Ti amo
La mattinata è passata in un lampo come il pomeriggio. Ho convocato a casa anche Zoey per scegliere il vestiario di questa sera e sono ben due ore che provo vari abbinamenti dato che le mie giudici sono poco clementi con la sottoscritta.
"Allora sei pronta?" Urla Hazel dalla mia camera.
"Arrivo!" Grido dal bagno.
Entro nella mia stanza, notando che le mie amiche sono sedute alla punta del letto con le gambe incrociate e le braccia tese sulla coperta. Appena metto piede nella mia adoratissima camera Zoey emette un urletto strozzato mentre Hazel sorride compiaciuta.
"Va bene questo?" Domando esausta.
"Promosso?" Chiede la bruna speranzosa, guardando con occhi supplichevoli la mia coinquilina.
"Andata!" Esclama Hazel.
"Sì!" Gridiamo io e Zoey all'unisono, battendoci poi il cinque felici.
Indosso un tubino nero corto sino a metà coscia senza spalline con uno scollo ben delineato. Le mie fantastiche amiche hanno scelto l'intimo ed ora mi ritrovo con un reggiseno ed un perizoma di pizzo color pece.
"Adesso tocca a me fare la magia." Afferma Zoey, sedendosi sulla sedia. "Vieni qui."
La bruna pettina i miei lunghi capelli con cura, raccogliendoli in una finta crocchia disordinata. Poi passa al make-up: trucca i miei occhi con matita marrone e mascara nero, dà un colore rosato alle mie gote candide per poi tingere le mie labbra con del semplice lucidalabbra trasparente. Indosso degli stivali con il tacco dieci e sono pronta.
"Wow!" Ammiro il mio riflesso allo specchio. "Grazie ragazze."
Mi avvicino e le stringo forte a me. Il nostro momento viene interrotto dal suono metallico del campanello. Sobbalzo per poi tranquillizzarmi subito dopo. Fascio il mio corpo con il cappotto, pronta per uscire di casa.
"Non stai dimenticando qualcosa?" Domanda Hazel.
Mi volto e la mia coinquilina fa penzolare dinanzi al mio naso la piccola sacca con all'interno il cambio notturno.
"Ah l'amore!" Sospira Zoey con gli occhi a cuoricino.
"Grazie." Le schiocco un bacio sulla guancia e mi dirigo nuovamente verso la porta.
"A me non lo dai?" Sento borbottare la bruna.
Mi giro nuovamente su me stessa e deposito un bacio anche sulla guancia di Zoey. Finalmente abbandono il mio appartamento. Lucyfer ha la schiena poggiata contro la sua auto mentre tiene le braccia incastrate tra loro e gli occhi puntati su di me. Arrossisco seduta stante e mi avvicino.
"Buona sera." Lo saluto.
"Wow, quanta formalità!" Scherza lui.
"Già."
"Andiamo?" Chiede con un sorriso a trentadue denti.
"Sì."
Apre la portiera e mi fa accomodare all'interno della sua auto. Fa il giro e prende posto accanto a me. Mette in moto per poi sfrecciare lungo le vie della Grande Mela. Dopo un quarto d'ora arriviamo a destinazione. Appena metto piede all'interno della villa, tiro un sospiro di sollievo quando l'aria calda invade completamente il mio corpo.
"Prego." Mi incita ad entrare.
Cammino e Lucyfer mi toglie il cappotto, lasciandolo poi sull'appendiabiti. Afferra la mia borsa e prima di sparire mi informa di aspettarlo qui. Faccio come dice, guardandomi in torno. Questa villa è magnifica! Quando avverto dei passi, mi volto e mi ritrovo i suoi occhi scuri puntati su di me.
"Seguimi."
Mi fa strada, ma tutto ad un tratto pone le sue mani sulle miei palpebre, impedendomi di vedere oltre. Avverto il suo petto muscoloso contro la mia schiena ed il suo respiro caldo solleticarmi il volto. Proseguo a piccoli passi fino a quando sento lo scrosciare tranquillo dell'acqua. Poco dopo Lucyfer toglie le mani dal mio viso.
"Incredibile!" Esclamo incredula vedendo una tavola imbandita a bordo della piscina interna.
"Vorresti fare un bagno dopo cena?" Domanda con uno strano luccichio negli occhi.
"Non ho il costume." Ammetto.
"L'intimo sì?" Chiede imperterrito.
"Certo."
"Allora problema risolto." Sorride per poi farmi accomodare, non dandomi modo per ribattere.
Incastro i miei occhi nei suoi infiniti e scuri, dando così avvio ad un silenzio colmo di parole non ancora dette. Purtroppo o per fortuna, non so, il momento viene spezzato dall'arrivo di Frank che tiene in mano due piatti fumanti. Li pone entrambi sul tavolo per poi sorridermi.
"Sono contento di vederla qui." Afferma sincero.
"Grazie. È un piacere anche per me incontrarla nuovamente." Ammetto.
"Spero che gradiate la cena." Si rivolge ad entrambi. "Lascerò la villa a breve quindi per qualsiasi cosa è tutto pronto in cucina."
"Ti ringrazio. Ora puoi andare." Si intromette Lucyfer.
"Buona serata." Ci augura Frank.
"Anche a te." Rispondo cordialmente.
Appena Frank va via, cominciamo a mangiare. Durante tutta la cena chiacchieriamo e Lucyfer mi racconta qualcosa di più sul suo conto. Inoltre mi dice che posso tornare alla villa quando vorrò durante la sua permanenza agli Inferi poiché Frank continuerà a vivere qui. Dopo aver terminato il nostro pasto, Lucyfer si alza e comincia a spogliarsi.
"Cosa fai?" Tento di fermarlo.
"Un bagno in piscina, non vedi?" Domanda retoricamente, indicando la vasca piena d'acqua.
"Io non credo che..."
"Dai su! Sarà divertente." Sorride lui, togliendosi l'ultimo indumento e rimanendo in boxer.
Wow! Che fisico! Sembra scolpito nel marmo più puro e levigato. È vero che non è umano, ma quando è troppo è troppo! Lucyfer se ne rende conto e sogghigna divertito. Incrocio le braccia al petto e sbuffo.
"Se non ti togli il vestito entro tre secondi, lo farò io. A te la scelta." Dice con voce incredibilmente bassa.
"Non ho scelta, vero?"
"Hai afferrato il concetto."
"Mi aiuteresti?" Mi volto, mostrandogli la schiena.
Lucyfer apre la cerniera dell'abito con un lentezza estrema ed ogni contatto con la sua pelle mi provoca mille scosse in tutto il corpo. Quando il vestito tocca terra, non ho il tempo di accorgermene che mi ritrovo tra le sue braccia e subito dopo in acqua. Risalgo in superficie e lo sguardo in cagnesco.
"Cosa hai fatto?" Lo fulmino divertita.
"Ops! La principessa si è bagnata!"
"Ti uccido!" Lo minaccio.
"Sei esilarante."
"Non scherzo."
"Allora fammi vedere." Mi sfida.
Mi getto su di lui, ma Lucyfer capovolge quasi immediatamente la situazione, facendo aderire la mia schiena alla parete della vasca e schizzando acqua da tutte le parti. Le sue mani ora sono sui miei fianchi in una morsa forte e possessiva mentre i suoi occhi puntano le mie labbra. Alza lo sguardo per un secondo, perdendosi per pochi istanti nel mio oceano in tempesta. Avverto il respiro farsi sempre più irregolare mentre la distanza tra noi diminuisce sempre più. Tutto ad un tratto Lucyfer fa scontrare le nostre labbra ed è lì che il cuore comincia a scalciare contro la gabbia toracica. La sua lingua danza con la mia un ballo sfrenato mentre aggancio le gambe intorno ai suoi fianchi e le braccia intorno al suo collo. Decido di afferrare con delicatezza il labbro inferiore di Lucyfer, mordendolo leggermente e provocando così un ringhio roco da parte sua. Il bacio è sofferto, possessivo ed altamente carnale. I nostri corpi si toccano mentre l'acqua li lubrifica.
"Dobbiamo fermarci." Sussurra ad un soffio dalle mie labbra.
"Perché?" Domando senza fiato.
Le nostre labbra si sfiorano ed un brivido attraversa l'intera spina dorsale.
"Perché così non resisterò dal volerti far mia." Ammette con gli occhi chiusi.
Lo bacio, ma lui volta la testa. Cerca di allontanarsi, ma non glielo permetto, aggrappandomi a lui ancora di più come fosse la mia ancora. Lo guardo diritta negli occhi scuri, ricchi ora di eccitazione e pura passione.
"Non è necessario perché questa sera non ti rifiuterò."
"Poi non si potrà più tornare indietro. Lo sai, vero?"
"Sì." Detto ciò lo bacio nuovamente.
"D'accordo." Sorride sulle mie labbra. "Ma non qui."
In un nano secondo mi ritrovo fuori dalla piscina tra le braccia di Lucyfer a mo' di sposa. Ridacchio presa alla sprovvista. Mi porta in camera sua e mi adagia delicatamente sul letto, salendo poi lui con fare da predatore. Lungo il percorso non ha staccato i suoi pozzi scuri dai miei color dell'oceano, incantandomi e portandomi nel suo mondo.
"Non hai idea di quante volte ho sognato questo momento." Ammette.
Sorrido e ciò gli basta come conferma. Si avventa sulle mie labbra per poi posizionarsi su di me. Comincia ad accarezzarmi con una dolcezza disarmante, facendomi apparire come un fiore prezioso ed estremamente delicato. Sgancia il mio reggiseno così velocemente da non rendermene conto all'istante. I suoi baci cominciano a scendere dalla mandibola al collo poi alle scapole ed in fine ai seni. Lambisce la mia pelle lì dove nessuno è mai arrivato a sfiorare. Il contatto con le sue labbra accende il mio corpo, facendo fuoriuscire dalla mia bocca un gemito istintivo. Sorride compiaciuto e continua il suo percorso, lasciando una lunghissima scia di baci lungo il mio ventre non perfettamente piatto. Quando mi toglie l'ultimo indumento, nonché le mie mutandine, trasalisco. Risale sulle mie labbra e le bacia con dolcezza pura.
"Rilassati." Sussurra. "Lasciati andare."
"Sì." È l'unico suono che fuoriesce dalla mia bocca.
La stanza è parzialmente avvolta nel buio dato che entrambi i lumi in vetro sono accesi ai lati del letto. Il finto silenzio in realtà è animato dalle nostre prime e vere effusioni, i nostri respiri irregolari, il battito sincronizzato dei nostri cuori e le parole non dette. Lucyfer continua a baciarmi, non interrompendo mai il contatto visivo, accarezzando nel mentre il mio interno coscia. Tutto ad un tratto avverto un dolore lancinante al basso ventre che mi fa inarcare il busto involontariamente.
"Sh-shsh! Andrà tutto bene. Tranquilla." Mi rassicura Lucyfer, baciando ogni lacrima che esce dai miei occhi chiari.
Accenno un sì con il capo per poi portare le mie piccole mani sul suo volto e baciarlo con trasporto. Ed è così che i nostri corpi si sono uniti per la prima volta. È magico! È come quando apri gli occhi per la prima volta e guardi il mondo o quando respiri dopo una lunga apnea. Il cuore scoppia nel petto mentre il mio corpo riceve mille scosse a causa di questa nostra unione. Per la prima volta mi sento completa, in pace con il mondo intero. I nostri sguardi si parlano e le nostre labbra si cercano mentre i cuori hanno sincronizzato il loro ritmo. Insieme raggiungiamo l'apice di questo nostro donarci all'altro. Sì, donarci perché ognuno di noi ha messo a nudo non solo il proprio corpo, ma anche la sua anima e tutto ciò che ne deriva. Lucyfer si abbevera di me mentre mi stringe tra le sue possenti braccia e per la prima volta non avverto quel dolore atroce, ma piacere puro.
"Grazie Thysìa per tutto questo." Mi sorride, togliendo una ciocca di capelli ribelli dal mio viso.
Mi stendo per bene accanto a lui e lo osservo interrogativa.
"Cosa significa esattamente?"
"Te lo dissi tempo fa, ma probabilmente non mi credesti...Sacrificio." Ammette finalmente.
"Sacrificio?"
"Sì, sacrificio. Hai preferito che un essere mostruoso ti torturasse anziché far morire persone che non conosci."
"Ah!" Esclamo un po' delusa.
Lucyfer comprendendo la mia reazione, afferra il mio mento tra il suo pollice ed indice per poi far incastrare ancora una volta i nostri sguardi.
"Tu sei il mio sacrificio, il mio sacrificio d'amore." Sussurra con voce roca.
Rimango letteralmente scioccata. Lucyfer ha appena detto quella parola?! Se è un sogno, non svegliatemi. L'uomo accanto a me si rende conto della mia reazione, dandomi così il colpo di grazia.
"Ti amo, Eva." Sussurra ad un pelo dalle mie labbra.
Scoppio a piangere, abbracciandolo forte contro il mio petto.
"Ti amo anch'io." Sigillo poi questa nostra promessa con un bacio.
Finalmente è avvenuto il grande momento!
Siiiiii!
Commentate e scrivetemi cosa ne pensate. Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento. Detto ciò...un bacio e vi aspetto al prossimo capitolo.
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