VI
(T/n) aveva tirato fuori dalla sua borsa un taccuino ed una penna, facendo scappare un sorriso a Shouto.
"Hai intenzione di prendere appunti?" chiese lui, nonostante la risposta fosse palese.
"Certo che sì, è elementare, mio caro Watson!" esclamò (T/n). "Dimmi tutto quello che sai!"
"Non si tratta di sapere, le mie sono solo supposizioni."
"Per il momento me le farò bastare! Mi arrangerò da sola per il resto, ho solo bisogno di una pista da cui partire."
"C'era un uomo, penso abbia più o meno la tua età. Aveva gli occhi chiari e i capelli neri... però c'era un dettaglio piuttosto inquietante..." Shouto si interruppe.
"Che cosa?"
"Era coperto da ustioni che penso fossero come contornate da... punti di sutura... no, piercing forse?" Il ragazzo si fermò nuovamente. "Era buio, non so bene cosa fossero!"
"Credo comunque che sia abbastanza facile da riconoscere... il problema sarà rintracciarlo..." rifletté (T/n). "Sai altro? La sua unicità... ti ha detto qualcosa?" continuò ad indagare la ragazza.
"Conosceva il mio nome." rispose lo studente.
"Sei il figlio di Endeavor e durante il festival sportivo hai dato nell'occhio, potrebbe conoscerti per questo." commentò la (c/c) poco prima di bere un sorso del caffè che aveva nella tazza.
"Penso lo stesso... comunque, da quanto ho visto, penso si occupi di attacchi ad ampio raggio ed è in grado generare fiammate dalla colorazione blu."
"Si tratta quindi di fiamme più calde rispetto a quelli che create tu e tuo padre, giusto?"
"Suppongo di sì."
"Questo potrebbe far pensare che le ustioni siano causate dalla sua stessa unicità... che tristezza."
Non c'era altro che Shouto avesse notato durante l'attacco e che potesse collegare a quel criminale. Era abbastanza combattuto, non aveva minimamente pensato che quel villain potesse essere suo fratello maggiore. Non l'avrebbe riconosciuto neanche se si fosse presentato definendosi tale.
Ciò che più lo amareggiava era il fatto che avesse seguito la strada della criminalità, nonostante suo padre fosse uno degli eroi più influenti del Giappone.
Si lasciò scappare un sospiro.
"Non c'è bisogno che ti sprema le meningi, me ne occuperò io!" esclamò (T/n). "A proposito, come hai detto che si chiama?"
"Dabi."
"Bene! Riuscirò a scoprire se è davvero lui o se abbiamo preso un granchio... eviterei di puntare troppo in alto, ma almeno sappiamo da dove cominciare."
"Non pensi sia troppo rischioso? Stai letteralmente giocando con il fuoco."
(T/n) spalancò gli occhi, realizzando di volere entrare in contatto con l'Unione dei Supercattivi, che più volte nell'ultimo periodo aveva infastidito la quiete della scuola per eroi.
"Sono pericolosi..." continuò Shouto. "Come mai quella faccia?"
"Recuperare tuo fratello è così importante? Infondo ne hai altri due, non vedo dove sia il problema..."
"Stai scherzando, vero? Sei stata tu a chiedermi aiuto e ora hai intenzione di tirarti indietro?" chiese Shouto duramente.
"Non avevo riflettuto su quali fossero i pro ed i contro..." si giustificò lei, completamente a disagio.
"(T/n), sta a te decidere, cosa vuoi fare?"
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top