Duro allenamento e killer a piede libero
Dopo aver dato sfogo alla mia frustrazione, opto per un allenamento basato su pugni e calci. Immagino Lucyfer dinanzi a me mentre lo metto a tappeto. Se solo fosse realtà! Decido di uscire dalla palestra solo nel pomeriggio, mangiando al volo un panino con hamburger e ketchup da un furgoncino vicino al parco. Entro in casa e come al solito non trovo nessuno. Sbuffo e mi dirigo in bagno. Apro l'acqua calda per riempire la vasca per poi spogliarmi. Mi specchio ed emetto un urletto.
"Cosa mi ha fatto?!" Domando scioccata, toccandomi il collo. "Ahia!"
Dei piccoli segni violacei contornano l'esterno della gola. Maledetto Lucyfer! Emetto un grugnito roco per la frustrazione ed entro in vasca. Mi abbandono al dolce e soffice 'potere' dell'acqua calda. Chiudo gli occhi e mi rilasso.
"EV! EV!" Qualcuno bussa ripetutamente alla porta del bagno.
Un attimo...sono ancora in vasca?! Non ci credo...mi sono addormentata di nuovo!
"Haz sto facendo un bagno caldo!" Urlo dall'interno della stanza.
"Sono le 20:15! Tra poco dovremo muoverci per andare a lavoro!" Strilla dall'altra parte.
"Sì, sì. Adesso esco!"
"Sia lodato il Signore!" Risponde frustata.
Sorrido alla sua esclamazione ed avvolgo il mio corpo in un asciugamano. Avverto una grande stanchezza alle gambe ed intorpidimento in tutto il corpo. Forse ho esagerato con gli allenamenti...chissà! Mi vesto velocemente e lego i capelli in un alta coda. Trucco gli occhi con del semplice mascara e le labbra con un rossetto color carne. Esco dal bagno e mi intrufolo in cucina, gettando subito la testa in frigo.
"Alla buon ora, Ev!" Mi rimprovera Haz.
"Scusa, ma sto scegliendo cosa mangiare. Ho una fame da lupi!" Mi lamento.
"Ti pareva!" Esordisce divertita.
Afferro la bottiglia del succo di frutta ed una confezione di yogurt al caffè, prendendo poi dei cereali e versandoli all'interno della coppetta.
"Com'è andata la giornata?" Mi domanda la mia amica.
"Tutto ok, tu?" Mento.
"Oggi è venuto al bar un tipo parecchio strano ed ha iniziato ad inveire contro una povera vecchietta, dicendole che gli aveva rubato il giornale ed anche il posto." Dice, scoppiando a ridere.
"Non ci credo!" Seguo a ruota Hazel.
Continuo a cenare per poi uscire di casa e dirigermi a lavoro con la mia coinquilina. Mentre passeggiamo Hazel interrompe il silenzio.
"Ev." Mi richiama.
Mi volto verso di lei, prestandole la mia totale attenzione.
"Hai saputo della morte di quella povera ragazza di diciannove anni?"
"CHE?!" Mi blocco sul posto. "Impossibile."
"Perché? Il killer è ancora a piede libero e a quanto pare non si è fermato anche se ora uccide la metà delle fanciulle."
"No, no."
"Sì, invece." Hazel estrae il telefono dalla tasca e mi mostra l'articolo di questa mattina. "Guarda tu stessa."
Rileggo più volte la notizia non credendo ai miei occhi. Lucyfer mi ha mentito! Non solo mi sta utilizzando come sacca personale, ma non ha tenuto fede al patto. Avverto il sangue ribollirmi nelle vene mentre un senso di nervosismo si impadronisce di me. Vorrei spaccare la faccia a quel verme per poi spedirlo in cella a calci nel sedere.
"Tieni." Restituisco il telefono alla mia amica.
"Sempre cocciuta, eh?" Ironizza lei.
Non rido e lei subito lo nota. Riprendo a camminare con Hazel alle calcagna. Mi sento così stupida. Perché dovrei bastargli io? Prima uccideva così tante vittime ed ora ha solo me? Perché non ci ho pensato prima? Sono un'emerita rimbambita! Da oggi in poi non berrà una sola goccia del mio sangue quell'essere mostruoso dalla faccia da angelo.
"Ev! Haz!" Zoey ci saluta tutta pimpante, ma appena si rende conto della mia cera, si ammutolisce.
Entro nello stanzino e subito mi cambio. Mi aggiusto leggermente i capelli ed accosto l'orecchio alla porta, sentendo un brusio dall'altra parte. So che non è corretto origliare, ma sono troppo curiosa. Sicuramente non si starà parlando di segreti di stato in un posto lurido come questo!
"Cos'è successo, Haz?" Domanda Zoey.
"Le ho parlato dell'ultima vittima e non mi ha creduta."
"E poi?"
"Le ho fatto vedere l'articolo ed è sbiancata di colpo, ammutolendosi."
"Forse Ev ha paura." Prova a dire Zoey.
"La conosco troppo bene." Sbuffa Hazel. "Ci sta nascondendo qualcosa."
"Perché? Cosa te lo fa pensare?" Chiede preoccupata l'altra.
"Quando tiro fuori questo genere di cose, lei si zittisce di colpo."
"Secondo me è solo spaventata e tu sei così priva di tatto che le mostri le news con incorporate le immagini dei cadaveri." La rimprovera Zoey.
"Non è vero!" Si difende Hazel.
Se solo sapessero che conosco di persona il killer e che ho stipulato con lui un contratto forzato solo per non uccidere le altre ragazze! Mi spiace che si preoccupino così tanto per me, ma non hanno idea in che cosa mi sono immischiata e soprattutto con chi. Spalanco di colpo la porta, ritrovandomele davanti. Mi avvicino ad Hazel e la abbraccio.
"Scusa se mi sono comportata così prima, ma queste notizie mi fanno innervosire parecchio. Sono così impotente." Ammetto.
"Non devi dirlo neanche per scherzo!" Sentenzia Zoey, costringendomi a guardarla. "Sei forte e perspicace. Di questi casi se ne deve occupare la polizia. Tu non hai colpa!"
Se solo sapessi, mia cara amica. Scuoto la testa e sorrido.
"Basta esser giù per oggi." Sospiro. "C'è un pubblico che ci attende e non possiamo lasciarlo così agognante."
"Vorrai dire scimpanzé con ormoni a mille." Mi corregge Zoey.
"Io li definirei più come un ammasso informe di maiali al pascolo." Afferma Hazel, facendo finta di vomitare.
Scoppiamo a ridere prima di salire sul palco. Balliamo, danziamo senza pensare a nulla. Questo è il nostro segreto per sopravvivere nella società odierna: scollegare il cervello per qualche ora e lasciarti andare. Il ballo ci fa rinascere, permettendoci di respirare per la prima volta, ridere senza un determinato motivo ed abbandonare, anche se per poco, le preoccupazioni che ci perseguitano. La musica arriva alle mie orecchie come un dolce sussurro, un lamento roco carico di emozioni pronte ad esplodere da un momento all'altro. Il corpo si muove mentre la mente viaggia indisturbata in un luogo lontano e migliore rispetto a quello dove siamo costretti a vivere. Danzo con destrezza, regolando i movimenti in base alla loro fluidità. Più volte ho incastrato il mio sguardo con quello di Lucyfer, ma ho sempre sviato la traiettoria. Non voglio rovinare questo momento di 'libertà' a causa sua, ho necessità di vivere anch'io.
SO PERFETTAMENTE CHE OGGI NON È PREVISTA LA PUBBLICAZIONE DEL CAPITOLO, MA DATO CHE È L'IMMACOLATA...VI HO FATTO UN REGALO. BUON IMMACOLATA A TUTTI😆😆😆
Spero comunque che vi sia piaciuto.
So perfettamente che il capitolo è un po' troppo semplice senza troppa azione, ma aspettate il prossimo perché le cose inizieranno a smuoversi e con esse anche i cuori dei nostri protagonisti che fino a questo istante non si sono scomodati più di tanto.
Avevo necessità di gettare la mina che poi esploderà e darà, nel vero senso della parola, un colpo secco alla narrazione.
Spero che la storia vi stia piacendo e nulla...vi aspetto al prossimo capitolo.
Un kiss...carmen.
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