CAPITOLO 06

Will

Sabato 18 Dicembre 2021 - Bad Saarow

Quel maledetto scudo si stava sgretolando, ne furono la prova le sue unghie conficcate nelle spalle. Ero ben consapevole che quella era una mossa scorretta, usare il mio corpo, l'ascendente che avevo su di lei, per farle svelare i suoi dannati segreti, ma ne sentivo il bisogno, dovevo sapere cosa celava nel suo passato.

«Io... io...» la voce esitante era sul punto di confessarmi qualcosa, ma non riuscivo più ad aspettare. Con un gesto repentino afferrai la cravatta tirandola verso il basso per scoprire cosa mi avrebbero comunicato le sue iridi.

Sorpresa e confusa, la sua prima impressione si abbatté con la stessa forza dei sensi di colpa per il mio comportamento. Avvicinai le labbra alle sue mormorando le mie intenzioni, «Basta giocare!»

La mente alterata dall'impazienza e il corpo sollecitato a esplodere dentro di lei erano una combinazione letale, ne avvertivo il pericolo, nonostante questo non riuscii a frenare le mani che si arpionarono ai suoi fianchi costringendola ad alzare e abbassare in modo selvaggio il bacino sul mio. Accasciò le spalle, infossando la testa nel mio collo, avevo fallito, di nuovo, quel gesto era un chiaro segnale che non avrebbe mai proseguito la sua confessione.

Impedendomi di tenerla incatenata con lo sguardo, mi comunicò che non avrebbe mai abbassato le difese. Una furia repentina esplose dentro, non si fidava, non ero abbastanza per lei, non si sarebbe mai aperta.

Afferrai il retro delle cosce sollevandola quel tanto che mi permettesse di mettermi in ginocchio. La sdraiai, forse, in modo troppo brusco, ma non c'era traccia di paura nei suoi occhi, solo un crescente desiderio, ben molto simile al mio.

«Non stavo scherzando! Abbatterò ogni tua difesa!» Diretto e serio cercai di farle capire che se non era quella notte, prima o poi l'avrei fatta inginocchiare e mi avrebbe confessato i suoi peccati.

«Ti farò pregare, ti metterò di fronte a uno specchio e mi mostrerai la tua vera natura.» Nel delirio totale quelle parole rabbiose si unirono al movimento delle mani che intrappolarono i suoi polsi sopra la testa. «Se pensi di potermi resistere ancora sei una sciocca.» I suoi occhi offuscati dalla dissolutezza erano un invito a sguazzarci dentro come il peggiore dei pervertiti; ancorai il braccio sotto al suo ginocchio costringendola ad una posizione scomoda, ma di totale sottomissione. Con il suo piede appoggiato alla mia spalla mi spinsi più che potevo all'interno del suo corpo morbido e istigatore.

Una smorfia di dolore apparì fugace sul suo volto, ma altrettanto fugace si trasformò in godimento. Abbandonai la pressione sui suoi polsi per afferrarle il fianco posizionandomi in ginocchio, la gamba scivolò lungo i miei fianchi, fino a permetterle di stringere il mio bacino con le cosce sinuose; desideravo perdermi in lei, nelle sue curve, nella sua mente, nel suo maledetto cuore, se solo me ne avesse dato la possibilità. Invece si ostinava a resistere, a mentirmi.

L'idea che non volesse che io facessi parte della sua vita mi torturava, proprio come il piacere al limite di ogni resistenza in quell'istante. Consolai il mio cuore ferito con la visuale dall'alto dei nostri corpi incastrati, il mio pene che affondava deciso nella sua bella fica, producendo una melodia umida e ammaliante. I nostri liquidi corporei che si mischiavano e luccicavano alla tenue luce delle candele mi facevano desiderare di affondarci la lingua e succhiarne ogni goccia. Sopraffatto da tale visione gettai indietro la testa, sul punto di esplodere, un rantolo gutturale fu il primo segnale che stavo per esplodere dentro di lei.

«Sono tua Will...» tra i movimenti concitati e convulsi delle mie spinte, quelle parole uscirono come un balsamo per lenire i miei tormenti, «Lo sono sempre stata e lo sarò sempre.» Estasiato e sorpreso persi del tutto il controllo sul mio corpo, rilasciando il picco di piacere insieme allo sperma. Sentii il liquido uscire prepotente e riempirla, una malsana soddisfazione mi pervase. In maniera del tutto perversa quello era il mio modo per rivendicare ciò che era mio e che nessuno avrebbe mai potuto portarmi via, neanche lei sarebbe potuta scappare da quella verità.

Lei. Era. Mia.

«Non è che non voglio...» il suo alito caldo mi accarezzò il petto su cui era posata. «O meglio... c'è una parte di me che mi costringe a stare zitta ma... ma» Da dove derivava tutta questa sua reticenza a parlarmi della sua vita passata? «Credo che sia passato così tanto tempo da quando ho iniziato a seppellire tutto sotto la superficie, che ormai non so dove ho nascosto i cadaveri.» Quante cose teneva dentro?

Le accarezzai i capelli cercando di calmare i pensieri distruttivi e il battito del cuore. Non potevo biasimarla, io stesso avevo sepolto i miei cadaveri e lo facevo ancora. I rapporti con Volkov non si erano recisi, tutt'altro.

Ma per un insano presentimento sentivo che c'era qualcosa di importante nel suo passato. Forse era solo la voglia di comprenderla in pieno, di sapere dove lenire quando le ferite del passato tornavano a tormentarla nel sonno. Un desiderio più che lecito, volevo proteggerla, rassicurarla, perché era vero, non eravamo perfetti, ma eravamo giusti per noi stessi e tanto bastava.

Un respiro più pesante sul mio petto mi destò dai pensieri, inclinai la testa per osservarla, le ciglia chiuse sulla foresta sconfinata era segno che era crollata. Spostai la coperta che già le copriva metà busto fin sopra le spalle. Il camino si stava assopendo, avrei dovuto prenderla in braccio e portarla a letto, tuttavia averla lì, sul divano di casa, tutta nuda tra le mie braccia, vulnerabile e piccola mi sembrò il paradiso. Intrecciai una gamba tra le sue, la strinsi forte al mio petto e solo dopo averle posato un bacio sulla testa mi concessi di chiudere gli occhi.

NOTE AUTORE:

Ben oltre Natale, pubblico questo capitolo, chiedo venia ma credevo di averlo fatto, solo oggi mi sono resa conto di non aver cliccato su pubblica.

Spero comunque che possa esservi piaciuto, intanto vi comunico che la revisione del secondo volume è iniziata con l'anno nuovo e a breve pubblicherò qui su wattpad alcuni capitoli.

A presto vostra
M.F.

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