quarto

Domenica 20/09/1987
Claudio

Chi l'avrebbe mai detto? Fino a dieci minuti fa me ne stavo seduto per conto mio ascoltando la musica e poi è arrivato questo ragazzo che è letteralmente caduto davanti ai miei occhi. Devo dire che ho trovato la scena al quanto esilarante, però ho cercato di mantenere un'espressione composta, e sono andato ad aiutarlo. Sembrava felice che lo avessi fatto.
Quando si è alzato però l'illuminazione.
È il ragazzo che ha iniziato a piacermi dall'anno scorso circa, anche se non o avuto una vera e propria interazione.
L'ho visto anche l'altra sera, con la coda dell'occhio, che mi passava di fianco. Giuro che ho visto che mi guardava. Luca si chiama, e si è anche presentato.
Poi siamo stati in silenzio. Che forse io ho voluto perchè non so mantenere una conversazione o non so sostenere uno sguardo. Adesso è qui davanti a me con le ginocchia e le mani sbucciate e io me ne sto qua fermo a guardarlo, o meglio, a guardare le sue gambe.
Qualcosa però mi dice che sta gradendo questo attimo di pausa, non so forse è il suo respiro calmo, o il modo in cui le sue braccia penzolano di fianco alle cosce. Il bello è che lo sto facendo anche io. Mi sto trovando a mio agio in silenzio con una persona che conosco solo di vista... strano non è da me. Sarà la sua presenza, mi infonde una certa tranquillità.
E ora che faccio, glielo dico o non glielo dico?
Se non lo faccio, non avrò molte altre occasioni... ma se lo faccio sembrerò uno stalker... Uffa perchè devo essere sempre così indeciso...
"Sai, ti ho visto ieri sera, mentre tornavi a casa in bici sul Naviglio".
Ma gliel'ho detto veramente? Stavo proprio pensando sul da farsi... che lapsus improvviso. Non me lo aspettavo proprio.
"Ho visto anche che mi guardavi" gli dico sorridendo.
E questo da dove è saltato fuori? Non proprio da me parlare così con le persone... sarà che gi vado dietro da molto. Oppure sarà che mi infonde uno strano senso di calma e sicurezza che mi aiuta a rilassarmi e ad aprirmi. Mia sorella ne sarebbe orgogliosa.
"Ah l'hai notato..." mi risponde.
Ovvio, io noto sempre tutto. Osservo sempre ciò che accade intorno a me, analizzo i vari dettagli, come se fosse un film... Anche i più piccoli e irrilevanti particolari sono affascinanti. Nel caso di quella scena, il particolare piccolo e irrilevante era Luca che mi passava di fianco e mi guadava.
Dopo aver parlato un pochino decide di portarmi in questo suo "posto segreto" come l'ha chiamato lui. È un fontanile, come quello dove andavo io quando stavo a Cassano. Mi sa che i fontanili attirano i solitari.
Entro nell'acqua, gelida come al solito.
"Ehi Luca, cosa fai quando vieni qui?"
"Penso, ascolto musica, leggo"
"Che cosa leggi?"
"Un po' di tutto in realtà, pensa che l'estate scorsa ho letto per intero "Il Signore degli Anelli" qui. Anche se in realtà leggo molti più gialli e classici."
"Ah sì? L'ho letto anche io, un gran bel libro. Comunque, gialli -faccio finta di pensare- Agatha Christie?"
"Decisamente, lei è bravissima!"
"E classici... Lo leggi Calvino?"
"Leggi Calvino anche tu?" mi risponde con sorpresa
"Il mio scrittore preferito. Riesce a descrivere le cose davvero bene, e poi il suo modo di scegliere le parole, di arrangiarle, boh mi piace molto."
"Sì è vero, secondo me è un genio. Poi boh, non è che faccio molto altro qui. Cioè, a volte mi stendo semplicemente su quel pezzo di prato là -mi indica un punto in ombra abbastanza grande per farci un picnic- e dormo o guardo le nuvole."
"Capisco. Mi piace questo posto, è simile ad uno in cui andavo sempre quando stavo a Cassano."
"Un giorno me lo mostrerai?"
"Te lo mostrerò" gli rispondo, ottenendo un grande sorriso come risposta. Penso che sia il più bel sorriso che abbia mai visto, e poi quegli occhi azzurri... Hanno dei riflessi spettacolari, soprattutto in questo luogo dove la luce del sole penetra offuscata dai rami. Penso che mi sto perdendo.
"Claudio" mi richiama lui. Evidentemente ero talmente assorto nei miei pensieri che non ho sentito cosa ha detto.
"Mh? Scusa non ti ho sentito, stavo pensando"
"Ah, no vabbè non ho detto nulla di interessante"
"Ma ora lo vorrei sapere..."
"Sì beh, ora che comunque, dato che siamo stati insieme tutto il pomeriggio, ti va di rimanere amici?" mi dice mentre mi porge la mano.
Io? Amico di Luca Fumagalli? Mi ha friendzonato di brutto... Però anche amico va benissimo, cioè, non aspettavo altro in vita mia.
"Dai la mano" osservo,
"Sì, in effetti, sì do la mano"
"Curioso, ci sta"
"Curioso?" mi chiede con una faccia un po' stranita
"Sì, ahahah, scusa. Comunque, accetto molto volentieri, mi stai simpatico"
"Mi fa piacere di sentirtelo dire, anche tu lo sei, cioè non curioso, simpatico intendo, anche curioso" si mette una mano sulla nuca imbarazzato.
"Si avevo capito ahahah"

Eccoci finalmente con un nuovo capitolo! Man mano che li sto scrivendo si stanno allungando e sto aggiungendo sempre più parti! Spero che piaccia a quei pochi che ancora ci sono!
Alice

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