Menegroth

Un giorno mi trovavo a camminare libera dalle mani di Melian e dalle sue vesti leggere e fluttuanti. I miei piccoli piedi nudi erano freschi a calcare le pietre perfettamente lisce delle sale dalle Mille Caverne. Con ridente ed allegra spensieratezza m'innerpicai su per le ripide scalee della sala del trono e raggiunsi i due scranni... Uno eburneo, istoriato ad immagini d'elfici cavalieri e draghi fiammanti, ospitava mio padre; quello accanto, di mia madre, d'ebano istoriato ad immagine d'usignoli e suonatrici di arpa.

"Mia Luthien, si direbbe tu abbia fretta di raggiungere il trono! Vieni allora, a sederti sulle mie ginocchia..." Thingol rideva di cuore.

"Non voglio il tuo trono, padre mio... Ma solo starti accanto e sapere di essere la tua felicità." Dissi.

"Dove sta la mia felicità, lá sta anche il mio cuore. Sei molto saggia mia Luthien." Fece Melian.

"Cuore mio, sei di certo tu ad essere molto saggia!" Comprese Thingol.

"No Thingol, io posso vedere i pensieri del suo cuore. Luthien rifletteva senza dubbio su questo."

"È vero padre..."

"La tua giovane età mi reca ogni giorno stupore! Non passerà molto tempo ch'assomiglierai in tutto a tua madre."

Poi io corsi via e presi a dirigermi nelle vaste foreste di Neldoreth al limitare del Menegroth assieme a mia madre.

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