Cap.19 ☾- PLAY WITH FIRE - ☽

«Il mio nome è Kim Hwa-Young...e sono la serva umana di Kim Seokjin!».

Quando sentii quelle parole mi si gelò il sangue nelle vene. Non solo il vice di Taehyung aveva creato una serva umana ma, infischiandosene persino delle regole intere alla sua stessa specie, aveva trasformato una bambina. Lo so, sembra impossibile, ma persino i vampiri hanno dei tabù e uno di questi riguarda proprio i bambini. Ovviamente non sono tabù legati alla morale o al buon cuore. Semplicemente, dopo secoli e secoli di esistenza, i vampiri hanno capito che non è cosa saggia trasformare bambini. Non che ci volesse tutta questa grande intelligenza nell'intuire che un'anima centenaria e un corpo infantile non fossero proprio una grande accoppiata. Infatti, molto spesso, i vampiri bambini tendevano ad impazzire non potendo soddisfare a pieno tutti i loro desideri, a causa del piccolo corpo in cui la loro anima era stata rinchiusa. Per cui, ad inizio del diciannovesimo secolo, dopo l'ennesimo massacro effettuato da uno di questi vamp, il Consiglio degli Antichi aveva deciso di redigere delle regole ferree, tuttora in vigore.
Da allora la trasformazione di bambini in vampiri venne vietata e, se il Consiglio giungeva a conoscenza di qualche trasgressore, la punizione arrivava rapida e letale. Vampiro e prole, se così si può definire, erano automaticamente condannati a morte. Tuttavia, per quanto riguardava la creazione di servi umani bambini, la società dei vampiri era rimasta più flessibile. Innanzitutto perché, sebbene i servi umani acquisissero diversi poteri dopo il loro legame vampirico tra cui l' aumento della forza fisica, la guarigione accelerata e la telepatia con il proprio vamp, rimanevano comunque in parte umani e proprio per questo motivo invecchiavano. Ovviamente il processo era più lento e poteva durare diverse decine d'anni ma, se riuscivano a non impazzire prima di aver raggiunto un'apparenza per lo meno adolescenziale, avevano vinto la possibilità di rimanere in vita. In secondo luogo si doveva tenere in considerazione che gli esseri umani erano comunque ritenuti una razza inferiore e, nonostante il titolo di "servo" fosse comunque un titolo onorifico all'interno delle Congreghe, spesso queste figure non favorivano degli stessi benefici dei loro creatori.

Eppure, la piccola Kim Hwa-Young sembrava essersi guadagnata un posto d'onore e rispetto all'interno della Congrega di Taehyung e questo significava solo una cosa: o era talmente dolce e carina da aver fatto sciogliere il cuore glaciale di tutti i vampiri, oppure era una piccola stronza bastarda. E a giudicare dal modo in cui i suoi occhi scuri mi fissavano, ero pronta a scommettere fosse la seconda opzione.

«Allora Cacciatrice, il gatto ti ha morso la lingua? Oppure a morderti è stato il gattino tigrato alle tue spalle?» domandò continuando ad accarezzare le orecchie di Hoseok con dei piccoli movimenti sinuosi e fissando Jungkook con un ghigno.

Il mannaro sentitosi preso in causa fece un passo in avanti e scrutò la bambina con attenzione.
«Tu come fai a sapere cosa sono?» domandò con una calma che però intuii essere solo apparente.

«Jimin-shi mi ha parlato molto spesso di te» rispose la piccola con noncuranza, ma nell'esatto momento in cui pronunciò il nome della tigre dorata, notai un barlume oscuro passare nei suoi grandi occhioni da cerbiatta.
«Alla fine, non ci sono molti brutti ceffi tatuati e con i piercing che potrebbero stare assieme alla Cacciatrice» continuò iniziando a passare le piccole manine tra i ciuffi bianchi del demone.

«Tu come fai a conoscere Jimin-shi?!» chiese Jungkook quasi in un ringhio, ma la serva umana non sembrò per nulla spaventata, anzi, distolse la sua attenzione dal mannaro e tornò a posare i suoi occhietti neri su di me.

«Cacciatrice, ti pensavo una donna forte e potente, invece è davvero deludente scoprire che ti porti a letto i mannari.»

«Hwa-Young, linguaggio!» la sgridò Hoseok. La bambina guardò il demone volpe piegando verso il basso il labbro inferiore in un'espressione che avrei ritenuto essere molto dolce, se non fosse stata fatta dalla serva umana di un vampiro.

«Ma Hoba, percepisco pure io come sia attratta da quell'animale e poi...tu sei mio. Quindi non ha alcun diritto di mettere le sue sporche mani sulla tua pelliccia candida» continuò la piccolina fissandolo con un sorriso splendente e tornando a massaggiare le orecchie del gumiho con piccoli movimenti circolari.

"Brutta stronza!" pensai mentre sentivo la rabbia ribollire nelle vene e, a giudicare dalla tensione che sentivo provenire alle mie spalle, non ero l'unica persona che quella piccola serva umana stava cercando di far incazzare.

«Serva, come fai a conoscere Jimin-shi?!» ripeté Jungkook chiaramente alterato.

La bimba si girò lentamente verso il giovane mannaro e, dopo averlo osservato attentamente, gli fece la linguaccia. Dopodiché tornò a fissarmi con uno sguardo malefico, mentre strusciava il suo piccolo corpicino contro quello di Hoseok. Il demone volpe si irrigidì.

«Hwa-Young, per favore» mormorò il demone chiaramente a disagio.

«Avanti Hoba, perché sei così teso oggi?» gli disse con voce melliflua «Non ti preoccupare Taetae ti ha già perdonato per quello che hai fatto ieri e Jin...beh lo sai che il mio vampiro è un po' permaloso...e per quanto riguarda la Cacciatrice...secondo me le voci che circolano su di lei non sono poi così veritiere» continuò fissando il Gumiho «Non rischi nulla se anche le dici che non sei interessato a lei e che è solamente una brutta strega...molto brutta.»

"Aby cerca di controllarti. Non è una buona idea attaccare la serva umana del vice-Master senza un valido motivo. E no, il fatto che sia una piccola viziata bastarda non è un valido motivo!" pensai, cercando di calmarmi.

Nel frattempo, Hwa-Young si morse le labbra languidamente e iniziò a ridacchiare, ma la sua gioia durò poco. Con uno scatto fulmineo Jungkook mi sorpassò e ,sebbene non avesse ancora liberato il suo potere, percepii distintamente tutta la sua furia. La sua mano tatuata, infatti, si strinse attorno al piccolo braccio pallido di Hwa-Young e poco dopo il viso della tigre si trovò alla stessa altezza di quello della serva umana.
«Come fai a conoscere Jimin-shi?!» soffiò a pochi centimetri di distanza dalla bambina.

Lei raddrizzò la schiena e fronteggiò il mannaro senza paura.
«Te lo dirò solamente quando diventerai il mio gattino da compagnia» rispose la piccola «Mi manca un animaletto con cui giocare quando mi lasciano da sola e poi, forse tu potresti lasciarti coccolare come desidero...Con questo corpo...Sarebbe molto interessante accarezzarti fino a farti ve-»

«Hwa-Young!» la voce potente di Seokjin ci investì come un turbine e la serva umana mutò subito espressione. Le labbra rosse iniziarono a tremare, i suoi occhi si allargarono e due grosse lacrime rigarono le sue guance rosate.
Percepii una folata gelida pervadermi il corpo e pochi istanti più tardi il vampiro comparve accanto alla sua serva.
La bambina, che tanto bambina in fin dei conti non era, si svincolò dalla presa del mannaro con facilità e allungò subito le braccia verso il vampiro. Quest'ultimo la prese velocemente in braccio e poi liberò il suo potere attorno a loro, mentre la sua serva iniziava a singhiozzare aggrappata al tessuto grigio scuro della sua giacca.
«Ti conviene non aver torto nemmeno un capello alla mia Hwa-Young o giuro che la tua testa rotolerà sul pavimento ancor prima che tu te ne renda conto» sibilò il vampiro contro il mannaro.

«Jin-oppa...Jin-oppa...la Cacciatrice ha aizzato il suo mannaro contro di me.» mentì la bambina.

«Hwa-Young, non si dicono le bugie!» intervenne Hoseok, ma il vampiro non lo ascoltò, o semplicemente non gli credette.

«Cosa le avete fatto?!» domandò Seokjin chiaramente furioso. Il suo potere si addensò, colpendo la mia pelle come un potente schiaffo gelato e, per un istante, vidi Hwa-Young sorridere tra le lacrime. Ne avevo abbastanza!

"Brutta piccola stronza bugiarda, stai giocando con la persona sbagliata!" pensai mentre liberavo il mio potere. Tutti quei dannati mostri stavano approfittando fin troppo della mia indulgenza e ora, si era aggiunta anche quella piccola serva umana.
Era decisamente arrivato il momento di ricordargli con chi avevano a che fare.
Sentii la mia energia calda scacciare quella fredda del vampiro e circondare tutto il mio corpo. Poi la feci espandere attorno a me.
Nella sala tutti i vampiri si girarono a guardarmi terrorizzati. Alcuni di loro fecero cadere i bicchieri di vetro, che si infransero in mille pezzi ai loro piedi, altri si alzarono in piedi e cercarono di scappare, mentre altri ancora rimasero semplicemente fermi immobili, come dei piccoli cerbiatti che avevano appena capito di essersi trovati faccia a faccia con il lupo cattivo. La musica cessò di colpo e l'aria nel locale si fece tesa.

Hoseok al mio fianco provò a sfiorarmi la spalla, ma venne immediatamente colpito dal mio potere che risalì come corrente lungo il suo braccio, facendogli contrarre i muscoli in una fitta che sapevo essere decisamente dolorosa. Tuttavia ,il gumiho non si scostò.
«Aby...il basso profilo...» mormorò, cercando di non far notare la lieve inflessione della sua voce.

«Me ne sbatto il cazzo del basso profilo! Se quella stronza non la smette con questa pagliacciata giuro che le faccio vedere cosa sa veramente fare la Cacciatrice!» e così dicendo feci scivolare il mio potere lungo il corpo del vampiro e della sua serva. Dopodiché lo spinsi contro la loro barriera.
Le luci che illuminavano il bancone del bar iniziarono a sfarfallare mentre con la mia energia mi insinuai sotto la pelle dei miei due obiettivi. Percepii i loro muscoli contrarsi, i loro tendini accorciarsi, le loro ossa vibrare, i loro nervi attivarsi e il loro sangue scorrere rapido nelle loro vene e nelle loro arterie. Un sorriso freddo comparve sul mio volto. Hwa-Young smise istantaneamente di piangere e si girò, fulminandomi con lo sguardo, mentre gli occhi di Seokjin diventarono due pozzi neri.
Stavo valutando se liberare il mio potere all'interno dei loro corpi e dare così un assaggio di quello che potevo veramente fare, quando la porta nera accanto al palco si aprì di colpo.

"Cacciatrice fermati!"

La voce bassa e vellutata del Master mi rimbombò direttamente nella testa e, senza far arretrare nemmeno di un millimetro il mio potere, mi voltai nella sua direzione.
Taehyung era fermo davanti alla porta e mi fissava con uno sguardo calmo e composto. A differenza della sera prima, ora, indossava un normalissimo completo color antracite, simile a quello del suo vice. La camicia bianca risaltava candida sotto la giacca scura e un'elegante cravatta nera era stretta alla base del suo collo con un raffinato nodo Atlantico, che dava un tocco retrò a quel completo all'apparenza molto moderno. Una fascia grigia, infatti, circondava tutta la vita del vampiro ed era sapientemente piegata in un elegante fiocco laterale, le cui estremità ricadevano morbide lungo la figura del Master.

"Cacciatrice ti chiedo gentilmente di fermarti" ripeté nella mia mente mentre la sua energia gelata iniziava a propagarsi nella stanza.
"Mi rendo conto che la nostra Hwa-Young delle volte sappia essere veramente irrispettosa, ma ti invito ad avere compassione nei suoi confronti. È diventata serva umana da poco tempo e non ha ancora capito che con alcuni ospiti deve mitigare il suo carattere." .

Ascoltai le parole del Master con attenzione e sebbene volessi dare una lezione a quella finta bambina decisi che era molto più saggio assecondare le richieste del vampiro. In questo modo Taehyung sarebbe stato sicuramente più accondiscendente nei nostri confronti e comunque, nel caso la dolce e tenera Hwa-Young avesse cercato ancora una volta di sfidarmi, avrei avuto un motivo valido per farla pentire amaramente di quella scelta. D'altronde serva avvisata, mezza salvata.
Quindi, senza dire nemmeno una parola, richiamai il mio potere.

"Ti ringrazio Cacciatrice"

«Questa volta sono stata clemente ma non succederà una seconda volta» mormorai ben sapendo che il vampiro mi avrebbe udita forte e chiara.

"Me ne ricorderò. E ora vi prego, raggiungetemi all'interno del mio studio" e così dicendo, dopo aver esortato i musicisti a continuare il loro spettacolo con un ampio gesto della mano e un mezzo sorriso, il vampiro sparì oltre la porta aperta.

La musica tornò subito a diffondersi nel locale, ma attorno a me, calò il silenzio.
«Spero che l'avvertimento sia stato recepito» dissi fissando Hwa-Young con uno sguardo glaciale.
La bambina strinse le mani sulla giacca di Seokjin e annuì, ma nei suoi occhi non lessi il benché minimo cenno di rimorso.
«E tu Seokjin, vedi di tenere a bada la tua serva umana» continuai rivolta verso il vampiro « Immagino lo sappia anche tu quanto i servi bambini possano incorrere in morti...premature» e lasciando aleggiare quella lieve minaccia tra di noi, feci un passo in avanti, incamminandomi verso la porta in cui era sparito il Master.

Fui seguita immediatamente da Jungkook e di Hoseok, mentre Namjoon e Yoongi impiegarono qualche secondo prima di raggiungerci.
Il vampiro e la sua serva, invece, rimasero immobili al centro della stanza.

«Beh Cacciatrice...quello non era proprio ciò che definisco come "mantenere un basso profilo" ma lascia che ti dica che è stato davvero fighissimo! E poi quella cosa delle luci...wow...i succhiasangue se la stavano facendo sotto dalla paura» commentò esaltato il giovane mannaro accanto a me.

«Vedi di ricordartelo la prossima volta che ti viene in mente di sfidare la mia pazienza» gli risposi, procedendo a passo spedito tra i tavoli.

«Assolutamente! Ma ho capito che sei decisamente pericolosa e questo ti rende ancora più sexy» mi disse con un lampo eccitato negli occhi.

Scossi la testa e mi voltai verso il demone volpe che mi fissava attento.
«Perché non mi hai detto che Hwa-Young era la serva umana di Seokjin?» gli domandai a bruciapelo.

«Non sapevo bene come avresti preso la notizia di una serva umana bambina.» rispose lui abbassando le orecchie sulla testa.

«E quindi hai pensato bene che fosse meglio scoprirlo una volta arrivata direttamente al locale. Ottima idea! Veramente!» esclamai irritata «Che poi quanti anni ha quella stronzetta? E come mai Seokjin ha una serva umana bambina? Mio Dio. Hobi! Ti picchierei per non avermi informata di tutto prima.»

«Finché sono botte fisiche le posso anche sopportare, ma per favore, non usare il tuo potere contro di me...mi sembra di sentirlo ancora sotto la pelle e...» un brivido gli scosse le braccia e il gumiho si accarezzò la pelle.

«Se la smetti di tenermi nascoste le cose non corri nessun rischio! Ma ora dammi qualche informazione in più su quella bambina» ordinai.

«Hwa-Young è diventata la serva umana di Seokjin undici anni fa e sebbene dimostri all'incirca dieci anni, in realtà ne ha ventidue. Il motivo per cui lui abbia deciso di legarsi con lei in realtà non si conosce. Si vocifera che il vampiro conoscesse sua madre e che abbiano fatto qualche strano patto tra di loro.»

«Dimmi che la madre non l'ha venduta!» esclamai sempre più esasperata.

«No...no...questo no. Seokjin vuole davvero bene a Hwa-Young, ma non si capisce come mai abbia accettato di condividere il suo potere con lei. E lei...beh lei sembra quasi follemente innamorata del suo vampiro. Quando qualcuno le tocca Jin diventa una vera e propria furia.»

«Quello è solo l'effetto del loro legame» risposi attraversando la porta scura.

«Può essere...ma secondo me tra i due c'è vero e proprio affetto.»

«Non penso proprio. I vampiri sono in grado di provare paura, felicità, lussuria e desiderio, ma amore? Non penso proprio riescano a provarlo. L'amore è un sentimento troppo puro» dissi mentre osservavo delle scale a chiocciola che scendevano verso il basso.
"Dovevo immaginarmelo che lo studio del Master si trovasse al piano di sotto" pensai osservando il tappeto scarlatto che scendeva lungo la scalinata di marmo.
«Ok. C'è qualcos'altro di cui dobbiamo essere informati prima di ritrovarci di fronte al Master? Che ne so... Altri servi umani? Altri mannari che si credevano estinti? Demoni millenari nascosti negli armadi?» chiesi sarcastica al gruppetto di maschi che mi seguiva.

Mi fissarono tutti come dei piccoli cuccioli indifesi, tranne Yoongi.
«Abigail, ti posso assicurare che se spunta qualche altra sorpresa, ti aiuterò molto volentieri a far passare dei brutti dieci minuti a chiunque tu voglia.» disse, fissandomi subito dopo con il suo sorriso asimmetrico.

«Ci conto!» risposi prima di voltarmi e scendere le scale.

«Hobi, spero veramente che tu non le abbia nascosto nient'altro» mormorò Namjoon.

«No...no...non le ho nascosto nient'altro e penso proprio che dopo stasera non le nasconderò più assolutamente nulla» dichiarò il demone volpe e a quelle parole un sorriso comparve sul mio volto.

"Possibile che si debba sempre usare la forza con loro?" pensai mentre sentivo Yoongi seguirmi verso quella che catalogai come la cripta del vampiro.

«Forza dai, andiamo piccoletto!» disse Namjoon dando una pacca fraterna sulla spalla a Jungkook, il quale rispose con un sorriso smagliante e, dopo aver osservato anche il demone volpe, i tre esseri soprannaturali ci seguirono senza dire più nulla.

Scesi le scale attentamente, sfiorando le pareti circolari con i polpastrelli, finché non mi ritrovai in un piccolo androne. Due lampade da parete illuminavano con una luce calda un antico specchio rotondo che occupava tutto il muro alla mia destra. Passai davanti al vetro osservandone attentamente la cornice dorata in cui, numerose rose dalle forme più varie, arricchivano i bordi finemente modellati. Il metallo era stato piegato e plasmato fino a formare diversi rami ricurvi in cui, numerose spine, si intervallano a boccioli e a corolle dalle mille dimensioni. Pensai alla finta diceria per cui i vampiri non potessero specchiarsi e sorrisi.

«Entrate pure.»

La voce calda e sensuale del Master questa volta arrivò direttamente alle mie orecchie e, senza la minima esitazione, varcai la soglia del suo studio, che studio in realtà non era.
Mi ritrovai infatti ad osservare quella che era una via di mezzo tra un salotto e una camera da letto.
Sebbene alla mia sinistra un'enorme libreria occupasse tutta la parete e un tavolino con diverse poltrone fossero posizionati proprio davanti ad essa, mi bastò fare qualche passo sul tappeto rosso per accorgermi che un grande letto rotondo occupava l'intera nicchia della parete alle mie spalle. Dall'entrata, infatti, quel luogo appartato e nascosto non si poteva notare ma, una volta messo piede all'interno della stanza, il materasso ricoperto dalle lenzuola nere spiccava nitido contro le pareti color borgogna. Un grande specchio, molto simile a quello che avevo visto qualche attimo prima, era fissato al soffitto, proprio sopra al letto e, capendone immediatamente l'utilità, lo fissai perplessa.

«Quello è un tocco di classe non trovi, Cacciatrice? Anzi, aspetta, avevamo deciso di chiamarci per nome visto che siamo alleati o sbaglio, Abigail?»

Il vampiro mescolò un pizzico del suo potere assieme a quelle parole e quando pronunciò il mio nome la sua voce mi sembrò come una dolce carezza vellutata sulla mia pelle. Ciò nonostante, non mi lasciai turbare da quella sensazione fin troppo gradevole.
«A dire la verità, posizionare un letto nel proprio studio lo trovo un atto decisamente poco elegante, Taehyung» risposi marcando il suo nome e voltandomi verso di lui.

Il vampiro mi stava parlando mentre era comodamente disteso su un ampio divano. Le sue braccia erano allargate ad abbracciare la seduta di pelle nera in una posa decisamente sexy e i suoi occhi neri come la notte mi scrutarono divertiti. Le gambe erano accavallate in una posa tipicamente femminile ma che, fatta dal vampiro, accentuava ancora di più il suo fascino mascolino. Era veramente il ragazzo più bello che avessi mai visto in vita mia, peccato solo che non fosse un vero ragazzo.
«Secondo me invece denota una certa furbizia. Non sai quanti patti sono riuscito a stipulare proprio tra quelle lenzuola morbide e sì, se te lo stai chiedendo, quella è pura seta nera risalente al periodo in cui la dinastia Yuan regnava sulla Cina. Trovo che la seta del 1200 sia la seta migliore tra tutte, non sei d'accordo anche tu, Abigail?» mi domandò divertito facendomi sentire ancora una volta il suo potere sulla pelle. Poi cambiò repentinamente espressione e si rivolse al mannaro che era appena entrato nella stanza.
«Namjoon, da quanto tempo!» esclamò alzandosi lentamente in piedi «Sono contento di rivederti. Spero che i miei vampiri ti abbiano trattato con il rispetto che meriti e se così non fosse vorrei porgerti le mie scuse. Purtroppo, siamo in pochi a capire quando possa essere fruttuosa un'alleanza tra le nostre specie.».

«Taehyung, buonasera. Posso immaginare che i tuoi sottoposti non mi vedano di buon occhio, ma sono stato contento di sapere che hai intenzione di aiutarci a scovare il mostro che sta uccidendo i miei mannari e se mai riuscissimo a trovare e ad uccidere quel maledetto assassino, come Alpha del branco di Seoul, valuterò molto attentamente di accettare la tua proposta di collaborazione.»

«Come ben sai, la mia offerta di alleanza è sempre valida e nel caso ti serva una "spintarella" in più, ti ricordo che quel letto morbido e caldo potrebbe essere eccezionalmente accessibile anche all'Alpha della città» rispose malizioso il Master.

A quelle parole un profondo ringhio riempì la stanza e Jungkook emerse da dietro le spalle di Namjoon.
«Non osare fare certe proposte a Namjoon, sporco succhiasangue» ringhiò posizionandosi davanti al vampiro e allargando il petto.

Taehyung lo squadrò da capo a piedi e poi alzò il mento, fronteggiando la giovane tigre senza il minimo timore.
In quel momento mi accorsi che i due erano praticamente alti uguali e che entrambi rispecchiavano perfettamente la tipica immagine fantasy di vampiri e mannari.
Taehyung infatti, era il tipico vampiro: alto, snello, elegante, riflessivo, tenebroso ma bellissimo; mentre Jungkook era un concentrato di tutti i luoghi comuni sui mannari: palestrato, virile, istintivo, maledettamente sicuro di sè stesso ma decisamente seducente. A dir la verità, erano entrambi fin troppo seducenti. Se fossimo stati all'interno di uno di quei libri fantasy di dubbio gusto, Taehyung e Jungkook sarebbero sicuramente stati il tipico duo per cui la scialba protagonista di turno perdeva la testa, facendosi trascinare prima da uno e poi dall'altro, in un andirivieni di sospiri, baci rubati e dubbi esistenziali. Tuttavia eravamo nella realtà, e nella realtà quei due erano tanto belli quanto pericolosi e sicuramente non erano mostri per cui valeva la pena perdere la testa, anzi. Dal mio punto di vista, era molto più soddisfacente quando erano i mostri a perdere la testa, soprattutto alla fine di una battuta di caccia.

«Sappi che se hai intenzione di accettare anche lui all'interno del gruppo dei mostri da cui vorresti fartela annusare, io mi tiro fuori» disse Yoongi accanto a me.

Mi girai verso lo stregone e gli scoccai un'occhiata truce.
«A dire la verità stavo pensando a come sarebbe vedere le loro teste che rotolano sul pavimento» gli risposi acida.

«Chissà perché ma non ti credo.»

«Jungkook, grazie mille, ma non ti preoccupare. Ho già detto al Master che per quanto la sua offerta sia indubbiamente lusinghiera, non nutro una passione così profonda per il genere maschile, indipendentemente dalla specie di appartenenza» disse Namjoon posando una mano sulla spalla della tigre mannara e interrompendo il suo ringhio sommesso.

«E questo è un vero peccato!» rispose il vampiro divertito «Ti perdi una bella fetta di piacere» commentò, prima di tornare a fissare Jungkook.
I muscoli del mannaro si tesero sotto la maglia nera attillata e nonostante le parole di Namjoon la giovane tigre non si mosse nemmeno di un millimetro.
«Così tu sei la tigre amica del mio Jimin-shi» disse Taehyung scrutando attentamente il più giovane.

Jungkook ringhiò e il suo sguardo divenne puro fuoco.
«Jimin-shi non è di nessuno e tu non hai il diritto di chiamarlo in quella maniera. E ora dimmi dove lo tieni nascosto.»

«Ti piacerebbe, vero piccolo gattino?» domandò il Master prima di dargli le spalle e tornare verso il divano.

Jungkook fece un passo in avanti e afferrò il polso del vampiro con rabbia. Quest'ultimo non appena sentì il tocco del mannaro liberò la sua energia. Le sue pupille si allargarono, occupando tutta la sclera bianca, e si voltò verso la tigre con una espressione glaciale sul volto. Tuttavia, non appena Jungkook percepì il potere di Taehyung, rispose nel medesimo modo. In un istante liberò la sua energia e i suoi occhi divennero dorati.
L'aria nella stanza si fece tutto ad un tratto molto densa e i due poteri iniziarono a danzare sulla mia pelle. L'energia gelida del vampiro si mescolò a quella bollente del mannaro, provocandomi piccoli brividi che si propagarono lungo tutto il mio corpo.

«Ti avevo detto che non era una bella idea portarlo qui con noi» commentò Hoseok al mio fianco e un attimo dopo una seconda energia glaciale mi colpì la schiena. Mi voltai appena in tempo.
Seokjin piombò come un lampo nero all'interno della stanza. Il giovane mannaro ne percepì la presenza e ringhiò ancora più forte. Tuttavia, il vampiro non si fece intimorire e puntò dritto verso di lui. Con uno scatto sovraumano si portò alle sue spalle. Afferrò il braccio sinistro di Jungkook cercando di fletterlo dietro la sua schiena e con un veloce movimento del piede cercò di colpirgli il retro del ginocchio, con il chiaro intento di far prostrare il giovane mannaro davanti al suo Master. Jungkook però, intuì le intenzioni del vampiro, e reagendo rapido, riuscì ad impedire a Seokjin di immobilizzarlo. Mollò la presa su Taehyung, spostò la gamba destra di una manciata di centimetri, ruotò il busto e si girò. La sua mano destra si trasformò e gli artigli ricurvi si illuminarono, colpiti dalla luce tenue del lampadario sopra le loro teste.

Hwa-Young, che nel frattempo era arrivata nella stanza assieme a tutti noi, urlò il nome del suo vampiro e corse rapida verso di lui. Sentendo la voce della sua piccola serva umana, Seokjin si distrasse e gli artigli di Jungkook si abbassarono potenti contro di lui.
Il giovane mannaro però riuscì a graffiare solamente superficialmente la guancia del vampiro perché il Master, che si trovava ancora dietro di lui, con un movimento troppo rapido per essere compreso tornò sui suoi passi, ruotò all'indietro il braccio tatuato del mannaro in modo da non farsi graffiare dagli artigli e passò la mano sinistra tra la spalla e l'avambraccio, bloccando infine i movimenti della tigre con una presa ferrea a livello della sua nuca.
La giugulare di Jungkook si trovò così a pochi centimetri dalla bocca del vampiro.

Il mannaro percepì l'alito caldo del Master sfiorargli la pelle e le pupille dei suoi occhi dorati si dilatarono. Provò a liberarsi con una potente contrazione delle braccia ma non ci riuscì. Taehyung sorrise soddisfatto e poi la sua lingua rossa guizzò oltre le sue labbra. Rimase qualche secondo a pochi millimetri di distanza dalla pelle bollente della tigre e poi, con un movimento lento e seducente, il vampiro leccò la vena pulsante. Jungkook si irrigidì di colpo.

«Chissà se il tuo sangue è buono come quello di Jimin-shi...» disse il Master.

"Merda!" pensai e un istante dopo l'energia calda si Jungkook esplose dal suo corpo.

«Tu! Lurido succhiasangue come hai osato anche solo avvicinarti al mio amico! Lo sapevo che non ci si poteva fidare di voi!»

«Te lo avevo detto che era un'idea stupida portarlo con noi!» dichiarò Hoseok mentre faceva comparire le sue code bianche.

«Jungkook fermati!» ordinò Namjoon davanti a lui, ma il giovane mannaro non lo ascoltò.
I suoi muscoli iniziarono ad ingrossarsi e la maglia si tese. Liberai ancora una volta la mia energia, seguita prontamente da Yoongi, e mi preparai. Ogni mannaro, durante la trasformazione, mutava la sua pelle come un serpente ma,a differenza di quest'ultimo, rilasciava nell'ambiente una melma disgustosa e maledettamente viscosa. Per cui, riparai gli occhi con il braccio e attesi, convinta di dover gestire in pochi istanti una vera e propria tigre inferocita ma, tutto ad un tratto, l'ennesimo passaggio nascosto nella parete si aprì. La porta sbatté con fragore contro il muro e una voce chiara e cristallina giunse alle mie orecchie.

«Jungkook! Fermati immediatamente!»

A quelle parole sentii l'energia calda del mannaro pulsare.
Abbassai il braccio con attenzione e la figura snella ed elegante di Jimin si mostrò davanti ai miei occhi.
La tigre dorata aveva appena fatto la sua comparsa nella stanza e tutti in quel momento trattennero il fiato.





☆Nota dell'autore☆

Eccomi tornata con il nuovo aggiornamento di Lunar Eclipse.

In questo capitolo abbiamo finalmente avuto un assaggio del potere della Cacciatrice. Secondo voi cosa riuscirebbe veramente a fare se liberasse tutta la sua energia nel corpo della sua vittima?

La piccola serva umana di Jin si è rivelata una vera e propria stronzetta, ma devo ammettere che ho un debole per lei, e voi?
Comunque alla fine il gruppo dei nostri adorati co-protagonisti si è finalmente riunito. Cosa pensate succederà d'ora in avanti? Riusciranno a placare gli animi o ne uscirà una rissa da stadio?
Mentre attendo i vostri commenti ci tengo come sempre a ringraziarvi per tutto l'affetto che state dimostrando per questa fanfiction, a volte non mi sento degna di tutto questo.

Ci vediamo come sempre tra due settimane.

Borahae

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