Capitolo 3
Marzo 2021
La mattina del giorno di qualifiche, sono seduta a un tavolo mentre muovo le uova strapazzate senza voglia di mangiarne nemmeno un boccone.
<Ayla mi serve una mano per questo cruciverba> mi chiede Callum alzando lo sguardo dal mese enigmistico che si porta dietro ogni volta che abbiamo una tappa.
Se c'è anche una sola persona in tutto il globo che a colazione si diverte a fare cruciverba , quella persona molto probabilmente è Callum Ilott.
<Spara>
<Otto lettere, vacanze sull'acqua, come quarta lettera ha una C> dice Callum, macchino velocemente e alla fine dico:<Hai provato con crociera?>
<È troppo scontato>
<Mettila!>
<E nel caso non fosse quella? Non voglio battere il mio record personale!>
<Dannazione, Callum. Metti quella parola e falla finita!> borbotto infilzando un pezzo di uovo con la forchetta.
Questa mattina non sono dell'umore giusto e non so perché; forse perché ieri non sono riuscita a concludere con Christian ciò che chiaramente desideravo.
Mastico lentamente la poltiglia di proteine e bevo un sorso d'acqua, Callum nota il mio malumore e chiude il mese enigmistico.
<Hai dormito male, socia?> domanda lui, alzando un sopracciglio; sì, ho dormito male. Ho continuato a girarmi nel letto e a mordicchiarmi l'interno della guancia che ora è martoriato e dolorante.
Annuisco in silenzio e l'inglese chiede:<Alice ti mette tanta pressione addosso?>
Annuisco di nuovo, Alice mi chiede parecchio in questa stagione; esige concentrazione, determinazione e sete di vittoria, ma sull'ultimo punto ci sono già.
Voglio un posto in Formula Uno, mi importa poco quale scuderia mi chiederà di gareggiare, basta che sia un sedile nella categoria più alta che un pilota possa mai raggiungere.
La notte, sogno di essere nella scocca di una vettura di Formula Uno e di vincere anche se ogni volta la scuderia per cui corro cambia e c'è sempre qualcuno ad applaudire i miei successi.
Christian.
È lì in basso e mi sorride, tutte le volte sta per dirmi qualcosa ma io mi sveglio prima di saperlo. Allora tento di riaddormentarmi, inseguo quel sogno cercando di farlo riaffiorare ma è un tentativo inutile.
<Guardami> afferma Callum mentre i miei occhi si sono di nuovo spostati sulle uova strapazzate che ho mangiato per metà.
Voglio bene a Callum, è stata la prima persona che mi ha accolto nella Ferrari Driver Academy quando ci sono entrata, è un compagno di scuderia meraviglioso.
Sa esattamente come tirarmi su il morale e sa come cercare di darmi un po' più di autostima prima di una gara che penso di perdere.
Se mi dovessero chiedere di scegliere una persona con cui passare gli ultimi istanti della mia vita, io sceglierei Callum e sono sicura che lui farebbe lo stesso.
<Ce la puoi fare. In caso contrario, mangerai la mia polvere> ride l'inglese mentre ingoio un'altra forchettata di uova; alzo gli occhi al cielo e in pochi secondi Alice è seduta accanto a me.
<Pronta per questa nuova stagione?> domanda pimpante e l'unica cosa che posso fare è annuire, torno a concentrarmi sulle uova che trangugio prima che mia sorella possa dirmi qualsiasi cosa riguardo alla mia brutta abitudine di non fare colazione.
Callum apre leggermente gli occhi come a dirmi di stare tranquilla, ma prima mando giù e meglio è, mi guarda ancora per qualche secondo e so già cosa vorrebbe dirmi.
Sa che al circuito mi sentirò poco bene e che dovrò cercare con tutta me stessa di tenere la colazione nel mio stomaco; scuoto la testa per dirgli di non preoccuparsi.
<Voi due avete finito di parlare in codice?> chiede Alice passando lo sguardo da me all'inglese, ribatto con un sì troppo squillante e mi alzo dalla sedia chiedendo se abbiamo intenzione di rimanere lì tutto il giorno.
Arriviamo al circuito, Alice rimane a parlare con alcuni membri del team mentre io e Callum ci avviamo verso la sala conferenze per qualche domanda.
Prendo posto sulla seggiola mentre il mio stomaco inizia a protestare contro le uova, prendo un respiro e attendo che la fastidiosa sensazione passi.
<Buongiorno e benvenuti a questa breve conferenza stampa, abbiamo qui i due piloti per la scuderia Uni-Virtuosi, Ayla Sørensen e Callum Ilott. Innanzitutto come avete passato la pausa invernale e come vi sentite per questa stagione?> chiede il giornalista in prima fila.
Callum mi lascia la parola, mi sistemo meglio e rispondo dicendo:<Per la pausa invernale sarei voluta andare ai Caraibi per prendere un po' di sole ma purtroppo non mi è stato concesso, quindi sono rimasta in Danimarca a diventare lattiginosa>
Una risata attraversa la stanza e continuo:<A proposito della stagione, siamo molto fiduciosi. Non vediamo l'ora di cominciare e mostrare che cosa possiamo dare, il team si è impegnato molto e credo che per quest'anno potremmo competere per il titolo>
<La Prema è molto difficile da superare, vi sentite superiori a loro?> domanda una ragazza con i capelli biondi legati in una coda e Callum risponde al quesito.
<Non ci definiamo superiori, solo in grado di duellare con loro ad armi pari. È questo che ci piace, i duelli e la possibilità di far capire di cosa siamo capaci a parità di macchina> ribatte l'inglese, tutti scribacchiano qualcosa e tornano all'ascolto della prossima domanda.
<Uno di voi due si aspetta un contratto in Formula Uno?> espone un giornalista di mezza età, è una domanda azzardata e soprattutto a cui è impossibile rispondere in questo istante.
La stagione è appena iniziata, i vari team ci tengono d'occhio fin da quando abbiamo iniziato la nostra scalata verso il successo e se siamo in un'accademia è molto probabile che uno dei team minori ci prenda sotto la sua ala protettrice per farci crescere un po'.
Ricordo che alla mia vittoria in gara due a Monza, Alice è arrivata da me e ha detto che Kimi Raikkonen e Frederik Vasseur non mi avevano staccato gli occhi di dosso, poi tutta eccitata ha aggiunto:<C'era anche Charles Leclerc>
C'è da dire che Alice considera il monegasco come una specie di divinità e avere la sua attenzione è una sorta di privilegio.
Di quel ragazzo mi importa poco e niente, è un buon pilota ma essere così idolatrato da folle di ragazzine urlanti non me l'ha di certo fatto piacere.
Ho fatto un'alzata di spalle e ho borbottato velocemente un ok.
<Sia tu che Ayla siete nell'accademia Ferrari e i posti nei team minori sono tutti occupati. Pensate di poterci arrivare per la prossima stagione?> domanda lo stesso giornalista e per evitare di rispondere, faccio un'alzata di spalle.
Qualche domanda più tardi, veniamo lasciati liberi e usciamo dalla stanza per avviarci verso il box con i nostri ingegneri.
Mentre stiamo passando per lo stretto corridoio che porta fuori dall'edificio, i due piloti dell'Art devono entrare nella sala conferenze.
Per far passare entrambi, mi metto dietro Callum, Christian segue Marcus e non appena ci incrociamo la sua mano stringe leggermente la mia e ci scambiamo un veloce sguardo.
La mia mente riesce a formulare un solo pensiero, lampeggia come un'insegna al neon rossa, simile a quella dei locali e recita REGOLA TRASGREDITA.
Ancora una volta.
Luglio 2019
<Hai una penna?> chiesi mentre mi muovevo su e giù per la stanza d'hotel di Christian, ancora una volta mi ero ritirata lì così Alice non avrebbe saputo dove cercarmi.
Eravamo in Francia, una delle piste che sopportavo e tutt'ora sopporto ben poco; avevo bisogno di staccare e Christian era la "scusa" perfetta.
Christian mi passò una penna e io mi sedetti al tavolino scrivendo sul foglio REGOLE DA RISPETTARE, era necessario stabilirle per evitare che il nostro rapporto degenerasse in qualcos'altro.
<Ok, che regole dovremmo rispettare per evitare di...?> domandai mentre mi sistemai meglio sulla sedia, Christian si mise accanto a me e con un braccio si teneva allo schienale della mia sedia mentre l'altro era posto sul tavolo.
<Lo facciamo solo se entrambi lo vogliamo> proferì lui e annuii scrivendo ciò che aveva appena detto.
<Io non dico parolacce! Ti avverto> dissi velocemente e scrissi "niente parolacce"
<Niente schiaffi o cose simili> affermò lui, nel mentre mi appuntai il nuovo punto alla lista.
<Quando abbiamo finito, non si resta> proferii, scribacchiando sul foglio.
<Niente contatto fisico in pubblico, di nessun tipo> esposi e articolai il punto numero 5.
Non mi vennero in mente altri atteggiamenti da rispettare ma Christian mi prese la biro di mano e scrisse non dire NULLA a nessuno, era un punto talmente scontato che non mi era venuto in mente.
Mentre stavo pensando di alzarmi e di andarmene, Christian prese il foglio e scrisse velocemente il suo nome e mi porse la penna.
Firmai il foglio e mi alzai per tornare nella mia stanza, gli allungai il pezzo di carta e domandai:<Lo tieni tu? Mia sorella non può vederlo>
Christian piegò il foglio e lo pose all'interno di una tasca della sua valigia, ben nascosto da occhi indiscreti; mi diressi verso la porta ma prima di aprirla qualcosa mi fermò.
<Che stai aspettando?> domandò Christian, la sua voce proveniva da dietro di me ed era troppo vicino; sarebbe bastato un solo suo tocco, anche solo una sistemata alla mia ciocca di capelli fuori posto, e io gli sarei saltata addosso senza contenermi.
<Ho detto ad Alice che ero in palestra...> farfugliai con la mano sulla maniglia; se fossi rientrata in camera in quel momento, sarei tornata indietro troppo presto e la mia copertura non avrebbe retto.
Inoltre non ero sudata e sul mio volto non c'era traccia di stanchezza, Christian capì in che direzione stava andando il mio ragionamento.
<Potresti rimanere qui> sussurrò contro il mio collo, le sue mani si posarono sui miei fianchi; le sue labbra mi accarezzarono la pelle e chiusi gli occhi godendomi la sensazione.
<Oppure potrei andare in palestra> borbottai e nel frattempo le sue mani si erano insinuate sotto la mia maglietta, sussultai per il contatto delle sue dita fredde contro la mia pelle e lo sentii ridere.
<So che non vuoi> rise strofinando il naso contro il mio collo, strinsi le labbra e lasciai andare la maniglia, decisi di lasciarmi andare.
Christian aveva ragione, non volevo andarmene da lì.
<Ti va?> mi chiese passando le labbra lungo la mia mascella e annuii leggermente, senza dirgli nulla mi voltai e lo guardai negli occhi.
Intravidi quella scintilla di forte desiderio che gli balenava negli occhi ogni volta che mi vedeva e mi sporsi verso le sue labbra.
Annullò la distanza in pochi secondi e le sue labbra iniziarono a muoversi con foga sulle mie, allacciai le braccia attorno al suo collo e mi strinsi contro il suo corpo.
Le sue mani, poste sotto il tessuto della mia maglietta, mi accarezzarono la schiena mentre i familiari brividi mi ricoprirono le braccia.
Gli mordicchiai il labbro e sorrisi sentendolo mugolare in risposta al mio gesto; le sue mani scesero fino a porsi sui miei glutei, mi alzò da terra mentre gli avvolsi il busto con le gambe.
Mi appoggiò al muro continuando a baciarmi, le sue mani correvano su e giù per le mie cosce mentre le mie erano poste tra i suoi capelli tirandoli leggermente.
Tirò verso l'alto la mia maglietta e abbandonai i suoi soffici capelli per permettergli di sfilarmi l'indumento; i suoi baci si spostarono lungo il mio petto e inarcai leggermente la schiena.
Afferrai l'orlo della sua maglia e gliela tolsi, facendo poi correre le mani lungo il suo petto e lo sentii inspirare profondamente.
Qualche istante dopo le mani del danese salirono sulla parte alta della mia schiena e raggiunsero i gancetti del reggiseno che mi tolse in poco tempo.
La mia schiena si staccò dal muro e venni posta sul letto, Christian si pose tra le mie gambe e lentamente le sue labbra percorsero la pancia, ricoprendola di baci.
Raggiunse l'elastico dei miei pantaloncini e li sfilò velocemente, fece la stessa cosa con il mio intimo e aspettai che si rialzasse per farlo anche con lui.
<Christian, cosa...> chiesi ma un gemito mi interruppe, la sua lingua aveva raggiunto il mio punto più sensibile e mi fece vedere le stelle.
Posai lo sguardo verso il basso e lo trovai che mi scrutava con sguardo confuso, mi chiese:<Vuoi che mi fermi?>
<No, continua. Per favore...> sussurrai e tornai a posare la testa sulle lenzuola; sentii le guance scaldarsi un po' e capii di essere in imbarazzo.
In imbarazzo, con un ragazzo che mi aveva già vista nuda... cercai di rilassarmi e non pensarci troppo; lentamente la lingua di Christian tornò a posarsi sul mio punto più sensibile e la mia spina dorsale venne percorsa da una scarica elettrica.
Le mie mani scivolarono verso il basso, andando a poggiarsi sulla sua testa e stringendo leggermente qualche ciocca di capelli.
Accarezzò piano la mia intimità, chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dal momento; poco alla volta i movimenti di Christian diventarono più veloci, la mia presa sui suoi capelli si rafforzò e a fatica trattenni gli ansimi e i gemiti.
Giurai di averlo sentito sorridere quando mi spinsi verso di lui, quasi supplicandolo di darmi di più e pochi istanti dopo mi accontentò.
Piano piano i brividi vennero sostituiti da una serie di piccole fiammelle che danzavano sulla mia pelle, arrossandola leggermente, ricordandomi quando stavo per ore davanti alla stufa e le mie mani diventavano rosse.
Dietro le mie pupille scoppiarono i fuochi d'artificio dell'ultimo dell'anno mentre un gemito più forte mi scuoteva il corpo.
Venni urlando il nome di Christian e inarcai la schiena, in seguito mi accasciai sul letto e lasciai che i miei respiri si calmassero.
Era stato più intenso delle volte precedenti e devo aggiungere che mi era piaciuto da impazzire.
Ogni volta che ripenso a quella volta, mi spunta un sorrisetto ebete e il mio viso diventa dello stesso colore della Ferrari.
Solo qualche istante dopo Christian era davanti a me e mi stava ricoprendo nuovamente di baci.
Mezz'ora dopo mi stavo rivestendo per tornare nella mia stanza, la procedura per uscire era sempre la stessa; aprire leggermente la porta e controllare che il corridoio fosse completamente deserto.
Prima che io potessi uscire, Christian mi prese per il polso e mi ricondusse all'interno della sua stanza; prima che potessi rispondere, le sue labbra furono sulle mie in un bacio.
Non come quelli che ci eravamo dati prima, era più dolce e più gustato; le sue mani erano sulle mie guance e quando ci staccammo, sentii il suo pollice accarezzarmi delicatamente la pelle.
<Direi che dobbiamo aggiungere un'altra regola> sussurrai con la fronte appoggiata contro la sua, lui annuii e mi porse il foglio, velocemente segnai il nuovo punto.
7. Niente baci fuori dal sesso.
Eccoci di nuovo qui, sono lieta di presentarvi la lista della regole da rispettare di Christian e Ayla che nel corso della storia verrà continuamente modificata.
Come al solito spero che questo capitolo vi sia piaciuto e fatemi sapere che cosa ne pensate nei commenti!
Potete scrivermi su Instagram quando volete al mio profilo lucrezia_stories!
Sempre vostra,
Lucre💙🦋
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