Capitolo 9
Giugno 2021
<Ti ho detto che non ho fame, Chris> borbotto spingendo il piatto colmo di uova strapazzate nella sua direzione.
<Ayla, per favore. Devi mangiare qualcosa! Non puoi passare la mattina a stomaco vuoto> dice il danese mentre mi torturo le pellicine delle labbra, decisa a non saziarmi.
<Quando è ansiosa non mangia mai, Christian> afferma Callum e il danese non accenna a spostare lo sguardo da me, le mani e le gambe iniziano a tremarmi e mi impongo di far smettere il tremolio.
Come mai sono così terrorizzata da sembrare di aver visto Jack Lo Squartatore? Semplice, Alice non è presente in questo week-end di gara e la madre di Charles Leclerc è nel paddock dell'Azerbaijan.
Credo di non riuscire a sopportare tutta questa pressione, indosso la collana ma è come se il contatto del metallo bruciasse sulla mia pelle ricordandomi di far buon viso a cattivo gioco.
Notando il mio visibile tremolio, Callum decide di alzarsi dal tavolo e lasciarmi da sola; normalmente con Alice non lo dò a vedere ma oggi sono parecchio agitata e ho bisogno di stare sola.
Siamo in hotel ma stiamo facendo colazione all'aperto, dato che è mattina presto e nessun pilota è ancora in giro, è l'unica occasione in cui io e Christian possiamo fare colazione insieme.
Cal mi rivolge un sorriso e lo lascio andare verso il paddock mentre rimango ancora in silenzio, con gli occhiali da sole addosso e cercando di far smettere il tremolio.
Butto uno sguardo al mio cellulare, lo schermo si illumina e rivela che sono le sei e mezza del mattino; tutti i piloti dormono ancora a parte qualche mattiniero come Pierre Gasly che si avvia per una corsa.
Tolgo gli occhiali da sole e mi porto una mano sulla fronte; sospiro e lentamente la mano di Christian raggiunge la mia libera; sotto il suo tocco mi rilasso leggermente ma non abbastanza da stare tranquilla con me stessa.
Il mio istinto mi dice di chiedere più contatto fisico, chiedergli di andare in camera e aiutarmi a calmarmi; la prima cosa che farei sarebbe gettargli le braccia al collo e stringerlo a me.
So esattamente anche quali sarebbero le sue mosse, mi accarezzerebbe lentamente la schiena, mi lascerebbe qualche bacio sulla guancia o sulla tempia, sussurrandomi che non devo aver paura di niente e che non deluderò nessuno.
Sì, questo mi aiuterebbe.
<Ayla, mangiane almeno un boccone. Ti chiedo solo questo> afferma la voce di Christian che mi riporta alla realtà, sospiro e annuisco solo per farlo contento.
Infilzo le uova con la forchetta e me le infilo velocemente in bocca, la mia logica è veloce e indolore; ma quando si tratta di cibo e ansia, la logica non risulta applicabile.
Mando giù il boccone a fatica e abbandono la forchetta sul tavolo mentre mi volto verso Christian per trovarmi davanti la sua faccia sorridente.
<Prendine un altro, era troppo poco> mi esorta Christian, metto il broncio come una bambina e piagnucolo:<Avevi detto uno solo...>
<Ti giuro che questo è l'ultimo, poi potrai anche gettare il piatto per terra> ridacchia lui, sorrido debolmente e metto in bocca un'altra forchettata per poi tracannare un bicchiere d'acqua.
<Visto? Non è stato difficile> afferma contento lui ma io lo guardo contrariata e affermo:<Parla per te, io potrei rigurgitare tutto da un momento all'altro>
Christian ridacchia e la sua risata per un momento mi fa scivolare via tutte le preoccupazioni, ma è solo per un momento perché tutto torna subito a galla.
<Ehi, guardami> mi richiama il danese mentre alzo lo sguardo verso di lui e intercetto la sua espressione preoccupata.
<Andrà tutto bene. Il weekend andrà alla grande, tu vincerai di nuovo perché è l'unica cosa che stai facendo e prima che tu te ne accorga saremo a Tenerife in vacanza> mi rassicura, annuisco e sorrido al pensiero.
Io, Callum, Marcus e Christian abbiamo affittato una villa a Tenerife per le tre settimane di pausa che abbiamo prima di andare in Inghilterra a luglio.
L'abbiamo scelta perché si trova sulla cima di una collinetta, per lo meno è isolata e nessuno può venire a visitarci di modo da avere un po' di spazio e privacy.
O meglio, Callum l'ha prenotata in questa località per me e Christian dicendo che l'aveva fatto "di modo che noi due non avremmo dovuto preoccuparci di essere visti".
Peccato che poi Cal avesse deciso di invitare anche Marcus Armstrong, nonché compagno di scuderia di Christian; sarebbe stato un po' difficile trovare del tempo per noi con Marcus che non sapeva assolutamente nulla e non potevamo permetterci che capisse qualcosa.
Quando me l'ha detto mi sono arrabbiata non poco, non aveva nemmeno pensato di chiedermelo e io me l'ero presa, alla fine la cosa si è risolta semplicemente dicendo che Marcus poteva venire con noi ma la prossima volta Callum avrebbe dovuto avvisarmi.
<Già, non vedo l'ora!> sospiro mentre il mio sguardo intercetta una maglietta rossa, la mia testa scatta immediatamente verso la porta di vetro, Carlos Sainz sta uscendo dall'hotel e se c'è lui, tra poco seguirà anche Charles.
Saluto Christian e mi dirigo alla porta, Carlos me la lascia aperta e mi rivolge un sorriso che ricambio; se mai dovessi scegliere chi tra i due piloti Ferrari vedo meglio, sia come prestazione che come personalità, sicuramente sceglierei Carlos.
Arrivo al circuito con passo svelto ed essendo sabato, me la prendo comoda mentre il paddock inizia ad animarsi; entro nel box dell'Alfa Romeo dove seguirò nuovamente le prove libere.
Mentre osservo i meccanici che sistemano le vetture, sento un tocco sulla mia spalla e istintivamente sobbalzo ma quando mi volto noto che davanti a me c'è il viso dolce della madre di Charles.
<Signora Leclerc!> esclamo cercando di sembrare felice anche se sono incredibilmente ansiosa, la donna sorride e afferma:<Ti ho già detto che puoi darmi del tu, Ayla>
<Me lo ricordo, ma mi sembra di mancarle di rispetto> sorrido e la madre di Charles scuote la testa dicendomi di non preoccuparmi.
<È la nuova collana di Cartier quella?> chiede indicando il gioiello che porto al collo, annuisco e prima che io possa spiegarle che questo regalo è di suo figlio, lei afferma:<Devi essere in lista d'attesa da tanto tempo, allora>
Lista d'attesa? Esistono le liste d'attesa per i gioielli? Di certo non possono farsi crescere le gambe da un momento all'altro e scappare!
<Mi scusi?> domando, sicura di aver capito male. La madre di Charles spiega:<Charlotte desidera la stessa collana ed è in lista d'attesa da più di sei mesi! Tu devi esserci da molto più tempo>
Non solo il regalo di Charles viene da una delle compagnie di gioielli più costosa del mondo, ma ha anche una lista di attesa, cosa che fa incrementare di molto il suo valore.
Scelgo di non deluderla non dicendole che quella collana me l'ha comprata l'ultima persona che si aspetta e dico:<Esatto! Ho atteso per più di un anno e quando mi è arrivata per il compleanno sono stata felicissima>
Fortunatamente so mentire molto bene quindi la madre di Charles non si accorge del fatto che sto mettendo in scena una farsa, la donna continua a parlare in un inglese fluente finché il figlio non la viene a cercare.
<Mamma! Che ci fai qui?> le domanda Charles mentre io chiudo gli occhi a formare due fessure e lo fisso, di questa cosa prima o poi dovremmo parlarne.
<Sono passata a salutare Ayla. E guarda Charles, ha la stessa collana che vuole Charlotte> afferma sua mamma, indicando un'altra volta il mio collo; il monegasco sorride e conclude:<Hai ragione, mamma. Ora andiamo, tra poco incominciamo>
<Oh, davvero? È stato un piacere parlare con te, Ayla. Spero di rivederti presto di persona> mi saluta la madre di Charles e per congedarla le rivolgo un sorriso caloroso.
Mentre la madre esce dal box, Charles si ferma un momento borbottando qualcosa in francese a sua mamma e mi domanda:<Che le hai detto della collana?>
<Che me la sono comprata da sola! Il colmo è che non ho tutti i tuoi soldi da spendere> farfuglio mentre il monegasco tira un sospiro di sollievo e in pochi secondi il suo sguardo è di nuovo su di me.
<Grazie della copertura, Pasticcino. Ti devo un favore, anche se so già cosa mi chiederai. A dopo, dolcezza> ride lui sparendo dal box e nel frattempo io rimango perplessa.
Dolcezza?! Credo che mi serva davvero, la vacanza...
La settimana dopo
Poco dopo la terza e ultima gara del weekend, noi quattro siamo saliti su un jet privato e siamo giunti a Tenerife, non appena ho messo piede a terra mi sono sentita più rilassata.
Ho vinto ancora, Christian è salito con me sul podio al secondo posto e il terzo è stato guadagnato da Marcus, inutile dire che sono stata ricoperta di champagne dalla testa ai piedi.
Ora sono sdraiata sotto il sole che mi bacia la pelle mentre una canzone a caso da Spotify viene passata nelle mie orecchie, credo che sia uno di quei tormentoni estivi cantati da tipo Alvaro Soler o Enrique Iglesias.
Tenerife è un'isoletta felice, c'è sempre il sole, gli abitanti sono gentili quando ci incontrano e posso fare quello che voglio dato che Alice non è qui.
Mi tolgo le cuffie e noto che la mia pelle è bollente, segno che è il momento di lasciar stare l'abbronzatura e riprenderla più avanti.
Entro nel salotto dove trovo Christian che si sta allenando ma decido di non farci caso, la casa affittata è abbastanza grande da non farci quasi mai incrociare ma oggi la casa è solo per noi due.
È stato un po' complicato non saltargli addosso, vederlo in costume da bagno o allenarsi non è di certo stato di aiuto per placare i miei ormoni; credo di stare per impazzire.
Marcus e Callum sono usciti questa mattina e hanno detto che non torneranno prima di cena, sono andati a fare una gita non so dove e più tempo stanno fuori, più sono felice.
Mi dirigo verso il bagno e mi dò una rinfrescata facendo una doccia, sperando anche di calmare le mie fantasie su cosa avremmo potuto fare io e Christian.
Dopo che la mia pelle ha smesso di scottare, mi dirigo in salotto ma noto che il danese non c'è; un po' sono delusa ma scelgo di non darlo a vedere, mi siedo sul divano e passo un po' di tempo su Instagram a scorrere tra post di gattini che fanno salti impossibili e animali carini.
Pochi istanti dopo, la superficie del divano si abbassa sotto il peso di Christian; esco da Instagram e fisso la tv al plasma davanti a me, il danese sospira e afferma:<E così siamo soli, per oggi>
<Così sembra> rispondo annuendo, mi volto verso di lui e nei suoi occhi noto una scintilla che probabilmente è anche nei miei, non serve neanche una parola che mi sporgo per baciarlo.
Le mani di Christian finiscono sui miei fianchi e mi spostano sopra di lui mentre le sue labbra si muovono sulle mie, non è passata nemmeno un settimana dall'ultima volta che ci siamo toccati ma io l'ho percepita come se fosse stato un intero anno.
<Non hai idea di quanto stessi aspettando questo momento> ansima lui quando mi scosto per riprendere fiato, sorrido perché anche io ho aspettato tanto e tutto ciò mi sta rendendo incredibilmente felice.
Anche se per oggi ho altre idee.
Decido di giocare un po', in fondo siamo soli e Callum e Marcus non torneranno dalla loro gitarella prima di sera, quindi ho tutto il tempo per godermi Christian.
E far godere anche lui, ovviamente.
<Chris, facciamo un gioco> affermo con voce suadente mentre passo le labbra sulla sua mascella, Christian scatta immediatamente sull'attenti e mi domanda:<Che genere di gioco?>
<Puoi scegliere tre posti di questa casa...> formulo e lui annuisce velocemente, la sua mano va a stringere leggermente il fianco su cui era poggiata prima.
<...in cui faremo del sesso paradisiaco, la scelta è tua> sussurro al suo orecchio e in un batter d'occhio riesco a sentire l'eccitazione di Chris crescere.
<È una scelta complicata, Ayla> mormora lui mentre le mie labbra si spostano dal suo orecchio al suo collo lasciandoci baci umidi e un morso di tanto in tanto.
<Hai l'imbarazzo della scelta. C'è il letto oppure questo divano> dico piano mentre le mani di Chris si infilano sotto la mia maglietta e mi accarezzano i fianchi.
<Puoi tenere in considerazione la piscina ma anche l'idromassaggio non è male. Oppure c'è qualcosa di meglio, il piano della cucina. Nessuno verrà mai a sapere che cosa abbiamo fatto lì> lo provoco dandogli un piccolo morso sulla pelle, il danese freme di eccitazione e con voce roca afferma:<Sembra divertente>
<E non è finita qui> ridacchio tornando verso il suo orecchio e mordicchiando il lobo, so che lo sto torturando, ma mi piace terribilmente averlo nelle mie mani.
Muovo leggermente i fianchi e lo sento sospirare, le sue mani mi stringono in vita ed espongo:<Ricorda che c'è anche il box doccia e la vasca da bagno>
Incrocio il suo sguardo ed eccola lì, la lussuria. L'unica cosa che c'è in comune tra di noi è il desiderio di toccarsi l'un l'altro e non possiamo porvi rimedio.
<Suonano tutte molto eccitanti, ma credo che il piano della cucina sia ottimo per iniziare> afferma sfiorando le mie labbra con le sue, mi allontano leggermente e borbotto:<Quali sono gli altri due?>
<Tanto per restare sul bagnato, opterei per l'idromassaggio e in seguito per la vasca da bagno. Che ne dici? Ci stai?> domanda Chris con tono ruvido, mi sta eccitando da morire e credo che l'abbia già capito.
<Tutto quello che vuoi, Chris> sussurro mentre la sua mano si posa sulla mia guancia e il suo pollice percorre il mio labbro inferiore.
<Ok, Ayla. Che la partita abbia inizio> mormora a pochi centimetri di distanza dalle mie labbra, mi avvicino leggermente a lui e non appena le sue labbra entrano in contatto con le mie, il mio corpo prende fuoco come un fiammifero.
Le mani del danese scorrono sulla mia schiena per poi poggiarsi sulle mie cosce per attirarmi più vicina, sento chiaramente attraverso il tessuto leggero dei pantaloncini di entrambi che lui non può aspettare oltre, tanto meno io.
<Chris, per favore...> ansimo contro le sue labbra, Christian sembra recepire il messaggio e si alza dal divano con me stretta tra le braccia per dirigersi verso la cucina.
Mi fa sedere sul ripiano di marmo bianco e continua a baciarmi mentre io mi sento andare a fuoco, abbandono i suoi capelli per afferrare l'orlo della sua maglietta e sfilargliela.
Christian fa lo stesso con la mia e in poco tempo mi trovo con la schiena sul ripiano mentre respiro tra i denti per il contatto improvviso tra la superficie fredda e la mia pelle bollente.
Le labbra di Chris scorrono lungo il mio collo dandogli dei piccoli morsi, poi la sua lingua mi accarezza la pelle scendendo verso la pancia dove mi fa un leggero solletico.
Afferra l'elastico dei miei pantaloni e alzo i fianchi per facilitargli la cosa, contemporaneamente toglie anche il mio intimo e quando non risale per baciarmi, so già dove andiamo a finire.
<Fammi sentire che sapore hai> esordisce mentre i brividi mi coprono la schiena, non capita tutti i giorni di divertirsi sul piano della cucina con Christian Lundgaard, tanto meno che lui dica queste cose.
I pianeti devono essersi allineati perché non si è mai spinto così oltre; il mio flusso di pensieri viene interrotto da Christian che inizia ad accarezzare la mia intimità con la lingua.
Lentamente la sua lingua viene sostituita dalle sue dita che mi danno piacere mano a mano che continua, inarco la schiena mentre sento le gambe tremare, segno che sono vicina all'apice.
Mentre il mio corpo viene scosso da un gemito più profondo degli altri, dalla mia bocca esce il nome di Christian e sono sicura che si riterrà soddisfatto.
Le sue mani mi aiutano a sedermi dritta e la sua fronte si appoggia alla mia quando mi chiede:<Pronta per il secondo round?>
<C'è bisogno di chiederlo?> domando mentre scendo dal ripiano e gli afferro la mano, corro verso l'idromassaggio e mi calo all'interno seguita da Chris.
Si avvicina a me ma delicatamente lo spingo verso una delle sedute all'interno della vasca e capisce che questa volta, farò io qualcosa per lui.
Le mie labbra scorrono sul suo collo mentre sento la sua pelle ricoprirsi di brividi, sorrido e lentamente la mia mano scende lungo il suo petto fino ad arrivare all'elastico del suo costume.
Lo sento irrigidirsi ma un secondo dopo si lascia andare, la mia mano vaga ancora verso il basso; Christian sospira non appena inizio a muovere la mano ritmicamente e mi stringe le mani sui fianchi.
Quando i miei movimenti aumentano di intensità, Christian appoggia la testa sulla mia spalla e soffoca i suoi gemiti contro il mio collo; succhia la mia pelle e sono sicura che la lascerà un segno, ma poco mi importa. Per lo meno non ho comprato un intero tubetto di fondotinta per niente.
Nel momento in cui le sue mani stringono i miei fianchi un po' più forte capisco che è arrivato al limite e posso ritenermi soddisfatta nonostante sia la stata la mia prima volta.
Christian prende dei respiri profondi e poco dopo, poggia la sua fronte sulla mia e sorride, mi bacia ancora e sebbene l'acqua fredda mi copra gran parte della pelle, mi sento andare nuovamente a fuoco.
<Siamo pari adesso> sussurro, lui alza le sopracciglia e afferma:<Manca ancora la vasca da bagno>, rido e mi allontano per uscire dall'idromassaggio e correre verso il bagno dove si trova una vasca grande abbastanza da accoglierci entrambi.
Christian corre nella mia direzione facendo attenzione a non scivolare a causa dei piedi bagnati e nel frattempo riempio la vasca di acqua tiepida, il danese mi raggiunge in bagno e mi abbraccia da dietro mente rido per il contatto con la sua pelle.
Le sue labbra si posano sul mio collo mentre le mie salgono verso i suoi capelli e li stringono, le sue invece mi accarezzano la pancia; entro nella vasca e lo tiro a me con le mani mentre lo vedo sorridere malizioso.
E tutto degenera come sempre, il suo corpo si fonde con il mio e la mia vista si riempie di stelline mentre il suo tocco mi accende come un fuoco d'artificio.
Ciao a tutte! Come state? In occasione dell'inizio della stagione, nuovo capitolo un po' più 🔥.
Spero che vi sia piaciuto e ringrazio hulk-badger per aver creato uno degli sticker migliori del mondo
Ci vediamo presto e buona prima gara!❤️
Sempre vostra
-Lucre
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