La terra di Erach - La mossa definitiva

Settecentoquindicesimo anno Dopo la Fondazione di Ermon,

20 Hiraio, primavera

Il priore Edwyn prese il calice pieno d'acqua e lo alzò di fronte all'altare di Ezer dando le spalle all'uditorio. Il silenzio tombale durante la funzione accoglieva la cerimonia sacra della Fusione dei quattro elementi, che rappresentava la fusione delle Dame e degli elementi del mondo e che dava quindi sostanza ad Ezer, il Padre e Creatore di tutto.

La cerimonia della Fusione degli elementi doveva avvenire dando le spalle ai fedeli, poiché era sacra e poteva essere vista solo da chi officiava i sacri riti.

Versò l'acqua nella ciotola di terra e poi raccolse l'aria con le mani per indirizzarla all'interno del composto di terra e acqua. Infine aggiunse una miscela prodigiosa che si incendiò quando avvicinò una candela al composto. La fiamma divina perdurò dando l'impressione che Pyras stessa avesse acceso quel fuoco.

Ed si voltò tenendo la bacinella piena di acqua, terra, aria e fuoco in alto in modo che tutti potessero vederla e bisbigliò le parole sacre mentre il silenzio riempiva l'intera basilica.

Poi un rumore assordante ruppe la sacralità del momento. Le pesanti porte di legno istoriato della basilica si erano spalancate all'improvviso e tutti si erano voltato di scatto. Qualche donna aveva gridato, molti protestavano per l'interruzione. Ed era sconcertato.

Ripose delicatamente la bacinella sull'altare sacro. La fiamma ancora accesa.

- Chi si permette di interrompere la cerimonia sacra! – proruppe sinceramente adirato senza scendere dall'altare. La sua voce risuonò fra le pareti del tempio come un tuono dall'oltretomba.

L'uomo che era appena entrato rallentò il suo incedere come se fosse stato intimorito temporaneamente dalla voce profonda del priore. Ma poi proseguì.

Era un uomo alto, vestito in armatura, ma senza armi, non era irrispettoso a tal punto da portarle nel tempio evidentemente. Si fermò ai piedi dell'altare rivolto verso l'uditorio e srotolò una lunga pergamena: - in nome del Granduca d'Altaterra, Ylas II d'Altaterra, conte del Golfo del Tramonto, e del Barone Eugenio Foglia, dichiaro il priore Edwyn da Triaris in arresto, per tradimento -.

Edwyn era ancora più sconcertato, ma cercò di rimanere impassibile per non dare l'impressione di essere intimorito: - Come osate muovere certe accuse, la vostra anima sarà maledetta per l'eternità -.

L'uomo parve ancora una volta impauro dalle parole del priore: la maledizione di un prete non era cosa da prendere alla leggera. – Sono qui per eseguire gli ordini dei miei signori – rispose quasi volendo giustificarsi. - Voi avete cacciato il barone dalle sue terre e vi siete appropriato delle rendite del mercato che il Granduca vi ha concesso di tenere, questi atti sono considerati come tradimento e punibili con la morte – continuò l'uomo.

Ed si rivolse alla platea di uditori. Sapeva che non era un caso che quelle accuse gli fossero mosse davanti a tutti e in una circostanza del genere: volevano un pubblico e volevano umiliarlo. Ed non glielo avrebbe permesso: - fratelli, siamo tutti perfettamente consapevoli del fatto che queste terre appartengano al kladio di Dullan, al quale solo io dovrò rispondere di ogni accusa. Il barone Foglia né il Granduca hanno giurisdizione in queste terre, e mi muoverò io stesso per raggiungere Dullan e fare in modo che accuse del genere vengano ritirate immediatamente – disse con voce altisonante. Si accorse con piacere che molti stavano annuendo, anche fra gli altri frati.

L'uomo con la pergamena, che evidentemente non si sarebbe aspettato un tale esito, rimase in silenzio.

Il giorno seguente Ed aveva lasciato al vice-priore Oglio il compito di guidare il monastero in sua assenza e aveva intrapreso il viaggio verso Dullan scortato da altri due frati giovani che gli facessero compagnia.

Aveva già percorso quella strada per un tratto, tredici anni prima, con un'altra toga e con altri compagni, e senza dubbio anche con altri scopi. Quella volta la sua meta era stata la città vaseniana di Baia, ma adesso lui era un altro uomo, era il priore Edwyn da Triaris, e stava andando a parlare con il kaldio più importante dell'impero, Emmon Dullan, per dirgli che era arrivato il momento di mettere in moto i loro piani per dare inizio alla guerra. Il Granduca aveva compiuto la sua mossa definitiva: aveva messo in discussione la sentenza del Crocevia di un anno prima, adesso il kladio doveva rispondere, l'elaion stesso doveva rispondere. E la risposta sarebbe arrivata con sangue e morte.

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