Il rifiuto

Dopo un quarto d'ora arriviamo a destinazione. Citofono più volte, stringendomi nel cappotto a causa della bassa temperatura mattutina. Per fortuna Frank risponde subito, permettendoci così d'entrare. Hazel parcheggia nel vialetto e mi raggiunge dentro l'enorme villa. La mia amica è letteralmente scioccata e di certo posso comprenderla. Appena mettiamo piede all'interno della casa, Frank ci fa accomodare ed afferra i nostri cappotti, appendendoli poi ad un manichino in acciaio. Noto che è particolarmente teso ed inoltre mi rivolge uno sguardo diverso.

"A cosa devo questa tua visita? Mi fa tanto piacere." Afferma Frank.

Hazel mi tocca il braccio destro dato che sono rimasta in silenzio, non degnando così l'uomo dinanzi a me di una degna risposta. Mi faccio coraggio e sospiro pesantemente. Necessito del suo aiuto.

"Ho bisogno di mettermi in contatto con Lucyfer." Chino il capo. "È importantissimo."

Frank si inginocchia di fronte a me ed afferra il mio grembo, depositando poi sopra un dolce bacio. Lui sa. Ma come?! Un singhiozzo fuoriesce dalle mie labbra tremanti mentre le lacrime hanno ottenuto il libero accesso. Hazel mi abbraccia, rassicurandomi che andrà tutto bene e che Lucyfer sarà contento della lieta notizia. Non voglio essere pessimista, ma sento che non avverrà ciò.

Lucyfer Pov's

"NO!" Urlo, scagliando la bottiglia di vetro contro il muro rovente.

Raj entra nella mia stanza, scuotendomi prepotentemente per le spalle.

"Che è successo? Lucyfer rispondi!" Mi grida in volto.

"COSA È ACCADUTO?! COSA?!" Ringhio a pochi passi da lui. "LEI È INCINTA!"

"Di che stai parlando?" Domanda confuso.

Rido preso da un attacco di isteria, alzandomi e barcollando tra un passo e l'altro.

"Eva." Dico con nonchalance.

"Eva?" Chiede più incredulo che mai. "È impossibile!"

"Ma davvero?!" Esclamo ironicamente.

"Sicuro che sia tuo?"

"Al 100%. Non era possibile se non fosse per quel bastardo!" Sbraito.

"Che stai dicendo Lucyfer. Non ti riconosco più!" Raj cerca di farmi ragionare, ma invano.

"DIO! SEI STATO TU!" Urlo fuori di me. "PERCHÉ HAI FATTO IN MODO CHE AVVENISSE?! RISPONDIMI!"

Mi rendo perfettamente conto di non poter in alcun modo riceve risposta da parte dell'Altissimo. Nell'arco di pochi secondi mi ritrovo con le spalle contro il pavimento scuro e Raj seduto su di me mentre il suo sguardo preoccupato cerca di capire cosa non va.

"Lucyfer sei fuori di te." Dice con calma.

"No, no, no." Farnetico come un folle. "Quello che è avvenuto è un dannatissimo miracolo. Lui l'ha fatto per rovinarmi la vita. Lei così si spegnerà per sempre!"

"Spiegati meglio."

Sghignazzo, scrollandomelo di dosso. Con passi lenti e non del tutto sincronizzati mi dirigo nella sala del trono, sedendomi sopra la grande poltrona. Afferro il capo tra le mani, pensando ad una possibile soluzione mentre avverto la contentezza di Eva e la sua paura. Il mio cuore prende a battere forte contro la gabbia toracica, torturando in tal modo i miei sventurati capelli. Mi sento così impotente ed in collera con me stesso in primis poi con Dio. Tutto ad un tratto una fitta nuvola bianca appare in stanza, mostrandomi dopo tanto tempo l'unica donna che mi abbia mai amato per quello che sono: Eva.

Eva Pov's

"Frank ti prego." Lo scongiuro.

"D'accordo." Sospira. "Seguitemi."

Ci porta al piano di sopra ed apre successivamente una porta, rivelandoci una delle innumerevoli stanze degli ospiti. Mi invita a stendermi sul letto mentre Hazel si posiziona ai piedi del materasso, studiando bene l'anziano maggiordomo. Frank afferra una sedia e la mette accanto a me, sedendosi poi sopra. Mi guarda con occhi ricolmi di dolcezza e tristezza, forse sapendo ciò che sto passando.

"Sicura?"

"Sì." Rispondo determinata.

"Devi chiudere gli occhi e cercare di addormentarti."

"Ma se..."

"Fai come ti dico." Dice con un tono che non ammette repliche.

Chiudo gli occhi e cerco di addormentarmi quando avverto la voce bassa e calma di Frank. Sta dicendo qualcosa in lingua antica, probabilmente in latino, ma non riesco ad ascoltare tutto il suo 'discorso' che vengo inghiottita dall'oscurità, concedendomi così a Morfeo.

Sogno/Transizione spazio-temporale

Mi sveglio con una lentezza estrema mentre tutto intorno a me è offuscato dal una fitta nebbia bianca. Man mano le immagini diventano sempre più nitide, rendendomi così conto di non essere più nel letto. Mi alzo da terra e consto di trovarmi in una sala in stile settecentesco. Ma che diavolo di posto è mai questo?!

"Eva." Lui mi chiama.

Mi volto e lo noto seduto su un trono tanto macabro quanto imperiale. Lacrime calde bagnano le mie gote mentre il cuore riprende a battere. Rivederlo dopo tanto tempo mi fa sentire nuovamente viva. Scuoto la testa e corro nella sua direzione. Mi fermo dinanzi al trono, ma il suo sguardo è diverso. Sembra assente e pensieroso. Non pare umano. Mi osserva con gli occhi ridotti a due fessure ed un'espressione dura nel volto.

"Lucyfer." Sussurro debolmente.

Non riesco ancora a crederci. Lui è qui, è qui davanti a me! Si alza con grazia dalla sua imponente poltrona per poi avvicinarsi. Rimane comunque a debita distanza, non scomponendosi di una singola virgola.

"Come mai sei qui?" La sua voce è atona e priva di qualsiasi tipo di emozione.

"Devo assolutamente parlarti." Affermo brusca.

Perché adesso si comporta così? Gli interessavo così poco da dimenticarsi di me, di noi, in così poco tempo?

"Chi ti ha messo in comunicazione con me?"

"Frank."

"Traditore." Borbotta, ma riesco comunque a sentirlo e lui se ne accorge. "Cosa mi dovevi dire di così tanto importante da non poter aspettare altri nove mesi?"

"NOVE MESI?!" Esclamo incredula.

"Ti avevo avvertita." Dice con finta calma.

"Come puoi dire così!" La voce mi si incrina leggermente, tradendomi. "Lucyfer io sono...sono..."

"Porti in grembo un mostro." Conclude lui con tono tagliente.

Alzo di scatto il volto e non noto alcun tipo di risentimento da parte sua. Mi scruta come una qualunque. Come può chiamare così suo figlio? Come può odiarlo già sino a tal punto? Probabilmente voleva solo divertirsi con me.

"Deve morire il prima possibile e tu continuare la tua vita." Afferma Lucyfer con superiorità.

Spalanco gli occhi per l'incredulità mentre il mio cuore smette di battere anche se per pochi istanti. Come fa ad essere così meschino e privo di sentimenti? Possibile che non gli sia mai importato nulla?

"Abortisci, liberatene." Sentenzia duro.

Mi avvicino e gli tiro un sonoro schiaffo in pieno volto. I suoi occhi cambiano colore, ma prima che possa avventarsi su di me, la coltre di fumo bianca mi investe mentre le lacrime scendono copiose ed i singhiozzi mi fanno compagnia nel viaggio di ritorno. Sei un mostro Lucyfer!

Fine Sogno/ Transizione spazio-temporale

Mi risveglio nel mondo reale. Avverto la morbidezza del materasso sotto il mio corpo mentre Hazel ora è sopra il letto che mi guarda con occhi ricolmi di lacrime e la faccia addolorata. Mi stringe forte a sé, cercando di dare così la forza ad entrambe. Percepisco un forte dolore nel petto come se mille proiettili avessero trapassato il mio esile corpo fino a ridurlo in brandelli. La testa mi scoppia mentre il mio intero essere è ormai privo di vita. Dopo qualche minuto mi siedo sul materasso e noto che Frank ci ha osservate per tutto il tempo.

"Cosa vi siete detti?" Domanda con calma.

"Mi ha detto di uccidere nostro figlio e di rifarmi una vita. L'ha denominato mostro." Riprendo a piangere perché non riesco più a controllare queste forti emozioni.

"Cosa hai intenzione di fare?" Chiede dopo minuti di silenzio.

"Io...io...io credo lo terrò." Balbetto incerta.

"È una decisione difficilissima." Afferma Frank.

"Lo so, ma non sono capace di uccidere una qualsiasi creatura né tanto meno una nuova vita." Ammetto, accarezzandomi il ventre.

"Ci sarà io con te." Mi sussurra Hazel, strofinando una sua mano sul mio braccio.

Le sorrido debolmente in segno di riconoscenza.

"Eva quello che è avvenuto è praticamente impossibile." Asserisce Frank.

"Ne sono consapevole e credo di averlo capito forte e chiaro."

"È un miracolo!" Esclama l'anziano con gli occhi lucidi.

Chino il capo ed osservo la mia pancia. Lui è dentro di me per una volontà superiore a noi, persino Lucyfer non sapeva nulla a riguardo. Sorrido verso il mio grembo, accarezzandolo leggermente. Sento la speranza provenire dal mio corpo insieme ad una grande forza che mi incita a non abbattermi e seguire le mie volontà.

"Lo terrò." Dico con voce rotta.

"Andrà tutto bene." Mi abbraccia Hazel.

"Sì."

Hey guyz, Lucyfer è un perfetto stronzo, ma no, non è così. Lui ha una validissima giustificazione a ciò ma Eva ancora non sa nulla. Rimane il fatto che comunque non ha tatto...ah gli uomini😂😂😂. Comunque scherzo perché anche noi ragazze/donne non siamo tanto normali...ma dettagli. Oggi ho detto già troppo😂. Un kiss e alla prossima😘😘

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