CAP. 6 ☾ - PREY OR HUNTER?- ☽

Iniziai a premere con forza la penna nera, tracciando l'ennesimo cerchio sulla mappa aperta al centro della mia piccola stanza d'hotel.
Erano passati quatto giorni dall'incontro con l'alfa della città e da allora eravamo rimasti in stretta comunicazione.
Come ogni giorno infatti Namjoon mi aveva appena riferito l'ultima posizione in cui i suoi beta avevano avvistato la presunta tigre mannara e io mi ritrovai a fissare il punto evidenziato con estrema attenzione.

«Cosa stai cercando?» domandai osservando i vari punti segnati sulla mappa. In quel momento gli avvistamenti erano in totale cinque. Cinque in poco meno di tre giorni. Non male.
«Non ti muovi a caso, sei partito dal perlustrare il distretto di Songpa e ora ti sei fermato a Gangnam. Come mai? Cosa c'è in questi distretti che ti interessa così tanto?» mormorai muovendo velocemente la penna tra le mie dita mentre stavo seduta a gambe incrociate.

Feci un lungo sospiro e mi girai di lato, osservando i fogli bianchi sparsi su tutto il pavimento. Il sole fuori dalla finestra stava per tramontare e i suoi raggi obliqui illuminavano pigramente tutta la superficie davanti a me, colpendo la mappa di Seoul tutta scarabocchiata. La osservai per qualche altro secondo e poi mi voltai di lato, in cerca del foglio intitolato "Avvistamenti".
Lo individuai che spuntava tra i vari documenti e, sporgendomi in avanti, riuscii a toccarne il bordo con le dita, per poi afferrarlo e trascinarlo di fronte a me. Aggiunsi il numero cinque e scrissi un riassunto delle ultime informazioni, prima di posare soddisfatta la penna. Tornai a fissare la mappa di Seoul, mordendomi sovrappensiero il labbro inferiore quando le tende alle mie spalle si mossero a causa di una lieve folata d'aria che entrò delicata nella stanza. Intuendo quello che sarebbe successo di lì a breve chiamai le mie energie, concentrandomi attentamente. Feci scorrere il mio potere su tutta la pelle e chiusi gli occhi.

Percepii la sua presenza ancor prima di sentirla. Aprii gli occhi di scatto e mi spostai di lato, allungando le mie mani verso destra. Come previsto le mie dita affondarono nella pelliccia morbida.

«Preso!» dissi trionfante mentre la piccola volpe bianca che avevo appena catturato lanciava un urletto stridulo prima di accasciarsi fingendosi morta. Dopodiché alzò la testa e mi fissò con i suoi vispi occhi neri.
Sentii il corpo dell'animale trasformarsi velocemente sotto le mie dita. Avevo ancora le mani occupate a tenere la pelliccia quindi non riuscii ad attutire il colpo come avrei voluto. Con un suono sordo sbattei la schiena sul pavimento e Hoseok mi cadde addosso.
Mi trovai così bloccata, gli occhi del demone che mi fissavano a pochi centimetri di distanza.

«Riuscirò a coglierti ancora una volta di sorpresa.» disse il ragazzo sopra di me muovendo le orecchie in avanti e fissandomi intensamente.

«Oh, non succederà mai più Hobi. Quella volta non mi aspettavo che saresti riuscito ad entrare dalla finestra del sedicesimo piano!» gli dissi fissandolo seria.
Hoseok mi guardò con un sorriso.

«Lo vedremo Aby, lo vedremo. Comunque, se hai intenzione di tenermi stretto a te tutta la sera ti propongo di spostarci sul letto, è molto più comodo sai?» suggerì con un ghigno sfacciato mentre avvolgeva il mio corpo con le sue code morbide.
Mi resi conto solamente in quel momento di avere ancora le mani strette attorno alla sua vita. Vita che non era più né piccola né pelosa. Percepii la sua pelle calda da sopra la maglietta e sentii i muscoli tonici contrarsi sotto le mie dita, mentre il suo corpo snello era adagiato sul mio con delicatezza.

«Dannazione!» esclamai mentre toglievo le mie mani dalla sua schiena, quasi fosse diventato istantaneamente rovente.
Sentii Hoseok ridere mentre mi trascinavo sul pavimento con movimenti goffi, cercando di spostarmi da quella posizione fin troppo fraintendibile.

«A me non sarebbe dispiaciuto rimanere in quella posizione ancora per un po'» disse tra le risate «E poi Aby, te l'ho detto che mi piacerebbe un sacco farmi coccolare da te. Adoro le coccole e sono sicuro che il tuo tocco sarebbe davvero rilassante. Non userei i miei poteri per soggiogarti e sarei ubbidiente. Non hai ancora capito che sono un bravo gumiho ?» chiese con finta innocenza sedendosi a gambe incrociate, mentre appiattiva le orecchie sulla testa e apriva le nove code a ventaglio dietro di sé.

«Il fatto che tu mi stia portando ogni giorno Cinnamon rolls e caffè non fa di te un bravo demone. Anzi mi farai solamente ingrassare.  Comunque non esaudirò mai le tue richieste sconvenienti» dissi alzandomi.

«Non sono sconvenienti. Ti ho solamente chiesto di potermi accoccolare sul tuo grembo mentre studiavi la mappa della città. Non mi sembrava una richiesta così impossibile...» disse incrociando le braccia e guardandomi con un'espressione corrucciata.

«Certo che no! Tranne per il fatto che volevi farlo rimanendo in forma umana.» esclamai mentre mi piegavo a raccogliere i fogli che avevo disperso tutto attorno a me.

«Quello è un dettaglio insignificante. In forma umana o in forma di volpe sono sempre io. E poi adoro quando mi accarezzano i capelli: mi piace sentire le mani di voi umani che passano tra le mie ciocche morbide» disse Hobi con aria sognante per poi alzarsi con un balzo e aiutarmi a sistemare il pavimento della stanza, rendendolo nuovamente calpestabile.

«Chiedi a Yoongi di farlo» risposi piccata.

«Ah Yoongi! Da quando a detta sua è diventato un uomo maturo, non vuole più coccolarmi come faceva una volta.»

Mi misi a ridere a quella risposta e il demone mi fissò con uno sguardo di disapprovazione.
«Chissà perché il tenebroso e impenetrabile Yoongi non vuole più coccolarti sul suo letto» dissi ridendo. Gli occhi neri di Hoseok si strinsero in due piccole mezzelune e quel suo sguardo corrucciato mi fece ridere ancora di più.

«Beh sappi cara agente White che, siccome né tu né Yoongi volete coccolarmi, io mi vedrò costretto a cercare qualcuno che lo faccia al posto vostro. Se poi questo qualcuno vorrà approfondire il contatto a livelli più intimi... »

«Hoseok!» Lo sgridai sbattendo con forza sul tavolino il plico che tenevo in mano.

«Ho anch'io le mie necessità e tu mi hai detto chiaramente che non mi vuoi coccolare. Nemmeno se ti porto i dolcetti caldi tutte le mattine! E pensa, nonostante tutta la tua cattiveria io continuerò a portarti i tuoi adorati dolcetti di Starbucks, perché sono un dolce e adorabile volpacchiotto.»

«Sei un ruffiano Hoseok, ecco cosa sei.» gli dissi prima di girarmi e spostare i fogli nell'angolo sinistro del tavolino.
Non volevo ammetterlo, ma mi stavo abituando alla sua presenza. Sebbene la prima volta fosse entrato senza avvisare e avesse quasi rischiato un pugnale dritto nel cuore, ormai averlo che zampettava in giro per la camera non mi provocava più tanto fastidio. Anzi, si era reso perfino utile per le indagini. La sua conoscenza della metropoli e delle varie comunità soprannaturali era sbalorditiva ed era grazie a lui che avevamo iniziato a intercettare gli spostamenti del nostro bersaglio.

Stavo ancora sistemando i fogli davanti a me quando percepii la sua energia pizzicarmi tutta la schiena e, subito dopo, arrivò alle mie spalle. Mi toccò il fianco destro con le sue code morbide avvicinandosi al mio orecchio.

«Prima o poi riuscirò a farmi coccolare da te. Non mi resisterai ancora per molto Aby» sussurrò.

"Adesso ci penso io a farti passare la voglia" pensai.
Mi girai lentamente verso di lui e lo guardai dritta negli occhi, mi misi in punta di piedi avvicinando il mio volto al suo e feci scorrere la mia energia verso di lui. Quando il mio potere gli sfiorò la pelle, sentii il suo corpo vibrare, ma Hoseok rimase immobile, gli occhi neri puntati sul mio volto.

«Hoseok» sussurrai mentre mi avvicinavo lentamente alle sue labbra.
Vidi il pomo d'Adamo del ragazzo alzarsi e abbassarsi mentre deglutiva.

«Dimmi Abigail» disse con un sorrisino e la voce roca.

«Non volevo dirtelo perché non ero sicura di come avresti preso questa mia confessione,» iniziai a dire con voce volutamente bassa, fissandogli le labbra «Ma penso che tu ormai lo debba sapere» continuai prendendo tra le dita il laccio della sua felpa e giocherellandoci.

«Cosa dovrei sapere Abigail.» disse il demone drizzando le orecchie e bloccando quasi del tutto il movimento delle sue code.

«Devi sapere...» dissi, prima di interrompermi volutamente sorridendogli fintamente.
Potevo avvertire la sua tensione senza bisogno di sondarlo, ma volli comunque esagerare. Lasciai fluire la mia energia su tutto il suo corpo avvolgendolo quasi completamente. Il suo potere iniziò ad accarezzare il mio e percepii distintamente tutta la sua agitazione. Ero così concentrata nel gustarmi ogni sua reazione che mi sembrò persino di cogliere il battito frenetico del suo cuore.
«Devi sapere che...» sussurrai sul suo volto mentre spostavo le mie mani lungo i bordi del cappuccio «non accadrà mai!».
Dopo quella esclamazione presi il tessuto tra le mie mani e con un movimento veloce glielo calai sul viso, spingendolo contemporaneamente indietro. Il ragazzo colto alla sprovvista inciampò nella cartina ancora aperta sul pavimento e ,dopo un paio di passi incerti, cadde sul letto.

Scoppiai a ridere mentre osservavo il suo volto paonazzo riemergere da sotto la felpa. Aveva il respiro affannato e mi fissava con uno sguardo basito. Lo avevo decisamente colto alla sprovvista facendolo andare in tilt.
«Davvero ci avevi creduto?» chiesi ancora ridendo.

«Abigail...tu...» balbettò.

«Oddio non ci credo! Ci avevi creduto veramente!» dissi piegandomi in due dalle risate, le lacrime che iniziavano a formarsi ai lati del mio viso.

«Sei stata molto convincente!» esclamò cercando di giustificarsi mentre si rialzava goffamente dalle lenzuola, le code che si muovevano con scatti veloci dietro di sé.

«Dovevi vedere la tua faccia Hobi, ad un certo punto ho pensato stessi per fare un infarto. Che poi i demoni possono fare un infarto?» chiesi ancora ridendo a crepapelle.

«No i demoni non possono fare infarti.» disse stizzito «E tu Abigail sei peggio di un demone, quindi non corri nessun rischio nemmeno tu.» mi disse incrociando le braccia e fissandomi imbronciato da sotto un ciuffo di capelli bianchi.

«Oh dai Hobi, ho solamente usato la tua stessa carta» dissi mentre una lacrima cadeva sul mio volto.
Alzai la mano destra per toglierla, ma Hoseok con uno scatto fulmineo si materializzò davanti a me. Alzò la mano portandola vicino alla mia guancia e raccolse la mia lacrima sul suo indice con un gesto delicato. La fissò intensamente e poi la portò vicino alle labbra.
Smisi di ridere e rimasi ferma immobile ad osservare la scena davanti a me. Hoseok passò la punta rossa della sua lingua sul suo dito, raccogliendo la mia lacrima, e poi mi sorrise.

«Le lacrime di gioia non vanno sprecate» disse con tono basso «Soprattutto se provengono da te» aggiunse. Dopodiché il suo sorriso si fece ancora più ampio e, come se nulla fosse, si portò alle mie spalle con un passo leggiadro.

Rimasi ferma immobile, con il cuore che batteva a mille, e una sensazione di disorientamento che dilagava nella mia mente.
"Non va bene Aby, non va bene. È un demone, non è un ragazzo normale, riprendi il controllo di te stessa immediatamente. Lui dovrebbe rimanere frastornato, non tu!" mi dissi mentalmente prima di girarmi ad osservare dove fosse andato.

Hobi balzò oltre la mappa della città, atterrando senza fare rumore accanto alla scrivania, e vidi i suoi occhi posarsi sull'enorme borsetta rossa che avevo abbandonato contro la gamba del tavolo.

"Oh no! Dovevo buttarla" pensai intuendo subito cosa volesse chiedermi.

Lo vidi piegarsi e alzare la borsa con una mano, mentre con l'altra estraeva il pacchetto rosso e nero. Dopodiché si girò con un sorriso compiaciuto verso di me.

«Allora ti piace l'outfit per stasera? L'ho scelto appositamente per te. Ti starà divinamente.» disse.

«Come fai ad esserne tanto sicuro?» domandai.

«Perché ho spiato la taglia dei tuoi vestiti prima di andare al negozio.» disse Hoseok con gli occhi neri splendenti e le orecchie ritte.

«Hai spiato cosa?!» domandai.

«Beh lasci sempre tutto in giro e ieri mattina mentre spostavo i vestiti dalla sedia ho pensato di controllare la tua taglia, in modo da comprare la misura corretta» disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo «Allora ti piace?»

«Tu credi veramente che io verrò vestita così stasera?»

«Beh perché no? È un outfit stupendo e ti si addice perfettamente.»

«Sei pazzo se credi che verrò agghindata in quella maniera» dissi posando le mani sui fianchi e guardandolo seria.

«È una festa a tema Aby! Se vuoi entrare devi vestirti "a tema", te lo avevo detto» rispose Hoseok e con un balzo arrivò accanto a me.

«Non esiste!»

«Lo hai almeno provato?» Chiese Hoseok fissandomi serio.

«Ma ti pare?» Risposi sconcertata.

«Oh dai, non fare la bambina come Yoongi!» disse Hoseok aprendo la scatola che aveva tra le mani.

Il mio sguardo cadde sul corpetto in stile gotico che il demone aveva comprato apposta per me.
«Hoseok, non lo indosserò mai!» esclamai convinta.

«O questo o le coccole. Se lo indosserai prometto di non chiederti più coccole per...per almeno una settimana!» disse la volpe ridendo «E poi è importante che tu ci sia! Alla festa di questa sera parteciperà anche Taehyung e tu non hai idea di quanto sia raro vederlo al di fuori del Blood Passion.»

Il Blood Passion, era il locale notturno gestito dai vampiri: se si voleva avere udienza con il master della città lo si poteva trovare al BP, nome in codice con cui veniva chiamato quel posto. Per entrare dovevi possedere un lasciapassare oppure far parte della congrega dei vamp. In poche parole era in tutto e per tutto un club privato, non molto diverso da tanti altri, se non per il piccolo dettaglio che era gestito dal vampiro più potente della città.

«Quindi la sua partecipazione è confermata?» chiesi alzando il sopracciglio.

«Si Aby. È confermata.»

«Dannazione» dissi digrignando i denti.

«Quindi ora prova tutto quanto» disse Hobi posando la scatola sul letto ed estraendo il corpetto.

Guardai quell'indumento contrariata. Era fin troppo sexy per i miei gusti.
Il corsetto era infatti un overbust nero e rosso, di broccato e pizzo, la cui apertura anteriore era formata da diversi ganci ad uncino, anch'essi neri. Ai lati di questi, tre canali scorrevano parallelamente e andavano ad accentuare le curve del seno e del fianco. La parte posteriore era formata da un'allacciatura intrecciata, composta da diversi nastrini scuri che Hoseok stava pazientemente districando con le sue lunghe dita affusolate.

«Tieni, così dovresti riuscire ad indossarlo abbastanza facilmente.» Mi disse Hoseok passandomi quel piccolo arnese di tortura.

«E prendi anche la gonna in coordinato. Io ti aspetto qui» aggiunse il demone passandomi la gonna e sedendosi a gambe incrociate sul letto.

Presi quegli indumenti di malavoglia, dirigendomi a passo spedito verso il bagno. Chiusi la porta dietro di me e osservai dubbiosa l'abbigliamento che tenevo in mano: la gonna nera era in uno stile che mi ricordava molto il burlesque, corta nella parte anteriore e lunga nella parte posteriore; il tessuto in tulle semi-trasparente che formava la parte più lunga era cosparso da tante piccole farfalle nere e dava quel tocco decisamente gotico al tutto.

Mi tolsi i pantaloni della tuta e mi infilai la gonna. Il tessuto anteriore mi arrivava diversi centimetri sopra le ginocchia e lasciava le mie gambe completamente nude, mentre il tulle del retro toccava quasi terra. Il piccolo rinforzo interno manteneva la gonna ben aperta accentuandone le forme stilistiche.

«Lo so che ha preso tutto questo solo per far avverare qualche sua strana fantasia, maledetta volpe» mormorai mentre finivo di spogliarmi per indossare quell'assurdo corpetto. Una volta chiusi tutti i gancetti di quell'aggeggio infernale, mi osservai allo specchio: la scollatura a cuore accentuava il mio seno, sebbene non fosse abbondante, e la forma del busto faceva risaltare la vita stretta e i fianchi leggermente arrotondati.

«Guarda cosa mi tocca fare per avere informazioni.» mormorai scocciata « Non sarebbe più semplice stanarli nella loro tana e minacciarli di sparare un proiettile d'argento diritto nella loro fronte se non collaborano?»

«Aby, smettila di bofonchiare ed esci. Ti ho già detto che non puoi usare i tuoi metodi investigativi qui a Seoul» sentii urlare da dietro la porta.

«Uffa» protestai come una bambina prima di aprire la porta.

«Ta-dàh! Ecco la pericolosa Cacciatrice vestita come la protagonista goth in un film di Netflix! Anzi potrei benissimo andare a fare il casting per Anna, in caso rifacessero una serie su Van Helsing.»

Hoseok alzò lo sguardo dal telefono che aveva in mano e mi fissò. Rimase fermo immobile ad osservarmi con gli occhi che scintillavano.

«Lo sapevo che eri perfetta vestita così. Ti vorranno assaggiare tutti quanti» disse con tono fin troppo felice.

«Hey aspetta. Assaggiare? Cosa intendi per assaggiare? Io non mi faccio assaggiare da nessuno di loro! E se solamente provano a posare le loro zanne sulla mia pelle, si ritroveranno un pugnale dritto nel cuore!» risposi iniziando ad agitarmi.

«Tranquilla Aby, tranquilla! Sarai sotto la mia protezione, non ti sfioreranno nemmeno con un dito...ma fidati che vederti arrivare vestita così e con il veto di non poterti toccare..." si mise a ridere "Sarà veramente divertente. Voglio vedere cosa farà quell' insolente di Seokjin» aggiunse con un ghigno.

«Mi stai usando per una tua ripicca personale?» domandai avvicinandomi a lui.

«Voglio solamente vedere quello sbruffone di un vampiro mangiarsi le mani per una volta, così la smetterà di girare con quell'aria fiera e altezzosa.»

«Quindi si, mi stai usando come ripicca personale» affermai mentre mi piegavo per guardarlo in faccia.

«Assolutamente no, tu sei il mio cavallo vincente Abigail. Grazie a te, sono convinto che questa sera otterremo un sacco di informazioni» rispose, ma mentre parlava il suo sguardo passò dal mio volto alla mia scollatura, resa ancora più accentuata dalla posizione in cui mi trovavo e dal corpetto stretto.

«Hoseok!» urlai facendo sobbalzare il demone sul posto. Lo guardai diventare bordeaux per la seconda volta in meno di mezz'ora e una piccola parte di me godette a quella vista.

«Scusami Abigail, davvero scusami...ma...» disse passandosi le mani tra le code e leccandosi le labbra con la lingua in segno di stress «Questo completo è davvero stupendo su di te, ed è difficile per un uomo non cadere nella tentazione di dare anche solo un'occhiata».

La volpe rimase mezzo secondo in silenzio guardandomi serio e poi continuò: «Secondo me dovresti usarlo come divisa ufficiale da Cacciatrice. Io vorrei farmi catturare da te se arrivassi vestita così alla mia tana.»

Quando sentii quelle parole individuai il cuscino al suo fianco e, prendendolo con entrambe le mani, cercai di tirarglielo addosso usando tutta la mia forza. Il ragazzo percependo il mio movimento si trasformò velocissimo in volpe e riuscì a schivare quel proiettile di piume che puntava dritto alla sua testa. Una volta in salvo, lo guardai ritornare alle fattezze umane.

«Era solo un complimento.» dichiarò ridendo mentre i suoi piedi toccavano terra «Sei sempre così burbera? Comunque ti conviene iniziare a sistemarti. Yoongi mi ha scritto che sarà qui tra un'oretta, quindi corri a farti una doccia. Io vado a recuperare il mio completo. Ormai dovrebbe essere pronto." aggiunse guardando lo schermo del telefono.

«Ci vediamo dopo» disse e lanciandomi un bacio con la mano, fece una capriola all'indietro sparendo oltre le tende bianche.

«Io non ho parole.» esclamai osservando il punto in cui era scomparso «Quella volpe si sta prendendo troppe libertà.».

Tornai verso il bagno pregustandomi una bella doccia calda ma, passando davanti lo specchio, mi fermai a studiare meglio la mia figura riflessa sul piccolo vetro dell'angolo. Dopo essermi osservata con attenzione dovetti ammettere  che in fondo Hoseok non aveva poi tutti i torti. Quell'outfit era davvero bello e mi calzava a pennello. I colori scuri facevano risaltare la mia pelle diafana e il corpetto risaltava le mie forme come nessun vestito era mai riuscito a fare. I decori sul bustino erano davvero stupendi e mi fermai ad osservare le innumerevoli farfalle che scendevano sul tulle della gonna.

«In fondo il volpacchiotto ha davvero gusto.» dissi al mio riflesso «Ma non dovrà mai saperlo o sarà la mia fine!» ammisi, dopodiché mi tolsi tutto di dosso e corsi sotto l'acqua calda. Mi aspettava una lunga e intensa serata e dovevo rilassarmi finché potevo.


☆Nota dell'autore☆

Eccomi tornata con un nuovo capitolo. Abigail e Hobi stanno diventando finalmente amici, sebbene il volpacchiotto punti a trasformare la loro amicizia in qualcosa di più intimo, ma la nostra Cacciatrice oltre ad essere molto potente è anche molto furba e non cadrà nei tranelli della volpe...o forse si? 
Chissà...

Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate e se la storia vi piace lasciate qualche stellina e qualche commento!
Ci vediamo tra due settimane!

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