Mi sono innamorata

Rimango ferma come una pietra, non avverto più neanche il freddo. Ora i suoi occhi neri come pece mi hanno inghiottita nel loro abisso senza fondo, impedendomi qualsiasi tipo di movimento o articolazione sintattica. Con un gesto veloce mi ritrovo spalmata contro la parete dell'attico mentre Lucyfer mi sbatte in faccia i suoi quasi due metri d'altezza. Grazie!

"Lucyfer va' via, ti prego." Sussurro debolmente. "Non rovinarmi anche questa sera."

Non mi ascolta e come prova di ciò avvicina ancora di più il suo volto al mio per poi scendere e porre il suo naso nell'incavo del mio collo. Inspira molto lentamente, abbracciandomi forte per i fianchi e facendo aderire la mia schiena contro la parete fredda. Comprendo perfettamente le sue intenzioni e mi divincolo più che posso, riuscendo solamente a colpirlo di poco nella zona dove non batte il sole. Alza di scatto il capo ed incastra nuovamente i suoi occhi nei miei. Il cuore riprende a correre in procinto di vincere una gara idilliaca.

"Vattene." Affermo mentre una lacrima salata mi solca il viso.

"Perché?" Domanda solamente per poi baciarmi il collo.

Ed ecco che le guance mi si tingono di rosso mentre il ventre si arrovella come in una selezione di contorsionismo. Inoltre la mia pelle sta letteralmente bruciando a causa di questo suo contatto troppo ravvicinato. Il mio intero essere si sta nuovamente risvegliando, facendo assopire non solo l'ira ma anche il buon senso.

"Perché sei sposato e mi hai mentito per tutto questo tempo."

"E?" Continua a depositare soffici baci sul punto della giugulare.

Reprimo un gemito di piacere e mi impongo mentalmente di dover rispondere.

"Perché mi hai deluso e sparlato della mia persona, facendomi passare per una poco di buono." Serro le mie mani in forti pugni per poi colpire Lucyfer sul suo petto muscoloso. "Va' via. Così mi fai solo del male."

Si blocca e per la prima volta noto dell'umanità in lui. Con il dorso della mano destra mi accarezza la guancia ed istintivamente seguo il suo movimento, beandomi ancora una volta di un gesto dolce privo di doppi fini. Non riesco ad opporre resistenza.

"Non parli di ciò che ti faccio fisicamente, vero?" Chiede retoricamente.

Accenno un no con la testa. Chino il capo, ma con la stessa mano di prima mi alza il volto, afferrando con estrema delicatezza il mio mento tra il suo indice e pollice. Non riesco a reggere e finalmente le lacrime mi rigano il viso, lasciando anche libero spazio ai singhiozzi. Lucyfer poi fa qualcosa di inaspettato: mi abbraccia. Non è una stretta morbosa e possessiva, ma dolce e sofferta. Avverto i suoi muscoli contrarsi ed il suo respiro regolarizzarsi sempre più. Mi accoccolo sul suo petto, liberandomi di tutto ciò che attanagliava il mio cuore. Dopo svariati minuti mi riprendo, ma lui non mi lascia andare. Questa volta sono io a far sprofondare lui nel mio oceano impazzito nel bel mezzo di un'impervia tempesta. Sarà lui ora ad affogare nel dolore che mi ha provocato.

"Non starò bene fino a quando tu starai qui. Non posso perché a differenza tua io mi sono affezionata molto a te."

"Eva..."

"No! Fammi finire!" Gli ordino.

Questa volta non obietta e mi ascolta attentamente senza però sciogliere l'abbraccio.

"So che per te tutto quel poco che è successo non conta nulla e ne sono pienamente consapevole. Ciò che mi ha fatto più rabbia è stato scoprire che eri sposato. Mi sono sentita sporca ed umiliata per esser stata con l'uomo di qualcun'altra anche se in questo caso la moglie è un'emerita maleducata per non parlare del suo tasso di malvagità e non umanità." Riprendo fiato e lo guardo imperterrita. "Non voglio più stare così perché ho passato la mia intera vita a piangere e sperare che prima o poi qualcuno mi portasse via dall'incubo, ma è avvenuto tutto il contrario. La realtà è andata peggiorando sempre più fino alla settimana scorsa dove ho toccato il fondo."

Il cuore martella prepotentemente contro la gabbia toracica mentre le gambe mi si fanno così molli da volersi sciogliere seduta stante. Se Lucyfer non mi tenesse stretta a sé, sicuramente ora mi ritroverei con il mio bel fondoschiena per terra. Stranamente non parla, ma scioglie il nostro contatto. Il mio intero corpo lo reclama, ma la mia mente sa bene cosa significherebbe accettare e basta sempre e per sempre. Il suo sguardo ora è ricolmo di tristezza. Sì, si sente, forse per la prima volta, colpevole di qualcosa. Purtroppo questo nostro scambio di sguardi viene interrotto a causa dell'entrata in scena della moglie dell'uomo di fronte a me.

"Ecco dov'eri!" Esclama con voce incredibilmente mielosa. "Ah ci sei anche tu."

Mi squadra schifata, notandomi solo in un secondo momento. Non reggo più, non ce la faccio.

"Non preoccuparti, tolgo subito il disturbo." Mi allontano di poco da Lucyfer.

La donna si avvicina con passo deciso e prova ad incenerirmi con quel suo sguardo da gatta morta.

"Non toccare mai più mio marito. Tu sei solo un'umana così stupida da esser caduta nella sua trappola." Ride malvagia. "Non ti illudere. Tu per lui non sei nessuno."

Ed ecco che il mio cuore perde un colpo, due, tre e così via. So perfettamente di essermi illusa perché Lucyfer è il re degli Inferi e sentimenti positivi non potrebbero in alcun modo esser provati dal sottoscritto. Comprendo perfettamente il mio errore, ma sentirmelo dire in faccia da un estraneo, o per meglio dire dalla mogliettina, mi colpisce ancora di più. Digrigno i denti e decido di conclude il tutto, uscendo di scena a testa alta.

"È tutto tuo. Vi auguro buona serata." Sorrido fintamente per poi sorpassare Lucyfer e dirigermi verso l'entrata dell'attico.

"EVA!" Grida il mio nome.

Il cuore riprende a battere come un pazzo, ma la mente mi dice di continuare per la mia strada perché lui alla fine è quello che è ed io sono solo una semplice umana così stupida da essersi innamorata dell'essere più infimo del mondo.

"Eva!" Continua ancora, ma io proseguo irremovibile per la mia strada.

Apro la porta finestra e mi imbuco nuovamente in sala, lanciandomi in pista mentre lacrime calde mi bagnano il volto. Ammassi di corpi sudati scivolano gli uni sugli altri. Il mio fisico freme, si contorce per il dolore emotivo mentre il respiro mi si mozza nell'esatto momento in cui capisco tutto: mi sono follemente innamorata di Lucyfer. Seppur inconsapevolmente sono stata affascinata da lui e l'ho scelto, ho scelto il Male.

Hey guyz,

siamo arrivati finalmente alle rivelazioni...almeno da parte di Eva.

Finalmente ha capito di amare Lucyfer, cosa alquanto inconsueta in quanto nessuno proverebbe mai un sentimento positivo verso il MALE in persona.

Comunque posso avvisarvi che tra non molto le acque si calmeranno per un po' tra i due protagonisti, ma mai dire mai...cosa altro potrebbe accadere di irrimediabile?

Vi lascio con questo dilemma e spero con tutto il cuore che il capitolo vi sia piaciuto.

Detto ciò...un kiss e alla prossima.😚😚😚

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