CAP. 20 ☾ - BURNING DESIRE- ☽

Per un istante nella stanza cadde il silenzio.
Ci girammo tutti quanti ad osservare la tigre dorata. Jimin si avvicinò con passo felpato e quando la figura del mannaro venne colpita dalla luce calda del lampadario, notai per la prima volta le linee nere di un tatuaggio solcare la parte destra del busto snello e asciutto. Infatti, la camicia bianca che indossava, oltre a lasciargli scoperti i fianchi, era costituita da un tessuto molto leggero che diveniva praticamente trasparente ogni volta che la tigre passava accanto ad una fonte luminosa. Un lungo drappo, che partiva qualche centimetro al di sotto del colletto, continuava a svolazzare in modo lieve, sfiorando i pantaloni candidi ad ogni movimento.
I piccoli piedi nudi toccavano il pavimento senza emettere alcun suono, esattamente come il felino di cui poteva assumere la forma.
Nel giro di pochi istanti la tigre dorata arrivò accanto a Jungkook e Taehyung.
Il vampiro stava ancora tenendo saldamente il mannaro nella sua presa e sembrava stranamente divertito da quella situazione. Jungkook, al contrario, era sull'orlo della trasformazione. La sua energia vorticava attorno alla sua figura e si infrangeva contro la mia pelle come vento rovente. Nemmeno sentire l'amico parlare era servito per far calmare il giovane mannaro, anzi. Dopo il primo momento di smarrimento aveva iniziato a dimenarsi con ancora più forza.
Jimin fece un balzo sinuoso e si posizionò davanti Jungkook. Serrò i piccoli pugni con forza e, dopo aver assunto una posa da vero dominante, lo fronteggiò. Si scostò un ciuffo biondo dal volto con un veloce movimento delle dita e , appena la piccola mano si allontanò dal suo volto, li notai. Ero troppo lontana per poterne apprezzare a pieno la bellezza ma, anche dalla mia posizione, non riuscii ad evitare di rimanerne completamente ipnotizzata. Sul viso della tigre dorata ,infatti, erano appena comparsi due meravigliosi zaffiri brillanti.

«I suoi occhi...» sussurrò Hoseok al mio fianco. Annuii. Gli occhi della tigre che ricordavo azzurri come il cielo di primavera ora erano più simili a due meravigliose pietre preziose.

«Jungkook, non te lo ripeterò ancora. Calmati. » disse Jimin, fissando l'amico dritto negli occhi. Vicino a Jungkook, la tigre dorata sembrava fisicamente piccola e fragile, ma ero convinta che in caso di bisogno sapesse decisamente imporsi sul giovane guerriero.

«Come puoi dirmi di calmarti? Questo sporco succhiasangue ti ha fatto del male!» gli ringhiò contro l'amico.

«Taetae non mi ha fatto assolutamente nulla! Mi ha solamente tenuto al sicuro per tutto questo tempo.»

«Io non me la bevo! Ha appena confessato di aver bevuto il tuo sangue!» gli urlò contro Jungkook e a quelle parole la sua energia vorticò impetuosa attorno a lui.

«Se non ci sbrighiamo si trasformerà.» predette Yoongi al mio fianco.

«Hai ragione, ma io non ho intenzione di avvicinarmi... sono sicuro che in questo momento sarebbe in grado di staccarmi la testa, per davvero.» affermò Hoseok facendo vibrare le code dietro di lui.

«Allora andrò io.» dichiarai, facendo un passo in avanti.
Eravamo lì per parlare e decidere un piano d'azione, non per litigare.
Iniziai a far fluire la mia energia verso il mannaro felino ma, nonostante Jimin stesse ancora fissando Jungkook, se ne accorse immediatamente.

«Dolce Abigail richiama pure il tuo potere, non ti scomodare. Ci penso io a far calmare Jk.» disse convinto.

«Jungkookie » continuò in un sospiro «Tae non mi ha fatto nulla. È vero, ha bevuto il mio sangue ma io ero consenziente.».

Le pupille del giovane mannaro si dilatarono fino a far quasi scomparire le iridi dorate.
«Come sarebbe a dire? Gli hai donato il tuo sangue? Hai donato il tuo prezioso sangue a questo maledetto vampiro? Non ci credo...»

«Piccolo gattino» lo appellò Taehyung alle sue spalle rinsaldando la presa sulla sua nuca e immobilizzandolo per l'ennesima volta «Se provassi anche tu quello che il mio morso può fare, sono sicuro che poi mi pregheresti in ginocchio per avere un secondo giro...e un terzo...e un quarto » affermò il vampiro sfiorando con le labbra la giugulare del mannaro.

Jungkook ringhiò.
«Non mi farei mai mordere da te! Mai!»

Taehyung rise e contemporaneamente la sua energia vibrò sulla mia pelle, mescolandosi ancora una volta con quella del mannaro.
«Io invece sono convinto che dopo aver provato il migliore orgasmo della tua vita, verresti da me in ginocchio, a supplicarmi di affondare ancora una volta le mie zanne nel tuo bellissimo collo e sinceramente...immaginarti in ginocchio davanti a me è una visione alquanto sublime» disse il vampiro «Non accolgo spesso i mannari nel mio letto ma sono oltremodo curioso di scoprire se è una prerogativa di tutti i mannari felini fare le fusa mentre vengono, o se è una particolarità che solo il mio meraviglioso Jiminie possiede?»

A quelle parole vidi i muscoli di Jungkook gonfiarsi e la sua pelle si tese. Taehyung, dietro di lui, rise divertito.
«La tua tigre vuole proprio trasformarsi a tutti i costi, vero?» domandò Yoongi al mio fianco.

«Lui non è la mia tigre! È solo uno stupido che non sa resistere alle provocazioni.» risposi.

«Taehyung! Jungkook! Vedete di finirla entrambi! Entrambi!» urlò Jimin e dopo quelle parole un'energia quasi palpabile mi solleticò la pelle. Avevo già avuto modo di saggiare l'energia del mannaro dorato ma questa volta fu tutto diverso.
I suoi capelli iniziarono a splendere e i suoi occhi azzurri diventarono due fari luminosi. E non so se fosse stato per la vicinanza, per il fatto che avessi ancora le mie difese abbassate, o semplicemente perché questa volta Jimin decise di dare veramente sfoggio della sua forza, ma nell'esatto momento in cui il potere della tigre mannara entrò a contatto con il mio, mi mancò il respiro. La mia energia vibrò, come la corda di un'arpa appena pizzicata da una mano esperta e, per un brevissimo istante, fui in grado di percepire ogni singolo corpo attorno a me. Sentii sotto i miei polpastrelli ogni fibra muscolare, ogni osso, ogni tendine, ogni nervo, ogni organo. Percepii il sangue di tutti i presenti fluire nelle loro vene, l'aria entrare ed uscire dai loro polmoni e l'elettricità contrarre i loro tessuti.

Era quella la sensazione che avrei provato nel possedere il potere della tigre? Avrei veramente potuto percepire ogni persona o essere soprannaturale, semplicemente trovandomi accanto a loro? Era quella la potenzialità del mio dono se espresso al suo massimo livello?
Era inebriante, ma nello stesso tempo terribile. Se mi fossi impossessata del potere della tigre dorata avrei potuto far cessare la vita di chiunque solamente attraverso il battito delle mie ciglia e se il mio potere poteva essere influenzato così dal suo, cosa avrebbe potuto fare un essere soprannaturale con la forza di un semidio? Cosa avrebbe potuto fare il Rākṣasa se avesse ucciso Jimin? Non lo sapevo. E non lo volevo sapere. La tigre dorata non doveva in alcun modo cadere vittima di quell'assassino. Dovevo impedirlo a tutti i costi. Dovevamo impedirlo a tutti i costi.
Osservai Jungkook e Taehyung fissare Jimin terrorizzati e per la prima volta li capii.

«Jimin fermati!» urlarono contemporaneamente.

Il biondo li fissò per qualche altro secondo, mostrando loro un lieve ghigno compiaciuto. Dopodiché la sua energia sparì e con essa di dissolse anche la sensazione elettrizzante che mi aveva fatto provare.

«Ma sei diventato pazzo?!» domandò Jungkook con il fiato corto.

«Cosa diavolo ti sta dicendo il cervello?!» chiese subito dopo Taehyung.

«Bene, adesso la volete finire di litigare tra di voi come due troll di montagna o devo per caso uscire di qui e trasformarmi in mezzo alla strada per farvi andare d'accordo?!»
Jimin si mise in punta di piedi e strinse le tonde labbra rosse tra loro, fissandoli con ancora più risentimento.
«Adesso Tae libera Jk e tu Jk vedi di ricomporti! Da quando sei diventato così attaccabrighe?» chiese poi rivolto al mannaro.

«Da quando te ne sei andato senza dire niente a nessuno.» rispose l'altro mentre richiamava la sua energia e faceva tornare i suoi occhi normali.
Il vampiro liberò il giovane mannaro e i due si scambiarono un'occhiataccia.

«Ho detto basta!» li redarguì il biondo.

Jungkook tornò al fianco di Namjoon e Taehyung si voltò, diretto verso il divano da cui si era alzato solo una manciata di minuti prima. Jimin invece sospirò, alzando lo sguardo verso il lampadario che ancora dondolava sopra le loro teste.
Quando il Master passò accanto al tavolino di vetro su cui erano state posate diverse bottiglie si fermò. Allungò la mano affusolata, afferrando il calice riempito di quello che all'apparenza poteva sembrare del vino rosso e lo avvicinò alle labbra.
"Disgustoso" pensai mentre lo osservavo. Il liquido colò denso verso la sua bocca ed ero già pronta a distogliere lo sguardo da quella scena raccapricciante quando dei piccoli e veloci suoni sordi attirarono la mia attenzione.

«Jin-oppa è stato ferito da quel gattino selvatico!» dichiarò petulante Hwa-Young correndo verso il Master «Tae non puoi liberarlo così, merita di essere punito per quello che ha fatto al mio Oppa!».
Le ballerine blu piene zeppe di brillantini picchiettarono veloci sul pavimento e quando la serva umana arrivò vicino a Taehyung allungò le mani, cercando di afferrargli il tessuto dei pantaloni. Lui però, nonostante fosse ancora di spalle, la percepì. Il vampiro si voltò di scatto. I suoi occhi divennero due pozzi neri e per la prima volta gli vidi arricciare il labbro superiore, rivelando i canini lunghi e appuntiti.

«Hwa-Young, ti conviene non tirare troppo la corda questa sera. Non ti ho punita per il piccolo spettacolino che hai fatto al piano di sopra solamente perché so quanto Seokjin tenga a te, ma non sfidare in questa maniera la mia pazienza.» la minacciò il vampiro.

La piccola serva umana indietreggiò di qualche passo, abbassando lo sguardo.
«È stata la Cacciatrice...io non ho fatto nulla...è stata lei che ha aizzato il mannaro contr- »

«Non mentirmi!» dichiarò Taehyung gelido «Ho già avuto il piacere di avere a che fare con la Cacciatrice e so bene che per quanto posso essere spietata, non ricorrerebbe mai a dei trucchetti così miseri. Se avesse veramente voluto farti del male, lo avrebbe fatto di persona. Non avrebbe utilizzato la tigre al suo posto.»

Negli occhi della piccola serva umana si formarono delle grosse lacrime trasparenti e il suo piccolo corpicino iniziò a tremare.
«Parlate tutti quanti così solamente perché volete scoparvela!» urlò istericamente e, dopo aver detto quelle parole, la finta bambina corse fino al letto e scoppiò a piangere. Stropicciò le lenzuola scure e iniziò a battere le gambe in preda alla rabbia.

«Hwa-Young!» la rimproverò il Master inferocito, prima di girarsi verso il suo vice.
«Seokjin, vedi di far ragionare la tua serva umana o giuro che le vieto di mettere piede al Blood per un mese intero!»
A quelle parole i pianti di Hwa-Young si fecero ancora più intensi e Taehyung la fissò con uno sguardo nauseato.
«Ti avevo detto che non era una buona idea sceglierla come tua serva umana.» dichiarò tornando a fissare l'altro vampiro.

«Non potevo lasciarla morire. Era l'ultimo desiderio di Hana. Lo sai!»

Nel sentire pronunciare quel nome sul volto del Master comparve una maschera di pura irritazione.
«L'amore rende deboli, Jin!» continuò Taehyung scolando tutto d'un fiato il bicchiere colmo di sangue.

«Non è vero! L'amore che mi ha dato sua madre mi ha reso ancora più forte.».
Così dicendo Seokjin si passò la guancia graffiata con il dorso della mano, osservando il suo stesso sangue che gli aveva sporcato la pelle candida e poi, sentendo l'ennesimo strillo di Hwa-Young, si diresse verso la sua piccola umana.

Lo fissai mentre con fare premuroso si incamminava verso il letto.
"Così Seokjin ha trasformato quella bambina nella sua serva umana per salvarla dalla morte e far avverare il desiderio dell'umana che amava? " mi chiesi mentre lo osservavo sedersi accanto a Hwa-Young per confortarla "Impossibile. Ci deve essere sotto qualcos'altro. Non può essersi legato così ad una bambina, aver condiviso il suo potere con lei, averla trasformata nella cosa più importante che un vampiro può avere, solamente per amore. Tutto questo è impossibile!"

«E così abbiamo finalmente capito il perché della serva umana bambina.» commentò Hoseok fissando a sua volta Seokjin «La sua scelta lo fa quasi sembrare buono.»

«Stronzate!» rispose Yoongi al suo fianco dando adito ai miei pensieri «Creare una serva umana bambina è una cosa che solamente un folle farebbe. »

«Concordo con Yoongi.» affermai a mia volta.
Creare un servo umano per un vampiro era una decisione molto importante. Non avveniva a costo zero. Il vampiro, nel momento del rito di sangue, trasmetteva parte del suo potere all'umano e in caso di morte del servo tutta l'energia che il vampiro aveva condiviso con lui spariva. Sebbene questa possibile menomazione energetica facesse paura a molti vampiri il gioco, per alcuni, valeva la candela. Il succhiasangue che si legava ad un umano, infatti, guadagnava una persona fidata, che restava a guardia del suo corpo inanimato durante il giorno o che, in caso di bisogno, poteva fare da tramite tra lui e il mondo diurno.
Tuttavia, nonostante questi vantaggi non indifferenti, non erano molti i vampiri che disponevano di un servo, o per lo meno di un servo ancora in vita. Per noi cacciatori, infatti, l'uccisione di un servo umano era un obiettivo molto ghiotto. Trovandolo e togliendolo di mezzo, eravamo in grado di indebolire il vampiro a cui davamo la caccia senza nemmeno avvicinarci. Di conseguenza, è abbastanza intuitivo capire il motivo per cui, molto spesso, un vampiro rifletteva attentamente prima di creare un possibile servo umano ed è altrettanto palese immaginare il motivo per cui difficilmente i succhiasangue sceglievano dei bambini per questo ruolo. I piccoli umani, oltre ad andare incontro rapidamente alla pazzia, erano anche facilmente attaccabili ed eliminabili.

«Speriamo solamente che non impazzisca mentre siamo ancora qui.» commentò lo stregone, continuando a fissare Hwa-Young, che ora si era distesa con il busto sulle lunghe gambe del vampiro e singhiozzava senza sosta.

«Lei non impazzirà! È una serva umana molto controllata per la sua età.»

Yoongi rise sarcastico.
«Se quello che ha fatto prima è catalogato come "essere controllati" mi aspetto ti possa pugnalare al cuore da un momento all'altro. Non sarebbe la prima volta che un servo umano bambino ammazza sé stesso e il proprio vampiro per gelosia.» disse lo stregone.

«Lei è diversa. È la figlia della mia amata Hana» rispose Seokjin, come se quel dettaglio fosse abbastanza per assicurare la completa sanità della sua serva.

«È ragguardevole che tu abbia deciso di farla diventare la tua serva umana per salvarle la vita.» disse Hoseok cercando probabilmente di calmare le acque tra noi e il vampiro.

«L'ho fatto volentieri. La mia Hana continua a vivere in lei» rispose Seokjin fissando la piccola con uno sguardo che avrei definito quasi paterno.

«Sarebbe un gesto veramente meritevole se solo non avessi fatto bere ad una bambina il tuo sangue mentre la mordevi. Pensare a quello che le hai fatto provare durante la trasformazione mi fa venire il voltastomaco.» dichiarò lo stregone.

«Sarebbe morta...» mormorò Seokjin mentre le accarezzava dolcemente la testa.

«La morte era preferibile a una vita passata legata ad uno come te. In un corpo che invecchia al rallentatore e che non si può nemmeno più definire umano» commento Yoongi gelido.

Il vampiro lo fissò e i suoi occhi divennero tutto ad un tratto due enormi pozzi neri.
"Ecco che ci risiamo" pensai.

Hoseok, per fortuna, posò il braccio attorno alle spalle dello stregone e lo voltò, distogliendo l'attenzione dell'amico dal vampiro e dalla sua serva umana.
«Va bene, direi che è arrivato il momento di parlare del motivo per cui ci siamo riuniti tutti quanti qui! Che ne dite?» propose il gumiho fissando i mannari e il Master «Lasciamo da parte tutti i brutti pensieri e vediamo di collaborare per il bene comune!» esclamò con forse troppo entusiasmo.

Nella stanza cadde il silenzio per alcuni lunghissimi secondi, ma poi Taehyung parlò.
«La Volpe ha ragione. Avete richiesto un incontro urgente con me questa notte e non penso fosse solamente per farmi conoscere il vostro nuovo animaletto da compagnia» disse il Master sedendosi su quello che avevo capito essere il suo divano «Quindi, a meno che non vogliate parlare direttamente tra le coperte morbide di quel letto, vi invito a sedervi.»
Il vampiro con un ampio gesto del braccio indicò i due divani di pelle accanto al suo e ci fissò sorridente.
Quella piccola zona conviviale, posta proprio davanti al lussuoso letto, era formata da tre divani di pelle nera sistemati a ferro di cavallo. Sulla parete alle spalle del vampiro due applique a forma di rosa dipingevano delle strane ombre sulle pareti rosse con le loro flebili luci giallastre. Diversi cuscini neri e rossi erano seminati ai piedi del Master e occupavano tutta la zona tra i divani e uno di essi, quello più grande e all'apparenza morbido, sembrava avere un lungo taglio sul bordo destro, ricucito però quasi alla perfezione.
Taehyung si posizionò con la schiena contro la seduta del divano e attese, inclinando lievemente la testa verso destra, mentre ci fissava con i suoi profondi occhi d'ossidiana.

Jimin fece un passo verso di lui, con il chiaro intento di raggiungere il Master, ma Jungkook gli afferrò il polso.
«Jimin-shi perché? Perché sei scappato e ti sei unito a... loro?» disse la giovane tigre guardando con disprezzo i vampiri.

«Ero stanco Jungkookie, ero stanco di tutto» mormorò Jimin senza guardare negli occhi l'amico.

«E hai pensato che saresti stato meglio tra i succhiasangue che tra quelli della tua specie? Tra i tuoi compagni che hanno combattuto e hanno dato la vita per te?» chiese Jungkook non riuscendo a controllare la rabbia nella sua voce.

«Siete morti in otto per proteggermi dall'ultimo attacco! In otto! Su dodici!»

«Ma tu sei ancora vivo! La difesa è riuscita! Ne è valsa la pena!»

«No -Kook! Non è valsa la pena veder morire i miei amici, il tuo mentore e quel giovane mannaro davanti ai miei occhi. Non ne è valsa la pena! A te sono stati tranciati tutti i tendini degli arti e ho sentito la vecchia Wonhwa quando ha informato il nostro Alpha che è stato un puro miracolo se quella dannata strega ti ha mancato il cuore. Non potevo continuare a rimanere nel branco! Non potevo rischiare che perdessi la vita a causa mia. Perché la fortuna non sorride mai due volte!» dichiarò la tigre dorata.

«Mi sono allenato apposta per proteggerti e conosco i rischi che corro. Sono disposto a dare la mia vita per te» rispose convinto Jungkook.

«Ma io no. Io non sono disposto a farti sacrificare la tua vita per me! Non più! Non dopo che ho intuito come sarebbe stato perderti veramente!» e con uno strattone si liberò dalla presa di Jungkook «Quindi ora vado a sedermi accanto a Taehyung e tu non me lo impedirai. Non mi impedirai niente. Io rimarrò nella Congrega, che ti piaccia o no. È questo quello che ho deciso! Non cambierò idea.»

«Ma Jimin- » cercò di replicare Jungkook, provando a riafferarlo. Il biondo però fu più agile e, con un balzo, mise qualche metro di distanza tra loro.

La giovane tigre mannara fece un passo in avanti con il chiaro intento di continuare quella discussione, ma venne prontamente bloccato da Namjoon.
«Lascialo fare. Non lo convincerai a seguirti con la forza» disse l'Alpha mettendogli una mano sulla spalla.

«Ma non può rimanere qui. Non è al sicuro!» piagnucolò il mannaro guardando l'amico avvicinarsi a Taehyung.

«Qui ha tutta la sicurezza di cui necessita» rispose il Master.

«Io non penso proprio.»

Namjoon, percependo che il giovane mannaro si stava alterando ancora una volta, serrò la presa sulla sua spalla.
«Jungkook, troviamo un modo di sconfiggere il Rākṣasa che in questo momento gli dà la caccia così, forse, una volta sconfitto, il tuo caro amico sarà più propenso ad ascoltarti» disse il lupo mannaro. Jungkook lo osservò per alcuni lunghissimi secondi e poi sospirò, facendo ricadere il braccio tatuato attorno al suo corpo.

«Namjoon, sei un Alpha veramente saggio per la tua giovane età. Da antico stratega ti faccio i miei complimenti» disse il Master piegando lievemente il capo «Giovane tigrotto -»

«Il mio nome è Jungkook!» precisò il mannaro ringhiando flebilmente.

«Jungkook-shi» ripeté Taehyung con uno strano sorriso sul volto «Non sto obbligando in alcun modo Jimin-shi a rimanere nella mia Congrega. Il nostro amico se ne può andare quando vuole e, finché lo vorrà, le mie porte rimangono sempre aperte» disse il vampiro allargando le braccia «E comunque, nel caso tu non sia convinto della sua sicurezza, posso offrirti un posto come buttafuori del mio locale. Se decidi di lavorare per me potrai controllare giornalmente le condizioni del tuo amico» propose il vampiro mentre osservava la tigre dorata avvicinarsi.
Jimin arrivò accanto a Taehyung sorridendo felice per la proposta che il Master aveva appena fatto all'altra tigre ma, a differenza di quanto mi ero immaginata, al posto di sedersi accanto al vampiro si inginocchiò sul cuscino nero rattoppato, appoggiandosi subito dopo alla gamba del vampiro, come un gatto troppo cresciuto.
«Saresti un ottimo buttafuori» commentò Taehyung squadrando Jungkook «E se Jimin-shi è d'accordo le porte della mia Congrega possono essere aperte anche per te.»

«Ho come la sensazione che le porte potrebbero non essere le uniche cose che aprirebbe» commentò Hoseok che nel frattempo era tornato al mio fianco.
Gli lanciai una gomitata dritta tra le costole.
«Ahia!» si lamentò massaggiandosi il fianco.

«Te lo sei meritato. Si sono appena calmati tutti. Non ricominciare.» gli intimai «E poi non eri tu quello che ha provato a fare il pacifista fino ad adesso? » lo rimbeccai.

«Sì, hai ragione. Ma è così bello infastidire quella tigre.» sussurrò la volpe accarezzando dolcemente una delle sue numerose code e fissando con uno sguardo maligno Jungkook che, avendo percepito fin troppo chiaramente il commento del gumiho, lo stava fissando digrignando i denti.
«Chissà se ha capito che il suo amico si fa aprire volentieri le "porte" dal vamp-»

Ero pronta a colpire Hoseok con la mia energia quando, per fortuna, Yoongi lo interruppe.
«Allora, io comincio ad avere il mal di testa, quindi vado a sedermi e vi conviene farlo anche voi. Prima iniziamo, prima finiamo e prima me ne torno a dormire » disse seccato e così, tra lo stupore generale, lo stregone fu il primo di noi a camminare verso Taehyung.

Ovviamente il mio collega si sedette sul divano alla destra del Master, in modo da poter tenere sorvegliata la porta d'ingresso e dopo alcuni istanti lo raggiunsi anche io, non volendo in alcun modo ascoltare le allusioni a sfondo sessuale del gumiho.
Namjoon e Jungkook si posizionarono sul divano ancora libero davanti a noi e Hoseok si sedette sul bracciolo accanto a Yoongi.
«Così sgranchisco un pochino le code» spiegò con un sorriso allo stregone che lo fissava seccato.

«Se vuoi Hoba puoi venire vicino a me» disse Hwa-Young che nel frattempo aveva smesso di piangere e si era seduta in braccio al suo vampiro «Se vuoi ti spazzolo anche il pelo mentre parliamo. Lo faccio sempre molto volentieri. Mi rilassa.»

Mi voltai e, come avevo sospettato, gli occhietti scuri della serva umana si puntarono subito nei miei. Tuttavia, mantenni uno sguardo vacuo. Non le avrei dato la soddisfazione di notare la favilla di disturbo che aveva acceso con le sue parole.

«Grazie dolce Hwa-Young-shi, ma per questa volta rimarrò qui» rispose Hoseok con tono gentile.

La bambina si imbronciò e incrociò le braccia sul petto, in un'espressione che avrei ritenuto carinissima se fosse stata una vera bimba. Invece era solo una stronza patentata.
Sorrisi quasi impercettibilmente e lei mi incenerì con lo sguardo così, contenta, mi voltai verso il Master.

«Allora sentiamo, cosa avete scoperto? Chi sta attentando alla vita di Jimin-shi?» chiese il Master iniziando a giocare con i capelli del biondo che cominciò quasi subito a fare le fusa.

Jungkook osservò quella scena schifato, serrando i pugni, ma Namjoon gli posò una mano sulla coscia e, qualche istante più tardi, il giovane mannaro si rilassò.
Io, invece, rimasi ad osservare la tigre dorata come rapita. Jimin aveva chiuso gli occhi e si stava godendo quelle che erano a tutti gli effetti delle vere coccole. Taehyung, infatti, stava passando le sue lunghe dita sottili tra le folte ciocche del mannaro, in un gesto quasi ipnotico.
"Abigail, se vuoi sentire anche tu la sensazione delle mie dita tra i tuoi bellissimi capelli basta chiederlo. Te le farei provare molto volentieri."

La voce vellutata del Master arrivò fin troppo chiara nella mia mente e alzai lo sguardo dalla sua mano, guardandolo dritto negli occhi. Lui mi sorrise, poi arricciò un ciuffo di capelli biondi tra le dita e tirò lievemente verso di sé. Le fusa di Jimin crebbero di intensità e il mio battito cardiaco accelerò. Dannazione cosa stava succedendo?

"O forse preferisci vedere come faccio miagolare il gattino dorato? Lo percepisco quanto ti stia piacendo osservarci."
Serrai i pugni e il mio sguardo divenne gelido. Eppure quel maledetto vampiro aveva ragione. Quella vista mi stava piacendo più di quanto volessi ammettere e questo non era da me. Non era per nulla da me.
Concentrai il mio potere, cercando di capire se l'energia del vampiro si fosse in qualche modo insinuata oltre le mie difese senza che me ne rendessi conto, ma non trovai nulla.

Il Master evidentemente se ne accorse perché tornò a parlare.
"A parte parlare direttamente con te non sto facendo assolutamente nulla" dichiarò mentre fissava tutti i presenti come se stesse attendendo la risposta alla sua domanda e non stesse in realtà sussurrando direttamente nella mia mente.
"Tutte le sensazioni che stai provando nel tuo corpo, il battito accelerato, la gola secca, il respiro lievemente aumentato e quel calore tra le gambe...sono solamente opera tua."

"Cosa diavolo mi stai facendo?" pensai un attimo prima di sentire la voce bassa del mio collega rompere il silenzio che era seguito alla domanda del vampiro.

«Dobbiamo parlare di informazioni sensibili» dichiarò lo stregone accanto a me «Meno esseri ne vengono a conoscenza e meglio è. Quindi, penso sia meglio far tornare la serva umana a giocare con le bambole.»

«Io non gioco più con le bambole!» rispose lei imbronciata «E poi vi posso essere utile.»

«E come pensi di esserci utile? Vuoi mostrare i tuoi grandi occhioni da cerbiatta all'assassino e pregarlo di non ucciderci?» la derise Yoongi.

Lei si infuriò e iniziò a sbattere i piedi sul materasso.
«Lei è la mia umana. Nel momento in cui avete accettato il nostro aiuto avete accettato anche lei» dichiarò conciso Seokjin.

«Una pazza serva umana non era compresa nell'accordo!» sentenziò Yoongi «Nemmeno sapevamo che fossi stato così folle da crearla.»

«Mi sorprende che il tuo amico dalla lingua lunga non ti abbia detto della sua esistenza» commentò Seokjin guardando Hoseok.

«Yoongi-yah, lei ci può essere utile. L'ho vista in azione qualche volta e nonostante la sua apparente giovane età è molto brava. Ha tantissimi agganci in città, quasi quanto me, sono anni che funge da occhi e orecchie per la Congrega e devo ammettere che l'ho vista combattere qualche volta. Con le armi da fuoco ci sa fare» disse la volpe.

Sul volto di Hwa-Young si formò un ampio sorriso e la bimba batté le mani felice.
«È per questo che sei il mio preferito Hoba» dichiarò lei allegra.

«Quindi ci stai dicendo che ci conviene accettare la bambina nella squadra?» chiesi cercando di distogliere gli occhi dalla tigre dorata e dal vampiro. Tuttavia, proprio nel momento in cui pensavo di essere quasi riuscita a dimenticarmi di loro, Jimin iniziò a sfiorare il polpaccio del vampiro e mi ritrovai a fissarli ancora una volta. La testa del biondo si strusciò sensuale sulla gamba del Master, le labbra dischiuse e gli occhi languidi. Era completamente in estasi.
Le sue ciglia fremettero un istante e poi il mannaro puntò i suoi occhi azzurri su di me, dedicandomi uno sguardo di puro fuoco. Avvampai internamente.

"Così ti piacerebbe avere anche noi nel tuo letto, Abigail?" chiese Taehyung insinuandosi ancora una volta nella mia mente "Questo è davvero interessante ma in fondo comprensibile. Io e Jimin-shi siamo più attraenti dei tuoi due spasimanti, non è vero? Inoltre, andiamo d'accordo. Potremmo occuparci contemporaneamente di te in modi che nemmeno ti immagini." .

"Cosa mi stai facendo?" ripetei e stranamente il vampiro sembrò avermi sentita perché un angolo della sua bocca si mosse verso l'alto.

"Te l'ho già detto: io assolutamente nulla. Stai facendo tutto da sola!"

"Stronzate!" risposi "Che strano trucchetto stai usando questa volta? E poi come fai a potermi leggere la mente?" .

"Quante domande Abigail, quante domande. Andiamo con ordine, che ne dici? Come avrai intuito il mio potere è legato al sesso o meglio, al desiderio, e lo sappiamo entrambi, il desiderio sessuale è quello più forte e potente di tutti" fece una lieve pausa, in cui riuscii a percepire il gumiho parlare, ma poi la mia attenzione venne di nuovo catturata dalla voce calda del vampiro.
"Riesco a percepirlo. Percepisco come la tigre amica di Jimin vorrebbe sbatterti contro il muro e marchiare con i suoi denti tutta la tua pelle...e percepisco come il gumiho brami di posare ancora le sue labbra su di te, su ogni parte di te. Percepisco persino come tu li desideri. Entrambi. Sento il desiderio che hai di posare le tue dita tra i ciuffi candidi del gumiho, come ti piacerebbe avere le sue labbra attorno ai tuoi seni mentre ti prende tra le lenzuola del tuo hotel. E sento anche come vorresti assaggiare le labbra del mannaro, accarezzare i suoi muscoli tonici e capire se quello che ha tra le gambe è davvero grosso come ti è sembrato attraverso i suoi pantaloni...Per quanto tu stia continuando a soffocarlo, io lo sento il desiderio che hai di lasciarti andare con loro...il desiderio che aleggia dentro di te...".

"Stronzate" risposi.

"Menti pure a te stessa, Abigail. Ma ci vuoi tutti! Ci brami tutti! Nonostante quello che siamo, ci desideri...desideri scoprire se siamo alla tua altezza. Desideri capire se finalmente con uno di noi puoi permetterti di abbandonarti completamente ai piaceri della carne...come non hai mai potuto fare con nessuno degli umani con cui sei stata a letto fino ad adesso. Brami poter finalmente soddisfare le tue voglie con qualcuno che non rischi di morire non appena ti lasci andare."

Tremai. Come poteva sapere quello? Come poteva sapere tutto quello?
"Che trucco stai usando Master?"

"Nessun trucco. Jimin-shi mi ha donato il suo sangue prima di incontrarvi e adesso, con il sangue del mio amico in circolo; oltre a percepire tutti i vostri desideri senza bisogno di sondarvi, riesco anche a fungere da amplificatore per le vostre...voglie" spiegò il vampiro "Posso diminuirle" e in un istante il fuoco che bruciava dentro al mio corpo si spese " O posso accentuarle" .

Affondai le unghie nella pelle del divano mentre una scarica di puro piacere si riversava tra le mie cosce.
Jungkook mi osservò, alzando il sopracciglio con il piercing e mi trovai ad immaginare come sarebbe stato percepire quella pallina di metallo direttamente sulla punta della mia lingua mentre lo cavalcavo e affondavo le unghie nei suoi pettorali.
"Vaffanculo Taehyung!" urlai nella mia mente prima di consolidare le mie barriere e chiudere completamente la connessione con il vampiro.
Yoongi aveva ragione. Dovevamo concordare un piano e dovevamo farlo velocemente, prima che il vampiro decidesse di tornare ad usare i suoi dannati trucchetti Jedi su di me.
Hoseok aveva appena finito di raccontare in un lunghissimo monologo come eravamo giunti a scoprire l'identità del mostro che stava attentando alla vita del giovane mannaro dorato quando decisi di interromperlo. Avevo bisogno di parlare e di concentrarmi su altro o le parole del vampiro avrebbero continuato a rimbombarmi nella testa fino a farmi impazzire.
«Penso sia tutto molto interessante ma direi che è il caso di informarli dell'identità dell'assassino, non credi?» lo interruppi.
I vampiri, la serva umana e il mannaro dorato si girarono a fissarmi contemporaneamente, mentre Hoseok mi guardò contrariato.
«Il nostro obiettivo è un Rākṣasa» annunciai con un tono di voce privo di qualsiasi emozione.

«Ecco mi hai rovinato tutta l'atmosfera» mormorò il gumiho dall'altro lato del divano incrociando le braccia al petto offeso.

Tuttavia ,a quella rivelazione, Seokjin sobbalzò sul letto e Jimin smise istantaneamente di fare le fusa, sgranando gli occhi dalla sorpresa. L'unico che non manifestò nemmeno un accenno di turbamento fu Taehyung.

«Ne sei sicura Aby?» chiese il mannaro dorato e nei suoi occhi lessi tutta la preoccupazione che quell'affermazione aveva scaturito dentro di lui.

«Il tuo amico lo ha visto ed è sicuro sia un Rākṣasa» dissi indicando con un cenno del capo Jungkook, ma non avendo il coraggio di guardarlo negli occhi.

«Ne sei sicuro, -Kook?» chiese il biondo.

«Purtroppo sì» rispose lui.

«Questo è un casino Tae» commentò Seokjin dal letto «Un Rākṣasa? Come possiamo battere un Rākṣasa?» chiese preoccupato il vampiro.

«Che cosa è un Rākṣasa?» chiese Hwa-Young fissando il suo vampiro preoccupata.

«È un demone che nessuno di noi vorrebbe incontrare sulla propria strada, piccola» le rispose.

«Per fortuna io e Abigail abbiamo recuperato la Hwando appartenente alla polizia» disse Yoongi al mio fianco.

«E io e Jungkook abbiamo messo le mani su una vecchia Hyup Do proprio poche ore fa» continuò Namjoon.

«Quindi siamo in possesso di due armi sacre?» domandò Taehyung smettendo di accarezzare Jimin e scostando la schiena dal divano «Una per Suga e una per la Cacciatrice?» chiese.

«Esattamente» confermai a mia volta.

«Questo è molto interessante. Con due armi sacre forse abbiamo la possibilità di sconfiggerlo» considerò Taehyung.

«Ma le armi da sole non bastano. Dobbiamo assolutamente collaborare come fossimo una squadra per avere anche solo una possibilità di battere il demone. Dobbiamo sviluppare un piano e coordinarci perfettamente durante l'attacco. Abbiamo bisogno di allenarci tutti assieme, per capire le potenzialità di ognuno. E dobbiamo trovare un modo per scovare quel maledetto mostro.» aggiunse Namjoon guardandoci uno alla volta prima di continuare.
«Se volete posso offrire la mia palestra. È a prova di mannaro e sono sicuro possa essere anche a prova di vampiro... nel caso vogliate allenarvi anche voi. Ho sentito che le illusioni del qui presente Seokjin sono molto potenti. Potrebbero tornarci utili per capire come posizionarci e agire una volta che saremo sul campo di battaglia» disse il lupo mannaro osservando prima Taehyung e poi Seokjin.

«Questo è veramente ottimo» affermò il Master alzando un sopracciglio «Ovviamente contate pure su noi.»

«Per quanto riguarda il nascondiglio del Rākṣasa, io e Hwa-Young potremmo sguinzagliare qualcuno dei nostri informatori e setacciare la città» propose Hoseok mentre passava le dita tra la pelliccia folta.

«Non se ne parla, non metterò in pericolo la vita della mia Hwa-Young in questa maniera» dichiarò il vampiro stringendo la bambina.

«Ma io vi voglio aiutare!» protestò lei «Hai appena detto che faccio parte anch'io della squadra. Non ti puoi rimangiare così la parola.»

Il vampiro si morse il labbro e fissò la sua serva.
«Mi dispiace, ma l'ho detto prima di sapere contro cosa stessimo per combattere.»

La serva si liberò dall'abbraccio del suo vampiro e con un piccolo salto scese dal letto.
«Non sono più una bambina e voglio dimostrartelo Jin! Ho intenzione di aiutare anche io!»

«Ho detto di no Hwa-Young! Non obbligarmi ad ordinartelo» minacciò lui.

La bambina rabbrividì. Un servo umano non poteva in alcun modo trasgredire ad un comando diretto impartito dal proprio vampiro e questo, la piccola Hwa-Yung, serva sembrava saperlo fin troppo bene.
«Non farlo Jin-oppa, ti prego» si lamentò.

«Se questo servirà a tenerti al sicuro lo farò» rispose Seokjin serio.

«E se non avessimo bisogno di setacciare tutta la città?» propose ad un tratto Jimin.

«Cosa intendi?» domandò Taehyung fissando il biondo che ancora giaceva seduto ai suoi piedi.

«Se attirassimo il Rākṣasa esattamente dove vogliamo noi? Un luogo dove non ci sono umani, dove non possa fare vittime e dove ci fosse abbastanza spazio per combattere come si deve?» continuò la tigre dorata.

«E come pensi di riuscire ad attirare il Rākṣasa in un luogo del genere?» domandò Yoongi interessato.

«Usando me come esca!» rispose convinto Jimin.

«Non se ne parla nemmeno!» esclamarono contemporaneamente Jungkook e Taehyung.

«Per l'amore del cielo smettetela di fare le madri isteriche e lasciatelo parlare! L'idea della tigre dorata potrebbe essere la cosa più sensata che abbia sentito in tutta la sera» esclamò Yoongi.
Jimin lo fissò intensamente, probabilmente non pensando di ricevere supporto proprio dallo stregone e quando quest'ultimo tornò a guardarlo gli dedicò un enorme sorriso genuino. A quella vista Yoongi sbatté le palpebre diverse volte e dopo alcuni secondi interruppe il contatto visivo con la tigre.

Era per caso in imbarazzo? Il burbero e tenebroso Yoongi si era sentito in imbarazzo dopo quel gesto sincero della tigre? O c'era sotto dell'altro?
Vidi le orecchie del mio collega iniziare a tingersi di un lieve color rosato e subito dopo gli occhi del Master brillarono. Cosa diavolo aveva fatto? Lo fulminai con lo sguardo e lui mi rispose con un lieve sorriso prima di tornare a guardare Jimin.
«Tu non metterai in pericolo la tua vita in questa maniera» ordinò alla tigre dorata.

«E cosa avete intenzione di fare? Perlustrare ogni angolo della città sperando di trovare miracolosamente il demone dai mille volti? Veramente?» ribatté il biondo, scostandosi dal vampiro.

«È la scelta più sensata» rispose Jungkook.

«No, è quella più stupida. I Rākṣasa sono dei demoni nati per nascondersi. Camuffano il loro aspetto di secoli! Cosa vi fa credere di essere così abili da riuscire a scovare questo?» domandò Jimin con tono saccente «Rischiate solamente di fare dei buchi nell'acqua e di far uccidere qualcun altro. Non voglio avere altri morti sulla coscienza solamente perché mettete come sempre la mia incolumità al di sopra di quella degli altri. Non voglio dover aggiungere altri morti alla mia lista.»

«Jimin-shi, ma di che lista parli? Non hai ucciso nessuno» disse Jungkook.

«Invece sì. Tutti quelli che sono morti per proteggermi in questi anni, tutte le vittime che i mostri hanno lasciato dietro di loro solamente per avvicinarsi a me...sono tutti morti a causa mia.»

«Non devi incolparti inutilmente per le loro morti» continuò il vampiro.

«Invece sì. Quello che ho, questo potere che scorre nel mio sangue...» disse la tigre dorata fissandosi le mani tremanti «Tutti quelli che mi stanno intorno prima o poi muoio...ovunque vado una scia di sangue mi rincorre...a volte ho quasi la sensazione di avere una maledizione che scorre nelle mie vene.»

«Non dire così Jimin-shi, lo sai che non è vero. Tu sei un dono» disse teneramente Jungkook piegandosi verso l'amico.

«Un dono di morte» affermò il biondo «Non voglio vedere nessun altro morire a causa mia.»

«Non morirà nessun altro.» dichiarò Namjoon «I miei mannari felini sono sorvegliati a vista e mi informano di ogni loro spostamento. I miei Beta stanno pattugliando la città ogni notte e so che anche la nostra Volpe lo sta facendo» disse l'Alpha dedicando uno sguardo di intesa ad Hoseok «Suga e la Cacciatrice sono dalla nostra parte e ci aiuteranno servendosi del potere delle armi sacre. Taehyung e Seokjin ti stanno nascondendo nell'ultimo posto in cui qualcuno possa immaginare sia presente un mannaro e per quanto riguarda il tuo amico... ho come la netta sensazione che questo ragazzo sappia il fatto suo» concluse il lupo sorridendo alle due tigri.

«Non è abbastanza Alpha. Non è mai abbastanza. Fidati di me» disse Jimin e nei suoi occhi passò un'ombra di pura tristezza «Ho già visto queste cose avvenire una infinità di volte attorno a me. Gli Hwarang sono stati quasi sterminati per colpa mia e voi non siete molto differenti da loro. Ho sempre visto morire le persone a cui tenevo e non ho mai potuto fare nulla. Ora sono stanco.»
La tigre dorata si alzò in piedi e fissò Namjoon dall'alto in basso: «Voglio partecipare anche io. Voglio essere utile. Voglio smetterla di essere la principessa nascosta nella torre protetta dai draghi. Voglio combattere. Voglio fare la differenza. Se attiriamo il Rākṣasa dove vogliamo noi possiamo avere maggiori vantaggi. Tiriamo fuori il mostro dalla sua tana e uccidiamo in campo aperto, dove possiamo comandare noi il gioco.» disse serrando i pugni e mostrando una fermezza quasi granitica.

«Jimin-shi, lo sai che non sei bravo a combattere.» gli ricordò Jungkook e lo sguardo del giovane combattente divenne tenero, mentre sfiorava la mano dell'amico.

«Non mi avete mai permesso di seguirvi negli allenamenti per questo non so combattere come te. Ma da quando sono nella Congrega ho iniziato a prendere qualche lezione privata. Posso esservi utile. Davvero!» disse con gli occhi pieni di determinazione «Non voglio dover aspettare che quel mostro mi scovi. Non voglio nascondermi come un topolino in gabbia.»

«Jimin» mormorò il Master chiamandolo solamente per nome.

«Jiminie ha ragione» disse ad un tratto Seokjin «Più il tempo passa e più rischiamo che il Rākṣasa scopra dove lo teniamo nascosto. Tigre, Hoseok ha detto che sei stato tu l'unico tra noi a vedere il demone. Quando lo hai incontrato?» chiese guardando Jungkook.

«La prima volta l'ho percepito quando ha ucciso la ragazza puma» rispose Jungkook scuro in volto «E la seconda volta è stata ieri sera, vicino al luogo dove stavate facendo la vostra schifosa festa.»

Seokjin arricciò le labbra ma sorvolò sull'affermazione del mannaro e continuò a parlare.
«Questo significa che il Rākṣasa sospettava che Jimin-shi potesse trovarsi alla nostra festa» sentenziò il vampiro.
Annuii, in effetti il suo ragionamento non faceva una piega.
«Quindi, per quanto mi riguarda, io sono a favore della sua idea. È meglio attaccare per primi. Se il Rākṣasa dovesse riuscire ad entrare nel nostro nascondiglio sarebbe un problema. Non riusciremmo a difenderci contro un demone della sua portata. Sarebbe solo la fine certa di tutta la Congrega» sostenne il vampiro «Ma se usiamo il nostro gattino dorato come esca possiamo attirarlo dove vogliamo, sfruttare l'effetto sorpresa e ucciderlo.»

«È troppo pericoloso» dichiarò Jungkook «Non gli permetterò di mettere a repentaglio la sua vita così. Non può combattere con noi!»

«E se non lo facessimo combattere?» proposi e tutti mi fissarono «Lo portiamo con noi, lo facciamo trasformare in modo che il Rākṣasa percepisca la sua energia e poi lo nascondiamo?»

«Potrebbe funzionare» disse Yoongi al mio fianco.

«Io non voglio nascondermi.» protestò la tigre dorata «Voglio combattere insieme a voi!».

«Capisco che tu voglia rimanere sul campo di battaglia, ma un uomo non addestrato è solo d'intralcio durante una missione. Il Rākṣasa punterebbe sicuramente ad ucciderti e noi saremmo distratti dalla tua presenza» affermai.

«La Cacciatrice ha ragione.» disse Jungkook «Ma se vuoi seguirci a tutti costi questa potrebbe essere un'ottima strategia» aggiunse dedicandomi subito dopo un profondo sguardo d'intesa. Ci fissammo per alcuni secondi e poi continuai a parlare.

«Qualcuno di noi però dovrebbe fare da scorta e portarlo al sicuro» dissi guardandomi attorno.

«Lo faccio io» si propose subito Jungkook.

«Immaginavo ti saresti proposto e mi secca ammetterlo, ma tu sei uno dei pochi che deve rimanere con noi» dissi sebbene controvoglia. Sapevo infatti l'effetto che le mie parole avrebbero avuto sul giovane mannaro.

Negli occhi scuri della tigre passò un lampo di eccitazione.
«Ammettilo Cacciatrice che mi vuoi al tuo fianco» disse con un tono basso e rombante.

Sospirai esasperata ma Jimin ci fissò divertito.
«Le tue skills di combattimento sembrano essere decisamente elevate, Tigre.» risposi cercando di rimanere impassibile mentre il mannaro sorrideva sornione.

«In effetti Jungkook è sempre stato il migliore tra tutti i giovani Hwarang» disse Jimin con troppa contentezza mentre mi fissava con uno sguardo allegro.

«Quindi la sua presenza sul campo di battaglia potrebbe fare la differenza» dichiarò Taehyung.

«Decisamente» commentai.

«Lo faccio io!» si propose ad un tratto Hwa-Young «Ci penso io a portare Jimin-shi al sicuro. »

«Tu non hai capito signorina. Non ti sarà permesso di seguirci!»

«Sei tu a non aver capito Jin» disse la bambina fronteggiando il suo stesso vampiro «Io voglio aiutare! Come lo vuole fare lui!» continuò indicando poi con la piccola manina la tigre dorata.

«Non se ne parla. Tu rimani nascosta a casa.»

«Ma io- »

«Tu nulla!» la bloccò il vampiro «Farò io da scorta a Jimin-shi» aggiunse subito dopo guardando convinto verso di noi.

«Seokjin» intervenne Hoseok scendendo con un balzo aggraziato dal poggiolo del divano «L'idea di Hwa-Young- shi ha senso. A noi serve tutta la forza di cui disponiamo e privarci anche solo di un componente del nostro gruppo ridurrebbe discretamente la nostra potenza d'attacco. Tu sei un illusionista fantastico e la tua figura è essenziale, non possiamo farti nascondere. La stessa cosa vale per Yoongi, Aby, Namjoon e Taehyung. Se vogliamo seguire il piano di Jimin-ah, che reputo decisamente intelligente, ci serve qualcuno che lo scorti fino ad un luogo sicuro e Hwa-Young-shi è la persona perfetta» disse girandosi verso la bambina e facendole l'occhiolino. Quest'ultima divenne raggiante.
«Vogliono entrambi aiutare e sembrano anche molto determinati nel farlo. Lasciamoglielo fare.» aggiunse poi la volpe voltandosi verso di noi.

«E dovrei fidarmi di quella piccola stronza?» domandò Jungkook chiaramente irritato.

«Non sono una stronza!» ribatté lei.

" Oh si che lo sei!" pensai.

«Concordo con l'opzione della volpe» disse Namjoon «La vera forza di una squadra non sono i muscoli, o il potere d'attacco di cui dispone, ma è la fiducia. Una squadra che vince è una squadra in cui tutti i componenti si fidano l'uno dell'altro e si impegnano al massimo per raggiungere il loro obiettivo. Noi siamo forti, questo è vero, ma dobbiamo iniziare a giocare come una vera squadra. Se vogliamo vincere contro il Rākṣasa dobbiamo essere uniti. Basta battibecchi, basta lotte inutili tra di noi. Fidiamoci e sconfiggiamo questo maledetto bastardo!»

Calò per un attimo il silenzio. Jimin e Hwa-Young ci fissarono in silenzio e nei loro occhi lessi tutta la speranza che provavano in quell'istante.

Jungkook ringhiò lievemente ma poi parlò, sbalordendomi.
«Alpha hai ragione. Anche se mi secca ammetterlo, in una squadra la fiducia è l'elemento che può far cambiare drasticamente l'esito di una battaglia, per cui va bene. Piccola stronzetta ti affido il mio Jimin-shi, ma ti assicuro che se gli succederà qualcosa verrò personalmente a cercarti e ti pentirai di ogni scelta della tua vita» la minacciò il mannaro facendo tornare per un istante i suoi occhi dorati.

«Non ti preoccupare tigrotto, se per colpa di Hwa-Young dovesse succedere qualcosa a Jiminie sarò io il primo a punirla.» dichiarò il Master fissando la serva.

«Non gli succederà nulla! Ci penserò io a lui e vi terrò costantemente informati della nostra posizione attraverso Seokjin» disse la piccola camminando baldanzosa fino a Jimin e afferrandogli la mano.
I due si guardarono raggianti.

«Allora direi che abbiamo un piano. Non ci resta che trovare il luogo e il giorno adatto per attaccare.» dissi.

«Che ne dite del Parco Seonyudo? Di notte è chiuso, ci sono un paio di ampi posti in cui possiamo combattere al pieno delle nostre potenzialità e, nonostante sia lungo il fiume, è comunque isolato.» propose il gumiho «Non ci sono edifici intorno e, se anche il Rākṣasa dovesse infuriarsi, non rischiamo di coinvolgere vittime innocenti.» aggiunse poi fissando me e Yoongi.

«In effetti è un luogo perfetto» commentò il Master.

«Allora abbiamo il posto?» chiese JImin non riuscendo a trattenere l'eccitazione nella sua voce.
Ci guardammo tutti quanti e annuimmo.
«E per la data? Facciamo domani sera?» continuò la tigre dorata iniziando a fare debolmente le fusa.

«Non penso si possa fare così presto» rispose Yoongi senza però tornare a fissare negli occhi Jimin «Dobbiamo capire come entrare nel parco, studiare ogni minimo dettaglio del piano, recuperare qualche talismano sacro e far esercitare Abigail con la Hyup Do. Ad occhio e croce ci servono almeno tre giorni.».
Lo stregone si girò verso di me «Ti vanno bene tre giorni di allenamento?» domandò.

«Tre giorni mi basteranno» risposi convinta.

«Ottimo! Fra tre giorni, al Parco Seonyudo, faremo il culo al Rakshasa» confermò Yoongi.

Tutti annuimmo.

Avevamo finalmente un piano. Jimin e Hwa-Yong urlarono di gioia. Namjoon batté la mano sulla spalla di Jungkook entusiasta. Hoseok si lanciò accanto a Yoongi abbracciandolo e confidandogli quanto era fiero di lui e i vampiri si fissarono stranamente rilassati.
Eravamo un gruppo decisamente variegato, ma avevamo finalmente trovato un piano in comune, ed eravamo potenti. Talmente potenti che per un istante fui seriamente convinta che, lavorando tutti assieme come una squadra, saremmo stati in grado di battere quel maledetto assassino.

"Forza Abigail. Ancora tre giorni. Ancora tre giorni e potrai finalmente chiudere il caso" pensai e per la prima volta, osservando quelli che erano effettivamente diventati i miei compagni di squadra, sorrisi.



☆Nota dell'autore☆

Ed eccomi tornata con l'aggiornamento di Lunar Eclipse.
Che ne pensate? Capitolo interessante?

Si sono scoperte una infinità di cose ma andiamo in ordine.

-Taehyung è un vampiro...molto particolare eheheheheh
Il suo potere è legato ai desideri e il suo morso...beh...chi vuole provare il suo morso?
Avendo bevuto il sangue di Jimin prima di incontrare "il gruppetto del disagio" ha scoperto dei segreti molto interessanti sulla nostra Abigail (e non solo su di lei).
E voi lo avevate capito che la Cacciatrice è così attratta da Hoseok e da Jungkook? E persino da Tae e Jimin? Tae e Jimin che...beh...avete capito no?

-Il dolce Seokjin ha trasformato Hwa-Young nella sua serva umana per adempiere all'ultima richiesta della madre della bambina, Hana. Ebbene sì. Il vampiro era innamorato di una umana che, come avete ben capito, è morta. La sua storia verrà spiegata a tempo debito, ma spero che questo piccolo accenno vi sia piaciuto.

-Abigail...la nostra protagonista è un vero casino! Non trovate? Sta cercando in tutti i modi di sembrare fredda e glaciale e di mantenere la maschera della Cacciatrice ma nel suo profondo brama le carezze e i baci dei mostri che tanto disprezza, o meglio, disprezzava. Secondo voi cederà prima o poi? E in caso per chi?

-Jimin si è rivelato essere un tipetto decisamente testardo ma grazie a lui finalmente i nostri protagonisti hanno un piano!
E cosa ne pensate del particolare delle sue fusa? sono interessanti non è vero? eheheheheeheheh si sto parlando proprio a te!
Inoltre avreste mai immaginato che tra lui e il vampiro vi fosse più di un semplice accordo?

Sperando che come sempre il capitolo vi sia piaciuto (e non fosse troppo lungo) ci vediamo fra quindici giorni con il prossimo aggiornamento!

I purple you

A.

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