CAP. 33 ☾ - RAINDROPS- ☽
Jungkook atterrò davanti ai miei piedi.
Le gocce di pioggia scesero lente dai suoi ciuffi bagnati e il ragazzo scosse la testa portando con uno scatto i capelli all'indietro. Il piercing al sopracciglio risplendette colpito dalla luce dei lampioni e una scarica mi attraversò la colonna vertebrale. La ignorai.
«Nulla da fare...l'odore di Jimin-shi sparisce non appena ci avviciniamo all'incrocio delle strade» disse il mannaro passandosi una mano tra i capelli.
«Magari Namjoon e Hoseok hanno avuto più fortuna di noi» risposi osservandomi attorno,
La strada principale di Myeongdong con le sue luci colorate, gli alti grattacieli e le numerose bancarelle si estendeva in un meraviglioso panorama di luci e profumi. Diverse coppiette di giovani ragazzi si erano rifugiati sotto i teli di plastica che contornavano i banchetti di street food e, mentre attendevano il momento ideale per sfrecciare sotto la pioggia, gustavano quelli che sembravano degli strani hot dog impanati. Quel profumo invitante arrivò nitido al mio naso e, un istante più tardi, un lieve brontolio si liberò dal mio stomaco. Da quando mi ero svegliata, avevo messo sotto i denti solamente mezzo cinnamon rolls e un caffè e ora, evidentemente, il mio corpo reclamava qualcosa di più consistente.
«Hai fame Cacciatrice? Vuoi un Corn dog?» chiese Jungkook osservando a sua volta la coppia alla nostra destra.
«No, voglio solamente riuscire a trovare Jimin» dissi con tono sommesso.
Avevo lasciato il Blood passion convinta che grazie al fiuto dei mannari sarei riuscita a seguire la pista lasciata dal Rākṣasa ma, dopo quasi un'ora di perlustrazione, iniziavo a perdere le speranze. La pioggia aveva lentamente sciacquato via l'odore del demone e adesso riuscire a scoprire dove quel dannato assassino avesse portato Jimin sembrava un'impresa impossibile.
Un secondo brontolio si levò dal mio stomaco e Jungkook fece un leggero sorriso.
«Con la pancia piena si è più concentrati. Aspettami sotto quella tettoia» mi ordinò indicandomi la rientranza davanti ad un negozio con la serranda abbassata.
«Arrivo subito!» e senza aspettare nemmeno un secondo in più si alzò il cappuccio sulla testa e sparì tra la folla.
"Dove diavolo sta andando adesso?" mi domandai cercando di seguirlo ma, tutto ad un tratto, la pioggia aumentò nuovamente di intensità e, sebbene controvoglia, andai a rifugiarmi proprio dove mi aveva indicato la tigre mannara.
Le persone lungo la strada iniziarono a sfrecciare rapide come palline di un flipper tra le bancarelle. I più fortunati trovarono presto riparo, gli altri invece vennero investiti in pieno dalla furia implacabile di quel temporale. Osservai un gruppo di ragazzi correre a perdifiato davanti ai miei occhi e quando uno di loro fece cadere in una pozzanghera un dolcetto a forma di pesce li sentii imprecare. Mi misi a fissare il pesciolino che lentamente veniva sommerso dall'acqua scura ma tutto ad un tratto la voce di Jungkook mi ridestò dal mio momentaneo stato di trance.
«Se dopo hai ancora fame vado a prenderti anche un Bungeoppang. Ma ora dimmi, quale preferisci? Quello normale o quello con il formaggio?» mi chiese mostrandomi due spiedini dall'aspetto e dal profumo decisamente invitanti «Non sapendo quale fosse il tuo preferito li ho presi entrambi. Allora quale vuoi?»
«Non saprei...non li ho mai mangiati»
«Come non li hai mai mangiati?!» continuò lui con sguardo sorpreso.
«Sai, ero intenta a risolvere un caso alquanto complesso...» risposi piccata «Non ho avuto il tempo di fare la turista gastronomica.»
«Tranquilla Cacciatrice, non serve che ti arrabbi...anche io sono preoccupato per Jimin-shi... e spero veramente che l'Alpha torni con una buona notizia» rispose, osservando il cibo che teneva tra le mani con aria sommessa.
Il mio cuore venne attanagliato da una profonda tristezza.
"Aby, fare la stronza con lui non ti aiuterà a trovare prima Jimin" pensai facendo un passo in avanti.
«Allora Jungkook, quale mi consigli di mangiare? Fa freddo e rischiano di diventare gelati se aspettiamo ancora un po'» gli dissi dolcemente.
Lui fissò i suoi occhi scuri nei miei per alcuni secondi e la voglia di alzarmi in punta di piedi e baciarlo si fece nuovamente sentire. Tuttavia, il mannaro mi sorrise dolcemente e parlò.
«A me piacciono entrambi, quindi non saprei consigliarti ma facciamo così» rispose poi allungandomi uno dei due bastoncini «Li dividiamo! Così li assaggi entrambi e poi mi dici quale preferisci.»
I suoi occhi scuri si illuminarono felici e mi ritrovai ad osservarlo con attenzione. I ciuffi che ricadevano sulla sua fronte, il piercing al sopracciglio che brillava, gli occhi da cerbiatto che mi fissavano contenti, il naso tondo da bambino, le labbra rosse lievemente sollevate. Era davvero bello. E di nuovo, fissando l'anellino che gli abbelliva il labbro inferiore, il mio cuore perse un battito.
«Cacciatrice, se vuoi mangiare anche me basta dirlo» affermò tutto d'un tratto e il suo sorriso, che fino a quel momento era simile a quello di un bimbo, si trasformò in un ghigno divertito.
«Vai a quel paese Jungkook!» esclamai prima di rubargli un Corn Dog dalle mani e voltarmi. Le sue risate si mescolarono al suono ritmico della pioggia e, nel sentire quel suono caldo e cristallino, il mio cuore si scaldò.
"Dannazione così non va bene! È il legame Aby...è solo il legame!" pensai addentando l'involtino impanato con foga.
Un istante più tardi una bomba di gusti esplose nella mia bocca e un mugugno involontario si formò nella mia gola.
«È buono vero?» domandò Jungkook alle mie spalle, palesemente divertito.
Annuii e, sebbene non lo stessi vedendo, percepii ugualmente la felicità che la tigre stava provando in quel momento.
«D'ora in avanti sarà mia premura farti assaggiare ogni giorno qualcosa di nuovo! Anche perché...non sai quante cose buone ci sono in questa città... che attendono solamente che tu le scopra.»
Il corpo del mannaro si posò contro il mio e un istante più tardi le sue braccia mi strinsero. Una scarica di piacere si propagò in tutto il mio corpo e per un momento pensai di lasciarmi andare contro il suo corpo caldo, nonostante i vestiti zuppi. Tuttavia, Hoseok poteva tornare da un momento all'altro e non volevo di certo che mi trovasse accoccolata contro il mannaro.
«Tre passi Jungkook».
Sospirai, chiudendo gli occhi e cercando la forza di separarmi da lui.
«Oh avanti, Cacciatrice... l'obbligo dei tre passi non è stato annullato quando ti ho presa in braccio per portarti fino a qui?» mi chiese affondando il volto tra i miei capelli e iniziando a fare le fusa.
«Assolutamente no. E poi quello è stato praticamente un sequestro di persona... ora che ci penso potrei effettivamente arrestarti.»
«Mi stai per caso proponendo di essere ammanettato al tuo letto?» chiese lui, le fusa sempre più forti «Perché in quel caso ti prometto che appena avremmo trovato Jimin, non opporrò alcuna resistenza e mi farò legare e torturare per tutto il tempo che vorrai...» la sua voce divenne bassa e sensuale e il battito del mio cuore accelerò. L'immagine di lui nudo e ammanettato comparve nella mia mente e mi mancò il respiro.
«Te lo puoi scordare!» dichiarai cercando di liberarmi dal suo abbraccio. Jungkook fece un po' di resistenza, ma dopo alcuni secondi mi lasciò andare.
Schizzai lontana da lui, sperando di calmare il mio battito impazzito.
«Dormire assieme questa notte sarà molto divertente» commentò e il suo tono felice mi fece voltare.
«Dormire come? Te lo puoi scordare! Tu non metterai mai piede nel mio letto!» dichiarai, ma lui non smise nemmeno un secondo di sorridere e, con un rapido gesto della mano, si portò il Corn Dog vicino alle labbra. Tuttavia, un attimo prima di addentarlo, una piccola palla di pelo bianco saettò davanti alle sue mani, rubandogli il delizioso spuntino da sotto il naso.
Scoppiai a ridere mentre Hoseok mi faceva l'occhiolino e atterrava leggiadro, prima di fuggire con il Corn Dog tra le fauci.
«Che cazzo! Quello era mio!» urlò Jungkook infuriato e un istante più tardi inseguì il demone volpe lungo la strada.
«Certo che sono proprio dei bambini» commentai mentre mangiavo con gusto un altro pezzo del mio wurstel. Un'energia calda mi sfiorò il fianco e un secondo più tardi Namjoon comparve accanto a me.
«Puoi dirlo forte» affermò, ma il sorriso che gli vidi sul volto scomparve immediatamente.
«Non avete trovato più nulla vero?» domandai, intuendo già la sua risposta.
«No. Purtroppo la pioggia ha lavato via ogni traccia di Jimin-ah e del Rakshasa. Adesso non riesco più a percepire il loro odore da nessuna parte» rispose tristemente.
«Maledizione!»
Osservai Jungkook mentre scattava a destra e a sinistra, cercando di afferrare Hoseok che nel frattempo si era mangiato quasi metà del suo Corn Dog e sospirai.
«Vedrai che lo troveremo. Non perdere le speranze Abigail» mi confortò Namjoon.
«Nelle indagini di polizia, più tempo passa dal momento della scomparsa più le probabilità di ritrovare la persona smarrita si riducono... senza pista e senza indizi sarà come cercare un ago in un pagliaio» commentai.
«Ma nelle indagini di polizia non hai mai avuto dalla tua parte vampiri e mannari... vedrai che riusciremo a trovarlo. Iseul a breve dovrebbe raggiungerci. Lei ha un olfatto migliore del mio... magari la mia giovane lupa sarà più fortunata.»
Arricciai le labbra, e sfiorai i pugnali che tenevo nascosti nel giubbetto. La mannara non mi vedeva di buon occhio ancor prima della prima della battaglia e adesso che avevo legato a me il ragazzo per cui aveva preso una enorme cotta, potevo essere pur certa di aver guadagnato una nemica per la vita.
"Dannazione perché deve essere sempre tutto così complicato?" mi chiesi osservando Jungkook che finalmente aveva preso Hoseok. Il demone volpe arricciò le labbra in quello che mi parve un vero sorriso e un istante più tardi mangiò anche l'ultimo boccone che teneva tra le fauci. Il mannaro iniziò ad urlare un mare di imprecazioni, ma il gumiho mosse l'orecchio e poi con un rapidissimo scatto fece per affondare i denti nella mano della tigre ma quest'ultimo lo liberò prima che le zanne appuntite perforassero la sua pelle.
«Piccolo stronzo!» imprecò Jungkook liberandolo «Quel pezzo era per la Cacciatrice!» .
Hoseok corse veloce dietro al tronco dell'albero accanto a noi e, quando lo sorpassò, ritornò alla sua forma umana. Il mio cuore perse un battito.
Come un fulmine mi incamminai verso di lui, i nervi a fior di pelle.
«Ti si è per caso fuso il cervello?» domandai appena gli arrivai davanti.
«Non ti arrabbiare Aby se vuoi un altro Corn Dog te lo prendo» rispose lui leccandosi le labbra.
«N-non è per quello stupido wurstell! Qualcuno poteva vederti!»
«Non ti preoccupare Aby...sono stato attento. Sono tutti troppo intenti a guardare dove mettono i piedi per accorgersi di me» rispose con un lieve sorriso sul volto.
«Devi fare attenzione Hobi... qualche cacciatore di demoni potrebbe vederti.»
«Tranquilla, non corro alcun rischio...» rispose dolcemente «e poi lo sai... tu sei l'unica da cui mi faccio mettere in trappola.»
Il mio cuore perse un altro battito e lui mi guardò sensuale ma, un istante più tardi, un moto di rabbia si riversò nelle mie vene. Una rabbia che però non mi apparteneva.
Mi voltai e, come avevo immaginato incrociai, lo sguardo di Jungkook.
"Maledizione" pensai mentre lo osservavo, gli occhi dorati e la mascella affilata contratta ma, nello stesso istante in cui lo vidi fare un passo in avanti, una figura snella e longilinea si frappose tra noi.
«Kookie!» la voce di Iseul giunse chiara e cristallina alle mie orecchie «Joon-ah non mi aveva detto che c'eri anche tu!».
La lupa si tolse il cappuccio dalla testa e si ravvivò i capelli, nonostante la pioggia la stesse lentamente bagnando da capo a piedi. La felpa viola quasi completamente zuppa le si incollò al busto, esaltando le sue forme sinuose messe in risalto dai pantaloni attillati e dagli stivali alti.
«Certo che è proprio carina» commentò Hoseok alle mie spalle e quel commento mi fece infuriare. Ma non lo mostrai.
La mannara, sentendo l'apprezzamento del gumiho, si girò con un sorriso.
«Sei sempre troppo gentile Hobi-shi» disse dedicandogli un enorme sorriso. Poi mi guardò.
«Sono contenta tu stia meglio Abigail. Sai, pensavo non ti saresti più svegliata. La notte della battaglia eri veramente messa male. Ma ti sono davvero grata per aver salvato la vita a Kookie» e subito dopo si inchinò.
La guardai sorpresa. Mi aspettavo una sfuriata degna di un film hollywoodiano, invece la lupa era stata gentile. Fin troppo gentile. La osservai rialzarsi e dedicarmi un sorriso pieno di felicità e un istante più tardi capii. Lei non sapeva nulla del legame che era avvenuto tra me e la tigre mannara.
"Merda... speriamo che la mia stupida tigre tenga la bocca chiusa" pensai mentre le facevo un sorriso tirato.
«Figurati...Avrei voluto salvare tutti» risposi e un'ombra di tristezza passò negli occhi della ragazza.
«Sapevamo a cosa andavamo incontro quando Namjoon ci ha chiesto una mano. Bon-Hwa...è morto con onore» mi disse prima che un lieve tremore le scuotesse il corpo. Tuttavia, si riprese quasi subito. Mi dedicò un altro sorriso e poi si voltò. Con un balzo ben calcolato superò una pozzanghera e poi raggiunse i due mannari che ci stavano ancora fissando da sotto la tettoia. Non appena arrivò accanto a Jungkook gli sorrise e il mannaro gonfiò il petto, mettendosi palesemente in mostra. Iseul si umettò le labbra mentre fissava la maglia bagnata della tigre e io serrai i denti. Jungkook mi fissò sogghignando e un attimo dopo si passò una mano tra i capelli. La lupa lo fissò estasiata e io ne ebbi abbastanza.
«Andiamo» mormorai ad Hoseok.
Il demone volpe rimase fermo per qualche secondo ma, non appena mi voltai, mi seguì.
Si avvicinò con passo aggraziato e mi sfiorò la mano, prima di superarmi. Una scarica mi attraversò il braccio e mi fermai ad osservarlo, mentre scuoteva la testa e inveiva contro la pioggia. Lo guardai superare la stessa pozzanghera che Iseul aveva scansato pochi secondi prima, lamentandosi delle scarpe bianche che lui stesso aveva deciso di indossare, e sorrisi.
Un istante più tardi, però, un'onda calda si infranse contro la mia pelle.
Sebbene Iseul stesse ancora parlando con lui, Jungkook mi fissò, gli occhi neri ridotti a due fessure, le labbra strette tra loro. Era geloso. Decisamente geloso.
"Stupida tigre!" pensai mentre lo ignoravo e mi portavo accanto a Namjoon.
«Io e Hobi siamo riusciti a seguire il loro odore fino alla scalinata della Chiesa, ma poi ne abbiamo perso le tracce» stava dicendo l'Alpha.
«Sicuramente tutta questa pioggia non vi ha aiutati» rispose la lupa.
«Direi proprio di no... ma magari tu riesci ancora a fiutarli. Sei la migliore del branco, conto su di te».
Gli occhi della lupa brillarono e un tenue sorriso comparve sul suo viso.
«Ci proverò Namjoon-shi» rispose lei prima di voltarsi verso Jungkook «Allora gattino vieni con me? Questo è un ottimo terreno per vedere se sei degno di prendere il posto di Bon-Hwa.»
Mi mancò il respiro. Cosa avevo appena sentito?
«Vuoi diventare Beta del branco di Namjoon?!» domandai, una lieve agitazione percepibile nella mia voce.
Iseul si voltò e mi studiò, gli occhi neri attenti.
«Kookie è un ottimo combattente e ha l'attitudine adatta» rispose, la voce tutto ad un tratto pacata «Abbiamo bisogno che il posto di Bon-Hwa venga preso entro breve, oppure alla prossima luna piena ci ritroveremo il Clan pieno di combattimenti interni.»
«Ma la prossima luna piena è tra due giorni!» esclamai facendo un passo in avanti.
Me ne pentii subito. Iseul mi guardò dritta negli occhi e mi fulminò con lo sguardo. Aveva sicuramente fiutato qualcosa.
"Di addio al bonus "best friend" che avevi appena guadagnato" pensai.
«Appunto. La luna piena sarà tra due giorni e siccome Namjoon-shi vuole evitare inutili spargimenti di sangue sta valutando seriamente la candidatura di Kookie.»
Iseul azzerò la distanza che ci separava e mi fissò dall'alto in basso, ma io sorressi il suo sguardo senza alcuna difficoltà. Le nostre energie iniziarono a ribollire nei nostri corpi. Tuttavia, appena la lupa venne sfiorata dal mio potere si ritrasse e io mi voltai verso la tigre mannara.
«Stai seriamente prendendo in considerazione l'idea di diventare Beta?» gli chiesi, la voce gelida. Dopo tutto quello che era successo, quell'informazione era decisamente la ciliegina sulla torta di una giornata che avrei definito senza troppi problemi "disastrosa".
«Io... » mormorò «Mi ero proposto prima di sapere quello che ci era capitato. Avevo già intenzione di entrare a far parte del branco di Namjoon-ah e visto che il posto da Beta era vacante...mi sembrava una buona idea... ma se non vuoi, lascio stare... cioè in realtà dovrei lasciar stare.».
Gli occhi del ragazzo si incupirono e si fissò le scarpe.
"Merda! Non posso impedirgli di vivere la sua vita solamente perché l'ho legato a me contro la sua volontà" pensai osservandolo.
«Kookie, cosa stai dicendo? Lei non è nessuno per poterti comandare!» dichiarò la lupa posando la mano sul braccio del giovane mannaro che però rimase immobile «Saresti perfetto come Beta e lo sai anche tu! Lo sa anche Namjoon-shi!».
Guardai l'Alpha che mi fissò addolorato.
«Iseul non insistere...» disse alla lupa «Sono decisioni che devono prendere loro due.»
«Lor-...Jungkook è come noi! È una tigre forte e orgogliosa! Da quando in qua la Cacciatrice gli può dire quello che può o non può fare?» chiese sfidando apertamente l'Alpha «Da quando ha diritto di parola su quelli come noi? Sulle faccende del nostro Clan?» chiese lei, l'energia calda che tornava ad addensarsi attorno al suo corpo.
Namjoon la fissò.
Un istante più tardi i suoi occhi si fecero ambrati e io, percependo la tensione crescente tra i due mannari, decisi di intervenire.
«Hai ragione Iseul» dissi con voce ferma e sguardo privo di emozioni.
La lupa si bloccò e mi fissò basita.
«Non ho alcun diritto di intromettermi nei vostri affari...così come non ho alcun diritto di dire a Jungkook quello che può o non può fare. Se vuole diventare il vostro nuovo Beta, e voi lo ritenete all'altezza, ne ha tutto il diritto» gli occhi della lupa brillarono, ma un istante più tardi mi guardò circospetta.
«Come mai ti sei comportata in quel modo allora?» chiese guardinga.
Capii immediatamente cosa volesse insinuare con quella frase, tuttavia fui abbastanza furba da schivare quel tranello.
«Ero solo preoccupata per il caso. Ora che il Rākṣasa ha Jimin dobbiamo agire in fretta e non voglio che il nostro più forte combattente venga distratto dalle questioni di un Clan a cui nemmeno appartiene.» mentii guardandola dritta negli occhi.
Iseul mi fissò per dei lunghissimi secondi, soppesando attentamente le mie parole, ma poi venne distratta da Jungkook.
«Cacciatrice, quindi ammetti che sono il guerriero più forte di tutto il team? Persino più forte di te?» chiese.
Mi voltai stupita.
"Ma di tutte le cose che dico veramente ti focalizzi sempre su quelle più stupide?!" mi domandai fissandolo allibita.
«Tu...tu sei assurdo» dichiarai e lui mi fissò inclinando la testa.
«Ti ho appena detto che puoi fare quello che vuoi...che puoi gareggiare per essere Beta e l'unica cosa che sai dire è questa?» gli chiesi.
Lui si imbronciò e dovetti trattenermi per non sorridere a quell'espressione da bambino.
«Guarda che è una cosa importane... sono ancora convinto che tu abbia avuto solo fortuna in palestra» mi rispose. Alzai gli occhi al cielo.
«Iseul portalo via... andate a vedere se riuscite a sentire ancora l'odore di Jimin perché giuro che se rimane qui altri tre secondi si ritrova di nuovo con il culo per terra» dichiarai.
La lupa mi fissò dubbiosa ancora per qualche istante ma poi si voltò verso Jungkook.
«Allora gattino andiamo...stammi dietro se ci riesci» gli disse prima di scattare in avanti. I suoi stivali questa volta presero in pieno una piccola pozzanghera ma, prima ancora che le gocce cadessero nuovamente al suolo, la mannara sparì.
Jungkook la fissò per un istante e poi si voltò verso di me.
«Sei sicura che ti vada bene?» mi chiese, l'incertezza ancora palese nei suoi occhi.
«Sì, mi va bene. Puoi fare tutto quello che vuoi ma ora va... batti quella lupa al suo stesso gioco e dimostrami di essere un Famiglio di cui posso andare fiera» gli risposi e a quelle parole un enorme sorriso comparve sul suo volto.
«Grazie, Cacciatrice. A casa ti dimostrerò tutta la mia riconoscenza» e così dicendo partì all'inseguimento di Iseul.
«Non voglio alcuna "riconoscenza" da parte tua! E non esiste nessun "a casa"! » urlai, ma il giovane mannaro sparì tra la folla prima ancora che finissi il mio sproloquio.
Sospirai.
«Maledizione... mi farà impazzire» mormorai massaggiandomi le tempie.
«È un bravo ragazzo...» disse Namjoon.
«Secondo me invece è solo una palla pelosa piena di guai e comunque potete stare sicuri che quello, a casa mia, non entrerà mai più.» commentò Hoseok al mio fianco.
«Volpe, hai il canino avvelenato solamente perché è il tuo rivale in amore» rispose il lupo con un sorriso che gli accentuò la fossetta destra. Sussultai.
«Non c'è nessuna battaglia in corso» dichiarai piccata.
«Hai ragione, perché io ho già vinto» commentò Hoseok, beccandosi una mia occhiataccia.
Namjoon rise, non cogliendo per fortuna l'allusione del gumiho.
«Per cui Aby, lo puoi tranquillamente lasciare tra gli artigli della lupa e non preoccupartene più. Sono una bella coppia insieme.».
«Iseul non sa nulla del legame tra me e Jungkook, vero? » chiesi a Namjoon mentre osservavo le gocce di pioggia cadere sempre più impetuose davanti a noi.
«No. Ho pensato non fosse una cosa saggia dirle che il mannaro su cui ha messo gli occhi appartiene a te. In tutti i sensi.»
«Lui non... » mi fermai un attimo indecisa su come proseguire «Lui non mi appartiene... io voglio che sia libero... che possa vivere la sua vita senza sentirsi costantemente con il guinzaglio e il collare addosso...».
«Secondo me sarebbe solo che contento di indossare un collare con il tuo nome inciso sopra» considerò il lupo ridacchiando.
«Non sei divertente...».
«Sicura? Mi considero un ragazzo con un ottimo senso dell'umorismo. Volpe, non ho per caso ragione?» chiese ad Hosoek.
Il demone però lo guardò torvo e non rispose.
«Comunque, lascia che sia lui a dirti se gli pesa o meno essere diventato il tuo Famiglio. È giovane ma è molto più maturo di quanto non voglia dimostrare... si è offerto lui di prendere il posto di Bon-Hwa per evitare inutili spargimenti di sangue nel mio branco, sai? Poteva semplicemente far finta di nulla, invece ha voluto mettersi in gioco... E sinceramente, sono molto tentato di accettare la sua proposta. Sarebbe il primo mannaro appartenente ad un'altra specie a ricoprire quel ruolo, ma ora che abbiamo accertato il legame che vi unisce comprenderei se mi dicessi di scegliere qualcun altro.»
«Se lo ritieni all'altezza allora io non ho nulla in contrario. Ti ho detto, voglio che viva la sua vita senza sentirsi in trappola...e quando tutto questo sarà finito voglio trovare il modo di sciogliere questo legame...è pericoloso... per me e per lui...»
«È se fosse indissolubile?» chiese Namjoon. Hoseok al mio fianco si irrigidì.
Un lampo illuminò il cielo sopra di noi e alzai lo sguardo verso l'alto, lasciando che quella domanda venisse portata via dal rombo basso e potente che percepimmo pochi secondi più tardi.
☆Nota dell'autore☆
Eccomi tornata con il nuovo capitolo di Lunar.
Purtroppo la nostra protagonista non è stata fortunata. La pioggia ha deciso di abbattersi su Seoul proprio nel momento sbagliato, lavando via le tracce di Jimin e del Rakshasa. Riusciranno i nostri eroi a capire ugualmente dove è stata nascosta la preziosa tigre dorata o nemmeno l'olfatto sopraffino di Iseul servirà a qualcosa?
E cosa ne pensate della lupa? Mancava ancora lei all'appello e beh cosa dire, la nostra povera Cacciatrice non può mai stare un attimo tranquilla.
Jungkook si è proposto come nuovo Beta del Clan di Seoul ma secondo voi Abigail gli permetterà veramente di prendere il posto di Bon-Hwa o deciderà di tenere il tigrotto stretto stretto tra le sue braccia?
Ma soprattutto, riuscirà mai la povera Aby ad avere un attimo di pace?
Fatemi sapere cosa ne pensate e dopo tutte queste domande vi saluto.
A presto.
A.
Ps:vi lascio qualche foto del luogo in cui è ambientato questo capitolo.
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