Sono passati due giorni da quando Jungkook ha combinato un bel casino.
Jimin si trova nel backstage e si sta preparando per girare una scena. Lo specchio davanti a lui riflette il suo corpo, bello come pochi e fragile allo stesso tempo. Sta riguardando il copione, anche se sapeva ogni virgola a memoria. Non che dovesse prepararsi molto per quello che avrebbe dovuto fare, ma qualcosa doveva pur farlo per togliersi dalla mente Jungkook.
Sospira e appoggia la testa allo schienale della sedia.
-Si puó sapere cosa cavolo stai facendo? - dice una voce troppo familiare alle sue spalle.
-Sai, ció che faccio non ti riguarda-
Il rosa si alza dalla sedia, si appoggia al tavolo davanti allo specchio e guarda gli occhi del moro.
-Jimin, mi dispiace molto per l'altra sera. Non sai quanto.-
Finisce Jungkook, fissando poi il suo sguardo sul volto del rosa, per poi scendere sul suo petto nudo.
-Non devi farlo per forza. Ci sono modi migliori per guadagnarsi da vivere. Potresti lavorare con me. Non che ti dispiaccia questo lavoro, lo so, peró... -
- Peró non piace a te. Giusto? -
Il moro sospira, si avvicina al rosa e appoggia la testa sulla sua spalla.
-Se solo potessi tornare indietro...Mi dispiace Jimin... -
-Jungkook non... -
-... Tu sei importante per me, più di quanto tu creda. -
Jungkook alza la testa e si morde forte il labbro inferiore. Sta trattenendo le lacrime.
Forse dovrei perdonarlo.
-Menti- risponde invece, con voce tremante.
-No, non mento. Nemmeno quando dico che ti voglio con me per questo progetto e non solo. -
Oh al diavolo tutto!
Jimin tira Jungkook per il colletto della maglietta nera e fa unire le loro labbra.
Jungkook mette le mani sui fianchi del rosa, rendendo più intenso il bacio.
Tutto sembrava sparito. C'erano solo loro, loro, loro, loro e...
-Jimin si puó sapere quanto tempo ci stai mettendo? -
Cavolo.
Jungkook gira la testa, con le mani ancora sui fianchi del rosa.
-Jimin ma cosa... - fa il ragazzo sulla porta. Ha i capelli bianchi, la fronte avvolta in una fascetta nera e rossa. La mano che non tiene la maniglia si trova nella tasca dei jeans neri strappati sulle ginocchia.
-Bussare è diventata un'opinione, Yoongi?-
Il ragazzo alza le labbra in un ghigno.
-Da quando il camerino è diventato una camera in cui fare... Beh...Questo? -
Dice indicando i ragazzi avvinghiati.
Jimin scosta il moro e si avvia verso la porta. Jungkook lo prende per il polso e lo guarda dritto negli occhi.
-L'ultima volta-
-L'ultima volta- risponde sorridendo Jimin, avviandosi verso quella che sicuramente non sarebbe stata l'ultima volta.
Ma Jimin è pur sempre un peccato, un peccato ha bisogno di fare cose sbagliate, lo necessita.
Sospira felice mentre osserva le telecamere puntate su di lui: essere un porno attore alcune volte lo rende davvero gratificato.
E poi sul serio? Jungkook crede sul serio che lui riuscirà a smettere di farlo? Lui è nato per questo, fottersi gente a caso in un video che verrà pubblicato sui più disparati siti pornografici e guadagnarci.
Cazzo era come non lavorare, lui ama ciò che fa.
Ridacchia passandosi una mano tra i capelli colorati e raggiungendo il ragazzo seduto sul letto al centro del set.
-Yoongi, da quando il tuo peccato ti porta fino a qui? Non dovresti essere da qualche parte in giro per il mondo a testare hotel? sei pigrizia d'altronde, non è così?-domanda scherzoso il ragazzo sedendosi a cavalcioni sopra di lui.
Il bianco sbuffa sorridente appoggiando le mani sul sedere del minore- diciamo che mi sono scocciato- sussurra ad un centimetro dalle sue labbra- questa prospettiva mi alletta dieci volte di più..- ringhia quasi leccando un suo labbro pieno.
jimin butta la testa all'indietro ridendo- sei sempre il solito....- Yoongi sorride puntando le mani sulla lunghezza del minore facendo fuoriuscire un intenso guizzo viola dai suoi occhi .
Il rosa ghigna controverso fissando il suo sguardo in quello del maggiore- ma se per una volta ce ne fottiamo del copione?- ghigna allacciando le braccia intorno al suo collo.
Yoongi sorride- non aspetto altro- e detto ciò con uno spintone lo stende sul letto sfilandogli i boxer ormai stretti.
⛓💎⛓
-Quindi fammi capire...la riunione è casa sua?- chiede Soomin scettica al cellulare fissando la parete davanti a lei.
Jungkook sorride mangiucchiandosi le unghie impaziente di una risposta- La riunione è a casa mia, ci saranno gli stretti membri della compagnia, i maggiori esponenti.
Soomin sospira, di sicuro non si sarebbe fatta perdere un'occasione del genere.
-va bene, come mi devo vestire?- abbozza innocentemente.
Se fosse per me potresti venire anche senza i vestiti..
-Non c'è dresscode, venga pure come preferisce- conclude sorridente.
La giovane sorride a sua volta nascosta dalla distanza tra i due cellulari.
-posso portare dei pasticcini?- domanda con una voce differente dal solito.
Jungkook non sa cosa gli stia succedendo, i suoi occhi si dipingono di un dorato accesso, la sua aurea si fa potente come non mai, una evidente bolla dorata lo avvolge, la sua gola non ha mai raggiunto livelli così alti.
-allora posso?-domanda nuovamente la giovane perfettamente cosciente di ciò che sta accadendo al ragazzo.
-s-si -balbetta completamente scioccato Jungkook fissando le sue mani ormai completamente dorate.
-allora a dopo.- conclude Soomin buttando giù con un sospiro.
La ragazza si volta verso il suo letto osservando il ragazzo dai capelli rossi seduto comodamente su di esso.
Sorride avvicinandosi a lui fino a sedercisi sopra leggera, una leggerezza disumana di cui lui è completamente ammaliato.
Passa una mano tra i suoi lunghi capelli beandosi di quella morbidezza.
-grazie di tutto, Ira-sussurra la giovane trasformando i suoi occhi scuri in dei rubini dall'intenso rosso fuoco.
Il maggiore fa scorrere la sua mano lungo la sua schiena del demone – è stato un piacere...
Ed è vero, Hoseok pensa di non aver mai provato così tanto piacere come nel momento in cui ha mandato Jungkook fuori controllo imprigionandolo nella sua maledizione.
scrittrici: Armyandotaku e cassandraloki
stilistGaia_Cabras
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top