Un giorno di riposo
Scusatemi per ciò che state per leggere, ma ho bisogno di qualcosa di dolce. IN COMPENSO, vi anticipo già che importantissime novità sono in arrivo a breve, perciò rimanete collegati ✨💖
Chloe Decker, ancora in dormiveglia, si tirò il piumone che la ricopriva fin sul naso. Tossì ancora, per l'ennesima volta, ed una spiacevole fitta le trapassò i polmoni. Aveva piuttosto freddo, ma sentiva nello stesso tempo anche male ai muscoli, e l'idea di alzarsi per infilare una maglia e dei pantaloni non le andava per nulla giù.
Decise così per una via di mezzo: rotolò un po' più verso la sua destra, finché non arrivò a toccare il petto di Lucifer.
Il diavolo, nonostante fosse ancora più addormentato di quanto lo fosse lei, la strinse subito, in un movimento quasi automatico.
<<Chloe->> si sforzò per aprire appena le palpebre, e per farsi uscire di bocca parole di senso compiuto, nonostante la voce impastata <<Tu scotti peggio dell'inferno...>>
Anche senza appoggiarle le labbra sulla fronte, poteva sentire il calore che si sprigionava dal suo corpo: alzò di qualche centimetro la testa dal cuscino, ormai del tutto svegliatosi, e la osservò in apprensione.
La Detective aveva il volto rilassato, le labbra rosee semiaperte e i capelli spettinati ad arte tipici di ogni mattina, ma tuttavia era più colorita del solito, ed il suo respiro più affannoso di quanto non avrebbe dovuto essere. Proprio in quel momento, mentre lui la scrutava, ella tossì di nuovo, mugugnando di dolore e fastidio.
Il diavolo prese allora ad accarezzarle la schiena, abbracciandola ancora più forte.
Ci vollero altri cinque, sei minuti, prima che anche lei spalancasse gli occhi verdi e lucidi.
Lucifer si sforzò di sorriderle, accarezzandole una guancia con il dorso della mano:<<Non ti senti bene, amore mio?>> le sussurrò accorato.
<<Non molto>> la Detective si portò una mano davanti alla bocca e starnutì forte <<Forse avrei dovuto dormire più vestita>> considerò.
Aveva addosso soltanto una camicia bianca del diavolo, in flanella, che tra l'altro era abbottonata soltanto a metà, ed era del tutto probabile che per la maggior parte di quella notte avesse dormito scoperta. Ora ne pagava le conseguenze: le tremavano leggermente le labbra, ed in generale sentiva i brividi in tutto il corpo. Si portò la mano alla fronte, aggrottando appena le sopracciglia castane.
<<Sì, Detective, sarebbe stato meglio>> Lucifer sospirò, togliendosi le coperte di dosso ed alzandosi dal letto. Si diresse in sala strascinando i piedi, senza la sua solita grazia nei movimenti, e ritornò qualche minuto dopo. Stringeva tra le mani un termometro digitale e lo porse alla Detective, che nel frattempo si era messa seduta ed era intenta a pettinarsi i capelli con le mani.
<<Grazie>> tossicchiò Chloe, infilandoselo sotto l'ascella destra. Il diavolo emise un altro, sonoro sospiro, per poi abbassarsi appena a baciarle la fronte.
Il bagaglino elettrico fece il suo dovere in pochissimi secondi, ed emise il caratteristico suono di quando aveva completato la misurazione.
<<38.7>> lesse la Detective sullo schermo a cristalli liquidi del dispositivo <<Quasi 39>> aggiunse sottovoce, sbattendo una mano chiusa a pugno sul letto.
Non poteva credere, di avere la febbre: erano eoni interi che non si ammalava, e le faceva bollire il sangue, il pensiero di stare male proprio ora: c'erano casi importanti che lei e Lucifer stavano seguendo, casi che dovevano essere risolti al più presto.
Un nuovo starnuto interruppe quel flusso di pensieri, e la Detective tornò a distendersi, raggomitolandosi nelle coperte, al calduccio.
<<Non penso di essere nelle condizioni di andare al lavoro...>> si schiarì la gola, tossendo di nuovo <<Se prendo una tachipirina subito, magari tra qualche ora starò meglio e potrò->
Lucifer le si era disteso accanto, ed aveva alzato un sopracciglio solo, come faceva sempre quando era sorpreso o contrariato <<Tu hai la febbre alta, Chloe, dovresti pensare solo a riposare e a stare meglio...>> le ricordò.
Lei alzò le spalle, senza però mettere in conto quanto dolore le sarebbe costato quel singolo, semplice movimento:<<Certo, non posso andare al lavoro finché sto così male: finirei per far ammalare qualcuno; ma potrei tornare, nel caso guarissi in fretta>>
Detto ciò si portò le ginocchia più vicine al petto, sotto le coperte, per diminuire al minimo la dispersione di calore e tentare di calmare la tosse.
<<Te lo meriti, qualche giorno di riposo>> commentò, baciandola sulla sommità della testa, proprio nel punto dal quale si diramava la cascata disordinata dei suoi capelli biondi <<Sono mesi che non ti prendi una pausa!>>
Chloe sospirò:<<Anni, in realtà>> si portò una mano alla bocca e tossì.
<<Ma certo: anni...>> commentò Lucifer <<Perché questo non mi sorprende, conoscendoti?>>
Erano anni che non si assentava dal proprio lavoro, perché, come lei stessa avrebbe detto se le fosse stato chiesto, godeva di buona salute e di solito non stava tanto male da giustificare un'assenza. Che, tradotto in parole povere, significava soltanto come Chloe Decker non si era assentata nemmeno quella volta in cui si era svegliata con quasi quaranta di febbre, né quella volta in cui aveva vomitato. Aveva stretto i denti, imbottendosi di antinfiammatori vari, ed era andata lo stesso a fare il proprio dovere.
<<Ti amo>> mormorò il diavolo, inspirando a fondo il profumo della donna fantastica che lo abbracciava <<E vedrai che guarirai in men che non si dica. Promesso>>
La Detective gli sorrise, alzò gli occhioni verdi nei suoi, e lo attìrò a sé, avvinghiandosi con le dita tra i suoi capelli. Appoggiò le labbra su quelle del diavolo e lo baciò a lungo, circondandogli la vita con le gambe e passandogli entrambe le mani sul volto, sulle spalle ed infine sul petto nudo.
Quando gli fu concesso di tornare a respirare, Lucifer si allontanò di qualche centimetro, le sopracciglia nere schizzate verso l'alto alla velocità della luce.
<<Non guarire troppo presto, però...>> sussurrò all'orecchio della Detective, ammiccando e ridacchiando, al settimo cielo, come un bambino che i genitori portano al parco dei divertimenti.
<<Vedrò quello che posso fare>> disse Chloe, riprendendo il proprio posto tra le sue braccia con un sospiro soddisfatto.
<<Nel frattempo c'è qualcosa che posso fare io, per farti sentire meglio? Vuoi da mangiare, da bere, o...non so, hai freddo, Detective? Vuoi una coperta più calda?>>
Lei scosse la testa:<<Resta fermo così: abbracciami>> mormorò, e lui obbedì, più che lieto di eseguire gli ordini, per una volta. <<Sono davvero contenta->> tossì forte, e fu obbligata ad interrompersi <<Sono davvero contenta che le cose tra noi due vadano bene, finalmente>>
Lui ammiccò, avvicinando il viso a quello di lei:<<Soltanto "bene"? Perché, non so a cosa tu fossi abituata col Detective Stronzo, ma ti assicuro che sei volte di seguito sono più che->>
<<Sì, tante grazie, Lucifer, ma non mi stavo riferendo al sesso>> Chloe si schiarì la gola, alzando gli occhi al cielo.
<<Anche se devi ammettere che quello va piuttosto bene, in effetti>>
<<Oh, sì!>> esclamò lei <<Va più che bene, anzi, è assolutamente eccezionale, quasi paradisiaco>> e si godette la reazione del diavolo.
<<Farò finta di non essermi accorto del sarcasmo nelle tue parole>> replicò quello, accigliandosi per gioco <<Sai che non sei affatto carina, con la mia povera autostima calpestata? Avrò probabimente qualche danno psicologico a lungo termine, per colpa tua!>>
<<Beh, ma allora Linda mi deve un favore>>
E stavolta fu il turno del diavolo, di alzare gli occhi al cielo con sufficienza, ma poi gli balenò un mente un'idea del tutto differente.
<<Che ne dici del bis?>> mormorò a Chloe, facendo scorrere le mani sulla sua schiena, lentamente, dalle spalle fino ad arrivare ai fianchi <<Sai, tanto per rinfrescarti la memoria: sembra tu ne abbia proprio bisogno...>>
La Detective si morse il labbro, perdendosi nei suoi occhi color cioccolato, e per diverso tempo non fu in grado di dire nulla, né avrebbe voluto farlo.
<<Ho ancora 38 e 7, ricordi?>> replicò poi, quando si ricordo di dovergli dare una risposta. Anche se, ad onor del vero, il calore che sentiva espandersi in tutto il corpo non aveva niente a che fare con la febbre alta. Non in quel momento.
<<Staremo attenti>> mormorò il diavolo, passandosi la lingua all'interno del labbro inferiore e già pregustando le piacevoli ore che li attendevano <<Faremo ogni cosa con la calma necessaria>>
Ma Chloe sospirò, togliendosi le sue mani di dosso e premendole contro il materasso, ai lati del volto del diavolo:<<Non ti ho ancora detto "sì", nel caso in cui non l'avessi notato>> commentò beffarda, dandogli un leggero bacio sulla punta del naso, tanto per torturarlo un po'.
Lucifer inarcò le sopracciglia:<<Oh, l'ho notato, l'ho notato... È solo che stavo pensando alla scorsa notte: mi hai detto talmente tante volte di sì in così poco tempo, che non pensavo ci fosse bisogno di ribadirlo ulteriormente>>
La Detective si tolse subito da lui, le spesse labbra rosee aperte a formare una O:<<Non c'è bisogno che tu faccia quell'espressione compiaciuta!>>
Ed il sorriso del diavolo si allargò ancora di più, scintillando nella luce del sole mattuttino:<<Cercherò di darmi un contegno>> promise, ma era chiaro che non si sarebbe dato un contegno, non in quel senso. Ed era altrettanto chiaro che, né lui né tantomeno la Detective, desideravano davvero se lo desse.
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