CAP. 14 ☾ - BLOOD, SWEAT AND CLAWS - ☽

«Aby» sentii sussurrare sulle mie labbra.
«Non dovremmo... Lo sai anche tu che non dovremmo farlo...» un gemito lasciò la mia gola nell'esatto momento in cui i denti del demone morsero delicatamente il mio labbro inferiore e il resto della frase mi morì in gola.
«Aby lo sento che mi vuoi, il tuo corpo sta parlando al posto tuo.» disse con un tono di voce sensuale che mi fece fremere. Il suo corpo bollente mi stava tenendo ancorata al materasso e i suoi muscoli guizzavano sotto i miei polpastrelli ad ogni carezza.
«Hoseok, forse dovremmo fermarci» sussurrai, ma subito dopo affondai le mani nelle sue ciocche bianche e mi strusciai contro di lui. Il suo petto nudo e asciutto premette contro i miei seni ancora intrappolati nel reggiseno e le sue code morbide mi sfiorarono le gambe nude.
«O forse dovremmo continuare. Forse dovresti finalmente lasciarti andare» disse fissandomi con i suoi intensi occhi gialli.
"È davvero bello" mi trovai a pensare, mentre osservavo le orecchie bianche spuntare dai capelli arruffati. Studiai i suoi lineamenti, il suo corpo, le sue reazioni. Ogni volta che strusciavo il bacino il contro il cavallo dei suoi pantaloni, le lunghe orecchie morbide si muovevano in involontari scatti laterali e la mia voglia di scoprire se le voci sulle abilità amatorie dei gumiho fossero vere diveniva sempre più forte.
«Lo vedo che mi vuoi Aby. Lo sento...» disse prima di curvarsi su di me e iniziare a baciarmi il collo. Le sue labbra soffici furono come lava sulla mia pelle. La sensazione della sua bocca che scendeva lentamente verso il basso era mille volte più intensa rispetto a quella che mi aveva fatto provare Taehyung con la sua illusione qualche ora prima. Era come avere della cera calda che colava sensuale sulla pelle e ne riscaldava ogni centimetro.
«Lo sapevi anche tu che saremmo finiti così.» continuò il demone «E se Yoongi non ci avesse interrotti su quel marciapiede... sono sicuro che sarebbe successo tutto molte ore prima...mi avresti baciato a fine serata...e non saresti più riuscita a togliermi dalla testa...»
Intervallò ad ogni frase un dolce bacio finché non superò il contorno della mia clavicola. Poi iniziò a scendere verso il basso, ricominciando quella piccola e lenta tortura che mi faceva sospirare e fremere sempre più.
«Mi avresti chiesto di salire da te...e ci saremmo ritrovati su questo letto...a toglierci i vestiti a vicenda...e ad avvolgerci nelle lenzuola morbide...»
«Hobi» ansimai mentre la sua bocca si chiudeva attorno al mio capezzolo e iniziava a succhiarlo, aggiungendo di tanto in tanto dei piccoli colpi decisi con la punta della lingua. Non me ne ero nemmeno resa conto ma il demone era riuscito ad abbassarmi il pizzo del reggiseno, ed ora si stava divertendo a farmi contorcere dal piacere sotto di lui.
"È sbagliato! Tutto questo è sbagliato" pensai mentre sentivo le sue dita affusolate percorrere il mio fianco fino ad arrivare al bordo dei miei slip, ma nonostante tutto non riuscivo a fermarlo. Volevo sentire le sue mani sul mio corpo, le sue labbra sulla mia bocca, la sua pelle calda contro il mio busto, le sue code sulle mie gambe e il suo membro tra le mie cosce. Dannazione volevo quel demone e lo volevo con ogni fibra di me stessa.
Con un gesto veloce sfilai le mie dita dalle sue ciocche candide e portai le mie mani verso il basso. Con le unghie gli artigliai i bicipiti e sentii il demone gemere contro il mio seno, dopodiché gli accarezzai i fianchi e sfiorai il bordo dei suoi pantaloni.
«Togliteli Hobi» gli ordinai «Togliti tutto.»
La volpe puntò i suoi occhi gialli su di me e poi mi sorrise.
«Non così in fretta Aby. Ti ho sempre detto che sono un bravo volpacchiotto e ora te lo voglio dimostrare» così dicendo tornò a baciarmi il collo e contemporaneamente la sua mano destra iniziò ad accarezzarmi la coscia. Un brivido di piacere percorse la mia colonna vertebrale e si addensò tra le mie gambe mentre il demone mi accarezzava con movimenti sempre più decisi. Mi stava facendo sciogliere sotto di sé, come neve al sole, ed io, io glielo stavo lasciando fare. Lo volevo fare.
Strinsi la mia presa sul tessuto dei suoi pantaloni e premetti il bacino della volpe contro il mio. Sentii il suo membro, duro e teso, posarsi sulla parte più intima di me. Ansimai. Ansimai e chiusi gli occhi. Iniziando a spingermi con movimenti decisi e sensuali contro di lui. Hoseok rispose subito ai miei ondeggiamenti e iniziò a spingersi contro le mie mutandine, facendole bagnare con i miei stessi umori. Contemporaneamente iniziò a baciarmi con foga. La sua lingua si intrecciò alla mia, con movimenti calcolati e squisiti, e il suo potere caldo danzò sulla mia pelle, sfiorandomi, raggiungendo ogni centimetro del mio corpo, e trasformando le sue dolci carezze in puro fuoco. Mi persi in quel mare di lussuria e iniziai a sussurrare il suo nome.
«Hoseok ti voglio» mugugnai tra un bacio e il successivo e vidi gli occhi del demone scintillare sopra di me.
«Non sai quanto ho desiderato che tu me lo dicessi Aby»

Gli sorrisi e iniziai a sfiorare la base della sua schiena. Arrivai all'attaccatura delle sue numerose code e poi affondai le mie dita nella pelliccia morbida. Hoseok gemette sopra di me.
«Aby lo sapevo che le tue carezze sarebbero state meravigliose» affermò, e poi dalla sua gola iniziò a provenire un suono basso e costante mentre chiudeva gli occhi e si gustava la sensazione delle mie dita tra i suoi ciuffi.
Le sue mani scivolarono sui miei fianchi e quel suono che proveniva dalla sua gola si fece sempre più sonoro.
"Sembrano delle fusa..." pensai mentre passavo ad accarezzare i muscoli tonici della schiena del gumiho "Ma le volpi non possono fare le fusa..."
«Cacciatrice non ti facevo così intraprendente» sentii pronunciare da una voce bassa e vibrante. Una scarica di adrenalina percorse tutto il mio corpo. Quella voce non era quella di Hoseok e nell'esatto momento in cui lo pensai, il voto del gumiho sparì all'istante.



Mi svegliai di soprassalto e il suono basso e rombante che avevo percepito nel mio sogno aumentò di intensità.
«Buongiorno Cacciatrice» sentii pronunciare vicino ai miei capelli. Troppo vicino ai miei capelli. Mossi le mani in piccoli scatti involontari e mi resi conto solo in quel momento che le mie dita stavano sfiorando la pelle calda di qualcuno. Dei muscoli guizzarono tonici sotto i miei polpastrelli e una mano mi sfiorò il fianco con dolci movimenti circolari. Mi paralizzai all'istante. Chi cazzo c'era nel mio letto?
Sbarrai gli occhi e alzai la testa di scatto. Due profondi occhi neri mi fissarono e il piccolo piercing circolare al labbro inferiore scintillò colpito dalla luce del sole mattutino. Cosa cazzo ci faceva lui qui?
La mia energia esplose nelle vene e con uno scatto istintivo mi rannicchiai. Piegai braccia e gambe e mi preparai a scaraventare il mannaro dall'altra parte della stanza con una potente spinta, ma la tigre intuì immediatamente le mie intenzioni e, con una velocità sbalorditiva persino per un mostro, mi bloccò supina al materasso.

«Ti preferivo quando mi accarezzavi la schiena» disse serrando la presa sui miei polsi e sistemandosi a cavalcioni del mio bacino. Merda, in quella posizione non potevo utilizzare la spinta delle mie gambe per togliermelo di dosso. Ero bloccata. Quel dannato mannaro mi aveva bloccata per la seconda volta in meno di ventiquattro ore. Cazzo.

Non potendo fare granché lo fulminai, riversando nei miei occhi tutto il mio odio, ma involontariamente finii per posare lo sguardo sul petto nudo del guerriero. Notai i pettorali ben sviluppati, le costole lievemente visibili, la vita stretta e gli addominali scolpiti che sparivano seducenti sotto ai pantaloni grigio fumo. Il braccio destro, quasi impercettibilmente contratto per la presa, era interamente tatuato. I disegni scuri partivano dal polso e arrivavano fino alla sua spalla, in un intricato, quanto ipnotico, intreccio di linee e simboli. Il mio sguardo fu catturato dagli unici due tatuaggi colorati: un grande occhio rosso a livello dell'avambraccio e un giglio tigrato poco sopra al polso, e involontariamente mi chiesi il motivo di quella scelta.

«Ti piace quello che vedi?» domandò Jungkook facendo guizzare i suoi muscoli.

Un moto di pura rabbia prese nuovamente il sopravvento su di me.
«Cosa stracazzo stai facendo?!» gli urlai contro dimenandomi sotto di lui «E come diavolo hai fatto ad entrare nella mia stanza? E perché sei mezzo nudo? Ti conviene liberarmi immediatamente o giuro che ti -»

«Cacciatrice stai calma, quante domande» disse interrompendo il mio sproloquio. Mi adirai. Perché tutti mi interrompevano quando giuravo di ucciderli?

«Liberami! Ora!»

«Ti libererò quando l'istinto omicida che sento provenire dal tuo piccolo corpo sarà sparito. Nel frattempo che ne dici di parlare un pochino?» sul suo volto comparve un enorme sorriso sfavillante e con un movimento aggraziato si curvò sopra di me.
«Allora dimmi: stavi facendo un bel sogno?» chiese alzando il sopracciglio con il piercing verso l'alto e riprendendo a fare le fusa.

«Non sono affari tuoi quello che sogno» risposi piccata mentre cercavo invano di liberarmi. Avrei potuto far appello al mio potere e scagliare una bella lama di energia dritta in mezzo al petto del mannaro, ma il fatto di sapere che Jungkook era stato addestrato per tutta la vita nell'arte del combattimento e che fosse tra i migliori combattenti del suo Clan, mi fece desistere da quell'opzione. Ero forte sì, ma non ero sicura di riuscire a gestire un mannaro incazzato in quella piccola stanza d'hotel.

«A giudicare dalle carezze che mi stavi facendo e dai feromoni invitanti che stavi emanando, direi che il sogno era decisamente...soddisfacente, non è vero Cacciatrice?» disse con un ghigno «Ma ora dimmi, stavi sognando me?»

«Vaffanculo Jungkook!» Liberai la mia energia sulla pelle in una chiara minaccia. Avevo deciso di non attaccarlo, ma lui non lo sapeva. Potevo ancora giocarmi la carta della potente e malvagia Cacciatrice e sperare che il mannaro ne rimanesse quanto meno intimorito.
Il potere danzò sulla mia pelle e la tigre lo percepì immediatamente. Tuttavia, la reazione che ottenni non fu esattamente quella sperata. Gli occhi di Jungkook divennero dorati e il suono delle sue fusa si fece quasi assordante.

«La tua energia Cacciatrice è stupenda» disse avvicinando il viso all'incavo del mio collo.

«Tigre non osare leccarmi ancora o giuro che sarà l'ultima cosa che farai» lo minacciai irrigidendomi sotto di lui.

Il mannaro si mise a ridere.
«Che strano...la ragazza delle pulizie che mi ha ceduto la chiave per entrare nella tua stanza stava ansimando esattamente il contrario meno di un ora fa» pronunciò divertito mentre con il naso sfiorava il contorno della mia mandibola.

«Cosa diavolo stai insinuan-» le fusa di Jungkook si interruppero immediatamente e il ragazzo fissò i suoi occhi scuri dritti nei miei. La sua energia bollente eruppe come un vulcano dal suo corpo e si schiantò contro la mia, mozzandomi il respiro.

«Hai incontrato Jimin!»

Tre parole. Bastarono quelle tre parole per farmi gelare il sangue nelle vene. L'indole irriverente che aveva dimostrato fino ad allora era stata bruscamente sostituita da un'aura gelida e per nulla incline agli scherzi.

«Quei dannati succhiasangue hanno Jimin, vero Cacciatrice?» domandò serrando la presa sui miei polsi.

"Cazzo deve aver percepito l'odore di Jimin sulla mia guancia. Perché non ti sei fatta una doccia ieri sera prima di crollare a letto Aby? Perché eri stanca e non ti aspettavi di certo di ritrovare la tigre mannara nel tuo letto appena sveglia, ecco perché! Cazzo...Adesso devo trovare il modo di parlargli tranquillamente ed evitare che vada ad ammazzare tutta la Congrega di Taehyung solo per riprendersi con la forza il suo piccolo amico dorato."
«Jungkook, da dopo che te ne sei andato ho scoperto diverse informazioni e te le dirò...ma promettimi che non farai nulla di stupido» dissi fissandolo dritto negli occhi e premendo la mia energia contro la sua.

«Hanno Jimin?» ripeté.

«Tigre, risponderò alla tua domanda, ma rimarrai fermo e immobile finché non avrò raccontato tutta la storia, chiaro?» mescolai la mia energia a quelle parole e lo fissai truce.

«Cacciatrice, non sei nella posizione di dettare le regole in questo momento. Hanno Jimin?» chiese ancora una volta con una espressione intensa sul volto. I suoi occhi divennero dorati e le pupille si allargarono divenendo due perfetti cerchi rotondi. La sua energia formicolò sulla mia pelle procurandomi tante piccole scariche elettriche. Non avrebbe ceduto, voleva una risposta e la voleva subito.

«Allora...Jimin è con loro ma- » non riuscii nemmeno a finire la frase che Jungkook ringhiò sopra di me.

Una scarica di adrenalina si riversò nelle mie vene. Avevo sentito diverse volte i ringhi dei mannari ma non mi era mai successo di udirne uno a pochi centimetri dalla mia faccia. Istintivamente liberai il mio potere che si scagliò contro il corpo di Jungkook. Quel suono primitivo e animalesco si fermò di colpo e inspirai sonoramente, con il chiaro intento di spiegare il più velocemente possibile la situazione al mannaro, tuttavia dalla finestra giunse una voce fin troppo familiare. Merda.

«Aby sono arrivato. Ti ho portato il Caramel macchiato e i tuoi adorati Cinnamon rolls così facciamo colazione assieme.» la figura aggraziata di Hoseok spuntò oltre le tende chiare e sia io che Jungkook ci girammo a fissarlo nello stesso istante.
Le scarpe bianche del demone toccarono il pavimento e nell'esatto momento in cui il suo sguardo si posò sul letto, l'espressione felice che intravidi sul suo volto mutò. La volpe mollò caffè e dolci a terra e con una velocità inaudita si lanciò contro il mannaro. In una frazione di secondo code, orecchie, zanne e artigli divennero visibili e subito dopo il corpo snello e longilineo di Hoseok urtò quello muscoloso e possente di Jungkook.
In quell'impeto di rabbia il demone riuscì a spostare il mannaro dal mio corpo e i due mostri volarono ai piedi del letto iniziando a lottare. Li sentii ringhiare l'uno contro l'altro e mi avvicinai al bordo del materasso.

«Fermatevi!» urlai ma il mio ordine non servì a nulla. Tigre e volpe continuarono a combattere finché non vidi candidi ciuffi di pelo volare verso l'alto.
Mi avvicinai al bordo del letto con l'intento di bloccare quella stupida rissa testosteronica quando mi accorsi dei lunghi artigli ricurvi che spuntavano dalle mani del mannaro. Jungkook sapeva trasformarsi parzialmente. Merda, dovevo immaginarlo.
"Come cazzo faccio ad evitare che si uccidano a vicenda se non mi posso avvicinare?" pensai mentre i ringhi dei due animali riempivano la stanza. "Cazzo! ma tutti a me dovevano capitare?" mi chiesi mentre facevo un balzò indietro schivando una artigliata.
"Ok Aby, piano B. Se non li puoi fermare con le buone lo farai con le cattive"
Mi spostai al centro del letto e mi misi in ginocchio. Uno schizzo di sangue sporcò il muro bianco accanto alla porta del bagno e sentii Hoseok uggiolare. Dovevo sbrigarmi.
Feci un lungo respiro. Focalizzai il pozzo dove tenevo mentalmente rinchiuso gran parte del mio potere e lo richiamai, facendolo straripare oltre i bordi alti e scuri. Poi lo feci scorrere lungo il mio corpo e lo concentrai sui palmi delle mani. Infine, sincronizzandomi con il mio respiro, lo scagliai contro di loro.

La mia energia li investì e come se fossero stati colpiti da una mano invisibile i due mostri vennero sbalzati contro il muro. Hoseok riuscì a smorzare l'impatto grazie alle lunghe code morbide che si aprirono come un ventaglio candido dietro la sua schiena mentre Jungkook piegò la testa in avanti e utilizzò la forza delle sue braccia per ridurre l'urto con la parete.
«Allora la vogliamo finire?!» urlai contro i due mostri che mi stavano fissando atterriti.
Hoseok aveva la felpa squarciata in diversi punti e a livello del braccio destro una macchia rossa cremisi si stava allargando sul tessuto azzurro ad una velocità fin troppo elevata. Jungkook doveva averlo graffiato con la mano destra le cui dita, sporche ancora di sangue, stavano tornando rapidamente alle fattezze umane. Nonostante tutto, comunque, la volpe si era difesa egregiamente. Il mannaro, infatti, aveva il petto rigato da innumerevoli tagli che partivano dallo sterno e scendevano in basso fino all'orlo dei pantaloni ma, in quel momento, quello che attirava maggiormente la mia attenzione, era il profondo morso che Hoseok gli aveva inferto alla base del collo.
«Non potevate parlare come persone normali prima di lottare come animali? Ovvio che no! Prima graffiamo e mordiamo e poi facciamo domande, giusto?» dissi facendo aleggiare il mio potere attorno a me.

«È stato lui ad attaccarmi senza motivo e io ho solo risposto!» esclamò Jungkook indicando Hoseok con una mano, mentre con l'altra si premeva il collo cercando di fermare il sangue che colava denso sul suo petto. Artigli e le zanne erano completamente spariti.

«Sei tu che avevi immobilizzato Aby sul letto e la stavi tenendo ferma, pensando di approfittare di lei! Io l'ho solo protetta!» rispose la volpe muovendo nervosamente le code e sibilando contro Jungkook.

«Stavamo solamente parlando!»

«Da quando si parla immobilizzando il proprio interlocutore sotto di sé, mentre si è mezzi nudi?»

«Da quando ci si sveglia accanto ad una bella ragazza che ti accarezza la schiena e ti invita con i suoi odori ad accoppiarti con lei» rispose con un ghigno il mannaro.

«Brutto figlio di put-» Hoseok si accovacciò con un balzo e i suoi muscoli si tesero con il chiaro intento di balzare ancora una volta contro il mannaro. Jungkook gli ringhiò contro, preparandosi a contrattaccare ma io sempre più incazzata lanciai l'ennesima scarica di energia nella loro direzione.

«Basta ho detto!» urlai ancora una volta e i due si immobilizzarono di colpo «Jungkook vedi di finirla una volta per tutte! Ti sei intrufolato nella mia stanza, nel mio letto, e devi solo ringraziare che mi servi per risolvere il caso, altrimenti ti saresti già trovato ammanettato e bloccato in un angolo della stanza.»

«Cacciatrice, non pensavo ti piacessero i giochetti perversi... lo terrò a mente.»

Lo fulminai con lo sguardo e lui in tutta risposta mi dedicò con un sorriso candido.
«Questi trucchetti con me non funzionano...» dissi scendendo dal letto e avvicinandomi ad Hoseok.

«Preferisci tornare ad osservare il mio corpo nudo sopra al tuo? Quello mi sembrava funzionasse molto meglio...» controbatté il mannaro.

Percepii un ringhio basso provenire dalla gola di Hoseok.
«Abigail, lasciami finire quello che ho iniziato...» mi disse il demone fissando torvo Jungkook «Ti giuro che non si permetterà mai più di dirti certe cose.»

«Grazie Hobi, ma riesco a gestire da sola questo piccolo mannaro sbruffone» dissi «Ma ora lasciami controllarti il braccio, il sangue sta inzuppando tutta la felpa.»

Hoseok distolse finalmente lo sguardo da Jungkook e posò i suoi piccoli occhi scuri nei miei. Rimasi ferma ad osservarlo per qualche istante finché un lieve gorgoglio non provenne dalla giovane tigre mannara.
Hoseok rizzò le orecchie sulla testa e tornò a fissare Jungkook. Sul volto del demone vi era un chiaro sorriso vittorioso. Il mannaro lo guardò socchiudendo gli occhi e dedicandogli uno sguardo di puro risentimento. La tensione tra i due divenne palpabile. Sembravano due bambini che litigavano e si contendevano lo stesso gioco. E quel maledetto gioco, ero io.
I due maschi ripresero a ringhiare l'uno contro l'altro e mi ritrovai ad alzare gli occhi al soffitto.
"Abigail stai calma, non li puoi uccidere" pensai mentre sentivo i loro poteri aumentare attorno a me.

«Ok, riuscite a mettere un attimo da parte il vostro stupido istinto animale, a comportarvi come persone adulte e soprattutto a non ringhiare ogni due secondi? Perché giuro, il prossimo di voi che ringhia lo sbatto fuori a calci in culo» minacciai.

«Ma io sono la tua volpetta, non puoi dirlo seriamente...» si lamentò Hoseok.

«E invece si»

«Ma...» protestò guardandomi affranto «Sei malvagia...dovresti avere un occhio di riguardo per me.»

«E per quale motivo? Comunque sono talmente malvagia che ora ti controllo quel graffio e te lo sistemo» risposi.

A quelle parole lo sguardo di Jungkook si fece attento e il giovane mannaro si piegò lievemente in avanti.
Hoseok si sedette sulle ginocchia e poi con un movimento veloce si levò la felpa. Il suo busto candido comparve come d'incanto davanti ai miei occhi e smisi di respirare. Il ricordo vivido del sogno si fece strada nella mia mente e il mio sguardo vagò su tutto il corpo del demone.
"Abigail no...riprenditi immediatamente! E non guardarlo come se fosse un pezzo di torta al cioccolato! Te lo sei detta anche prima di andare a dormire: niente mostri nel tuo letto, ne ora ne mai."

«Tutto bene Aby?» chiese Hoseok con un sorriso furbo sul volto e le orecchie ben tese sulla testa.

«Sì, allunga il braccio...ci metto pochi secondi» dissi avvicinandomi a lui.

«Lo so, mi ricordo bene quanto sei brava» commentò mentre osservava attentamente le mie mani che sfioravano il suo bicipite.

«Tigre, gli hai quasi lesionato il tendine» dissi osservando la profondità di quella ferita.

«Mi stava graffiando e volevo fare in modo che non potesse più usare il braccio per qualche ora. È un demone si sarebbe sistemato nel giro di mezza giornata...ma aspetta cosa stai facendo? » chiese il mannaro gattonando accanto a me. Aveva sicuramente percepito la mia energia fluire dalla mia mano fino al muscolo di Hoseok e ora stava fissando il braccio del gumiho con attenzione.

«Secondo te? Il tuo amico ha affermato che non sei solo un Gaston pieno di muscoli, stupiscimi» lo canzonai.

«Un Gaston?» chiese il ragazzo inclinando la testa e fissandomi con i suoi due grandi occhi scuri «Non so chi sia, ma ho come la sensazione che non sia un complimento» aggiunse prima di guardarmi con uno sguardo accigliato che gli fece corrugare il naso in una smorfia molto fanciullesca.

«Quindi almeno un pochino sai usare il cervello, il tuo amico aveva ragione» dissi iniziando a curare la ferita di Hoseok il quale aveva ripreso a muovere nervosamente le code nell'esatto momento in cui Jungkook si era avvicinato a me.
«Comunque, hai mai visto il cartone animato della Bella e la Bestia? Gaston è il tipo vestito di rosso, super muscoloso, borioso e antipatico...Esattamente come te» affermai sentendo sghignazzare Hoseok prima di essere ammonito «Stai fermo tu.»

«No, non l'ho mai visto...non mi era permesso perdere tempo guardando i cartoni animati, dovevo allenarmi ogni giorno e seguire i precetti della vecchia Wonhwa...» rispose Jungkook abbassando lo sguardo «Nonostante tutto però so che il tizio vestito di rosso è il cattivo della storia e io non sono cattivo...non sono come lui.»
Gli lanciai uno sguardo per nulla convinto.
«Avanti Cacciatrice. Io sarei più adatto a fare il protagonista. Bello, prestante, coraggioso e affascinante. Tu invece saresti perfetta come mia co-protagonista. Una ragazza affascinate, forte, valorosa e potente... mentre tu demone volpe...» il mannaro si voltò verso Hoseok e fece un ghigno «A te al massimo darei la parte della spalla comica.»

A quelle parole le orecchie bianche di Hoseok si appiattirono sulla testa e un lieve ringhio fuoriuscì dalle sue labbra.

«Hoseok niente ringhi» lo avvisai mentre Jungkook al mio fianco gonfiava il petto e fissava il gumiho con uno sguardo vittorioso «E tu tigrotto vedi di ridurre un po' il tuo ego smisurato. Mi sembra di avere a che fare con dei bambini, non con dei mostri letali.»
Scostai le mie mani dal braccio di Hoseok e ammirai la pelle candida della volpe perfettamente rimarginata.
«La ferita era profonda, potresti sentire un po' di intorpidimento nelle prossime ore ma è tutto normale.»

«Omo!» esclamò Jungkook al mio fianco «Cacciatrice ma sei una guaritrice?!» esclamò poi sbarrando gli occhi e fissandomi a bocca aperta «Oddio non posso crederci, sei una vera guaritrice!» ripeté allungando entrambe le mani verso il braccio di Hoseok ,ma a causa di quel movimento la ferita che aveva alla base del collo riprese a sanguinare.

«Non mi toccare Tigre» gli soffiò contro Hoseok muovendo le code in piccoli scatti nervosi.

«Riusciresti a sistemarmi il morso sul collo? Il tuo amico gumiho mi deve aver tranciato di netto qualche vaso» disse Jungkook tornando a tamponare la ferita con la mano. Il sangue riprese a colare lento tra le sue dita e io fissai una grossa goccia cadere sul pavimento «Non ho problemi con le ferite, mi hanno addestrato a combattere anche mentre provo dolore, ma non mi piace perdere troppo sangue e sporcare. Inoltre il sangue è prezioso, non mi piace che ne rimanga in giro...un bravo Tracciatore potrebbe scovarmi... »

«Come mannaro non dovresti avere la rigenerazione accelerata? O sei talmente scarso da non riuscire a guarirti da solo?» gli chiese acido Hoseok, mentre si alzava.

«Se mi trasformo riesco a guarire istantaneamente quasi tutte le ferite...» rispose Jungkook fissando fiero Hoseok «ma questa notte ho già assunto la mia forma animale una volta, per sistemare velocemente il taglio che mi ha inferto il tuo amico stregone e per fuggire da quel maledetto demone che ci dà la caccia, quindi adesso preferirei risparmiare le energie.»

«Aspetta hai detto che sei fuggito dal demone che vi dà la caccia?» domandai fissando il mannaro.

«Sì, dopo che ho incontrato te e i tuoi dolci amici mi stavo tranquillamente sistemando la ferita con l'unguento che mi ha dato la vecchia Wonhwa, ma è rispuntato fuori il mostro che state cercando, e per sfuggirgli ho dovuto trasformarmi. È per questo motivo che sono venuto a cercarti Cacciatrice, volevo informarti, ma poi ti ho vista dormire e agitarti nel sonno e allora mi sono sdraiato al tuo fianco per cercare di calmarti.»

«Oh certo e dovevi farlo mezzo nudo!» esclamò Hoseok mentre osservava la sua felpa a brandelli.

«Volpe ma hai presente la temperatura che c'è qua dentro? Se tenevo la felpa avrei cominciato a sudare dopo tre secondi... »

«Non fa tanto caldo qui dentro» affermai.

«Cacciatrice hai impostato il termostato a 28 gradi!» esclamò Jungkook «Ora io sono un mannaro e sono di natura caloroso, ma 28 gradi sono tantini persino per un umano come te.»

«Sono freddolosa!» esclamai come se quella bastasse come risposta.

«Ma non pensi al risparmio energetico? Ti converrebbe abbassare la temperatura.»

«Hoseok non si è mai lamentato»

«Certo lui è un demone di fuoco, starebbe bene persino al centro di un vulcano. Fidati ti conviene abbassare la temperatura almeno quando dormi e se per caso hai freddo ti lascio il mio numero di telefono... Ci penserò io a scaldarti se hai bisogno, anche perché da dopo che ti ho abbracciata hai smesso di tremare e lamentarti» disse con un luccichio malizioso negli occhi.

«Stai al tuo posto Tigre...» commentò immediatamente Hoseok e le due energie dei mostri ripresero a solleticarmi la pelle.

«Se vi saltate addosso ancora una volta poi vi arrangiate a curarvi» intimai.

«Non mi hai ancora guarito!» protestò Jungkook come un bambino.

«E non lo farà! Abigail non cura i mannari, anzi non cura nessun essere soprannaturale. Fa una eccezione solamente con me, perché mi sono guadagnato la sua fiducia e sono diventato suo amico. Quindi Tigre ti conviene tornare a leccarti le ferite e a spalmarti il tuo unguento miracoloso perché la mia Aby non ti guarirà mai.» disse Hoseok fieramente iniziando a lisciarsi una delle voluminose code.

«Intanto io appartengo solo a me stessa e a nessun altro» precisai « e poi Tigre, hai appena detto che sei stato inseguito da un demone che, a quanto pare, potrebbe essere il nostro assassino quindi: tu hai delle informazioni che ci interessano e noi abbiamo delle informazioni che interessano a te. Che ne pensi se adesso parliamo civilmente mentre bevo un sorso di caffè e mangio il mio adorato dolcetto?» proposi conciliante.

«A me va bene» disse il mannaro con un sorriso e poi provò ad alzarsi. Tuttavia, nel compiere quel gesto, un ennesimo fiotto di sangue passò tra le sue dita, sporcando un calzino che avevo abbandonato ai piedi del letto. Guardai il panda macchiato di rosso con un cipiglio arrabbiato e posai immediatamente una mano sulla spalla di Jungkook facendolo sedere di nuovo.

«Sebbene tu non mi stia simpatico è meglio se ti curo il morso che ti ha inferto Hoseok o rischio di ritrovarmi tutta la camera sporca di sangue come in un film splatter. Quindi ora stai fermo tre secondi finché ti sistemo. E mi raccomando non muoverti nemmeno di un millimetro o rischio di staccarti la testa» il ragazzo per la prima volta mi fissò con uno sguardo impaurito.

«Non lo stai dicendo veramente, vero?» chiese preoccupato.

«Oh sì Tigre, ti conviene rimanere fermo, oppure la tua testa rischia di rotolare sul pavimento» disse Hoseok con un luccichio maligno negli occhi «Non che la cosa mi dispiaccia più di tanto» aggiunse poi con un ghigno.

Il mannaro mi fissò con gli occhi neri sbarrati e rimase fermo immobile davanti a me, smettendo persino di respirare.

«Tigre, puoi respirare» gli dissi sorridendo.

«Sicura Cacciatrice? Non è che poi mi muovo e mi stacchi la testa?»

«No, tranquillo. Quello lo puoi fare.» risposi mettendomi davanti a lui.
Ancora una volta mi misi ad osservare gli innumerevoli tatuaggi che costellavano il suo braccio, per passare poi alle spalle larghe e al torace ampio. Il suo fisico muscoloso e scolpito sembrava in totale contrapposizione con il viso tondo e gli occhi da bambino che mi stavano fissando impauriti.
«Rilassati, impiegherò solo una manciata di secondi» gli dissi posando la mano destra sulla sua. Avvertii il calore della sua pelle sul mio palmo. Avevo toccato più mannari in quelle ventiquattro ore che in tutta la mia vita. Mannari vivi, ovviamente.
"Abigail ti stai rammollendo" pensai posando anche l'altra mano sul suo collo, con l'intento di attivare il flusso di potere non appena lui avesse spostato le sue dita dalla ferita, ma in quell'esatto momento sentii la gola del mannaro iniziare a vibrare sotto i miei polpastrelli.

«Tigre» lo ammonii intuendo quello che stava per fare.

«Hai detto niente ringhi...non hai vietato anche le fusa» disse giocherellando con il piercing al labbro «Te lo hanno mai detto che le tue dita hanno un tocco stupendo?» chiese poi fissandomi intensamente.

La sua facoltà di passare da una espressione fanciullesca ad una predatoria nell'arco di un battito di ciglia mi lasciò interdetta.
«Sì vede che tu e Jimin siete amici.» mormorai «Adesso sposta pure la mano ci penso io.»
Jungkook come un bravo scolaretto scostò il palmo dalla ferita e io chiusi l'anello di energia. Iniziai a far scorrere il mio potere all'interno della sua ferita, facendolo passare dalla mano destra a quella sinistra, e le fusa del mannaro iniziarono a farsi talmente forti che mi fecero vibrare persino gli avambracci.

«Cacciatrice è come se mi stessi accarezzando il collo...ma internamente...non avevo mai provato una sensazione di questo tipo...è inebriante...» disse mescolando quell'ultima parola ad un brontolio sonoro.

«Non lo hanno mai descritto come inebriante...come fastidioso e spiacevole tante volte, ma come inebriante mai.» risposi concentrandomi.

«Quanti altri esseri soprannaturali hai curato a parte me e la volpe?» chiese il mannaro.

«Nessun altro» risposi mentre iniziavo a percepire i suoi tessuti guarire molto velocemente sotto le mie dita, probabilmente a causa dei suoi poteri da licantropo.

«Volpe, non ti è sembrato che ti accarezzasse in maniera molto...intima?» chiese il mannaro con uno strano luccichio negli occhi.

«Non so a cosa tu ti stia riferendo Tigre» rispose acido Hoseok, ma con la punta dell'occhio notai gli apici delle sue orecchie tremare per un istante.

"Volpe bugiarda" pensai " Come ho fatto a cadere vittima del tuo fascino? Appena me ne andrò da Seoul devo andare subito da Agnes e farmi fare qualche rito di purificazione per liberarmi di tutte queste influenze negative che sto assorbendo rimanendo a stretto contatto con tutti questi esseri."
La cute di Jungkook si rimarginò sotto ai miei polpastrelli utilizzando un'ultima piccola goccia della mia energia.
«Fatto, il tuo collo adesso è sistemato!» esclamai staccando velocemente le mani dal corpo del mannaro e rialzandomi alla velocità della luce.

«È stupendo! Il mio collo è tornato come prima! Se avessimo avuto un guaritore bravo anche solo la metà di te Cacciatrice probabilmente gli Hawarang sarebbero ancora tutti in vita» disse Jungkook alzandosi lentamente.

«Jimin ci ha spiegato che fai parte di questo gruppo di combattenti molto potenti» gli dissi mentre prendevo l'asciugamano dalla sedia e glielo porgevo con l'intento di farlo ripulire almeno un po' dal sangue.

«Cacciatrice oddio hai ragione! Prima di parlare forse è meglio se mi faccio una doccia per togliermi tutto questo sangue di dosso» e così dicendo mi rubò il tessuto dalle mani e con un movimento veloce si diresse verso il bagno «Attendetemi non ci metterò molto!» promise il mannaro.

«Mannaro, ma cosa cazzo stai facendo?» sbraitai, tuttavia non ottenni risposta perché Jungkook si chiuse la porta del bagno alle spalle con un sonoro tonfo.

«Ma c'è uno di voi normale in questa città?» chiesi rivolgendomi a Hoseok che stava osservando la scena basito quanto me.

«Io sono normale» rispose.

«Se tu sei normale allora io sono la principessa Jasmine, giusto per restare in tema» risposi sbuffando.

«Non sarebbe male...tu fai Jasmine, io faccio Aladdin e lui al massimo può fare la nostra tigre da compagnia...anzi no...niente tigri da compagnia» disse subito dopo facendomi ridere «ma riprendendo una frase di questo film: " Ti fidi di lui?"» domandò fissandomi serio.

Per alcuni istanti mi persi a fissare i suoi occhi scuri e penetranti, ma poi la mia attenzione fu catturata dal mannaro che aveva cominciato a cantare sotto al getto d'acqua. Mi girai ascoltando la sua voce che, stranamente, era dolce e melodiosa.
"Come può un mostro spaccone e arrogante come lui avere una voce così bella?" mi trovai a pensare mentre lo ascoltavo intonare le note di Leave the door open con un timbro chiaro e avvolgente. Hoseok, tuttavia, non sembrava essere affascinato quanto me dal piccolo spettacolino che il mannaro stava intonando sotto la doccia e fissò la porta con uno sguardo incendiario.

«Ti giuro che se hai voglia di staccargli davvero la testa io ti aiuto nel farlo» sentenziò Hoseok. Mi misi a ridere.

«Lo terrò a mente. Comunque, tornando alla tua domanda non mi fido di lui e penso seriamente che sia uno sbruffone con un ego smisurato, ma non sembra cattivo. Inoltre, pare tenerci veramente tanto a Jimin e potremmo usare questa sua debolezza a nostro vantaggio. Se decidesse di aiutarci sarebbe un valido alleato. Un alleato che sa combattere e che forse ha qualche idea su come attirare e ammazzare il nostro assassino. Quindi, direi di stare a vedere...» dissi osservando la porta a mia volta «ma ora ti prego dimmi che il caffè si è salvato dalla caduta e che il mio adorato cinnamon roll è ancora integro »

«Se il tuo dolcetto alla cannella si è rotto ti prego di sfogare le tue ire contro la tigre dietro quella porta.»

«Oh potrei farlo molto volentieri!» esclamai malvagiamente prima di avvicinarmi al sacchetto che Hoseok teneva tra le mani.
«È salvo!» urlai saltellando sul posto.

«Te l'ho mai detto che sembri una tenera coniglietta quando fai così?»

«Volpe ricordati una cosa...questa coniglietta è decisamente pericolosa.»

«Ed è per questo che mi piace tanto...» rispose sensuale passandomi accanto «ma ora è arrivato il momento di offrirti la tua adorata colazione!»

Gli sorrisi non riuscendo a celare la mia felicità e pregustando già il dolce gusto della cannella, quando il mio telefono squillò. Le note di Higitus figitus iniziarono a riempire la stanza e io mi voltai di scatto verso il mio cellulare. Quella suoneria personalizzata significava solo una cosa: Namjoon mi stava chiamando.





☆Nota dell'autore☆

Eccomi tornata con il nuovo capitolo di Lunar Eclipse!
Allora cosa ne pensate? ahahahahahaha non so perchè ma ho come la sensazione che anche questa volta mi prenderò un sacco di insulti.

Ma parliamo subito di quello che accade alla nostra potente e spaventosa Cacciatrice. xD

Abigail ha avuto un sogno decisamente focoso, il cui protagonista non poteva essere che lui: il nostro adorato demone volpe. Purtroppo però, anche nelle sue fantasie, la ragazza viene interrotta sul più bello... ma chi trova accanto a lei quando si risveglia? Uno spavaldo quanto temerario tigrotto. Cosa ne pensate del giovane mannaro? Vi piace il suo personaggio?

Ovviamente la piccola schermaglia tra lui e Aby non poteva che finire con l'entrata in scena di Hoseok che, vedendo la tigre semidistesa sulla sua adorata Cacciatrice, ha ben deciso di attaccare Jungkook. Come avrete già capito tra i due non scorrerà buon sangue ma vi posso assicurare che le scene tra di loro saranno decisamente divertenti.


Nel prossimo capitolo come avete intuito potrebbe tornare una vecchia conoscenza che non si vedeva da un po'. Ammetto che non è semplice gestire così tanti personaggi ma sto provando a far in modo che ognuno di loro abbia lo spazio che si merita. Spero di non deludervi.

A presto.


ps: per chi fosse interessato la Wonhwa che nomina Jungkook, il cui nome può essere tradotto in "fiore originario" è la guida spirituale degli Hawarang, di cui Jk fa parte.
Le Wonhwa sono figure femminili esistite veramente e si ritiene fossero delle monache buddiste molto colte che aiutavano gli Hawarang nel loro percorso religioso e li consigliassero durante le battaglie più decisive.

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