Luppoli e libertà

ci ritroviamo in questa casa
colma di vita,
sobria di libertà,
labile di anima,
e all'indomani
torneremo normali,
chiusi,
ubriachi di vita neutrale
e presi dai problemi
e dalla fitta nebbia
di routine quotidiana:
la sveglia, il caffé,
il lavoro, gli stronzi
la disperazione
che dilaga per le strade,
strade prive di umanità.

Or ora però
questo problema
non è
un nostro problema:
lasciamolo a qualche dio,
a qualche veggente o guru,
a qualche aereo che vola
da città a metropoli,
allo stato,
cosa ci importa, alla fine?
Godiamoci questa temporanea
umanità,
questa temeraria e temporanea
voglia di viaggiare,
viaggiare fino ai confini
dei mondi altrui,
aperti, per quel poco lasso
di tempo che ci resta.
Dimentichiamoci allora,
cazzo,
dimentichiamoci di questo
tempo,
di questo crudele
conto alla rovescia,

e guardiamoci negli occhi
fino a strapparci la linfa vitale.
Abbracciamoci ridendo,
mentre apriamo
l'ennesima bottiglia,
e solo allora
sarà per sempre.

-Federico Iannini,
13/07/2017

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