L'appuntamento del millennio

C'era in effetti un motivo - ed era anche un motivo assolutamente valido - se Linda, Chloe, Maze e Amenadiel erano seduti sul divanetto nello studio della psicologa, alle sei di sera di un sabato primaverile.
<<Fratello, perché non ti dai una mossa, a decidere?!>> sbottò il Nuovo Dio <<Ti rendi conto che sono ore intere che trascuro i miei doveri, per colpa tua?!>>
Il diavolo non lo degnò nemmeno di uno sguardo, troppo impegnato a guardare i due grandi garofani rossi che teneva tra le mani. Stando a quanto lui stesso affermava, i due fiori avevano una sfumatura di colore leggermente diversa l'uno dall'altro, e proprio non riusciva a decidere quale indossare. Inutile dire che agli altri tre i due garofani sembrassero identici.
Amenadiel scattò in piedi, perché chi lo dice che l'Essere Supremo non possa perdere la pazienza, ed esclamò:<<Guarda che non sto scherzando! Sono tre ore che l'intero Universo è senza un Dio, e tutto soltanto perché tu sei nervoso per il tuo appuntamento!>>
Dire che il diavolo fosse "nervoso" era in realtà un eufemismo, per non dire che era letteralmente terrorizzato. Il che non faceva che spaventarlo ancora di più, dal momento che lui non avrebbe dovuto farsi problemi con le donne.
Ed era stato così, finché non aveva conosciuto quella donna.
<<Oh, Amenadiel, per l'amor di Te Stesso, ti prego di non infastidirlo, altrimenti questo strazio non finirà mai più!>> il demone afferrò un braccio del suo vecchio amico e lo fece risedere sul divano da terapia, mentre Linda e Chloe si limitavano a scambiarsi un'occhiata di mutua comprensione.
<<Non lo so, a me sembra che ti starebbero entrambi molto bene>> disse la Detective, rispondendo alla domanda che Lucifer aveva fatto loro praticamente ininterrottamente per le precedenti tre ore, tra le tante altre.
<<Così non sei d'aiuto!>> le gridò di rimando quello, iniziando ad avvertire i palmi che sudavano.
Chloe allora alzò le mani e anche gli occhi al cielo, stringendo le labbra e incorciando le braccia.
<<Allora io direi che- sì, quello ti starebbe meglio>> disse Dio, cercando di sembrare convinto della propria affermazione e accennando a uno a caso dei due garofani <<È più in tinta col rosso del tuo completo>>
<<Sì, decisamente>> sbottò Maze, che nel frattempo aveva tirato fuori uno dei suoi amati pugnali, e ci stava giocando.
Anche Linda annuì, dal momento che, sebbene si sforzasse di non darlo a vedere, ne aveva piene le tasche. Era una psicologa, lei, non una consulente d'immagine.
Il diavolo sbuffò forte:<<Perché ho come l'impressione che lo diciate soltanto per dire?>>
<<Tu credi?>> borbottò Maze.
<<Guarda che puoi anche andartene, se non vuoi aiutarmi!>> gridò il suo migliore amico.
Il demone, che da ore non aspettava altro, si alzò in piedi, scrollando le spalle, e uscì dalla stanza senza aggiungere una parola in più. Eve la stava aspettando: dovevano ancora finire di scegliere la playlist per il loro matrimonio.
Lucifer sospirò:<<Quindi dovrei mettere questo?>> alzò il fiore rosso che teneva nella mano destra.
<<Esatto>> Amenadiel riconfermò ciò che aveva detto poco prima, e così suo fratello buttò il fiore che lui gli aveva indicato, e si appuntò l'altro sul petto, sul tessuto della sua giacca di marca.
<<Mi sembra giusto...>> commentò il Nuovo Dio, alzandosi in piedi come Mazikeen aveva fatto appena prima.
<<Beh, io ora devo tornare alla Città d'Argento, Luci>> annunciò <<Ma stai tranquillo: vedrò di mandarti un po' di pioggia, così da rendere il tutto più romantico>>
E scomparì nel nulla, veloce proprio come era arrivato.
<<Come sto?>> domandò ansiosamente il diavolo, sistemandosi i capelli corvini con le mani, nonostante fossero già pettinati alla perfezione.
<<Benissimo, Lucifer>> lo rassicurò la Detective, invitandolo a sedersi con lei e Linda <<Farai un figurone>>
L'Ex Signore dell'inferno sospirò a fondo, cercando di deglutire un po' del nervosismo che gli ostruiva il petto:<<E se facessi o dicessi la cosa sbagliata?>> gemette <<E se questo completo non le piacesse?>>
<<Oh, Lucifer, so che tu->> provò a dire Linda, ma non poté finire la frase.
<<E se - sappiate che mi rendo perfettamente conto di quanto suoni assurdo - ma se dovessi essere io, a non piacerle?!>> il diavolo ripartì alla carica <<Certo, ci conosciamo da anni, e lei dice che non le crea più problemi il fatto che io sia il diavolo, ma sarà davvero così?>> si prese la testa tra le mani.
<<Adesso calmati>> Linda gli accarezzò la schiena con delicatezza <<Sii te stesso, e vedrai che passerete una serata davvero stupenda, insieme>>
A quel punto il Portatore di Luce scattò in piedi:<<Sii te stesso>> disse, scimmiottando la sua psicologa <<Non credo che avresti potuto darmi un consiglio peggiore di questo, nemmeno impegnandoti!>> sbottò nella sua direzione.
La donna si limitò ad accigliarsi, sistemandosi meglio la montatura degli occhiali sul naso, ormai abitutata al carattere di uno dei suoi pazienti preferiti.
Per fortuna c'era Chloe Decker lì con loro, la quale era pronta, ancora una volta, a spiccare il volo e salvare così la situazione.
<<Vuoi dei buoni consigli di comportamento?>> gli domandò.
Lucifer annuì all'istante, disperatamente.
<<Regola numero uno: non presentarti a mani vuote, questa sera>>
<<Sì, a questo proposito: qualche settimana fa ho visto un'adorabile decappottabile gialla, una macchina d'epoca, e dato che a lei piacciono le belle auto ho pensato che magari...>>
<<Un pensiero carino>> commentò la Detective <<Anche se credo che sia un pochino troppo...Che ne dici di qualcosa di più tradizionale e meno costoso?>>
<<Come una scatola di cioccolatini ed un mazzo di rose, o magari di garofani rossi, che sarebbero anche in tema col tuo fiore all'occhiello>> si intromise Linda.
<<Okay, capito>> il diavolo non si era mai concentrato tanto su una conversazione in tutta la sua esistenza <<Prossimo consiglio?>>
<<Capisco che tu sia preoccupato, riguardo a questa sera: tutti qui sappiamo quanto tieni a quella ragazza, ma devi sforzarti di essere naturale. Anche perché lei ti conosce bene, e se ne accorgerebbe subito se ti comportassi in modo diverso da come hai sempre fatto>>
<<Giusto>> mormorò il diavolo <<Molto sveglia, Detective, come sempre>> commentò.
<<E l'ultimo consiglio, ma non per importanza, riguarda il conto>> gli disse Chloe <<È un bel pensiero che tu ti offra - come di certo farai - di pagare anche per lei, ed ha anche senso dal momento che sei stato tu ad invitarla ad uscire, ma non dovresti insistere troppo su questo punto, chiaro?>>
Lucifer annuì:<<Sì, certo: cristallino>> commentò <<E se non dovesse venirmi nessun- Se non mi venissero in mente argomenti di conversazione decenti?>>
<<Suvvia, vi conoscete da quasi sette anni>> lo rassicurò Linda <<Tutto ciò che devi fare è non andare nel panico, ed il resto verrà da sé>>
Il diavolo preferì non rispondere, dal momento che era già nel panico in quel momento, seduto nel tranquillo studio della sua amica e psicologa, e non voleva nemmeno immaginare in quali condizioni si sarebbe ritrovato, una volta sul luogo dell'appuntamento. Al quale, tra l'altro, mancavano poco più di venti minuti.
Per fortuna il locale scelto dal diavolo - un posto chic ed elegante, ma non in modo esagerato - distava molto poco dallo studio della Dottoressa Linda.
<<Vorrete scusarmi, signore mie, ma è davvero ora che io vada al mio appuntamento, stasera>> e non avrebbe mai pensato di dire una cosa del genere, fino a qualche mese prima.
Chloe si alzò e lo abbracciò, stando però attenta a non rovinare la giacca perfettamente stirata del suo completo:<<Buona fortuna, Partner>> gli sussurrò.
<<Vedrai che ti amerà ancora di più, dopo stasera>> lo incoraggiò Linda, regalandogli un bel sorriso.
<<Grazie>> disse Lucifer, praticamente commosso.
Il diavolo aprì la porta della studio, pronto per fare la sua uscita, e per dirigersi al suo appuntamento col destino (il che era ancora più divertente, dal momento che il nome della donna con cui si sarebbe visto era proprio Destiny).
Stava per richiuderla dietro di sé, quando udì la Detective schiarirsi la gola.
<<Oh, e qualunque cosa accada, e intendo qualunque, non menzionare le persone con cui sei andato a letto>>
Lucifer alzò un sopracciglio:<<Grazie>> ripetè, ma stavolta con un tono un po' più sarcastico rispetto alla prima.

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