XXXI
"Sono passati così tanti anni, non è un po' tardi per cercarlo?" domandò Natsuo. Apprezzava gli sforzi dell'amica, avrebbe veramente voluto che fosse possibile ritrovare il fratello, ma nutrivi forti dubbi riguardo quanto questo fosse possibile. Gli sembrava di girare a vuoto. Se Touya fosse sopravvissuto, li avrebbe cercati. O forse no. Natsuo rifletté e si ripeté che al posto del fratello, probabilmente anche lui sarebbe scomparso piuttosto che tornare.
"E se non volesse tornare?" chiese (T/n) "Magari è ancora vivo ma non vuole tornare. Non lo biasimerei, senza offesa..."
"Non lo biasimerei neanche io. Se dovesse essere veramente lì fuori, da qualche parte, spero stia vivendo una vita degna di essere considerata tale. Lo sai anche tu, qui le cose erano molto più complicate quando eravamo bambini. Spero davvero che adesso stia bene." Natsuo voleva veramente credere che suo fratello potesse finalmente stare bene. Per tutti quegli anni dalla sua scomparsa era convissuto con il senso di colpa. Continuava a ripetersi che se avesse fatto qualcosa, forse non sarebbe finita in quel modo. Se avesse affrontato suo padre, forse in quel momento Touya sarebbe ancora con loro. Eppure era solo un bambino, non riusciva rendersi pienamente conto di quanto stesse accadendo nella loro famiglia. Aveva il sentore che stesse accadendo qualcosa di sbagliato, ma non sapeva identificare di cosa si trattasse.
"Natsuo, ricorda che non è stata colpa tua." (T/n) si era resa conto dello sguardo smarrito dell'albino. Anche lei avrebbe potuto fare qualcosa. Forse se avesse segnalato anche agli insegnanti lo strano comportamento di Touya, avrebbero potuto fare qualcosa. Forse le avrebbero semplicemente detto che si sbagliava, ma era comunque una possibilità.
"Piangeva tutte le notti. Io non gli ho mai dato retta perché volevo dormire. Te ne rendi conto? L'ho ignorato perché volevo dormire!" Natsuo aveva involontariamente alzato la voce "Avrei anche potuto rinunciare a qualche notte di sonno e ascoltarlo! Ma no, non mi sono mai interessato! Ero l'unico con cui avesse tentato di confidarsi e l'ho ignorato..." il giovane si era lasciato cadere sul letto. Tratteneva a stento le lacrime.
"Natsuo..." (T/n) si sedette accanto all'amico. Lentamente avvicinò una mano alla testa del ragazzo, iniziando ad accarezzargli i capelli dolcemente. "Sono colpevole quanto te. Con tutto il tempo che passavo con lui, avrei potuto fare qualcosa. Però lui non mi ha mai detto niente. Mi sono sentita così tradita... non mi aveva mai detto niente. Ho continuato a chiedermi se non si fidasse di me o se non mi considerasse all'altezza... non so ancora quale sia stato il mio errore."
"Non ti ha mai chiesto aiuto?!" chiese stupito l'albino. "È impossibile! Lui ti adorava! Mi parlava sempre di te, ogni volta che tornavi a casa dopo aver trascorso il pomeriggio da noi. Era innamorato perso, non te ne sei mai accorta?" chiese, lasciandosi scappare un sorriso amareggiato, Natsuo.
"Non lo so. Forse. A me piaceva, ma non pensavo di piacergli." confessò la (c/c).
"Sei un'idiota." commentò Natsuo.
"Come, scusa?!"
"Era evidente, chiunque se ne sarebbe reso conto!" il tono di Natsuo si addolcì "Hai sempre avuto una sorta di ascendente sia su Touya che su di me, ma penso che tu non te ne sia mai accorta."
(T/n) si irrigidì. "In che senso anche su di te?" Non voleva che Natsuo le rispondesse. Non avrebbe saputo cosa rispondergli.
"Piacevi molto anche a me, però avevi occhi solo per Touya. Mi piaci ancora, ma anche adesso che mio fratello non c'è più, lui è l'unico a cui riesci a pensare."
"Scusami, Natsuo."
"Non è necessario che tu ti scusi, (T/n). Non è colpa tua se preferisci mio fratello a me, l'ho accettato. Non mi dispiace il rapporto che abbiamo adesso. Certo, non mi sarebbe dispiaciuto se ci fosse stato qualcosa di più, ma è meglio di niente. Non pensarci, okay?"
"Perché me lo hai detto adesso?"
"Mi andava. Non volevo non dirtelo. Cioè, so che non cambia nulla, ma almeno lo sai. Spero di non aver incasinato nulla."
"Non hai incasinato nulla, tranquillo."
"Perfetto!" Natsuo sospirò, sollevato "Amici come prima?"
"Amici come prima!" concordò (T/n).
"Se Touya dovesse essere ancora vivo e tu lo trovassi, cosa faresti?" chiese Natsuo.
"Non saprei... sono passati dieci dall'ultima volta che l'ho visto. Cercherei di capire cos'ha fatto durante tutto questo tempo." non gli disse di aver già incontrato il fratello. E di aver scoperto che facesse parte di un gruppo criminale. Sarebbe stato devastante. Non era quello che Natsuo voleva per il fratello. Era sicuro che Touya potesse aspirare molto più in alto con le sue capacità. Non abbassarsi a vivere come un criminale. (T/n) cosa avrebbe voluto fare? Se avesse incontrato Touya in circostanze normali, forse gli avrebbe offerto un caffè. Avrebbero trascorso un pomeriggio al bar a parlare dei bei vecchi tempi. Si sarebbero scambiati i numeri di telefono e si sarebbero lasciati con la promessa di rivedersi. Non era uno scenario così esagerato, non desiderava niente di grandioso, eppure non le era stato concesso nemmeno quello.
"Mi piacerebbe rivederlo." confessò Natsuo "È tardi, ma vorrei rimediare."
"Non devi rimediare a niente, Natsuo. Sono sicura che anche Touya la penserebbe così." invece non ne era affatto sicura. Aveva incontrato Touya, ma quello sguardo, non aveva più niente del Touya che conosceva.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top