CAP. 39 ☾ - I WANNA FEEL YOU- ☽

Le mie labbra sfiorarono quelle del mannaro e non appena le nostre bocche combaciarono, anche i nostri poteri esplosero attorno a noi.
Le energie si toccarono, si fusero e si separarono innumerevoli volte mentre, senza il minimo controllo, affondavo la lingua nella bocca del ragazzo.
La tigre, infatti, non aveva perso nemmeno un secondo e appena aveva percepito la punta della mia lingua sfiorare le sue labbra aveva dischiuso la bocca, lasciando che lo assaporassi piena di desiderio. E quello, mescolato al suono basso delle sue fusa, mi diede completamente alla testa. Dimenticai ogni cosa. Ogni giuramento, ogni imposizione, ogni dovere, ogni morale. L'unica cosa che rimase nella mia mente fu la voglia soverchiante che stavo provando per lui.
Volevo toccarlo, baciarlo, morderlo. Volevo perdermi in lui. E volevo che lui si perdesse in me.

Mi alzai in ginocchio e, senza interrompere il nostro bacio, mi avvicinai al suo corpo caldo ed invitante. Posai le gambe attorno alla sua vita e iniziai a strusciarmi sul suo busto muscoloso, sinuosa come una gatta.
Nello stesso istante, le mani di Jungkook cominciarono ad esplorare ogni parte del mio corpo. Passarono prima sulle mie gambe, poi sulle mie natiche e infine sulla mia schiena. Si infilarono sotto la maglia e quando sentii i suoi polpastrelli bollenti accarezzarmi i fianchi ansimai, e il bisogno di strusciare la mia femminilità contro di lui divenne quasi doloroso.
Feci scivolare le mie ginocchia sulle lenzuola lacerate, fino a portare i nostri bacini allo stesso livello e, non appena percepii il rigonfiamento tra i suoi boxer, una scarica di piacere mi attraversò la colonna vertebrale. Sorrisi contro la sua bocca e mi calai un altro po'.

«Cacciatrice» mugugnò, non appena strofinai il tessuto dei miei pantaloncini contro di lui.

«Zitto» ordinai e le palpebre del mannaro fremettero.
«Zitto e baciami» gli dissi prima di infilare le mani tra i suoi capelli e tornare ad assaporare le sue labbra.
Jungkook aumentò il volume delle sue fusa e un istante più tardi la sua lingua sprofondò nella mia bocca.

Il mannaro era completamente diverso dal gumiho: Hoseok baciava delicatamente, lasciava il tempo di abituarsi al suo tocco e poi seguiva le tue movenze, come un ruscello che ti accompagna con la sua corrente lungo il fiume del piacere. Amorevole ma preciso, mai eccessivo o disordinato. Jungkook, invece, Jungkook era tutto il contrario.
Il mannaro era un mare in tempesta, pieno di onde, di pioggia e di vento. Con la sua lingua, le sue labbra e il suo piercing ti catturava e ti trascinava nelle profondità più sordide e intense della lussuria. Non gli interessava se in quel momento ti mancasse l'aria, fossi esausta o dovessi fermarti. Lui ti baciava, ti mordeva e ti esplorava, facendoti completamente annegare tra le sue braccia. Era forza, era potenza, era ferocia. Ed era mio.

Gemetti e la tigre, dopo avermi quasi fatto perdere il respiro con il suo bacio, si staccò dalla mia bocca. Mi morse il labbro facendomi inarcare contro di lui e poi iniziò a baciare il mio collo, scendendo sinuosamente lungo la mia pelle palpitante.
Percepii il suo piercing tracciare tutta la lunghezza della mia carotide e la voglia di sentire quel fine metallo tra i miei denti mi fece bagnare gli slip.
Il mio respiro divenne affannato e le mie dita si serrarono con forza attorno ai suoi ciuffi argentei. Il suo membro, ormai completamente eretto, premette contro la mia femminilità e una scarica di piacere si conficcò nel mio ventre. Gli tirai i capelli verso il basso ma, nello stesso momento, Jungkook affondò i denti alla base del mio collo.
Ansimai, aumentando la forza della mia presa e le fusa del mannaro divennero quasi assordanti. Poi si scostò appena e tornò a mordermi più dolcemente, mentre le sue mani mi afferravano possessivamente e mi spingevano verso il basso, verso il suo bacino bisognoso quanto il mio.

«Jungkook-ah» mormorai, sentendo la sua lunghezza che si strusciava con forza contro il tessuto ormai fradicio dei miei pantaloncini.
Il mannaro mi diede un altro leggero morso e io tremai tra le sue mani.

«Ti voglio Cacciatrice... l'odore della tua pelle mescolata a quella dei tuoi ferormoni mi sta dando alla testa. Il profumo dei tuoi umori ha riempito tutta la stanza e sento il tuo gusto sulla lingua... lo sento che sei pronta... calda, bagnata e profumata solo per me» disse lui baciando la mia clavicola e tornando poi a fissarmi. Gli occhi neri ormai dorati, le pupille dilatate a causa del piacere.
Sentii le pareti della mia femminilità contrarsi e fissai famelica il piercing sulle sue labbra. Jungkook mosse l'anellino con la punta della lingua e io fremetti. Volevo morderlo, volevo mordere quel piercing mentre il mio Famiglio affondava tra le mie gambe.
Tolsi le mani dai suoi ciuffi morbidi e con un rapido movimento mi sfilai la canottiera. Poi altrettanto velocemente mi slacciai il reggiseno.
Gli occhi di Jungkook saettarono istantaneamente sui miei seni nudi ma prima che potesse fare qualsiasi cosa mi alzai.
I miei piedi affondarono nel materasso e il mio bacino si trovò proprio di fronte al volto del mannaro che però in quel momento mi fissava immobile. Le pupille sempre più dilatate, il respiro quasi azzerato.

«Spogliati» gli ordinai guardandolo dritto negli occhi e un istante più tardi la tigre ubbidì.
Osservai le sue mani afferrare l'elastico dei boxer e trascinare il tessuto scuro verso il basso, liberando così il suo membro. Mi morsi le labbra. Ormai avevo capito che il mannaro era decisamente dotato ma vedere la sua asta dura e tesa direttamente con i miei occhi era tutta un'altra cosa. La mia energia vibrò e le mie cosce si contrassero mentre pensavo alla sensazione meravigliosa che avrei sentito di lì a pochi secondi.
Con il cuore fremente e la voglia ormai incontrollabile di lui mi tolsi anche gli ultimi indumenti. Pantaloncini e mutandine scesero assieme lungo le mie gambe e non appena liberai la mia femminilità da tutto quel tessuto il mannaro emise un basso gorgoglio di eccitazione. Dopodiché dischiuse appena le labbra e inspirò, chiudendo per un istante persino gli occhi.

Ne approfittai per sfilare gli slip e i corti pantaloni dai piedi e calciarli in qualche angolo remoto della stanza, ma poco prima di tornare ad inginocchiarmi sopra Jungkook, il mannaro riaprì le palpebre e con le sue iridi dorate mi paralizzò.
Il ragazzo mi fissò con uno sguardo ferino e un flebile ringhio si liberò dalla sua gola.
Tremai, ma non ebbi nemmeno il tempo di chiedergli a cosa stesse pensando perché si leccò le labbra e poi, con una rapidità accecante mi afferrò entrambe le natiche, affondando il volto tra le mie cosce.
Mi mancarono le forze, mentre una scarica di puro piacere si riversò in tutto il mio corpo. Jungkook, tuttavia, ben conscio dell'effetto che mi avrebbe fatto, serrò la sua presa e mi sorresse senza difficoltà, mentre con la bocca divorava ogni mio centimetro.
La mia energia si addensò attorno a me e, assieme a lei, richiamai involontariamente anche quella del mio Famiglio.
Non appena il potere della tigre sfiorò la mia pelle la lasciai entrare e, in un istante, ogni sensazione che stava provando il mannaro affluì dentro me.
Percepii il suo cuore palpitante, il suo respiro accelerato, le sue dita che affondavano nelle mie cosce, il suo membro teso e impaziente tra le gambe. E ancora percepii il nostro odore nella stanza, i suoi muscoli tesi che sorreggevano il mio peso, le goccioline di sudore che scendevano lente sulla sua schiena, il mio gusto sulla sua lingua, nella sua bocca, tra le sue labbra. La sua eccitazione accrebbe la mia, come benzina sul fuoco e i miei sensi amplificati crearono una commistione di sensazioni indescrivibili.

Tremai, gemendo sommessamente mentre il mannaro accarezzava impetuoso la mia femminilità e nel momento in cui focalizzai la mia attenzione sul piercing che si strofinava lieve assieme alle sue labbra, fu la fine. Sentii quel metallo scorrere lungo le mie pieghe madide e nel momento in cui arrivò attorno al mio clitoride capii che Jungkook non voleva solamente gustarmi. Lui voleva farmi venire.

«Jungkook fermati...» ansimai non appena il ragazzo iniziò a succhiare quel punto piccolo maledettamente eccitante. Tuttavia, il mio ordine venne ignorato.
Una scarica di puro piacere si conficcò tra le mie gambe e il denso mare dell'orgasmo iniziò a montare dentro di me. Mi piegai in avanti, posando una mano contro il muro, mentre i capelli scivolavano oltre le mie spalle, nascondendo in parte la visione meravigliosa del mannaro tra le mie gambe.
Jungkook, infatti, aveva gli occhi chiusi e i capelli sudati adesi alla fronte. La mandibola squadrata si muoveva sensuale, seguendo i movimenti della sua bocca e in quel momento, nonostante le braccia contratte, la tigre sembrava completamente in estasi.
«Jungkook... ti prego» mormorai, ma il mannaro afferrò ancora più potentemente le mie cosce e tornò a leccarmi.

«Voglio sentire il gusto del tuo orgasmo nella bocca» disse lui tra le fusa.
Un brivido mi attraversò il corpo.

«Non...».
La tigre affondò tutto il volto tra le mie gambe e io smisi di respirare. Percepii il suo naso, i suoi denti e la sua lingua mentre si infilavano, mordevano e leccavano senza sosta la mia femminilità. Boccheggiai. L'orgasmo pronto a liberarsi da un momento all'altro. Tuttavia, grazie ad un ultimo piccolo barlume di raziocinio riuscii a parlare.
«Quando vengo la mia energia impazzisce...come prima» riuscii a dire, prima di mordermi il labbro e contrarre le cosce. Ero vicina, maledettamente vicina.
Jungkook aprì gli occhi e il piercing al sopracciglio guizzò in mezzo ai ciuffi bagnati.

«La posso gestire...» mi disse «Ti posso gestire Cacciatrice... posso farlo e in caso non ti preoccupare... il dolore durante il sesso mi eccita» continuò lui e non appena concluse quella frase tornò a divorare la mia femminilità. E avrei voluto fermarlo, avrei veramente voluto farlo, ma ancora una volta non ne fui capace.
Le sue labbra gonfie e lucide sparirono alla mia vista e io mi inarcai all'indietro, mentre la sua lingua percorreva per l'ultima volta ogni mio centimetro fremente. Mi portai una mano alla bocca, per soffocare i miei gemiti lascivi e quando il giovane mannaro iniziò a picchiettare dolcemente il mio punto di massimo piacere, non resistetti.
La mia energia si addensò assieme all'orgasmo e pochi istanti più tardi esplose, fuoriuscendo incontrollata dal mio corpo.
Jungkook ringhiò sommessamente e poi mi strinse con forza, mentre i miei umori colavano nella sua bocca e il mio potere fluiva lungo le sue braccia, accarezzandogli la pelle ed entrando in lui.

Premetti il mio palmo contro la bocca e affondai le mie unghie in una delle sue mani, mentre il mio bacino si muoveva senza controllo contro il suo volto. Le onde dell'orgasmo ormai impossibili da gestire, esattamente come il mio potere.
Tuttavia, il giovane mannaro, nonostante stesse continuando imperterrito a leccare e succhiare ogni mia singola goccia riuscì ad ammaestrare la mia energia. La accolse dentro di sé, la portò fino al suo nucleo e poi la fece fondere nella sua tigre. I suoi muscoli iniziarono a tendersi, la sua pelle divenne bollente e la sua energia vorticò attorno a noi. Un ringhio si mescolò alle fusa e un istante più tardi si staccò dalla mia femminilità, facendomi cadere dolcemente contro di lui, prima di posare le mani sul materasso ed estrarre gli artigli.
Il letto venne squarciato per l'ennesima volta e il mannaro chiuse gli occhi, provando a gestire l'energia che stavo involontariamente riversando dentro di lui.
Cercai di rimettere a fuoco la vista e, ancora ansante e completamente abbandonata contro il suo petto, provai a riprendere il controllo di me stessa.
Respirai profondamente. L'odore del mannaro mi riempì le narici e il mio basso ventre pulsò, ma questa volta riuscii a bloccai la successiva onda di potere sul nascere. La riportai indietro, nel suo pozzo profondo e, poco dopo, feci la stessa cosa anche con l'energia che stava ancora imperversando nel corpo del mio Famiglio.
Posai entrambe le mani sul petto sudato di Jungkook e mi concentrai.
Ripresi le redini impazzite del mio potere e il mannaro si rilassò istantaneamente. Gli artigli si ritrassero, i muscoli si distesero e la sua pelle affievolì il suo calore.

«Ci sono riuscito» mormorò ansante un istante più tardi, riaprendo gli occhi.
Le iridi dorate brillarono dietro i ciuffi argentei e io riuscii solamente a pensare quanto fosse bello in quel momento. Lo vidi leccarsi le labbra con gusto, mentre le fusa riprendevano sonore nella sua gola. Le mie cosce si contrassero e lui sorrise.
«Ti avevo detto che noi tigri abbiamo molte abilità nascoste...» disse con un tono di voce talmente basso che riaccese in un istante tutta la mia lussuria.
«Una di queste è proprio l'uso della nostra lingua» continuò lui, mentre tornava ad accarezzarmi sensuale le gambe. Le sue dita lasciarono una scia ardente sulla mia pelle e il mio bacino si mosse in avanti, arrivando così a sfiorare il suo membro teso. Entrambi smettemmo di respirare, mentre una scarica di piacere attraversava i nostri corpi.
Feci scorrere le mie mani sui suoi pettorali, portandole verso il basso mentre Jungkook risaliva le mie natiche nude.
Il suo respiro caldo e irregolare si infranse contro la mia pelle e il mannaro iniziò a strusciare la sua guancia nell'incavo del mio collo.
«E sai in cos'altro siamo bravi, Abigail?» mormorò lui, le dita che mi accarezzavano sensuali la base della schiena. Un brivido di eccitazione fece contrarre le pareti della mia femminilità e il mannaro ansimò assieme a me.
«Siamo bravi nel dominare le nostre Compagne» continuò, leccandomi in un unico movimento tutta la carotide «Nel prenderle e nel farle nostre...» spiegò prima di mordermi dolcemente il lobo dell'orecchio facendomi gemere.
«E ora Cacciatrice, ho intenzione di farti finalmente mia» e dopo aver detto quelle parole usò la sua velocità e la sua forza sovraumana per afferrarmi la nuca con la mano sinistra, sollevarmi leggermente verso l'alto e affondare tra le mie gambe.

Il suo membro si fece strada nella mia carne stretta e umida e gemetti, sentendo il mannaro colmarmi completamente. Gli graffiai il petto e mi strinsi contro la sua carne dura mentre le nostre energie esplodevano e si fondevano in un'unica entità, esattamente come i nostri corpi. Un calore rovente si propagò in ogni parte di me e sentii il cuore di Jungkook battere all'unisono assieme al mio. Eravamo diventati realmente un'unica entità.
Non appena le mie natiche sfiorarono le cosce muscolose del mannaro, infatti, gememmo assieme e poi tutto divenne solamente un mare confuso di ansimi, sudore, lussuria e passione. Le mie sensazioni si mescolarono alle sue e non riuscii più a capire dove iniziassero le mie percezioni e dove finissero le sue.
Mi sembrò di sentire le mie stesse labbra baciarmi, il mio stesso corpo stringermi e le mie stesse unghie graffiarmi il petto. Ma, nello stesso istante, percepii anche la bocca di Jungkook divorarmi, il suo membro riempirmi e la sua pelle bollente scivolarmi sotto le dita.

«Cacciatrice» mormorò prima di mordermi il labbro e stringere le dita attorno al mio collo.

«Chiamami Abigail» ordinai.

«Abigail» disse immediatamente lui e io tremai, ondeggiando ancora più vogliosa su di lui.
«Abigail...» ripeté il mannaro, spingendo il bacino contro il mio.
«Abigail...» continuò mentre le fusa echeggiavano sempre più potenti in tutto il suo torace, ormai cosparso di innumerevoli segni scarlatti.
Il mio cuore accelerò assieme al suo e percepii la tensione nei suoi lombi accumularsi ad ogni mio movimento. Gli afferrai il piercing al labbro con i denti e poi iniziai a succhiare quel meraviglioso anellino, ben sapendo che il mannaro sarebbe impazzito.
Jungkook, infatti afferrò con forza il mio fianco e mi spinse contro di sé, pronto a liberarsi da un momento all'altro.
Tuttavia, proprio quando un gorgoglio di piacere iniziò a formarsi nella sua gola un'onda di potere si abbatté come uno tsunami contro di noi, infrangendo in un istante tutto quanto.
Mi voltai e solo in quel momento mi accorsi della porta aperta e dello stregone completamente iracondo sulla soglia.

«Cosa diavolo state facendo!» tuonò, la voce piena di potere, i piccoli occhi neri pronti a fulminarci.

"Merda!" pensai mentre il panico si riversava nelle mie vene. Jungkook, invece, mi strinse protettivo e la sua energia ribollì attorno a me.

«Vattene Stregone» disse il mannaro, la voce bassa e ancora ansante.
Yoongi assottigliò gli occhi e fece un passo in avanti.

«Qui quello che si deve levare di torno sei tu...» rispose.
Jungkook ringhiò ma Yoongi non si fece per nulla intimidire, anzi fece un ulteriore passo in avanti e lo fissò glaciale.

«Io non vado da nessuna parte...Abigail è finalmente mia e -» Jungkook non finì la frase. Il potere di Yoongi riempì completamente la stanza e la sua aurea ci sovrastò. Dagli angoli della camera quattro pugnali appuntiti schizzarono verso l'alto e io tremai. Maledizione. Lo stregone era incazzato, maledettamente incazzato, e ne ero convinta: se Jungkook avesse insistito ancora un po' lo avrebbe ucciso senza pietà.

«Hai tre secondi Tigre... tre».
Il mio Famiglio ringhiò di nuovo, le braccia che mi stringevano sicure.

«Jungkook, vai» gli dissi, alzandomi sulle ginocchia e liberandomi così dal suo abbraccio. Un ultimo brivido di piacere passo nei nostri corpi nel momento in cui lo feci scivolare fuori dal mio corpo e solamente quando vidi il suo membro ancora turgido tra le mie cosce mi resi effettivamente conto di quello che avevo fatto.

«Due» contò Yoongi. I pugnali che vibravano a pochi metri di distanza da noi.
Jungkook mi fissò per un istante, indeciso sul da farsi, le mani ancora posate sulla mia vita.

«Alzati Jungkook» gli ordinai, sentendo un nodo formarsi a livello della gola. Avevo tradito Hoseok. Lo avevo tradito la stessa notte in cui mi ero concessa a lui. Nella stessa stanza, nello stesso letto. E lo avevo fatto senza indugio.

«Uno»

«Dannazione Jungkook, alzati dal letto e scappa!»
Il mannaro staccò immediatamente le mani dal mio corpo e con uno scattò balzò via, atterrando nudo proprio davanti allo stregone.
Yoongi lo osservò. Il suo sguardo percorse contrariato tutto il corpo del mio Famiglio ma quando giunse tra le sue gambe si bloccò. Le orecchie dello stregone cambiarono subito colore e i suoi occhi si allargarono, sbarrati. La sua energia iniziò a vorticare e Jungkook, percependo il pericolo imminente, schizzò come un fulmine verso la porta.
Un pugnale si conficcò proprio dove pochi secondi prima si trovava il mio Famiglio e il mio cuore mi balzò in gola. Cazzo, voleva davvero ucciderlo.
«Vai in salotto. Ora!» ordinai, poco prima che un secondo pugnale saettasse contro di lui. Il mannaro mi fissò e un istante dopo sparì. La lama splendente si piantò nel muro del corridoio e un brivido mi attraversò la colonna vertebrale.
Quel pugnale era diretto proprio verso la testa della mia Tigre.
«Yoongi, porca puttana sei impazzito?» domandai, afferrando il copriletto con una mano e scendendo trafelata dal materasso.
«Potevi ucciderlo!» sbraitai ancora in preda al terrore, mentre mi avvolgevo il tessuto candido attorno al corpo.
Yoongi però mi ignorò. I suoi occhi si puntarono sul letto alle mie spalle e la sua energia esplose ancora una volta.

«Cosa cazzo avete combinato?!» domandò lo stregone, palesemente in preda ad una crisi di nervi.

«Del buon sesso, Stregone...che tu hai interrotto poco prima della fine».
La voce di Jungkook rimbombò nel silenzio della stanza e il mio cuore fu sull'orlo dell'infarto.

"Allora dillo che vuoi farti ammazzare stupido Famiglio" pensai, mentre nella gola di Yoongi si formò un ringhio decisamente ferino. Tuttavia, non feci nemmeno in tempo ad aprir bocca che un terzo pugnale puntò dritto tra le gambe della tigre mannara ma, per fortuna, quest'ultimo riuscì a schivarlo con un rapido balzo laterale.
Vidi Jungkook fare un passo in avanti, pronto a rientrare nella stanza ma con un deciso movimento della mano Yoongi gli chiuse la porta in faccia e un secondo più tardi il quarto pugnale si mosse, trapassò un pezzo di carta che lo stregone lanciò in aria e poi si conficcò al centro della porta. Il sigillo di protezione scarabocchiato sul foglietto si attivò e l'energia racchiusa in quel segno magico sigillò istantaneamente l'entrata della camera.
«Lo hai fatto veramente?» domandai in preda alla furia.

«Ti avevo detto di chiuderti dentro la camera! Cazzo! Di non farlo entrare! Di non far entrare nessuno di loro e mi hai disobbedito!» dichiarò Yoongi, incazzato quanto me «Quindi si Principessa, sei stata rinchiusa!E non potrai uscire finché il sottoscritto non rimuoverà quel pugnale dalla porta» aggiunse lo stregone, un sorriso maligno sul volto.

«Non toccare Abigail! Stregone! Non toccare Abigail!»
La voce di Jungkook giunse come un boato da dietro la porta chiusa.
«Non toccarla o giuro che ti ammazzo».

«Porca di quella puttana vuoi smetterla di fare il rompicoglioni per almeno un secondo?Uno soltanto?» gli disse lo stregone.
Jungkook ringhiò.
«Non ho intenzione di fare nulla ad Abigail se non una lunga e memorabile ramanzina quindi porta il tuo culo sul divano prima che cambi idea e non decida di farti diventare un lussuoso tappeto da mettere in salotto!» gli urlò contro lo stregone.

«Io non vado da nessuna parte! Lei è la mia Compagna e io la proteggerò da tutto e da tutti!»

«Allora rimani lì! Tanto ti posso assicurare che non metterai più piede qui dentro fino a domattina» rispose Yoongi, palesemente seccato.
Jungkook ringhiò e sbatté i pugni sulla porta, ma il sigillo posto su quest'ultima si attivò e percepii il mannaro mentre veniva sbalzato indietro.

«Se la tocchi sei morto» minacciò.

«Non ti preoccupare Jungkook...Yoongi non mi farà del male. Te lo prometto» dissi provando a calmare il mio Famiglio impazzito.
«Quindi ora vai di là e cerca di calmarti» continuai, avvicinandomi involontariamente alla porta.

«Sei sicura che non sei in pericolo?» chiese Jungkook e lo vidi appoggiare la fronte contro il pannello chiaro.

«Sono sicura» risposi, posando la mano proprio a livello del suo cuore.

«Io comunque rimango qui fuori e faccio la guardia...e ti prometto che in caso di bisogno troverò il modo di sfondare questa stupida porta».
Sorrisi.

"Certo che sei proprio un testone" pensai.

«Abigail...» la voce di Yoongi mi richiamò e io mi voltai «Non ti ha ferita, vero?».

«No, che non l'ho ferita!» sentii rispondere dal mannaro.

«Dannazione ordinagli di andare nell'altra stanza! Dobbiamo parlare!» mi disse lo stregone e qualcosa nel suo sguardo mi convinse ad ascoltarlo.

«Jungkook vai in soggiorno» dissi.

«Abigail, no!» protestò lui.

«Ti ordino di andare in soggiorno e rimanerci finché io e Yoongi non abbiamo finito di parlare» ordinai e un istante più tardi il ringhio della tigre mi fece intuire che, sebbene controvoglia, stesse eseguendo comunque quanto gli avevo comandato.
«Starò bene, stai tranquillo» aggiunsi, sentendomi in colpa per lui.

«Oh, bene. Come è bello il silenzio...silenzio... quello che volevo sentire nella mia casa fino al mattino!» dichiarò lo stregone guardandomi arrabbiato «Si può sapere cosa ti è saltato in testa Abigail?».

«Cosa è saltato in mente a te, Yoongi...potevi ucciderlo!» risposi, avvicinandomi a lui e fissandolo dritto negli occhi. Se credeva che sarei rimasta ferma immobile come una ragazzina ad ascoltare la sua ramanzina si sbagliava di grosso.

«Era proprio quello che volevo fare!» dichiarò lui, curvandosi minaccioso su di me «Ti rendi conto di quello che hai fatto?».
Strinsi il lenzuolo tra le mani mentre una fitta dolorosa mi trapassava il cuore, ma la ignorai.
«Te lo stavi scopando, Abigail! Te lo stavi scopando con gusto e lui non indossava nemmeno il preservativo!» ringhiò e un istante più tardi la sua energia tornò a vorticare attorno alla sua figura. Io mi pietrificai. Maledizione. Come avevo potuto essere così idiota da dimenticarmi di usare una protezione? Proprio con un mannaro? Con il rischio plausibile di restare incinta di un ibrido.

«Io...» mormorai, ma da dopo quella rivelazione ogni briciolo di faccia tosta che pensavo di indossare sparì.

«Tu cosa Abigail? Ho provato in tutti i modi a tenerti lontana da loro! Lo sapevo che sarebbe stato un fottuto casino avervi tutti e tre sotto lo stesso tetto stanotte, ma porca troia! Pensavo che dopo aver scopato con Hoseok avessi finalmente deciso!».
Un'altra doccia gelata.

«Tu... »
Yoongi mi fissò e un secondo più tardi rise, ma la sua risata fu priva di ogni felicità.

«Pensavi veramente che non me ne sarei accorto? Conosco Hobi da una vita... l'ho capito non appena sono entrato in casa che avevate scopato.» rispose lui «E speravo seriamente che finalmente tutta questa storia sarebbe finita, invece... dopo tre ore ti trovo avvinghiata alla tigre. Cazzo, senza preservativo Abigail...senza preservativo... capisco che quel coso è grosso e può darti alla testa, ma cazzo! Non hai pensato che se fossi restata incinta di un ibrido sarebbe stato un fottuto casino?».
Tremai. Yoongi aveva ragione. Se non fosse intervenuto avrei sicuramente lasciato che Jungkook venisse dentro di me e allora il problema si sarebbe ingigantito a dismisura.
Mi venne subito alla mente il caso su cui avevo lavorato solamente pochi mesi prima: un mannaro pazzo e psicopatico che era riuscito ad ingravidare cinque giovani ragazze umane. Un assassino, quattro vittime innocenti. Ovviamente nessun ibrido nato.

«Sono stata una cretina...» dissi, lasciandomi cadere sul materasso.
Mi ero lasciata prendere dal momento, dalla pelle calda del mannaro, dalle sue labbra morbide, dal suo corpo possente e mi ero dimenticata di tutto. Persino di Hoseok.
«Hoseok!» esclamai, prima di alzare lo sguardo su Yoongi «Dove è Hoseok? Come mai non è qui?».

«Finalmente ti ricordi anche di lui» commentò gelido lo stregone «È di là...nella mia stanza».
Mi alzai come un fulmine.
«Devo andare a parlargli» dichiarai, ma lui posò una mano sulla mia spalla e mi spinse nuovamente seduta sul letto.

«Non ci andrai»

«Devo!» risposi provando ad alzarmi di nuovo.

«L'unica cosa che dovevi fare era tenere le gambe chiuse!» rispose lui fissandomi serio.
Lo fulminai con lo sguardo.
«Sta dormendo...» confessò poi e subito dopo le sue spalle si rilassarono, il potere smise di vorticare attorno a lui e, sospirando sonoramente, si passò una mano tra i capelli neri.
«Non riusciva ad addormentarsi perché pensava che la Tigre si sarebbe intrufolata nella tua stanza e così gli ho dato da bere una tisana rilassante... molto rilassante. E per fortuna... non so cosa avrebbe fatto se ti avesse sentita mentre ti facevi il mannaro» disse, sedendosi al mio fianco.
«Pensavo che con lui fuori gioco e tu chiusa nella stanza non ci sarebbero stati problemi...Non immaginavo saresti stata così stupida da far entrare la Tigre qui dentro» continuò lo stregone.

«Pensavo di riuscire a resistergli» risposi, prima di coprirmi il volto con le mani.

«Non dirmi che lo credevi davvero...» commentò lui sbalordito.
Rimasi zitta.
«Avanti, sono sicuro che sai anche tu di come i Famigli vengano usati per torturarci e farci parlare... nessuna strega o stregone riesce a resistere al loro richiamo. Come pensavi di riuscire a resistere proprio tu? Alla Tigre poi? Come pensavi di non ritrovarti avvinghiata tra le sue braccia? Te la mangiavi con gli occhi ancor prima del Legame... era impossibile resistergli».

«Non è vero... io ho sempre guardato Hoseok»

«Non mentire a te stessa. Quel mannaro ti piace dal primo momento in cui lo hai visto. Altrimenti lo avresti ucciso in quel vicolo»

«Ti sbagli... è il Legame! Io ho scelto Hoseok! Avevo scelto Hoseok... solo che Jungkook...»

«Ammettere che ti piacciono entrambi non è un peccato, lo sai vero?» mi disse Yoongi, la sua voce divenuta tutta ad un tratto meno spigolosa.

«Non posso stare con due persone contemporaneamente... non posso» risposi.

«Quindi sei arrivata a vederli come persone adesso?» chiese Yoongi, un lieve sorriso divertito sul volto «È un grande passo avanti... forse riuscirai anche a capire che li vuoi entrambi prima di Natale».
Lo guardai infuriata.

«Ti stai davvero divertendo? Ho mandato a puttane tutti i miei principi in una sola notte e tu trovi tutta questa situazione divertente?» gli chiesi.
Lui alzò le spalle.

«I tuoi principi erano delle stronzate.» commentò.

«Non era delle stronzate! Erano importanti, mi permettevano di seguire la via della luce e di non cadere vittima dell'oscurità.» gli risposi acida.

«Senti Luke Skywalker, mi hai un po' rotto il cazzo con il tuo moralismo da quattro soldi. Dentro di noi esiste sia la luce che l'oscurità. Guarda il tuo stesso potere. Puoi curare ma anche distruggere. Luce e ombra. Mescolati assieme in un'unica entità. Non può esistere l'uno senza l'altro. Ricorda: più grande sarà la tua luce e più ombra proietterai attorno a te.»

«Non è vero, se proietto abbastanza luce l'ombra può scomparire del tutto» risposi convinta.
Yoongi mi fissò per alcuni secondi, soppesando attentamente le mie parole.

«Nel mondo della fisica forse è così, ma nel mondo della magia è diverso. Lo sai anche tu: più cerchi di soffocare la tua parte oscura e più essa verrà a galla, ricordandoti che esiste e che fa parte.» per un attimo cadde il silenzio.
«Abigail, devi abbracciare tutta la tua natura, sia quella luminosa che quella oscura e perché no... se è nella tua natura amare anche più di una persona contemporaneamente forse dovresti accettare anche quella parte, fregandotene delle regole imposte da questa città bigotta e paurosa.»
«E ora sono stanco di farti da grillo parlante! Rimettiti a dormire e riposati!» mi ordinò lo stregone.

«Non ho più sonno» gli confessai. Lui sbuffò.

«Non mi interessa, distenditi sul letto e cerca almeno di chiudere gli occhi.» ribatté «O per lo meno stai zitta e fai poco rumore. Io voglio provare a dormire almeno altre tre ore» e così dicendo si alzò.
Lo guardai, convinta che si dirigesse verso la porta, invece il ragazzo girò attorno al letto e si sedette nella parte opposta. Lo vidi abbassarsi e raccogliere da terra i miei pantaloncini.
«Con me non corri alcun rischio ma ti conviene vestirti...se dovessi alzarmi prima di te non mi va che quei due ti vedano nuda in questo letto. Anzi, in quello che resta di questo letto.» mi disse tirandomi i vestiti addosso «Maledizione, dovevate proprio scopare come due animali?».

«Aspetta cosa vuol dire alzarti prima di me?» domandai e un istante dopo, mentre lo osservavo distendersi sul materasso capii.

«Oh sì principessa. Adesso dormirai con il drago al tuo fianco, pronto a difenderti da ogni impavido cavaliere che giungerà alla torre per cogliere la tua virtù.» rispose con un ghigno «E ora che abbiamo concluso la nostra chiacchierata: Buonanotte».
Lo stregone fece appena in tempo a posare la testa sul cuscino che la voce di Jungkook tornò a farsi sentire da dietro la porta.

«Abigail, tutto bene?» chiese preoccupato il ragazzo.
Nel sentire la sua voce un brivido mi attraversò la colonna vertebrale, ma un grosso pugno si fece sentire a livello dello stomaco.
Yoongi mi fissò attento, gli occhietti indagatori che scrutavano ogni mia espressione.

«Non ti preoccupare la tua principessa è al sicuro» rispose lo stregone.

«Voglio che sia lei a dirmelo... Abigail, tutto bene?» domandò ancora una volta il giovane mannaro.

«Sì, tutto bene Jungkook» risposi mentre mi rivestivo.
«Dormi un pochino... Yoongi non aprirà fino a domani mattina, è inutile che stai lì a fare la guardia al nulla» lo avvisai, mentre sistemavo il copriletto.

«Non mi interessa. Rimarrò qui a controllare che tu stia bene.» rispose lui e un istante più tardi percepii il muro freddo sfiorargli la schiena.

«Dormi Tigre» lo ammonì Yoongi.

«No» rispose il mio Famiglio.

«E allora se non vuoi dormire trova un modo per ripagarmi il materasso che hai distrutto. Mi è costato 500'000 Won e lo rivoglio nuovo» dichiarò il ragazzo al mio fianco prima di voltarsi.
Mi distesi a mia volta, portandomi il lenzuolo fin sopra le spalle.

«Stregone ti conviene tenerlo, sai?» sentii dire dal mio Famiglio, il tono di voce lievemente divertito «Jimin-shi adora sfoderare gli artigli a letto» e dopo quella affermazione il giovane mannaro scoppiò a ridere.

«Io la tua Tigre la ammazzo... giuro che prima o poi la ammazzo» mormorò Yoongi e mentre cercavo di soffocare la risata che stava nascendo spontanea dentro di me sentii il giovane mannaro augurarmi ancora una volta la buonanotte.

«Notte Abigail... io starò qui ad attenderti»

«Buonanotte Jungkook» mormorai in un lungo sospiro, ben sapendo che il mannaro non stava mentendo.
La mattina seguente lo avrei sicuramente trovato seduto fuori dalla porta, pronto ad attendermi e c'era un'altra cosa di cui ero certa: non sarebbe stato da solo.





☆Nota dell'autore☆

Tan tan tan...ebbe si... Abigail non si è fermata ma anzi, ci ha dato proprio dentro!!!

A mia discolpa ho provato a non farli copulare, ve lo giuro, ma loro volevano farlo a tutti i costi e non mi hanno lasciato altra scelta se non far intervenire Don Yoongi.

Yoongi io lo amo... quando ho scritto questo pezzo stavo ridendo da sola nell'immaginarmi la scena del povero stregone che si ritrova la Cacciatrice e il mannaro avvinghiati come piovre nel letto distrutto dell'amico e beh, come biasimarlo per essere intervenuto?

E la nostra protagonista... non è proprio riuscita a resistere al richiamo della tigre e voi cosa ne pensate? Vi prego di non essere arrabbiati con lei per aver tradito Hobi in quel modo, ma è stata completamente sopraffatta dall'istinto. Ha provato a resistere a Jungkook... per tipo un nanosecondo... ma la presenza del bel tigrotto non l'ha fatta più ragionare... perché sapete è il "Legame", no?

Ma adesso cosa pensate accadrà la mattina? Jk starà zitto o si vanterà con la Volpe per la sua conquista notturna? E la Volpe lo azzannerà al collo o si dimostrerà comprensiva?
A voi le speculazioni.

Come sempre spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo settimana prossima con quello che ci piace di più! Il *****!!! ahahahaha

A.

ps: io lo amo...si è addormentato in live 🤣🤣🤣

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top