Quarantena natalizia

Erika gemette, accoccolandosi sul divano di casa propria, davanti alla televisione, avvolta nel proprio pesante pigiama blu.
L'albero di natale che spiccava al lato del suo soggiorno, come ogni anno, sembrava sbeffeggiarla.
La ragazza sospirò di nuovo, tentando di cambiare posizione per mettersi più comoda, e l'ennesimo crampo allo stomaco le fece venire voglia di piegarsi in due e ricominciare a piangere.
Il venticinque dicembre era una delle giornate più felici dell'anno, una volta. Un giorno di festa, nel quale si incontrava con tutta la sua famiglia per mangiare, scambiarsi i regali e stare insieme.
Era però ormai da due anni che una pandemia globale aveva sconvolto non solo la sua, ma anche la vita di milioni di persone.
E così, Erika avrebbe passato quel Natale sola soletta, chiusa in casa a piangere e a vedere film natalizi che nemmeno le piacevano: purtroppo, secondo i due tamponi che aveva fatto il giorno prima e quello prima ancora, era risultata positiva, e così era costretta a passare almeno una settimana in quarantena.
Non aveva grandi sintomi, oltre ad un lieve mal di gola e ad un pò di raffreddore, il che era un bene. Sapeva che molte persone non erano state fortunate come lei, in quel senso. Tuttavia, la prospettiva di passare buona parte delle vacanze da sola, chiusa in casa, le metteva addosso una tristezza terribile.
Aveva lavorato tutto l'anno per permettersi un viaggio in Giordania di una settimana, dal ventisei dicembre al due gennaio.
Viaggio al quale ovviamente avrebbe dovuto rinunciare.
E, come se già tutto ciò non fosse abbastanza, quella mattina si era svegliata col ciclo, che aveva ritardato di cinque giorni apposta per venirla a tormentare il giorno di Natale.
Erika cambiò canale, visto che il programma di cucina che in realtà non  stava guardando iniziava ad infastidirla.
Si coprì con la sua coperta di pile, tremando appena, ed appoggiò la testa su un cuscino, pronta per assopirsi. Non vedeva l'ora che quel giorno passasse.
<<Buon Natale, piccola cara!>>
Erika si tirò su a sedere di colpo, spaventata a morte:<<Ti sembra il caso?!>> gridò, rivolta all'uomo che stava in piedi al centro del suo salotto.
Lucifer Morningstar si sistemò i polsini della giacca dorata, sorridendole con grande affetto ed andando a sedersi con grazia sul divano accanto a lei.
<<Mi scuso per l'irruzione>>
Erika strinse gli occhi, incrociando le braccia:<<Sai che non dovresti essere qui: ne abbiamo già parlato>> si portò una mano al ventre, stringendo i denti <<Sono in quarantena ancora per cinque giorni, il che significa niente visite, niente uscite e niente contatti con l'esterno>>
Lui le passò un braccio intorno alle spalle, baciandole una tempia:<<E tu sai che il diavolo non si ammala>> replicò <<Non devi preoccuparti che io possa essere contagiato, o che contagi altre persone>>
Erika sospirò passandosi una mano sui mossi capelli neri, e si strinse nell'abbraccio dell'ormai ex Principe delle Tenebre.
<<Perché sei venuto qui?>> domandò, dopo diversi minuti di silenzio.
Lucifer si accigliò, accarezzandole una guancia:<<Cosa intendi?>>
Lei gli rivolse un mezzo sorrisetto:<<Voglio dire: non dovresti essere con la tua famiglia, il giorno di Natale? Con Amenadiel, per esempio>>
<<Mio fratello è con la sua famiglia, con Linda e Charlie>> le spiegò il diavolo <<Maze ed Eve sono da qualche parte a cacciare taglie, e la Detective è con Trixie, Dan ed i suoi genitori>>
Lucifer le sorrise ancora, abbassando gli occhi scuri color del cioccolato in quelli della ragazza, ancora più scuri dei suoi, quasi neri.
<<Sono felice che tu sia qui>> mormorò lei, quasi sul punto di commuoversi.
Il diavolo le poggiò un leggero bacio sulla testa, attirandosela ancora più vicina:<<Non sarebbe stato molto carino se avessi lasciato che passassi il Natale da sola, immagino>>
La ragazza gli appoggiò la testa sulla spalla, con le lacrime agli occhi.
<<E poi>> continuò Lucifer <<Ho pensato a tutte le cose divertenti che avremmo potuto fare insieme, in una settimana di isolamento>>
<<Un classico>> commentò Erika, sollevando appena un sopracciglio.
Il diavolo sogghignò, dandole un'amorevole buffetto in testa.
<<Comunque tu stai bene, no?>> 
<<Sono stata meglio>> commentò lei <<Mi è venuto pure il ciclo>>
<<E per fortuna, aggiungerei!>> esclamò Lucifer, ridacchiando sotto i baffi.
Erika sbuffò, alzando gli occhi al cielo, fingendo di essere infastidita dal suo umorismo. In realtà, però, era più che felice di averlo vicino. Come sempre.
Si sistemò meglio tra le sue braccia, ignorando il male alla gola e i crampi allo stomaco, e si godette quel momento.
<<Buon Natale anche a te>> mormorò.

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Indovinate chi è così fortunata da essere in quarantena proprio durante le vacanze di Natale?
E niente, tanti auguri di buone feste a tutti 💖

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