene ad un ragazzo.
Si sta avvicinando.
Ad ogni passo, una parte di lui si rivela.
Ha i capelli corvini.
Gli occhi color del mare.
Profondi e determinati.
Al viso, ora, è sovrapposta una scritta.
O meglio, un nome.
Shinichi Kudo.
*
La donna si sveglia di soprassalto.
Ha dormito per pochi minuti, eppure è come se avesse dormito per giorni.
E' tornata scattante e attiva come sempre.
Come se quel tempo passato al computer non fosse mai passato.
Con una fretta estranea, la donna digitò sulla tastiera il nome del ragazzo comparsole in sogno.
I risultati erano pochi.
-Meglio, così non dovrò cercare molto. Però, potrei anche evitare di cercare...se avessi a disposizione più dati, sarebbe molto più facile...-dice la donna con espressione corrucciata.
-Ma dovrei infiltrarmi nel sito, interessandomi solo ad una categoria e cercare di ottenere più dati infiltrandomi nuovamente...insomma un gioco da ragazzi! Grazie ai numerosi anni passati al computer a fare ricerche di ogni tipo ed a scovare anche i dettagli più impenetrabili...ho acquisito la mano!- continua entusiasta la donna.
Dopo un'approfondita ricerca, o meglio "infiltrazione" la donna è riuscita ad ottenere quei dati in più che le occorrevano, e in più è riuscita anche ad avere qualche foto.
C'era solo un individuo compatibile con la figura del ragazzo apparsale in sogno.
-Non c'è dubbio è lui...-pensa la donna, sistemandosi una ciocca di capelli ramati dietro l'orecchio.
-Shinichi Kudo: Nato a Beika il 4 Maggio, lo stesso giorno della morte di Sherlock Holmes di cui è un grande fan, ha 17 anni e studia alla Scuola Liceo Teitan. Compagno di classe di Ran Mori (la sua migliore amica e presunta fidanzata. E' figlia di un investigatore privato e di un avvocato, attualmente separati, di nome rispettivamente Goro Mori ed Eri Kisaki) e di Sonoko Suzuki. (figlia di Shiro Suzuki ed erede della Suzuki Zaibatsu.) E' alto 174 cm. Figlio di Yusaku Kudo, noto scrittore giallista, e di Yukiko Fujimine, famosa attrice a livello internazionale, è un famoso detective, noto per la sua intelligenza e per le sue brillanti deduzioni. - elenca la donna, in preda all'entusiasmo.
Finora non aveva ottenuto dei grandi risultati, diciamo pure che non ne aveva ottenuto nessuno.
Ma questo ragazzo, Shinichi Kudo, era quello giusto.
Lo sentiva.
E poi quel sogno, quell'immagine...
Non è tutto un caso, non è una coincidenza.
Il Destino vuole che la donna dai capelli ramati, compia ciò che è giusto.
Questo sentiva.
La donna spense il computer, ma non prima di aver salvato i dati trasferendoli in una cartella protetta da occhi indiscreti grazie ad una password.
Si alza, e volgendo lo sguardo alla finestra, comincia ad elaborare un piano.
Ogni volta che la donna pensava ad un modo per risolvere la questione, usciva fuori qualcosa di grande.
Ma, soprattutto, divertente.
Amava divertirsi lavorando.
Ma per lei il divertimento era una cosa diversa.
Equivaleva ad usare le maniere forti, che tanto amava.
Il piano era già nella sua testa, rifinito nei minimi dettagli.
Lo avrebbe attirato con una trappola e l'esca sarà qualcosa impossibile da non notare per uno come lui.
Sul volto della ramata comparve un ghigno divertito.
Era ovvio.
Con un piano così...manipolatore!
Perché lei era questo.
Lei era così.
Lei era Shiho Miyano