CAP. 12 ☾ - REVELATIONS - ☽
Fissai sbalordita il ragazzo davanti a me. Non solo il biondo con il viso da angelo aveva appena ammesso di essere un mannaro ma, tra tutti i mannari possibili, aveva persino confessato di essere un licantropo tigre e persino dorato.
«È impossibile» disse Yoongi al mio fianco, dando ancora una volta voce ai miei pensieri.
«Hai detto che sei una tigre dorata?» domandò tremante Hoseok al suo fianco. Gli occhi neri del demone divennero gialli e le punte delle code si mossero con lievi scatti nervosi. Le orecchie, che fino a quel momento aveva portato rasenti alla testa, si drizzarono di colpo e l'energia del gumiho aleggiò attorno a lui.
«Volpe, non osare sfiorare Jimin nemmeno con un dito. Sei già stato fortunato una volta questa sera, non ti conviene sfidare la sorte» lo minacciò il vampiro.
«Non ho intenzione di fare nulla al tuo piccolo gattino, ma Taehyun... una tigre dorata? Stai veramente nascondendo una tigre dorata nella tua Congrega? In quanti sanno della sua esistenza?» chiese Hoseok visibilmente agitato.
«Al momento l'unico altro vampiro che sa della sua esistenza è Seokjin. E di lui mi fido ciecamente» rispose il Master.
«Sei sicuro? Taehyung, se si venisse a sapere che nascondi una tigre dorata nella tua Congrega...cioè, capisco che averlo a tua disposizione sia una cosa eccitante, ma hai idea di cosa succederebbe in città se scoprissero della sua esistenza? Sei sicuro di voler correre questo rischio?» chiese Hoseok fissando il vampiro ed indicando contemporaneamente il mannaro.
«È con me da tre mesi e nessuno se n'è ancora accorto. Nemmeno tu volpe. Per cui non preoccuparti» rispose il Master «Jimin si sa nascondere molto bene. Nemmeno Yoongi e la Cacciatrice si sono accorti della sua presenza questa sera. E se questo cretino fosse rimasto nascosto là dentro come gli avevo detto, voi ve ne sareste andati senza sospettare nulla».
Jimin che fino a quel momento aveva mantenuto la schiena ritta e un portamento fiero si voltò verso il vampiro e lo fissò corrucciato.
«Non sono un cretino!» dichiarò con il broncio.
«Sì che lo sei» ribatté il vampiro.
Il mannaro fece un passo verso il Master e sentii la sua energia formicolare sulla mia pelle.
«Tae lo sai che io sono molt- » iniziò ma smise di parlare appena mi sentì.
«Sei veramente una tigre...dorata?» domandai titubante. Lo sapevo che sembravo una bambina immatura a porre quella domanda, ma ancora non riuscivo a credere che quello che mi avesse detto Jimin corrispondesse al vero. Già metabolizzare il fatto che i mannari di tigre non fossero estinti come credevo era complicato. Scoprire persino che il ragazzo davanti a me fosse addirittura l'incarnazione di una leggenda, beh, era fuori dalla mia portata in quel momento. Era un po' come apprendere che Ulisse fosse ancora vivo, che camminasse libero per la città e che, in quel momento, avesse bisogno del mio aiuto per sconfiggere il malvagio ciclope.
"Cosa vuoi che sia Aby, sono cose che capitano tutti i giorni! Vai ad una festa per scoprire qualche indizio e ti ritrovi a parlare con un mostro leggendario...rientra tutto nella normale amministrazione, giusto?" pensai provando a calmarmi.
Il ragazzo dai capelli biondi si voltò e mi fissò con un enorme sorriso.
«Le tigre dorate sono davvero reali?» ripetei sembrando un disco rotto.
«Io non ti sembro abbastanza reale?» domandò a sua volta il biondo facendo un piccolo balzo e iniziando a girarmi attorno con dei movimenti molto aggraziati «Vuoi per caso toccarmi per assicurartene?» aggiunse poi con un sorriso scaltro.
«Come puoi anche solo pensare che crediamo alle tue parole?» domandò ad un tratto Yoongi con voce fredda e carica di astio. A quelle parole il biondo si fermò all'istante e fissò il mio collega corrugando la fronte e squadrandolo da capo a piedi.
«Chi ci dice che non sia tutto un vostro stratagemma per convincerci a collaborare con voi?» chiese, prima di girarsi ad osservare il vampiro «Poi, guarda caso, questo tizio è con te da tre mesi e solo poche settimane più tardi sono cominciati i primi omicidi. È un po' strana come coincidenza.» dichiarò Yoongi facendo un passo in avanti e fissando truce il Master. Poi si girò e ricominciò a parlare contro il ragazzo al mio fianco.
«Chi ci dice che non sia tu il vero assassino? O che tu e il tuo amichetto non vi stiate divertendo ad ammazzare i mannari di Namjoon per prendere il possesso del suo Clan? E poi, una tigre mannara dorata? Già faccio fatica a credere alla presenza di un mannaro di tigre ed ora viene fuori che questo qui è addirittura una tigre mannara dorata?» chiese Yoongi addensando la sua energia intorno al corpo man mano che diventava sempre più nervoso.
«Inoltre le ferite che abbiamo trovato sui corpi delle vittime erano proprio imputabili a degli artigli di un grosso felino. E adesso tu compari davanti a noi. Tutto ciò si incastra fottutamente bene, non trovi?» disse fissando il biondo con uno sguardo gelido.
Jimin e Yoongi si fissarono intensamente per un istante e poi l'energia del mannaro esplose attorno a lui. Il suo potere bollente mi investì completamente e mi mozzò il respiro. Era molto simile a quello di Jungkook ma allo stesso tempo era anche molto diverso, più potente sicuramente, ma anche molto più misterioso.
«Non osare darmi dell'assassino!» esclamò il biondo mentre la pupilla dei suoi occhi diventava verticale e la sua voce si abbassava di diverse ottave.
Osservai il ragazzo cambiare di colpo. Se prima emanava un'apparenza dolce e quasi angelica, ora sembrava molto più simile ad un demone ferino e pericoloso.
"Ok Aby, lui è pericoloso. Molto pericoloso" pensai.
«Io non ho fatto nulla! Sono arrivato in città tre mesi fa, è vero, ma ho incontrato quasi subito Taehyung e da allora non ho mai abbandonato i sotterranei della Congrega. Questa è la prima sera in cui esco finalmente all'aria fresca. Non sono io la persona che state cercando!» disse e la sua energia iniziò a vorticare. Le tende scure, che ancora erano tirate attorno a noi, iniziarono ad ondeggiare e l'energia di Jimin si addensò attorno a lui.
«Jimin calmati o il sigillo non riuscirà a nascondere la tua presenza ancora per molto» disse Taehyung rivolto verso il biondo.
Il mannaro si voltò verso il vampiro e con i suoi occhi azzurro ghiaccio fulminò il Master. Mi resi conto solo in quel momento che, sebbene le pupille fossero divenute verticali, il colore delle iridi invece era rimasto lo stesso di prima. Quegli occhi, così ferini eppure così umani, mi attirarono inconsciamente ad essi.
«Ma lui ha detto che sono l'assassino!» protestò indicando Yoongi «Invece io non ho fatto nulla di quello di cui mi sta accusando. Ho solo cercato di nascondermi lontano da tutto e da tutti, ma sembra che nemmeno questo funzioni!».
A quelle parole Jimin serrò i pugni e un ringhio basso e profondo uscì dalle sue labbra.
Le tende dietro di me svolazzarono vistosamente e il sigillo su di esse pulsò per un istante.
Il Master non sembrò per nulla preoccupato dalla reazione del mannaro e rimase composto sulla poltrona osservandolo con uno sguardo severo.
«Jimin» pronunciò con tono freddo e carico di potere.
Quando il biondo sentì il suo nome le pupille verticali si dilatarono. Fece un altro ringhio profondo che fece vibrare tutto il mio corpo e poi la sua energia sparì di colpo.
«Va meglio così?» domandò poi tagliente al vampiro.
«Sì, molto meglio» rispose lui, non curandosi minimamente del tono del ragazzo «Lo sai che lo faccio per il tuo bene...».
Il biondo lo fissò per dei lunghissimi secondi dopodiché le sue spalle si rilassarono e un'espressione affranta comparì sul suo volto.
«Lo so Tae che lo fai per me...» disse sommessamente prima di fare un lungo sospiro.
«Wow! Tutto questo è molto affascinante» disse Hoseok intromettendosi in quel momento e spostandosi accanto al mannaro.
«Tu devi essere Jung Hoseok» disse Jimin fissandolo con uno sguardo sospettoso.
«Esatto» rispose la volpe mostrando un sorriso splendente «Non è mia intenzione farti del male tigre, ma sei veramente molto interessante. Non avevo mai visto una tigre dorata da vicino. Tigri mannari si, ma tigri dorate mai.».
Osservai Hoseok annusare l'aria attorno al biondo mentre le orecchie bianche si muovevano con piccoli scatti veloci.
«Non puzzo volpe. Mi sono fatto la doccia prima di venire qui» rispose Jimin lanciandogli un'occhiataccia.
«Ah, non serve a nulla. Per me voi mannari avete sempre un odore troppo pungente » rispose la volpe piegando la testa di lato e annusando i capelli della tigre «Però il tuo odore è veramente particolare».
Il mannaro fece un passo indietro chiaramente turbato da quell'improvvisa vicinanza del demone, ma Hoseok lo seguì divertito. I due iniziarono a fare una strana danza goffa in cui la tigre cercava di mantenere le distanze dalla volpe e io li guardai decisamente confusa. Yoongi invece, dall'altro lato della stanza, serrò la mascella e fissò Jimin con uno sguardo di fuoco, mentre Taehyung, seduto sulla sua poltrona, osservò il tutto con uno sguardo attento, pronto ad attaccare Hoseok al primo movimento sospetto che gli avesse visto fare contro il suo adorato protetto.
"Qui conviene iniziare a parlare di quello che sta accadendo in città o domani mattina siamo ancora qui. Inoltre, quei quattro se vanno avanti così rischiano di fare qualche cazzata." pensai.
«Jimin» dissi chiamando il biondo con tono dolce e accondiscendente. Il mannaro smise di saltellare in giro e si voltò a fissarmi.
«Penso sia meglio se ci spieghi quello che sta succedendo» dissi pragmatica «Se le ipotesi di Yoongi non sono corrette ci vuoi dire la tua versione dei fatti? E come mai da dopo il tuo arrivo sono cominciati gli omicidi?».
Gli sguardi di tutti i presenti si puntarono su di me, ma quelli di Jimin risplendettero felici.
«Con molto piacere Cacciatrice, ma...» disse scansando Hoseok e camminando leggiadro verso di me «Prima posso sapere il tuo nome? Non mi va di chiamarti Cacciatrice per tutto il tempo. È un nome che mette paura e se adesso decidiamo di formare una squadra mi piacerebbe conoscere il nome dei suoi componenti».
Lo guardai basita, ma dopo un istante di titubanza accettai la sua richiesta.
«Io sono l'agente White, Abigail White. Piacere» dissi facendo un lieve inchino.
Stavo attendendo che il mannaro rispondesse a sua volta con un inchino quando invece i suoi occhi tondi e splendenti divennero ad un tratto profondi e sensuali. Con un balzo accurato annullò le distanze tra di noi e la sua guancia si strusciò sensuale sulla mia.
Sapevo che i mannari avevano un metabolismo più veloce degli esseri umani e per questo la loro temperatura corporea era sempre di almeno un grado più alta della nostra, ma il calore che emanava la sua pelle era stranamente elevato.
Osservai Hoseok rizzare le orecchie e fulminare il mannaro mentre quest'ultimo si strusciava come un grosso gatto sul mio viso. Dovetti concentrarmi intensamente per mantenere la compostezza e non spostare la mia guancia da quella del biondo che nel frattempo iniziò a far vibrare lievemente la sua gola.
Dopo alcuni secondi che mi parvero eterni, Jimin si spostò, e mi fissò con occhi azzurri brillanti.
«È un piacere fare la tua conoscenza Abigail» disse mescolando quelle parole al suono basso e costante delle fusa «Hai proprio un buon profumo».
Sbattei le palpebre un paio di volte cercando di resistere alla sensazione di volermi pulire la guancia con la mano e il suono proveniente dalla gola del ragazzo si ridusse di volume.
«Ma quindi voi mannari felini fate tutti le fusa? Indipendentemente dalla vostra specie? Oppure è una cosa tipica del vostro Clan?» domandai.
«Facciamo le fusa solamente quando siamo contenti, quando siamo impauriti o quando qualcosa ci piace. Quindi non è così semplice sentirci fare "le fusa" come le chiamate voi umani» mi rispose il ragazzo «Aspetta...hai sentito qualcun altro fare le fusa?».
«Il tuo amico ha fatto un suono molto simile prima»
«Jungkook? Hai appena detto che hai sentito JK fare le fusa?» domandò poi meravigliato il ragazzo davanti a me «Quello fa le fusa solamente quando mangia qualcosa che gli piace, non l'ho mai sentito fare le fusa lontano dal cibo. Cosa stavate facendo? Perché non penso steste mangiando un piatto di samgyeopsal insieme» aggiunse il mannaro con un piccolo ghigno perfido.
Mi venne in mente di come il suo amico mi stesse leccando il collo mentre faceva quel suono basso e costante e dovetti concentrarmi per non far percepire al biondo davanti a me tutta la tensione che stavo provando ripensando a quel ricordo.
«Stavamo solo parlando» risposi fredda.
La tigre mi fissò attentamente e mantenni la mia espressione immutata.
«Mmh... è strano. » disse « Ma vabbè, Jk a volte è strano. Tuttavia questa può essere un' informazione interessante da usare contro di lui se mai lo rivedrò » disse sghignazzando mentre si voltava con un'espressione malvagia in volto. La stessa espressione che spesso fanno i fratelli quando scoprono che il più piccolo ha fatto qualcosa per cui potrebbero ricattarlo a vita.
"Aby appunta nella mente: mai farti cogliere in fallo dal mannaro" dissi a me stessa mentre lo osservavo guardare Yoongi.
«E quel tipo scorbutico là in fondo quindi è Min Yoongi? Lo stregone poliziotto?» chiese fissando il moro.
«Io per te sono solo l'agente Min. E non osare venire qui a strusciarti contro di me tigre» rispose.
«Avanti Yoongi stiamo cercando di essere tutti amici. Metti da parte per un attimo il tuo caratteraccio e cerca di essere un po' più affabile» gli disse Hobi saltellando fino a lui e cercando in qualche modo di ridurre la tensione tra lui e il mannaro.
«Non ti preoccupare Min Yoongi, non ti darò l'onore di essere sfiorato dalla mia meravigliosa pelle» gli rispose Jimin facendogli la linguaccia.
Notai la vena sul collo di Yoongi pulsare vistosamente, ma Hoseok gli cinse velocemente le spalle e lo trattenne sul posto.
«E ora che conosco i vostri nomi direi che è arrivato il momento di raccontarvi un po' di cose» disse Jimin, avvicinandosi ad uno dei divani e con un movimento aggraziato si sedette su di esso.
«Volete sedervi? Abigail se vuoi ti lascio lo spazio vicino a me» disse picchiettando con la sua piccola mano il tessuto scuro alla sua sinistra.
«Grazie, ma se non ti dispiace mi siedo da questa parte» risposi avvicinandomi al secondo divano e sedendomi su di esso. Jimin mi fissò accigliato ma poco dopo si distese contro lo schienale e puntò i suoi occhi nei miei.
Yoongi prese posto alla mia sinistra mentre Hoseok arrivò velocemente alla mia destra. Sentii le sue code sfiorarmi la schiena e le spalle nude, e la sua pelliccia mi sembrò più morbida e calda del solito. I lunghi ciuffi bianchi si mossero sulla mia pelle come una lenta carezza e un brivido mi attraversò la spina dorsale. Quella strana sensazione di voler affondare le mie mani nella sua morbida pelliccia e di voler sentire le sue code su tutta la mia pelle tornò prepotentemente a frasi strada nella mia mente e mi voltai di scatto verso di lui.
«Smettila» gli intimai fissandolo torva.
Come poteva pensare di utilizzare i suoi poteri ammaliatori proprio in quel momento?
Lui spalancò gli occhi e mi guardò con uno sguardo confuso.
«Non sto facendo nulla» sussurrò.
Ero pronta a ribattere incazzata quando la risata profonda e sensuale di Taehyung arrivò nitida alle mie orecchie.
"Cacciatrice non te la prendere con la povera volpe. Lui non sa nulla del piccolo desiderio perverso che hai nei suoi confronti" lo sentii dire. Mi voltai verso il vampiro e lo fulminai con lo sguardo.
La sua risata echeggiò ancora una volta nelle mie orecchie, ma le labbra del vampiro non si mossero nemmeno di un millimetro. Stava usando i suoi poteri per parlare direttamente nella mia mente ed era talmente bravo che né Yoongi né Hoseok lo avevano percepito.
Lo fulminai con lo sguardo.
Le labbra del Master si incurvarono in un lievissimo sorriso asimmetrico e pochi istanti più tardi la sensazione delle code di Hobi tornò vivida sulla mia pelle. Mi sembrò di sentirle sfiorare i miei avambracci, lambirmi la vita e accarezzarmi il collo. Fissai Taehyung con uno sguardo di fuoco e pochi istanti più tardi la sensazione della pelliccia morbida svanì, sostituita da quella più intensa e avvolgente delle labbra del demone.
Sgranai gli occhi e trattenni il respiro mentre attraverso i suoi poteri Taehyung mi faceva percepire le labbra calde e morbide di Hoseok sfiorarmi la pelle.
"Cacciatrice, hai intenzione di ignorare ancora per molto i tuoi desideri?" domandò con tono beffardo mentre faceva procedere quella piccola illusione.
Le finte labbra iniziarono piano piano a baciare il percorso della mia carotide e la mia frequenza cardiaca iniziò ad aumentare.
"Il tuo sangue ribolle per lui. Pensa quanto sarebbe bello sentire la sua vera bocca su di te. Mentre ti bacia e ti assapora con passio-."
«Tutto bene?» sentii chiedere da Yoongi al mio fianco mentre mi tirava una gomitata.
Non appena lo stregone mi colpì, Taehyung si ritrasse dalla mia mente e mi fissò divertito.
"Me la pagherai" pensai guardandolo con rabbia.
«Ci divertiremo molto noi due assieme, Abigail» disse Taehyung divertito mentre cambiava posizione sulla sedia.
Gli altri tre ragazzi ci fissarono confusi e io fulminai il vampiro.
«Oh sì, sarà molto divertente quando ti infilerò un paletto nel cuore» risposi acida.
Il vampiro alzò il sopracciglio ma sembrò quasi divertito dalle mie parole.
«Che succede? Cosa mi sono perso?» chiese Jimin fissando il suo amico.
«Niente» mi affrettai a rispondere.
Il biondo mi fissò per un istante. I suoi occhi azzurri divennero delle piccole fessure quasi orizzontali e io lo guardai con un perfetto sorriso da sbirro, freddo e calcolatore. Poi si girò verso il vampiro che lo fissò con uno sguardo vacuo ed imperscrutabile.
«Non avevi fretta di raccontare loro la tua storia?» gli domandò muovendo la mano verso la sua direzione.
Il mannaro rimase fermo immobile per alcuni istanti ma poi tornò a parlare.
«Sì hai ragione, abbiamo sprecato fin troppo tempo e se va avanti così mi perderò tutta la festa, quindi sbrighiamoci» disse poi, alzando e piegando le gambe davanti a sé.
«Allora, come vi ho detto quando mi sono presentato, io sono una tigre mannara e già questo dovrebbe essere di per sé una cosa eccezionale visto che per il mondo risultiamo praticamente estinte, ma immaginate un po'? Tra tutte le tipologie di tigre ho avuto la fortuna di essere il primo esemplare dorato dopo secoli» spiegò il ragazzo con tono chiaramente sarcastico. «E questo teoricamente dovrebbe bastarvi per capire come mai mi sto nascondendo presso la congrega di Tae» aggiunse con una scrollata di spalle.
Lo guardai con sguardo dubbioso.
Avevo poche informazioni riguardanti i mannari dorati e quelle poche che avevo derivavano da leggende tramandate di generazione in generazione.
Si diceva che di tanto in tanto all'interno dei Clan comparissero questi esemplari dal manto dorato e che essi fossero dotati di poteri e di facoltà fuori dal comune. C'era chi riusciva a comandare un elemento, chi poteva ammaliare centinaia di persone, chi guariva ogni essere vivente solo con un battito di ciglia e via dicendo. Ogni specie aveva competenze e potenze differenti, ma ogni mito che avevo letto, o sentito, concordava su una cosa: tra tutti i mannari dorati quelli più potenti e rari erano proprio quelli di tigre.
«Ricordo di aver sentito diverse storie sulla potenza delle tigri dorate per cui ne deduco che tu ti stia nascondendo per sfuggire a qualcuno che ti vuole catturare» dissi.
«Sì, qualcuno là fuori sta cercando me» affermò Jimin.
«E tu ovviamente non vuoi passare il resto della tua vita in cattività» aggiunsi provando ad indovinare.
Jimin mi fissò e sul suo volto si formò un sorriso triste.
«No Abigail...non voglio morire» confessò.
Lo fissai sbalordita.
«Ti vogliono uccidere perché sei troppo potente? Hanno paura che crescendo il tuo potere aumenti talmente tanto da diventare una minaccia? Perché se le leggende che ho sentito sul tuo conto hanno anche solo un piccolo goccio di verità, tu risulti essere il mannaro più forte di tutti, e questo potrebbe essere un motivo più che valido per voler la tua testa su una picca»
«Oddio che brutta immagine » rispose Jimin passandosi una mano sul collo «Comunque no. Mi vogliono uccidere per impossessarsi del mio potere...» aggiunse con un sospiro prima di tornare in silenzio e fissarsi i piedi nudi.
«Il potere di Jimin, come quasi tutti i poteri, risiede nel suo sangue» affermò Hoseok al mio fianco dopo alcuni secondi.
Mi voltai verso di lui e con lo sguardo lo spronai a continuare.
«Il sangue di un mannaro dorato ha al suo interno un'energia sbalorditiva. Non so se sia vero, ma da quello che ho udito se si beve il sangue di un Dorato possono accaderti cose stupefacenti»
«Spiegati meglio» lo esortai.
«Tra i Gumiho si narra che se si riesce ad entrare in possesso del sangue di un Dorato il tuo potere diventi smisurato. Un Gumiho giovane acquista immediatamente tutte e nove le code, mentre un Gumiho più anziano ottiene la facoltà di poter rimanere tutto il tempo che vuole in forma umana. Inoltre, il sangue di una tigre dorata si dice possa persino rendere i poteri ammaliatori talmente forti da permettere alla volpe che ne beve anche solo un sorso, di poter stregare ogni creatura che essa desideri»
lo guardai sconvolta.
«Questo è terrificante» mormorai, mentre ripensavo all'importanza delle parole che aveva appena detto Hoseok.
«Io non lo definirei proprio terrificante. Dal mio punto di vista sarebbe stupendo» rispose il demone con gli occhi scintillanti.
«Quindi in base al tipo di creatura che beve il sangue del Dorato accadono cose differenti?» domandai.
«Sì» rispose Jimin in un sussurro.
Rimasi un attimo in silenzio a pensare.
«Quindi è per questo che ti ho visto camminare tranquillamente alla luce del sole? È perché hai bevuto il suo sangue?» domandai rivolta al vampiro.
«Cacciatrice non sei solo bella e potente, ma sei anche intelligente e sveglia» rispose quest'ultimo inclinando la testa e guardandomi con uno sguardo profondo.
«E sono anche letale...ricordatelo...Taehyung » ribattei, chiamandolo per la prima volta con il suo nome.
Il vampiro ghignò, ma nel frattempo Jimin riprese a parlare.
«Esattamente. Permetto a Taehyung di bere il mio sangue una volta a settimana. In questo modo il suo ruolo da Master rimane indiscusso a causa del potere che trae dal mio sangue e si può anche gustare qualche ora di sole, dopo secoli di notti infinite.»
«Hai detto qualche ora? Quindi non basta bere il tuo sangue una volta sola per ottenere tutti questi buff?» domandai provando a capire meglio tutta la situazione.
«Oh no Aby...il "buff" come lo hai chiamato tu dura al massimo una manciata di ore. Il tempo della digestione, dell'assorbimento e dell'eliminazione» rispose Jimin.
«Ma se dura così poco perché vogliono ucciderti? Non converrebbe catturarti e mantenerti in cattività per tutta la vita? In modo da sfruttarti per anni» domandai.
«Se mi uccidono e mangiano il mio cuore...il potenziamento diventa perenne. Sopravvive persino alla mia morte» disse Jimin con un tono di voce freddo e una maschera di inespressività sul volto.
Nella stanza calò il silenzio. Ora era tutto più chiaro.
«Per questo motivo l'assassino ti sta cercando. Per questo ha puntato tutti i mannari felini di Namjoon. Erroneamente ti sta cercando tra i suoi» affermò Yoongi al mio fianco. Era arrivato anche lui alla mia stessa conclusione, e in quel momento sentii la sua energia tremare.
«Quindi Chaewon è stata uccisa per colpa tua? Quel mostro stava cercando te e invece ha ammazzato la mia cara amica al tuo posto?» domandò gelido il poliziotto.
Il biondo fissò il ragazzo al mio fianco e i suoi occhi azzurri diventarono lucidi.
«È morta per colpa tua?!»
«Mi dispiace...» rispose con un sussurro il mannaro.
«Ti dispiace un cazzo! Hanno ucciso poveri mannari innocenti a causa tua! Hanno ucciso la mia cara Chaewon a causa tua!» gli inveì contro lo stregone.
«Mi dispiace!» rispose Jimin e le prime lacrime iniziarono a cadere lungo il suo volto lievemente arrossato «Non volevo che la tua amica morisse! Non volevo che nessuno morisse! Ho abbandonato il mio Clan proprio per questo motivo! Sono stufo di vedere le persone morire attorno a me! Pensi che mi sia divertito a vedere i miei genitori dilaniati da una negromante davanti ai miei occhi? O a vedere i miei amici decapitati da un cheonyeo gwishin? O ad avere sulla coscienza la morte di quasi tutti gli Hwarang del mio branco?».
Jimin si passò con rabbia le mani tra i capelli e trattenne un singhiozzo.
Il Master lo fissò e pochi istanti più tardi il mannaro di tigre si voltò verso il vampiro. I due si fissarono per dei lunghissimi secondi e poi il biondo fece un lieve cenno con la testa. Taehyung gli aveva sicuramente detto qualcosa attraverso la telepatia.
Vidi Jimin passarsi la mano sugli occhi e poi, dopo un lungo respiro, riprese a parlare.
«Conosco Tae da tre mesi ormai, ma sono arrivato a Seoul molto tempo prima. Speravo che nascondendomi nella capitale e camuffando la mia energia potessi finalmente vivere una vita tranquilla e quasi normale. Purtroppo, come ogni volta, mi sono sbagliato.»
«Sono scappato dal mio Clan d'origine dopo l'ennesimo attacco avvenuto per colpa mia. Una strega centenaria voleva utilizzare il mio sangue per risvegliare un antico demone, e ha ucciso quasi tutti i mannari preposti alla mia salvaguardia. Se ne sono salvati solamente cinque e...quando ho visto Jungkook steso su quel letto con una enorme ferita al torace, i tendini di entrambe le gambe recisi e le lacrime che gli solcavano il viso a causa del dolore ho detto basta, ho preso il mio zaino, l'ho riempito con le poche cose che volevo portare con me e sono fuggito senza dire nulla a nessuno.»
«Oh veramente un'ottima idea tigre» disse sarcastico Yoongi. Jimin lo fulminò con lo sguardo e io diedi una scossa di energia al ragazzo accanto a me.
«Oh insomma Aby, è una idea del cazzo! Cosa sperava di trovare senza la protezione del suo Clan? In una città piena zeppa di mostri come Seoul?» continuò.
«Non lo so cosa speravo di trovare, forse una vita diversa» rispose piccato il biondo.
Il moro al mio fianco stava per ribattere ma io fui più veloce.
«Quindi Jimin come sei arrivato alla corte di Taehyung? Vi conoscevate già prima?» domandai.
«No. Sapevo solamente che a Seoul c'era un giovane Master, ma nulla di più. Io e Tae ci siamo incontrati dopo che un suo vampiro ha cercato di mordermi» rispose Jimin.
«Avevo capito che i vampiri di questa città bevessero "sangue fresco" solamente in questi party» dissi lievemente furente.
«Sì, è così. I miei vampiri non possono attaccare nessun umano per berne il sangue» rispose il vampiro «Ma c'è sempre qualcuno di loro che tenta di disobbedire ai miei comandi»
«Spero sia stato punito a dovere» dissi fissando spietatamente il vampiro.
«Direi che la sua punizione è stata esemplare mia cara. Jimin gli ha staccato la testa con un morso netto» rispose il vampiro.
«Pensava fossi un semplice umano invece ha avuto una brutta sorpresa» disse il mannaro soddisfatto «Abbiamo combattuto ma alla fine io ho avuto la meglio. Taehyung ha assistito a tutta la scena e quando mi sono ritrasformato si è praticamente materializzato davanti a me. È stato allora che abbiamo siglato il nostro patto: lui mi avrebbe offerto protezione presso la sua Congrega e io in cambio gli avrei donato regolarmente un sorso del mio sangue. Nascondermi presso la Congrega dei vampiri mi era sembrata un'idea intelligente. Come avete detto anche voi la faida tra vampiri e mannari è millenaria, nessuno mi avrebbe cercato presso la corte di Taehyung. Inoltre, se mai fossero giunti a capire dove mi trovassi, avrebbero avuto filo da torcere con i vampiri. Mi secca ammetterlo ma i nostri adorati succhiasangue sono più difficili da uccidere rispetto ai miei amici licantropi. D'altronde loro possono morire solamente con un paletto benedetto nel cuore, con il fuoco o con la decapitazione. E per quanto riguarda quest'ultima opzione, vi posso assicurare che non è nemmeno così sicura come possiate erroneamente pensare.»
«Ok, quindi questo è il motivo per cui ti abbiamo trovato assieme al Master della città, ma per il resto..hai detto che hai lasciato il tuo Clan senza dir loro nulla. Come ha fatto allora il tuo amico mannaro a trovarti?» chiesi cercando di unire tutti i puntini nella mia testa e provando a dipanare la matassa complicata che si stava formando attorno a quel caso.
«Quando mi sono trasformato devo aver accidentalmente liberato una piccola parte del mio potere. Nel Clan ci hanno insegnato fin da piccoli a celare la nostra energia, soprattutto a me e a Jk. Visto che eravamo gli unici due esemplari ancora in vita di tigri, per gli anziani era di vitale importanza mantenerci nascosti, ma a volte quando ci trasformiamo facciamo ancora fatica a mantenere il potere della trasformazione completamente inavvertibile» disse il ragazzo.
«Aspetta, quindi anche Jungkook è una tigre mannara come te?» domandai.
«Non lo sapevi? Pensavo lo sapessi visto che mi hai detto che lo hai sentito fare le fusa» rispose Jimin.
«Avevo intuito fosse un mannaro felino, ma non avevo ancora avuto la conferma che fosse effettivamente una tigre» risposi.
«E persino questo Jungkook è un Dorato come te?» domandò Hoseok non riuscendo a nascondere un leggero nervosismo nella voce. Sebbene non lo avesse nemmeno incontrato, mi era fin troppo chiaro che il mannaro amico di Jimin gli stesse decisamente antipatico.
"Stupida volpe gelosa..." pensai.
«No, lui è una tigre normale. Se così si può dire, visto che è entrato a far parte degli Hwarang a soli quattordici anni. Tuttavia, per quanto sia prodigioso, non è nato con la licantropia come me. È stato ferito da una tigre mannara quando aveva solamente pochi anni e da allora siamo stati sempre insieme... fino ad ora» spiegò il biondo.
"E così lui è uno dei rari bambini nati con la licantropia" pensai sbalordita. Avevo sentito raccontare di questi licantropi denominati "Puri," ma non mi era mai successo di incontrarne uno, o meglio, non avevo mai avuto l'occasione di parlare con molti pelosi in generale, di solito da morti non erano molto loquaci. Tuttavia, sapevo che la nascita di questi bambini era un evento eccezionale. Infatti, raramente le femmine riuscivano a portare a termine la gravidanza perché gli spasmi e le contrazioni che avvenivano durante le trasformazioni mensili, portavano molto spesso alla morte del feto e al conseguente aborto prematuro.
"Chissà se il fatto di nascere già portatori di licantropia può in qualche modo incidere sul colore del manto" pensai prima di rivolgergli l'ennesima domanda.
«Hai nominato anche prima gli Hwarang, sono la tua scorta personale?»
«Hwarang è il nome con cui viene chiamato il gruppo di guerrieri del mio Clan. Per secoli si sono occupati della protezione del branco ma da dopo la mia nascita, sono praticamente diventati le mie guardie del corpo, e hanno iniziato ad allenare bambini piccolissimi affinché diventassero un gruppo di guerrieri speciali, scelti e addestrati appositamente per la mia protezione» spiegò il biondo.
«E il tuo amico fa parte di questo gruppo immagino» ipotizzai.
«Esatto» confermò lui.
"Per questo è riuscito a mettermi fuori gioco in pochi secondi" mi dissi, ripensando alla velocità con cui era riuscito a contrattaccare le mie mosse. Se era stato addestrato tutta la vita a combattere, forse non sarei mai stata in grado di sconfiggerlo senza l'utilizzo del mio piccolo "kit anti-mostro". E sì, dico forse, perché se c'era una cosa che avevo imparato negli anni era che tutti i mostri avevano sempre un punto debole. La parte difficile però, era riuscire a scovarlo.
«Quindi, lui ha percepito la tua energia quando ti sei trasformato e in qualche modo è riuscito a capire che questa sera ti trovavi qui» dissi.
«Sì, penso di sì. Non so di preciso come ha fatto a capire che mi nascondevo nella Congrega, ma Jungkook quando vuole sa essere molto sveglio e ha un ottimo intuito. Queste due cose, unite al fatto che mi conosce praticamente da una vita, devono averlo aiutato a localizzarmi»
«L'Alpha della città ci ha riferito che lo hanno visto parlare assieme al vostro vecchio curatore prima che morisse» dissi.
A quelle parole gli occhi di Jimin diventarono due grandi sfere azzurre e si voltò verso Taehyung.
«Tae mi avevi detto che quel giovane ragazzo se n'era andato. Non che era stato ucciso!» esclamò fissando il vampiro e la sua energia calda iniziò a vorticare attorno a lui «È stato ucciso anche lui per colpa mia? Ti avevo detto che non dovevi chiamarlo per curarmi!» gli strillò contro.
«Jimin calmati. Non so il motivo per cui quel ragazzo sia stato ucciso. Era invischiato in molti affari loschi. Non lavorava solo per me. Magari ha fatto qualche torto a qualcun altro. Non pensare per forza che sia stato ucciso anche lui a causa tua. E anche se fosse, le ferite che ti aveva inferto Kieran durante il vostro piccolo scontro non volevano cicatrizzare, e non potevo permettere che perdessi così tanto sangue per nulla, i miei vampiri ti avrebbero sicuramente scoperto... persino Seokjin faceva fatica a trattenersi con tutto quell'odore e sai quanto lui sia bravo a controllare i suoi istinti.»
«Sì hai ragione però...»
«È possibile che il tuo amico mannaro lo abbia ucciso per avere informazioni su di te?» domandò Hoseok con sguardo pungente.
«No, è impossibile. È vero, Jungkook è addestrato ad uccidere ma le regole degli Hwarang sono chiare: non si uccidono gli innocenti» rispose Jimin convinto.
Tra il mannaro e la volpe ci fu un lungo scambio di sguardi che venne però interrotto dalla voce di Yoongi.
«Oh tutto questo è veramente molto commuovente e interessante, ma vuoi spiegarci per quale cazzo di ragione noi dovremmo fare squadra con voi?» chiese spazientito.
«Hai avuto una vita triste e difficile e sei stupidamente scappato da chi ti voleva proteggere...bene...noi cosa c'entriamo? Io non ho intenzione di fare da babysitter ad un mannaro e non ho intenzione di rischiare la vita a causa tua. Inoltre non me ne frega un cazzo del tuo sangue prezioso, non lo voglio, tientelo pure, io sto bene così come sto.»
Jimin si voltò di scatto verso Yoongi e i suoi occhi divennero ancora una volta due piccole fessure piene di rabbia.
«Tua mamma non solo non ti ha insegnato le buone maniere, ma deve anche essersi dimenticata di spiegarti cosa sia la compassione e l'empatia» rispose acido il biondo.
Vidi Yoongi alzarsi di scatto dal divano ma non fece nemmeno in tempo a muovere un passo che Taehyung abbandonò la sua comoda poltrona e si portò davanti a Jimin.
«Stregone ti chiedo di calmarti. Jimin sa essere molto pungente quando vuole, e sarà mia premura insegnargli un po' di rispetto per le prossime volte, ma l'idea che ha avuto non è poi così malvagia. Voi state cercando l'assassino che sta lasciando cadaveri in tutta la città e noi sappiamo che quello stesso assassino è sulle tracce del mannaro qui dietro...pensateci...entrambi vogliamo quel mostro morto. Il nostro scopo combacia»
Yoongi serrò i pugni e fissò il vampiro con astio.
«Yoongi, la proposta di Taehyung è sensata e intelligente. Se accettiamo, otteniamo tutti quanti dei vantaggi.» disse la volpe alzandosi a sua volta « Aby, tu cosa ne pensi? Sei con me o con Yoongi?» chiese poi girandosi dalla mia parte.
Fissai il demone volpe indecisa. Il vampiro sarebbe stato sicuramente un alleato molto potente in questo caso, ma non volevo dover incrociare la mia strada con la sua. Avevo già chiuso un occhio con l'Alpha dei mannari, non potevo permettermi di chiudere anche l'altro. Se lo avessi fatto sarei rimasta cieca in mezzo ai mostri e si sa: una preda cieca è una preda facilmente cacciabile. E uccidibile. Per questo motivo dovevo scegliere attentamente da che parte stare.
Cosa dovevo fare? Addentrarmi ancora di più nella tana del Bianconiglio, e rischiare perdermi nel paese delle Meraviglie, o rimanere sul ciglio del precipizio?
La scelta ora spettava solo a me.
☆Nota dell'autore☆
Eccomi tornata con il nuovo capitolo di Lunar!
Finalmente abbiamo scoperto il motivo per cui stanno accadendo tutti quegli omicidi in città e purtroppo la causa sembra essere proprio la presenza del nostro piccolo e adorato Jimin.
Povero tigrotto, è scappato dalla sua casa e dalla sua famiglia sperando di finire la scia di sangue che lo perseguita da quando è nato e invece sembra che questa sua maledizione non abbia mai fine. Vi è piaciuto il racconto della sua storia?
Ma ora parliamo della nostra protagonista. Abigail si trova di fronte ad una grossa scelta. Accetterà l'aiuto del bel vampiro tenebroso e della pestifera tigre mannara o declinerà la loro gentile offerta e continuerà solamente con l'aiuto di Namjoon? Voi cosa ne pensate?
Fatemelo sapere nei commenti. Come sempre ci vediamo fra quindici giorni!
Grazie a tutti!
Per chi fosse interessato lascio una piccola spiegazione di alcuni nomi che ho usato in questo capitolo.
cheonyeo gwishin : o fantasma della vergine. Si manifesta come una ragazza che indossa i tradizionali abiti bianchi da lutto, sobok, i suoi lunghi capelli fluenti coprono il bel viso di quella che una volta era una giovane donna piena di vita.
Hawarang: l'origine del nome nasce dall'unione di "Hwa", che significa fiore, e "Rang" cioè guerriero o uomo. Hwarang si può dunque tradurre come uomini o guerrieri in fiore. Il titolo di Hwarang era dato a giovani adolescenti appartenenti all'alta nobiltà coreana che si apprestavano a diventare guerrieri. Non bastavano però nobili natali, perché la strada per diventare Hwarang prevedeva preparazione fisica e spirituale.
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