CAP. 5 ☾ -ALPHA- ☽

D'accordo.

Mi sarei aspettata di tutto, ma non di trovarmi nell'ufficio del direttore della sezione di arte moderna e contemporanea del Leeum Samsung Museum of Art.

Da dietro la scrivania, un giovane ragazzo con i capelli biondi e uno sguardo profondo mi stava scrutando attraverso le lenti dei suoi piccoli occhiali rotondi.
Namjoon era esattamente come me lo ero immaginata: alto, muscoloso e con delle spalle grandi quanto un armadio. Tutto nel suo fisico urlava forza e dominanza. Tranne gli occhi. I suoi occhi erano piccoli e scuri, con una leggera forma a mezzaluna, e mi fissavano brillanti ed intelligenti.

Indossava una semplice camicia bianca, una cravatta nera e dei pantaloni dello stesso colore. La targhetta blu scuro con il suo nome, penzolava a livello del pettorale sinistro e rifletteva i raggi del sole che filtravano dalle ampie finestre alla nostra destra.

Non ero ovviamente contenta di essere alla presenza di un lupo mannaro, e tanto meno di un alfa, ma Yoongi mi aveva fatto promettere che avrei tenuto tutti i miei risentimenti confinati in una piccola scatola invisibile per tutta la durata del colloquio. Quindi è così che entrai in quella stanza, con un finto sorriso stampato in volto e una voglia bruciante di cogliere in fallo quel mannaro per poter finalmente rinfacciare al mio collega quanto si sbagliasse sul loro conto.

«Yoongi sono così contento di vederti» disse Namjoon mentre si alzava e camminava attorno alla scrivania per venirci incontro.

Se da seduto sembrava grosso, una volta in piedi si dimostrò davvero possente. Il ragazzo era alto più o meno un metro e ottanta ma aveva delle spalle larghissime e la sua aura di potere lo avvolgeva interamente, rendendolo all'apparenza decisamente pericoloso. Lo scrutai attentamente.

«Anche io Nam» rispose Yoongi al mio fianco sfoderando un sorriso sincero «Namjoon lei è la mia collega, Abigail White. È arrivata ieri in città ed è il rinforzo di cui ti parlavo.»

«Questa ragazza così piccola e carina?» chiese alzando un sopracciglio.

Il mannaro mi osservò attentamente e la sua energia vibrò davanti a me. Era una energia calda, come quella di tutti i mannari, ma come ogni energia, aveva un tocco soggettivo. La sua mi ricordava molto il calore di un camino durante una fredda notte d'inverno, intimo e avvolgente.
"Strano" pensai, rimanendo però in guardia.
«Piacere» dissi a Namjoon allungando la mano.

Lo guardai dal basso verso l'alto. Nel momento in cui Namjoon mi strinse la mano, non avvertii il classico tentativo di prepotenza tipico dei mannari anzi, fece particolare attenzione a non oltrepassare il mio spazio personale con la sua energia. Altra cosa altamente strana. I mannari infatti tendevano a mostrare immediatamente la propria potenza con sfoggi spesso immotivati di potere.
"Un punto per lui" pensai mentre si presentava.

«Piacere io sono Kim Namjoon, alfa del branco di Seul» disse guardandomi con enorme sorriso che gli fece comparire due tenere fossette ai lati del viso. Rimasi un attimo a fissarlo completamente rapita. Non era solamente potere, quel ragazzo emanava un carisma magnetico al quale era difficile rimanere impassibili.

«P-Piacere Abigail White, agente speciale di polizia, sezione soprannaturale» dissi stringendo con forza la sua mano prima di sciogliere la nostra presa con un po' di imbarazzo.

«È un piacere avere la famosa Cacciatrice qui con noi» disse il ragazzo sfoggiando un sorriso ancora più ampio.

"Cazzo Aby riprenditi!" urlai nella mia mente mentre lo osservavo senza fiato.

«Bene ora che vi siete presentati, mi puoi dire perché avevi così tanta fretta di vederci Nam?» chiese Yoongi prendendo in mano una piccola statuina rappresentante una versione molto stilizzata della famosa opera "Il pensatore".

«Vai sempre dritto al punto eh Yoongi?» chiese il mannaro.

«Ovviamente» rispose lui guardando Namjoon e poco dopo i due ragazzi si scambiarono un ampio sorriso.

«Vi posso offrire qualcosa da bere finché parliamo?» chiese Namjoon camminando verso il piccolo frigobar posto nell'angolo della stanza.

«No grazie Nam, io sono a posto così» disse Yoongi avvicinandosi alla poltrona nera e lasciandosi cadere su di essa come se fosse abituato a stare in quella stanza.

«Agente White lei gradisce qualcosa?» chiese Namjoon cortese.

«No grazie Signor Kim, anche io sono a posto» risposi con un lieve inchino.

«Che peccato. Mi sarebbe davvero piaciuto offrirle qualcosa da bere e comunque la prego... mi chiami Namjoon» rispose l'alfa facendomi un altro ampio sorriso e prendendo una bottiglietta d'acqua dal frigorifero.

«V-va bene» risposi con un lieve imbarazzo nella voce.
"Maledette fossette" pensai mentre Yoongi mi fissava alzando un sopracciglio e sghignazzando tra sé e sé.

Feci tre ampie falcate e mi sedetti sulla sedia accanto a quella del mio collega. Lo fulminai con lo sguardo visto che rideva ancora di sottecchi e gli lanciai una piccola scarica di potere lungo il braccio sinistro sperando di farlo smettere. Quella mia reazione però non fece altro che farlo sghignazzare ancora più forte.
Cercai di non dargli retta mentre controllavo i movimenti di quel mannaro che si mostrava così gentile. Yoongi mi aveva detto che Namjoon avrebbe fatto vacillare le mie solide idee sui pelosi, ma era impossibile avesse ragione. Avevo anni di esperienze di lotte contro queste creature come prova della loro natura crudele. Non poteva avere ragione.

Namjoon nel frattempo sembrò non accorgersi né del nostro battibecco né del fatto che lo stessi studiando con forse troppa attenzione. Prese un bicchiere da una piccola mensola alle sue spalle e tornò verso di noi.

«Dunque agente White,» disse prima di fare una leggera pausa e sedersi dall'altra parte della scrivania «Yoongi mi ha detto che, nonostante le sue perplessità, ha scelto ugualmente di aiutarci a scovare l'assassino che sta uccidendo i miei mannari e, ci tengo a dirle fin da subito, che questa sua decisione mi ha davvero rasserenato. Sebbene il dipartimento soprannaturale di Seoul sia composto veramente da ottimi agenti, ho la netta sensazione che per scovare questo maledetto assassino le sole forze armate non siano sufficienti. Precedentemente ho già avuto a che fare con il comandante Lee e, per quanto sia un umano fuori dal comune, ha come dire... una mentalità ancora abbastanza ristretta quando si tratta di noi mannari. Per cui le chiedo di mantenere quello che sto per dirle in forma strettamente confidenziale» disse Namjoon osservandomi dritta negli occhi.

«Non riferirò nulla al comandante Lee. Yoongi mi ha già avvisata di come hanno archiviato i primi due casi di omicidio dopo che ha riferito fossero due mannari. L'assassino è pericoloso e non lascerei mai a piede libero un criminale del genere» risposi convinta.

«Le sue parole agente White sono di tutto rispetto e questo le fa onore.» disse Namjoon.

«Grazie»

«Si si, tutto molto bello ma vuoi finalmente dirci cosa hai scoperto di così importante?» chiese Yoongi visibilmente annoiato.

«Come sempre non ti piace chiacchierare vero?» disse Namjoon rivolgendosi al moro.

Yoongi lo fissò per un attimo.
«Ormai dovresti conoscermi Nam...» rispose guardandolo divertito e poggiando la statuina che teneva in mano.

Namjoon l'osservò con un tenero sorriso e poi cominciò a parlare.
«Sai che avevo il sospetto fosse spuntato un nuovo mannaro in città» disse Namjoon rivolto verso il ragazzo che mosse la testa in segno di assenso «Beh ieri sera i miei beta sono finalmente riusciti a percepirne distintamente l'energia, ma il tutto è durato solamente alcuni secondi. Nonostante Bon-Hwa e Iseul siano potenti e veloci, quando sono arrivati nella zona in cui lo avevano sentito lui era già scomparso. Hanno provato a seguirne le tracce, ma si sono ritrovati in un vicolo cieco. Deve essere molto forte per riuscire a nascondere così la sua energia e da quando hanno ucciso Song-min, non abbiamo più nessuno abbastanza potente da riuscire a scovarlo» disse Namjoon prima di contrarre la mascella dal nervosismo.

«Quindi la presenza di questo nuovo mannaro è confermata» disse Yoongi incrociando le dita tra loro e portandosele davanti alla bocca.

«Così sembra. E guarda caso la sua entrata in scena risale esattamente a tre settimane fa» rispose Namjoon.

«E dopo solamente quattro giorni sono cominciati i primi omicidi» affermò Yoongi con tono cupo.

«Aspettate. Mi state dicendo che abbiamo un sospettato?» chiesi intromettendomi nel loro discorso.

«Yoongi, non l'hai informata di questa cosa?» chiese Namjoon fissando l'amico.

«Non c'era ancora nulla di sicuro e poi sapevo che ne avremmo parlato oggi quindi non mi andava di doverle ripetere tutto» ribadì il mio collega.

Namjoon fece un sonoro sbuffo e poi si rivolse a me.
«Si agente White, abbiamo un sospetto» disse Namjoon fissandomi con un sorriso prima di continuare «E se c'è lui dietro tutti questi omicidi, dovete fare molta attenzione. Lo so che siete due tra i migliori sensitivi in circolazione, ma se questo mannaro è riuscito ad uccidere persino Song-min, voi siete in pericolo»

«Se non sbaglio Song-min è la seconda vittima giusto? Il sensitivo che lavorava per il tuo branco» gli chiesi.

«Si esatto. Lavorava per me da ormai due anni, era diventato uno di famiglia, sebbene non fosse un mannaro. Riusciva a stare simpatico a tutti. Ed era molto potente» disse fissando un punto davanti a sé.

«Hai idea sul motivo per cui potrebbero averlo ucciso?»

«Mi stava aiutando a scovare il nascondiglio di questo presunto nuovo mannaro e la sera in cui lo hanno ucciso dovevamo trovarci a casa mia. Mi aveva chiamato solamente qualche ora prima dicendomi che aveva scoperto qualcosa di importantissimo e che doveva vedermi a tutti i costi appena terminava l'ultima riunione di lavoro»

Gli occhi di Namjoon diventarono per un attimo spenti.
«Ma non lo hai mai incontrato vero?» chiesi esitante.

«No... quella è stata l'ultima volta in cui gli ho parlato. Quel pazzo lo ha ucciso prima» disse Namjoon tristemente.

«Pensiamo che Song-min avesse scoperto dove si nascondesse l'assassino e che quest'ultimo lo abbia intercettato e ucciso prima che potesse svelarlo a Namjoon» disse Yoongi e poi si voltò verso il lupo mannaro.

«Dannazione» dissi a denti stretti «E dei mannari uccisi? Cosa mi sai dire di loro Namjoon?»

Vidi il ragazzo fare un lungo sospiro e poi cominciò a parlare.

«Sang era il miglior combattente del mio branco. Chiunque lo abbia ucciso deve possedere una forza fuori dalla norma e un addestramento nel combattimento notevole. Lo dico con certezza perché anche io facevo fatica a tenergli testa quando si impegnava» disse Namjoon.

«Era il buttafuori giusto? Il leone mannaro?» chiesi.

«Si, l'unico leone maschio del mio branco» confermò Namjoon e poi continuò.

«Chaewon invece era un puma mannaro ed era con noi dall'inizio dell'anno. L'ho accolta dopo che Yoongi l'ha portata da me in lacrime. Era una ragazza dolce e gentile e si stava ambientando benissimo. Aveva ancora qualche problema a gestire la trasformazione, ma stava facendo passi da gigante negli ultimi mesi. Avevo promesso di proteggerla ed invece non sono riuscito a mantenere la mia parola» disse l'alfa stringendo i pugni e con gli occhi lucidi si rivolse a Yoongi.

«Mi dispiace...» gli disse con la voce tremante.

Il ragazzo accanto a me lo fissò intensamente, gli occhi altrettanto lucidi.
«Chaewon sapeva che non doveva uscire da sola ma lo ha fatto comunque. Non hai colpe Namjoon» disse Yoongi.

«Ma se ci fossi stato forse avrei potuto...»

«Forse saresti morto anche tu...e adesso ci saremmo trovati con un assassino in circolazione e un branco di mannari senza un capo» affermò Yoongi deciso.

Namjoon distolse lo sguardo dal moro e strinse i pugni fino a far diventare le nocche bianche.

«Lo troveremo» disse infine Yoongi «Troveremo quel bastardo e gliela faremo pagare»

I due si fissarono per alcuni secondi ed infine Namjoon fece un lieve cenno di assenso con il capo prima di tornare a parlare.

«Gli anziani Park, le prime vittime, erano invece una vecchia coppia di lupi mannari. Facevano parte del mio concilio e mi aiutavano a gestire le faccende del branco. Erano i mannari più longevi che conoscessi» disse con gli occhi sempre più lucidi.

«Hai idea del perché l'assassino li abbia attaccati?» chiesi esitante.

«Abbiamo un'idea in realtà» disse Yoongi e mi girai verso di lui ascoltandolo con attenzione.
«I signori Park tenevano i registri con tutti i mannari del branco di Namjoon e guarda caso da quei libri mancano proprio due pagine: quelle contenenti i nomi dei mannari felini.»

«Pensate che l'assassino stia cercando i felini presenti nel branco?» chiesi rivolta ai due ragazzi.

«Sì, pensiamo sia così. Sang e Chaewon non sono stati gli unici ad essere stati attaccati» disse Namjoon «Anche altri due ghepardi del mio branco la settimana scorsa sono stati braccati da qualcosa, ma per fortuna sono riusciti a scappare. E uno di questi, Kwang, è stato ferito ad una gamba. Per fortuna è riuscito ad incontrare il curatore poco prima che quest'ultimo venisse ucciso»

«I due ghepardi non sono riusciti a capire cosa li ha attaccati?» chiesi.

«Purtroppo no, sono entrambi giovani e si sono fatti prendere dal panico» disse Namjoon.

«Capisco» risposi.
«E il curatore? Lui non lavorava per voi giusto?» chiesi cercando di capire perché l'assassino l'avesse ucciso.

«No lui no, ma ogni tanto curava i miei mannari a pagamento» disse Namjoon.

«E questo potrebbe essere un motivo valido per costargli la vita?» domandai.

«Spero proprio di no» rispose Namjoon.

«Deve essere successo qualcosa che ci sfugge» mormorò Yoongi.

Mi misi a pensare freneticamente.
"Cosa poteva volere da lui l'assassino? Perché aveva attaccato il curatore se stava cercando i felini? Che il curatore avesse visto qualcosa?" queste erano solo alcune delle domande che vorticavano frenetiche nella mia mente.
«I tuoi mannari non hanno visto nulla di strano quando sono andati dal curatore nelle scorse settimane?» chiesi.

«Li ho già interrogati tutti e non mi hanno saputo dire nulla che già non sapessi. Inoltre il curatore non parlava molto e cercava di mantenere i suoi affari con i mannari altamente segreti.»
Namjoon si interruppe un attimo e poi come se si fosse ricordato di qualcosa mi fissò con sguardo attento.
«Kwang...Kwang mi ha riferito di aver visto uno strano ragazzo aggirarsi nei dintorni del bar lo stesso giorno in cui è andato a farsi curare.»

«Uno strano ragazzo?» chiesi incuriosita e persino Yoongi si sporse in avanti ascoltando con attenzione.

«Si, Kwang lo ha notato perché gli è sembrato di sentire una strana aura provenire da lui, quasi fosse un mannaro, ma quando si è avvicinato non ha più percepito nulla. Mi ha detto di averlo persino annusato mentre gli passava accanto, ma il ragazzo aveva il tipico odore di tutti voi umani. Ha pensato di essersi sbagliato e se ne è andato giudicandolo come un semplice teppista che provava a farsi curare dopo una bella scazzottata» disse Namjoon.
«Me ne ha parlato solamente perché da quando lo ha visto vuole farsi un maledetto piercing al sopracciglio. E chi la sente poi sua madre se torna a casa con una cosa del genere.»

A quelle parole una scarica percorse la mia spina dorsale e l'immagine del ragazzo con gli occhi dorati e il piercing al sopracciglio tornò nella mia mente.

«Kwang ha ancora sedici anni giusto?» sentii chiedere da Yoongi.

«Sì, è tra i mannari più giovani del mio branco ma è molto promettente» rispose fiero Namjoon.

«Aspetta Namjoon...Aspetta.»
Il lupo sentendosi nominare smise di parlare con Yoongi e si girò verso di me.
«Hai detto che il ragazzo che Kwang ha visto portava un piercing al sopracciglio?» chiesi cercando di mantenere la voce calma ma senza riuscirci .

«Sì» rispose netto Namjoon.

Rimasi per alcuni secondi immobile a fissare lo strano portapenne in metallo davanti a me e poi parlai.
«Quando sono arrivata in città ho percepito una strana energia provenire proprio da un ragazzo che portava un piercing al sopracciglio» dissi.

I due ragazzi mi guardarono stupiti.
«Tu hai... cosa?!» chiese Yoongi «E perchè non me lo hai detto?!»

«Non pensavo fosse importante dirti che avevo visto un ragazzo con poteri soprannaturali in una città grande e affollata come Seoul» risposi piccata a Yoongi.

«Almeno sei riuscita a capire cosa fosse?» chiese il mio collega, fissandomi di sbieco.

«No...o meglio penso possa essere un mannaro o un qualche tipo di demone del fuoco. La sua energia era calda ma non sono riuscita a sondarlo come avrei voluto perché, nell'esatto momento in cui mi sono accorta della sua presenza e l'ho individuato, lui è riuscito ad occultarsi sparendo tra la folla» spiegai fissando gli occhi neri del ragazzo.

«Perchè non lo hai inseguito?!» chiese ancora Yoongi.

«Perché ero bloccata nel taxi che mi stava portando alla centrale di polizia!» dissi con tono spazientito «E comunque è stato davvero un fulmine a sparire. Se anche fossi scesa in mezzo al traffico di Seoul, rischiando tra l'altro di essere investita, non avrei nemmeno saputo dove andare! Ho provato a sondare tutta la strada ma niente! È sparito nell'arco di un battito di ciglia. Dannazione, perché in questa città spariscono sempre tutti?!»

Yoongi mi guardò alzando un sopracciglio mentre Namjoon mi fissò con uno sguardo divertito.
«Hai detto che il ragazzo che hai visto potrebbe essere un mannaro giusto?» chiese.

«Sì, la sua energia era calda e i suoi occhi...i suoi occhi erano dorati e avevano la pupilla verticale» risposi.

«Occhi dorati?» chiese Yoongi e io annuii.

«E pupilla verticale» sentenziò Namjoon.

«Potrebbe essere lo stesso mannaro che hanno sentito Bon-Hwa e Iseul la scorsa notte. In fondo se fosse stato così bravo da far perdere le sue tracce mentre un sensitivo lo stava cercando a pochi metri di distanza, sarebbe sicuramente riuscito a sfuggire anche ai miei lupi» disse poi Namjoon incrociando le braccia sull'ampio petto.

«Potrebbe essere sì» risposi tornando seria.

Calò un breve silenzio tra noi tanto che mi sembrò di sentire le sinapsi dei nostri nostri cervelli lavorare a più non posso, cercando di collegare tutte le informazioni tra loro.

Il primo a rompere quel momento di massima concentrazione fu Yoongi.
«Namjoon, Abigail ha visto il corpo di Chaewon e concorda con noi. Anche lei pensa che possa essere stata uccisa da un felino. E se il tizio che ha visto ieri sera aveva quel tipo di occhi...se non sbaglio i mannari felini sono gli unici ad avere occhi dorati vero?» disse osservando l'alfa.

«Si, i felini sono gli unici mannari che possono avere occhi dorati e sì, le lesioni che sono state trovate su Chaewon, su Sang e sugli anziani Park sembravano proprio quelle di un felino. Un grosso felino. Qualcosa come un puma, una pantera, un giaguaro, un leone o... una tigre.»

«Nam dovresti saperlo meglio di me che le tigri mannare sono scomparse da decenni ormai» disse Yoongi.

«Hai ragione, ma ho cominciato a pensare a tutte le possibili opzioni» disse Namjoon.

«Lei che ne pensa agente White?» chiese poi girandosi verso di me.

«Le lesioni di tutte le vittime sembrano essere molto simili tra loro sebbene quelle di Sang e di Chaewon siano le peggiori. Con loro l'assassino è stato veramente cruento. Mentre con gli umani probabilmente gli è bastato usare la forza bruta. Se i felini sono gli unici mannari a poter avere gli occhi dorati allora probabilmente il ragazzo che ho visto e questi omicidi potrebbero essere collegati tra loro. Ma come ha detto Yoongi...un mannaro di tigre? Sento di poterlo escludere. L'ultimo avvistamento di un mannaro tigre risale a più di vent'anni fa e mi risulta sia stato anche ucciso.»

«Sì, Abigail ha ragione.» affermò Yoongi dandomi man forte.

Namjoon ci osservò con un'espressione dubbiosa sul volto. Era chiaro che secondo lui qualche tigre mannara potesse essere ancora in vita. Feci un lungo sospiro e tornai a parlare.
«Poniamo anche per un secondo che possa essere veramente un esemplare del genere. Come possiamo scovarlo? Se escludiamo i leoni, gli altri felini tendono ad essere molto solitari e le tigri più di tutti. Si dice fossero difficilissime da stanare. Come pensiamo di trovare un mannaro del genere qui a Seoul? È come cercare un ago in un pagliaio!» esclamai e poco dopo cominciai a massaggiarmi le tempie.

«È difficile, ma non è impossibile, soprattutto se si ha un buon metal detector. E guarda caso davanti a me ne ho due tra i migliori al mondo» disse Namjoon con un sorriso.

Io e Yoongi ci guardammo e un mezzo sorriso comparve contemporaneamente sui nostri volti.
«Quindi mi sembra di capire che le nostre ricerche si devono concentrare sul possibile mannaro con il piercing visto che tutte le strade al momento portano a lui» disse Yoongi.

«Esattamente» disse Namjoon.

«Ho solo un'ultima domanda Namjoon» dissi rivolgendomi al ragazzo.

«Mi dica agente White»

«Hai idea del possibile motivo per cui questo assassino ce l'abbia con i tuoi felini?» chiesi.

«No, non lo so. Tuttavia sono convinto che con il vostro aiuto riuscirò a trovare quel maledetto assassino e a farlo parlare, prima di ucciderlo» disse quelle ultime parole con un tono basso che mi fece accapponare la pelle.

«Nessuno tocca i miei mannari e la passa liscia» sentenziò e percepii l'energia del lupo solleticarmi lievemente la pelle.

Namjoon teneva veramente ai suoi mannari. Era alfa e per arrivare a quel livello probabilmente aveva dovuto mordere, graffiare e picchiare molti dei suoi attuali sottoposti. Era forte e su questo non avevo alcun dubbio, ma era anche carismatico e stranamente premuroso. Avevo la ferma convinzione che avrebbe fatto di tutto per proteggere il suo branco e questo mi portava a provare un'automatica quanto involontaria stima nei suoi confronti. Stima che stava crescendo sempre più man mano che passavo del tempo in sua presenza.
"Ora inizio a capire perché è riuscito a riunire sotto di sé così tante specie diverse" pensai osservandolo. Era un leader nato.

Namjoon aveva appena finito di aggiornarci sul luogo in cui era stato percepito il presunto mannaro quando bussarono alla porta. Ci girammo tutti e tre contemporaneamente, le nostre energie destate attorno a noi.

«Signor Kim?» sentimmo dire da una voce femminile «Signor Kim l'appuntamento delle 11 è appena arrivato. Non volevo disturbarla, ma mi aveva detto di avvisarla.»

«Grazie mille Ji-eun. Le dica che arrivo subito» rispose Namjoon alla ragazza e, nel momento in cui sentimmo le sue parole, ritirammo le nostre energie.

«Scusatemi. Sono già le undici e non me ne sono nemmeno accorto. Il tempo è passato troppo velocemente. Sono contento di avervi informati subito ed ora abbiamo anche una pista da seguire. Ovviamente informerò i miei mannari di tenere occhi e orecchie ben aperte. Se dovessimo scoprire qualcosa di nuovo vi informeremo subito.»

«Vedrai riusciremo a catturare quel mostro Nam» disse Yoongi.

Nel sentire quelle parole non potei far altro che sorridere: a volte la visione delle cose dipende davvero dal punto di vista con cui le si guarda.

«Ne sono sicuro. Ora che la famosa Cacciatrice e il leggendario Suga sono sulle sue tracce, quel mannaro ha i giorni contati» disse Namjoon alzandosi dalla sedia e venendomi accanto.

«Suga?» dissi rivolgendomi verso Yoongi.

Il ragazzo fece spallucce e si voltò dall'altra parte. Stavo per chiedere il motivo di quello strano soprannome quando Namjoon mi si avvicinò.

«È stato un piacere incontrarla agente White» disse prendendomi la mano e baciandola come un vero gentiluomo. Prima dell'incontro con lui, se un mannaro avesse provato anche solo a sfiorarmi, si sarebbe trovato una pallottola dritta in mezzo alla fronte, ma quando Namjoon mi accarezzò dolcemente il palmo, rimasi immobile ad osservarlo. Sentii la sua energia calda mescolarsi assieme al suo respiro e quando le sue labbra morbide mi sfiorarono la pelle, il mio battito cardiaco inspiegabilmente accelerò.

Il ragazzo mi fissò con uno sguardo magnetico e la sua energia vibrò davanti a me facendomi venire la gola secca.
"Dannazione! Cos'hanno tutti in questa città?" pensai mentre osservavo i suoi occhi scuri diventare color nocciola per una frazione di secondo.

«Mi chiami pure Abigail...facciamo parte della stessa squadra ora» dissi cercando di sembrare più sciolta e disinvolta possibile. Il lupo mi guardò sorpreso e sorrise mostrando ancora una volta le fossette.
«A presto allora Abigail» disse pronunciando il mio nome con un tono basso e trasformando il suo sorriso in una espressione decisamente sexy.
"Maledetti pelosi coreani. Perché dovete comportarvi così?" pensai osservandolo. Dopodiché si rivolse a Yoongi e, riprendendo l'espressione da bravo lupacchiotto, lo salutò allegramente.

«A presto Yoongi, teniamoci in contatto»

«Certamente e se scopriamo qualcosa sarai il primo a saperlo» disse il moro.

Namjoon ci scortò fino alla porta e ci salutò un'ultima volta prima di sparire a passo svelto lungo il bianco corridoio.

«E così è successo quello che avevo predetto: la pericolosa Cacciatrice ora ha un debole per i pelosetti» disse Yoongi a bassa voce e con un ghigno malvagio sul volto. «Aspetta che lo sappia Hobi.»

Giuro che se uno sguardo potesse incendiare, in quell'esatto momento Yoongi sarebbe diventato istantaneamente cenere.
Lo sentii ridere di gusto mentre mi voltai imbarazzata e iniziai a camminare verso l'uscita.

"Rettifico: ma cosa diavolo hanno tutti i ragazzi che incontro in questa città?"





☆Nota dell'autore☆

Ed eccoci finalmente arrivati al capitolo cinque. La storia comincia a delinearsi e la nostra protagonista finalmente ha una traccia da seguire.

Secondo voi il misterioso ragazzo con il piercing è veramente l'assassino che sta seminando morte e terrore nella città?

Fatemi sapere cosa ne pensate e se la storia vi sta piacendo lasciatemi pure qualche commento e/o stellina.

Grazie, a presto! [^._.^]ノ彡

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