CAP. 26 ☾ - STAY ALIVE - ☽

Osservai il Rākṣasa con uno sguardo di puro odio e non appena ebbi finito con Seokjin mi abbassai. Impugnai la Hyup Do che avevo posato ai miei piedi e liberai al suo interno una potente scarica del mio potere. Ne avevo abbastanza.
Quel demone aveva osato deturpare l'aspetto della mia volpe e l'avrebbe pagata cara.

«Seokjin è arrivato il momento di mettere in atto il piano B. Voglio finire tutto questo una volta per tutte!» dichiarai, ma pochi istanti più tardi il Rākṣasa urlò.
L'ennesima onda di potere si infranse contro il mio corpo e il demone mutò forma ancora una volta. I suoi arti si contrassero in movimenti disumani e gran parte delle braccia vennero risucchiate all'interno del corpo. I muscoli si gonfiarono, la testa aumentò di dimensioni e poi, in un battito di ciglia, il mostro assunse la forma di un demone felino.
Gli occhi rossi rimasero due pozzi scarlatti ma tutto il resto cambiò.
Il demone adesso era alto almeno due metri e mezzo. Le braccia, con una lieve peluria giallastra, erano tornate ad essere due e dei lunghi artigli ricurvi molto simili a quelli della tigre mannara, pendevano minacciosi lungo i fianchi. Il torace ampio e irsuto era costellato da numerosi tagli, nessuno dei quali però mortale e, con quell'ultima mutazione, il Rākṣasa sembrava aver guarito gran parte delle ferite che gli avevamo inferto. Solo l'ultima lesione, che Yoongi gli aveva inflitto sulla gamba destra, era rimasta tale e quale.

Feci un passo in avanti, pronta a buttarmi ancora una volta nella mischia, quando la voce di Taehyung mi fermò.
"Abigail, ferma immobile! Non hai nessun diritto di chiamare il piano B senza la mia approvazione! I mannari si sono ripresi. Torneranno loro a combattere" disse perentorio il vampiro.
"Lupi, tigre, cercate di attaccarlo alle giunture degli arti. La pelle in quei punti sembra essere meno spessa... oppure puntate ad aprire le ferite già esistenti. Una volta scalfita la superficie i tessuti sottostanti sono facilmente lesionabili. Se anche non riuscite a ferirlo cercate almeno di spingerlo verso il sigillo contenitivo!".

A quelle parole i mannari scattarono.

Namjoon puntò dritto al tallone del Rākṣasa e con i denti e gli artigli cercò di far breccia nella pelle giallastra con il chiaro intento di recidere il tendine d'Achille. Bon-Hwa, invece, balzò sulla coscia del demone e con i suoi canini appuntiti allargò di diversi centimetri la ferita già sanguinante.
Contemporaneamente Jungkook balzò senza difficoltà oltre Yoongi e attaccò il ginocchio del Rākṣasa che però riuscì ad incassare quel colpo senza troppa difficoltà.
Il piede del mostro, infatti, affondò di diversi centimetri nel terreno ma il demone rimase in piedi.
Iseul allora saltò sul dorso del mannaro felino e puntò al polso, sperando di far cadere il demone all'indietro e attivare così un'altra bomba. La vidi aggrapparsi saldamente con le zampe all'avambraccio, cercando di sbilanciare il mostro con i suoi movimenti ma lui l'afferrò per la collottola e con un colpo secco se la staccò di dosso, scaraventandola a diversi metri più distanza. La lupa cadde scomposta sull'erba e nell'esatto momento in cui i suoi arti impattarono il terreno notai la zampa anteriore destra piegarsi in un modo anormale. Lei uggiolò e quando cercò di rialzarsi cadde rovinosamente a terra. Si era lussata la spalla.

"Abigail, vai a curare Iseul. Serve che torni subito sul campo di battaglia" mi ordinò Taehyung ma il mio sguardo era tornato a posarsi sul corpo rannicchiato di Hoseok che ancora tremava inerme sul prato. Dovevo curare anche lui.
"Alla volpe penserai dopo! Hoseok era quasi senza forze dopo il nostro attacco non potrebbe essere utile se anche lo curassi immediatamente. Iseul invece sì."

"Ma..."

"Il fatto che voi due abbiate una voglia matta di finire quello che avete iniziato la scorsa notte non cambierà il mio ordine! La priorità ora è la lupa quindi corri da lei." disse il vampiro.
Una scarica di calore invase il mio corpo. Il vampiro sapeva? Certo che lo sapeva. Come avevo potuto pensare di tenere nascosto quel segreto proprio a lui? Doveva averlo percepito nell'esatto momento in cui mi aveva vista.
"Abigail, per il momento non dirò a nessuno di te e la volpe, ma ora muovi il culo e corri da Iseul." mi rimproverò e io lo ascoltai.

Mi precipitai verso la mannara che stava cercando testardamente di camminare a tre zampe, ma quando la vidi sbarrare gli occhi terrorizzata mi fermai. Le voltai le spalle, cercando di capire cosa avesse fatto spaventare così tanto la lupa e quando focalizzai la mia attenzione sul Rākṣasa mi si gelò il sangue nelle vene. Il mostro aveva conficcato i suoi artigli ricurvi nell'addome di Bon-Hwa e in quel momento fissava il mannaro con uno sguardo omicida.

Non feci nemmeno in tempo ad urlare.

Il demone tirò e il corpo possente del lupo bruno venne squartato proprio sopra la testa di Namjoon. Una cascata di sangue cremisi investì il muso dell'Alpha che smise immediatamente di mordere il tallone del mostro e alzò la testa verso l'alto, giusto in tempo per vedere il suo Beta venire spezzato letteralmente in due.
Sul volto del Rākṣasa comparve un sorriso folle mentre tra le sue mani il corpo del mannaro tornava velocemente a riassumere la forma umana e poi, come se si stesse liberando di inutile spazzatura, il demone lanciò in aria le parti del nostro compagno.
Fissai inorridita la parte superiore del corpo di Bon-Hwa cadere proprio tra me e Iseul ed entrambe ci paralizzammo osservando gli occhi spenti e senza vita del lupo rivolti verso il cielo stellato.
L'ululato pieno di dolore di Iseul rimbombò nella notte e subito dopo la lupa cercò di avvicinarsi ancora di più al Rākṣasa. Tuttavia, la vidi immobilizzarsi dopo nemmeno tre passi e si voltò, fissando ancora una volta quello che rimaneva del suo amico.
Mi si strinse un nodo in gola. Avevo giurato che nessuno di loro sarebbe morto finché c'ero io a proteggerli e invece avevo infranto quella promessa. Ridotto in quel modo nemmeno il mio potere poteva fare qualcosa. Bon-Hwa era morto. Avevamo perso per sempre il nostro compagno.
Un ringhio poderoso mi fece vibrare tutto il corpo e percepii tutta la rabbia di Namjoon sfiorarmi la pelle. Mi voltai ancora una volta. Il manto nero del lupo era completamente zuppo del sangue del suo Beta e diversi pezzettini di interiora cadevano lente lungo le sue zampe ma, nonostante tutto, quello che mi turbò di più fu vedere lo sguardo del mannaro. Gli occhi grigi dell'Alpha erano iniettati di sangue e ogni cosa, dalla postura, al ringhio, al suo potere stava urlando vendetta. Cieca e spietata vendetta.
Il capo branco si avventò con foga contro il Rākṣasa, graffiando, mordendo e lacerando la pelle coriacea del mostro ma quest'ultimo cercò immediatamente di afferrarlo. Namjoon per fortuna fu più veloce e con un abile movimento degli arti posteriori riuscì a schivare quella presa.

Nel frattempo, mi avvicinai a Iseul e sebbene controvoglia, la guarii da tutte le ferite. Ridussi la lussazione e sistemai alcune costole incrinate finché un ringhio più potente non mi fece tornare ad osservare la battaglia che si svolgeva a pochi metri da noi.
Namjoon, aiutato da Jungkook, era finalmente riuscito a strappare il tendine del Rākṣasa e quest'ultimo, perdendo la stabilità, era caduto in ginocchio. Tuttavia, anche in quella posizione, con un poderoso colpo di mano il demone riuscì a colpire Jungkook lungo il fianco. Il giovane mannaro venne sbalzato diversi metri in avanti e purtroppo non riuscì a cadere sulle zampe. Il corpo possente della tigre, infatti, ruzzolò sull'erba e poi si fermò. Feci appena in tempo a notare i lievi movimenti del torace di Jungkook quando un albero alla mia destra si spezzò.
Un ammasso di pelo nero venne coperto dalle fronde arancioni e subito dopo, l'enorme zampa scura che si intravedeva in mezzo alle foglie, tornò ad essere una semplice mano umana.
Mi pietrificai.
Il Rākṣasa doveva aver approfittato del momento in cui Jungkook ruzzolava sul terreno per colpire l'Alpha.

Indirizzai la mia energia verso il lupo mannaro cercando di capire se fosse ancora vivo, ma Taehyung mi precedette.
"Joon-ah è vivo!" dichiarò e persino nella sua voce riuscii a percepire il sollievo che provò nel pronunciare quelle parole.
"Abigail, hai guarito la lupa?" chiese subito dopo nella mia mente.

"Sì, Iseul è come nuova" risposi.

"Allora perché non si è mossa quando gliel'ho ordinato?!" esclamò il vampiro palesemente furioso.

Osservai la mannara accanto a me. Iseul in quel momento tremava e le sue pupille erano completamente dilatate.
"Maledizione è andata in freezing!" esclamai.

"Cazzo proprio adesso doveva farsi prendere dal panico quella stupida lupa?" imprecò nella mia mente "A volte li odio quegli stupidi animali!".

"Taehyung..." dissi al vampiro mentre tornavo a infondere il mio potere nella Hyup Do.

Lui intuii le mie intenzioni.
"Penso proprio sia arrivato il momento. foga a tutta la tua potenza, mia piccola pantera!" e subito dopo il Master diede il via al piano B.

Un sorriso glaciale si formò sul mio volto. Era arrivato il momento di dar sfogo a tutta la mia rabbia.
Il potere di Seokjin si liberò alle mie spalle e non appena iniziai a turbinare la Hyup Do sopra la mia testa, altre cinque copie di me stessa comparvero al mio fianco. La stessa cosa accadde a Yoongi e, sia io che lo stregone, andammo alla carica.
Iniziammo ad attaccare il demone che, rialzatosi su una gamba sola, cercò di colpirci con gli artigli affilati. Sentii l'aria spostare i ciuffi dei miei capelli quando l'enorme zampa pelosa mi sfiorò la testa ma subito dopo Yoongi ne approfittò e riuscì a tranciargli di netto tre dita.
Il Rākṣasa urlò ma questa volta non ci lasciammo intimorire dalla sua voce.
Affondammo le nostre lame nella sua pelle coriacea e il demone dovette fare qualche passo indietro. Una seconda bomba sacra esplose sotto i suoi piedi e l'acqua santa arrivò a bagnarmi completamente il volto, ma mantenni gli occhi aperti. Volevo gustarmi la visione della pelle giallastra di quel maledetto demone mentre veniva carbonizzata dalle gocce d'acqua santa. L'odore di carne bruciata iniziò a riempire l'aria e un ghigno comparve sul mio volto.

Purtroppo, dopo quei brevi secondi di piacere, il potere del mostro si addensò e, nonostante il cielo limpido, una pioggia di fulmini iniziò a cadere tutto attorno a noi.
Diverse copie furono colpite in pieno, ma i lampi bianchi le attraversarono senza difficoltà e si schiantarono sul terreno ai loro piedi.
"Merda" pensai mentre schivavo un fulmine. Il bagliore che esplose accanto a me mi fece perdere la vista per qualche secondo e quando tornai lentamente a mettere a fuoco il campo di battaglia la prima cosa che vidi fu una saetta bianca indirizzata proprio contro Yoongi.

Lo stregone per fortuna riuscì a parare l'attacco del Rākṣasa con la lama della sua Hwando, ma l'impatto fu talmente forte da sbalzarlo all'indietro.
Lo vidi così cadere di schiena, mentre la sua spada sacra si conficcava nel terreno a diversi metri di distanza.
Provai a correre in mezzo alla tempesta con l'intento di recuperare la Hwando prima che il Rākṣasa riuscisse a distruggerla, ma proprio quando vi arrivai vicina un fulmine cadde davanti a me.
Mi coprii gli occhi con il braccio ma il boato che si propagò nell'aria quando la scarica elettrica colpì il terreno mi fece tremare, lasciandomi frastornata per alcuni secondi. Alcuni secondi di troppo.
Il Rākṣasa, riuscendo ad individuarmi attraverso le copie fece un passo in avanti e puntò dritto verso la mia figura. I suoi artigli insanguinati e letali mirarono al centro del mio petto e fui pronta a sentire quelle lame velenose attraversare il mio corpo quando un'enorme figura si frappose tra me e il mostro.
Osservai gli artigli ricurvi fuoriuscire dalla pelliccia arancione ed ebbi un tuffo al cuore. Jungkook si era messo in mezzo. Si era messo in mezzo e aveva impedito al Rākṣasa di colpirmi, esattamente come aveva fatto Richard quella notte.

La tigre ringhiò mentre venne sollevata verso l'alto. Il sangue iniziò a colare attraverso la pelliccia e il corpo di Jungkook venne scosso da diversi tremiti. Il demone rise.
«Finalmente ti ho catturato stupido mannaro. L'altra sera sei fuggito con la coda tra le gambe, ma questa volta creperai!» dichiarò poco prima di trafiggergli il fianco con la seconda mano.

«Jungkook no!» urlai immaginandomi già il momento in cui il demone lo avrebbe squartato davanti ai miei occhi. Non potevo lasciarglielo. Non dovevo lasciarglielo fare. Il demone non avrebbe ucciso un altro dei miei compagni.
Così alzai la Hyup Do e, senza nemmeno pensarci, la infusi con talmente tanta energia che quando la abbattei sulle dita del Rākṣasa queste ultime vennero tagliate come burro. Staccai gli ultimi artigli rimanenti nella mano sinistra e due piccoli fiotti di sangue iniziarono a sgorgare dalle falangi recise.
Il demone ringhiò e con un movimento veloce scaraventò Jungkook di lato. Poi mi fissò.

«Hai ferito Iseul e Seokjin, hai sfregiato Hoseok... hai ucciso Bon-Hwa e hai fatto perdere i sensi a Namjoon e ora...ora hai trafitto persino Jungkook!» dissi lasciando che la rabbia prendesse il sopravvento su tutto.
Lasciai cadere a terra la Hyup Do e fissai il Rākṣasa piena d'odio.

"Abigail cosa fai? Riprendi subito in mano l'arma sacra!" urlò Taehyung nella mia mente ma lo ignorai. Fanculo anche il piano B. Era arrivato il momento di fare a modo mio. Non mi interessava se secondo loro la quantità di energia che mi sarebbe servita per uccidere il Rākṣasa mi avrebbe prosciugata portandomi sull'orlo della distruzione. Ne avevo abbastanza. Lo volevo vedere morto.
Focalizzai il pozzo nella mia mente in cui tenevo rinchiusa la mia energia e la lasciai uscire senza alcun controllo, come lava incandescente e inesorabile.
«Non ti permetterò di alzare un altro dito su di loro!» dichiarai facendo un passo in avanti e scagliando il mio potere davanti a me.

«Cosa pensi di potermi fare strega? Ne ho uccise a centinaia come te» rispose il Rākṣasa arrogantemente ma, nell'esatto momento in cui la mia energia arrivò a lambirgli la pelle, qualcosa nel suo sguardo cambiò.
«Non è possibile...tu non...tu...cosa sei?» chiese quasi spaventato.

«Io sono la Cacciatrice» risposi guardando il mostro dritto negli occhi «E sarò colei che ti spedirà all'altro mondo una volta per tutte!» affermai prima di dar libero sfogo al mio potere.
Mi insinuai dentro il suo corpo utilizzando i numerosi tagli che gli avevamo inflitto e ne saggiai ogni parte. Ne percepii i muscoli, i tendini , i vasi e gli organi e mi resi conto che la forma esterna del suo corpo non rispecchiava per nulla il suo interno. Sotto il coriaceo strato a forma di demone felino, infatti, non vi era nient'altro se non un semplice e misero corpo umano. Un corpo umano esattamente come tanti altri. Lo stesso corpo da cui molto probabilmente aveva preso forma centinaia di anni addietro e del quale voleva follemente riassumerne l'aspetto.
Mossi le dita, solleticando con il mio potere i muscoli delle sue gambe e poi agii. Gli feci contrarre i polpacci, misi in tensione i quadricipiti e gli feci muovere un passo indietro. E poi un altro. E poi un altro ancora.
Il Rākṣasa ovviamente cercò in tutti i modi di scacciare la mia presenza nel suo corpo ma resistetti. Avevo preso il controllo del suo corpo e ora volevo assolutamente spingerlo all'interno del cerchio di contenimento.

«Tu sporca lurida puttana. Non hai idea di quello che stai facendo!» mi urlò contro ma io continuai imperterrita a muoverlo come una marionetta. Gli feci mettere un piede dietro l'altro e nonostante il tendine reciso, riuscii a portarlo esattamente dove volevo.
Quando il demone attraversò il cerchio di sale la barriera scattò. Una lieve luce biancastra iniziò a propagarsi dal terreno e io sorrisi. Lo avevamo in pugno.

«Abigail, dannazione cosa ti è saltato in mente di mollare tutto e comportarti come una pazza!» disse Yoongi che nel frattempo era tornato al mio fianco.

«Sono riuscita a imprigionarlo nel nostro sigillo. Non preoccuparti, mi farai i complimenti più tardi» gli dissi beffarda.

«Altro che complimenti, ti beccherai una ramanzina che te la ricorderai per il resto della vita!» mi rispose lui ma nello stesso momento la lama della sua Hwando brillò «Ma ora finiamola una volta per tutte!»

«Con molto piacere!» esclamai e subito dopo una lama di luce si liberò nell'aria e colpì in pieno petto il Rākṣasa.

«Me la pagherete! Me la pagherete!» iniziò ad urlare il mostro ma io e Yoongi sorridemmo gelidi. Saremmo andati avanti in quel meraviglioso spettacolo finché il demone non si sarebbe trasformato in un ammasso di piccoli pezzettini informi e sanguinanti.
Così, mentre lo stregone infondeva abbastanza energia nella sua arma sacra da poter utilizzare ancora una volta quel meraviglioso attacco a distanza, io mi divertii a far sfogare il mio potere nel corpo del demone.
Gli feci contrarre i muscoli e iniziai a fratturare le sue ossa. Percepii entrambi i suoi omeri incrinarsi sotto le mie mani e risi.
Yoongi si voltò verso di me e per un attimo rimase fermo immobile. In effetti era la prima volta che mi vedeva mentre davo libero sfogo al mio "dono distruttivo".
Quando liberavo massivamente quella parte di potere, allentando ogni tipo di restrizione che mi auto-imponevo, il mio corpo si alterava. Gli occhi diventavano due profondi pozzi brillanti e le vene sotto la mia pelle divenivano molto più visibili. I capelli iniziavano a muoversi attorno alla mia figura e alcune volte i miei palmi iniziavano a brillare. In quei momenti sapevo di essere molto più simile ad una pazza strega fuori controllo che non ad un agente della polizia e per questo motivo cercavo sempre di non arrivare a questo livello quando ero in servizio. Ma questa volta non mi interessava. Non c'erano colleghi che sarebbero potuti rimanere sconvolti e soprattutto, per la prima volta, ero maledettamente incazzata.

Le ossa nelle braccia del Rākṣasa si ruppero con dei sonori scricchiolii e i monconi fratturati fuoriuscirono dalla pelle giallastra, lacerandola in molteplici punti.
Yoongi osservò quella scena meravigliato ma subito dopo tornò ad attaccare.
Io e lo stregone continuammo ad intaccare ogni possibile centimetro del demone: lui squarciando la pelle coriacea dall'esterno, io invece fratturando le sue ossa dall'interno.
Il Rākṣasa nel frattempo, aveva interrotto la sua tempesta di fulmini e stava concentrando tutta la sua energia nel cercare di ridurre i danni che gli stavamo infliggendo.
Il demone, infatti,disponeva di una certa abilità di autocura e riusciva a guarirsi da quasi ogni attacco. Le ferite che gli infliggeva lo stregone attraverso la Hwando però, sembravano impiegare molto più tempo a rigenerarsi. Inoltre, avevo intuito che potesse concentrarsi solamente su poche lesioni per volta per cui o rimarginava le ferite cutanee o riparava gli organi interni e, conscia di quella intuizione, stavo utilizzando quella limitazione a nostro favore.

«Lo abbiamo in pugno» mi disse Yoongi mentre con l'ennesima lama di luce faceva finire il Rākṣasa in ginocchio.

«Puoi dirlo forte. Mentre gli riduco gli organi interni in poltiglia tu rendilo un colabrodo» gli dissi mentre osservavano l'enorme mano con le dita mozzate schiantarsi contro la barriera del sigillo di contenimento.

Sia io che Yoongi percepimmo il dolce sapore della vittoria e frememmo nell'immaginare il momento in cui quel maledetto assassino sarebbe morto davanti ai nostri occhi ma, tutto ad un tratto, la voce terrorizzata di Namjoon giunse alle nostre orecchie.
«Abigail! Ti prego fai qualcosa! Abigail» implorò l'Alpha e io mi voltai, cercando di capire il motivo di tutto quel terrore.

Namjoon era inginocchiato sull'erba e tra le braccia stringeva un inerme Jungkook.
Il mannaro felino, ritornato alla sua forma umana, era completamente nudo e gran parte del suo busto, era ricoperto di sangue. Le ferite che il Rākṣasa gli aveva inferto continuavano a sgorgare denso liquido scarlatto che colava inesorabile lungo la sua pelle candida.

"Sembra che il potere di guarigione dei mannari non funzioni sulle ferite inferte dagli artigli del Rākṣasa" disse Taehyung nella mia mente rispondendo così alla domanda che stava vorticando nella mia testa.

"Merda! Come non funziona? Cazzo!" e dopo quell'informazione fratturai con rabbia una costola al demone che ringhiò dietro la barriera contenitiva.

«Abigail, non puoi andare adesso. Lo abbiamo quasi ucciso» disse Yoongi al mio fianco intuendo fin troppo chiaramente i miei pensieri.

«Abigail!» la voce di Namjoon gli fece eco, sempre più intrisa di terrore.
«Sta morendo Abigail! Ti prego! Non può morire anche lui. Non può! Gli avevo promesso che dopo la battaglia avrebbe potuto cambiare vita. Voleva unirsi al mio branco! Ti prego, non può morire anche lui...è troppo giovane per morire!»

Serrai la mascella.

"Taehyung, quanto è grave?" chiesi al vampiro "Non posso percepire la gravità delle sue ferite finchè sto usando il mio potere sul Rākṣasa. Dimmi come sta!".
Il vampiro rimase alcuni secondi in silenzio e poi parlò.
"Ha perso tantissimo sangue. Il Rākṣasa deve avergli lacerato qualche vaso portante. Se non intervieni subito penso proprio che possa morire dissanguato." disse il vampiro.

"Merda! Merda! Merda!" imprecai.

Osservai ancora una volta il demone, indecisa sul da farsi, ma poi Namjoon iniziò a singhiozzare e quello mi diede il colpo di grazia.
Le parole del giovane mannaro tornarono con un fulmine nella mia mente e imprecai. Gli avevo promesso che non sarebbe morto, gli avevo detto che avrei fatto qualsiasi cosa per salvare tutti loro. Glielo avevo giurato. Dannazione.
"Forse mi aveva chiesto quello stupido bacio perché se lo sentiva che sarebbe morto? No...Non può morire... Non lo lascerò morire."
«Yoongi, tu continua a ferirlo! Io torno subito!» urlai prima di richiamare il mio potere e scattare verso i due mannari.

«Abigail, porca puttana! Dove cazzo stai andando! Se non attacchi anche tu si curerà da tutte le ferite! Rimani qui! È un ordine! Rimani qui e attacca!» mi urlò contro lo stregone, ma non lo ascoltai.

Mi lanciai sull'erba accanto a Jungkook e posai immediatamente le mani sul suo torace, dove il sangue continuava a sgorgare copioso.
«Dannazione stupida Tigre ti dovevi proprio mettere in mezzo?» gli urlai contro mentre sentivo il suo sangue caldo iniziare a scorrere tra le mie dita.

Un flebile sorriso comparve sul volto di Jungkook e, anche se in quel momento non aveva le forze per aprire gli occhi, cercò di rispondermi.
«Ti...avevo...detto...che...ti...avrei...protetta» sussurrò con estrema fatica.
Iniziai a sentire i miei occhi pizzicare.

«Stupida Tigre, ci tenevi veramente troppo ad avere quel bacio» gli dissi prima di iniziare ad infondere il mio potere nel suo corpo.
Il Rākṣasa gli aveva perforato entrambi i polmoni ed era riuscito a ledere diversi vasi polmonari, tra cui il ramo destro dell'arteria. Merda. A livello dell'addome la milza continuava a gemere sangue e la vena cava addominale era vicina alla lacerazione. La situazione era davvero grave.
Cominciai immediatamente a riparare i tessuti lesionati ma, mentre lo facevo, una terrificante consapevolezza iniziò a farsi strada nella mia mente. Il suo corpo guariva troppo lentamente.

«Abigail...»
Jungkook sussurrò teneramente il mio nome e le lacrime minacciarono di comparire tra le mie ciglia.
«Proteggi...Jimin...fallo al posto...mio.» continuò sottovoce e, un attimo dopo, si lasciò completamente andare tra le braccia di Namjoon.

Una scarica di puro gelo si diffuse in tutto il mio corpo e le mie mani tremarono. Il cuore di Jungkook aveva appena smesso di battere.
«Jungkook!» urlai spingendo la mia energia dentro al suo corpo.
«Jungkook! Namjoon distendilo a terra! Ora! » ordinai.

«È...È...anche lui è...» mormorò il lupo pallido in viso e con gli occhi neri completamente spenti.

«Namjoon, mettilo a terra! Adesso!» ripetei e lui come un burattino senz'anima eseguì il mio comando.
Spostai le mani proprio sopra il cuore di Jungkook e iniziai a infondere onde e onde di energia.

«Abigail è...» continuò il lupo.

«No Namjoon no! Non morirà! Non permetterò che questo stupido cazzone borioso muoia!» dichiarai iniziando a sentire un lieve fastidio nella testa.
Inviai l'ennesima scarica di energia dritta nel cuore di Jungkook sperando che così facendo tornasse a funzionare ma nulla.
«No Jungkook no! Dannazione fai tornare a battere il tuo cuore! Fallo tornare a battere!».
Con uno sforzo non indifferente iniziai a guarire contemporaneamente più ferite possibili, mentre provavo per l'ennesima volta a far ripartire il suo cuore.
Pochi secondi più tardi gli tappai il naso e congiunsi le nostre labbra. Soffiai tutta l'aria che avevo nella sua bocca e il ricordo del suo alito caldo che mi sfiorava delicatamente il viso tornò a frasi strada nella mia mente.
"Non puoi morire! Devo ancora fartela pagare per avermi rubato il borsone! " pensai mentre mi sollevavo e tornavo a posare le mani sul suo torace.
Lanciai prima una, poi due, poi tre onde di energia ma il suo corpo continuava a rimanere immobile.

"Abigail fermati!"
La voce di Taehyung mi fece quasi sussultare.
"Stai sanguinando! Se continui così inizierai ad usare la tua energia vitale. È troppo rischioso!" mi disse il vampiro "Non c'è guaritore al mondo che possa far tornare in vita un morto, nemmeno tu!".

"Non è ancora morto! Il suo cuore ha smesso di battere ma il suo corpo sta ancora lottando per sopravvivere. Non è spacciato come lo era Bon-Hwa. Ho sistemato tutte le ferite più gravi. Devo solo far ripartire il suo cuore! Ci posso riuscire." dissi ostinatamente.

"È morto Aby, fattene una ragione. È morto!"

Liberai l'ennesima scarica nel torace di Jungkook e il dolore alle tempie divenne quasi insopportabile. Il sangue iniziò a colare copioso dalle mie orecchie e dal mio naso e alcune gocce cremisi andarono a mescolarsi al fiume rosso che ancora sgorgava lento dal petto del mannaro.

"Abigail!" il mio nome risuonò come un ordine nella mia testa e per un istante riuscii a percepire il vampiro camminare verso di me.
"Dannazione fermati! Fermati o giuro che userò il mio potere contro di te e ti farò fermare io stesso. E non ti piacerà scoprire cosa posso farti diventare!" mi minacciò.

"Provaci!" lo sfidai prima di concentrare l'ennesima onda di energia sui palmi e scagliarla nel torace di Jungkook. Questa volta però, non appena il mio potere toccò il cuore del mannaro, una strana scarica calda si riversò in tutto il mio corpo. Rimasi in attesa e pochi secondi più tardi lo percepii.


"Boom"


Il suono di quel battito parve riecheggiare dentro di me e subito dopo il cuore di Jungkook tornò a funzionare.
Nel momento esatto in cui il sangue riprese a circolare nel corpo del mannaro uno strano calore iniziò a pervadere anche il mio corpo ma non ci badai. Con un ultimo sforzo finii di curare le ferite rimanenti e poi ritirai il mio potere.

«È vivo...» sentii mormorare al mio fianco da Taehyung ma non feci nemmeno in tempo ad annuire che, in un istante, tutto divenne nero. Le forze mi abbandonarono istantaneamente e caddi contro il corpo del mannaro, priva di sensi.
Ero riuscita a salvare la vita di Jungkook ma quel gesto di disperazione ed estrema cocciutaggine si sarebbe presto rivoltato contro di me, prendendo la forma di qualcosa che mai avrei potuto immaginare.





☆Nota dell'autrice☆

Team tigrotto avete finalmente ricevuto il vostro tanto agognato bacio! Non siete content*? xD
*fugge prima che la prendano*

Ma andiamo in ordine.

Purtroppo come alcuni di voi avevano già ipotizzato la battaglia non poteva continuare senza vittime e a rimetterci la pelle ( o meglio la pelliccia) è stato proprio il braccio destro di Namjoon. Il povero lupo non potrà mai più vedere le stelle e la sua vendetta non potrà giungere a compimento. Mi spiace non aver approfondito molto il suo personaggio ma spero comunque che si sia percepita tutta la drammaticità di quel momento.

Namjoon ha perso un amico e un fidato compagno e, proprio per questo motivo, nelle fasi finali del capitolo ha lasciato perdere anche lui la razionalità e ha praticamente implorato Abigail di salvare la vita a Jungkook.
Jungkook che come un cretino/eroe (devo ancora decidere cosa sia) ha ben deciso di prendersi l'artigliata del Rakshasa al posto di Abigail rischiando così di morire.

La nostra protagonista si è così trovata davanti ad un bivio: rimanere ad uccidere il Rākṣasa o salvare la vita al giovane mannaro felino. Ovviamente Abigail è una donna e quindi ha ben pensato: "perchè non fare entrambi?".
Così ha ignorato l'ordine di Yoongi e al grido di "ci petto cinque minuti e poi torno, tanto cosa vuoi che possa accadere?" si è letteralmente lanciata sul mannaro morente. Tuttavia come avete potuto leggere la sua idea geniale, tanto geniale non è stata e il capitolo si è concluso con il suo svenimento.

Secondo voi cosa è successo? Come mai ha perso i sensi? Ma soprattutto cosa vi aspettate dai prossimi capitoli?

Approfitto di questo angolino per avvisarvi che settimana prossima partirò finalmente per la Corea, per cui non assicuro di riuscire a postare gli aggiornamenti di questa storia.
In caso vi chiedo già perdono per i possibili ritardi di pubblicazione, ma quando tornerò vi aspetteranno tante sorprese!

Grazie a tutti come sempre.

A presto.

/\___/\
꒰ ˶• ༝ - ˶꒱
./づᡕᠵ᠊ LOVE YOU ALL᠊᠊°.~♡︎

A.


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