CAP. 28 ☾ -TANGLED UP- ☽

L'acqua calda mi scivolò lungo la schiena e l'odore del bagnoschiuma fruttato accentuò la sensazione di totale relax che stavo provando in quel momento.
Il dolore alla testa era passato da qualche minuto e finalmente ero riuscita a far sparire la tensione che provavo da quando mi ero svegliata.
Osservai le ultime bolle di sapone scivolare sulla mia pelle e sorrisi, guardandomi attorno ancora una volta. La doccia dell'appartamento di Yoongi e Hoseok era piccolina, ma ero rimasta piacevolmente colpita nello scoprire che, sulle due mensole poste nell'angolo, erano presenti una quantità di shampoo, balsami, maschere e doccia-schiuma da far concorrenza ad un negozio. Ero infatti pronta a dovermi lavare con il classico sapone 3 in 1, fidato compagno di ogni uomo single, invece mi ero dovuta ricredere quando avevo visto tutti quei prodotti accuratamente divisi e sistemati. Ovviamente avevo intuito ci fosse lo zampino di Hoseok dietro tutte quelle boccette colorate e profumate, ma per la prima volta fui contenta di condividere l'appartamento anche con lui. I miei capelli e la mia pelle avrebbero sicuramente giovato di tutti quei trattamenti purificanti e intensivi.

"Adesso capisco perché i suoi capelli sono così morbidi" pensai passando le mani tra le mie ciocche lisce e setose e crogiolandomi ancora qualche secondo sotto il getto d'acqua calda.
Un sano tepore si propagò in tutto il mio corpo e mi trovai a sorridere ancora una volta. Purtroppo, quell'attimo di felicità durò solamente pochi altri secondi. Uno strano formicolio iniziò a diffondersi su tutta la mia pelle e un senso di agitazione crescente si fece strada nel mio corpo.
Aprii gli occhi e rimasi in ascolto. Il cuore aveva iniziato a battere nelle mie tempie, mescolandosi al suono ritmico dell'acqua che colpiva il pavimento. Ad ogni secondo l'inquietudine che provavo si faceva sempre più pressante finché un colpo sonoro non provenne da oltre la porta del bagno.
Le voci concitate di Yoongi e Hoseok arrivarono attutite alle mie orecchie ma impiegai solamente pochi secondi per capire che stavano litigando con qualcuno.
Allungai la mano sul pomello dell'acqua per chiudere il getto d'acqua e uscire velocemente dalla doccia in modo da non farmi trovare nuda e vulnerabile da chiunque avesse fatto irruzione dell'appartamento, ma poco prima che ruotassi il rubinetto un potente ringhio basso e violento mi fece immobilizzare sul posto. Il cuore iniziò a battere all'impazzata e l'agitazione crebbe a dismisura.

«Non puoi vederla! Si sta facendo la doccia!» sentii esclamare da Yoongi, tuttavia due secondi più tardi la porta del bagno venne completamente spalancata e io lo percepii.
Il vapore che avevo accumulato nella stanza in quei lunghissimi minuti iniziò a diradarsi e non feci nemmeno in tempo a richiamare la mia energia che la tenda davanti a me venne scostata con un movimento talmente brusco che diversi anelli di plastica si ruppero, ricadendo ai miei piedi.
La figura di Jungkook comparve dinnanzi ai miei occhi e la sua energia bollente si infranse come un'onda contro la mia pelle. Il suo sguardo indugiò sul mio corpo completamente nudo e non ebbi difficoltà nel notare le pupille del mannaro felino allargarsi fino a far quasi scomparire le iridi dorate. La punta della sua lingua guizzò fino al piercing del labbro e la sua gola iniziò a vibrare.
Richiamai la mia energia, pronta a scagliarla verso la tigre in un impeto di cieca rabbia, ma quando fece un passo in avanti abbracciandomi qualcosa dentro di me scattò.
Un calore rovente esplose al centro del mio petto e tutta la rabbia che provavo in quel momento svanì, sostituita da una sensazione travolgente e primitiva.
Una piccola parte di me urlava ancora che avrei dovuto allontanarlo immediatamente, colpirlo con il mio potere e scaraventarlo fuori dal bagno, ma l'unica cosa che riuscii a fare fu cingere con le mie braccia il suo busto muscoloso e attirarlo contro il mio corpo tremante.
Volevo accarezzarlo, volevo percepire il calore della sua pelle sotto le mie dita e volevo che quel meraviglioso suono basso e rombante non smettesse nemmeno un secondo di giungere alle mie orecchie.

Nell'esatto momento in cui gli sfiorai la schiena le fusa si intensificarono, tanto da mescolarsi con lo scroscio dell'acqua in una musica meravigliosamente rilassante.
Il mannaro iniziò a sfregare la sua guancia contro la mia, compiendo dei lenti e ritmici movimenti circolari, finché non passò al mio collo, dove affondò completamente il volto nella mia pelle calda e bagnata. E io non lo fermai in alcun modo. Anzi, piegai la testa di lato, in modo da offrigli più superficie su cui strusciarsi e continuai ad accarezzarlo da sopra la maglietta bianca che nel frattempo si era inzuppata, appiccicandosi come una seconda pelle al suo corpo tonico e muscoloso.

«Non volevano che entrassi...» borbottò mescolando quelle parole alle fusa, che non avevano smesso nemmeno un secondo di rimbombare nelle mie orecchie «Ma io dovevo vederti...dovevo accertarmi che stessi bene... ero così preoccupato...»

«Jungkook...» sospirai mentre percepivo le sue dita accarezzarmi la schiena nuda. Dei piccoli brividi di piacere si propagarono lungo tutta la mia colonna vertebrale e vibrai tra le sue mani.
«Questo non va bene...» mugugnai, ma subito dopo infilai le mani sotto la sua maglietta. Sentivo il bisogno viscerale di toccare la sua pelle calda, di accarezzarlo, di avvicinarlo a me.
Jungkook percependo la voglia che avevo di lui mi strinse, sollevandomi in punta di piedi, e io mi inarcai contro di lui, aggrappandomi alle sue spalle muscolose.
Un lieve ansimo lasciò le mie labbra quando il mannaro mi morse dolcemente la base del collo e affondai le unghie nella sua pelle bollente mentre un calore denso come melassa iniziava a concentrarsi tra le mie cosce.

«Il tuo profumo è cambiato Cacciatrice... è sempre stato delizioso, ma adesso sembra una droga» commentò con il fiato corto continuando a strusciarsi su di me come un grosso gatto fin troppo affettuoso. Ed eccitato. Il suo membro, infatti, decisamente eretto, iniziò a sfregarsi contro il mio ventre nudo e io, come posseduta da una forza inarrestabile, assecondai quei movimenti con ondeggiamenti fin troppo lascivi, mentre una scarica di puro piacere si conficcava tra le mie gambe. Era tutto così sbagliato. Non volevo in alcun modo tutto quello. Eppure, non riuscivo a fermarlo. E a fermarmi. Sembrava che i nostri corpi anelassero di fondersi tra loro e diventare una cosa sola. Esattamente come stava avvenendo per i nostri poteri.
La mia energia, che fino a quel momento aveva danzato fluida sopra quella della tigre, aveva stranamente iniziato ad unirsi a quella del mannaro e nell'esatto momento in cui Jungkook iniziò a succhiarmi il lobo dell'orecchio facendomi gemere, i nostri poteri si fusero. Per un istante percepii distintamente il nucleo di potere del mannaro felino ed ebbi la certezza che in quel momento, se solo avessi voluto, avrei potuto utilizzare la sua energia esattamente come facevo con la mia.

«Jungkook c'è qualcosa che non va...dobbiamo fermarci» mormorai con la voce tremante mentre affondavo le mani nelle sue ciocche verdi, facendolo ansimare contro la mia pelle bollente quanto la sua. Le fusa aumentarono di volume e il suo respiro divenne pesante.

Il giovane mannaro mi afferrò per la vita e mi spinse contro le piastrelle fredde e bagnate.
«Cacciatrice....» ringhiò prima di mordermi un'altra volta accanto alla clavicola. Tremai tra le sue braccia.

«Dobbiamo fermarci» ripetei senza però riuscire ad avere il controllo sul mio corpo. Strusciai i miei seni sul suo petto e la voglia accecante di sentirlo dentro di me si fece difficile da controllare. Volevo che mi prendesse lì, in piedi, contro il muro di quella piccola doccia.
La bocca di Jungkook iniziò a salire verso l'alto e il mio respiro accelerò ad ogni suo bacio mentre le sue mani scivolavano su tutto il mio corpo, tastandolo e graffiandolo possessivamente. Il piercing del suo labbro percorse tutto il tragitto del mio collo in una lenta e sensuale salita rovente e arrivato alla mandibola si avvicinò pericolosamente alla mia bocca.
«Jungkook, ti prego... » sussurrai prima che l'ennesimo gemito lasciasse la mia gola. La tigre, infatti, mi aveva appena afferrato una natica e ora stava spostando lentamente la mia gamba verso l'alto, esponendo la mia femminilità calda e bagnata al suo bacino bisognoso.

«Mi preghi per cosa, Cacciatrice? Per farmi smettere o per farmi continuare?» il suo membro si conficcò con forza tra le mie gambe e per un istante maledii il tessuto dei suoi pantaloni.
«Nonostante le tue parole lo sento che vuoi accoppiarti con me. Il tuo odore è talmente intenso che riesco persino a percepire il gusto salato che hai tra le gambe sulla punta della mia lingua» e così dicendo leccò sensualmente una goccia d'acqua che si era fermata accanto alle mie labbra. Fremetti.
«Non mentirmi...non mentire a te stessa... unisciti a me...» continuò sfregando tutta la sua lunghezza tra le mie gambe «Ti prometto che saprò soddisfarti in modi che nemmeno immagini... diventa la mia compagna... diventa mia Cacciatrice... ascolta il tuo istinto» e così dicendo mi guardò dritta negli occhi, affondando le sue unghie nella mia coscia.
Mi aggrappai alla sua maglietta mentre l'ennesima scossa di piacere si propagava nel mio corpo e dopo aver chiuso gli occhi per un istante lo fissai. I suoi occhi dorati erano a pochi centimetri dal mio volto, pieni di speranza, promesse e lussuria e la voglia di averlo prese il sopravvento.
Il suo respiro caldo accarezzò le mie labbra e chiusi gli occhi, bramando quel contatto come un assetato.
«Diventa mia» sussurrò pieno di desiderio.

«Fammi tua» mormorai strusciandomi contro il suo corpo bisognosa ma, nell'esatto momento in cui mi portai verso l'alto azzerando completamente la distanza che separava le nostre labbra, un urlo prorompente echeggiò nel bagno.

«Porca puttana cosa diavolo state facendo voi due?!» domandò Yoongi facendomi sobbalzare e disgregando in un istante l'incantesimo ammaliatore che si era creato tra me e il giovane mannaro.
Jungkook si voltò e ringhiò, stringendomi ancora più forte a sé.
«Joon-ah porca puttana perché diavolo non li hai fermati! Stavano praticamente per fare sesso nella mia doccia! Perché sei rimasto a guardali!» continuò a sbraitare lo stregone ormai completamente fuori di sé.

Un brivido di terrore mi attraversò la colonna vertebrale. Mi sporsi oltre il busto di Jungkook e osservai il lupo fermo immobile al centro del bagno. Quando era entrato? Possibile che fossi talmente presa da Jungkook da non accorgermi minimamente della presenza dell'Alpha? E poi quanto aveva visto di quello che era appena successo?

«Volevo vedere come interagivano tra loro, per capire se la teoria di Taehyung fosse corretta.» rispose il lupo passandosi una mano tra i capelli scuri e non mostrando il benché minimo accenno di imbarazzo.

«E aspettavi che facessero sesso per averne la conferma definitiva?!» domandò lo stregone prima di voltarsi verso di noi e fulminarci con lo sguardo.
«Vedete di staccarvi immediatamente e tu, dannazione, chiudi l'acqua e copriti!» disse Yoongi prima di afferrare l'asciugamano che avevo preparato sul lavandino e lanciarmelo addosso con rabbia.

Afferrai il tessuto bianco con una mano e con difficoltà mi liberai dall'abbraccio del giovane mannaro. Poi ruotai la manopola della doccia e feci un lungo respiro, cercando di schiarire la mente.
"Abigail dannazione la situazione qui è grave. Stavi per fare sesso con la tigre mannara dimenticandoti completamente di Hoseok e non accorgendoti nemmeno di Namjoon che ti stava guardando!" pensai allarmata. Tuttavia, le mani di Jungkook ripresero ad accarezzarmi ritmicamente la schiena e non appena percepii le sue braccia stringermi rischiai nuovamente di perdere la razionalità che avevo appena riacquistato con tanta difficoltà.
«Jungkook, liberami!» gli dissi posando le mani sul suo petto e spingendo con tutte le mie forze.

«Non voglio» protestò lui come un bambino stringendomi più forte.

«Jungkook, dannazione. Se continui a toccarmi non riesco a pensare lucidamente e in questo momento devo riuscire a capire cosa ci sta succedendo»

«A me non interessa capirlo...mi piace sentire, vedere e sapere che mi desideri» disse lui prima di far scorrere la sua mano tatuata su tutta la mia colonna vertebrale. L'ennesima scarica di piacere si conficcò rapida tra le mie gambe e la tigre mannara riprese a fare le fusa. Io invece mi infuriai.

«Basta! Ho detto che mi devi liberare!»
Subito dopo aver pronunciato quelle parole uno strano formicolio si propagò su tutta la mia pelle e il mannaro allargò istantaneamente le braccia.
Sul suo volto comparve un'espressione di puro stupore e non appena lo scansai si fissò le mani confuso.

«Ma come... » mormorò prima di iniziare a tastarsi tutto il corpo.

Approfittai di quel momento di confusione della tigre per fissare saldamente l'asciugamano attorno al mio corpo e, facendo attenzione a non toccarlo, uscii dalla doccia dirigendomi verso Yoongi.
«Tu adesso mi devi spiegare quello che sta succedendo tra me e quel mannaro» dissi indicando Jungkook che si guardava le mani ancora turbato.

«In realtà non sappiamo nemmeno noi quello che è successo quando hai deciso di fare l'Orfeo di turno e scendere nell'Ade per riportare in vita la Tigre» mi rispose lo stregone incrociando le braccia.

«Io non ho fatto assolutamente niente» risposi piccata.

«Questa frase ormai l'hai pronunciata talmente tante volte che non ti crede più nessuno.»

«L'ho curato esattamente come ho fatto altre centinaia di volte con altre centinaia di persone» risposi.

«Evidentemente ti sbagli. Qualcosa dev'essere successo di diverso e mentre ci pensi vedi di asciugarti come si deve che stai colando un litro d'acqua sulle mattonelle.» mi disse lo stregone fissandomi i piedi

«Dimmi cosa mi sta succedendo. Tu sai qualcosa, lo so che lo sai» insistei.

«Sì, io so qualcosa, ma prima di parlartene devo andare di là e aggiornare Taehyung di quello che è appena successo qui dentro.» aggiunse Yoongi tornando a guardarmi negli occhi.

«È già sveglio?» domandai ricordandomi che fuori il sole era ancora alto.

«Da quando ha capito che il Rākṣasa sta puntando alla sua Congrega non è più andato a dormire» mi informò lapidario lo stregone «Ma non può continuare così ancora per molto quindi ora vedi di asciugarti, vestirti e raggiungermi qui fuori» ripeté lo stregone.

«Prima dimmi cosa sta accedendo. Dannazione Yoongi mi sono strusciata su Jungkook come una gatta in calore ho il diritto di sapere cosa sta accendo.».

«Te lo spiegheremo a tempo debito. Ora, per il tuo bene ti conviene lasciarmi andare a parlare con Taehyung, tra di noi sembra essere l'unico ad aver capito il casino che hai combinato» dichiarò Yoongi fissandomi truce prima di voltarsi e borbottare tutto il suo dissenso per quella situazione.

«Alpha, cosa sta succedendo?» sentii domandare da Jungkook alle mie spalle.

«Jungkook-ah vieni qui fuori assieme a me. Appena arriva anche Abigail te lo spiego con calma» disse Namjoon ma i due mannari non riuscirono nemmeno a fare un passo che Yoongi si voltò di scatto.

«Tu conciato in quella maniera non vai da nessuna parte» dichiarò lo stregone fissando la giovane tigre completamente bagnata da capo a piedi «Non ho intenzione di trovarmi tutto l'appartamento allagato per colpa vostra.».

Jungkook alzò il sopracciglio con il piercing e arricciò le labbra in un'espressione contrariata, ma poi senza un minimo di pudore, con un unico movimento sensuale, si tolse la maglia e la lanciò a terra.
«Nessun problema... io giro anche nudo» dichiarò prima di continuare e afferrarsi anche i pantaloni.

«Oddio no!» urlai voltandomi dall'altra parte, non fidandomi per nulla della possibile reazione che avrei potuto avere nel vederlo completamente nudo.

La risata di Jungkook riecheggiò nella stanza.
«Avanti Cacciatrice... mi hai già visto nudo e mi sembra di ricordare che la vista ti fosse anche piaciuta» continuò lui e attraverso il riflesso dello specchio riuscii ad osservare il suo sorriso sprezzante.

"Vai a quel paese Tigre!" pensai mentre gli dedicavo uno sguardo di puro fuoco ma non riuscendo in alcun modo a fermare i miei occhi dall'osservare gli addominali scolpiti che si intravedevano al limitare del vetro.

«Quando lo hai... » disse Yoongi esasperato «No, non me ne frega nulla...non lo voglio nemmeno sapere. Rimanete tutti e tre qui dentro. Vado a prendere qualcosa per far vestire la Tigre. Forse Hobi nel suo armadio delle meraviglie ha qualcosa che possa andargli bene.»

«Aspetta perché devo rimanere qui dentro anche io?» domandò Namjoon fissando interdetto lo stregone.

«Tu rimani qui dentro per accertarti che quei due non facciano nulla di stupido. E se provano a saltarsi addosso ancora una volta per copulare nel mio bagno, abbattili, legali, falli svenire, non mi interessa, basta che stiano lontani l'uno dall'altra. Ci siamo capiti?» disse Yoongi indicandoci con lo sguardo prima di incamminarsi lungo il soggiorno.

Nella stanza calò il silenzio.

«Joon-hyung, quindi tra me e la Cacciatrice sta davvero accadendo qualcosa? È per questo che voleva concedersi a me? È per quello che sta succedendo? Non perché le piaccio?» domandò Jungkook, perdendo ad un tratto tutta l'aurea strafottente che lo contraddiceva.

«Non lo so, Jungkook-ah. Sicuramente vi siete legati in qualche modo altrimenti non mi so spiegare perché hai percepito il suo risveglio» disse il licantropo con tono dolce. Mi voltai.

«Tu sei riuscito a sentirmi?» domandai stringendomi l'asciugamano contro il petto e cercando di resistere all'impulso di abbassare il mio sguardo sul corpo nudo di Jungkook.
"Maledizione. Perché sento questa voglia irrefrenabile di toccarlo? Di avere il suo corpo addosso al mio?" pensai mentre facevo un passo indietro nel vano tentativo di affievolire quel desiderio "Abigail rimani concentrata. È successo qualcosa tra di voi è sicuro. Devi solo capire cosa sia".

«Sì. Ho percepito questo calore irradiarsi dal centro del mio petto e subito dopo mi è sembrato di vedere la stanza dell'ospedale» spiegò lui facendo un passo verso di me.

«Rimani lì! Non ti avvicinare» ordinai e il mannaro si bloccò immediatamente.
Jungkook mi fissò, completamente stupito.
«Ti sei fermato perché te l'ho ordinato io?» gli domandai sorpresa tanto quanto lui.

«S-sembra di sì» rispose lui prima di tornare a muoversi.
Namjoon alzò un sopracciglio con fare curioso passandosi la mano sul mento, ma non disse nulla.
«P-prova a farlo di nuovo. Prova a dirmi di fermarmi!» disse Jungkook con un tono fin troppo eccitato prima di tornare a camminare verso di me. Il mio sguardo indugiò un istante sul suo corpo e la voglia di sfiorarlo tornò a farsi sentire.

«Fermati!» esclamai dopo avergli permesso di fare due passi, ma questa volta il mannaro non si bloccò, anzi, mi fissò con uno sguardo da predatore e continuò ad avanzare.
«Ho detto fermati!» ripetei, ma Jungkook riuscii ad azzerare quasi completamente le distanze che ci separavano portandosi ancora una volta a pochi centimetri dal mio corpo.
I suoi occhi tornarono dorati e mentre li osservavo provai l'irresistibile voglia di far cadere l'asciugamano a terra, fare un passo in avanti e permettere al mannaro felino di continuare quello che stavamo facendo pochi minuti prima. Anche perché, a giudicare dal suo membro quasi eretto tra le gambe, anche lui stava desiderando la mia stessa identica cosa.
Il suo sguardo brillò e la sua energia si protese in avanti, in cerca della mia. Quando la trovò il mio potere rispose di riflesso e un calore intenso iniziò a propagarsi lungo tutto il mio corpo. Il chiaro suono di un battito cardiaco si diffuse nelle mie orecchie e impiegai solamente un istante a capire che quel suono basso e ritmico non proveniva dal mio corpo.
Allungai una mano e la posai sul petto del mannaro.
Jungkook chiuse gli occhi e iniziò immediatamente a fare le fusa, ma nonostante il suono sempre più rombante riuscii a percepire il battito del suo cuore contro il mio palmo bagnato. E quel battito era lo stesso che sentivo nella mia testa.

«Questa volta non sei riuscita a fermarmi, Cacciatrice» disse lui con un sorrisetto prima di spostarmi una ciocca bagnata dal volto e abbracciarmi.

«No, non ci sono riuscita...» sospirai adagiandomi contro il suo petto liscio e permettendogli di tornare a strusciare la sua guancia contro il mio collo.

«Questo è davvero interessante» commentò Namjoon osservandoci con uno sguardo attento.

«Cosa sta succedendo Namjoon?» domandai voltandomi verso l'Alpha «Riesco a percepire il battito di Jungkook nella mia testa senza usare il mio potere. Sta succedendo qualcosa e tu sai di cosa si tratta.»

«Forse ti sei solo resa conto che alla fine mi desideri e ora non sai più contenerti» farfugliò Jungkook ad occhi chiusi tra i miei capelli.

«No, Jungkook. Non ti desidero, ma in qualche modo non riesco ad impedirti di toccarmi» spiegai mentre la mano calda del mannaro tracciava dei piccoli cerchi concentrici sul mio braccio facendomi rilassare «E non riesco ad impedire al mio corpo di rispondere alle tue carezze» confessai rendendomi conto di come gli stavo accarezzando a mia volta il petto. La sua pelle calda scorreva come velluto sotto i miei polpastrelli e, quando gli sfiorai il capezzolo roseo, le fusa della tigre divennero quasi assordanti.

«Alpha, cosa ci sta succedendo?» chiese Jungkook con la voce roca «Sono ovviamente contento delle attenzioni che mi sta rivolgendo la Cacciatrice, e nel profondo sono convinto che almeno un pochino le piaccio, ma non sono stupido.»

«Ragazzi...io...»

«Namjoon, ti prego» dissi con un filo di voce poco prima che Jungkook tornasse a tuffarsi contro il mio collo.

«È come una droga...» disse il mannaro sulla mia pelle e le sue parole basse e profonde riecheggiarono in tutta la stanza, amplificate dalle fusa rombanti.

Guardai Namjoon con gli occhi imploranti e lo vidi torturarsi le labbra dall'indecisione. Tuttavia, non appena Jungkook ricominciò a mordicchiarmi il collo, chiusi gli occhi in estasi.
Allungai la mano destra verso il basso, sfiorando gli addominali scolpiti del mannaro e Jungkook fece lo stesso. La sua mano scese lungo il mio fianco, mi sfiorò la coscia nuda e poi si portò pericolosamente al centro delle mie gambe, ma non appena scostò il lembo bianco dell'asciugamano l'Alpha parlò.

«Taehyung sospetta che la notte in cui lo hai guarito e hai fatto ripartire il suo cuore utilizzando la tua energia tu lo abbia inavvertitamente fatto - »

«Namjoon!» la voce di Yoongi sovrastò quella del lupo mannaro e in un istante lo stregone irruppe ancora una volta nel bagno, seguito subito dopo da Hoseok.
«Cazzo! Due cose dovevi fare: tenere la bocca chiusa e impedire che quei due si avvicinassero ancora!» tuonò ma due secondi più tardi lo stregone venne spostato malamente di lato dal demone volpe.

«Levale immediatamente le mani di dosso!» urlò Hoseok .

Il mannaro con una velocità sovraumana mi liberò, mi fece finire dietro di sé e fronteggiò il demone.
«Non toccherai la mia Cacciatrice!» ringhiò.

«Lei non è tua!» esclamò Hoseok prima di trasformarsi e lanciarsi contro la tigre mannara.

Jungkook incassò il colpo non muovendosi nemmeno di un millimetro, ma non riuscii ad impedire ai denti affilati di Hoseok di affondare nella sua spalla nuda e nello stesso istante in cui i canini lacerarono la pelle del mannaro una scarica di dolore si irradiò nel mio corpo. Boccheggiai, percependo fin troppo distintamente i canini del demone lacerarmi i muscoli.
«Fermatevi!» urlai ma la mia richiesta venne completamente soverchiata dai ringhi dei due esseri soprannaturali.
Jungkook e Hoseok, infatti, iniziarono a lottare in quello spazio angusto, come due animali rabbiosi, rovesciando il mobiletto contenente gli asciugamani e facendo crollare la tenda della doccia. Yoongi fu il primo a cercare di fermarli, ma venne accidentalmente colpito alla tempia dal gomito del suo amico e finì intontito contro il lavello.
Il giovane mannaro provò più di una volta a togliersi il gumiho di dosso ma quest'ultimo non mollò in alcun modo la presa. Le sue zanne scintillanti continuarono ad affondare nei muscoli contratti di Jungkook e io percepii ogni singolo centimetro di carne che il demone riuscii a lacerare. Mi portai la mano verso l'alto, pronta a sentire la sensazione viscosa del sangue tra le mie dita, ma non appena mi sfiorai la spalla nulla di quello che avevo immaginato avvenne. Sebbene il dolore e la sensazione che provavo fossero estremamente reali la mia pelle era completamente intatta.
"Dannazione. Riesco a percepire le ferite di Jungkook come se fossero mie?" mi chiesi ben sapendo che la risposta a quella domanda era ovviamente un grande e preoccupante "Sì".
Serrai i denti e osservai Namjoon cercare di avvicinarsi a Jungkook e Hoseok ma purtroppo lo spazio ridotto della stanza gli impediva di muoversi agevolmente.

«Fermatevi dannazione!» lo sentii urlare, ma i due davanti a lui lo ignorarono e subito dopo gli artigli acuminati del gumiho affondarono nel fianco di Jungkook.

La tigre mannara ringhiò ancora più forte mentre il gumiho gli perforava l'addome e io gemetti portandomi le mani al grembo. Quel legame era un problema. Un grosso problema.
Hoseok, per fortuna percepii il mio lamento di dolore e smise immediatamente di mordere il mannaro. Alzò la testa fissandomi ma, in quel preciso istante, Jungkook ne approfittò per afferrarlo, staccarlo dal suo corpo e lanciarlo a terra.
Il demone volpe sbatté con la schiena contro le piastrelle bagnate e con un rapido movimento la tigre mannara lo inchiodò al pavimento. Dopodiché, il giovane felino iniziò a colpire il demone con dei pugni precisi e devastanti.
Vidi il labbro di Hoseok rompersi come porcellana sotto le nocche tatuate e una schizzò di sangue macchiò il muro al loro fianco.
Namjoon si lanciò immediatamente verso Jungkook provando ad afferrarlo per le spalle, ma il mannaro fece resistenza e riuscì ad assestare un secondo colpo dritto verso il naso del gumiho.

«Non ti permetterò di avvicinarti ancora alla Cacciatrice» ringhiò Jungkook alzando il pugno e preparandosi ad assestare un altro potente destro.

Il volto di Hoseok era già diventato una maschera di sangue e la ferita che gli aveva inferto il Rākṣasa si era in parte riaperta. La mano destra di Namjoon si trasformò e gli artigli del lupo scintillarono colpiti dalla luce calda della plafoniera. Mi si gelò il sangue.
Dovevo assolutamente bloccare Jungkook prima che l'Alpha lo fermasse con la forza bruta o sarebbe stato un grosso problema. Quindi mi preparai ad urlare, ma contemporaneamente feci scorrere la mia energia attorno al mio corpo. Se non fossi riuscita a fermare la tigre con le buone lo avrei sicuramente fatto con le cattive.
«Fermatevi!» urlai facendo un passo in avanti nell'esatto momento in cui la mano del mannaro scese verso il basso.
«Jungkook, ti ordino di fermati!».

Osservai la scena con il cuore in gola, non sapendo se quel mio comando avrebbe funzionato ma, nell'esatto momento in cui il pungo del mannaro si bloccò a pochi centimetri dal volto del gumiho, un sospiro di sollievo lasciò il mio corpo. Ci ero riuscita.
Un ruggito di frustrazione echeggiò nel bagno e la tigre mi fissò con uno sguardo di fuoco. Tuttavia, nel momento in cui il mio potere scivolò sulla sua pelle il mannaro smise immediatamente di ringhiare. I suoi occhi si addolcirono di colpo. I miei, invece, rimasero freddi e impassibili.
Rendendosi conto dei danni che aveva fatto e percependo sicuramente la collera che scorreva nel mio corpo si alzò di scatto dalla vita di Hoseok.

«M-mi spiace. N-non volevo attaccarlo in questo modo» disse il mannaro abbassando lo sguardo e facendo un passo indietro.
Un'altra scarica di dolore si irradiò dal mio fianco ma questa volta non lasciai trasparire nemmeno il minimo accenno di sofferenza.

«Stronzate! Mi hai rotto il naso e mi avresti volentieri sfasciato la faccia!» gli latrò contro Hoseok alzandosi e sputando un coagulo di sangue nel water dietro di sé. Dopodiché si curvò verso il basso e raccolse uno degli asciugamani sparsi sul pavimento. Lo osservai tamponarsi il naso e mi avvicinai immediatamente a lui, ignorando le fitte al fianco che continuavano a farmi mancare il respiro.

«Fammi vedere Hobi... ti sistemo io» gli dissi dolcemente.
«Jungkook, cazzo gli hai praticamente rotto il setto nasale. Ma che ti prende?» chiesi furiosa mentre facevo scostare ad Hoseok l'asciugamano e valutavo i danni che i pugni avevano fatto sul bellissimo volto della volpe.

«I-io non lo so. Semplicemente sento questa voglia assurda di starti accanto e...Nam» il giovane mannaro si voltò verso il lupo che nel frattempo gli aveva stretto con forza il braccio assicurandosi che non potesse tornare ad attaccarci.
«Namjoon-ah» piagnucolò «Ti prego mi dici cosa sta succedendo? Non penso sia solo nervosismo. Le emicranie sono passate non appena ci siamo avvicinati al quartiere ma... se non sto accanto alla Cacciatrice mi sento inquieto e...sento come una forza che mi attira costantemente verso di lei. Le devo stare accanto. La devo proteggere» spiegò Jungkook e nell'esatto momento in cui incrociai i suoi occhi lucidi, la voglia di corrergli accanto e consolarlo si fece strada nella mia mente.

"Merda!"

Jungkook provò a fare un passo verso di me, ma Namjoon lo trattenne serrando la presa sull'avambraccio della giovane tigre. Nello stesso momento Hoseok mise una mano attorno alla mia vita, con fare decisamente possessivo.
Jungkook ringhiò a quella vista e contrasse i muscoli. Un rivolo di sangue colò dalla ferita sul fianco e digrignai i denti, cercando in tutti i modi di non pensare alle fitte di dolore che continuavano ad irradiarsi nel mio corpo.

«Tutto bene?» mi chiese Hoseok preoccupato.

«No, non c'è nulla che va bene. Adesso ti sistemo il viso e poi voglio parlare con voi due» dissi voltandomi verso Yoongi e Namjoon.
Lo stregone che continuava a massaggiarsi la tempia mi guardò con uno sguardo irato mentre negli occhi del mannaro riuscii a leggere un accenno di preoccupazione.
Mi girai verso il gumiho e, dopo avergli accarezzato dolcemente il volto, posai le mie mani sulle sue guance.
Per tutto il tempo della guarigione lui mi fissò con uno sguardo pieno di sentimento, ma io cercai di rimanere impassibile. Non avevo di certo bisogno che la tigre mannara scoprisse i miei sentimenti per il demone volpe proprio in quell'istante. Per cui non appena ebbi finito mi voltai e mi portai davanti allo stregone.
«Yoongi, dimmi tutto quello che sai. Ora.» gli intimai.

«Prima crei il casino e poi pretendi anche di fare la principessina e avere tutte le risposte quando e come vuoi?» rispose lo stregone.

I miei occhi diventarono due fessure di puro risentimento e il mio potere iniziò a vorticare attorno alla mia figura.
Yoongi non si lasciò intimorire e liberò immediatamente la sua energia che si infranse come un'onda contro la mia.

«Non ti conviene sfidarmi, Abigail.»

«Allora dimmi cosa sta succedendo!»

«Dannazione, possibile che non capisci che ti stiamo tenendo all'oscuro di tutto per proteggerti? Non sei ancora pronta per gestire un'informazione del genere!» disse furioso.

«Cosa può esserci di peggio di svegliarsi dopo quattro giorni di coma e scoprire che il Rākṣasa ha ammazzato altre due ragazze per colpa mia?!» gli sbraitai contro con gli occhi lucidi «Ho capito che io e Jungkook ci siamo in qualche modo legati, ma voglio capire che tipo di legame è, così da studiarlo, poterlo capire e riuscire a dissolverlo. Non voglio avere altre distrazioni sul campo di battaglia. Non voglio più avere altre morti sulla coscienza!»

Lui mi fissò per un istante, gli occhi neri ridotti a due pozzi profondi e privi di emozioni e io sostenni il suo sguardo.
«Vuoi davvero sapere in che casino ti sei cacciata dopo che hai deciso di salvargli la vita?» domandò ma dal tono di voce che aveva appena usato intuii che quella domanda non necessitava veramente di una risposta.
«Bene, allora ti accontento!»

«Yoongi, aspetta. Portiamoli al Blood. Taehyung ci ha detto di non dirle nulla finché non c'è anche lui. Non sappiamo ancora se la sua intuizione è corretta.» disse Hoseok alle mie spalle.

Mi voltai di scatto. Lui lo sapeva? Hoseok sapeva quello che mi stava succedendo e non me ne ha minimamente parlato? Nemmeno quando siamo rimasti da soli? Nemmeno quando l'ho baciato nella sua stanza?
Il demone volpe incrociò i miei occhi colmi d'ira e di amarezza e abbassò immediatamente lo sguardo.
"Io mi fidavo di te" pensai osservandolo.

«Oh avanti Hobi, cos'altro serve per capire che Taehyung ha ragione?» domandò Yoongi «Quindi, siccome la Cacciatrice vuole a tutti i costi una spiegazione ora l'avrà. »
Tornai a guardare Yoongi e lo stregone aspettò di incontrare i miei occhi prima di parlare.
«Complimenti Abigail, con lo spettacolino che hai fatto la notte della battaglia ti sei guadagnata un peloso per la vita» mi disse lui. Dopodiché mi fissò, attendendo il momento in cui avrei compreso completamente le sue parole.

Una scarica di puro panico mi attraversò la spina dorsale e mi mancò il respiro. Non era possibile. Non potevo averlo legato in quella maniera a me. Non poteva essere quello il motivo per cui volevo toccarlo, per cui riuscivo a comandarlo e per cui percepivo le sue ferite. E non poteva essere quello il motivo per cui lui aveva questa smania di starmi vicino, per cui anelasse le mie carezze e per cui potesse vedere quello che vedevo io. Non poteva essere. Non doveva essere.
«No...Yoongi...no...È impossibile.» mormorai colta dal panico.

«Cosa è impossibile?» chiese Jungkook dietro di me.

«Alla fine non è un animale anche lui? Come tutti gli altri? Perché dovrebbe essere diverso?» domandò Yoongi con un sorriso sadico sul volto.

Scossi la testa e feci un passo indietro, scontrandomi proprio contro il petto di Jungkook. Il contatto con la sua pelle calda mi fece immediatamente rilassare, ma quella parola continuò ad aleggiare come un presagio nefasto nella mia mente.
«Lui é un mannaro. Non è un comune animale. Non é possibile. No» mormorai flebilmente, tuttavia ormai l'ovvietà dei fatti mi aveva completamente sommersa con la sua limpidezza.

«Invece sì, Abigail.Complimenti. Ora sei diventata una strega con un Famiglio!» e non appena Yoongi pronunciò quella parola il terrore tornò prepotente nelle mie vene. Ero fregata. E lo ero per il resto della mia vita.







☆Nota dell'autore☆

Finalmente sono tornata ad aggiornare!
Mi scuso se ho tardato di alcuni giorni ma il rientro in Italia è stato a dir poco complesso.

Comunque...eccomi qui!

Allora cosa ne pensate di questo capitolo?

Finalmente abbiamo scoperto cosa è successo tra Abigail e Jungkook!
Ve lo aspettavate un legame di questo tipo? Cosa comporterà secondo voi? Jungkook farà il bravo gattino addomesticato o userà il suo legame per far cadere la Cacciatrice tra le sue braccia?
Al via i commenti!

Come regalo per aver raggiunto le 3k letture vi lascio questo meraviglioso disegno di Raito00 che ha saputo rappresentare perfettamente il nostro caro tigrotto. Non trovate?




Ci sentiamo settimana prossima.

Grazie ancora per tutto.

A.

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