Capitolo 10
Luglio 2021
È la terza settimana di vacanza e credo che ormai le pareti di questa casa conoscano il nome di Christian, l'ho nominato così tante volte che ormai i muri potrebbero dirlo al posto mio, con la mia stessa intonazione.
Quando Callum e Marcus erano a casa, io e il danese abbiamo cercato di mantenerci alla massima distanza e una sera, l'inglese mi ha detto:<Ti guarda come un leone affamato>.
Avevo notato gli sguardi che mi lanciava Chris a tavola oppure mentre mi abbronzavo o ancora quando mi rilassavo in acqua e Cal non aveva tutti i torti; pareva sull'orlo di mandare tutto a quel paese e farci scoprire anche da Marcus.
Più volte Callum e Marcus sono usciti, per la maggior parte delle volte il neozelandese è stato trascinato dal mio compagno di squadra e ogni volta io e Christian ci siamo saltati addosso quando i due non c'erano.
Anche il letto della mia camera e della sua sono stati profanati e ora siamo in doccia mentre le sue labbra scorrono sul mio collo e l'acqua calda non fa che acuire il calore del mio corpo.
Le mani di Christian mi accarezzano le cosce mentre le mie hanno trovato rifugio nei suoi capelli bagnati, il suo bacino spinge delicatamente contro il mio e non ho mai provato sensazioni come queste prima d'ora.
È da aggiungere che ultimamente tra me e Christian le cose si sono fatte leggermente più piccanti, durante un rapporto non dicevamo mai nulla e gli unici rumori che producevamo erano gemiti.
In questi giorni Chris si è spinto più in là con le parole e non mi lamento, anzi rende il tutto ancora più eccitante di quanto non lo sia già di per sé.
L'acqua corrente copre i nostri sospiri e il rumore dei nostri corpi che si scontrano, le mie mani scivolano dai suoi capelli verso le spalle sui cui lascio dei segni con le unghie mentre le sue labbra si posano accanto al mio orecchio.
Sono vicina all'apice, lo sento, e per segnalarlo a Christian stringo più saldamente le gambe attorno al suo bacino, il danese sorride e mi mormora all'orecchio:<Vieni per me, Ayla>
Ecco cosa intendevo quando dicevo che Christian si sta spingendo un po' in là con i termini; proprio questo.
Inarco la schiena e il mio seno aderisce al suo petto mentre un orgasmo mi esce dalla gola, Chris viene un paio di spinte dopo le mie e appoggia la fronte alla mia mentre riprende fiato, proprio come me.
Mi sporgo più avanti e gli lascio un bacio sulle labbra che lui approfondisce, nel giro di poco lo voglio ancora dentro di me ma mi ricordo che Cal e Marcus potrebbero tornare a momenti dalla corsa mattutina.
Lo allontano da me, prima di non riuscire a controllare le mie azioni e gli accarezzo la guancia con il pollice; è rilassato, molto di più rispetto a quando siamo arrivati.
La sua ruga sulla fronte non si è mai fatta vedere, a parte quando giochiamo a poker senza puntare soldi, e non so perché ma ne sono entusiasta.
<Sarà meglio che ci rivestiamo, prima che anche Marcus scopra qualcosa> ansima mentre chiude gli occhi sotto il mio tocco, ribatto con un hai ragione e riappoggio i piedi a terra.
Esco dal box doccia e mi avvolgo in un asciugamano, mi avvio verso la mia stanza mentre sento l'acqua della doccia ricominciare a scorrere, segno che Christian è sotto di essa.
Mi cambio e mi accomodo in soggiorno mentre scorro nella home di Instagram, a un certo punto il mio sguardo si punta su una foto di Emilia Pedersen.
È una ragazza danese che è diventata una cantante qualche tempo fa, ha un anno in meno di me ma dalle foto sembra più grande rispetto a quanto realmente sia.
La foto in questione la ritrae con un vestito troppo corto per i miei gusti, di un colore che si abbina poco alla sua pelle e con una citazione che non so da dove abbia tratto.
Ma la cosa che mi stupisce non è tanto il vestito succinto o il fatto che la foto è palesemente ritoccata in un punto, tanto quanto il commento di Christian.
Evito di guardare il testo e spengo il cellulare iniziando a torturarmi le pellicine delle labbra, mi ripeto che non può essere come penso ma poi mi ricordo che non abbiamo nessuna regola in merito a frequentare altre persone.
Forse è un punto della lista che dovremmo aggiungere...
Beh, però che senso avrebbe? Ultimamente non rispettiamo nemmeno le altre che abbiamo fissato, sarebbe inutile porne un'altra che non seguiremmo.
La mia mente non sembra voler collaborare con la mia intenzione di non pensarci e inizio a pormi troppe domande.
Come si conoscono? Escono insieme? Flirtano sotto i post? O peggio, stanno insieme? Oh, ma per l'amor del cielo Ayla, SMETTILA!
Quando sento i passi di Christian scendere le scale, mi alzo dal divano e mi dirigo al piano interrato dove c'è una piccola palestra.
Ho bisogno di stargli lontano un momento, non so nemmeno io che cosa mi sia preso ma forse credo di essere gelosa; chi non lo sarebbe se facesse lo stesso buon sesso che faccio io con Christian?
Mi infilo le cuffie e aziono il tapis-roulant sulla velocità media e inizio a correre mentre cerco di liberare la testa da tutti i pensieri su Christian e Emilia che ridono tra di loro, davanti a un caffè o qualsiasi altro pasto.
Due settimane dopo.
<Ayla, siamo stupiti dei tuoi risultati! Ogni weekend sentiamo suonare l'inno danese, è qualcosa che nessuno di noi si sarebbe mai aspettato!> afferma la giornalista con cui mi sto sentendo per via telematica.
Sto facendo un'intervista per una rete sportiva danese che è entusiasta di avermi lì con loro, sorrido alla telecamera e attendo la domanda seguente:<Siamo anche orgogliosi sia di te che di Christian che ora è alla rincorsa del titolo a pochi punti di distanza da te>
Al sentire il nome di Christian mi irrigidisco e spero con tutto il mio cuore che la giornalista non l'abbia notato, non gli ho parlato e ogni volta che provava a cercarmi al cellulare, lasciavo il suo messaggio in sospeso e facevo squillare il cellulare finché non cadeva la linea.
Sono infantile, lo so. Ma non posso andare a chiedergli spiegazioni su che rapporto abbia con Emilia perché sembrerei una cozza e io non voglio essere etichettata con questo.
<Come pensi che saranno le prossime gare?> domanda la donna dall'altra parte dello schermo, prendo fiato e rispondo:<Mancano ancora un po' di round e avendo tre gare per weekend, la classifica può cambiare da un momento all'altro, per cui non canto ancora vittoria>
La giornalista sorride e mi rivolge l'ultima domanda, secondo me serbata alla fine per un motivo specifico:<Se conquisterai il titolo, dovranno darti un posto in Formula Uno per forza, sai dirci qualcosa?>
Chiudo gli occhi e mi impongo di calmarmi, è una domanda come tutte le altre ma parlare della categoria regina mi spaventa; ho paura di dire troppo e dato che la sfiga ci sente benissimo, manderei tutto il lavoro di una vita a quel paese.
<Non so dirvi molto, nessuna scuderia è ancora entrata in contatto con me quindi sto aspettando speranzosa. Se mai dovessi riuscire a ottenere un sedile, sarete i primi a venirne a conoscenza> sorrido alla telecamera e la giornalista mi saluta, ponendo fine all'intervista.
Sono convinta di potermi rilassare e infatti mi stravacco sulla sedia ma il campanello suona, Alice mi urla dall'altra parte della casa:<Ayla! Vai tu ad aprire!>
Sbuffo e mi alzo dalla sedia mentre il campanello suona un'altra volta e urlo:<Sto arrivando! Idiot>
Apro la porta e spalanco gli occhi quando davanti a me trovo Christian in tenuta da running, le due settimane che gli sono stata lontana iniziano a farsi sentire, l'unica cosa che mi viene in mente di fare è quella di trascinarlo in camera mia e dar sfogo al mio desiderio.
<Dovresti stare attenta a dare dell'idiota alle persone, che avresti fatto se fossi stato il sindaco?> domanda lui sorridendo e inghiottisco a vuoto, mi è mancato? Dannazione, sì!
Ayla! Trattieniti! Datti un contegno, sei una donna non un animale!
Rimango in silenzio davanti alla porta e Christian sospira:<Va bene, stai ancora facendo il gioco del silenzio. Non ho la più pallida idea di che cosa ti sia preso>
Nell'ultima settimana ho visto più volte Emilia commentare sotto i post di Christian con qualche emoji a forma di cuore a cui lui ha risposto nella stessa maniera e sono arrivata alla conclusione che tra di loro ci sia qualcosa che lui non vuole dirmi.
E mi sono resa conto di essere gelosa, gelosa di qualcosa di cui non sono sicura e questo mi rende un'idiota.
Vorrei poterglielo dire, ma sento che se lo faccio, probabilmente andrò a porre fine al rapporto che ho con lui perché penserà che io abbia una qualche specie di attaccamento morboso nei suoi confronti e allora non mi vorrà più.
<Andiamo a fare una corsa, ti va?> mi chiede, annuisco in altrettanto mutismo e gli faccio cenno di accomodarsi; mi chiudo in camera e mi cambio velocemente con un paio di pantaloncini e un top sportivo.
Indosso l'Apple Watch che mi consente di tenere in costante monitoraggio i miei valori e dopo aver indossato le scarpe, mi dirigo in salotto e faccio cenno al danese che possiamo andare.
Avviso Alice via messaggio e lei mi risponde con un semplice ok, stai attenta; Christian mi affianca e iniziamo a correre, questa volta la mia paura che ci scoprano non si presenta.
Stiamo solo facendo esercizio insieme, che cosa mai potrebbe trovare la gente di così scandaloso?
Continuiamo la nostra corsa in silenzio e arriviamo in una zona dove non vediamo mai nessuno, è vicino a un bosco che circonda un lago; ci vanno alcune famiglie in vacanza ma sembra non esserci nessuno oggi.
Con la coda dell'occhio noto che Chris si ferma, faccio la stessa cosa e gli urlo:<Così perdi il ritmo!>
<Ah! Ora mi parli! Ma che diavolo ti succede, eh?> domanda visibilmente alterato, fermo il cronometro sul mio orologio e lo guardo facendo la finta tonta.
Ok, forse questo non è il migliore dei modi per atteggiarsi durante una conversazione con un Christian Lundgaard arrabbiato.
<Forse ho le mie ragioni se per qualche giorno non ti ho parlato, ok?> esclamo allargando le braccia e regolarizzando il respiro, Christian aggrotta le sopracciglia e strilla:<Qualche giorno? Qualche giorno?! Ayla, sono passate due settimane e mezzo!>
<Beh, avevo bisogno del mio tempo!> mi scuso alzando le mani, Christian sospira e si avvicina a me, incrocia le braccia al petto e mi domanda:<Tempo per cosa?>
Alzo gli occhi al cielo e borbotto:<Per riflettere su una cosa che non ti riguarda>
E invece sì che lo riguarda, eccome!
<Allora parlamene! Vediamo se due menti sono meglio di una> esclama lui, sbuffo e batto il piede a terra; bene Ayla, come dice un detto italiano o la va, o la spacca. Tanto vale spaccarla.
Prendo un respiro profondo e domando:<Cosa c'è tra te e Emilia Pedersen?>, il danese sembra non capire e domanda:<Emilia Pedersen, la pseudo-cantante?>
<Proprio lei!> esclamo mentre Christian, inizialmente trattiene una risata ma poi scoppia a ridere di gusto; mi dò mentalmente della stupida.
Chris non sembra voler cessare di ridere; perfetto, mi sto facendo prendere per il culo dall'ultima persona che volevo lo facesse.
Scuoto la testa e ricomincio a correre ma Christian mi afferra per un braccio, mi appoggio in malo modo sulla caviglia e sento un crack provenire da essa; prima di lanciare un urlo e dire al pagliaccio qui davanti a me che mi sono fatta male, lui mi parla sopra.
<Tra me ed Emilia non c'è nulla! Come puoi anche solo averlo pensato?> mi chiede mettendomi le mani sulle spalle, mentre incrocio i suoi occhi, il dolore alla caviglia si attenua e i miei pensieri si ingarbugliano.
<È che... i commenti sotto i post, le tue risposte e le fanpage di lei che dicono di tutto, insomma...> parlo senza freni ma lui mi frena scuotendomi leggermente le spalle.
Le sue mani si spostano sulle mie guance e mi impone di guardarlo negli occhi, attendo che mi parli mentre sulle sue labbra c'è l'accenno di un sorriso.
<Ma ti sei data allo stalking nel tempo libero? Ayla, se mai dovessi innamorarmi di qualcuna tu saresti la prima a saperlo perché dovrei chiudere ogni rapporto con te. Hai capito?> afferma mentre le mie mani si poggiano sui suoi polsi per non cadere a terra.
Una sensazione alla bocca dello stomaco mi provoca un brivido lungo la schiena e mi ripeto l'ultima frase. Dovrei chiudere ogni rapporto con te. Comprende anche il non parlarmi più? E nel caso dovesse comprendere questo, vorrei che non si innamorasse mai di nessuna.
Scaccio la sensazione e mi concentro sugli occhi di Christian fissati nei miei, annuisco sommessamente e una smorfia di dolore compare sul mio viso quando poggio un po' più di peso sulla caviglia destra, Christian lo nota e ride:<Colpa mia. Ce la fai a camminare?>
Scuoto la testa mentre sento il vento alzarsi e spostarmi le ciocche di capelli, osservo il cielo e noto che delle nuvole nere e pesante si stanno avvicinando velocemente.
<Perfetto, ora che arriveremo a casa saremo bagnati come dei pulcini! Quanto odio i temporali estivi!> esclamo mentre calcolo velocemente in quanto tempo possiamo arrivare al riparo più vicino con la mia caviglia distorta.
<Non ne sarei così convinto. Salta in spalla, non ti conviene forzare> afferma lui voltandosi, appoggio le mani sulle sue spalle e con un piccolo salto gli cingo le gambe attorno ai fianchi e le sue braccia si insinuano sotto le pieghe delle mie ginocchia.
<Andiamo, mio prode destriero> lo derido scompigliandogli i capelli, lui ride e dice:<Ringrazia che sei infortunata, altrimenti ti avrei lasciato qui>
Pochi secondi dopo Christian ha iniziato a camminare con passo spedito e ci avviciniamo sempre di più a casa mia mentre il vento aumenta di intensità e qualche goccia inizia a cadermi addosso.
<Ci siamo quasi> mormora a denti stretti mentre le gocce d'acqua iniziano a cadere in modo più frequente sulla mia pelle e a inzupparmi i vestiti, d'improvviso è come se qualcuno mi tirasse una secchiata d'acqua addosso.
Chris aumenta il passo e in pochi attimi siamo davanti al cancelletto di casa mia, Christian mi adagia a terra e con un equilibrio precario mi appoggio a lui mentre i suoi occhi si fissano nei miei.
Lui si sporge leggermente in avanti e non mi oppongo, le sue labbra bagnate dalla pioggia entrano in contatto con le mie e nonostante l'acqua gelida, il mio corpo mi segnala che ho caldo.
Le labbra di Chris si muovono lentamente sulle mie mentre dietro i miei occhi il lampeggiare dell'insegna della regola trasgredita è un po' più tenue rispetto al solito.
Quando il nostro momento alla the notebook termina, lui rimane fermo sul posto e prima che possa andarsene gli dico:<Entra ad asciugarti e aspetta che passi, prenderai un accidente!>
Christian accetta annuendo ed entriamo in casa fermandoci sul pianerottolo prima che mia madre possa urlarmi contro di star sporcando casa quando lei l'ha appena pulita.
<Ayla! Sei a casa! Stavo iniziando a preoccuparmi> accorre Alice mentre si alza dal divano e viene verso di me, ignorando la presenza di un'altra figura accanto a me.
<Hai le labbra viola e sei pallida! Sembri un ghiacciolo! E che hai fatto alla caviglia? Non preoccuparti, dopo la mamma te la fascia e vediamo di ridurre il gonfiore. Ora vai immediatamente a farti una doccia calda prima che ti cadano le dita> dice lei a macchinetta mentre io la guardo perplessa.
La mamma arriva nel corridoio del soggiorno esclama:<Poveri cari! Christian, puoi usare il bagno di sopra per sistemarti; per il cambio ci sono alcune cose di mio marito che posso prestarti. E prima della fine del temporale non uscirai da questa casa!>
In seguito, il suo sguardo passa su di me mentre afferma:<Alice, tu aiuta Ayla e tra poco arrivo per la fasciatura. Ma che hai combinato?>
<È colpa mia, signora. L'ho fatta inciampare> ammette Christian mentre Alice mi sorregge e mi aiuta ad andare verso il bagno zoppicando.
Mia sorella chiude la porta del bagno e inizio a spogliarmi, lei accende l'acqua calda e in pochi secondi sono sotto la doccia mentre lei si avvia nella mia stanza e mi lascia un cambio sul ripiano del lavandino.
Una volta scaldata, mi asciugo e infilo i vestiti puliti; lascio i capelli bagnati e mentre la mamma mi fascia in modo stretto la caviglia, lego i capelli in due trecce e al termine del procedimento sono soddisfatta.
Mamma mi sorride e mi lascia una carezza sul viso, dopodiché mi allunga le mani e mi dà una mano ad alzarmi; raggiungo il salotto e mi butto di peso sul divano dove c'è anche Christian.
Incredibile come oggi non facciamo altro che incontrarci!
Un tuono mi fa sussultare e mi viene in mente che anche Cip abbia fatto la stessa cosa in questo momento, mi guardo intorno alla sua ricerca ma non la vedo in nessun punto del soggiorno.
<Ali, dov'è Cip?> chiedo a mia sorella che in questo momento ha preso posto accanto a me sul divano, Alice sospira e risponde:<Non è ancora tornata, ho guardato ovunque ma non la trovo>
<Secondo te è rimasta fuori?! Non oso immaginare quanto sia spaventata, oddio...> ragiono mentre penso alla mia gatta nera, che cerca di ripararsi dalla pioggia e che trema a ogni boato.
<Scusate se interrompo, ma chi è Cip?> chiede Chris e mia sorella inizia a dirgli che la nostra gatta, durante i temporali, torna a casa e si mette sul divano dove c'è sempre qualcuno che può coccolarla e a non farla spaventare troppo.
<Siete sicure che non si sia nascosta da qualche parte della casa? Carlos fa così, di solito> afferma lui mentre Alice aggrotta le sopracciglia, Carlos è il gatto di Chris e credo che non esista un gatto più gentile del suo.
Fa le fusa a chiunque ed è quasi come avere un cane chiuso nel corpo di un gatto, Cip è esattamente il contrario; è così riservata che l'unico momento in cui la vedo è quando sono a casa da sola o ci sono i temporali.
<Cip non si è mai nascosta ma se fosse come dici tu, allora non ho guardato bene> afferma Alice mentre i due si alzano e iniziando nella ricerca in tutti gli angoli della casa, mia sorella schiocca la lingua qualche volta mentre di Christian non c'è traccia.
<Eccola qui!> esclama il danese scendendo le scale con il batuffolo nero tremante tra le braccia, nel frattempo la sua mano l'accarezza dietro le orecchie e sembra iniziare a calmarsi.
Alice sorride alla vista della gattina e si siede nuovamente accanto a me sul divano, mettendomi un braccio attorno alle spalle; un altro boato giunge alle mie orecchie e stringo gli occhi mentre il braccio di Alice mi stringe le spalle.
<Tra poco passa, è un temporale estivo. Sai come sono fatti> mi rassicura lei mentre annuisco e Christian mi guarda perplesso, gli darò spiegazioni più tardi ma per ora devo cercare di non prendere un infarto.
Cip è stata con Christian tutta la serata, persino a tavola mentre mangiavamo la pizza fatta a mano dalla mamma; per ammazzare il tempo mentre piove ancora a dirotto, abbiamo fatto una lunga partita a Monopoli in cui il vincitore è stato papà dopo una lunga battaglia contro me e Christian che abbiamo fallito all'ultimo.
Io e Alice abbiamo cucinato una torta mentre Chris e papà erano seduti sul divano a guardare una replica di qualche partita di basket; domani è il compleanno di Christian e dato che con tutta probabilità dormirà qui,abbiamo deciso si fargli una sorpresa.
Quando inizia a essere tardi, i miei genitori annunciano che vanno a letto, Alice fa la stessa cosa dopo avermi aiutata a raggiungere la camera e Christian dormirà sul divano.
In realtà abbiamo una stanza degli ospiti, ma è in disordine e i letti non sono fatti; mamma avrebbe potuto lavare le lenzuola ma ha preferito evitare di far funzionare troppi elettrodomestici prima che saltasse la corrente.
Mi infilo sotto il lenzuolo leggero e in pochi secondi, Cip ha abbandonato il numero 9 ed è saltata sul mio letto; si accoccola accanto a me mentre la mia mano passa sul suo capo dove ci lascio qualche grattata.
In un attimo, Cip dorme di già mentre io sto ancora ricercando il sonno, il vento soffia forte facendo scricchiolare le tapparelle e ulula mentre seppellisco la testa nel cuscino.
L'ennesimo tuono della serata mi fa sobbalzare nel letto mentre Cip non muove un muscolo, afferro il cellulare e cerco di rilassarmi scorrendo tra i post di Instagram ma dopo alcuni minuti mi costringo a spegnere il cellulare e provare per lo meno a dormire.
La caviglia mi fa male anche stando ferma e non riesco a trovare una posizione in cui sono comoda, i tuoni che arrivano all'improvviso non mi danno una mano e per minuti interi mi giro sotto il lenzuolo.
La luce della cucina si accende, lo vedo dato che ho la porta della stanza aperta, e inizialmente penso che sia Alice ma mi ricordo di non aver sentito i suoi passi scendere le scale e allora inizio a pensare che sia Christian.
Conto alla rovescia da cinquanta e una volta arrivata allo zero, poggio i piedi a terra e la mia caviglia mi rimprovera per la mia azione; stringo i denti e zoppicando mi avvio verso la cucina per prepararmi una camomilla.
Come pensavo, la persona che si è alzata è proprio Christian perché non vedo la sua figura sul divano, sta bevendo un bicchiere d'acqua sul lavello della cucina, quando il pilota dell'ART nota la mia presenza sussurra:<Scusami, ti ho svegliata?>
Scuoto la testa mentre afferro una tazza dall'anta in cui si trova, la riempio di acqua e ci inzuppo un filtro di camomilla; infilo la tazza nel microonde e attendo che il contenuto si scaldi.
<Tranquillo, mi rigiravo nel letto da un po'> bisbiglio mentre tento di non porre troppo peso sulla caviglia destra, tiro fuori la tazza prima che la sirena del microonde svegli tutta casa e gioco con il filtro.
<Sì, ti ho sentita> ride lui sottovoce, il suo sguardo si sposta dal lavello al mio corpo appoggiato al ripiano della cucina e ridacchio anche io.
<Ho visto una torta, sul tavolo. Non dovevo vederla, vero?> chiede lui, abbandonando il lavello e mettendosi accanto a me, bevo un sorso della camomilla e ribatto:<Chi ti dice che la torta sia per te, piccolo narcisista?>
<Beh, il fatto che domani è il mio compleanno ed è lecito chiedere se la torta è per me no?> domanda con un sorriso sul viso mentre rido ed essendo esausta e desiderosa di dormire ammetto:<Sì, la torta è per te. Fa finta di essere sorpreso domani, ok?>
E ho anche un regalo per lui, è lo stesso braccialetto che indosso io e non vedo l'ora di farglielo vedere.
Il danese annuisce senza staccare lo sguardo da me ed è un momento magico che viene rovinato dall'ennesimo tuono che mi costringe ad appoggiare la tazza e tapparmi le orecchie.
<Hai paura dei temporali?> chiede Chris, scuoto la testa e affermo:<No, solo dei rumori forti e improvvisi. Se arrivano senza preavviso non so prepararmi e la cosa mi dà ansia e fastidio>
Chris mi toglie la mani dalle orecchie e i miei occhi incrociano con i suoi, il danese mi rassicura dicendo:<Ora finisci la camomilla e provi ad addormentarti, vedrai che tra poco diminuirà>
<Ci proverò, ma sappi che non funzionerà> rispondo afferrando la tazza e trangugiando il contenuto al suo interno, il danese riflette e sembra avere un lampo di genio:<E se dormissi con te?>
<Sei pazzo? Se i miei genitori ci vedono, o peggio, se mia sorella ci vede, che cosa dovrei raccontare? E in più uno dei punti della lista è niente coccole. Te lo sei dimenticato?> domando muovendo freneticamente le mani.
Christian alza gli occhi al cielo e borbotta:<Uno strappo alla regola non è niente di male! Comunque mi alzerei prima di tutti gli altri, sono mattiniero e questo lo sai>
In effetti, Chris è la persona più mattiniera che conosca e per una volta posso fidarmi di lui, no?
<Va bene, ma ti giuro che se qualcosa va storto, alla prossima gara ti butto fuori e ciao ciao titolo per tutti e due> lo minaccio puntandogli un dito contro il petto e lui sorride dicendomi:<Starò ben attento, voglio quel titolo>
<Non ti renderò la vita facile, allora> rispondo sorridendo, pongo la tazza nel lavello e mi appoggio a Chris per raggiungere la mia camera da letto.
Cip si è spostata a terra e dopo esserci adagiati a letto e coperti con il lenzuolo, le sue braccia mi circondano la vita e le mie si avvolgono attorno al suo petto come posso.
Con una mano mi accarezza i capelli mentre cerco di rilassare i muscoli e liberare la mente da ogni pensiero, lasciando spazio solo al relax e al profumo di Chris.
Quando un tuono mi fa tremare, le sue braccia mi stringono più forte e io faccio la stessa cosa; mentre sto per addormentarmi sento la sua voce richiamarmi e rispondo con un mugolio per avvisargli che ci sono.
<Il bacio di oggi, sotto la pioggia... te ne darei altri mille> afferma lui e con questa frase mi addormento con un sorriso sulle labbra.
ALL THE TIME YOU HAVE TO LEAVE THE SPACE
È quello che vi direbbe Fernando Alonso e oggi ci sono! Sono riuscita ad aggiornare anche se con due ore di ritardo rispetto all'orario previsto (ovvero le 19)
Comunque un grazie alle mie amiche per avermi aiutato nella scelta del bracciale!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ci sentiamo il più presto possibile
Sempre vostra
-Lucre🥥
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