XXXIV

"Adesso però ho fame, tu no?" chiese l'eroe. Sembrava che la tensione si fosse improvvisamente dissipata e (T/n) non sapeva motivare quel cambiamento così repentino. 

"Abbastanza." rispose (T/n) incerta. Probabilmente si trattava di una tattica per spingerla a guadagnarsi la sua fiducia e a rivelargli informazioni su Dabi e il loro legame.

"Perfetto! Ti andrebbe di andare a prendere qualcosa assieme?" esclamò entusiasta il biondo "Non preoccuparti, non è un appuntamento."

(T/n) si lasciò sfuggire un sorriso. "Offri tu?"

"Certamente, mademoiselle! Che questo sia l'inizio di una lunga e proficua collaborazione. Dovremmo brindare, non trovi?"

(T/n) avrebbe avuto un motivo valido per brindare solo se fosse riuscita a garantire la sicurezza di Touya. Fino a quel momento, non aveva di che festeggiare.

Hawks si fece pensieroso. "Ho trascurato un dettaglio. Se ci vedessero insieme daremmo nell'occhio. Questo potrebbe essere un problema, però... potremmo andare a casa mia."

'Oh no, questo vuole rapirmi. Vuole usarmi come ostaggio per attirare Touya. Non va bene. Non va assolutamente bene.' rifletté agitandosi la (c/c). Hawks non avrebbe incontrato alcuna difficoltà nel metterla fuori gioco se avesse voluto.

"Dovrebbe essere abbastanza in ordine da poter invitare qualcuno."

"Oppure potremmo tornare nel mio appartamento!" propose (T/n).

Hawks scosse la testa, poco convinto. "Non sappiamo se Dabi lo stia tenendo d'occhio. Potrebbe evitare di avvicinarsi a te se ci vedesse in compagnia. Dobbiamo contare sul fatto che lui non sappia che io ti abbia contattata, è il nostro asso nella manica e non possiamo permetterci di sprecarlo. Inoltre, potresti diventare una testimone scomoda per lui."

(T/n) avrebbe voluto contraddirlo, affermare che Touya non l'avrebbe mai ferita, ma era consapevole di non averne la certezza. Forse il Touya con cui andava a scuola, quel bambino orgoglioso e sicuro di sé l'avrebbe difesa strenuamente, ma non poteva affermare con la stessa convinzione che ciò valesse anche per "Dabi".

"Hai ragione."

"Senti, non ti sto chiedendo di fidarti di me, ma di collaborare." nuovamente, l'hero l'aveva colta di sorpresa. "Ovviamente non posso rivelarti i dettagli in merito a ciò che devo fare, ma non ti nasconderò nulla che possa metterti in pericolo. E non ho alcuna intenzione di farti del male. Sì, te lo si legge in faccia che tu tema che io ti rapisca, torturi o simili affinché possa scoprire informazioni su Dabi. Non sono senza cuore e non ferirò un civile. Ho reso l'idea?"

"Sì." (T/n) non poté nascondere un moto di vergogna. Le argomentazioni di Hawks avevano senso e, per quanto prudente, titubare di lui non le avrebbe giovato. Come aveva detto, la loro doveva essere una collaborazione proficua e lei non gli stava rendendo facile il lavoro.

"Comunque, non possiamo avere la certezza che qualcuno non ci stia seguendo anche in questo momento ma, a livello teorico, nessuno dovrebbe sapere il mio indirizzo." commentò Hawks, il sorriso era scomparso dal suo volto. Era pensieroso.

"Sai, mi è passata la fame. Ti andrebbe se facessimo un altro giorno? Se mi lasci il tuo numero di telefono, ti contatto io."

(T/n) dubitava che l'eroe non fosse già risalito al suo numero di telefono. Fu tentata di dirglielo, ma si trattenne, dettandogli invece la serie di cifre.

"Quindi direi che ci separiamo qui per oggi." le sorrise gentilmente "Ti ringrazio per la disponibilità."

Poi si separarono, (T/n) chiamò un taxi e si fece accompagnare a debita distanza dall'abitazione dei Todoroki; avrebbe completato il tragitto a piedi. Hawks volò via, com'era solito fare e (T/n) non si interrogò su quale fosse la sua meta.

Trascorsero dei giorni prima che Hawks la contattasse. (T/n) aveva iniziato a credere che se ne fosse dimenticato. Provò un misto di ansia e sollievo nel notare la notifica di un numero a lei sconosciuto, che presto riconobbe come appartenente al biondo. La invitava ad assistere in diretta all'annuncio della classifica degli eroi. Le avrebbe riservato un posto in prima fila, poi avrebbero discusso in seguito in merito a "quel loro piccolo problemino". 

Ovviamente dovevano essere discreti ed evitare che il loro legame venisse scoperto.
Ovviamente le aveva riservato un posto in prima fila ad uno degli eventi più in vista e seguiti di tutto il Giappone.
Ovviamente accettò la sua proposta. Si sarebbe occupata del resto a tempo debito, benché l'imprevedibilità di Hawks la preoccupasse. In fondo era lui l'eroe e voleva confidare nelle sue capacità. Inoltre era l'unico che potesse permetterle una via di salvezza per Touya.


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Non io che aggiorno dopo mesi :D
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto, anche se più breve degli altri, e scusate per l'attesa :/


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