capitolo 11

Quando il film finì molti commenti riempirono l'aria .
-Questo film era noioso!- dice uno.
-Io l'ho trovato comico, per alcuni versi!- dice un altro.
-Io ho pianto! Era così triste!- esclama un'altra.
-E tu Haruka? Come l'hai trovato?- chiede Shinichi alla sua nuova amica.
-Interessante.- risponde questa, poco interessata.
-Qualche problema?- chiede il ragazzo confuso.
-Si, lui.- dice annoiata Haruka, indicando con il pollice il ragazzo che le era praticamente attaccato.
-Ah capisco.- dice Shinichi, infastidito dall'atteggiamento del ragazzo.
-Forza ragazzi! Torniamo in classe! Sta per suonare!- urla l'insegnante, richiamando l'attenzione degli studenti.
La campanella, suonando, dà inizio alla ricreazione.
Un ragazzo va a sedersi su una pietra, tirando fuori dalla tasca l'oggetto che aveva trovato poco prima.
Si tratta di un foglietto stropicciato con i seguenti numeri.
11
13
16
18
5
E poi una frase.
Qualcosa che porta dolore nel cuore e sangue sulle mani.
-Che significa?- pensa Shinichi, spremendo le meningi.
-Ehi detective? Cos'è quel foglio?- chiede Haruka, ghignando dentro di sé.
E' stata, infatti, lei a mettere quel foglietto nella sua tasca.
-Non lo so...l'ho trovato in tasca!- risponde pensieroso Shinichi.
-Sembra un codice!- esclama Haruka sedendosi accanto a lui- Vuoi che ti aiuti a decifrarlo?- chiede poi.
-Mi saresti di grande aiuto!- esclama contento il ragazzo.
-Allora...11...13...16...18...5 e poi "Qualcosa che porta dolore nel cuore e sangue sulle mani." Cosa può significare?
-Non ne ho la più pallida idea...-dice Shinichi grattandosi la testa.
Il ragazzo poi si accorge che la sua mano è appoggiata delicatamente su quella della ragazza, quasi fosse una cosa involontaria.
E subito le sue guance si tingono di rosso.
Ritrae la mano con un gesto brusco, per poi pentirsene.
Si era sentito in uno stato di...trance quasi.
Un sentimento che ora è svanito.
-Ho capito! Beh, la prima parte della frase!- esclama Haruka, interrompendo le riflessioni intime del ragazzo.
-Davvero?!- chiede sorpreso il detective, mettendo da parte il sentimento provato poco prima.
-Si! Potrebbe riferirsi alla scomparsa di una persona! Ma non combacia con la seconda parte...- dice Haruka esponendo le sue conclusioni.
-Si hai ragione ma...per la seconda parte non va. A cosa potrebbe riferirsi...?- chiede Shinichi mettendo una mano sotto il mento, assumendo la posa tipica del pensatore.
Ciò provoca una risatina nella ragazza che lo fa voltare verso di lei.
-Cosa c'è da ridere?- domanda incuriosito.
-Hai una posa buffa! Sembri una statua! Anzi LA statua!- dice ridendo e prendendo in giro il ragazzo.
-Ah, finiscila! Pensiamo all'enigma, piuttosto!
-Prima di risolverlo, perché non mi dici chi te lo ha messo nella tasca?
-Ehm...come dire...
-Non lo sai.- risponde con espressione rassegnata.
-No...-risponde sorridendo imbarazzato Shinichi.
-Magari te lo ha infilato un nostro compagno, ma con che scopo?
-Non lo so...
-Forse è meglio continuare a decifrare il codice!
Ma la campanella comincia a suonare, dichiarando la fine della ricreazione.
-Accidenti!- esclama Shinichi, maledicendo mentalmente il tempo.
-Ci penseremo più tardi!- conclude Haruka sorridendo, divertita dall'espressione dell'amico.
Una volta arrivati in classe, un uomo mingherlino li accolse sorridendo.
-Ehila Prof!- esclama Ken Kazutoshi.
-Ciao Ken!- risponde calorosamente il professore.
-Anche quest'anno sarà il nostro professore di religione?
-Si, esatto. Sono molto felice di questo.
-Anche noi!- rispondono tutti gli studenti.
-Ci scusi il ritardo professore!- esclama Shinichi, entrando tutto trafelato in volto.
-Oh ciao Shinichi! Come sarebbe a dire "ci"? Sei solo tu!- esclama ridendo il professore.
-Oh no! Accanto a me c'è anche Haruka Mizutani, una nuova studentessa. Eccola!- dice, spostandosi per far scorgere la figura della giovane ragazza al professore.
-Tu?!- esclama con sorpresa e disprezzo il professore.

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