Il favore (2)

Disclaimer: per comprendere a pieno questo capitolo si dovrebbe avere almeno una vaga idea riguardo al funzionamento del sistema sanitario negli Stati Uniti.

<<Cazzo!>> si lamentò la ragazza seduta accanto a lui, e Lucifer, convinto ormai che il momento critico fosse passato, si allarmò nuovamente.
Faith iniziò a frugare nella borsa nera che aveva con sé per trovare i suoi fazzoletti, operazione non facilitata dalla quantità copiosa di sangue che le continuava a sgocciolare dalla narice sinistra, arrivando a sporcarle le labbra ed il mento, ed obbligandola a fermarsi ogni istante per asciugarselo.
Il diavolo rimase ad assistere a quel pietoso spettacolo per diversi secondi, ancora una volta indeciso sul da farsi, ma poi, a scoppiò ritardato, tolse il fazzoletto bianco che portava nella tasca della giacca e lo porse alla ragazza.
Lei mormorò un ringraziamento e se lo premette contro il naso, dopo essersi pulita il resto della faccia.
Le succedeva spesso, perciò Faith era ormai abituata a piegarsi con la testa leggermente in avanti, per evitare che il sangue le finisse in gola e le facesse venire i conati di vomito.
Ci vollero altri quarantadue secondi - Lucifer li contò con trepidazione - prima che il sanguinamento rallentasse, dando a Faith un pochino di tregua.
Quando restituì il fazzoletto al signor Morningstar, con uno sguardo di scuse negli occhioni scuri, non rimaneva su di esso un solo centimetro di seta bianca.
<<Mi dispiace>> gli disse.
<<No, tranquilla>> si affrettò a risponderle l'altro <<Piuttosto, ti senti bene? Spero vivamente che tu non stia per svenire>>
Lucifer tentò di mascherare la sua preoccupazione con il suo usuale, pungente sarcasmo, e parve funzionare.
<<No, non sto per svenire: ci sono abituata>> disse Faith, guadagnandosi un'altra occhiata perplessa da parte del diavolo.
<<Ci sei abituata? Perdona la mia curiosità, cara, ma quante volte ti è già capitata una cosa del genere?>>
<<Beh, una o due volte al giorno, di solito. Il naso non mi sanguina...Non tutte le volte, comunque, ma mi capita piuttosto spesso di avere...mal di testa>> la ragazza abbassò lo sguardo, vergognandosi di sé stessa, sebbene non fosse colpa sua se aveva quei picchi di pressione alta.
<<Chiedo scusa, ma perché non vai a farti vedere da qualche dottore? Non per metterti ansia, ma non sembra un malessere di poco conto>> il diavolo non sapeva perché l'avesse detto, né perché fosse così interessato a quella storia, quando non avrebbe dovuto esserlo.
<<E i soldi per la visita dove li trovo?>> replicò Faith, che non intendeva mancare di rispetto all'uomo che le sedeva di fronte, ma che proprio non riuscì a trattenersi.
<<Niente assicurazione?>>
<<No>> i genitori di Faith, anche contando sulla giovane età delle due figlie e quindi sulla loro teoricamente buona salute, avevano deciso di non stipularla.
Tutto questo tre anni prima, quando ancora erano vivi e potevano occuparsi di lei e di sua sorella minore.
<<E non hai dei soldi da parte?>> domandò il diavolo, incapace di lasciar perdere quella faccenda.
La verità era che Faith ne aveva, ed anche una quantità piuttosto consistente, che era stata lasciata a lei e a Vivian, sua sorella, dai genitori.
Tuttavia, sapeva bene che quei soldi non erano per le sue cure mediche.
<<Sì, ma non li posso usare per me>>
<<Non li puoi usare?>>
<<No, sono per mia sorella. Ce li hanno lasciati i nostri, con la richiesta esplicita di utilizzarli per la sua istruzione, in modo che possa studiare e diventare qualcuno, un giorno>>
<<Sì, questo lo capisco: la famiglia è una vera seccatura>> Lucifer si scolò un altro mezzo bicchiere di Whisky.
Faith, da parte sua, trattenne a malapena un moto di frustrazione, dicendosi che chiaramente l'uomo di fonte a lei non capiva nulla della sua situazione. La sua visione era offuscata dai milioni di dollari che teneva depositati nel suo conto in banca.
Poi Lucifer decise finalmente di arrivare al succo della questione: il favore che lei era venuta a chiedergli.
<<Riguarda Vivian>> sussurrò, schiarendosi la voce <<Potrebbe non rimanermi...molto tempo, ecco. L'ha visto anche lei. E mia sorella non ha nessuno a parte me: non voglio che rimanga da sola, col rischio che si invischi in brutte situazioni>>
E nel quartiere nel quale loro due vivevano c'erano tante, troppe occasioni per invischiarsi nel tipo di brutte situazioni alle quali si riferiva.
Non voleva quello per sua sorella, una volta che lei non ci sarebbe stata più.
<<Vorrei che lei si assicurasse che non si cacci nel guai>>
<<Come?>>
<<Magari potrebbe...assumerla qui, al Lux>>
Questo avrebbe permesso a Vivian di guadagnare una buona paga, il che avrebbe contribuito a non farla cadere in tentazioni pericolose ed illegali.
<<Sì, credo si possa fare>> il diavolo giocherellava con il proprio bicchierino di vetro, sorpreso da quella richiesta.
La ragazza, Faith, stava chiaramente male, tanto che sospettava di non avere ancora molto tempo da vivere, eppure il favore che era venuta a chiedergli con così tanta sollecitudine non riguardava lei.
Lucifer aggrottò le sopracciglia, piuttosto sorpreso da una tale abnegazione.
Si aspettava che gli avrebbe chiesto dei soldi, magari, per poter curare qualunque malattia o problema la affliggesse, ma che fosse venuta da lui per un'altra persona lo stupiva alquanto.
<<Si può fare?>> Faith lo chiese ad alta voce, incredula.
<<Deve essere almeno diciottenne, ma, a parte questo, non credo che avrò problemi ad onorare la mia parte del patto>>
Faith capì all'istante che era arrivato il momento per lei di scoprire quale sarebbe stata la sua parte del patto.
Cercò di mantenere la calma, quasi pregando che la pressione non le schizzasse di nuovo alle stelle.
<<Cosa vuole in cambio?>> domandò.
Il diavolo le sorrise cordialmente, tenendo gli occhi fissi su di lei per accorgersi se fosse sul punto di stare di nuovo male:<<Solitamente non rivelo subito il "prezzo" dei favori che faccio, preferendo tenermelo in serbo per quando mi servirà in futuro. Anche se credo che in questo caso si possa fare una piccola eccezione, no?>>
Faith annuì, sospirando, e trattenendosi dallo specificare che era meglio che non tenesse nulla in serbo da chiederle in futuro, perché rischiava di rimanere a bocca asciutta, vista la velocizzazione nel peggioramento delle sue condizioni.
Le mani le tremavano leggermente, mentre aspettava che il signor Morningstar le comunicasse la propria sentenza.
<<Cara, non ti agitare, te ne prego, ma vorrei che tu ti lasciassi aiutare>>
La ragazza aggrottò le sopracciglia e scosse piano la testa, sicura di aver capito male:<<Mi scusi, come?>>
Anche Lucifer era sorpreso, almeno tanto quanto lei, di aver detto una cosa del genere
<<In cambio ti chiedo solo di accettare il mio aiuto>> ripetè lui lentamente, per far sì che non dovesse chiederglielo ancora.
<<Mi faccia capire: lei vuole pagare per le mie spese mediche?>> Faith non riusciva a capacitarsene, e fu obbligata a ricredersi riguardo a quell'uomo, che aveva fino a quel momento considerato un becero approfittatore.
<<Oh no, non ce ne sarà alcun bisogno. Ti sorprenderesti di quanti dottori e dottoresse hanno stretto un patto col diavolo pur di fare carriera, ed io credo di avere i favori perfetti da riscuotere per la tua situazione, cara>>
Faith rimase zitta, non osando fiatare né muovere un muscolo, per paura che lui potesse cambiare idea.
<<Grazie mille>> sussurrò, ancora incerta se potesse credere o meno alla propria fortuna <<Davvero, non so come ringraziarla>>
Era tentata di chiedere a Lucifer Morningstar perché le stesse usando una gentilezza del genere, ma si guardò bene dal farlo, limitandosi ad alzarsi con attenzione dal proprio sgabello per tornare a casa.
<<Non resti per la serata?>> le domandò l'uomo, mentre si versava nuovamente da bere.
<<No, mi dispiace>> Faith era incerta nel rispondere, arrivando addirittura a temere che, nel caso in cui non sarebbe rimasta, lui si sarebbe tirato indietro, rimangiandosi la promessa di aiutarla.
<<Come desideri>> Lucifer si scolò l'ennesimo bicchiere di Whisky, godendosi il suo sapore, mentre guardava la ragazza allontanarsi.
Era ancora scioccato di essersi offerto di darle una mano, quando invece avrebbe dovuto proporle una condizione più vantaggiosa per sé stesso che non per lei.
<<Non iniziare, Maze!>> esclamò, sentendo un paio di tacchi alti che ticchettavano sul pavimento alle sue spalle.
Il demone tendeva a non approvare quel tipo di comportamenti da parte sua.
<<Come vuoi>> la donna sbuffò, afferrando la bottiglia di Whisky appoggiata sul bancone accanto a lui e bevendo a collo da essa <<Anche se giuro che non capirò mai alcuni dei tuoi assurdi modi di fare>>
E, a dire il vero, Lucifer non poteva fare altro che darle ragione, perché nemmeno lui capiva che cosa gli prendeva certe volte.

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