Riconciliazione?

Eva Pov's

Sto correndo tra la stanza ed il bagno da più di venti minuti, ripetendo in continuazione che sono in un ritardo cronico. Hazel mi insegue ovunque, cercando di calmarmi ed incitandomi nella mia presa di posizione. Ieri notte le ho raccontato tutto appena siamo tornate a casa e, anche se non del tutto convinta, alla fine ha deciso che mi aiuterà. La mia amica vorrebbe vedermi felice pertanto in questo momento è pronta ad accettare anche Lucyfer seppur è quello che è.

"Haz che ore sono?" Domando mentre pettino frettolosamente i capelli.

"Le 19:45."

"Cavolo!" Esclamo frustata. "Non ce la farò mai!"

"Tranquilla, andrà tutto bene." Prende una cosa dalla sua borsa e me la porge. "Ecco a te una caramella alla menta."

Mi volto e la osservo circospetta. Cosa le frulla per la testa?

"Come scusa?" Domando confusa.

"Smorza la tensione." Scrolla le spalle così la accetto e la mangio volentieri. "E magari il tuo alito sarà fresco quando vi bacerete."

La caramella mi va di traverso, costringendomi a tossire più volte. Batto qualche colpo secco sulla cassa toracica, guardando in cagnesco la mia coinquilina. Lei in tutta risposta mi sorride felice. Roteo gli occhi al cielo e mi impongo mentalmente che devo restare calma almeno per questa sera. Trucco gli occhi con del semplice mascara ed indosso il cappotto, essendo già in ritardo. Prima di uscire però afferro anche il cappello di lana marroncino e lo inserisco sulla mia testa.

"Allora ci vediamo al Night Club al solito orario." Le ricordo prima di andar via.

"Sì, sì. Non preoccuparti e vedi di risolvere questa situazione una volta per tutte." Mi ammonisce.

"Certo, mammina." Le faccio il verso.

Hazel mi fa la linguaccia per poi chiudermi il portone in faccia. Mi affretto ad arrivare al parco e quando finalmente vedo gli alti arbusti dinanzi a me, tiro un sospiro di sollievo. Rallento la mia andatura e mi dirigo nel posto designato. Sono passati solo cinque minuti dalle 20:00 pertanto non credo che Lucyfer si inquieti per così poco. Appena arrivo sotto l'albero, qualcuno mi afferra per la vita e mi costringe a stendermi sull'erba. Mi ritrovo dinanzi due grandi occhi neri come il carbone che mi scrutano seri.

"Buona sera." Azzardo.

"Dobbiamo parlare." Asserisce lui.

Fantastico! Devo ammettere che la serata si prospetta veramente bene. Evviva!

"D'accordo, ma ho necessità di sedermi." Puntualizzo.

"Qui però." Continua lui.

Sospiro e alla fine prendo posto accanto a lui sull'erba fredda ed umida del parco. Brr! Che freddo! Provo a riscaldarmi, sfregando le mani già gelide sul cappotto, riscuotendo però solo un misero risultato.

"Non riesco a starti lontano per molto." Ammette senza troppi giri di parole. "La tua purezza è come un richiamo per me. Sento che il tuo intero corpo mi reclama mentre il tuo cuore impazzisce solo a vedermi. Ho lasciato Vepar perché per lei provavo solo desiderio carnale, con te invece..."

Chino di poco il capo dato che le guance si sono già tinte di rosso scarlatto a causa di questa sua affermazione. Avverto una risata soffocata così decido di voltarmi e guardarlo diritta negli occhi. Prendo coraggio e credo sia giunto il momento di rispondergli.

"So che tutto ciò è completamente sbagliato, ma continuo a fare errori da quando sono piccola. Stranamente però tu non lo sei del tutto. Probabilmente mi riterrai folle per provare un sentimento così profondo verso l'essere peggiore dell'universo, ma non riesco a farne a meno." Riprendo fiato, cercando di essere più convincente possibile. "Io non so cosa sia né se è giusto ciò che..."

Non riesco a terminare il mio monologo che la mia schiena è in collisione con l'erba bagnata del parco mentre le labbra soffici ed esperte di Lucyfer si scontrano con le mie in una danza pazza e senza eguali. Lei sue mani si insinuano sotto il mio cappotto, toccandomi ovunque da sopra la maglietta. Il mio corpo freme mentre il respiro si fa via via sempre più irregolare. Il cuore corre impazzito, sbattendo prepotentemente contro la povera gabbia toracica. Meccanicamente le mie dita accarezzano il suo capo, tirando di tanto in tanto qualche ciocca di capelli e avvertendo qualche ringhio roco di approvazione da parte sua. Quando una sua mano tocca la mia pelle nuda da sotto il maglione viola, involontariamente inarco la schiena. Lucyfer sorride sulle mie labbra approfondendo il bacio ed unificando per la prima volta i nostri respiri mentre le nostre lingue si accarezzano dolcemente e danzano un ballo senza precedenti. Mi sento estasiata, scossa e felice allo stesso tempo. Il mio stomaco è in subbuglio mentre il mio corpo in ebollizione. La mente è libera di viaggiare e l'anima si bea delle delicatezze dell'uomo che mi sta baciando.

Veniamo interrotti dalla suoneria del mio cellulare anche se Lucyfer è parecchio restio a lasciar svanire questo momento magico. Mi metto a sedere e rispondo alla chiamata senza vedere il mittente.

"Pronto?"

"Ev sono Zoey."

"Dimmi tutto."

Mimo a Lucyfer di aspettare un secondo. Lui sbuffa per poi spostare la sua attenzione altrove.

"John ci ha chiesto il favore di anticipare il balletto di questa sera."

"Va bene. Per che ora dobbiamo stare lì?"

"Tra venti minuti comincia lo spettacolo."

"Cosa?!" Esclamo incredula.

"Lo so, lo so. Adesso sbrigati." Si blocca un attimo per poi continuare. "Hazel è appena arrivata, manchi solo tu."

"Arrivo."

Termino la chiamata e avverto Lucyfer del cambio di programma. Si offre di accompagnarmi e per fortuna arrivo in tempo. Prima di scendere dall'auto, l'uomo che mi ha scombussolato la vita in pochi mesi mi blocca per un polso, facendo avvicinare i nostri volti e sfiorare nuovamente le nostre labbra, risvegliando lo zoo nel mio stomaco.

"Dopo usciamo insieme?" Domanda anche se lo recepisco più come un ordine.

"Sì."

Esco e corro in camerino. Mi cambio sotto gli strilli delle mie amiche, euforiche riguardo il mio incontro magico con il corvino. Saliamo sul palco e diamo il meglio di noi. Lucyfer mi osserva estasiato dalla platea dove orde di scimpanzé arrapati esclamano parole poco consone riguardo le sottoscritte. Al termine dell'esibizione li salutiamo con un bacio volante e corriamo in corridoio. Ci cambiamo in tutta fretta ed usciamo da lì.

"Haz non aspettarmi questa sera. Tornerò tardi." La avviso.

"Se tornerai." Si intromette Zoey.

"Tornerò." La lincio con lo sguardo per poi scoppiare a ridere.

"D'accordo. In bocca al lupo con il tuo cavaliere." Hazel mi schiocca un bacio sulla guancia.

Raggiungo Lucyfer quando Zoey urla:" Usate i preservativi! Non voglio diventare zia!"

Non l'ha detto vero? Non ci posso credere! Hazel le ha tirato uno scappellotto dietro la nuca, trascinandola poi via con sé. Che scena imbarazzante! Seguo Lucyfer sin fuori al Night Club con la testa china e le gote rosse per l'imbarazzo.

"Eva?" Mi richiama titubante.

"Scusa Zoey, ma lei è un po'...sai come...ah! Lasciamo stare." Sbotto frustata.

L'uomo dinanzi a me scoppia a ridere per poi avvicinarsi ed intimarmi a salire sull'auto. Acconsento, cercando in qualche modo di riprende contegno e professionalità. Eva ce la puoi fare! Lucyfer mette in moto e sfreccia per le vie della città mentre i grandi palazzi scorrono velocemente accanto a noi. Credo sarà una bella serata.

Hey guyz, FINALMENTE QUESTE DUE TESTE DI RAPA HANNO AMMESSO I LORO SENTIMENTI, seppur a modo loro. Che ne pensate? Folle o normale?

Un kiss e al prossimo capitolo😚😚😚❤❤

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