Capitolo 7
Notte d'estate
Fiera di Monza-Casa Fanti
22:54
Il capitolo contiene scene sessuali esplicite,se sei sensibile puoi non leggere🙏❤️
Anna pov's
Questa sera ho deciso di sentirmi una ragazzina della mia età:andando alla fiera con Filippo, Lori e qualche moneta in tasca.
All'inizio avevo declinato l'invito insomma,non me la sentivo di mettermi in mezzo all'amicizia che c'è fra i due e volevo che passassero una serata tranquilla senza di me ma,l'insistenza specialmente di Filippo mi ha portata a ripensarci ed eccomi qui.
Io indosso un abito nero,lungo fino ai piedi con delle decorazioni floreali sulle braccia.
Filippo invece il suo solito jeans scuro,una magliettina dei Rolling Stones e un chiodo di pelle.
Lori... Lori ha un gusto orrendo nel vestire:un jeans a quadrati blu e gialli,una maglietta rosso fuoco e un chiodo di pelle verde pistacchio. È inguardabile,gliel'ha già detto dieci volte Filippo ma l'amico è convinto di essere vestito come negli anni '80. Se,magari! Ma lungi da me l'idea di dargli un commento che,permaloso com'è si offende e non mi parla per tutta la sera.
Siamo appena arrivati alla fiera e non c'è molta gente:in settimana fortunatamente puoi goderti con più tranquillità le giostre.
Io e Filippo camminiamo mano nella mano,mentre le luci colorate ci illuminano il viso.
La prima giostra che facciamo è una specie di altalena che però,fa il giro della morte.
Io cortesemente rifiuto perché non voglio morire.
<<Eddai Anna! Non è la fine del mondo!>>
<<No ma ci siamo vicini;visto che voglio vivere ancora per qualche anno,vi aspetto qui>>
<<Beh...anch'io non è che sono così convinto...>>
<<Filo,stai diventando sempre più una femminuccia...fra un po' me la dai?>>
<<Mi stai sfidando,Galli?>>
<<Può darsi Fanti,principessa Fanti,pardon>>
<<Due biglietti grazie>>
I due si guardano in cagnesco mentre io sono seduta sulla panchina dalla quale ho la visuale della giostra.
Lorenzo ride, lo prende per il culo quando prima che il tutto inizi, Filo bacia il crocifisso che ha come collana al collo.
Sono seduti sui sedili laterali,quelli che sentono più le vibrazioni dei meccanismi.
Io rido da morire quando la giostra parte e l'unico che urla terrorizzato è Filippo.
Lorenzo si diverte,si sbellica dalle risate come me che non riesco a trattenermi e riprendo il tutto con il cellulare.
Dopo tre minuti scendono; Lori con un sorriso a trentadue denti. Fil con un viso che dire sconvolto sarebbe un eufemismo.
Ma un enorme eufemismo.
Si siede accanto a me:mi dà la mano,la incastra con la mia.
<<Anna>>
<<Filippo>>
<<Mi sento male>>
<<In che sen...oh merda, Lori vai a comprare una Coca-Cola>>
Non appena termina la frase,si volta e inizia a vomitare l'anima.
Lorenzo corre al camioncino che vende panini più vicino e fa come dico.
Filippo stringe la mia mano,mentre io gli accarezzo la schiena,cerco di fare qualcosa che lo possa aiutare.
Quando finisce posa la schiena sulla panchina,butta la testa all'indietro e sospira.
<<Anna>>
<<Dimmi>>
<<Mai più,mai più con Lorenzo>>
<<Ho anche il video delle tue urla tipo esorcismo>>
<<Fanculo,ti credevo dalla mia parte>>
<<Fanculo tu,credevo lo avessi capito che ero dalla tua parte da sempre>>
<<Fanculo romantici di merda! Cinque euro di Coca-Cola perché sei diventata una principessa!>>
<<Fanculo Galli>>
<<Mi fate morì>>
•••••
Mezz'ora dopo siamo a passeggiare fra le giostre mentre alcune di esse mettono qualche tormentone estivo.
Lorenzo è andato a salutare un'amica,così colgo l'occasione per ballare con Filo.
Nella bocca una melodia
gli occhi che rincorrono
un bagliore in mezzo ad una via
delle labbra che scorderò
mentre il vento soffierà via
anche l'ultimo falò
potrei dirti un'altra bugia
Potrei dirti qualcosa di me
ma non so niente di te
ma non fa niente anche se
oh uh in strada si parla di me
il resto lo tengo per te
Mi calma se questo è un rodeo
ci penserà il karma, dai oooh
fa caldo e ti cala il pareo
e quando il sole chiede
alla luna dove andrò
andrò dovunque andrai
altrove no
Quando balli il tuo corpo si muove col mio
e questa notte sembra l'ultima
non ti voltare da qui
da qui le strade sembrano il tetto del mondo
e una musica
Mediterranea
Mediterranea
Inizio a ballare muovendo i fianchi,mettendo in evidenza il posteriore. Lui all'inizio ride,ma poi non lo sento più:vengo totalmente rapita dalla melodia che leggera mi scorre nelle vene.
Le sue mani si posano sulla mia schiena mentre cerca di mantenere un contatto visivo con me.
I suoi occhi sono catene che mi tengono ancorata all'inferno che ha dentro ed io,come un angelo dannato ci casco ogni volta.
Pare come appare tanto poi scompare
ti ti ti va di riprovare
fare lo vuoi fare dai che ci vuoi fare
me lo ricordo che ti va di giocare
male non fa male no è come fare gol
però mare non è amare no
non ti chiamerò puoi sperare, puoi sperare oh
come un casinò però
e quando il sole chiede
alla luna dove andrò
andrò dovunque andrai
altrove no
Quando balli il tuo corpo si muove col mio
e questa notte sembra l'ultima
non ti voltare da qui
da qui le strade sembrano il tetto del mondo
e una musica
Mediterranea
Mediterranea
E il ritmo che quando rallenta
e la tua pelle che mi tenta
la bocca bocca la tua verità la so
chi tocca tocca non ti merita
però
Quando balli il tuo corpo si muove col mio
e questa notte sembra l'ultima
non ti voltare da qui
da qui le strade sembrano il tetto del mondo
e una musica
Mediterranea
La canzone termina e ci ritroviamo a baciarci in mezzo a delle giostre gestite da zingari e bambini che con i genitori ridono con dello zucchero filato in mano.
Ci baciamo piano,mentre io sono costretta a mettermi sulle punte perché la mia altezza non mi permette di fare altrimenti per baciarlo.
Una mia mano accarezza il crocifisso d'oro che ha al collo,le clavicole evidenti e la pelle bianca. Il tatuaggio appena sotto il collo.
<<Oh,pervertiti! Certe cose non si fanno in pubblico!>>
Oh Lori,interrompi sempre le cose belle; ma com'è possibile?!
•••••
Filippo pov's
Mezz'ora dopo siamo a casa sua: è la prima volta che vengo qui.
Lei ha sempre avuto paura di mostrarmi dove vive,per una questione lavorativa.
Non vuole che magari certi clienti possano seguirci e scoprire dove abita e magari fare pazzie.
Ma stasera è diversa.
Lo sento,lo sento da come stringe la mia mano con la sua.
Entriamo nel monolocale e noto come sia tutto in ordine,persino le piante sul tavolo.
Io mi siedo sul divano che è situato di fronte alla cucina:saranno si e no, venticinque metri quadrati incluso il bagno.
Sistema la borsa alla maniglia d'entrata e toglie i tacchi.
<<Carina casa tua>>
<<Non scherzavo quando dicevo che era grande quanto camera tua>>
<<L'ho sempre saputo che eri una ragazza seria...>>
<<Che battutona! L'ironia ti calza a pennello eh!>>
<<Eddai,come fai ad offenderti sempre?!>>
<<Devi farti perdonare>>
<<Come?>>
<<Facciamo un gioco>>
<<Pronto a tutto Chéri>>
Lei ridacchia mentre da una cassettiera piccola in legno tira fuori qualcosa che non riesco ad identificare perché è veloce:in pochi secondi la mia vista è totalmente oscurata da...da una cravatta,una benda.
Sinceramente la cosa mi piace,mi è sempre piaciuto giocare sporco.
<<Aspetta qui...hai mai sentito quella challenge...indovino cosa mangio?>>chiede mentre apre lo sportello del frigo
<<Sì...vuoi davvero farmi fare una cosa del genere?>>
<<Certo! Vuoi o non essere perdonato?>>
<<Faccia lei signorina>>
Mi porge un sacchetto in plastica mentre prende vari barattoli e li posa sul tavolo.
Prende quello che penso sia un cucchiaino e si siede accanto a me.
<<Apri la bocca e mastica>>dice mentre io faccio come dice.
In meno di due secondi sento la bocca andare a fuoco,la gola in fiamme e lo stomaco si è trasformato in un inferno maledetto.
<<Peperoncino cazzo!...>>sbraito mentre tiro fuori la lingua<<...acqua! Acqua ti prego!>>chiedo mentre lei ride.
Bevo e la cosa sembra diminuire...di poco ma dall'inferno,siamo passati al purgatorio.
Sempre meglio che niente.
Mi viene da ridere e infatti scoppio a ridere,mentre le sue labbra baciano le mie bagnate dall'acqua.
<<Basta peperoncino eh>>la minaccio
Poco dopo apro la bocca,il cucchiaino entra e con lui una spezia.
Non riesco a comprendere bene cosa sia nonostante il gusto sia familiare.
<<Aspetta...questa la mangi a Natale...tipo nello strudel!>>
<<Anche...dai,dimmi il nome!>>
<<Curcuma!>>
<<No, l'altra>>
<<Cannella>>
<<Esatto!>>
Scioglie la benda e mi pulisce la bocca con un tovagliolo di carta.
<<Posso provarci anch'io?>>chiede con gli occhi a cuoricino.
Annuisco mentre le copro gli occhi con la benda scura e mi assicuro che non sbirci.
Appurato ciò,prendo un cucchiaino e lo immergo nel barattolino della Nutella.
<<Beh ma questa è facile: è la Nutella!>>
<<Io volevo farti vincere facile!>>
<<Sisì! Dillo che in realtà mi temi come pochi!>>
<<Proprio io eh! Mi fai morire Anna>>
Mentre rido,apro il barattolino del miele che è schifosamente appiccicoso e immergo nuovamente il cucchiaino.
<<Miele!>>
<<Miele>>
<<Cosa...cosa stai facendo Fil?>>
<<Niente,sono qui>>
<<Non farmi male>>
<<Rilassati Anna,sono qui con te,non ti faccio niente>>
Poso i barattolini sul tavolo mentre inizio a baciarla.
Le mie labbra scivolano sulla sua bocca aperta,liscia. La lingua calda incontra la mia,bagnata. Poso una mia mano sulla sua gamba mentre l'altra le accarezza il collo.
Le sue finiscono fra i miei capelli,che scompigliano e disordinano come camera mia.
Il suo respiro inizia a diventare pesante,una sua mano ricerca la collana che porto al collo.
Accartoccia la maglietta che indosso mentre io le mordo il labbro inferiore,si lascia scappare un sospiro.
<<Fil...devo dirti una...una cosa>>mormora
<<Dimmi>>
<<Io...io sono una brava ragazza...io non l'ho ancora fatto>>bisbiglia mentre una mia mano le tira su l'orlo dell'abito scuro che indossa.
<<Va bene...allora,vuoi,vuoi togliere la benda?>>
<<Per..per ora no,però se non me la sento posso fermarti?>>
<<Certo Anna,non sono un cliente io>>
<<Fil>>
<<Mh?>>
<<Grazie di cuore>>
Prendo qualche istante per baciarla piano,tenero,delicato per farle capire che lei può essere amata,venerata.
Lei è una donna e come tale merita di godere al pari di un uomo.
Con le mani mi tolgo la maglietta mentre lei si toglie l'abito.
Il suo corpo è meraviglioso,più di quanto me lo immaginassi.
Il seno è grande e racchiuso in un reggiseno bordeaux semplice. Le mutandine bianche hanno varie stelline sui fianchi,essendo che ha le gambine esili e il posteriore anche,posso supporre con abbastanza certezza che queste mutande siano del reparto bambini di qualche negozio di abbigliamento.
Le gambe pallide sono piene di cicatrici:le accarezzo.
Lei si irrigidisce all'istante,chiude le gambe come se avesse dello scotch fra esse.
Mi ferma,mi fermo.
<<No,non..no>>mormora
<<Anna,ti sto solo accarezzando>>
<<Devo chiederti una cosa un po' sporca...>>sussurra quasi a non volersi far sentire dal vicino. Io sorrido.
<<Tutto quello che vuoi>>
<<Legami le mani...>>sussurra mentre stringe le gambe<<...per favore>>aggiunge mentre manda giù a vuoto della saliva.
Io sono l'uomo più felice e fortunato del mondo in questo momento.
Slaccio la cintura dei miei pantaloni e con essa,le lego i polsi esili che si ritrova.
Lei sorride,si lecca le labbra,si eccita.
Io solo a vederla così rischio di non durare niente,sono serio.
Ho sempre avuto le mie preferenze nella sfera sessuale e diciamo,avere il controllo è una di queste...poi se la ragazza è bella come Anna il tutto è più semplice.
Le bacio il collo mentre lei vuole di più,alza il bacino.
Io le tengo fermo il ventre,stringendo un fianco.
Il reggiseno scivola via mentre mi ritrovo due meravigliosi seni sotto di me.
Sono perfetti,belli tondi,con qualche smagliatura ma splendidi.
Mi chino su uno di essi,mentre con la lingua accarezzo piano il capezzolo che,esce,si indurisce.
Lei geme,io sorrido.
<<Non sei una brava ragazza Anna,no,no>>mormoro mentre lei si morde il labbro
<<Mi piace così tanto...>>
<<Cosa?>>
<<Quando mi baci...quando mi accarezzi...>>
<<Sì?>>
<<Sì>>
Mi affretto a dare la stessa importanza anche all'altro seno.
La mia bocca scende,la lingua esce,traccio un percorso umido fino all'ombelico.
Lei freme di essere toccata,mentre le sue gambe sono totalmente aperte a me.
Non trovo nessun espressione facciale o corporea che mi ferma e questa cosa mi fa solo piacere.
Vuole toccarmi:le braccia si allungano verso il mio corpo mentre le mani,legate fra loro accarezzano il mio torace caldo e morbido.
Io nel mentre torno a baciarla,non smetterei mai,nemmeno per milioni di euro.
Mi tiro a sedere,lei rimane spaesata e per qualche secondo non sa dove posare le mani:riporta le braccia sopra la sua testa.
Io le sfilo le mutandine,già macchiate dal fuoco che ha dentro.
Lei rimane ferma,non respira nemmeno. Aspetta un mio complimento,una mia affermazione.
Una mia mano le accarezza la coscia,costringendola a divaricare ancora di più le gambe.
<<Cosa...cosa fai?>>
<<Ti guardo Anna>>
<<Ah....e sono bella?>>
<<Sei arte Anna>>
Torno a baciarla mentre mi libero dei jeans,li lascio scivolare sul pavimento accanto agli altri indumenti.
Lei unisce la lingua alla mia,non si tira indietro nemmeno quando porto un dito alla sua bocca. Lo accoglie,lo lecca,morde.
Non appena il mio dito esce dalle sue labbra lei geme in disaccordo.
Io sorrido beffardo,mentre una mia mano la sfiora.
La sfioro,non la tocco per niente.
Eppure la sua reazione è così appagante:geme mentre spinge il corpo verso di me.
<<Fil...>>
<<Sì?>>
<<Ti prego...ti prego toccami...>>
<<Ora?>>
<<Sì..ti prego>>
Le lascio un bacio sulla guancia mentre le mie dita la toccano completamente.
Si immergono nel mare che ha dentro,mentre lei si veste di brividi.
Io mi sto eccitando da morire mentre lei mi ama.
<<Sei così gonfia...così calda...per chi?>>
<<Per te...per te>>
<<Solo per me?>>
<<Solo per te>>
<<Oh Anna...>>
Sospiro mentre la bacio in modo passionale,tanto da farla rimanere senza fiato.
Continuo a toccarla mentre,lei è pronta.
Io anche,sono eccitato come pochi e il fatto che il mio boxer si muova contro la sua intimità amplifica tutte le sensazioni stupende che sto provando.
Le mordo un lembo di pelle appena sotto il capezzolo,mentre inizio a succhiare avidamente. La marchio,una,due,cinque,dieci volte.
La sua intimità è ancora più bagnata,sembra un fiume in piena.
<<Ho bisogno di sentirti...>>
<<Anch'io Anna, anch'io...>>
<<Puoi togliermi la cintura e la benda? Voglio ricordarmi la mia prima volta>>
Faccio come dice,mentre i suoi occhi sono ancora più scuri.
Prende il mio viso fra le mani mentre si tira a sedere,mi bacia con foga, insistenza.
Una sua mano si intrufola al di sotto del mio intimo ed io sono costretto a pensare a qualcos'altro perché potrei essere già arrivato al culmine.
La sua mano si muove,svelta,capace,cordiale.
Lei cattura i miei sospiri fra le sue labbra come se volesse possederli.
Sono costretto a fermarla perché altrimenti non avrei un continuo nell'atto.
Sono completamente nudo,mentre indosso il preservativo e la guardo.
<<Voglio...voglio stare sopra>>
<<Anna ma, non è così semplice...secondo me ti conviene stare sotto>>
<<Fammi...fammi provare per favore....>>mormora<<...se fa tanto male smetto>>
<<Come preferisci tu, l'importante è che non mi muori dissanguata>>
Mi metto a sedere,lei si posa su una mia gamba mentre controlla che le precauzioni siano messe nel modo corretto.
In fin dei conti,ci capisce più di me: è il suo lavoro.
Con non poca difficoltà si mette a cavalcioni su di me,si posa su di me mentre prova a scendere ma il dolore,troppo acuto e forte la ferma.
<<Scusa...aspetta,aspetta un attimo..>>si scusa mentre guarda il soffitto.
<<Anna,abbiamo tutto il tempo del mondo>>mormoro
Lei torna a guardarmi,inizia a baciarmi mentre la sua schiena è un brivido unico.
Mi accarezza i capelli mentre ci riprova:piano,lenta.
Geme sulle mie labbra mentre io sono la osservo con ammirazione.
Mi accoglie totalmente mentre sento il sangue scendere lento.
<<Anna...tutto bene?>>
<<Sì...fa un po' male ma... è ok,tu stai bene?>>
<<Sì,non avere fretta>>
I nostri petti aderiscono,mentre mi bacia ancora,ancora e ancora.
Io le accarezzo piano la schiena,mentre lei prova a muoversi. Non le fa così tanto male... stranamente aggiungerei.
Mi stringe i capelli,mentre continua a guardarmi: è così donna.
<<Sono tua... solo tua...>>geme
<<Mia...sei mia...Anna>>rispondo mentre sento che sorride sul mio collo
Mi bacia il collo,lo morde mentre il mio essere un animale volgare,mi porta ad accarezzarle il posteriore.
Continua a baciarmi,ripetendomi quanto sia mia.
Io sono già al culmine,cerco di trattenermi ma più lei parla,geme,più io mi sento al limite.
<<Anna....Anna io...>>le stringo i capelli mentre cerco di respirare regolarmente<<...oh cazzo>>gemo mentre le mordo il collo.
Mi lascio andare mentre lei rimane ferma,mi accoglie,mi accarezza i capelli con delicatezza.
Mentre io ho ancora gli occhi chiusi,lei mi baci tutto il viso,mi accarezza le labbra.
Appena mi riprendo le sorrido.
<<Ora tocca a te>>
<<Cosa?>>
<<Anche tu hai il diritto di venire,quanto me>>
<<Scusami...non ci sono riuscita...ho troppo male>>ammette
<<Aspetta...mettiti giù,faccio io>>
Mentre lei si sistema sdraiata,io elimino le precauzioni utilizzate e le lascio un bacio sul ginocchio.
Le mie mani tornano sulla sua intimità mentre inizio ad accarezzare il punto più sensibile di una donna.
Lei sorride mentre continua a guardarmi.
In così poco tempo,inizia a bagnarsi di nuovo,ad eccitarsi nuovamente per me.
<<Mi tocchi così bene....>>
<<Chiudi gli occhi,lasciati andare>>
Le sue mani si aggrappano alle mie spalle mentre ricerca i miei baci,più bagnati,più umidi.
Mi guarda mentre conficca le unghie nella mia pelle,si morde le labbra.
<<Fil...aiutami...oh mio Dio....>>
<<Shh...vieni per me... così...>>
Mentre le sue gambe cercano di chiudersi io continuo ad accarezzarla,mentre sento che finalmente si lascia andare. Un urlo acuto di piacere lascia le sue labbra mentre le sue guance sono diventate rosso porpora.
Ricerca immediatamente le mie labbra,mentre le morde,le bagna.
Io le accarezzo i capelli,le bacio le guance,la fronte,il mento,il collo,e poi tutto daccapo.
Perché se lo merita,merita tutte le cose belle di questo universo.
<<Ti amo>>scivola dalle sue labbra
Non appena si accorge di ciò che ha detto,si maledice e posa una mano sulla sua bocca.
Io rimango di pietra mentre smetto di baciarla.
<<Come scusa?>>
<<Niente...niente non volevo...>>
<<Hai detto che mi ami,certo che volevi dirmelo Anna>>
<<Io...non l'ho fatto di proposito...>>
<<Non rovinare tutto Anna>>
<<Hai ragione,scusami>>
Inconsapevolmente però, ho rovinato tutto io.
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