CAP. 31 ☾- DEMON INSIDE - ☽
Taehyung fissò il lupo mannaro e senza pensarci due volte posò la mano sulla maniglia, premette verso il basso e spinse. La porta, però, non si spostò nemmeno di un centimetro.
«Jimin-ah sei lì dentro?!» disse bussando contro il legno scuro «Aprimi sono io, sono Taehyung.»
Nessuna risposta.
L'energia del vampiro mi sfiorò la pelle mentre lo osservavo serrare la mascella.
«Ti prego dimmi che non c'è odore di sangue là dentro.» sussurrai avvicinandomi a Namjoon.
« No. Non percepisco odore di sangue ma... Abigail sei in grado di controllare se nella stanza c'è qualcuno?»
«Certamente, ma cosa hai sentito?» domandai mentre iniziavo a far scorrere la mia energia lungo le braccia.
«C'è uno strano odore. È flebile, ma riesco a sentirlo lo stesso. Se appartiene a chi penso io siamo nella merda. In quella alta, puzzolente e liquida.»
Lo fissai basita e un istante più tardi liberai la mia energia. La feci scorrere attorno a Taehyung e la spinsi oltre la porta. Sondai ogni angolo, ogni superficie, ogni stanza, ma non trovai nulla. Non c'era nulla là dentro. O per lo meno nulla che potessi percepire.
«Non c'è nessuno là dentro» lo informai.
«Ne sei sicura?»
«Assolutamente sì»
«Cosa sta succedendo?» chiese Taehyung, voltandosi verso di noi.
«Dobbiamo aprire la porta il prima possibile» rispose il mannaro.
Nel sentire quelle parole il vampiro allentò i primi due bottoni della camicia e, con un movimento lento e calcolato, fece scorrere le dita su una sottile catenella dorata, fino a rilevarne l'elegante chiave appesa all'estremità.
«È meglio avere sempre una copia con sé» ci disse con un lieve sorriso prima di infilare la chiave nella toppa.
Rimasi con il cuore in gola attendendo lo scatto metallico della serratura, ma esso non avvenne.
«Non è possibile» mormorò cercando di girare la chiave, ma senza riuscirci.
«La porta non si apre».
Merda.
Non era un buon segno.
«Prova a girare un'altra volta» lo incitò il lupo mannaro.
«Ci sto provando, ma penso che Jimin-ah abbia lasciato la chiave inserita.»
«Va tutto bene?» chiese Yoongi dal piano sottostante.
«Non riusciamo ad aprire la porta e Namjoon ha sentito uno strano odore» risposi.
«Datemi cinque secondi, arrivo a darvi una mano...se la porta non si apre posso provare a farla scattare io. Ma che cazzo...».
Provai a raggiungere la balconata per capire cosa fosse successo allo stregone, ma non appena mi scostai da Namjoon la figura possente di Jungkook comparve accanto all'Alpha.
«Cosa hai percepito Namjo-»
Il mannaro felino non finì nemmeno la frase. I suoi occhi divennero dorati, le pupille si allargarono e un ringhio basso e gutturale si liberò dalle sue labbra. Poi si fiondò contro la porta colpendola con una spallata talmente potente che il legno si frantumò contro i suoi muscoli e Taehyung dovette fare uno scatto di lato per non rischiare di essere travolto.
Le due ante si spalancarono con un boato e il giovane mannaro eruppe come un tornado dentro la stanza.
Mi coprii gli occhi con il braccio per ripararmi dalle schegge di legno, ma mantenni i sensi vigili.
Tuttavia, quando sentii Jungkook parlare mi si gelò il sangue nelle vene.
«Il Rākṣasa! È stato qui!» urlò pieno di rabbia e un istante più tardi il suo ringhio carico di odio rimbombò come un tuono attorno a noi.
Scattai immediatamente verso di lui ma Taehyung fu più veloce.
«Cosa stai farfugliando Tigre? Quel mostro non può essersi intrufolato nella mia camera. Devi esserti sbagliato!» disse il vampiro sorpassando un lungo pezzo di legno e guardandolo corrucciato «E mi devi anche una porta nuova.».
Jungkook scattò e afferrò il vampiro per il collo, sbattendolo contro quello che rimaneva del pannello destro parzialmente divelto.
«Ho visto come ti piace afferrare i tuoi partner per il collo durante i tuoi amplessi e devo dire che la cosa non mi dispiace...ma la tua tecnica di strangolamento va un attimo migliorata...Se stringi come stai facendo ora, rischi che gli unici ricordi delle tue cavalcate siano dei brutti lividi e una grossa insoddisfazione.» disse il vampiro con un ghigno perfido sul volto.
L'energia di Jungkook esplose attorno a lui, facendomi mancare il respiro.
«Jimin è stato preso! È stato preso per colpa tua!» gli urlò contro il giovane mannaro, serrando la presa sulla pelle cerea del Master. Il vampiro però non si lasciò spaventare.
«Voi giovani siete sempre così pieni di forza e di tempra, è una caratteristica che adoro nel mio letto... ma spesso non ascoltate quello che vi si dice quindi lo ripeterò un'altra volta: il Rākṣasa non può essere entrato qui dentro.»
«Stronzate! Sento il suo odore in tutta la tua stanza!» dichiarò Jungkook.
Il suo potere eruppe come lava rovente dal suo corpo e i suoi muscoli si tesero sotto la felpa, tendendo pericolosamente il tessuto scuro.
Un'onda di rabbia mi investì violentemente e dovetti concentrarmi per non farmi sommergere dal mare d'ira che stava montando dentro di lui.
"Maledizione. Se Taehyung continua così lo farà sicuramente trasformare" pensai facendo un passo in avanti e avvicinandomi ai due esseri soprannaturali.
«Ti stai sbagliando, Tigre» dichiarò il vampiro con uno sguardo glaciale.
L'energia di Jungkook iniziò a ribollire sotto la sua pelle e la possibilità che perdesse il controllo da un momento all'altro si fece sempre più concreta.
"Dannazione! Probabilmente anche lui non ha il pieno controllo di sé stesso... Dovevo immaginarlo e lasciarlo assieme ad Hwa a fare la guardia al Blood, non portarlo qui sotto" pensai mentre mi avvicinavo cauta.
«Jungkook, lascia Taehyung» ripetei ancora una volta «Non costringermi ad ordinartelo di nuovo».
Feci un altro passo, trovandomi vicino al mannaro e, con estrema attenzione, gli sfiorai il braccio. Tuttavia, prima ancora che riuscissi a capire quello che stava succedendo la sua energia rovente mi avvolse, risuonando con la mia. Una calda e folta pelliccia comparve sotto i miei polpastrelli e io mi ritrovai a passare le mie dita tra morbidi ciuffi di pelo e sarebbe stato tutto normale se Jungkook si fosse trasformato. Invece, la tigre mannara era ancora in forma umana e mi guardava completamente sconvolto.
«Cosa...» mormorò distogliendo finalmente l'attenzione dal vampiro.
«Lo senti anche tu?» chiesi continuando ad accarezzargli il braccio, o meglio la zampa.
«La mia tigre sta...»
Jungkook mi fissò intensamente, completamente stravolto da quella sensazione che intuii essere nuova persino per lui ma, un istante più tardi, una sfera di fumo nero lo colpì, sottraendolo al mio tocco e scaraventandolo sul tappeto alle sue spalle.
Seokjin si materializzò sopra di lui, gli occhi completamente neri e i canini in mostra.
«Non osare mai più attaccare il mio Master!» dichiarò rimanendo seduto sopra il giovane mannaro, mentre gli stringeva i polsi a terra.
«Cosa credi di fare vampiro? Di farmi paura?» rispose Jungkook prima di ringhiare e invertire in un istante le loro posizioni.
La schiena di Seokjin colpì con forza il pavimento e la tigre mannara, con una sola mano, gli immobilizzò le braccia sopra la testa mentre, nell'altra, gli artigli ricurvi scintillarono a pochi centimetri dal suo volto.
«La volta scorsa sei riuscito ad immobilizzarmi per pura fortuna. Quindi ora dimmi, quanto ci tieni al tuo bel viso?» domandò Jungkook.
Seokjin sorrise e un istante più tardi la voce di Jimin comparve nella stanza.
«Kookie per favore, lascia stare Jin»
L'energia della tigre mannara tremò ma un istante più tardi i suoi occhi divennero colmi d'odio. La mano destra saettò verso l'alto, ma riuscì a fermarlo giusto in tempo.
«Jungkook, fermo!» urlai impedendo così che il mio Famiglio iniziasse una lotta all'ultimo sangue contro il vampiro.
"Te ne sono grato, Abigail. Ora ci penso io" mi ringraziò Taehyung mentre l'ennesimo ringhiò di Jungkook riempiva la stanza.
«Per favore smettetela di litigare tra voi» continuò il Master passandosi le dita sul collo «Abigail per favore, richiama la tua tigre e tu Seokjin rinfodera le zanne...e smettila con le illusioni. Abbiamo un problema molto serio e non dobbiamo perdere tempo ed energie litigando tra noi» disse iniziando a camminare verso di loro.
«Jungkook-ah farò finta che il tuo ennesimo attacco nei miei confronti sia solamente frutto del grande sentimento che provi per il nostro amico in comune e quindi per questa volta lascerò correre...ma sappi che non avrai delle seconde occasioni. Mettimi di nuovo le mani addosso e giuro che te ne pentirai...per cui, per il bene della tua Cacciatrice, inizia ad essere un bravo mannaro obbediente» lo minacciò.
I due si guardarono per dei lunghissimi secondi finché Jungkook, con un ringhio sottomesso, non rinfoderò gli artigli e si alzò.
«Bravo piccolo tigrotto» lo canzonò Taehyung prima di voltarsi e dirigersi verso il grandissimo letto a baldacchino, che occupava quasi tutta la parete alla mia sinistra.
"Ci si può dormire tranquillamente in quattro" pensai osservando le tende scure e l'intricato disegno della testiera.
"Anche in otto, se non si hanno problemi di promiscuità" commentò lui prima di sfiorare con le dita le lenzuola stropicciate color amaranto. Tuttavia, un istante più tardi, un sibilo acuto si formò nella sua gola.
«Sono fredde» commentò prima di fissare con attenzione il posto che intuii appartenere a Jimin.
Mi voltai verso Namjoon.
«Nam, anche tu senti l'odore del Rākṣasa, vero?» domandai, ben sapendo la risposta che mi avrebbe dato il mannaro.
«È flebile ma lo sento.»
«Non può essere» commentò il Master guardandosi attorno e per la prima volta osservai attentamente tutta la sua camera.
La stanza del vampiro era arredata con uno stile quasi vittoriano. Oltre al letto a baldacchino, sei poltrone e due tavolini dall'apparenza molto antichi, erano sistemati lungo la parete più lontana, quella frontale alla ormai ex porta d'ingresso. Un mobile in legno scuro, dalle rifiniture molto raffinate, occupava invece l'angolo alla mia sinistra e al suo interno diverse bottiglie di vino e un intero set di calici erano ordinatamente riposti sulle mensole. Accanto ad esso una porta semiaperta faceva intravedere il pavimento e il lavandino di quello che doveva sicuramente essere il bagno del vampiro.
Alla mia destra la parete era occupata da un meraviglioso camino le cui colonne laterali erano state levigate fino a formare i tronchi di un roseto che terminava sul corrimano centrale con dieci bellissime rose intarsiate perfettamente nel marmo chiaro. Lo stemma del vampiro si ergeva in tutta la sua bellezza sopra di esso e risplendeva illuminato dalla tenue luce delle lampade a muro. Lì davanti Seokjin e Jungkook continuavano a guardarsi in cagnesco ai due lati del tappeto.
«Taehyung, perchè sei certo che il Rākṣasa non sarebbe potuto entrare qui?» domandai.
«Quando ho lasciato Jimin-ah mi sono accertato che chiudesse la porta a chiave» mi rispose.
«Siamo sicuri che fosse chiusa con la chiave e non con qualche sigillo?» chiese Yoongi alle mie spalle voltandosi verso l'entrata che Jungkook aveva divelto.
«La mia copia non entrava...» rispose il vampiro.
«E l'altra chiave è ancora qui » aggiunse Hoseok facendo ruotare l'anta della porta con la serratura.
«Io non ho sentito alcuna presenza di sigilli o incantesimi contenitivi» aggiunsi osservando il metallo dorato fuoriuscire dalla toppa ancora integra.
Yoongi si massaggiò le tempie e poi tornò a parlare.
«C'è un'altra cosa che non mi torna» dichiarò lo stregone, gli occhi neri ridotti a due fessure «La stanza... a parte il casino che ha fatto la tua stupida Tigre sfondandola come fosse un marines...è perfettamente in ordine».
Ci guardammo tutti attorno. Aveva ragione. A parte le schegge di legno e la porta divelta non c'era nulla fuori posto e quello, era effettivamente strano.
«Jimin-ah non era un bravo guerriero, ma era comunque un mannaro» continuò lo stregone.
«Se il Rākṣasa gli avesse teso una imboscata qui dentro, aspettando che Taehyung se ne andasse, si sarebbe comunque trasformato e avrebbe cercato di difendersi. O comunque avrebbe cercato di fuggire...invece non ci sono segni di trasformazione, né di artigli, né di morsi. Non c'è un vaso rovesciato, un bicchiere rotto, una poltrona graffiata. Non c'è nulla. E fidatevi di me, ho visto talmente tante scene di furti, rapimenti e omicidi da assicurarvi che è impossibile lasciare una stanza così pulita...»
«E se Jimin si fosse messo d'accordo con il Rākṣasa?» ipotizzò Hoseok.
Ci girammo tutti a fissarlo.
«Cosa intendi Volpe?» chiese Jungkook.
«Se si fosse sacrificato? Come nei migliori film? Se avesse deciso di interrompere la scia di sangue che lo perseguita da quando è nato e avesse deciso di consegnarsi al Rākṣasa? In quel caso non avrebbe dovuto lottare, né scappare.»
Lo fissai per un istante. La sua ipotesi poteva avere senso, ma c'era ancora qualche dettaglio che stonava.
«Poniamo per un istante che si sia davvero consegnato al Rākṣasa...perché far venire quel mostro nella stanza di Taehyung? Se avesse voluto consegnarsi non sarebbe stato più semplice per lui scappare, trasformarsi in qualche punto della città e richiamare così quel dannato mostro?» domandai, mentre le rotelle del mio cervello giravano senza sosta.
«Forse aveva paura che potessimo sentire la sua energia ed che intervenissimo? Ipotizzando ovviamente che potesse uscire da qui senza essere visto né da Taehyung né dalla piccola Hwa-Young» mi rispose il demone volpe.
"Questo ha senso...però..."
«Mannari voi avete percepito l'odore del Rākṣasa solamente in questa stanza?» chiese tutto ad un tratto Yoongi e da quella domanda intuii che anche a lui l'opzione "mi sacrifico per un bene più grande" non lo convincesse fino in fondo. C'erano troppi indizi dissonanti e uno fra tutti era proprio quello.
Come mai l'odore del Rākṣasa era stato percepito solamente in questa stanza? Come mai Namjoon o Jungkook non avevano minimamente reagito al piano sottostante? E poi, perché Jimin avrebbe dovuto invitare il Rākṣasa nella Cripta? Non aveva senso. Ci sfuggiva qualcosa.
«Io l'ho percepito solamente qui...e penso anche Jungkook» affermò Namjoon iniziando ad inspirare a pieni polmoni.
«Sì, Alpha. Nella stanza di Jimin a parte l'odore dei vampiri e di quella serva umana non c'era nulla» rispose la giovane tigre, palesemente confusa.
«Ma allora come ha fatto il Rākṣasa a materializzarsi qui sotto? Quel demone ha molti poteri, ma il teletrasporto non è tra quelli» dissi iniziando a guardarmi attorno alla ricerca di qualche indizio che mi aiutasse a sbrogliare quella intricata matassa.
«Forse si è trasformato? Come ha fatto la notte della battaglia?» domandò Namjoon che nel frattempo camminava nella stanza, annusando l'aria attorno a sé come un vero cane poliziotto.
«Impossibile. Può prendere le sembianze di umani, di canidi e di uccelli. Se escludiamo quella demoniaca da mezza tigre...» lo informai.
«E nessuna di queste forme è abbastanza piccola da potere entrare qui dentro» sentenziò il lupo mannaro al mio posto.
«Esattamente» confermai.
«Dannazione» disse il lupo passandosi una mano tra i capelli «Eppure il suo odore è qui.»
«Cacciatrice!» il tono perentorio con cui mi chiamò Jungkook mi fece immediatamente voltare verso di lui.
«Vieni qui» aggiunse poi posandosi con una mano al caminetto e infilando la testa al suo interno.
Camminai a passo spedito verso di lui, ma con la coda dell'occhio notai il fugace sguardo che Seokjin lanciò a Taehyung e il mio istinto da poliziotta fremette. La giovane tigre mannara poteva accidentalmente essersi imbattuta in qualcosa di importante.
«Dimmi» gli dissi una volta arrivata al suo fianco.
«Prova ad annusare» rispose lui.
«Cos-»
«Annusa e basta» ripeté tassativo.
Lo fissai contrariata, ma dopo alcuni secondi feci come mi aveva ordinato. Infilai la testa nel camino e inspirai. Il fumo dei tizzoni ancora accesi mi riempì i polmoni e di riflesso mi scostai.
«Che cazzo!» esclamai mentre il fumo caldo mi irritava i polmoni facendomi tossire.
«Cosa dovevo sentire Jungkook? La puzza di fumo?» domandai tra un colpo di tosse e il successivo.
«No, ovvio che no. Pensavo che con il tuo nuovo olfatto riuscissi...aspetta» il mannaro si guardò attorno. Arrivò accanto al primo tavolino e prese il vaso contenente un bouquet di rose rosse. Getto a terra i rigogliosi fiori e tornò al mio fianco.
«Le mie rose, Tigre!» si lamentò Taehyung.
«O avanti vampiro, le rose sono un fiore fin troppo sopravvalutato e poi non ti si addicono» gli rispose con un ghigno «Per voi succhiasangue sono più appropriati i crisantemi...pensaci» lo istigò prima di voltarsi verso di me.
Dopodiché versò l'acqua nel camino, spegnendo i tizzoni e facendo diffondere una nuvola di cenere e vapore tutto attorno a noi. Tossii ancora più forte.
«Non pensavo facesse tutto questo fumo! Cacciatrice, stai bene?» chiese preoccupato.
«Ti pare? Ci sto rimettendo un polmone perché non pensi mai prima di agire!» risposi prima che l'ennesimo colpo di tosse sopraggiungesse.
«Cosa ti è saltato in mente di buttare l'acqua e far-» mi bloccai di colpo. Jungkook aveva posato la mano sulla mia spalla e la sua energia calda e seducente ne approfittò per insinuarsi, densa come miele, nel mio corpo. Gli occhi del mannaro tornarono dorati e una bomba di profumi esplose nel mio naso.
L'odore dei vampiri divenne ancora più pungente ma, oltre ad essi, riuscii a percepire anche le fragranze di tutti quelli che mi circondavano.
Yoongi, sopra al lieve odore di sudore e disinfettante, aveva un profumo agrumato, derivante sicuramente da uno dei mille shampoo che avevo visto soltanto qualche ora prima sulle mensole della sua doccia. Hoseok, invece, odorava di cocco e mango, sebbene, un lieve sentore di cenere permeasse la sua pelle candida, forse a causa della natura focosa del demone stesso. Namjoon profumava intensamente di muschio e bosco, un profumo che ritenni perfetto per il lupo mannaro e Jungkook. Jungkook aveva un odore talmente particolare che mi fece venir voglia di avvicinare il mio viso alla sua pelle per accertarmi fosse vero. Profumava di foresta, di pioggia, di terra. Ma anche di cotone, di gelsomino e di mughetto. Virilità e fanciullezza uniti assieme. Un mix talmente particolare da risultare quasi letale. Esattamente come lo era lui.
Tuttavia, assieme agli odori dei miei compagni, ne percepii altri tre che aleggiavano lievi nell'aria. Un profumo di vaniglia, di mare e di sabbia che associai istintivamente a Jimin. Un profumo di ciliegi e di margherite che ricordai aver già sentito da qualche parte. E un terzo. Di morte, di rancido e di tomba.
«Cos'è questo odore?» domandai voltandomi verso il camino.
«Lo senti anche tu adesso?» mi chiese Jungkook con un sorriso.
«È peggio dei vampiri» risposi sporgendomi in avanti ma, nell'esatto momento in cui il contatto con Jungkook venne meno, anche quel caleidoscopio di odori sparì.
«Jungkook, toccami di nuovo. Devo riuscire a capire da dove arriva quell'odore nauseante.»
«Sarei un pazzo a rifiutare questa tua richiesta» rispose lui con un ghigno e, per fortuna, non aggiunse nient'altro.
La tigre mannara posò contento la sua mano calda sul mio braccio ma, questa volta, non accadde nulla. Mi voltai, sfiorandogli il petto con le dita e provando a richiamare il suo potere nel mio corpo ma non ottenni nessun miglioramento. Le nostre energie si sfiorarono, si unirono e si accarezzarono, ma di quella condivisione metapsichica avvenuta pochi istanti prima nemmeno l'ombra.
«Dannazione» sbuffai.
«Cosa diavolo state facendo voi due?» chiese esasperato Yoongi.
«H-ho percepito degli strani odori...» raccontai staccandomi immediatamente dal mannaro «Quando Jungkook mi ha sfiorata sono riuscita ad usare il suo olfatto e penso di aver sentito l'odore del Rākṣasa attorno a questo camino.»
Sentendo le mie parole Namjoon si avvicinò immediatamente.
«In effetti qui l'odore è più intenso» dichiarò annusando l'aria.
A quelle parole Seokjin si voltò ancora verso Taehyung e quel movimento all'apparenza casuale catturò la mia attenzione.
Osservai il Master. Il vampiro stava fissando il camino e ad una prima vista pareva calmo e rilassato. Tuttavia, la mascella contratta e la totale assenza di respirazione lo tradivano.
«Taehyung, cosa ci stai nascondendo?» domandai, con voce piatta e sguardo glaciale.
«Assolutamente nulla mia cara Abigail» ripose lui posando i suoi occhi neri nei miei.
«Cazzate!» risposi facendo un passo in avanti «Ho visto gli sguardi che ti ha lanciato Seokjin, e i cenni che vi state scambiando da quando siamo entrati qui dentro.»
«Non so di cosa tu stia parlando» continuò il vampiro.
«Porca puttana Taehyung. Prima mi hai detto che vuoi capire anche tu cosa è successo a Jimin, ma ora ti stai comportando esattamente come tutti i tuoi simili. Dimostrami che non sei solamente un succhiasangue egoista come ho sempre pensato. Dimostrami che mi posso fidare di te» gli dissi, arrivando a pochi centimetri dal suo volto.
Intorno a noi calò il silenzio. I suoi occhi neri mi scrutarono attenti e, all'interno di essi, riuscii a cogliere l'intimo duello che stava avvenendo nella sua anima. Sempre che ne possedesse ancora una.
«Il camino...è un'uscita segreta» confidò, mantenendo lo sguardo puntato su di me.
«Taehyun!» lo rimproverò Seokjin.
Merda. Allora quella del Blood non era l'unica entrata per la Cripta. Allora Jimin poteva veramente essere fuggito dalla stanza del Master senza essere visto da nessuno. Merda e ancora merda. Eravamo in un fottuto casino!
«Cazzo! Questo camino è un'uscita segreta e ce lo dici solo adesso?!» sbraitò furioso Yoongi «Altro che una sola entrata! Questo cambia tutto! Quello stupido di Jimin-ah può benissimo aver fatto entrare il Rākṣasa qui dentro, essersi consegnato a lui e poi averlo fatto scappare senza che nessuno lo vedesse!».
«Questo non è possibile stregone» disse il vampiro.
«O certo, pensi davvero che mi possa fidare delle tue parole, ora? Quante altre cose ci stai nascondendo?» rispose acido Yoongi «Quanti altri passaggi ci sono ancora da scoprire?».
«Ti giuro che non sto nascondendo altro. Non vi avevo detto di questo passaggio per precauzione. È l'unica altra uscita della mia Cripta. L'ho fatta costruire per sicurezza: una Cripta con una sola entrata può davvero trasformarsi in una tomba, anche per noi vampiri.»
«E sempre per tua sicurezza hai ben pensato di tenerci all'oscuro di tutto! Nonostante la possibilità tangibile che Jimin-ah sia potuto scappare proprio tramite essa!» disse furioso lo stregone.
«No. Jimin-ah non sa della sua esistenza...gli unici ad esserne a conoscenza siamo io e Seokjin. Non l'ho mai confidato alla tigre dorata. Ammetto che avevo già preso in considerazione l'ipotesi che potesse scappare dalla mia Congrega e non volevo dargli una via di fuga così semplice. Volevo egoisticamente tenerlo con me più tempo possibile» confessò il vampiro.
«Lo sapevo che non te ne fregava nulla di lui!» sbottò Jungkook dietro di me.
«Non è vero Tigre. All'inizio forse era così ma poi...con il passare delle settimane mi sono affezionato sempre più ai suoi capelli biondi, al suo carattere solare e alla sua voce squillante. Avevo pensato più volte di parlargli del camino, soprattutto in questi giorni. Così che, nel caso il Rākṣasa ci avesse attaccati ancora, lui sarebbe potuto scappare e mettersi al sicuro...ma non ne ho avuto il tempo.»
«Taehyung, è possibile che il demone nei pattugliamenti dei giorni scorsi abbia trovato l'entrata segreta e si sia intrufolato fino a qui?» ipotizzai.
«Se anche l'avesse trovata non sarebbe comunque potuto entrare nelle mie stanze» rispose il vampiro.
«Allora per una buona volta vuoi smetterla di parlare in maniera così vacua? Dimmi come funziona questo coso o giuro su Dio che demolisco tutto il muro finché non trovo il passaggio per conto mio» dichiarò Yoongi sempre meno tollerante.
«Stregone non serve che sfoghi la tua ira nella mia stanza. Ora ti spiego ogni cosa: il Rākṣasa non può essere entrato perché il passaggio del camino si apre solamente dall'interno. È una precauzione che ho inserito quando l'ho creato. Vedetela un po' come una porta antipanico.» disse il vampiro.
Adesso la scomparsa di Jimin aveva un senso. La tigre dorata era sparita attraverso quel passaggio ma, ora che avevamo risposto a quella domanda, ne rimaneva un'altra più importante: il mannaro era davvero scappato di sua spontanea volontà o era stato catturato?
«Jimin passava molto tempo in questa stanza?» chiesi tutto ad un tratto.
«Non capisco come questa domanda possa essere utile se non per saziare qualche tua strana curiosità ma sì, Jimin-ah passava molto tempo piacevole in questa stanza» rispose lui con un lieve sorriso sul volto. Ignorai la sua provocazione e continuai.
«Potrebbe aver accidentalmente scoperto come aprire il passaggio nel camino? »
«Non penso proprio. Non basta toccare a caso i mattoni come nei film per farlo aprire. Vedete il simbolo con la rosa e il mio stemma?» chiese il vampiro, e tutti ci girammo.
«Bisogna ruotarlo di centottanta gradi e successivamente si deve premere la settima rosa che decora il frontone. Non è una cosa che si può scoprire casualmente.»
«In effetti no...» commentai «Ma allora come ha fatto ad usare il passaggio segreto?»
«Quel dannato mostro deve essere riuscito a capire come entrare qui dentro e lo ha rapito. Ne sono sicuro.» sentenziò Yoongi dietro di me.
«Potrebbe essere...ma dobbiamo tenere in considerazione anche l'ipotesi che Jimin se ne sia andato di sua spontanea volontà. Comunque, l'odore di quel mostro è presente solo in questa stanza quindi, in un modo o in un altro, il Rākṣasa è riuscito ad entrare...ma come ha fatto se quel dannato camino può essere aperto solamente dall'interno con un marchingegno degno di Indiana Jones?» domandai massaggiandomi le tempie.
"Pensa a tutti gli indizi Aby. La porta è stata chiusa dall'interno. Il passaggio segreto sembra essere unidirezionale. La stanza è completamente in ordine. L'odore di quel dannato demone è presente solo qui. Gli unici a sapere dell'esistenza dell'uscita erano..."
Sbarrai gli occhi. Maledizione. Avevo trovato la risposta.
«Il Rākṣasa è riuscito ad intrufolarsi nella Cripta perché nella Congrega c'è una spia.» dichiarai con tono freddo e uno sguardo glaciale «E questa spia... è sempre stata tra noi... non è vero Seokjin?» dichiarai voltandomi verso destra.
Nel sentire quelle parole il volto del vampiro si trasformò in una maschera di puro terrore e i suoi occhi divennero completamente neri.
Lo avevo in pugno.
☆Nota dell'autore☆
Tan tan tan taaaaaaan
* musichetta di terrore in sottofondo *
Ebbene sì, il nostro povero tigrotto dorato in questo momento si trova proprio tra gli artigli del Rakshasa. Niente gitarella fuori porta o ramen in fondo alla strada. Il maledetto demone è finalmente riuscito nel suo intento.
Ma secondo voi cosa è successo? Jimin si è semplicemente fatto aiutare da Seokjin per consegnarsi di sua spontanea volontà oppure il vampiro lo ha ceduto al demone ? E in caso, per quale motivo avrebbe dovuto fatto?
Ditemi le vostre supposizioni!
Ammetto che anche questo capitolo è stato molto difficile da scrivere e penso di averlo cambiato almeno trenta volte ma spero che si riescano a capire bene tutti i passaggi logici che hanno portato la nostra protagonista a sospettare proprio del vampiro e povero Jin...non vorrei proprio essere nei suoi panni adesso. Secondo voi cosa gli accadrà?
Come sempre vi ringrazio di tutto e ci vediamo presto con il prossimo aggiornamento.
Vostra,
A.
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