capitolo 16

Quel ragazzo mi fa quasi pena.
Sono tanti anni che tenta di rifilarmi un appuntamento.
E' un ragazzo piuttosto appiccicoso, ma tutto sommato un buon amico.
Ricordo ancora la prima volta che l'ho incontrato...
*
Una ragazza dai capelli ramati passeggia per le vie della Russia, più precisamente a Mosca.
Ha deciso di intraprendere questo viaggio per poter "cambiare aria" dopo l'uccisione del suo amato zio.
Suo zio...quell'uomo che ha sempre tenuto nel cuore.
Immersa nei suoi nostalgici pensieri la ragazza, di nome Shiho Miyano, non si accorge di aver attraversato la strada, passando nel momento in cui il verde è scattato.
Un'auto con un'andatura pari a 90 sta per girare a destra, imboccando la strada dove Shiho sta attraversando.
La ragazza, ancora immersa nei suoi pensieri, procede ignara.
L'auto è sempre più vicina.
Ormai manca poco all'impatto.
L'auto sta per provocare un urto violento, se non fosse per un piccolo gesto, all'apparenza insignificante.
Un ragazzo, con i capelli biondi e gli occhi di un celeste profondo, si avventa sulla ragazza, riuscendo a spingerla e a farla scontrare con il marciapiede.
Fortunatamente anche "il salvatore" scampa all'imminente scontro.
L'auto, non accortasi di nulla, procede il suo cammino, scomparendo alla vista.
Shiho, stesa sul marciapiede, si gira verso la strada.
Con sua grande sorpresa, un bel ragazzo è lì ad attenderla.
-Stai bene?- chiede questi, non curandosi del pericolo che avrebbe potuto correre.
-Allora sei stato tu a spingermi?! Sei impazzito?!- urla la ragazza, provocando una sensazione di paura nel ragazzo.
Prima che Shiho ha l'occasione di suonarle di santa ragione a quel povero essere umano, una donna si intromette nella conversazione.
-In realtà ti ha salvato. Stavi per essere investita da un'auto. Dovresti ringraziarlo, invece di urlargli contro.- spiega la donna, con tono di disappunto.
-Che cosa?- chiede Shiho, spostando nuovamente l'attenzione sul suo "salvatore".
-Davvero?-chiede poi.
-Beh...si.- risponde con tono basso il ragazzo.
-Perdonami di questa...sfuriata. Grazie per ciò che hai fatto, anche se sei stato un'irresponsabile!- esclama Shiho con tono di rimprovero.
-Come? Qui l'irresponsabile sei tu! Sei passata con il verde!- risponde a tono il ragazzo.
-Non è colpa mia! Ero sovrappensiero!- risponde alterata la ragazza.
-Voi giovani avete sempre la testa fra le nuvole...-si intromette nuovamente la donna.
-Le dispiace andarsene?- chiede scocciata Shiho.
-Siete anche maleducati!- risponde la donna prima di andarsene.
-Tornando a te...- dice la ragazza girando la testa verso il ragazzo- Come ti chiami?- chiede.
-Andrey, e tu?- chiede a sua volta il ragazzo.
-Shiho.
-Non sei di queste parti, vero?
-No.
-Se vuoi posso farti da cicerone! Resti molto qui in città?- chiede sorridendo Andrey.
-Questi non sono affari tuoi.- risponde fredda Shiho.
-Siamo scontrose vedo!- risponde sarcastico il ragazzo.
-A giudicare dalla tua faccia sembri abituato. Quante ragazze ti hanno dato buca?- chiede ironica la ragazza.
-Ah ah, simpatica!- esclama con finto divertimento Andrey.
-Grazie!- risponde Shiho, in tono di superiorità.
-Comunque...due.- risponde imbarazzato il ragazzo.
-Due? Sicuro?- chiede sospettosa Shiho.
-Si...- conferma il ragazzo.
-E come mai? Non sei troppo "cool" per loro?
-Non lo so questo. Ciò che so è che tutte le ragazze russe sono antipatiche!- esclama con sguardo imbronciato Andrey.
-Anche tua madre?- chiede divertita Shiho.
-Lei non è russa. E' francese.
-Oh! La Francia! Bel paese...di francesi.- risponde con un risolino la ragazza.
-Hai scoperto l'acqua calda! Credevi che fosse abitato dagli americani?- chiede ironico Andrey.
-Spiritoso! Comunque le ragazze russe come sono? Belle, affascinanti...-comincia ad elencare Shiho.
-Beh si...ma mai quanto te.- dice il ragazzo arrossendo.
-Non ci provare...con me caschi male!- esclama ridendo la ragazza.
-Non importa.- risponde con un sorriso dolce sul viso Andrey.
*
Già quell'incontro.
Si era già preso una cotta per me.
I cosiddetti "colpi di fulmine".
E' stato un giorno importante quello.
Oltre a dare il via ad una serie di romanticherie e cose varie da parte di Andrey, ho trovato un buon amico.
La prima persona, dopo mio zio, di cui riuscivo e riesco a fidarmi.
Riponevo così tanta fiducia in lui, che gli ho raccontato tutta la verità su di me! Devo dire che ha reagito meglio di quanto credessi.
E' stato calmo.
Non si è allontanato da me quando gli ho detto della mia doppia vita.
Anzi.
Si è preoccupato di ciò che volevo fare.
Impedendomi, a volte, di compiere azioni di cui mi sarei sicuramente pentita.
Un ragazzo perfetto.
Ma che non è riuscito a scalfire il muro di freddezza che copre il mio gelido cuore.
Ma nonostante tutto, ha continuato a provare.
Una grande determinazione.
Una forza di volontà infinita.
Lo ribadisco.
Un ragazzo perfetto.
Mi ha aiutato tante volte.
Mi ha rialzato quella volta che sono caduta sul marciapiede, e mi ha rialzata quella volta che gli ho raccontato della morte di mio zio e di Irata.
Mi ha permesso di rifugiarmi nel suo abbraccio quando ne avevo bisogno.
Sempre.
Eppure, io non riesco ad amarlo.
Eppure, nonostante io mi comporti male con lui, è sempre vicino a me.
Sempre.
Una sola parola ti vorrei rivolgere.
GRAZIE.

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