CAP. 30 ☾ -THE DESCENT- ☽

«Jimin-ah...È sparito!»

Merda. Avevo appena detto che le cose non potevano andare peggio di così? Perché non imparavo a tenere chiusa la bocca?
Jungkook al mio fianco balzò in piedi come una molla. La sua energia esplose come un vulcano e per un istante percepii uno strano formicolio pervadermi tutto il corpo.

«Come sarebbe a dire che è sparito?» chiese il mannaro, facendo un passo in avanti e liberando un'onda di potere. Le iridi diventarono dorate e le mani, strette a pugno, tremarono.

Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata e un moto di ansia mista a rabbia si fece spazio nella mia mente.
"Abigail concentrati. Queste non sono le tue emozioni. Devi riuscire ad isolare i tuoi sentimenti dai suoi" mi imposi mentre percepivo i miei muscoli tendersi e la mia energia vibrare esattamente come quella del mannaro.

«Significa che non è nella sua stanza...e nemmeno da nessun'altra parte» rispose il vampiro. Il panico fin troppo chiaro nella sua voce.

Jungkook fece un ulteriore passo in avanti e mi preparai a fermarlo ma, inaspettatamente, tra lui e Seokjin si frappose Yoongi.
«Cosa cazzo vuol dire che è sparito?! Come cazzo ha fatto a sparire?!Non vive ventiquattr'ore su ventiquattro in quella stanza del cazzo? Non può uscire da nessuna parte! Come potete averlo perso?» sbraitò lo stregone completamente iracondo prima di lanciare il bicchiere che teneva ancora tra le dita contro il muro.
Quella reazione mi lasciò senza parole.
Osservai il calice frantumarsi a pochi centimetri di distanza dalla testa di Seokjin. Il vampiro si coprì il volto con le braccia e si piegò in avanti, proteggendo Hwa-Yuong dalle schegge acuminate. I pezzi di cristallo, infatti, volarono in tutte le direzioni, come piccoli coriandoli appuntiti e pericolosi. Esattamente come gli occhi di Yoongi in quel momento.

«Yoongi-ah porca puttana! Potevi ferire Hwa o deturpare il mio splendido viso!» urlò Seokjin mentre si alzava. Diverse schegge si staccarono dal suo maglione e caddero sul tappeto.
«Principessa fai attenzione a dove metti i piedi» suggerì dolcemente il vampiro alla sua serva. Lei annuii, fissandolo con adorazione.

«Se avessi davvero voluto ferirti, fidati, lo avrei fatto. Ti avrei ficcato una bella scheggia dritta dritta in mezzo alla fronte» sentenziò lo stregone.
«Ora ditemi dove diavolo si trova Jimin-ah!»
A quelle parole la sua energia iniziò a vorticare, facendo svolazzare lievemente la sua maglia e i ciuffi scuri.

Namjoon, accanto a lui, si preoccupò e con un tono di voce caldo e pacato cercò di tranquillizzarlo.
«Yoongi-ah, stai calmo non -» provò a dire alzandosi in piedi, ma il suo tentativo pacifico venne subito messo a tacere.

«Calmo un paio di palle! Ci avevano assicurato che Jimin-ah sarebbe stato al sicuro qui dentro! Nonostante gli attacchi del Rākṣasa! Nonostante i due omicidi! Ci avevate promesso che nessuno sarebbe mai riuscito ad arrivare a lui! E adesso è sparito!» esclamò lo stregone e per la prima volta da quando l'avevo conosciuto, lo vidi perdere completamente la compostezza che lo caratterizzava. Nemmeno durante la battaglia era diventato così furibondo.
Hoseok balzò dal letto e corse al suo fianco. Gli posò una mano sulla spalla e cercò di trattenerlo, ma Yoongi se lo scrollò di dosso con un rapido movimento, senza degnarlo nemmeno di uno sguardo.
«Mi avevi promesso che sarebbe stato al sicuro» ripeté fissando il Master, la voce alterata dal potere.

Taehyung alzò lentamente la testa, incrociando e sorreggendo senza timore lo sguardo dello stregone.
«La mia Congrega è un posto sicuro. È il posto più sicuro di tutta questa fottutissima città» dichiarò con un tono di voce talmente basso e piatto da farmi rizzare i capelli sulla nuca.

«Allora dimmi, dove diavolo si è cacciata quella stupida tigre?» gli ringhiò contro Yoongi. L'energia dello stregone iniziò ad aumentare il suo raggio d'azione e notai le schegge di cristallo vibrare non appena vennero sfiorate dal potere dello stregone.

«Yoongi-ah calmati. Non ha senso prendersela con lui» disse Hoseok, ma le sue furono solo parole al vento.
Yoongi continuò a fissare il Master con sguardo omicida e, giusto per aggiungere ulteriore benzina sul fuoco, anche Jungkook si unì a quel siparietto.

«Invece, Volpe, ha senso prendersela con lui! Ha senso prendersela con tutti loro! Avevo detto fin da subito che Jimin-shi sarebbe stato più al sicuro nel nostro Clan! Non dovevo fidarmi di voi maledetti succhiasangue!» esclamò il mannaro felino scattando in avanti e afferrando per il colletto della camicia il Master dei vampiri.

«Tigre, lasciami» lo esortò Taehyung e la sua energia mi colpì come una raffica di vento gelido. Tremai. Il vampiro era incazzato, maledettamente incazzato. E il mio stupido Famiglio era talmente accecato dalla rabbia da non rendersi minimamente conto del rischio che stava correndo.

«Dammi un buon motivo per cui non dovrei ammazzarvi tutti» gli soffiò direttamente sulle labbra, alzando di diversi centimetri il corpo del non morto dal divano.

In un istante gli occhi del Master diventarono due profondi pozzi neri.
«Tigre, te lo ripeto solamente un'altra volta: lasciami».

Jungkook ringhiò e un secondo più tardi la sua energia espose. Seguita all'istante dalla mia.
"Stupida Tigre! Maledetta stupida Tigre! Non mi poteva capitare come Famiglio qualcuno di più calmo e pacato? Qualcuno come Namjoon?" pensai, cercando di concentrarmi e riprendere così il controllo del mio potere. Chiusi gli occhi e respirai. Percepii i confini della mia energia e feci fluire quell'onda impazzita all'indietro, finché non riuscii a raccoglierne ogni singola goccia. Un istante più tardi riaprii gli occhi, fissando stizzita la scena davanti a me. Mi alzai in piedi.
«Jungkook, lascialo! Subito!» ordinai.

Le dita della tigre si aprirono all'istante e Taehyung ricadde sul cuscino. La giovane tigre mannara invece si voltò verso di me e ringhiò, piena di frustrazione.
«Porca puttana, Abigail!»

Le sue parole si mescolarono a quel suono basso e primitivo ma, questa volta, non mi lasciai per nulla intimorire anzi, lo fronteggiai.
«Porca puttana qui lo dico io! Sembra che Jimin sia scomparso e l'unica cosa che sapete fare è mostrare tutto il vostro testosterone, minacciare, accusare i vostri stessi compagni e cercare in tutti i modi la rissa» dichiarai «Come fate tutte le dannate volte!»

«Ma lui non sa dove sia Jimin-shi. Prima lo ha tenuto lontano dalla mia protezione e poi lo ha perso!» ribatté Jungkook ringhiando un'altra volta e facendo diventare i suoi occhi dorati.

Ne avevo abbastanza.
«Adesso vieni immediatamente qui!» ordinai indicando con il dito il pavimento al mio fianco «Ti calmi e mi lasci capire cosa diavolo sta succedendo!».
A quelle parole Jungkook mi fissò con uno sguardo furente, ma obbedì senza opporre resistenza. D'altronde, non poteva opporre resistenza. Tuttavia, mentre camminava verso di me, continuò a ringhiare sommessamente.

«Come puoi fidarti di lui?» mi soffiò contro non appena mi raggiunse.

«Jungkook, io non mi fido di nessuno.» risposi mantenendo lo sguardo puntato nei suoi occhi da tigre «Ma i vampiri sono riusciti a mantenere il tuo amico protetto e al sicuro fino ad ora. E voglio ricordarti che Jimin si fidava di loro».

«Jimin-shi è uno stupido. Si è sempre fidato delle persone sbagliate!»

«Sì fidava anche di te» risposi.
Il mannaro, cogliendo l'allusione implicita nelle mie parole, ringhiò ancora più forte.
«Non ringhiare!» sbottai, al limite della sopportazione.
Jungkook si zittì immediatamente, ma un istante più tardi le sue pupille divennero due linee verticali piene di risentimento. Poi, esattamente come un bambino troppo cresciuto, incrociò le braccia al petto e si lasciò cadere sul divano, producendo dei suoni di pura frustrazione. Lo ignorai.
"Abigail mantieni la calma. Non lo puoi uccidere...non più" considerai, continuando a pensare a quanto quel legame fosse una enorme seccatura.

Nel frattempo, le code di Hoseok vibrarono e dopo essersi lisciato nervosamente una coda, parlò: «E se non fosse colpa dei vampiri? E se Jimin fosse fuggito di nuovo?».
Le parole del gumiho ci colpirono come un fulmine a ciel sereno. Tutti si bloccarono. Persino Taehyung, che fino a quel momento era rimasto calmo e pacato, si paralizzò. Rimase fermo, non respirò, non batté ciglio; non si mosse, esattamente come un cadavere. Tuttavia, la sua energia iniziò a turbinare sotto la sua pelle, come una gelida tempesta che si preparava ad abbattere la sua furia contro tutto e tutti.

«Non è possibile» disse il vampiro.

«E come fai a dirlo?» continuò il demone volpe.

«Non se ne sarebbe mai andato senza dirmi nulla» rispose lui.

Jungkook dietro di me fece un rumore di scherno.
«Benvenuto nel club» aggiunse subito dopo.

Fissai il volto di Taehyung che, come per magia, riprese la sua solita risolutezza ma,un breve accenno di insicurezza, continuò a rimanere ben nitido nella mia mente.
Jimin poteva essere così stupido da fuggire nel bel mezzo delle indagini? Senza dirci nulla? Sapendo che il Rākṣasa era là fuori pronto a dargli la caccia?
Sì, che poteva. Certo che poteva! E non ero l'unica a pensarlo.
Namjoon, infatti, si passò una mano sulla nuca fece un profondo respiro e poi parlò.

«Non è la prima volta che la tigre dorata fugge...e Jimin-ah era davvero sconvolto per la morte di Bon-Hwa. Potrebbe essere che il senso di colpa si sia fatto talmente forte da portarlo a scappare un'altra volta? Esattamente come ha fatto con il tuo Clan?» chiese l'Alpha a Jungkook.

«Spero di no...ma...» balbettò lui.

«Mi hai raccontato che la prima volta è fuggito perché non voleva più che qualcuno morisse a causa sua» ricordò il lupo mannaro.
«Si è nascosto nella Congrega di Taehyung pensando che i vampiri fossero più resistenti di noi...ma così non è stato. Potrebbe essere che dopo il nostro disastroso agguato, la morte del mio Beta, il coma di Abigail e le condizioni in cui siamo tornati quella notte abbia deciso di fuggire?».

«Se così fosse come mai non lo ha fatto prima? Perché ha aspettato proprio questo momento?» chiese Jungkook, portandosi le mani tra i capelli e facendo scomparire le dita tra i ciuffi colorati.

«Forse perché Abigail si è svegliata?» ipotizzò Hoseok prima di guardarmi «È rimasto finché non ha saputo da Taehyung che stava bene e poi ha preso le sue cose e se ne è andato. Scappando un'altra volta chissà dove.»
Aveva senso.

«Qualcosa però non torna...» disse Yoongi «Ieri mi aveva detto che voleva darci una mano. Ha cercato di convincermi ad attaccare quel maledetto mostro e ha provato in tutti i modi a farmi giurare che la prossima volta avremmo bevuto il suo sangue prima di scendere in campo» confidò lo stregone.

«Allora perché dire una cosa del genere e poi andarsene?» domandò Namjoon, dando così voce anche al mio pensiero.

«Perché non è fuggito. Non può essere fuggito. Deve essergli successo qualcosa. Lo sento. Forse quel maledetto mostro è riuscito ad intrufolarsi nella sua stanza e lo ha rapito. E al posto di iniziare le ricerche noi siamo qui a disquisire del nulla» esclamò Yoongi irritato.

«È impossibile» ripeté il Master con voce secca e dura «Il Rākṣasa non può essere entrato nella mia Cripta... e Jimin-ah non può essere uscito senza che ce ne accorgessimo.»

«Come fai ad esserne così sicuro?» domandò lo stregone facendo un passo in avanti e frantumando una scheggia di cristallo sotto la suola delle sue scarpe.

«Perché l'unica entrata per la mia Cripta è quella che vedete! E nelle scorse ore io sono sempre rimasto qui al Blood. Inoltre, Jimin-ah sa bene che non può vagabondare in giro.» rispose Taehyung.

«Oh certo. Infatti, non ti ha mai disobbedito» lo canzonò Yoongi.

«Potrebbe avertela fatta sotto al naso. Sa celare la sua energia. Potrebbe esserti passato di fianco senza muovere nemmeno un filo d'aria» disse Jungkook alle mie spalle.

«Tutto può essere mia giovane tigre, ma lo dubito fortemente. Oggi al Blood è rimasta anche Hwa-Young assieme a me... Lo avremmo visto, può celare la sua energia, ma non può diventare invisibile.» ribadì deciso il vampiro.

«Io non ho visto il gattino...» disse lei con sguardo triste «Non l'ho visto da nessuna parte» continuò poi con gli occhi lucidi.

«Non piangere» le disse subito Soekjin prendendola in braccio.

«Ma il nostro Jiminie è scomparso. Chi giocherà con me se lui è sparito?» chiese lei iniziando a piangere.

"Piccola stronza. Il tuo unico pensiero è capire con chi giocherai d'ora in avanti? Non hai ancora capito la gravità della situazione?" pensai osservandola irritata.

«Vedrai che capiremo dove si è cacciato il nostro amico. Non ti disperare. Lo troveremo» disse Seokjin accarezzandole dolcemente la schiena e facendola calmare.

«Lo troverete?» chiese lei guardandolo piena di speranza.

«Assolutamente si. Per te farei qualsiasi cosa» rispose lui.

Hwa-Yung lo guardò attentamente e un attimo più tardi si asciugò le lacrime con la manica del vestito.
«Ti voglio aiutare Oppa. Voglio venire a cercarlo insieme a te.»

«Non ti lascerei mai fare una cosa così pericolosa!» le disse Seokjin.

«Ma io voglio aiutare. Ti voglio aiutarti!» dichiarò lei iniziando ad agitarsi tra le braccia del vampiro «Ti voglio dimostrare che non sono più una bambina e che posso essere considerata anche io un'adulta...come tutti voi. Sono forte... come la Cacciatrice! Se mi aveste lasciata combattere con voi te lo avrei dimostrato».

Seokjin la guardò per un istante, finché un enorme sorriso non si dipinse sul suo volto.
«Sono felice di aver insistito per non farti rimanere sul campo di battaglia. Ci ho quasi rimesso la vita e non mi sarei mai dato pace se ti fosse successo qualcosa. E proprio per questo motivo ti terrò al sicuro ancora per molto...sei troppo importante per me, Principessa. Non avere fretta di crescere...» e così dicendo le diede un dolce bacio sulla fronte.

Lei però incrociò le braccia sul petto e lo guardò corrucciata.
«Io voglio aiutare» ripeté.

«Allora rimani qui» le disse Taehyung «Controlla che nessuno esca da questa porta mentre noi andiamo a capire dove diavolo è finito Jimin-ah.».

«Ma io voglio venire con voi» si lamentò lei.

« Allora la vuoi smettere di rompere i coglioni?» sbottò Yoongi scoccandole uno sguardo gelido. La piccola si ritrasse tra le braccia del suo vampiro frignottando.
«Questo è proprio il motivo per cui non voglio avere figli» commentò lo stregone prima di distogliere gli occhi da Hwa-Young e posarli sul Master.
Taehyung senza la minima esitazione superò con passo deciso Seokjin, dirigendosi verso l'entrata nel muro.
Yoongi lo seguì immediatamente e Jungkook, intuendo le intenzioni dello stregone, si alzò dal divano.

«Hey voi, dove state andando?» chiese Seokjin mentre posava a terra la bimba, che persino dopo l'ennesimo ordine diretto di Taehyung, non riusciva in alcun modo a dissimulare tutto il suo disappunto per quella faccenda. Le labbra, infatti, erano diventate due piccole linee rosse e le mani, strette a pugno, tremavano dalla rabbia. Tuttavia, questa volta non provò in alcun modo a contestare l'ordine del suo Master. Forse in fin dei conti non era poi così stupida.
«Vi ho rivolto una domanda! Dove state andando?» ripeté il vampiro sempre più a disagio.

«Andiamo a cercare Jimin-shi, mi sembra ovvio» rispose Jungkook.

«Non vi è permesso entrare nella Cripta!» dichiarò il vampiro iniziando ad agitarsi.

«A differenza vostra, a noi non serve un invito per entrare nelle case altrui e comunque penso proprio che abbiate bisogno del nostro aiuto.» constatò Yoongi «Ti ricordo che io e Abigail non uccidiamo solamente i mostri, siamo anche dei detective...e molto dotati. I nostri poteri e il nostro intuito vi potrebbero essere utili per scoprire che fine ha fatto Jimin-ah...e per quanto riguarda i mannari... beh, avete già visto i poliziotti girare con i cani, no?»

«Hey stregone! Io non vengo per fare il cane!» ribatté Jungkook ricevendo però un ghigno beffardo da Yoongi.

«Il tuo olfatto è superiore al nostro, giusto?» rispose lo stregone.
Jungkook annuii.
«Bene, quindi, nel caso il tuo amico abbia deciso di nascondere la sua energia, o nel caso non riuscissimo effettivamente a trovarlo là sotto, sarà tuo compito seguirne la scia...esattamente come farebbe un cane poliziotto» rispose Yoongi prima di voltarsi verso Namjoon «A te Joon-ah non proporrei mai un compito così vile ma se hai voglia di unirti a noi per darci una mano saresti ovviamente il benvenuto»

«Puoi ovviamente contare su di me Yoongi!» rispose il lupo mannaro «Siamo in questa merda assieme. Non ho problemi nel fare il cane poliziotto anche perché, se un mannaro è in pericolo, come Alpha di questa città è mio compito correre in suo soccorso. E in questo caso sono disposto a fare tutto il necessario per capire dove sia finita quella povera tigre»

Jungkook, che fino a quel momento aveva fissato Yoongi con un cipiglio offeso, si illuminò non appena sentì le parole del lupo mannaro.
«Seguendone la scia lo troveremo di sicuro!» affermò il giovane mannaro.
Namjoon gli sorrise.

«Bene è deciso...quindi andiamo» disse lo stregone facendo un passo in avanti.

«Non mi interessano le vostre ragioni» obiettò Seokjin «È troppo pericoloso farvi entrare nella nos-»

«Lasciali entrare» lo interruppe Taehyung e senza attendere nemmeno un istante sparì oltre il muro.

Il volto di Seokjin divenne una maschera cerea.
«Non puoi dirlo sul serio...è da pazzi farli entrare» replicò il suo vice.

«Jin, è un mio ordine!» e con quell'ultima affermazione il Master mise a tacere ogni dubbio del suo amico.

Yoongi si incamminò velocemente verso il muro e io lo imitai, seguita immediatamente da Jungkook.
«Io comunque non sono un cane...» mormorò il mannaro alle mie spalle.

«No, hai ragione. Sei solo una grandissima seccatura» gli risposi mentre sorpassavo Seokjin.
Il vampiro mi fissò con i suoi occhi scuri e io sorrisi.
«Dovrai fare attenzione d'ora in avanti: il grande lupo cattivo ha finalmente scoperto dove si nasconde la casa della nonna» gli dissi e, gustandomi la visione delle sue pupille che si dilatavano all'inverosimile, entrai nel corridoio.

«Sei diventato pazzo! Ecco cosa sei diventato: pazzo!» affermò Seokjin mentre osservava Namjoon passargli davanti, seguito subito dopo da Hoseok.

«E tu come mai entri? »

«Io ho ricevuto il permesso di entrare qui dentro ancora mesi fa...inoltre due occhi in più non fanno mai male. Comunque, lascia che ti dia un consiglio amico: non ti corrucciare così tanto o ti verranno le rughe» lo canzonò la volpe prima di far sparire orecchie e code e sorpassarlo.

«Quando ci avranno ammazzati tutti mentre dormiamo pacifici nelle nostre stanze, mi sentirai urlare un "Te lo avevo detto"!» commentò Seokjin.

«Mio caro Jin, conto che questo gesto di totale fiducia venga ricordato» ribatté il Master.

«Si, certo. Verrà ricordato perfettamente quando ci ritroveremo un paletto piantato nel cuore. Ecco quando verrà ricordato» commentò il vampiro, prima di voltarsi verso la sua serva.
«Principessa, tu rimani qui. Controlla che nessuno entri, come sempre. E se per caso vedi comparire Jimin-ah avvisami immediatamente.»

«Sarà fatto» disse lei mentre Seokjin chiudeva la porta ma, voltandomi un'ultima volta, riuscii a vedere gli occhi di Hwa-Young guardarci pieni di rabbia.

"Quella bambina è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere" pensai un attimo prima che l'oscurità ci inghiottisse.
Considerai l'idea di richiamare la mia energia per destreggiarmi più agevolmente nel buio ma, nello stesso istante,Taehyung batté le mani. Due lunghe scie di led si accesero ai lati del pavimento e la luce chiara illuminò il corridoio davanti a noi. Un lungo tappeto rosso era posato proprio davanti alle scarpe del Master e, sulle pareti scure, delle decorazioni in ferro battuto ritraevano con linee sinuose uno stupendo roveto che si ramificava a perdita d'occhio su entrambi i lati.

«Wow» esclamò Jungkook dietro di me.

«Cosa ti aspettavi Tigre? Dei vecchi mattoni ammuffiti e delle torce appese al muro?» domandò il vampiro iniziando a camminare con passo fiero lungo quel passaggio decisamente inaspettato.

Guardai con attenzione le rose che scorrevano veloci accanto a me. La luce proveniente dal pavimento le illuminava flebilmente e giocava con gli innumerevoli intrecci dei petali facendole sembrare quasi reali. Delle meravigliose rose nere pronte per essere raccolte.
Ero ancora intenta ad osservare la bellezza di quei fiori quando Jungkook aumentò il passo, e si avvicinò pericolosamente alla mia schiena.
«Certo che sei proprio stata malvagia prima con il succhiasangue...mi piace» commentò facendo quello che avevo intuito essere il suo "gorgoglio di contentezza".

«Tre passi di distanza!» lo ammonì.

«Cosa?»

«Devi stare a tre passi di distanza da me. Mi serve tutta la concentrazione possibile per scoprire anche solo un minimo dettaglio che ci faccia capire che fine ha fatto il tuo amico di merende. Quindi: tre-passi-di-distanza» dissi marcando quelle ultime parole.
Il mannaro alle mie spalle emise uno strano suono di dissenso.
«Guarda che te lo ordino» lo minacciai con un ghigno sul volto.

«Non è giusto» protestò lui.

«Hai detto tu stesso che sono malvagia» gli ricordai mentre svoltavamo verso destra.
Lui arricciò il naso in una smorfia molto fanciullesca, ma poi si zittì.

«Certo che questo posto è proprio claustrofobico» commentò Namjoon alle mie spalle.

«Non ti preoccupare Lupo, manca ancora poco. Poi migliora» lo informò Hoseok.

«Tu sei già stato qui dentro, giusto?» chiesi al demone volpe.

«Sì, e devo ammettere che la Cripta di Taehyung è tra le più belle che abbia mai visto.»

«Una bella Cripta è un ossimoro.» dichiarai voltandomi verso di lui.

« Vedrai tu stessa» rispose il gumiho cercando di portarsi al mio fianco. Tuttavia, Jungkook glielo impedì. Il mannaro occupò tutto lo spazio alla mia sinistra e i due finirono ancora una volta per guardarsi in cagnesco. Sospirai. Era possibile che nemmeno in quel momento riuscissero a mettere da parte la loro stupida competizione?

"E se ordinassi a Jungkook di lasciarmi in pace potrebbe funzionare?" mi chiesi ma, un attimo dopo, girammo nuovamente a sinistra e, come per magia, varcai la soglia di una immensa stanza rotonda.
Mi guardai attorno stupita. Nonostante la completa assenza di finestre e il lieve odore di stantio, il gumiho aveva ragione. Quella zona era veramente meravigliosa.
"Sembra un Hub centrale da videogioco" pensai osservando attentamente quello che mi circondava.
Le due altissime librerie poste lungo le pareti circolari erano talmente alte da arrivare a sfiorare il soffitto dal quale un gigantesco lampadario di cristallo illuminava tutta la zona sottostante. Sei grandi tavoli erano posizionati al centro della stanza e su di essi diversi libri dalle copertine più variegate erano sistemati in alte pile ordinate. Attorno ad essi una infinità di divani, sedie, poltrone, amache sospese e cuscini, riempivano lo spazio rimanente.
Quel luogo ad un primo sguardo aveva tutto l'aspetto di un'antica biblioteca, nella quale ci si poteva rilassare leggendo un libro o raccontando sottovoce le antiche gesta eroiche di qualche personaggio del passato. Tuttavia, si stava sempre parlando di una Cripta dei vampiri e, questa volta, ero sicura che le apparenze ingannassero.
Alle mie spalle, infatti, numerose rastrelliere dorate contenevano almeno duecento bottiglie e per un istante pensai che al loro interno ci fossero pregiati vini provenienti da tutto il mondo. Tuttavia, il colore rosso scuro e le targhette su cui spiccavano nitidi i quattro gruppi sanguigni mi fecero subito cambiare idea. Quella non era una biblioteca, era una cantina. Una cantina di degustazione in cui i vampiri potevano sorseggiare sangue umano seduti comodamente su una poltrona e, tra tutti gli intimi luoghi di quell'enorme sala, non mi risultò difficile indovinare quello preferito da Taehyung.
Davanti a noi, infatti, sul muro in cui si affacciavano altre due entrate, era presente un bellissimo caminetto in stile ottocentesco. La legna al suo interno scoppiettava ad intervalli irregolari, lanciando delle piccole faville incandescenti nell'aria e il fuoco mi ipnotizzava come un caleidoscopio con le sue fiamme multicolori. Il tappeto rosso posto dinanzi ad esso era circondato da tre divani che creavano una certa intimità in quella zona all'apparenza calda ed invitante.

"Abigail, quando tutto questo sarà finito ti posso assicurare che potrai venire qui tutte le volte che vorrai...ma se vuoi stenderti nuda davanti al fuoco, magari mentre bevi un buon calice di vino, ti consiglio il caminetto che ho in camera... qui c'è sempre troppa gente" mi sussurrò nella mente il Master.

"Scordatelo! L'unico motivo per cui potrei venire nella tua stanza non ha nulla a che vedere con quello che speri" gli risposi.

"Questo lo dici tu...io ricordo come guardavi me e Jimin l'ultima volta che sei venuta qui. E tu te lo ricordi?" mi chiese.
Rimasi zitta, mentre lo seguivo assieme agli altri lungo la stanza circolare.
Mi ricordavo come mi avesse fatta sentire vedere la tigre dorata che si strusciava sulla gamba del Master come un bravo gattino addomesticato? O come il vampiro aveva affondato le sue lunghe dita tra i ciuffi candidi del mannaro facendogli chiudere gli occhi dal piacere? Certo che me lo ricordavo. Tuttavia, non volevo in alcun modo rivederlo.
"Alle tigri mannari piace tantissimo il calore dei caminetti... sono sicuro che anche il tuo Jungkookie si rannicchierebbe volentieri sul tappeto della mia camera... inoltre ti posso assicurare che sono davvero meravigliose da guardare mentre la luce calda del fuoco illumina la loro pelle liscia e tonica. Potremmo guardarli assieme, Abigail...se solo lo volessi...".
Serrai la mascella, irritata, e Jungkook se ne accorse.

«Tutto bene?» chiese.

«Sì, non ti preoccupare» risposi cercando di mantenere la calma.
Ciò nonostante, il giovane mannaro mi fissò poco convinto.

"Immagina come sarebbe bello...nudo...ai tuoi piedi...mentre fa le fusa e ti guarda pieno di desiderio..."

"Dannazione Taehyung! La vuoi smettere? Non ti interessa davvero nulla di quello che può essere successo al tuo amico? Trovi davvero più importante tediarmi con queste tue stupide fantasie?" sbottai.

"Certo che mi interessa sapere che fine ha fatto il mio Jimin-ah." rispose lui e il tono della sua voce nella mia mente divenne glaciale "Ma sono convinto che sia ancora qui dentro. Forse si è solo addormentato nella mia stanza e non ha sentito Soekjin bussare. Non può essere altrimenti. Non può" e dopo aver detto quelle parole tornò a parlare.
«Da questa parte» ci avvisò mentre accelerava il passo e varcava l'entrata a sinistra del camino palesemente risentito.
Yoongi scattò davanti a me.

«Dove stiamo andando?» chiese mentre camminavamo lungo un breve corridoio circolare. Lo stregone era chiaramente impaziente di capire cosa fosse successo a Jimin e ormai, sebbene cercasse ancora di nasconderlo, la sua cotta per la tigre dorata era sempre più palese.

«Stiamo andando all'ultimo piano, dove avrai l'onore di entrare nelle mie stanze, stregone» rispose il vampiro prima di fermarsi davanti ad una buia scala a chiocciole.
«Fate attenzione. I gradini sono ripidi» ci avvisò, prima di scendere il primo scalino.

Yoongi lo seguii senza esitazione mentre io mi presi alcuni secondi per annotare attentamente tutto quello che mi circondava. Non sapevo cosa aspettarmi alla fine delle scale e studiare una possibile via di fuga da quella che poteva diventare una trappola ben architettata era per me l'essenziale. D'altronde, non era grazie alla fortuna che ero riuscita a sopravvivere a tutte le battute di caccia in cui ero stata coinvolta e, per quanto il vampiro fosse sicuro di poter trovare Jimin ancora disteso nel suo letto, io non ne ero per nulla convinta. Tutta quella situazione puzzava. E questa volta non era colpa dei vampiri. Forse.
Mi voltai a sinistra. Il corridoio che si sviluppava davanti a me dava l'impressione di essere identico a quello in cui eravamo appena passati e notando una tenue luce illuminare la fine di quel passaggio, intuii che le due entrate ai lati del caminetto convergessero entrambe su quel piccolo pianerottolo in cui ci trovavamo.
Guardai in basso e, dopo aver dato un'ultima occhiata al raggio di luce, iniziai a scendere.
"La vera discesa nella Cripta dei vampiri inizia adesso, Aby" .
I gradini di roccia erano effettivamente molto ripidi e la scarsa illuminazione non aiutava di certo quella discesa infernale. Posai una mano sul muro freddo e scesi facendo molta attenzione ma, nonostante tutto, dopo l'ennesima curva, scivolai. Il gradino su cui avevo posato il piede aveva un pezzo mancante e, a causa dell'oscurità che permeava quel piccolo spazio, non me ne ero accorta. Il mio busto si sporse in avanti ed ero già pronta a sentire le imprecazioni di Yoongi per essergli finita addosso quando, un istante prima del disastro, il braccio di Jungkook mi strinse la vita. Per mia sfortuna, però, lo stregone era in allerta.

«Abigail, dannazione! Fai attenzione. Già è buio pesto e i gradini sono una trappola mortale. Se ti ci metti anche tu rischio di rompermi l'osso del collo prima di arrivare in fondo.» protestò «La tua tigre non può vedere al buio? Beh, usala! Almeno il vostro stupido legame diventa utile per qualcosa» bofonchiò prima di voltarsi e tornare a scendere le scale.

«Hey, io sono sempre utile!» protestò Jungkook «Se non fosse stato per me ti sarebbe piombata addosso» ma lo stregone non lo badò e con un ultimo passo sparì completamente dalla nostra vista.
La presa di Jungkook sulla mia vita si allentò e io cercai di posare nuovamente i miei piedi a terra ma, prima che potessi toccare il gradino sotto di me, l'alito caldo del mannaro mi sfiorò l'orecchio.
«E comunque per onor di cronaca, mi puoi usare quanto e come vuoi, Cacciatrice» sussurrò.
Ero già pronta a rimproverarlo per quella sua ennesima frase fuori luogo quando il giovane mannaro tornò a parlare.
«Prima però, ti prego, aiutami a capire cosa è successo a Jimin-shi. Non posso stare senza di lui» la sua voce si ruppe poco prima di pronunciare il nome del suo amico e il mio cuore si strinse in una morsa dolorosa.

«Ci proverò...» gli dissi sfiorando inconsciamente il suo braccio.

«Grazie...» rispose dolcemente prima di posarmi.
Sentii le sue dita accarezzare dolcemente il mio fianco e quando si scostò percepii uno strano senso di vuoto attorno a me.

«Allora, ci sbrighiamo lassù?!» domandò Yoongi, palesemente innervosito.

«Arriviamo!» risposi e un attimo più tardi riprendemmo a scendere l'ennesima rampa di scale.

«Alla buonora» disse lo stregone non appena lo raggiunsi.

Ero pronta a rispondergli a tono ma, non appena vidi la porta d'entrata alle sue spalle, mi fermai. Fino a quel momento avevamo sceso un totale di otto piani. Otto piani tutti uguali, formati da dei lunghi corridoi su cui si affacciavano numerose porte identiche che non avevano nulla in comune con il possente portone in legno nero alle spalle dello stregone. E bastava quello per capire che la zona in cui stavamo per entrare era completamente differente da tutte le altre.
Osservai con attenzione l'intricato roveto che si diramava su tutta la superficie scura e che, con i suoi rami appuntiti, circondava lo stemma scarlatto in cui la lettera "V" risaltava nitida. La stessa lettera che avevo notato sul fazzoletto regalatomi dal vampiro al nostro primo, inconsapevole, incontro.
Taehyung mi guardò con un sorriso sornione gustandosi ogni secondo del mio stupore finché, con un semplice cenno della mano, aprì senza difficoltà le possenti ante scure e io rimasi ancora una volta completamente frastornata. Davanti ai miei occhi, infatti, apparì una piccola hall d'albergo. O per lo meno quella fu la sensazione che mi diede l'enorme stanza su cui mi stavo affacciando.
L'ambiente era illuminato da numerose lampade a muro che, con la loro luce soffusa, davano un tocco molto intimo a tutta l'entrata. Un basso tavolino rettangolare e tre poltrone bergère erano posizionate al lato di un magnifico pianoforte a coda e, per completare il tutto, un bellissimo tappeto antico indicava con i suoi decori il passaggio verso l'unica porta presente.
Per un istante pensai che vampiro e tigre dorata condividessero la stessa stanza ma, quando feci un passo in avanti, una maestosa scalinata di marmo nero comparve alla mia sinistra. La fissai stupefatta. La pietra scura, finemente levigata, era illuminata dai tenui raggi del lampadario che pendeva dal soffitto e le colonne decorate si confondevano con le pareti dell'entrata.
Alzai lo sguardo verso l'alto per controllare dove portassero quei lussuosi gradini e, sempre più sorpresa, mi trovai ad osservare un largo pianerottolo rotondo che si affacciava proprio sopra al pianoforte.

«La stanza di Jimin è quella» disse Taehyung indicando la porta scura che si trovava sulla parete alla nostra destra.
Jungkook, alle mie spalle, scatto in avanti.

«Ho già controllato, il tuo amico non si trova là dentro.» disse Seokjin.

«Jimin-shi!» la voce del giovane mannaro rimbombò tra le pareti e, ignorando completamente il vampiro, si precipitò ad afferrare la maniglia dorata.
«Jimin-shi!» urlò una seconda volta sull'uscio aperto.

«Ti ho già detto che non c'è!» ribadì Seokjin mentre osservava la giovane tigre entrare con passo deciso nella stanza del suo amico.

«Ma quello le ha le orecchie?» borbottò prima di raggiungerlo.

«Mentre voi controllate la stanza di Jimin-ah io provo a controllare la mia» disse Taehyung, incamminandosi verso la sontuosa scalinata.
«Fate pure come se foste a casa vostra» aggiunse poi percependo l'energia di Yoongi scandagliare l'area attorno a lui. Tuttavia, sebbene stregone e mannaro avessero iniziato le ricerche senza la sua autorizzazione, il capo dei vampiri non ne sembrò per nulla turbato. Alla fine, anche lui voleva trovare velocemente la tigre dorata.

«Avevo capito che era una stanza invece questo è più grande del mio appartamento!» affermò Yoongi prima di varcare la soglia.

«Sei tu che vivi in un buco» commentò Jungkook.

«Almeno io una casa c'è l'ho e non vivo a scrocco nell'appartamento di Namjoon-ah» rispose lo stregone.

Il lupo mannaro fissò per alcuni secondi la porta aperta e poi si voltò verso il Master.
«Se non ti dispiace vengo con te» gli propose con un caldo sorriso.

«Dovresti saperlo che non mi dispiace affatto circondarmi della tua presenza» rispose il vampiro sorridendo a sua volta «E tu, Abigail, cosa vuoi fare? Vieni con noi?».

Rimasi ferma un istante a pensare. Forse, come per una vera indagine della polizia, era meglio iniziare le ricerche tutti quanti dallo stesso punto, controllando attentamente ogni minimo dettaglio. Tuttavia, quando sentii Seokjin iniziare una ramanzina contro Jungkook, e quest'ultimo rispondere a tono a Yoongi, cambiai idea.
«Vengo con voi. Non ho intenzione di fare da babysitter al trio del disagio» dichiarai «Inoltre penso proprio che Yoongi sia in grado di sondare da solo la stanza di Jimin... in fondo quando grande può essere?».

«Sarà circa quattro volte casa nostra» mi rispose Hoseok «Ma sono sicuro che Yoongi-ah sia in grado di cavarsela da solo... e in caso, ha degli ottimi aiutanti!» continuò con tono divertito, ma il sorriso sul suo volto scomparve non appena incrociò il mio sguardo.

«Hobi, tu vieni con noi?» domandai.

«Io rimango qui sotto. Provo a controllare l'ingresso» mi rispose facendo comparire nuovamente code e orecchio. Mi avvicinai un attimo a lui.

«Va tutto bene?» gli chiesi dolcemente.

«Si, non ti preoccupare, nessun problema» disse sfiorandomi impercettibilmente il dorso della mano, ma lasciando ricadere le sue dita poco dopo. Ci guardammo per quello che parve un lunghissimo istante e negli occhi del demone volpe lessi un'incredibile tristezza.
Per un istante provai l'irrefrenabile voglia di stringermi a lui e baciarlo, come avevo fatto nella cabina della sua stanza solo poche ore prima, ma il suono dei passi di Taehyung e Namjoon mi richiamò sull'attenti. In quel momento c'erano cose ben più importanti a cui pensare. I nostri sentimenti avrebbero dovuto aspettare. Adesso dovevamo assolutamente capire dove si fosse cacciato quello stupido di Jimin.
Guardai per un'ultima volta Hoseok e poi mi voltai, iniziando a salire i gradini neri. Tuttavia, non feci nemmeno in tempo a raggiungere Taehyung e Namjoon che il ruggito possente di Jungkook rimbombò come un tuono fino a noi.

«Poliziotto, qui non c'è! Non c'è da nessuna parte!» esclamò un attimo dopo il giovane mannaro.

«Sono almeno venti minuti che vi dico che non c'è da nessuna parte! Ma voi non mi ascoltate!» sbraito Seokjin.

«Ne sei sicuro Tigre? Sei sicuro che il tuo fiuto funzioni ancora?» sentii domandare da Yoongi.

«Sì che funziona! Qui non c'è!»

A quelle parole la mascella di Taehyung si contrasse, ma il vampiro continuò a salire imperterrito le scale.
"È molto strano... se Jimin si fosse semplicemente addormentato come ha dichiarato Taehyung a quest'ora si sarebbe sicuramente svegliato... e sarebbe venuto a zittire quei due" pensai sentendo Seokjin e Jungkook ricominciare a bisticciare tra loro "Se non lo ha ancora fatto allora sicuramente non si trova al piano superiore. Ma se non si trova lì dove si è cacciato? È davvero stato così stupido da scappare?".
Salii gli ultimi gradini cercando di ignorare l'ansia che si stava diffondendo nel mio corpo e quando arrivai al pianerottolo fissai la grande porta alla mia destra. Il simbolo del vampiro spiccava nitido al centro delle due ante e lungo i bordi laterali i rami spinati correvano come serpenti, intrecciandosi solamente verso l'alto in un intricato gioco di fiori e spine.
Io e Namjoon ci avvicinammo cauti a quella che era senza ombra di dubbio l'entrata per la stanza del Master ma, quando ne fummo a pochi metri di distanza, il lupo mannaro si irrigidì. Annusò l'aria e i suoi occhi scuri diventarono ambrati. Un ringhio basso e potente si liberò dalla sua gola.

«Taehyung, apri immediatamente la porta!» disse perentorio e percependo la sua energia iniziare a concentrarsi attorno al suo corpo mi irrigidì. Qualcosa non andava. Il lupo era sempre stato quello più calmo e razionale tra tutti e se aveva reagito in quel modo significava che qualcosa, o qualcuno, ci stava aspettando dietro quella porta e purtroppo ne ero sicura: non si trattava di Jimin.





☆Nota dell'autore☆

Eccomi tornata con l'aggiornamento!

Vi avevo lasciat* con un Seokjin in panico e beh...ora sono tutti in panico!
Jimin non si trova da nessuna parte e a quanto pare il nostro Alpha ha sentito uno strano odore provenire dalla camera del Master...secondo voi cosa è successo? La tigre dorata sarà là dentro?

Ci tenevo da molto a mostrarvi la Cripta dei vampiri e finalmente quel giorno è arrivato. Vi piace come posticino? Ci andreste a vivere? Io, sinceramente, ci sto facendo un pensierino eheheheeh

Questa parte, e le seguenti, mi hanno davvero fatta dannare e ho rischiato di lanciare il pc più di una volta contro il muro...ma alla fine sono contenta del risultato e spero che questo capitolo sia piaciuto anche a voi.
Cosa vi aspettate la prossima settimana?

Approfitto di questo angolino per augurarvi un buon fine anno!
Divertitevi e siate felici!

A presto.

A.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top