L'infernale duo

Le porte dell'ascensore si aprirono e Mazikeen entrò nell'attico.
Si diede una breve occhiata intorno, notando, con non poca sorpresa, che Lucifer stava seduto al suo adorato pianoforte, con diverse bottiglie vuote sparse tutto attorno, sul pavimento.
La giacca del suo completo rosso era abbandonata sul divano in pelle, senza la minima cura.
Il volto del suo amico era stravolto, come se avesse passato ore ed ore a piangere.
<<Felice di vederti>> Maze andò al bancone degli alcolici, proprio com'era sua intenzione quando aveva deciso deciso di venire fin lì, e stappò una bottiglia coi denti. Poi, sputato il tappo, se la portò alla bocca con foga.
<<Ciao>> si limitò a farfugliare Lucifer, con le dita mollemente appoggiate ai tasti del suo Stainway, senza avere la forza di sollevarle per suonare qualcosa.
Guardò la sua migliore amica in silenzio, mentre quella si scolava un'intera bottiglia di London Gin, e ben presto notò che anche lei, quella sera, dovesse avere qualche motivo di turbamento.
Il demone finì il proprio alcolico senza fare la minima piega, poi ne stappò un'altro, sospirando.
<<Che c'è?!>> domandò, notando lo sguardo perplesso che le veniva rivolto <<Io ed Eve abbiamo avuto un piccolo...diverbio, qualche ora fa>>
<<E così sei venuta qui a bere...>>
<<Beh, che posso dire? Il demone perde il pelo ma non il vizio, a quanto pare>> e si portò alla bocca il whisky single malt che aveva appena aperto.
Lucifer sospirò a sua volta, sconsolato. In effetti, quei due, in quella bella sera di fine luglio, avevano avuto la stessa, identica idea: andare al Lux e bere il più possibile.
<<Anche io e Chloe abbiamo litigato>> disse <<Poco ci mancava che mi cacciasse di casa, 'sta volta>>
Mazikeen non potè trattenersi e scoppiò a ridere, sputacchiando una buona metà del whisky che si era appena versata in bocca.
<<Quando Decker perde le staffe può essere spaventoso, in effetti>> considerò, andando a sedersi sul pianoforte, accanto ad un molto avvilito diavolo. Avvilito quasi quanto lei.
Entrambi sapevano che la Detective non era una donna facilmente innervosibile, ma sapevano altrettanto bene che non era affatto piacevole starle vicino, quando si innervosiva.
Il demone gli porse la bottiglia:<Devi aver fatto qualcosa di molto grave>> commentò.
Lucifer la prese e ne bevve un lungo sorso, prima di restituirla:<<E tu no?>> domandò.
Maze fece spallucce, continuando a scolarsi il suo whisky, senza darsi la pena di fare la fatica di rispondere. Non aveva mai visto la dolce e gentile Eve arrabbiata come quella sera, non da quando erano sposate. E nemmeno prima.
Nessuno dei due parlò più, entrambi troppo immersi nei propri pensieri e nei propri rimpianti, finché il demone non finì la seconda bottiglia della serata.
<<Sai, Luc, ero consapevole che il matrimonio non sarebbe stato tutto rosa e fiori, ma non credevo che sarebbe stata così dura>>
<<Mai dura quanto svegliarsi ogni due minuti, ogni notte, perché Rory deve bere il latte>> ribattè Lucifer.
Lui e Chloe non erano mai stati così felici come lo erano da quando la piccola era nata, ma di certo lo stress derivante dalle pochissime ore di sonno non li aiutava a mantenere la tranquillità in famiglia.
Il demone rise ancora.
<<Comunque sia>> incrociò le gambe sul legno nero dello Stainway sul quale stava seduta <<Comunque sia, io non posso tornare a casa>>
<<Già, nemmeno io>> il diavolo non era affatto in una situazione migliore rispetto alla sua <<Almeno non fino a domani mattina>> aggiunse, rassegnato.
Seguirono diverse decine di secondi nei quali nessuno dei due vecchi amici emise il minimo suono, né si mosse. Poi i due, praticamente all'unisono, si scambiarono un lungo sguardo, mentre i loro pensieri si focalizzavano sulla medesima lunghezza d'onda.
<<Anche se non fossi Dio, non farei fatica a stabilire quanto pessima sia l'idea che vi è appena venuta>>
Amenadiel, avvolto nella propria nuova, candidissima tunica, si trovava ora a pochi metri dai due.
Da quando era divenuto onnipotente ed onnipresente, non era facile fare qualche cosa, o pensarla, o dirla, senza che lui lo sapesse.
Mazikeen sollevò un sopracciglio con fare sprezzante:<<La stessa cosa che hai detto anche quando hai scoperto che avevamo deciso di farci una vacanza a Los Angeles>> gli ricordò, saltando giù dal pianoforte.
<<Anche questo è vero, caro fratello>> lo sbeffeggiò Lucifer, per scherzo.
Dio - quello nuovo, sia chiaro - alzò gli occhi al cielo, incrociando le braccia sul petto:<<So che sarà completamente inutile, e che sceglierete di non seguire il mio consiglio assennato, ma credo che dovreste tornare a casa e fare pace con Chloe ed Eve>>
Il suo tono di voce era fermo ed autoritario, ma molto calmo, capace di infondere pace e saggezza in chiunque lo ascoltasse. Quasi, chiunque.
<<Hai ragione: è inutile>> Lucifer si alzò dal suo sgabello, rimettendosi la propria giacca rossa <<A meno che tu non voglia fare una pausa dai tuoi divini impegni, per unirti a noi due>>
<<Fare festa non placherà il dolore ed il senso di colpa per ciò che è successo con la persona che amate>>
Il demone sbuffò:<È una mia impressione, o da quando sei Dio sei diventato ancora più noioso?>>
Amenadiel scosse la testa calva, rivolgendo un gran sorriso ai suoi due amici di lunghissima data:<<Bene, allora, vedo che niente di ciò che dirò potrà farvi cambiare idea>>
<<Eh no>>
<<Mi spiace, fratello: ritenta un'altra volta, e magari sarai più fortunato>>
Dio sospirò:<<Basta che poi - e con "poi" intendo quando il vostro piano avrà conseguenze disastrose - non diate la colpa a me>>
<<Non prometto nulla>>
<<Ma certo, e porta i miei saluti a tutti i nostri fratelli, già che ci sei!>>
Amenadiel borbottò qualcosa, scuotendo bonariamente la testa, un attimo prima di scomparire nel nulla.
<<Sai, Mazikeen, forse ha ragione>> considerò il diavolo, una volta che furono rimasti soli <<Se rimarremo fuori tutta la notte, probabilmente Eve e Chloe saranno ancora più arrabbiate, per domani mattina>>
Il demone annuì, alzando piano un sopracciglio, mentre ragionava con attenzione su quelle parole sagge.
<<Sì, probabile>> commentò, accarezzando piano uno dei pugnali che teneva appeso alla cintura.
<<Molto probabile>> le fece eco il diavolo.
<<Praticamente una certezza>>
I due si scambiarono un breve, brevissimo, sguardo complice, e tanto bastò ad entrambi.
<<Che ne dici di una notte di festeggiamenti, proprio come ai vecchi tempi?>> propose Lucifer, tentando di frenare l'entusiasmo <<Un'ultima volta per i posteri>>
Mazikeen si appoggiò le mani sui fianchi, mordendosi il labbro inferiore, ed esitando per qualche attimo. 
<<Ma sì>> concesse alla fine, sorridendo genuinamente <<E al diavolo le conseguenze, giusto?>>
Lui ricambiò il sorriso:<<Tu sì che mi conosci bene>> le disse.

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