@Elyly04
Una sera di una fredda giornata bolognese di inizio gennaio, una ragazza stava tribolando, davanti alla porta del proprio appartamento, per trovare le chiavi di casa all'interno della borsa.
Ad Elyly04 (che poi sarei io) ci vollero altri quattro o cinque minuti per arrivare al compimento di quella impresa - e non senza esclamare diverse imprecazioni alquanto colorite. Dopodiché fu finalmente in grado di entrare in casa.
Aveva appena chiuso l'entrata dietro di sé che la sua giacca era volata dritta sull'appendino al lato dell'ingresso, ed Ely non pensava ad altro che ad una bella doccia calda, qualche boccone di cibo random e poi subito a dormire, se la mattina dopo non voleva risvegliarsi in obitorio.
<<Ma ciao, amore!>> esclamò la ragazza, sporgendosi sul soggiorno del proprio appartamento e salutando il piccolo volpino che dormiva ai piedi del divano grigio dai cuscini arancioni.
Il cagnolino di tre anni e mezzo, alla voce della padrona, alzò subito la testolina color crema e le si fiondò incontro, scuotendo la coda batuffolosa come l'elica di un elicottero.
<<Sì, certo, anch'io sono felice di vederti, Nano>> disse a mezza voce recandosi in bagno, dal momento che il piccolo Quattro non la smetteva di saltellarle intorno per la gran gioia.
La ragazza si lavò con cura le mani e poi anche il viso, sbuffando nel vedere la propria immagine esausta riflessa nello specchio del lavandino.
Scosse la testa e si avviò in camera sua, per prepararsi a fare una doccia.
Aprì con attenzione la porta scorrevole che ne chiudeva l'accesso e fu allora che lo vide, seduto alla scrivania, che frugava nei vari appunti che lei ci aveva lasciato sparsi sopra.
Quattro rimase troppo stupefatto che in casa ci fosse un estraneo del quale non si era accorto, anche solo per pensare di mettersi ad abbaiargli contro.
<<Oh, santo dio!>> esclamò a gran voce Ely, facendo mezzo passo indietro per la sorpresa.
<<Beh, non proprio Dio>> replicò l'uomo, girandosi verso di lei e rivolgendole un sorriso scintillante <<Stavo per prendere il posto del mio caro Paparino, ma credo che mio fratello Amenadiel abbia ampiamente dato prova di poter fare un ottimo lavoro...Cosa che immagino tu sappia>>
Gli occhi color verde bottiglia di birra (sì, della tonalità delle Heineken) di Ely si soffermarono sul completo nero di giacca e pantaloni che indossava l'uomo, sul fazzoletto rosso nel suo taschino, sui suoi occhi e capelli scuri...Tutti dettagli che conosceva così bene, eppure dei quali non riusciva a capacitarsi.
La ragazza rimase a bocca aperta - in tutti i sensi - senza riuscire a darsi una spiegazione riguardo a come diavolo fosse possibile che Lucifer Morningstar - che, in teoria, era solo un personaggio di finzione - fosse elegantemente seduto alla scrivania della sua camera.
<<Che c'è, Elyly04, non sei forse contenta della mia visita?>> asserì lui, accavallando le gambe.
<<Ma come...C-come diavolo->> balbettò lei, indecisa se credere di essere impazzita definitivamente o di aver esagerato con il Ginseng.
Scosse la testa, strofinandosi gli occhi con le mani, mentre Quattro, accertatosi che non ci fosse nessun pericolo, era andato ad accoccolarsi tranquillo sul letto della padrona.
Il diavolo si alzò dalla sua sedia, leggiadro, e porse la mano destra ad Ely, che continuava a fissarlo con gli occhi spalancati, senza fiato.
<<Piacere, il mio nome è Lucifer Morningstar>> le disse, con il suo inconfondibile accento britannico <<Ma suppongo tu sappia anche questo>>
Ely rimase in silenzio ancora per diverse decine di secondi, prima di riuscire a spiccicare parola:<<Mannaggia la miseria!>> esclamò infine <<Che cazzo succede qui, si può sapere?!>>
Il suo inatteso ospite alzò appena un sopracciglio:<<Sì, mi avevano detto che avevi un bel caratterino>> commentò.
Inutile dire che Ely rimase ancora più scioccata e sorpresa da queste ultime parole:<<"Mi avevano detto", chi?!>> si mise le mani in testa, buttandosi praticamente a peso morto a sedere sul letto, facendo prendere un discreto spavento a Quattro <<Okay, questo è un sogno, immagino>>
Alla ragazza non capitava spesso di fare sogni lucidi, e quindi di accorgersi di star sognando, ma quella non sarebbe stata di certo la prima volta che Lucifer Morningstar faceva visita al suo ambiente onirico.
<<Certo che no, cara: perché dovrebbe essere un sogno?>>
Ely allargò le braccia, come a dire che non c'era nemmeno bisogno di spiegarlo:<<Beh, prima di tutto non sei nemmeno reale, quindi dubito fortemente che potresti mai essere a casa mia se non in un sogno>>
<<Eppure>> replicò l'altro <<Eppure tu hai scritto varie fanfictions su di me, mi sbaglio forse?>>
<<No, non ti sbagli, ma la parola stessa spiega->>
<<E dimmi, cara Ely, qualcuno hai mai scritto una fanfiction sulla tua vita?>>
La ragazza incrociò le braccia sul petto:<<Non so dirtelo con certezza, ma ne dubito>>
<<Esattamente>> il diavolo annuì, orgoglioso del suo ragionamento <<Perciò su quali basi puoi presumere che io non sia reale, mentre tu sì?>>
Ely alzò gli occhi al cielo:<<Sei letteralmente il protagonista di una serie tv, ecco su quali basi presumo che tu non sia reale. Si trova su Netflix, se vuoi darci un'occhiata>>
Lucifer sbuffò:<<Almeno la gente si interessa alla mia vita>>
La ragazza strinse gli occhi, iniziando seriamente a preoccuparsi per la propria salute mentale.
<<Cosa che di certo non si può dire per la tua vita, mia cara>> il diavolo rivolse un breve sguardo di ribrezzo ad un quaderno di appunti di statistica semiaperto sulla scrivania <<Adesso che sono qui, mi sembra chiaro il motivo per cui nessuno ha mai scritto di te>>
<<Ah sì?>> Ely si alzò dal letto e chiuse di colpo i propri appunti, lasciando il diavolo con un palmo di naso.
<<Insomma, mi sarei aspettato che tu avessi una casa più grande>> disse lui <<O, non lo so, che fossi...più carina>>
La ragazza rivolse un'occhiataccia ad uno dei suoi personaggi preferiti di tutti i tempi:<<Grazie mille, stai facendo autentici miracoli per la mia autostima>>
<<Ovviamente senza offesa, cara>> il diavolo le appoggiò una mano su una spalla.
<<Ovviamente>> sbuffò lei <<Quindi vuoi dirmi che cosa ci fai qui, prima che mi sbattano in manicomio per il resto della vita?>>
<<Ma come, non mi offri qualcosa da bere mentre parliamo?>>
<<No>> dichiarò lei, laconica <<Rispondi alla domanda, per favore>>
<<Va bene, dopotutto come potrei rifiutare, quando mi viene domandato con tanta, squisita gentilezza?>>
Ely si tolse le scarpe, mentre aspettava che Lucifer iniziasse a parlare, ed incrociò le gambe, appoggiata sulla morbida coperta del suo letto.
<<Cara, hai la minima idea di quanto tempo sia passato dall'ultima volta che hai pubblicato una one-shot?>>
Lei sospirò, aggrottando appena le sopracciglia:<<Non saprei... due settimane?>>
<<Sedici giorni>> la corresse il diavolo <<È un'eternità, te ne rendi conto?!>>
Elyly04 roteò gli occhi, ancora più scocciata rispetto a prima. Aveva ormai deciso di mettere da parte l'assoluta assurdità di quella situazione, fingendo che non ci fosse nulla di strano in tutto ciò.
<<Senti, mi dispiace, okay?>> accarezzò lentamente il pelo di Quattro, accoccolato accanto a lei <<È da un pò che non pubblico nulla, ma vedi, il fatto è che sono stata davvero molto impegnata tra gli studi, il lavoro e tutto il resto. In più non ho passato un bellissimo momento. In questo periodo non mi è facile trovare l'ispirazione per scrivere, né tantomeno il tempo>>
La ragazza era davvero piena di impegni. Per quanto amasse scrivere più di qualunque altra cosa, in quei giorni proprio non ci riusciva.
Lucifer Morningstar si alzò dalla sedia ed andò a sedersi vicino a lei, non senza lanciare uno sguardo di vivo disgusto ad un molto addormentato Quattro.
<<Ho davvero bisogno che tu partorisca una delle tue one-shots>> le confessò, passandole piano un braccio intorno alle spalle.
Ely alzò un sopracciglio:<<Perché tutta questa urgenza, se posso chiedere?>>
<<Tu ti rendi conto che sono il tuo personaggio, vero? È grazie a te se io vivo tutte le mie avventure, perché sei tu che le scrivi>>
Lei guardò brevemente gli occhi scuri e scintillanti del diavolo che le sedeva accanto, ripensando a tutte le volte in cui vi aveva fatto accenno, mentre scriveva.
<<Il punto è>> continuò Lucifer <<Che la vita è una vera noia, se tu non scrivi più one-shots su di me, su Maze, sulla Detective, su Amenadiel e su tutti noi. Abbiamo bisogno di te>>
Un sorrisetto nacque sul volto di Ely, che, tutto d'un tratto, forse non si sentiva così rimpiazzabile, come di solito le accadeva.
<<Quindi tu non credi che le mie one-shots siano stupide, infantili...o scritte male?>> gli domandò, quando ne trovo il coraggio.
Scrivere veniva molto naturale ad Elyly, ma parlare con gli altri dei suoi veri sentimenti, decisamente meno.
<<Ma certo che no, cara. Affatto>> la rassicurò il diavolo, sistemandosi uno dei suoi due polsini a forma di piccole lettere M dorate.
La ragazza lo guardò di traverso, scettica.
<<Sarai al corrente del fatto che io non mento mai, no? E ti assicuro che non lo dico perché ho paura che potresti scrivere una storia nella quale indosso jeans strappati e magliette scollate>>
<<Grazie>> replicò Ely <<Anche se è l'unica cosa carina che hai detto da quando sei sgattiolato in casa mia come un serial killer>>
<<Come ho già specificato, cara, non era mia intenzione offendere>>
<<Sei al corrente del fatto che aggiungere "senza offesa" alla fine di una frase offensiva, non la rende automaticamente innocua, vero?>>
Lucifer Morningstar sorrise alla ragazza da sopra la spalla:<<Ricordi che sono la stessa persona che ha portato un suo amico al funerale di uno sconosciuto, solo per poi fargli suonare il cellulare e far sì che partisse Highway to Hell a tutto volume?!>>
Il sorriso di Elyly si allargò ancora, e poco ci mancò che non si trasformasse in una risata:<<Sì, mi ricordo>>
<<Ecco, quindi non puoi aspettarti che io riesca ad essere serio e ad avere grande tatto, se tu stessa scrivi il mio personaggio perché non sia serio e non abbia troppo tatto>>
La ragazza annuì piano, godendosi il braccio di Lucifer intorno alle spalle, mentre meditava sulla propria risposta:<<Insomma, certo, il tuo personaggio non è quello di una tragedia, però credo che sia serio, alle volte>>
Il diavolo alzò appena un sopracciglio, invitandola a continuare con lo sguardo.
<<Anche prendendo la tua serie tv originale, per esempio, si può notare: le puntate sono leggere, ironiche, anche un pò ammiccanti, ma questo non vuol dire che non abbiano momenti di grande profondità. Ecco perché il tuo personaggio piace così tanto, a così tante persone in giro per il mondo>>
<<Ed io che pensavo di piacere alla gente grazie al mio fascino!>> esclamò lui, ironico.
<<Quello è uno dei motivi, sì, ma ovviamente c'è anche dell'altro>>
<<Ovviamente>> e poi, dopo una lunga pausa di riflessione <<Quindi prometti di tornare presto a scrivere come facevi fino a sedici giorni fa?>>
<<Non prometto nulla>>
<<Oh, andiamo, non vorrai mica dirmi che non hai due minuti liberi per scrivere qualche riga!>>
<<"Qualche riga"?>> Ely si tolse il braccio del diavolo dalle spalle <<Una buona storia ha bisogno almeno di un paio di ore di tempo, e poi deve venirmi un'idea anche solo lontanamente decente, perciò direi che no, non mi bastano due minuti>>
La ragazza sbuffò, scompigliando appena qualche ciuffo della sua frangetta castana.
Il diavolo si prese qualche secondo per guardarla con attenzione, cercando di indovinare il motivo del suo malumore, pensando che, se avesse trovato il modo di risolverlo, quella avrebbe certamente sfornato altre one-shots fragranti.
<<Senti, posso fare qualcosa per te?>>
Ely scosse la testa:<<Tipo uscire da casa mia? Sì, grazie, te ne sarei grata>>
<<Tipo aiutarti a risolvere qualunque sia il problema che ti impedisce di scrivere>>
<<Tel'ho detto qual è il problema: sono tanto impegnata, in questo periodo, ed ho milioni di pensieri per la testa>>
<<Va bene>> Lucifer accavallò le gambe, <<Ora dimmi la verità, però: so che c'è dell'altro, quindi sputa il rospo>>
La ragazza pensò che dopotutto era anche un pochino colpa sua, se l'uomo accanto a lei era in grado di dire se qualcuno stesse mentendo.
<<È che mi sento sola, a volte. Ecco tutto>> si decise a confessare <<Ma suppongo sia un sentimento piuttosto comune, quindi niente di cui preoccuparsi. È soltanto un periodo un pò così, come ho det->>
<<Ho capito!>> saltò su lui, ritrovando il sorriso <<Tu vuoi fare sesso!>>
<<Che cosa?! No!>> Ely quasi gridò <<Certo che no, non era questo che intendevo!>>
C'era da aspettarselo che lui avrebbe preso un suo commento serio e l'avrebbe snaturato - era nella perfetta natura del suo personaggio.
<<Sei fortunata, amica mia, perché hai davanti a te un vero dio del sesso, determinato ad aiutarti a scopare!>> Lucifer sprizzava orgoglio da tutti i pori <<Questo ed altro, pur di farti ritrovare l'ispirazione perduta>>
Ely si passò le mani sul volto:<<Grazie, ma no, grazie: non ho bisogno del tuo aiuto per sco- Insomma, non ho bisogno del tuo aiuto. Punto e basta>>
<<Sapevo che era questo il problema>> commentò Lucifer <<Sai, si tende a diventare scontrosi, se non si fa sesso con abbastanza regolarità>>
Inutile dire quanto quella situazione stesse iniziando a diventare imbarazzante, davvero, davvero imbarazzante.
<<Ripeto: grazie mille per i tuoi consigli illuminanti, ma ora puoi anche smetterla, visto che non ho bisogno del tuo aiuto>> sbottò Ely.
<<Oh, andiamo, con me puoi essere sincera, lo sai>> il diavolo le passò di nuovo un braccio intorno alle spalle, avvicinandosi a lei <<Da quant'è che non ti fai una bella scopata?>>
<<Ma sei serio?>> la ragazza alzò gli occhi al cielo. Ancora. Iniziava a comprendere come mai Chloe fosse così insofferente all'ironia del suo partner. In effetti, sapeva essere proprio fastidioso.
<<Terribilmente serio>> replicò il diavolo.
<<Va bene...Vediamo, dall'ultima volta che ho fatto sesso sarà poco più di un->>
<<Un giorno? Beh, dai, non è così tanto, cara. Pensavo peggio>>
<<Un mese>> disse Ely, completando la frase che lui non le aveva lasciato concludere appena prima.
Le sopracciglia nere del diavolo schizzarono verso l'alto:<<Un mese?!>> proruppe lui, scioccato <<Un mese intero?!>>
La ragazza annuì lentamente, nemmeno troppo sorpresa da quella reazione così teatrale, melodrammatica ed assolutamente non necessaria.
<<Già, un mese intero>> il suo tono di voce era piatto <<Anzi, più di un mese>>
<<Santo mio Padre, povera cara, sei sicura di stare bene?!>> Lucifer le appoggiò le mani ai lati del mento e le fece alzare leggermente la testa, per guardarla bene in faccia <<È una vera fortuna che io sia qui, perché hai assolutamente bisogno di qualcuno che ti aiuti a rimediare a questa situazione. One-shots o non one-shots>>
Ely sorrise con affetto al diavolo, di fronte a quel comportamento così adorabile:<<Sto bene, tranquillo>> lo rassicurò <<Non è il sesso, il problema>>
<<Il problema è l'astinenza da sesso, semmai>> commentò Lucifer, sghignazzando come un bambinetto.
<<Certo, certo: come dici tu>> gli diede ragione, alla fine, tanto per farlo smettere di parlare.
Iniziava a diventare francamente sera tarda, ed Elyly04 doveva ancora fa4w la doccia, cenare e poi mettersi a letto il prima possibile.
<<Se prometto che mi rimetterò a scrivere con regolarità, tu te ne torni da dove sei venuto?>> negoziò la ragazza, impaziente di poter mettersi a dormire, raggiungendo il tanto agognato riposo.
<<Affare fatto>> replicò il diavolo, porgendole la mano <<Tu prometti, e io me ne vado>>
Ely la strinse con la propria, scuotendola gentilmente:<<Allora lo prometto>>
<<Grazie, cara>>
Lucifer si alzò dal letto della ragazza, rivolgendole un'ultima, lunga occhiata. Era una tipa a posto, in fin dei conti.
Si rigirò verso di lei, arrivato ormai sulla porta della camera <E comunque vorrei dirti quanto io e tutti gli altri apprezziamo il tuo lavoro>>
La ragazza gli rivolse un mezzo sorriso, mentre si sentiva arrossare le guance. Era molto bello sentirsi rivolgere un complimento così sincero da un personaggio che amava tanto, anche se, solitamente, i complimenti la imbarazzavano alquanto.
<<Grazie a te, Luci>> replicò lei, ma lo fece sottovoce, così sottovoce che quando lui non si girò per replicare non se ne sorprese affatto.
Il diavolo sorrise sotto i baffi, facendo finta di non averla sentita.
<<Allora aspetto di avere tue notizie, intesi?!>> esclamò l'uomo, avviandosi verso la porta d'entrata dell'appartamento.
<<Ma certo!>> disse Elyly, di rimando.
Dopo che Lucifer Morningstar fu uscito da casa sua, le ci vollero diversi minuti per riprendersi del tutto.
La sua mente vorticava furiosamente, nel disperato ed altrettanto vano tentativo di dare una spiegazione logica a ciò che era appena successo.
<<Che ne dici, eh, Nano, credi anche tu che io stia iniziando a dare i numeri?>>
Quattro, in tutta risposta, alzò la testolina pelosa dalla coperta blu del letto della sua padrona e la inclinò leggermente da un lato.
Ely continuò a ripensare a quella storia per tutta la sera, finché non andò a letto, ed anche per tutto il giorno dopo, e per quello dopo il giorno dopo.
Non avendo dimenticato il patto stretto col diavolo, quando arrivò il giorno dopo il giorno dopo del giorno dopo, Ely arrivò alla conclusione che quello strano incontro - che ancora non sapeva se poter considerare reale - sarebbe stata una trama fantastica per una one-shot.
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