CAP. 42 ☾ -WARRIORS- ☽
Il sole era ormai tramontato da diverse ore e nello studio di Taehyung iniziava ad esserci fermento.
Namjoon e Iseul stavano ripassando il piano per l'ennesima volta, cercando assieme a Taehyung e Seokjin i possibili punti deboli, mentre Yoongi e Hoseok erano intenti a controllare minuziosamente i pugnali da lancio.
Era vero che questa volta loro non avrebbero dovuto affrontare il Rākṣasa, ma avevamo comunque deciso fosse meglio equipaggiare anche la squadra di salvataggio con pistole, coltelli e bombe sacre.
«Abbiamo ancora cinque minuti poi dobbiamo andare » disse Yoongi, rinfoderando un lungo pugnale di quindici centimetri all'interno della giacca.
«Noi siamo praticamente pronti» disse Namjoon, assicurando l'ultima bomba sacra tascabile alla cintura.
«Mi raccomando non fate nulla di avventato. Trovate Jimin-ah, liberatelo e poi scappate» disse Taehyung «Noi staremo nascosti nel vicolo, osserveremo l'incontro tra quel demone e la serva umana e attenderemo la telefonata di Yoongi. Se il Rākṣasa se ne dovesse andare prima del vostro segnale allora interverremo».
«Mi auguro davvero non ce ne sia bisogno» commentò Seokjin, fissando prudentemente le bombe ancora posate sul letto. Lo fissai.
Il vampiro si era svegliato non appena era comparsa la prima stella in cielo e ci aveva raggiunti immediatamente. Tuttavia, nonostante fosse un non morto, mi ero subito accorta che quella sera il vamp aveva davvero un pessimo aspetto. Due grandi occhiaie gli contornavano gli occhi neri, completamente spenti; il viso era terribilmente sciupato e i capelli, solitamente impeccabili, avevano perso la loro lucentezza e ricadevano disordinati attorno a tutto il suo volto. Le labbra, generalmente rosse e gonfie, avevano uno strano colorito violaceo e le vene, dello stesso colore, risaltavano come fiumi neri sotto la pelle diafana. Sembrava l'ombra di sé stesso.
«Sei sicura non sia meglio rimetterlo a dormire nella sua bara?» mi domandò Jungkook, avvicinandosi.
«Guarda che ti sento mannaro» rispose Seokjin.
I due si squadrarono.
«Scusami, vampiro, ma non hai proprio una bella cera» disse il mio Famiglio facendo un passo verso di lui, i muscoli tesi sotto la maglia nera.
«Hai ragione, forse non sono al pieno della mia magnificenza, ma ti assicuro che posso combattere. Inoltre, non puoi lasciarmi in panchina. Le mie illusioni vi servono. Io vi servo. La mia serva umana non risponderà ai vostri ordini» gli ricordò.
Jungkook ringhiò sommessamente, ma non disse nulla.
«Seokjin ha ragione» dissi «Abbiamo bisogno di lui... ognuno di noi è importante in questo momento».
«Ottime parole, Abigail» commento Namjoon, dedicandomi un lieve sorriso.
«Bene, e dopo l'ennesimo cliché sull'importanza dell'amicizia e della fratellanza direi che possiamo andare» dichiarò Yoongi, afferrando la Hwando e dirigendosi verso l'entrata della Cripta. Lo stregone afferrò la lampada a muro tirandola verso il basso e ancora una volta, come per magia, la porta segreta si aprì davanti ai nostri occhi.
«Certo che è sempre più scorbutico» commentò Jungkook.
«Penso sia solamente agitato» risposi, osservando il mio collega sparire dalla stanza.
«Lo stregone? Agitato?» chiese sbalordito il mannaro.
Sorrisi lievemente.
«Non sembra, ma ha un cuore anche lui»
«Deve essere piccolissimo» considerò la tigre facendomi sorridere ancora di più.
«Sei ancora arrabbiato con lui perché ti ha chiuso fuori dalla camera?» domandai, inserendo i nuovi proiettili all'acquasanta nel caricatore della mia Beretta. Quelle munizioni, assieme alle bombe sacre tascabili, erano il nuovo regalo del dipartimento di polizia di Seul ed erano stati consegnati a Yoongi proprio la sera prima, durante la sua capatina all'armeria. Ogni tanto la fortuna era anche dalla nostra parte.
«No, non sono arrabbiato con lui per quello» disse Jungkook, sorprendendomi.
«Allora come mai quel commento acido?» domandai.
«Ha cercato di castrarmi» rispose, fissando truce l'entrata nel muro.
Soffocai una risata sul nascere.
«Non c'è nulla da ridere!» continuò Jungkook afferrando un Magnum 500 S&W dal tavolo e iniziando a caricarlo «Anche perché ne avresti rimesso pure tu, Cacciatrice» continuò guardandomi con un ghigno.
«I veterinari dicono che ci siano solo vantaggi nel castrare i gatti» risposi chiudendo il caricatore e rinfoderando la mia pistola nella fondina ascellare. Lui arricciò il naso, perdendo immediatamente tutta la strafottenza e io mi allontanai, gongolante.
«La prossima volta ti farò provare ogni beneficio a cui rinunceresti castrandomi» ribatté lui, fregandosi di chi poteva sentirlo e facendomi così guadagnare l'ennesima occhiataccia da parte di Iseul.
«Non ci sarà nessun'altra volta, Jungkook» risposi voltandomi verso di lui «E ora finisci di preparare la tua pistola e stai zitto!» ordinai.
Il mannaro prese immediatamente un proiettile tra le dita e mi fissò, facendo ruotare il piccolo bozzolo di metallo tra le dita con un movimento maledettamente sexy. Poi, non potendo ribattere, decise comunque di farmela pagare. Si leccò il piercing al labbro, mostrandomi fin troppo chiaramente la punta della lingua e il mio cuore perse un battito.
"Maledetto! La prossima volta gli devo dire di rimanere anche fermo" pensai, mentre mi voltavo e raggiungevo a grandi falcate Hoseok dall'altra parte della stanza.
«Hobi, tu sei pronto?» domandai, portandomi al suo fianco.
«Sì, Aby. Sto scegliendo quale pugnale portare» rispose, soppesando attentamente due meravigliose lame affilate.
«Yoongi alla fine l'ha avuta vinta, eh?» gli dissi osservando la luce del lampadario riflettere sull'argento.
«Come sempre» rispose lui, prima di posare il pugnale che teneva nella mano destra e giocherellare con quello di sinistra.
«I miei artigli sono cento volte meglio di questi cosi» commentò il gumiho facendo sventolare le nove code dietro di sé.
«Ne sono convinta, ma questi li puoi utilizzare anche da lontano» dissi sorridendogli dolcemente «Inoltre il Rākṣasa potrebbe percepire la tua energia se li sfoderassi e voi dovete agire furtivi. I pugnali sono più sicuri».
Lui si fermò e mi fissò per un istante. I suoi occhi neri mi scrutarono attentamente e mi legarono con uno sguardo magnetico, facendo accelerare il mio cuore.
«Allora vi volete muovere?!» la voce di Yoongi risuonò nella stanza, e un istante più tardi la sua testa fece capolino da oltre il muro. Lo stregone ci fissò stizzito uno ad uno, prima di tornare nel corridoio.
«Arriviamo!» risposero in coro il gumiho e i mannari.
Osservai Hoseok chiudersi il giubbetto nero di pelle sgraffignato dall'armadio dei bodyguard di Taehyung, esattamente come tutti gli abiti che stavamo indossando, e una strana sensazione di agitazione mi strinse lo stomaco.
«Per favore, fai attenzione» mormorai, sfiorandogli il braccio.
«Dovrei essere io a dirti di fare attenzione» mi rispose, accarezzandomi la guancia.
«Io so badare a me stessa...»
«Anche io» replicò lui, socchiudendo gli occhi nell'esatto momento in cui,con le dita, gli sfiorai la pelliccia morbida delle code.
«Torna tutto intero assieme a Jimin» dissi, chiudendo le palpebre a mia volta e godendomi la sensazione dei suoi polpastrelli caldi sul viso.
«Lo stregone ha detto di muoversi!»
La voce bassa e secca di Jungkook mi fece sobbalzare e Hoseok ritrasse istantaneamente la sua mano.
La tigre mannara si era portata silenziosamente al nostro fianco e ora stava osservando Hoseok piena d'ira, le pupille ridotte ad una linea verticale. Inspirò.
«Non ringhiare» ordinai.
Un istante più tardi i suoi occhi dorati tornarono a fissarsi nei miei e il suo petto si sgonfiò.
«Che palle!» esclamò.
Sorrisi gelida.
«Prima o poi lo imparerai» commentai superandolo e dirigendomi verso il passaggio aperto. Hoseok mi seguì.
«Fai il bravo gattino» disse rivolto al mio Famiglio.
«Hobi, per favore... non metterti anche tu» lo ammonii, prima di incamminarmi lungo il corridoio, seguita da tutti gli altri.
Percorremmo l'ingresso alla Cripta quasi in assoluto silenzio. Ognuno perso nei propri pensieri, tanto che, nel momento in cui arrivai alla sala circolare, mi stupii.
Il fuoco nel caminetto scoppiettava pieno d'energia nel fondo della sala ma, a differenza della volta precedente, non appena mettemmo piede al suo interno quindici vampiri si voltarono e puntarono le loro iridi nere verso di noi. Tuttavia, non appena individuarono me e Yoongi si bloccarono, immobili.
Li fissai uno ad uno, memorizzando ogni loro volto e facendo trasalire un giovane succhiasangue comodamente disteso su un ampio divanetto laterale. Sorrisi malvagiamente, mentre lo vedevo allargare le pupille scure completamente terrorizzato solamente dal mio sguardo.
"Abigail per favore, non giocare con i miei vampiri" mi disse mentalmente Taehyung, mentre ci accompagnava fiero lungo la stanza.
"Ogni tanto è bello ricordare come dovreste comportarvi in mia presenza" risposi, mentre distoglievo gli occhi dal giovane vampiro e lo posavo su una succhiasangue bionda che, prima del nostro arrivo, stava bevendo un calice di sangue accanto al camino. La sua mano pallida e affusolata tremò e non appena le sorrisi glaciale, il calice di vetro cadde ai suoi piedi, le scarpe bianche irrimediabilmente macchiate di rosso.
Jungkook al mio fianco gorgogliò contento e io, soddisfatta per la reazione che avevo evocato nella vampira, attraversai l'ingresso a sinistra del camino.
"Sai quanto mi costerà pulire il tappeto che Angel ha macchiato?" mi domandò Taehyung, dirigendosi verso le scale a chiocciola che ci avrebbero portato fino alla sua stanza.
"Quella vampira bionda si chiama Angel?" pensai, mentre iniziavo a scendere i gradini "Questo è un vero cliché".
"Non credo si chiami veramente così, ma è arrivata al mio cospetto indossando solamente delle piccole ali bianche e presentandosi con quel nome...che senso aveva chiederle altro in quel momento?" dichiarò il vampiro "Ho semplicemente accettato la sua gentile offerta e l'ho accolta nella mia Congrega"
"E nel tuo letto" commentai.
"Vedo che impari velocemente, Abigail" disse il vampiro e poi la sua risata bassa e calda echeggiò nella mia mente.
Scendemmo le scale ancora per una manciata di secondi, finché l'imponente entrata degli alloggi del vampiro non comparve davanti ai nostri occhi.
Taehyung la aprì con un rapido gesto della mano e poi, sempre in totale silenzio, ci dirigemmo nella sua stanza.
La porta che Jungkook aveva sfondato con la sua spallata era stata completamente restaurata e quando si chiuse alle nostre spalle la tensione aumentò.
«Bene, diamo il via al piano» dichiarò il vampiro e, a quella frase, Seokjin si diresse vicino al caminetto. Le sue lunghe dita girarono lo stemma a forma di "V" e sfiorarono la settima rosa del frontone e, come la volta precedente, il muro sul fondo del braciere si spostò di lato.
«Mi raccomando fate attenzione. Non fatevi vedere dal Rākṣasa e intervenite solamente quando siete sicuri che quel dannato mostro abbia lasciato il suo nascondiglio» dissi.
«Non ti preoccupare, Abigail. Il piano lo conosciamo a memoria. Faremo una toccata e fuga » disse Namjoon sorridendo ma, per la prima volta da quando lo conoscevo, vidi i bordi del suo meraviglioso sorriso pendere verso il basso.
«Alpha, per favore fai attenzione» disse Jungkook avvicinandosi a lui.
«Non ti preoccupare piccolo...» rispose il lupo, afferrando il mio Famiglio per la nuca e facendo scontrare le loro fronti in un gesto d'affetto «Tu proteggi la tua Compagna mi raccomando» sussurrò poi liberandolo.
«Ci puoi contare» rispose la tigre.
"Io non sono la sua compagna" pensai mentre vedevo il giovane mannaro spostarsi davanti ad Iseul.
«Lupetta, mi raccomando... abbiamo ancora una sfida da fare io e te. Dobbiamo capire chi tra noi è il più veloce, quindi non farti male» le raccomandò.
Lei gli sorrise lieve.
«Potrei batterti anche con una gamba sola!» dichiarò, cercando di essere convincente ma, esattamente come Namjoon, il suo sorriso si spense quasi subito.
«Lo vedremo!» rispose lui, dedicandole un sorriso talmente caloroso che fece sciogliere la licantropa all'istante.
Dopodiché si voltò verso Yoongi e il suo sguardo divenne serio.
«Stregone, torna con Jimin-shi» disse.
«Ci puoi contare!» rispose lui, prima di fare un passo all'interno del caminetto.
I disegni sul fodero della Hwando brillarono colpiti dalla luce del lampadario e io lo fissai senza dire nulla. Lui fece lo stesso con me.
"Non ti preoccupare Yoongi, farò tutto il possibile per farvi guadagnare tempo in caso di bisogno, ma voi tornate tutti interi." pensai, facendogli un cenno con il capo.
Lui ricambiò quel mio gesto e poi sparì ancora una volta.
«Non auguri di tornare sano e salvo anche a me, Tigre?» domandò spavaldamente Hoseok passandogli davanti e sfiorandogli il mento con la punta di una coda.
Jungkook si irrigidì per quel contatto, ma una frazione di secondo più tardi la sua mascella scattò in avanti.
Il demone volpe fece un rapido balzo laterale e i denti di Jungkook si chiusero nel vuoto.
«Non ci credo! Hai iniziato anche a mordere adesso?!» domandai, camminando fino al camino.
«Mi sembra di ricordare che ti piacesse» rispose lui con fare da spaccone.
Il gumiho lo fulminò.
«Io te l'ho sempre detto Aby, lui è solo un gattaccio di strada» affermò Hoseok, portandosi leggiadro alle mie spalle.
Le sue code mi sfiorarono tutto il corpo e io mi trattenni dall'affondare le dita in quella pelliccia morbida e calda per un'ultima volta prima della sua partenza.
«Lui non è un gattaccio di strada, lui è una tigre valorosa!» intervenne Iseul ma, un istante più tardi, Namjoon le posò una mano sulla spalla.
«Andiamo Iseul-shi, non intromettiamoci nelle loro discussioni anche perché non ha senso discutere tra di noi» disse e lei, sebbene controvoglia, ascoltò le parole del suo Alpha.
«Non puoi permettere che trattino così il tuo futuro Beta» protestò la lupa.
Namjoon alzò lo sguardo e fissò Jungkook.
«Non ti preoccupare... sono sicuro che il mio Beta sappia cavarsela anche senza il nostro aiuto» disse Namjoon e a quelle parole gli occhi del mio Famiglio brillarono.
«Assolutamente...Alpha... » rispose la tigre con un tono basso e gutturale, tuttavia Hoseok ringhiò sommessamente alle mie spalle.
«Non iniziate a litigare di nuovo» dichiarai «Dobbiamo essere tutti concentrati per far riuscire almeno questa missione. Per cui, adesso, mettete la vostra faida da maschi alfa da parte e focalizzatevi sul nostro obiettivo».
«Di Alpha ce n'è uno solo» commentò Jungkook, fissando adorante Namjoon che sorrise lievemente per quell'affermazione.
«Lecchino» sentii mormorare da Hoseok.
«Un solo Alpha e un solo maschio degno di essere al tuo fianco Cacciatrice... e lascia che ti faccia uno spoiler: quel qualcuno sono proprio io» dichiarò Jungkook, gonfiando il petto.
Hoseok lo incenerì con lo sguardo.
«Giuro, non vedo l'ora di vedere il momento in cui tutto il tuo ego si ridurrà ad un misero granello di polvere» rispose Hoseok, ma poi l'orecchio volpino si tese e le sue code si bloccarono. I suoi occhi divennero gialli e la sua energia calda mi sfiorò la pelle.
«Ma fino ad allora proteggi la mia Abigail. Se quando torno scopro che quel dannato mostro l'ha ferita ti riterrò responsabile per ogni graffio, anche il più infimo, e giuro su tutti gli Dei che scoprirai veramente cosa può fare un gumiho quando è in preda all'ira».
Mi preparai a dover gestire la rabbia che sicuramente sarebbe esplosa nel mio stupido Famiglio dopo quell'affermazione invece la reazione che ebbe Jungkook mi spiazzò.
I suoi occhi divennero dorati e i suoi muscoli si tesero ma, a differenza di quanto mi aspettassi, mantenne la calma.
«Proteggerò la mia Compagna a costo della vita, Volpe. Ci puoi giurare!» dichiarò e per un istante i due esseri soprannaturali si scambiarono uno sguardo di intesa.
«Io non sono di nessuno. Mettetevelo bene in testa» dichiarai, ma i due mi ignorano.
«Ci conto, Tigre» rispose Hoseok serio, prima di voltarsi verso di me «Abigail, non fare nulla di stupido mi raccomando» mi disse con un dolce sorriso sul volto.
«Non ti preoccupare, ho intenzione di - »
Non riuscii a finire la frase.
Le dita di Hoseok si insinuarono tra i miei capelli fino ad arrivare alla mia nuca e con una velocità accecante le sue labbra si posarono sulle mie. Mi mancò il respiro mentre il gumiho mi rubava quel rapido bacio e la sensazione di agitazione che provavo crebbe a dismisura dentro di me.
"Torna da me" pensai ma un istante più tardi un'energia rovente mi colpì la schiena e il gumiho si trasformò.
Le dita sparirono dai miei capelli, gli occhi gialli divennero piccoli e neri e le sue labbra si scostarono dalle mie. La pelliccia gli ricoprì tutto il corpo e rimpicciolì le sue dimensioni, riuscendo così a schivare l'attacco di Jungkook.
Il mannaro, infatti, per nulla felice di quel bacio, mi aveva afferrata per la vita e aveva cercato di attaccare Hoseok fendendo con gli artigli lo spazio in cui fino ad un istante prima si trovava il demone volpe. Il gumiho però, ben consapevole della possibile reazione della tigre mannara era stato più veloce e, trasformandosi, era riuscito a rimpicciolire il suo corpo e ad evitare il fendente del mio Famiglio.
Vidi la piccola volpe bianca atterrare leggiadra davanti al camino e, dopo aver portato la zampa destra davanti al muso, mimò un bacio volante. Poi, con un grazioso balzò sorpassò le ceneri spente correndo decisamente divertita accanto a Yoongi.
«Osa toccare ancora una volta la mia Compagna e quello che assaggerà la mia furia distruttiva sarai proprio tu, demone!» lo minacciò Jungkook, accentuando la presa sul mio corpo.
«Quando verrò a trovarti al cimitero sappi che ti ricorderò che te la sei cercata» mormorò Yoongi al suo amico e sul muso della volpe comparve un sorriso fin troppo umano.
Dopodiché i due si voltarono e iniziarono a percorrere il corridoio buio.
«Mi raccomando Jungkookie... rendimi orgoglioso di te» disse Namjoon.
«Assolutamente» rispose il mannaro felino prima di strusciare la sua guancia sulla mia testa «E voi tornate con Jimin-shi...sano e salvo» aggiunse, fissando il lupo mannaro.
«Ci puoi contare» dichiarò lui, prima di entrare a sua volta nel camino.
Iseul guardò per un'ultima volta Jungkook sorridendo e poi mi fissò piena di astio.
«Se gli succede qualcosa ti terrò responsabile» mi disse.
«Non ti preoccupare... terrò al sicuro il mio Famiglio» risposi, accarezzando svogliatamente l'avambraccio con cui Jungkook mi stava ancora tenendo stretta a sé.
Lo sapevo, non era un comportamento molto maturo da parte mia, ma c'era qualcosa in quella lupa che mi faceva ribollire il sangue nelle vene e alla fine, visto che mi odiava con tutta sé stessa, tanto valeva darle una motivazione valida per farlo.
Le sue iridi divennero nocciola mentre osservava le mie dita scivolare sul tessuto nero della maglia di Jungkook, ma un istante più tardi contrasse la mascella e se ne andò, seguendo il suo capobranco.
Osservai i lupi raggiungere Yoongi e Hoseok e poi il muro di pietra tornò a nascondere la loro vista.
«Bene, la prima parte del piano è iniziata» disse Taehyung voltandosi e aprendo nuovamente la porta della sua camera.
«Ora seguitemi» ordinò, subito dopo.
«Dove stiamo andando?» domandò Jungkook, liberandomi dalla sua stretta.
«Andiamo a prendere la mia serva» rispose Seokjin, gli occhi neri spenti e privi di qualsiasi sentimento.
«Mancano ancora due ore alla mezzanotte...» constatò il mio Famiglio.
«Lo so tigrotto, ma non mi sembra il momento adatto per strusciarci appassionatamente nel mio letto... anche se concordo con te: un po' di sesso di gruppo, in questo momento, aiuterebbe sicuramente a distendere i nostri animi» lo punzecchiò il Master con un ghigno sul volto.
Jungkook si irrigidì al mio fianco e io alzai gli occhi al soffitto.
«Io non sono come Jimin-shi... non verrei mai a letto con voi sporchi succhiasangue» rispose la tigre mannara, un lieve ringhio mescolato a quelle parole.
«Nemmeno se la tua dolce padroncina volesse averci assieme mentre le facciamo scoprire i sordidi piacere del sesso paranormale?» domandò il vampiro.
Gli occhi di Jungkook si allargarono di colpo.
«Cacciatrice, davvero vorresti avere me e il vampi-»
«Ma davvero l'unica volta in cui dovresti sbandierare fieramente che sono la tua Compagna e che non mi condivideresti con nessuno al mondo mi chiedi se mi piacerebbe fare del sesso a tre con un vampiro?!» sbraitai furiosa «Davvero?!» ripetei puntandogli l'indice al centro del petto.
«Pensavo che magari l'abilità del suo morso ti avesse in qualche modo incuriosita... Jimin-shi mi ha raccontato che... »
«Oh Signore! Non voglio sapere nulla di quello che ti ha raccontato il tuo amico! Nulla! L'unica cosa che voglio in questo momento è che i nostri compagni tornino da noi sani e salvi, con Jimin assieme a loro. Nient'altro» dichiarai, prima di voltarmi verso il vampiro.
«Per cui, Taehyung, vedi di smetterla con tutta questa storia perché già mi risulta difficile riuscire a gestirle una tigre e una volpe. Non mi servi anche tu all'interno di questo folle teatrino!» dichiarai, incamminandomi verso di lui.
«E ficcatelo bene in testa: io non scopo i morti!».
Lui sorrise e i suoi occhi neri mi guardarono divertiti.
«Quando cambierai idea ricordati che il mio letto per te e per il tuo bel gattino è sempre disponibile» rispose il vampiro fin troppo divertito da quella mia sceneggiata e poi, come se nulla fosse, fece un cenno al suo vice.
«Andiamo Jin» riprese.
Il vampiro alto e snello annuì e i due si incamminarono fuori dalla stanza.
Sbuffai.
«Andiamo anche noi» dissi e un istante più tardi Jungkook fu al mio fianco.
«Quindi... » mormorò seguendomi ubbidiente «Hai ammesso che sei la mia Compagna?» chiese, non riuscendo in alcun modo a nascondere le fusa che seguirono a quella sua domanda. Mi bloccai di colpo e lui rischiò di travolgermi.
«Davvero Jungkook, come diavolo fai? Tra tutte le cose che dico tu riesci sempre a focalizzarti su quella più stupida!» dichiarai, fissandolo basita.
«Penso sia una mia grande abilità» rispose lui «Ed è per questo che sceglierai me al posto della Volpe. Perché mi adori!».
«Tu sei...sei...»
«L'uomo dei tuoi sogni » dichiarò lui, dedicandomi un sorriso smagliante.
«Il mio peggior incubo!» esclamai esasperata e sbuffando un'altra volta mi voltai, scendendo velocemente le scale in marmo e raggiungendo i vampiri che ci attendevano al piano sottostante.
«Se vuoi un consiglio su come ammaestrare le tigri basta chiedermelo... in questi mesi sono diventato abbastanza bravo» mi punzecchiò Taehyung mentre superavamo la soglia dei suoi alloggi.
«No grazie» risposi piccata «Penso proprio che se continua così la mia tigre avrà vita breve, per cui non mi serve addestrarla a darmi la zampa» dichiarai fissando piccata Jungkook.
«Le loro zampe sanno fare miracoli» rispose il vampiro.
Questa volta toccò a me fissarlo furente, ma Taehyung scoppiò comunque a ridere.
Così, con la risata bassa e mascolina del Master che ancora echeggiava nelle mie orecchie, il portone alle nostre spalle si chiuse e noi, senza il minimo indugio, iniziammo a risalire le scale a chiocciola diretti verso la stanza in cui era stata rinchiusa Hwa-Young.
☆Nota dell'autore☆
Ed eccomi tornata con il puntuale aggiornamento di Lunar Eclipse.
La squadra di recupero è partita! E Hoseok ha baciato Abigail davanti a tutti! Ve lo aspettavate? ehehehe la Volpetta non attacca spesso ma quando lo fa sono sempre grosse sorprese.
Jungkook come sempre si è dimostrato geloso e possessivo ma in qualche modo si è trovato d'accordo con il gumiho: entrambi proteggeranno Abigail a costo della vita.
E Taehyung...Taehyung ci prova sempre! ahahahahaah
(lo ammetto mi diverto tantissimo a scrivere del vampiro)
Come sempre spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Mi rendo conto che è la tipica parte di passaggio ma, come sempre, spero di averla resa almeno un po' accattivante.
Cosa vi aspettate dal prossimo aggiornamento? Riusciranno a salvare i dolce tigrotto dorato? Il Rākṣasa comparirà al suo incontro con la serva umana? Ma soprattutto... quanto impiegherà Abigail prima di ucciderli tutti (vampiro compreso)?
Lo scopriremo settimana prossima!
A preso!
A.
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