Prologo


La nostra prima storia è riguardate un uomo semplice e piuttosto comune, a dirla tutta. Alto circa un metro e settantacinque capelli corti, biondo con gli occhi verdi, non particolarmente ricco ma nemmeno ridotto alla fame, amante dell'arte ma non un artista, persona affezionata alla famiglia e single alla ricerca della persona giusta.

Nulla di speciale.

Dovete sapere che il nostro eroe Joseph Murphy è uno di quelli i cui genitori sembrano volergli programmare la vita fin dal suo primo vagito. Come ogni cosa programmata, però, non sempre va come ci si aspetta. Il loro sogno era quello di vederlo un giorno seguire le orme del padre, venditore di auto usate, peccato che l'arte lo incuriosì di più.

A malincuore Joseph, dopo aver finito i suoi studi presso l'Arizona Christian University, decise di voler dar spazio alla sua passione per l'arte e trovò lavoro presso il museo d'arte di Saint Luis. Parecchio lontano da casa considerando il fatto che ha sempre vissuto a Phoenix. Questa sua decisone scosse a dir poco la sua famiglia, non solo per la distanza oppure il fatto che non avesse voluto accettare una vita simile a quella del padre, quanto che andando a lavorare in quella città sarebbe andato a vivere con lo zio Barry. Per farla breve il fratello del padre di Joseph era allo stesso livello di Bruto come infamia.

Volete sapere perché? Semplice, ha osato divorziare.

Ora capirete che non è una cosa poi così grave, eppure per la religiosissima famiglia Murphy quello rappresentò una disfatta paragonabile forse solo alla sconfitta in Vietnam.

Sostanzialmente Barry si era trasferito così lontano per cambiare vita, anche se in verità cambiò solo città e donna con cui vivere dato che continuò a vendere auto.

Esatto, avete capito bene: aveva anche un'altra donna! Assurdo quanto le persone possano diventare folli al giorno d'oggi non trovate?

Comunque ora basta parlare di quell'eroe dei due mondi di suo zio, torniamo a focalizzarci su Joseph. Il giovane Murphy era uscito felice da lavoro, ennesima giornata con pochi visitatori e nulla di notabile da raccontare, però a lui piaceva così. Quel giorno però era particolarmente contento perché finalmente poteva partire e tornare a Phoenix dalla sua amata famiglia. Dopo aver fatto un breve controllo con la mente se avesse dimenticato qualcosa da portare, se avesse già salutato lo zio - che ovviamente neanche per sogno sarebbe tornato nella tana dei lupi - ma sopratutto di aver comprato qualche magnete della città da poter appendere con fierezza sul frigo di casa. Essendosi accertato tutto ciò mise in moto la sua Kia Sportage (di seconda mano ma perfettamente funzionate) dalla verniciata di un rosso accecante e si mise in viaggio.

Ogni volta che era al volante ripensava a quando suo zio Barry gliela vendette, criticandolo per la sua scelta. Non gli andava proprio giù che suo nipote volesse un'auto coreana, infatti provò in tutti i modi di fargli scegliere qualcosa di americano ma senza risultati. Arrivò perfino a dargli del nemico della nazione ribadendo che prima di tutto si deve pensare all'America sennò non si è abbastanza patriottici. Joseph la prese sul ridere quando accadde, pensando che stesse scherzando, ma lo zio era particolarmente serio e arrivò anche ad attaccarlo dicendo:

<<Tu sei uno di quei dannati Panda Lover vero?>>

Spesso ripensa a quelle sue parole colme di frustrazione ma ogni volta lascia cadere la cosa, non era mai stato interessato alla politica e cose simili.

La distanza tra le due città non lo sconfortò all'inizio del viaggio, sopratutto perché puntava sul riuscire a partire per le sei del pomeriggio così da fare gran parte del viaggio di notte e ricongiungersi con la sua famiglia nel pomeriggio successivo. Essendo riuscito ad essere in perfetto orario si sentì ottimista. Non era prevista alcuna sosta per riposarsi, pensava che lo avrebbe rallentato e lui voleva tornare a casa il prima possibile. Tutta questa ansia era perché non vedeva l'ora di poter portare i regali ai suoi nipoti nati da poco. Quello era il primo Natale con la famiglia assieme a dei nuovi membri.

Che tenerezza.

Aveva visto solo dalle foto i figlioletti di sua sorella e questo era per lui un grande dispiacere. Peccato che Dio aveva altro in programma per Joseph, o forse non proprio il padre eterno ma altro.

Già per ora niente mostri o esseri simili, non ve l'aspettavate eh? Questo perché la paura può avere diverse sembianze per ognuno di noi. Delle volte ciò che può fare più paura è dover prendere delle decisioni, sopratutto se come il nostro eroe Joseph Murphy siete di quelli che raramente hanno dovuto prendere delle decisioni importanti, specialmente avendo quasi sempre avuto la via spianata.

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